Grosse perdite umane e di materiali→Europa sconvolta dopo la prima guerra mondiale I paesi coinvolti nella guerra sono pesantemente indebitati→conversione dell’industria bellica a quella civile→grande crisi finanziaria e ondata di inflazione La Gran Bretagna non è più al centro dell’economia mondiale e l’Italia e la Germania furono duramente colpite Italia→indebitamento post-guerra con già squilibri esistenti nella struttura economica e sociale Germania→pesanti risarcimenti di guerra imposti dai paesi vincitori Crisi economica post-guerra→ascesa degli USA come potenza capitalistica e fine della centralità europea; forti interventi dello stato nella sfera economica; malessere sociale dato dalla disoccupazione Creazione del piano Dawes (1924) per aiutare l’Europa a pagare i debiti di guerra Boom economico statunitense dato dai capitali ripagati dall’Europa (1925-1926) trasformazioni sociali ideologie Malessere diffuso fra i ceti popolari→manifestazioni di protesta e scioperi da parte del settore agricolo e industriale Impoverimento e difficoltà a introdursi nell’economia del dopoguerra→malcontento diffuso ai ceti borghesi Nascita di un sentimento profondo di sfiducia e incertezza→emersione di nuove spinte nazionaliste, autoritarie, antidemocratiche rafforzamento di ideologie socialiste e rivoluzionarie Ondate di razzismo e xenofobia negli USA→bersagliati comunisti e neri anni venti: benessere e nuovi stili di vita Anni venti→grande crescita economica degli USA→anni definiti “ruggenti” Nasce “l’american way of life” caratterizzata da forti consumi e ricerca di svago e divertimento Gli stili di vita e i consumi danno un ruolo più attivo e consapevole alla donna nella società la crisi del 29 e il New Deal Sovrapproduzione negli USA porta a una crisi→mercato diventa stagnante e impossibilità di assorbire le eccedenze produttive Ottobre 1929→crolla la borsa di Wall Street→chiusura di molte banche e fabbriche→calo vertiginoso della produzione industriale→disoccupazione e povertà La crisi si dilaga anche in Europa, causa del ritiro dei capitali e merci a prezzi bassissimi→tracollo della produzione Franklin Delano Roosevelt (eletto nel 1932) adotta il New Deal→si passa da un’economia libera a una guidata Adozione di un’inflazione controllata→difesa dei salari minimi, contratti di lavoro e riduzioni sugli orari di lavoro Nuovi lavori pubblici per combattere la disoccupazione, aiuti alle aziende e sussidi per favorire la ripresa dell’agricoltura Roosevelt adotta una rigida politica fiscale verso le classi abbienti→opposizione di suddette Rielezione di Roosevelt (1936)→conferma del pieno consenso delle masse popolari e delle organizzazioni sindacali alla sua politica, basata sulle teorie economiste di John Maynard Keynes