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TERMOLOG

Manuale d'uso
APE Smart, Input grafico, Ponti FEM,
Impianti, Dinamico Orario,
Diagnosi Energetica

non solo software


TERMOLOG

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Manuale d'uso
APE Smart

non solo software

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TERMOLOG

TERMOLOG – APE Smart


MANUALE D’USO

Copyright 2016 Logical Soft s.r.l. – Via Garibaldi, 253 – 20832 Desio (MB)
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Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati a Logical Soft. La struttura e il contenuto del presente testo non possono essere riprodotti,
neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione della società.

Benché Logical Soft abbia curato con attenzione la stesura del volume, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni,
nonché per eventuali danni riconducibili all’uso delle informazioni ivi contenute.

Ultima revisione: giovedì 20 febbraio 2020

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TERMOLOG

Indice

Introduzione
I Premessa ...............................................................................................................................................4

1_ Involucro
1.1 Dati generali ...........................................................................................................................................5
1.1 Input Grafico Semplificato ......................................................................................................................6
1.2 Geometria appartamento/edificio ...........................................................................................................7
1.3 Dispersioni soffitto e pavimento .............................................................................................................8
1.4 Strutture disperdenti ...............................................................................................................................9
1.5 Serramenti ...........................................................................................................................................10
1.6 Ponti termici .........................................................................................................................................11
1.7 Illuminazione ........................................................................................................................................12
1.8 Impianti di riscaldamento, ACS e raffrescamento .................................................................................13

2_ Impianto
2.1 Riscaldamento .....................................................................................................................................13
2.2 Acqua calda sanitaria...........................................................................................................................14
2.3 Raffrescamento....................................................................................................................................15

3_ Calcolo
3.1 Calcolo.................................................................................................................................................16

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I Premessa

APE Smart è una procedura guidata che permette all’utente la creazione rapida di un attestato di prestazione energetica.
Seguendo le schermate proposte è possibile introdurre tutti i dati necessari, dall’involucro all’impianto, fino al calcolo e alla stampa
dell’APE.

Lo strumento APE Smart viene avviato in automatico ad ogni lancio dei moduli CERTIFICATORE o LOMBARDIA, è possibile
tuttavia disattivare l’avviamento automatico togliendo l’apposita spunta chi si trova nella parte bassa dello strumento:
. È possibile in ogni caso avviare nuovamente APE Smart dall’apposito comando nel menù Relazione.
Caratteristiche principali:
 APE Smart permette di modellare una sola Unità Immobiliare per edifici residenziali, negozi o uffici, per la quale viene
considerata una zona termica unica;
 I servizi considerati da APE Smart sono climatizzazione invernale, acqua calda sanitaria , climatizzazione estiva e
illuminazione (solo in caso di negozio o ufficio);
 Una volta portata a termine la procedura guidata, tutte le informazioni inserite in APE Smart saranno riportate nelle
schermate di TERMOLOG. In questo modo sarà possibile modificare in ogni momento i dati inseriti, o aggiungerne di
nuovi;
 Ogni APE Smart può essere salvato come modello e richiamato ad ogni avvio dello strumento dalla prima schermata;
 APE Smart imposta automaticamente la normativa di riferimento per la regione del comune selezionato. Per esempio se
viene selezionato un comune di regione Lombardia, il calcolo verrà effettuato con il motore Cened+2.0.
 È importante ricordare che APE Smart considera le dimensioni dell’involucro al netto.
Si può suddividere lo strumento APE Smart in due macro gruppi: INVOLUCRO e IMPIANTO

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Involucro
1.1 Dati Generali

Nella schermata dei dati generali viene come prima cosa richiesto di indicare la destinazione d’uso, successivamente vengono
raccolte le informazioni per l’APE. È possibile anche aprire dei modelli di APE Smart salvati negli archivi dal comando sopra
indicato.

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1.2 Input Grafico Semplificato

La schermata permette di inserire le informazioni fondamentali per definire la geometria dell’involucro edilizio utilizzando un input
grafico semplificato.
Lo strumento Input Grafico Semplificato consente di importare un disegno di sfondo da scalare e sul quale ricalcare le pareti
perimetrali disperdenti verso esterno. La somma delle lunghezze dei segmenti, divise per orientamento, andranno a comporre la
superficie disperdente delle pareti della schermata successiva (Geometria Appartamento/Edificio).
Di seguito il dettaglio delle funzioni disponibili con l’Input Grafico Semplificato di APE Smart:
 Apri: attraverso questa funzione è possibile selezionare un file all’interno del pc da importare come sfondo. È possibile
importare le seguenti tipologie di file  File Bitmap, JPEG, TIFF, GIF, PNG, ICO, Windows Meta File, PDF.
Non è strettamente necessario importare un file di sfondo per iniziare a tracciare le linee di riferimento;
 Nuovo: permette di eliminare tutte le linee nell’input grafico, il disegno di sfondo viene mantenuto, per aggiornare anche lo
sfondo utilizzare il comando Apri;
 Elimina: consente di eliminare il segmento selezionato;
 Strumento selezione: consente di selezionare un segmento sul disegno;
 Linea/ Polilinea: traccia una linea o polilinea sul disegno;

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ATTENZIONE:
La prima linea che viene tracciata serve per scalare il disegno di sfondo. Una volta scalato il disegno, tutti i
segmenti avranno lunghezze adeguate alla scala scelta. Non è possiile cambiare la scala del disegno in corso
d’opera, per resettare la scala è necessario cliccare il comando ‘Nuovo’.

Le linee tracciate devono corrispondere al filo interno delle strutture.

È necessario tracciare solamente le pareti con verso di dispersione esterno.

Le linee tracciate mostrano graficamente con una freccia il verso di dispersione che avrà la struttura. Per
modellare correttamente il verso esterno ripassare le pareti in senso orario.

 Snap ortogonale: attiva/disattiva lo snap ortogonale;


 Nord: la cella permette di modificare l’orientamento del disegno. Indicare un angolo di rotazione positivo in senso
antiorario rispetto al nord;
 Segmenti: sulla destra della schermata sono riassunti tutti i segmenti tracciati. Ognuno dei segmenti è modificabile, per
procedere è sufficiente digitare la lunghezza desiderata direttamente nella cella.

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1.3 Geometria Appartamento/Edificio

La schermata permette di inserire le informazioni fondamentali per definire la geometria dell’involucro edilizio:
 altezza netta: indicare l’altezza netta dell’edificio. È possibile inserire un’unica altezza netta, in presenza di altezze
differenti è preferibile inserire l’altezza media netta;
 Superficie utile: indicare la superficie utile totale dell’edificio da modellare;
 Rivestimento pavimento: è possibile scegliere il tipo di rivestimento del pavimento (tessile, legno o piastrelle) per il
calcolo della capacità termica tabellare secondo il prospetto 22 della norma UNI/TS 11300-1;
 Lunghezza ed esposizione delle pareti: la tabella sottostante permette di specificare la lunghezza delle pareti verso
esterno divise per esposizione. Il filo di riferimento delle strutture selezionato in automatico da APE Smart è sempre
netto. Si consiglia quindi di indicare la lunghezza della parete misurata dall’interno, comprensiva di eventuali porte o
finestre;
ATTENZIONE:
queste celle non sono editabili nel caso in cui sia stato utilizzato l’Input Grafico Semplificato. Per sbloccare
l’editazione delle lunghezze è necessarioeseguire il comando ‘Nuovo’ all’interno della schermata di Input Grafico
Semplificato.

Superficie e volume lordi vengono ricalcolati dalla superficie netta in automatico, sommando gli spessori delle
strutture adiacenti, presi per intero o per metà a seconda del verso di dispersione.

 Balcone e Profondità balcone b [m] (e ombreggiamento associato): in questa tabella è possibile anche specificare la
presenza di uno o più balconi posti ai diversi orientamenti. È sufficiente spuntare la casella in corrispondenza
dell’orientamento e digitare la profondità in metri. Il balcone così inserito si traduce di conseguenza in aggetto orizzontale
per le pareti ed i serramenti sui quali grava.

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ATTENZIONE: Tutte le finestre o porte che saranno associate a questo stesso orientamento avranno lo stesso
aggetto.
Come previsto da normativa l’altezza dell’aggetto orizzontale viene considerata al lordo.

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1.4 Dispersioni Soffitto e Pavimento

In questa schermata si definiscono i solai di pavimento e soffitto con i relativi versi di dispersione, anche più di uno, indicandone
l’area e il perimetro, che sarà utilizzato per il calcolo del ponte termico tra solaio e parete.
Nel caso in cui il verso di dispersione comprenda ambienti non riscaldati TERMOLOG crea in automatico delle zone non
climatizzate con btr,x precalcolati, secondo il prospetto 7 della UNI/TS 11300-1:
 terreno: btr,g= 0.45
 cantina e garage: btr,x 0=.8 (Piano interrato o seminterrato con finestre o serramenti esterni)
 sottotetto: btr,x= 0.9 (Sottotetto – Altro tetto non isolato)
 vano scale e altro: btr,x= 0.4 (Ambiente con una parete esterna)
Nel caso in cui il verso di dispersione comprenda edifici confinanti TERMOLOG crea in automatico un edificio confinante.
È possibile inoltre specificare eventuali pareti disperdenti verso vano scale, altri ambienti non riscaldati o edifici confinanti. Queste
pareti andranno a sommarsi alle dispersioni inserite nella schermata precedente.
È infine possibile definire una porta d’ingresso, specificandone dimensioni, verso di dispersione e orientamento. La porta verrà
inserita in detrazione alla struttura opaca con lo stesso verso di dispersione.

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1.5 Strutture Disperdenti

Dopo aver definito la geometria dell’involucro edilizio è necessario specificare le strutture disperdenti associate. Viene proposto
l’abaco della UNI TR 11552.
Per la trasmittanza termica periodica è stato scelto un fattore di attenuazione di 0,5 come media dei fattori di attenuazione
delle strutture massive. In ogni caso il valore nella cella è modificabile dall’utente.
Per la capacità termica viene impostato di default il valore di 50 kJ/mqK. Si sottolinea il fatto che la capacità termica è trattata
TABELLARMENTE, non verrà considerata nel calcolo.

ATTENZIONE: sono attive solo le celle corrispondenti ai versi di dispersione indicati nelle precedenti schermate.

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1.6 Serramenti

In questa schermata vengono definite le caratteristiche dei serramenti da inserire nell’involucro.


Telaio: è possibile scegliere tra poliuretano, PVC, legno duro, legno tenero, metallo, metallo con taglio termico.
Vetro: è possibile scegliere tra vetro singolo, doppio vetro, doppio vetro baso emissivo, triplo vetro o triplo vetro basso
emissivo.

ATTENZIONE: la trasmittanza è ricavata scegliendo i valori presenti nell’appendice B della UNI TS 11300-1:
 Vetrata doppia basso emissiva: prospetto B.1, Ug prevista per emissività normale = 0.20;
 Vetrata tripla basso emissiva: prospetto B.1, Ug prevista per emissività normale = 0.20;
 Telaio legno duro: prospetto B.2, spessore 50 mm, Uf 2.2;
 Telaio legno tenero:prospetto B.2, spessore 50 mm, Uf 2.0;
 Metallo con taglio termico: prospetto B.2, dimensioni sezione 45-55 mm, Uf 2.8.

Chiusure: è possibile specificare la presenza o meno di chiusure oscuranti. Se il serramento prevede una chiusura viene
applicata in aggiunta una schermatura mobile di tipo tapparella. In caso di assenza di chiusura oscurante è possibile applicare
una schermatura mobile di tipo tenda, interna bianca traslucida (α=0.1; θ=0.5), inserendo l’apposito check.
Cassonetti: permette di associare il cassonetto su tutti i serramenti che verranno inseriti nell’involucro. Attivando il check viene
2
inserito un cassonetto non isolato (U=6 W/m K) a tutte le finestre e porte finestre. Nel caso si voglia inserire un cassonetto
2
isolato (U=1 W/m K) è necessario inserire il check sulla spunta seguente.
Tabella delle dimensioni: nella tabella sono attive solo le celle per gli orientamenti delle pareti precedentemente definite. È
possibile inserire manualmente le dimensioni geometriche del serramento o scegliere serramenti di dimensioni predefinite
cliccando sul comando: . Inoltre è possibile specificare il numero di finestre da inserire per l’orientamento corrispondente.
È obbligatorio inserire almeno una finestra o porta finestra.

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1.7 Ponti Termici

Nella schermata sopra riportata è possibile specificare la tipologia di ponte termico precalcolato per le seguenti strutture
 Angoli pareti: il ponte termico viene inserito in tutte le pareti adiacenti per orientamento, definite precedentemente
nella schermata “geometria apppartamento/edificio”.
 Soffitto: la lunghezza del ponte termico tra solaio e parete corrisponde a quella indicata precedentemente nella
schermata “dispersioni soffitto/pavimento”
 Pavimento: la lunghezza del ponte termico tra solaio e parete corrisponde a quella indicata precedentemente nella
schermata “dispersioni soffitto/pavimento”
 Serramenti: il ponte termico viene attribuito a tutti i serramenti (comprese porte-finestre) inseriti nell’involucro.

ATTENZIONE: i ponti termici visualizzati corrispondono al set di ponti termici precalcolati di TERMOLOG.

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1.8 Illuminazione

Nel solo caso di negozio o ufficio è previsto l’inserimento dei dati utilizzati per il calcolo del fabbisogno di illuminazione.
La potenza installata può essere calcolata in automatico cliccando il comando Calcola, posto a lato:

Wn = wn x Su
2
wn: potenza installata per unità di superficie utile, pari a 25 W/m per edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed
2 2
assimilabili e a 20 W/m per tutte le altre destinazioni d’uso [W/m ]
2
Su: superficie utile del locale considerato, con caratteristiche illuminotecniche omogenee [m ]

ATTENZIONE: L’utilizzo di APE Smart per il servizio di illuminazione è limitato ad unità immobiliari costituita da un unico
locale con caratteristiche illuminotecniche omogenee.

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1.9 Impianti di riscaldamento, ACS e raffrescamento

Indicare in questa schermata la presenza dei servizi presenti e specificare se si tratta di impianto centralizzato.
La ripartizione dell’impianto centralizzato per riscaldamento viene specificata nella creazione guidata dell’impianto (vedi capitolo 2).

ATTENZIONE: inserendo il chek su “crea un modello con i dati inseriti” viene salvato il file APE Smart. In questo
modo sarà possibile riaprire lo stesso edificio modellato con APE Smart per successivi file di certificazione.

Una volta terminato l’inserimento dell’involucro, selezionare “Finito” per passare alla modellazione dei sistemi impiantistici.

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Impianto
Lo strumento Wizard di impianto permette di generare correttamente i legami tra ZONE, SISTEMI IMPIANTISTICI e SISTEMI DI
GENERAZIONE.
Il Wizard si propone di risolvere le configurazioni più comuni e non di trattare tutte le casistiche, che sono invece impostabili
manualmente nei menù Climatizzazione invernale, ACS e Climatizzazione estiva.

2.1 Riscaldamento
All’avvio del Wizard compare la schermata relativa al Riscaldamento, procedere con la generazione dell’impianto selezionando
la tipologia o le tipologie di sistema di emissione presenti:

Inserire la spunta sulla tipologia di sistema impiantistico presente, quindi evidenziare il terminale di emissione associato e
infine il generatore associato
 Radiatore, pannelli radianti, ventilconvettori, termoconvettori: selezionando questa spunta viene attivato un
sistema impiantistico idronico di cui è possibile specificare uno o due terminali di emissione.

 radiatori

 pannelli radianti

 ventilconvettori, termoconvettori
 Camini, termocamini, stufe e split: selezionando questa spunta viene attivato un sistema impiantistico diretto di
cui è possibile specificare il terminale di emissione:

 camini, termocamini e stufe

 split

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Dal menù a tendina è possibile la selezione rapida di un generatore, oppure tramite il tasto è possibile accedere
direttamente all’archivio generale di TERMOLOG.

2.2 Acqua calda sanitaria

 Tipo di generazione: indicare se la produzione di ACS è separata o combinata. La possibilità di scegliere tra i due
tipi è attiva solo nel caso in cui ci sia coerenza tra i sistemi di riscaldamento e ACS (vedi capitolo 1.6) ;

 Generatore ACS: Dal menù a tendina è possibile la selezione rapida di un generatore, oppure tramite il tasto è
possibile accedere direttamente all’archivio generale di TERMOLOG;
 Potenza: il campo appare solo in corrispondenza della selezione di un boiler elettrico. Negli altri casi il dato è
compreso nel generatore selezionato.

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2.3 Raffrescamento

Inserire la spunta sulla tipologia di sistema impiantistico presente, quindi evidenziare il terminale di emissione associato e
infine il generatore associato
 Sistemi Split: selezionando questa spunta viene attivato un sistema impiantistico idronico di cui è possibile
specificare uno o due terminali di emissione.

 sistemi split
 Pannelli radianti, ventilconvettori e simili: selezionando questa spunta viene attivato un sistema impiantistico
diretto di cui è possibile specificare il terminale di emissione:

 pannelli radianti

 ventilvonvettori e simili

Dal menù a tendina è possibile la selezione rapida di un generatore, oppure tramite il tasto è possibile accedere
direttamente all’archivio generale di TERMOLOG.

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Calcolo
Una volta terminato l’inserimento dell’impianto è possibile procedere al calcolo dell’APE tramite il comando .

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Manuale d'uso
INPUT GRAFICO

non solo software


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MANUALE D’USO

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Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati a Logical Soft. La struttura e il contenuto del presente testo non possono essere riprodotti,
neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione della società.

Benché Logical Soft abbia curato con attenzione la stesura del volume, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni,
nonché per eventuali danni riconducibili all’uso delle informazioni ivi contenute.

Ultima revisione: giovedì 20 febbraio 2020

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Indice

Introduzione
I Premessa ................................................................................................................................................
II Consultazione del manuale e guida online ..............................................................................................

1_ Come iniziare
1.1 Indicazioni generali ........................................................................................................................ pag.7
1.2 Comandi di base............................................................................................................................ pag.8
1.3 Livelli .......................................................................................................................................... pag.8
1.4 Visualizzazione 3D ...................................................................................................................... pag.11
1.5 Comandi rapidi ............................................................................................................................ pag.12
1.6 Riconoscimento degli elementi .............................................................................................. pag.12

2_ Pannelli di controllo
2.1 Edificio ........................................................................................................................................ pag.14
2.2 DXF-DWG-immagini ..................................................................................................................... pag.14
2.3 IFC ........................................................................................................................................ pag.15
2.4 Layers e Filtri di selezione ............................................................................................................ pag.15
2.5 Archivio ................................................................................................................................. pag.16
2.6 Inserisci ................................................................................................................................. pag.16
2.7 Proprietà ............................................................................................................................... pag.17
2.8 Visualizzazione ...................................................................................................................... pag.17

3_ Strumenti
3.1 Locali, pavimenti, soffitti o coperture ............................................................................................ pag.19
3.2 Pareti ........................................................................................................................................ pag.21
3.3 Funzioni generali .......................................................................................................................... pag.23

4_ Elementi dell’involucro
4.1 Pareti ........................................................................................................................................ pag.24
4.2 Pavimenti e soffitti ........................................................................................................................ pag.32
4.3 Coperture ..................................................................................................................................... pag.36
4.4 Finestre, lucernari e porte ............................................................................................................. pag.39
4.5 Elementi vetrati verticali ................................................................................................................ pag.42

5_ Ponti Termici
5.1 Ponti termici orizzontali ................................................................................................................ pag.43
5.2 Ponti termici verticali .................................................................................................................... pag.44
5.3 Wizard Ponti Termici .................................................................................................................... pag.45

6_ Locali/Ambienti
6.1 Locali riscaldati .............................................................................................................................pag.47

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6.1 Ambienti non riscaldati, serre solari o edifici cofinanti .................................................................. pag.49

7_ Ombreggiamenti
7.1 Ostacoli........................................................................................................................................ pag.51
7.3 Aggetti orizzontali ......................................................................................................................... pag.53
7.4 Aggetti verticali............................................................................................................................. pag.54
7.5 calcolo automatico degli ombreggiamenti ................................................................................... pag.55

8_ Importazione di un’immagine o PDF


8.1 importazione di un’immagine ....................................................................................................... pag.59
8.2 importazione di un PDF ................................................................................................................ pag.59

9_ Importazione di un file DXF-DWG


9.1 Regole generali e preparazione del disegno ................................................................................ pag.61
9.2 Importazione come sfondo .......................................................................................................... pag.62
9.3 importazione con associazione automatica delle strutture ........................................................... pag.63

10_ Importazione di un file IFC


10.1 Regole generali per la modellazione ............................................................................................ pag.65
10.2 importazione del file IFC ............................................................................................................... pag.65
10.3 Note sull’esportazione del file IFC dai principali software BIM ...................................................... pag.69

11_ Analisi
11.1 Analizza ...................................................................................................................................... pag.71
11.2 Calcola ........................................................................................................................................ pag.71
11.3 Stampa/Esporta .......................................................................................................................... pag.71

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I Premessa

Interfaccia iniziale di TERMOLOG

TERMOLOG

TERMOLOG è un software professionale studiato per il calcolo delle dispersioni termiche, dei fabbisogni e dei consumi
energetici degli edifici civili ed industriali, ai sensi dei decreti D.L. 192/05, 311/06, D.P.R. 59/09, D.M. 26-06-2009, L.90/2013,
D.M. 26-06-2015 (Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica degli edifici e Decreto Requisiti Minimi), delle più
recenti norme UNI (UNI TS 11300) e di alcune normative regionali (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Sicilia,
Provincia di Trento, Comune di Roma, ecc…). E’ inoltre in grado di eseguire le verifiche di legge sul comportamento
termoigrometrico e di sfasamento termico delle strutture opache.
TERMOLOG EpiX è indirizzato a chiunque si occupi di calcolo per il fabbisogno energetico degli edifici: dall’ingegnere al
geometra, dall’architetto al termotecnico, dal progettista al certificatore energetico. Grazie alla sua interfaccia semplice e
intuitiva TERMOLOG è inoltre uno strumento particolarmente adatto per scopi didattici, utile pertanto a studenti di ingegneria,
architettura e istituti per geometri.
L'interfaccia del programma è stata rinnovata in questa nuova versione, con lo scopo di rendere più razionale e immediato
l’inserimento dei dati di ingresso necessari per svolgere le elaborazioni. La nuova impostazione permette di diminuire
significativamente il tempo di apprendimento per l’utilizzo del software, rendendo l’utente subito produttivo. Lo stato di
avanzamento del progetto e della relazione è sempre in primo piano. I comandi principali sono accessibili con pochi click e
diverse procedure guidate aiutano anche l’utente meno esperto.

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TERMOLOG

II Consultazione del manuale e guida online


TERMOLOG è stato ideato per avere un’interfaccia intuitiva, rispettando la logica che seguirebbe un professionista nella
compilazione di una relazione tecnica o di un attestato di certificazione.
Questo manuale è stato pensato sia per essere letto consecutivamente, sia per essere consultato a partire da uno specifico
argomento dell’indice.
Il presente manuale e la guida in linea sono sempre in fase di aggiornamento, elaborazione e sviluppo per essere arricchite di
nuove sezioni o adeguate a cambiamenti normativi.
Il sistema di Autoupdate aggiorna periodicamente e gratuitamente agli utenti anche eventuali nuove copie del presente testo,
contenenti modifiche o ampliamenti. Alternativamente è possibile scaricare la versione più aggiornata del manuale dalla sezione
Download del sito www.logical.it.
CONVENZIONE DEL MANUALE

Per facilitare la lettura di questo testo s'illustra un’importante convenzione di scrittura.


TESTO IMPORTANTE
Nel manuale le parti di testo più importanti sono sottolineate da uno sfondo giallo e bordo nero.

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TERMOLOG

1.COME INIZIARE
1.1 Indicazioni generali
E’ possibile accedere all’input grafico di TERMOLOG attraverso il menù Involucro e quindi selezionando il comando Grafico , in

alternativa è possibile accedere direttamente con il comando rapido

Una volta aperta, la schermata si presenta nel seguente modo e si compone di un ambiente di lavoro (1), dei comandi di
modellazione (2) grafica nella fascia superiore, dei pannelli di controllo (3) nella fascia laterale destra e degli strumenti di
modifica (4) nella fascia laterale sinistra

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Schermata principale dell’input grafico

ATTENZIONE: prima di iniziare a modellare l’edificio è opportuno verificare il filo di riferimento delle strutture che è stato
impostato, in modo tale da disegnare coerentemente il modello. È possibile in ogni momento verificare o modificare il filo
di riferimento tramite l’apposito comando:

1.2 Strumenti di base

Nella sezione strumenti sono presenti i comandi per le azioni principali nella navigazione del modello energetico disegnato.

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TERMOLOG

 modalità selezione: cliccando sul pulsante si passa alla modalità di selezione, con la quale è possibile selezionare gli
elementi dell’edificio visualizzati nell’area di lavoro.

 modifica elementi selezionati: dopo aver selezionato qualsiasi elemento, cliccando su questo comando si apre la
schermata delle impostazioni legate all’elemento stesso.

 cancella elementi selezionati

 annulla/ripeti l’ultimo comando

 zoom su tutto l’edificio: il comando consente di visualizzare nell’area di lavoro tutte le strutture modellate sul livello
corrente

 zoom a finestra: consente di selezionare un’area di lavoro di cui si vuole eseguire uno zoom a tutto schermo

 pan del disegno: attivando il comando e cliccando con il pulsante sinistro del mouse è possibile muoversi all’interno
dell’area di lavoro. N.B. se è attiva la modalità di selezione è possibile utilizzare il pan tenendo premuto il tasto centrale del
mouse (rotella)

 Snap: permette di attivare gli snap al disegno.

1.3 Livelli
Per iniziare la modellazione dell’edificio con l’input grafico è necessario impostare inizialmente i livelli di disegno.

Al primo accesso nell’input grafico viene visualizzata automaticamente la schermata di impostazione del livello, per aggiungere ulteriori
livelli ad un edificio selezionare il comando specifico e ripetere l’operazione. Ogni livello aggiunto verrà visualizzato nella parte
superiore della piano di lavoro di lavoro.

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TERMOLOG

Definizione dei livelli:

Schermata di Impostazione del Livello


Le informazioni da specificare sono:
 Nome livello
 Altezza Netta (Hn): altezza netta del livello
 Pavimento (HP): specificare lo spessore della soletta di pavimento e il verso di dispersione. Impostando altezza automatica lo
spessore viene ricavato dal solaio modellato sul livello.
 Soffitto (HS): specificare lo spessore della soletta di soffitto e il verso di dispersione. Impostando altezza automatica lo spessore
viene ricavato dal solaio modellato sul livello.

ATTENZIONE: il verso di dispersione di pavimento e soffitto influisce sul conteggio delle altezze delle pareti nel caso il filo di
riferimento sia esterno (dimensioni lorde). A seconda del verso di dispersione verrà sommato all’altezza netta l’intero spessore o
metà dello spessore della soletta. Di seguito le diverse casistiche.
Esterno: intero spessore
Terreno: intero spessore
Zona non riscaldata: intero spessore
Appartamento riscaldato da altro impianti: metà dello spessore
Appartamento riscaldato da stesso impianto: metà dello spessore
Locale interno alla zona: metà dello spessore

 Quota piano: la quota del livello inserito è calcolata in base alle indicazioni fornite nei livelli sottostanti, per il primo livello
inserito viene attribuita di default una quota piano a 0,00 m.
ATTENZIONE: il valore della quota piano è calcolato dalla somma dell’altezza netta Hn e lo spessore del soffitto HS: Quota piano=
Hn + HS
Il valore della quota piano non è modificabile a meno di specificare ‘Quote di piano libere’ .

 Quote dei piani libere: questo comando permette di specificare la quota alla quale si posiziona il livello, svincolandolo quindi da
quelli sottostanti. Questo strumento è utile nella definizione di piani sfalsati o per la definizione di locali a doppia altezza.
Attivando quindi la spunta sul comando è possibile specificare la quota di partenza del livello
 Copia lo sfondo dal livello: riporta lo sfondo contenuto nel livello selezionato, permettendo di avere un riferimento comune.
 Copia le strutture e i locali dal livello: riporta tutte le strutture e i locali presenti nel livello selezionato al livello corrente.

Confermando con OK la definizione del livello comparirà a video la schermata di lavoro sulla quale iniziare a modellare. Per modificare a
posteriori le impostazioni di livello è possibile accedere alla schermata facendo doppio clic sull’icona del livello in alto a sinistra.

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TERMOLOG

Allineare i livelli
I livelli creati nell’input grafico di TERMOLOG possono in qualsiasi momento essere allineati tra loro. Ai fini del calcolo delle strutture
disperdenti dell’involucro non è strettamente necessario che tutti i piani dell’edificio siano allineati tra loro a livello grafico, tuttavia una
corretta impostazione permette di tenere sotto controllo l’intero modello, oltre che essere fondamentale nel caso di calcolo automatico
degli ombreggiamenti.
TERMOLOG mette a disposizione un comando rapido per allineare i livelli a partire da un punto di riferimento dello sfondo. La presenza di
uno sfondo di riferimento è dunque una prerogativa necessaria per l’utilizzo del comando.
Per allineare i livelli seguire la seguente procedura:
1. Accedere all’input grafico di TERMOLOG
2. Posizionarsi sul livello da allineare nella vista 2D
3. Cliccare tasto destro e quindi il comando Allinea il livello corrente…
Compare la seguente schermata dove è possibile selezionare un qualsiasi livello di riferimento e specificare i punti dei livelli da
sovrapporre.

4. Confermare con OK

ATTENZIONE:
- allineando i livelli vengono spostati sia lo sfondo che le strutture disperdenti presenti sul livello. È quindi consigliabile,
prima di iniziare a modellare l’involucro, creare la struttura dei livelli allineando preventivamente gli sfondi.
- Importando uno sfondo DXF-DWG TERMOLOG legge in automatico le coordinate del file CAD. Impostando quindi lo
stesso riferimento nei file DXF_DWG dei vari Livelli, dopo l’importazione in TERMOLOG questi risulteranno in automatico
allineati.

Allineare lo sfondo con le strutture del livello


All’interno di un livello è sempre possibile allineare le strutture modellate con lo sfondo di base. Si pensi per esempio al caso in cui sia stata
effettuata una modifica progettuale per la quale sarà necessario reimportare lo sfondo DWG modificato ed aggiornato. TERMOLOG
riconosce le coordinate assolute del disegno nel file DXF-DWG, pertanto ogni spostamento o modifica del disegno DWG potrebbe avere
una conseguenza anche durante importazioni successive in TERMOLOG. Il caso più frequente è quello per il quale il disegno di sfondo, ad
importazioni successive, non sia più allineato con le strutture precedentemente disegnate.
Per allineare quindi il nuovo sfondo alle strutture del livello è sufficiente seguire la seguente procedura:
1. Accedere all’input grafico di TERMOLOG;

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TERMOLOG

2. Posizionarsi sul livello da allineare nella vista 2D;


3. Cliccare tasto destro e quindi il comando Allinea lo sfondo con le strutture di questo livello;
4. Cliccare il punto base dello sfondo da spostare;

5. Cliccare il punto finale.

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TERMOLOG

VISUALIZZAZIONE 3D

Per accedere alla visualizzazione tridimensionale del livello selezionare il comando :

L’ambiente tridimensionale di TERMOLOG mette a disposizione alcuni elementi che ne facilitano la navigazione:

 Home: riporta alla visualizzazione prospettica dell’intero edificio modellato;

 Magnyfing Glass: ingrandisce un’area circolare in corrispondenza del cursore:

 Zoom Window: ingrandisce una finestra di selezione disegnata sul modello;

 Zoom: tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse è possibile e muovendosi verso l’alto ci si avvicina al modello,
muovendosi verso il basso ci si allontana dal modello:

 Pan: tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse si sposta la visualizzazione dell’area di lavoro mantenendo invariata
l’angolazione corrente

 Rotate: tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse si può ruotare la visualizzazione del modello;

 Zoom Fit: riporta alla visualizzazione dell’intero edificio modellato mantenendo l’inquadratura corrente.

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TERMOLOG

È inoltre possibile ruotare in modo rapido la visualizzazione del modello utilizzando il cubo posto in alto a sinistra
nell’area di lavoro, immaginando il modello dell’edificio riposto al centro del cubo. Selezionando il centro delle facce del cubo si ottiene una
visualizzazione ortogonale del modello, variabile in base alla faccia selezionata (Top, Bottom, Front, Back, Left, Right). Selezionando gli
spigoli o gli angoli del cubo si muove la visione prospettica.

Opzioni 3D

All’interno della visualizzazione tridimensionale sono disponibili alcune opzioni che facilitano il controllo degli elementi dell’edificio durante
la modellazione, come la visualizzazione della sola copertura, di copertura e locali o del livello corrente.

Inoltre è possibile scattare 4 immagini del modello tridimensionale da inserire nella stampa della Relazione del modello energetico. Per
farlo è necessario selezionare il comando Salva immagine. TERMOLOG salva fino a quattro immagini diverse da introdurre nel modello di
stampa; la quinta immagine salvata verrà sovrascritta alla prima e così via. Il comando Elimina le immagini permette l’eliminazione di tutte
le foto del modello 3D archiviate.

1.5 Comandi rapidi


Di seguito vengono riportati i comandi rapidi da tastiera per velocizzare la modellazione grafica dell’edificio.

 Tasto ‘z’ : esegue uno zoom sull’area di lavoro in modo da comprendere tutti gli elementi disegnati graficamente.
 Barra spaziatrice: cambia la posizione del filo di riferimento di una parete sia durante il tracciamento che a posteriori.
 Ctrl + Z: annulla l’ultima operazione effettuata.
 Ctrl + click: questo comando rapido attiva la selezione di tutti gli elementi uguali a quello selezionato. Se si applica per esempio
su una parete, verranno selezionate tutte le pareti della stessa tipologia.
 Ctrl + A: questo comando attiva la selezione di tutti gli elementi del livello presenti sui Layers attivi. Non verranno quindi
selezionati elementi posizionati su layers spenti.

1.6 Riconoscimento degli elementi


La finalità ultima della modellazione in input grafico dell’edificio è quella di ottenere tutti gli elementi disperdenti che concorrono alla
definizione e quindi al calcolo del modello. Gli elementi disperdenti devono essere associati ai locali delle zone termiche nelle quali si è
diviso l’edificio, per fare questo è necessario modellare i locali graficamente in modo che siano a contatto con tutti gli elementi interessati
dal locale stesso. Infatti un prerequisito fondamentale affinché gli elementi modellati siano riconosciuti, e quindi rientrino nel calcolo, è il
contatto con il locale.

Le pareti devono essere quindi spezzate in corrispondenza di setti interni che delimitano locali differenti, in modo tale che ad ogni locale
possa essere attribuita la superficie di parete corretta. Al contrario pavimenti, soffitti e coperture possono essere modellati interamente,
saranno i locali ad attribuire in automatico la porzione di superficie corrispondente ad ognuno.

N.B. la superficie lorda in pianta dei solai viene calcolata sommando alla superficie netta del locale, la superficie in pianta delle pareti
associate al locale, presa per intero o dimezzata a seconda del verso di dispersione delle pareti stesse.

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TERMOLOG

2. PANNELLI DI CONTROLLO
Per agevolare la creazione del modello dell’edificio, TERMOLOG mette a disposizione diversi ausili per la selezione e la modica dei dati; in
particolare verranno descritti in questo paragrafo i pannelli posti nella parte destra della schermata visibile dal menù Involucro:

Pannelli laterali

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2.1 Pannello Edificio
Questo pannello contiene il riepilogo di tutti gli elementi
modellati all’interno del livello corrente.
Selezionando un elemento del pannello verrà visualizzato il
corrispondente elemento nell’area di lavoro, sia
bisdimensionale che nella vista 3D.

2.2 Pannello Importa


Questo pannello permette di selezionare i file da importare
in TERMOLOG. È possibile selezionare tra DWG-DXF,
JPG, PDF, IFC.
Comandi per l’importazione:

 selezionare la cartella contenente i file da


importare con l’apposito comando
 Selezionare il file da importare

 permette di importare il file selezionato


 In alternativa è possibile importare i file per
trascinamento nell’area di lavoro

 il comando permette di visualizzare


nell’anteprima di TERMOLOG solo le tipologie di
file desiderati.

Per maggiori dettagli sull’importazione dei file DXF/DWG e


IFC vedi il capitolo 9 e 10
TERMOLOG

2.4 Pannello Layers e Filtri di


selezione
Da questo pannello è possibile impostare la gestione dei
layers sui quali vengono inseriti gli elementi, dei layers
corrispondenti al dxf-dwg importato oppure impostare filtri
di selezione degli elementi.
Per ogni Layer è possibile impostare più configurazioni in
combinazione tra loro

 indica se un Layer è visibile

 indica se un Layer è bloccato: un layer


bloccato non è selezionabile né editabile in alcun
modo

 indica se sono attivi gli snap di


selezione/modifica

 permette di selezionare tutti gli elementi del


livello

 questo comando permette di selezionare


in modo rapido alcune categorie di elementi
presenti nel livello.

2.5 Pannello Livelli

Questo pannello permette di visualizzare tutti i livelli


presenti nel modello, gestire la visualizzazione in
background di quelli superiori o inferiori, visualizzare in
modo rapido i versi di dispersione e spostare fisicamente
l’intero livello al di sopra o al di sotto della posizione
corrente.

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TERMOLOG

2.6 Pannello Prospetti, Viste,


Sezioni e Immagini
Questo pannello permette creare sezioni orizzontali e
verticali del modello, visibili all’interno della visualizzazione
3D.
È possibile inoltre visualizzare rapidamente i prospetti
dell’edificio.

Tramite il comando Salva è possibile salvare


l’immagine di visualizzazione corrente del modello da poter
allegare a relazioni o allegati.

2.7 Pannello Proprietà


Il pannello proprietà mostra un riepilogo delle proprietà
dell’elemento selezionato. E’ possibile velocemente
consultare le caratteristiche di una struttura disperdente
inserita sull’area di lavoro: selezionare la struttura ed aprire
il pannello proprietà posto a lato.


2.8 Pannello Visualizzazione Anti-aliasing: utilizzato per ridurre
l'effetto aliasing, ovvero l’effetto che si crea
quando un segnale a bassa risoluzione viene
Il pannello visualizzazione permette di gestire la mostrato ad alta risoluzione. L'antialiasing
visualizzazione grafica del modello sia nel 2D che nel 3D. Il ammorbidisce le linee smussandone i bordi e
pannello si suddivide in Opzioni, Stile e Luci, di seguito migliorando l'immagine.
sono riportate le funzioni di ognuno.  Attenua edificio: attenua la visualizzazione
dell’edificio
Opzioni
 Proiezione: permette di selezionare la proiezione
 Percorso solare: attiva/disattiva il grafico del prospettica o assonometrica della visualizzazione
percorso solare sovrapposto al modello. 3D
 Disegna la griglia: attiva/disattiva la griglia di  Bordo strutture: attiva/disattiva le linee di
sfondo nell’area di lavoro contorno delle strutture
 Sfondo: permette di attivare o disattivare lo  Ombra: attiva/disattiva l’ombra portata dell’edificio
sfondo e attenuarne la visualizzazione  Punti cardinali: attiva/disattiva la visualizzazione
 Nomi elementi: attiva/disattiva i codici delle delle direzioni geografiche sullo sfondo al di sotto
strutture. dell’edificio.

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TERMOLOG

 Semitrasparenza: permette di impostare la Stile


trasparenza delle strutture
Il pannello stile permette di visualizzare graficamente
 Piani separati: permette di separare i piani nella
l’edificio, sia in 2D che in 3D, in base alle
visualizzazione 3D
caratteristiche richieste. Per ogni stile viene mostrata
la legenda dei colori.
Stile per verso di dispersione:

 Luce ambiente: permette di calibrare la tonalità


della luce diffusa della visualizzazione 3D

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

3. STRUMENTI
Gli strumenti di disegno sono raggruppati nella barra laterale sinistra dell’input grafico:

Gli strumenti di disegno si distinguono in:


 Strumenti generali
 Locali, pavimenti, soffitti o coperture
 Pareti

ATTENZIONE: gli strumenti di modifica per pareti, pavimenti, soffitti, coperture e locali sono resi visibili solamente
nel momento in cui viene selezionato l’elemento.

3.1 Strumenti generali

 Sposta gli oggetti selezionati al livello superiore: consente di spostare o copiare una selezione di strutture dal livello corrente al
livello superiore.

 Sposta gli oggetti selezionati al livello inferiore: consente di spostare o copiare una selezione di strutture dal livello corrente al
livello inferiore.

 Sostituisci una o più strutture: consente di sostituire in blocco una tipologia di struttura con un’altra dell’archivio di progetto.

 Cambia l’orientamento del disegno: consente di modificare l’orientamento del disegno attraverso la modifica dell’angolo di
orientamento. Si tenga presente che l’inserimento di un valore positivo corrisponde ad una rotazione dell’angolo in senso antiorario.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Misura una lunghezza o un’area: lo strumento misura consente di misurare lughezze lineari oppure, chiudendo il poligono di
selezione, un area.

 Livello: apre le impostazioni del livello corrente.

 Disattiva ilsalvataggio automatico delle dispersioni: disattivando il salvataggio delle dispersioni ogni modifica che viene fatta
all’involucro non verrà aggiornata nella tabella delle dispersioni, pertanto non verrà conteggiata nel calcolo.

 Taglia gli oggetti selezionati: permette di tagliare e incollare una selezione di oggetti a partire da un punto di riferimento.

 Copia gli oggetti selezionati: permette di copiare e incollare una selezione di oggetti a partire da un punto di riferimento.

 Specchia gli oggetti selezionati: permette di specchiare una selezione di oggetti a partire da un asse.

 Ruota gli oggetti selezionati: permette di ruotare una selezione di oggetti a partire da un punto di riferimento.

 Sfondo: consente di ruotare, traslare, copiare o specchiare lo sfondo.

3.2 Locali, pavimenti, soffitti o coperture

 Aggiunge un vertice ad un locale, pavimento, soffitto o copertura: consente di aggiungere uno snap sul contorno di un locale,
pavimento , soffitto o copertura per poter modificarne il perimetro dopo l’inserimento. Selezionare il comando e con il tasto sinistro
del mouse indicare il punto del perimetro nel quale si vuole inserire il nuovo vertice:

 Elimina un vertice di un locale, pavimento, soffitto o copertura: consente di eliminare un vertice dal contorno di un locale,
pavimento, soffitto o copertura per poter modificarne il perimetro dopo l’inserimento. Selezionare il comando e con il tasto sinistro
del mouse indicare il punto del perimetro nel quale si vuole eliminare il vertice.

 Elimina una porzione di un locale, pavimento, soffitto o copertura: consente di detrarre una porzione di un locale, pavimento,
soffitto o copertura dall’elemento già inserito. Dopo aver selezionato il comando selezionare col tasto sinistro del mouse i punti di
contorno della porzione da eliminare, per confermare fare un clic con il tasto destro:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Unisci due o più aree in un unico elemento: consente di unire aree adiacenti in un unico elemento, se dovessero essere presenti
per esempio due porzioni si pavimento distinte è possibile associarle in un unico elemento solaio. Selezionare entrambi gli elementi
da unire e quindi lanciare il comando:

 Trasforma l’elemento selezionato in aggetto orizzontale: consente di trasformare un elemento in aggetto orizzontale, in questo
modo l’elemento trasformato rientrerà nel calcolo automatico degli ombreggiamenti. Selezionare l’aggetto da trasformare e quindi
lanciare il comando:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

3.2 Pareti

 Dividi in due una parete: consente di dividere una parete in due porzioni in corrispondenza di un riferimento tracciato.
Selezionare la parete da dividere, lanciare il comando e quindi tracciare la linea di divisione in pianta:

 Dividi la parete selezionata nel punto di sovrapposizione: questo comando è utile soprattutto nei casi in cui i tramezzi interni
intersecano le pareti esterne costituite da un unico elemento. Selezionare la parete da dividere e quella che la interseca, selezionare
quindi il comando per dividere la parete:

ATTENZIONE: l’elemento viene diviso solamente se il vertice della parete che interseca è posizionato sul filo di
riferimento di quella da tagliare. Il taglio viene fatto in corrispondenza del filo di riferimento della parete che interseca.

 Raccorda tra loro due pareti selezionate: permette di congiungere in automatico pareti non connesse. Selezionare le due
pareti da raccordare e quindi lanciare il comando:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Unisci tra loro due pareti selezionate: selezionare le due pareti da raccordare e lanciare il comando:

 Rendi orizzontali le pareti selezionate: consente di allineare sull’asse orizzontale le pareti selezionate. Selezionare la parete da
raddrizzare e lanciare il comando:

 Rendi verticali le pareti selezionate: consente di allineare sull’asse verticale le pareti selezionate. Selezionare la parete da
raddrizzare e lanciare il comando, analogamente al comando precedente.

 Allinea le pareti selezionate: consente di allineare sullo stesso asse di riferimento le pareti selezionate. Selezionare le pareti da
allineare e quindi lanciare il comando.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Trasforma la parete selezionata in aggetto verticale: consente di trasformare una parete in aggetto verticale, in questo modo
l’elemento trasformato rientrerà nel calcolo automatico degli ombreggiamenti. Selezionare l’aggetto da trasformare e quindi lanciare
il comando:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

4. ELEMENTI DELL’INVOLUCRO

4.1 Pareti
Per modellare un parete è sufficiente seguire i seguenti passaggi

1. selezionare il comando parete e scegliere che tipologia di struttura modellare tra pareti e tramezzi interni. Le strutture visibili
nella finestra seguente quelle impostate nell’archivio della relazione; è quindi possibile selezionare una struttura oppure crearne
una nuova.

2. è sempre possibile verificare dal pannello di controllo proprietà la tipologia di struttura che si sta disegnando:

3. con il tasto sinistro del mouse digitare lo snap iniziale e finale della parete
4. impostare dalle apposite schermate le proprietà della parete modellata
Struttura

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Da questa schermata è possibile controllare la tipologia di parete e le proprietà geometriche dagli appositi comandi
 Struttura: permette di selezionare la tipologia di struttura da associare alla parete modellata. Le strutture visibili nel
menù a tendina sono le medesime impostate nel menù strutture di TERMOLOG
 Disperde verso: il verso di dispersione è conforme a quello indicato per la tipologia di parete selezionata, non è quindi
possibile modificarne il verso.
 Allineamento: permette di cambiare l’allineamento della parete in corrispondenza del filo di riferimento principale

ATTENZIONE: il filo di riferimento delle strutture deve essere impostato dal menù Relazione per determinare il calcolo delle le aree
disperdenti e dei ponti termici.

- ESTERNO: le dimensioni delle superfici disperdenti inserite dall'utente o determinate dall'input grafico sono lorde. La trasmittanza
termica lineica del ponte termico utilizzata nel calcolo è Ψe.
- INTERNO: le dimensioni delle superfici disperdenti inserite dall'utente o determinate dall'input grafico sono nette. La trasmittanza
termica lineica del ponte termico utilizzata nel calcolo è Ψi.
- ESTERNO CON AREE NETTE: è necessario inserire sia le dimensioni nette che le dimensioni lorde; l'input grafico determina in
automatico entrambe le aree. Le dimensioni nette vengono utilizzate per la valutazione della capacità termica dell'edificio. La
trasmittanza termica lineica del ponte termico utilizzata nel calcolo è Ψe.

 Imponi lunghezza: permette di modificare la lunghezza della parete disegnata impostando un valore predefinito.
N.B. è possibile impostare una lunghezza predefinita direttamente in fase di disegno: digitare il primo punto di
estremità della parete, digitare la lunghezza desiderata (apparirà una casella di testo corrispondente) e quindi eseguire
il tasto “invio” da tastiera.

 Altezza H struttura automatica: l’altezza automatica della parete varia a seconda del filo di riferimento delle strutture.
- Filo esterno  l’altezza automatica corrisponde alle dimensioni lorde
- Filo interno  l’altezza automatica corrisponde alle dimensioni nette
- Filo esterno con aree nette  l’altezza automatica fornisce valori sia per le dimensioni lorde che per le dimensioni
lorde

ATTENZIONE:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Togliendo la spunta è possibile impostare altezze personalizzate H1 e H2 per i vertici superiori della pa rete. Il comando è
utile per impostare pareti inclinate. In assenza di uno dei due valori di altezza è possibile calcolare in automatico i vertici
impostando un angolo di inclinazione prestabilito.
Si sottolinea che l’area attribuita dal programma alla struttura opaca verticale inserita verrà calcolata considerando le
informazioni sull’altezza (h1 e h2), indicate nella finestra di interfaccia dell’elemento, e la lunghezza (L) del segmento
tracciato dall’utente sul disegno DXF; in pratica:
(h + h )
Area = 1 2 × L
2
In alternativa è anche possibile imporre un valore prestabilito per la superficie: comando Imponi Area/Lunghezza.

ESEMPIO
Ipotizziamo di avere un livello impostato secondo le seguenti caratteristiche:
Altezza netta: 2,7 m
HP: 0.3 m  verso di dispersione: Terreno
HS: 0,27 m  verso di dispersione: Locale interno alla zona
Filo di riferimento: esterno
ATTENZIONE: per la valutazione delle altezze lorde il verso di dispersione “terreno”
prevede il calcolo dell’intero spessore della soletta, mentre per “locale interno alla zona”
viene considerato metà dello spessore.

L’altezza automatica delle pareti perimetrali in questo caso sarà data da:
H = Hn +HP + (HS/2) = 3,14 m

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

ATTENZIONE: Si sottolinea che l’area attribuita dal programma alla struttura opaca verticale inserita viene
calcolata considerando le informazioni sull’altezza (h1 e h2), indicate nella finestra di interfaccia dell’elemento, e la
lunghezza (L) del segmento tracciato dall’utente sul disegno DXF; in pratica:
(h + h )
Area = 1 2 × L
2
In alternativa è anche possibile imporre un valore prestabilito per la superficie: comando Imponi Area/Lunghezza.

 Altezza HP di partenza: Indica la quota di partenza della struttura, nel caso non si inserisca la spunta la quota di
partenza 0,00 m coincide con la quota di partenza del livello. L'informazione è utile per definire pareti con due
dispersioni. Se il filo di riferimento è esterno la quota di partenza deve essere lorda.

 Specifica inclinazione: Si consideri 0° per orizzontali e +90° per verticali. L'angolo specificato deve essere contenuto tra
0 e 180°
 Specifica azimut solare: permette di specificare l’azimut solare secondo questa convenzione: Sud =0° Nord =±180°
Est=90° Ovest=-90°

Apporti solari e ombreggiamenti


Questa schermata permette di gestire tutti gli ostacoli, aggetti orizzontali o verticali che incidono sulla parete. Nella schermata di
sinistra sono presenti tutti gli aggetti disponibili, mentre nella schermata di destra sono indicati quelli effettivamente presenti
sulla parete visualizzata.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Per maggiori informazioni sulla definizione di ostacoli, aggetti orizzontali o verticali consultare il capitolo 7

Oltre ad ostacoli e aggetti è possibile specificare ulteriori valori che rientrano nel calcolo degli apporti solari:
 Colore: devo prendere il riferimento per scrivere come influenza il calcolo
 Calcola automaticamente gli aggetti
 Includi apposto solare relativo a questa struttura
 Escludi apposto solare relativo a questa struttura
 Distanza dalla mezzeria del muro

Altri dati e proprietà grafiche

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Codice identificativo della parete


 Appartiene a: mostra il locale di appartenenza della parete
Gruppo: è possibile selezionare un gruppo di appartenenza della parete. I gruppi utilizzati sono visualizzati nel pannello
degli strumenti Edificio. L’assegnazione ad un gruppo risulta vantaggiosa per una rapida selezione di un gruppo di
elementi in fase di modellazione: selezionando infatti il gruppo nel pannello edificio verranno evidenziati tutti gli
elementi corrispondenti al gruppo nell’area di lavoro bidimensionale.

 impostazioni grafiche: le impostazioni grafiche permettono di personalizzare la visualizzazione bidimensionale della


singola parete, in riferimento alla linea di contorno e al retino di riempimento.

ATTENZIONE: L’input grafico di TERMOLOG non gestisce superfici curve. Questi elementi devono essere rettificati in modo da
permetterne la rappresentazione sul disegno.
Qualora si conoscesse comunque l’effettiva superficie di dispersione della parete è possibile indicare questo elemento direttamente
all’interno della tabella delle dispersioni accedendo al menù Involucro.
Il software TERMOLOG permette sempre di utilizzare simultaneamente l’input grafico e tabellare: scegliendo la scheda
Tabellare+grafico verranno raccolte in un unico elenco tutte le superfici disperdenti.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

2.1.1 DEFINIRE UNA PARETE CON DOPPIO VERSO DI DISPERSIONE

ATTENZIONE i cm di parete indicati qui e nel seguito si intendono lordi, ovvero comprensivi dello spessore degli elementi orizzontali (interi
o a metà in funzione della consueta trattazione degli elementi orizzontali).

Per la definizione grafica di pareti con due versi di dispersione differenti è sufficiente disegnare due volte la stessa parete, vediamo come.
Nella sezione STRUTTURE è necessario definire le due differenti stratigrafie o la medesima stratigrafia con verso dispersione differente, ad
esempio terreno e esterno.

Nella sezione INVOLUCRO/GRAFICO è possibile inserire il muro con il primo verso di dispersione attraverso il comando PARETE:

nel campo di input ‘H partenza’ è possibile definire la quota, relativa a questo livello, da cui far partire il muro inserito considerando
l’altezza lorda del livello ovvero compresi gli spessori di pavimento e soffitto, nel nostro esempio sceglieremo 0,00 m.

Imponiamo quindi l’altezza della parete: nel nostro esempio sceglieremo 1,50 m, in questo modo la seconda parete inserita verrà inserita a
partire da questa altezza.

Per inserire la seconda parete riutilizziamo il comando PARETE, ritracciando in questo esempio il muro sulle stesse geometrie del primo:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

nel campo di input ‘H partenza’ è possibile definire la quota, relativa a questo livello, da cui far partire anche il secondo muro inserito, nel
nostro esempio sceglieremo 1,50 m, considerando l’altezza lorda del livello ovvero compresi gli spessori di pavimento e soffitto.

In questo caso lasciamo attiva la valutazione automatica delle altezze: in questo modo la seconda parete inserita verrà posta sopra la
precedente e fino all’altezza del livello.

Se in alternativa si volessero specificare altezze differenti si tenga presente che i valori H1 e H2 fanno riferimento all’altezza della sola
seconda parete, a partire dall’H di partenza di quest’ultima.

NOTA
Per modificare la parte sottostante possiamo o selezionare la parete dal menù laterale del pannello EDIFICIO

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

oppure da tasto destro del mouse sulla parete appena inserita possiamo scegliere l’opzione ‘porta in secondo piano’ in questo modo
torniamo a lavorare sulla prima parete inserita.

Questo il risultato grafico nella visualizzazione tridimensionale con l’inserimento di una finestra

4.2 Pavimenti e soffitti


Per modellare un parete è sufficiente seguire i seguenti passaggi

1. selezionare il comando e scegliere che tipologia di struttura modellare tra pavimento, soffitti o strutture verso terreno. Le
strutture visibili nella finestra seguente quelle impostate nell’archivio della relazione; è quindi possibile selezionare una struttura
oppure crearne una nuova.

2. è sempre possibile verificare dal pannello di controllo inserisci la tipologia di struttura che si sta disegnando:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

3. con il tasto sinistro del mouse digitare gli snap di perimetro del solaio, tornando al punto di partenza.
4. impostare dalle apposite schermate le proprietà del pavimento/soffitto modellato
Struttura

 Struttura: permette di selezionare la tipologia di struttura da associare al pavimento/solaio modellato. Le strutture


visibili nel menù a tendina sono le medesime impostate nel menù strutture di TERMOLOG
 Disperde verso: il verso di dispersione è conforme a quello indicato per la tipologia di parete selezionata, non è quindi
possibile modificarne il verso.
 Allineamento: permette di cambiare l’allineamento della parete in corrispondenza del filo di riferimento principale

ATTENZIONE: il filo di riferimento delle strutture deve essere impostato dal menù Relazione per determinare il calcolo delle le aree
disperdenti e dei ponti termici.

- ESTERNO: le dimensioni delle superfici disperdenti inserite dall'utente o determinate dall'input grafico sono lorde. La trasmittanza
termica lineica del ponte termico utilizzata nel calcolo è Ψe.
- INTERNO: le dimensioni delle superfici disperdenti inserite dall'utente o determinate dall'input grafico sono nette. La trasmittanza
termica lineica del ponte termico utilizzata nel calcolo è Ψi.
- ESTERNO CON AREE NETTE: è necessario inserire sia le dimensioni nette che le dimensioni lorde; l'input grafico determina in
automatico entrambe le aree. Le dimensioni nette vengono utilizzate per la valutazione della capacità termica dell'edificio. La
trasmittanza termica lineica del ponte termico utilizzata nel calcolo è Ψe.
2
 Imponi area [m ]: permette di specificare l’area del solaio, se non viene attivata la spunta il valore e calcolato in base
alla superficie del solaio disegnata. Specificando l’area in questo modo, visivamente il solaio rimarrà identico a come è
stata disegnato, tuttavia il valore preso nel calcolo sarà quello specificato.
 Specifica inclinazione: Si consideri 0° per orizzontali e +90° per verticali. L'angolo specificato deve essere contenuto tra
0 e 180°
 Specifica azimut solare: permette di specificare l’azimut solare secondo questa convenzione: Sud =0° Nord =±180°

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Est=90° Ovest=-90°
ATTENZIONE:

la finestra per specificare l’ambiente confinante e di conseguenza il fattore di correzione btr,g utilizzato nel calcolo delle dispersioni
della struttura verso terreno risulta attiva solo per il metodo di calcolo tabellare e per pavimenti verso terreno .

Apporti solari e ombreggiamenti


Questa schermata permette di gestire tutti gli ostacoli, aggetti orizzontali o verticali che incidono sul pavimento/solaio. Nella
schermata di sinistra sono presenti tutti gli aggetti disponibili, mentre nella schermata di destra sono indicati quelli
effettivamente presenti sul pavimento/solaio visualizzato.
Per maggiori informazioni sulla definizione di ostacoli, aggetti orizzontali overticali consultare il capitolo 7

Oltre ad ostacoli e aggetti è possibile specificare ulteriori valori che rientrano nel calcolo degli apporti solari:
 Colore: devo prendere il riferimento per scrivere come influenza il calcolo
 Calcola automaticamente gli aggetti
 Includi apposto solare relativo a questa struttura
 Escludi apposto solare relativo a questa struttura
 Distanza dalla mezzeria del muro
Altri dati e proprietà grafiche

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Codice identificativo della parete


 Appartiene a: mostra il locale di appartenenza della parete
Gruppo: è possibile selezionare un gruppo di appartenenza della parete. I gruppi utilizzati sono visualizzati nel pannello
degli strumenti Edificio. L’assegnazione ad un gruppo risulta vantaggiosa per una rapida selezione di un gruppo di
elementi in fase di modellazione: selezionando infatti il gruppo nel pannello edificio verranno evidenziati tutti gli
elementi corrispondenti al gruppo nell’area di lavoro bidimensionale.

 impostazioni grafiche: le impostazioni grafiche permettono di personalizzare la visualizzazione bidimensionale della


singola parete, in riferimento alla linea di contorno e al retino di riempimento.

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4.3 Coperture
Per modellare una copertura seguire i seguenti passaggi:

1. selezionare il comando copertura e scegliere la struttura da disegnare. Le strutture visibili nella finestra seguente sono
quelle impostate nell’archivio della relazione; è quindi possibile selezionare una struttura oppure crearne una nuova:

2. è sempre possibile verificare dal pannello di controllo inserisci la tipologia di struttura che si sta disegnando:

3. con il tasto sinistro del mouse specificare il primo e il secondo punto di gronda della falda.
4. Terminare quindi il perimetro del poligono di falda, alla chiusura del poligono verrà visualizzata la seguente schermata dove è
possibile specificare:
 inclinazione della falda: indicando una pendenza in gradi, una pendenza in percentuale oppure indicando le
dimensioni LxH;
 Altezza minima Hmin: Altezza di posizionamento dell’intradosso della copertura rispetto alla quota di pavimento

5. impostare dalle apposite schermate le proprietà della copertura modellata:


Struttura

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 Struttura: permette di selezionare la tipologia di struttura da associare al pavimento/solaio modellato. Le strutture


visibili nel menù a tendina sono le medesime impostate nel menù strutture di TERMOLOG
 Disperde verso: il verso di dispersione è conforme a quello indicato per la tipologia di copertura selezionata, non è
quindi possibile modificarne il verso.
2
 Imponi area [m ]: permette di specificare l’area della copertura, se non viene attivata la spunta il valore e calcolato in
base alla superficie della copertura disegnata. Specificando l’area in questo modo, visivamente la copertura rimarrà
identica a come è stata disegnata, tuttavia il valore preso nel calcolo sarà quello specificato.
 Specifica inclinazione: Si consideri 0° per orizzontali e +90° per verticali. L'angolo specificato deve essere contenuto tra
0 e 180°
 Specifica azimut solare: permette di specificare l’azimut solare secondo questa convenzione: Sud =0° Nord =±180°
Est=90° Ovest=-90°

Apporti solari e ombreggiamenti


Questa schermata permette di gestire tutti gli ostacoli, aggetti orizzontali o verticali che incidono sulla copertura. Nella
schermata di sinistra sono presenti tutti gli aggetti disponibili, mentre nella schermata di destra sono indicati quelli
effettivamente presenti sulla copertura visualizzata.
Per maggiori informazioni sulla definizione di ostacoli, aggetti orizzontali o verticali consultare il capitolo 7

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Oltre ad ostacoli e aggetti è possibile specificare ulteriori valori che rientrano nel calcolo degli apporti solari:
 Colore: devo prendere il riferimento per scrivere come influenza il calcolo
 Calcola automaticamente gli aggetti
 Includi apposto solare relativo a questa struttura
 Escludi apposto solare relativo a questa struttura
 Distanza dalla mezzeria del muro
Altri dati e proprietà grafiche

 Codice identificativo della copertura


 Appartiene a: mostra il locale di appartenenza della copertura

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Gruppo: è possibile selezionare un gruppo di appartenenza della parete. I gruppi utilizzati sono visualizzati nel pannello
degli strumenti Edificio. L’assegnazione ad un gruppo risulta vantaggiosa per una rapida selezione di un gruppo di
elementi in fase di modellazione: selezionando infatti il gruppo nel pannello edificio verranno evidenziati tutti gli
elementi corrispondenti al gruppo nell’area di lavoro bidimensionale.

 impostazioni grafiche: le impostazioni grafiche permettono di personalizzare la visualizzazione bidimensionale della


singola parete, in riferimento alla linea di contorno e al retino di riempimento.

ATTENZIONE: per modellare coperture vetrate utilizzare l’apposito comando . Per maggiori informazioni consultare il capitolo 4.3

4.4 Finestre, lucernari e porte

4.4.1 FINESTRE e LUCERNARI


Per inserire una finestra o un lucernario seguire i seguenti passaggi:

1. selezionare il comando e scegliere la struttura da disegnare tra finestre o lucernari. Le strutture visibili nella finestra
seguente quelle impostate nell’archivio della relazione; è quindi possibile selezionare una struttura oppure crearne una nuova:

2. sempre possibile verificare dal pannello di controllo inserisci la tipologia di struttura che si sta disegnando:

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3. cliccare con il tasto sinistro del mouse il punto di una parete nel quale si intende inserire la struttura (l’inserimento avviene nel
punto medio del serramento), comparirà la schermata per impostare le proprietà dell’elemento:
Struttura

 Struttura: permette di selezionare la tipologia di elemento da associare. Le strutture visibili nel menù a tendina sono le
medesime impostate nel menù strutture di TERMOLOG
 Disperde verso: il verso di dispersione è conforme a quello indicato per la tipologia di copertura selezionata, non è
quindi possibile modificarne il verso.
 Posizione della struttura [m]: indica la posizione, in orizzontale o verticale, rispetto all’origine del piano di disegno di
TERMOLOG. La dimensione visualizzata di default è quella del punto indicato per l’inserimento.
È possibile specificare il verso di apertura dell’elemento, rispetto alla parete sul quale è inserito, inserendo sa spunta
sul comando “Inverti apertura X”. Questa funzione non è attiva per i serramenti.
 Altezza H da terra [m]: indica l’altezza di soglia dell’elemento inserito, di default viene impostata la quota 0,00 m del
livello.
 Altezza struttura [m]: è possibile modificare l’altezza dell’elemento inserita. L’altezza presa in automatico è data dalle
dimensioni geometriche indicate nel momento della creazione della struttura.
L’opzione “disegna come struttura in detrazione” permette di modificare la visualizzazione grafica della porta.
 Larghezza struttura [m]: è possibile modificare la larghezza dell’elemento inserito. L’altezza presa in automatico è data
dalle dimensioni geometriche indicate nel momento della creazione della struttura.
 Specifica inclinazione: Si consideri 0° per orizzontali e +90° per verticali. L'angolo specificato deve essere contenuto tra
0 e 180°
 Specifica azimut solare: permette di specificare l’azimut solare secondo questa convenzione: Sud =0° Nord =±180°
Est=90° Ovest=-90°

Apporti solari e ombreggiamenti


Questa schermata permette di gestire tutti gli ostacoli, aggetti orizzontali o verticali che incidono sulla copertura. Nella
schermata di sinistra sono presenti tutti gli aggetti disponibili, mentre nella schermata di destra sono indicati quelli
effettivamente presenti sulla copertura visualizzata.
Per maggiori informazioni sulla definizione di ostacoli, aggetti orizzontali o verticali consultare il capitolo 7

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Oltre ad ostacoli e aggetti è possibile specificare ulteriori valori che rientrano nel calcolo degli apporti solari:
 Colore: devo prendere il riferimento per scrivere come influenza il calcolo
 Calcola automaticamente gli aggetti
 Includi apposto solare relativo a questa struttura
 Escludi apposto solare relativo a questa struttura
 Distanza dalla mezzeria del muro: le finestre di default vengono inserite in corrispondenza della mezzeria della parete,
un numero positivo corrisponde allo spostamento del serramento verso il filo di riferimento.

Altri dati e proprietà grafiche

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Codice identificativo dell’elemento


 Appartiene a: mostra il locale di appartenenza dell’elemento
Gruppo: è possibile selezionare un gruppo di appartenenza dell’elemento. I gruppi utilizzati sono visualizzati nel
pannello degli strumenti Edificio. L’assegnazione ad un gruppo risulta vantaggiosa per una rapida selezione di un
gruppo di elementi in fase di modellazione: selezionando infatti il gruppo nel pannello edificio verranno evidenziati
tutti gli elementi corrispondenti al gruppo nell’area di lavoro bidimensionale.

 impostazioni grafiche: le impostazioni grafiche permettono di personalizzare la visualizzazione bidimensionale della


singola parete, in riferimento alla linea di contorno e al retino di riempimento.

4.4.2 PORTE

Per l’inserimento di una porta selezionare il comando e seguire i medesimi passaggi indicati per finestre e lucernari nel capitolo
2.1.4.1

4.5 Elementi vetrati verticali


Per inserire una parete vetrata verticale o una copertura vetrata seguire i seguenti passaggi:

1. selezionare il comando e scegliere la struttura da disegnare tra pareti vetrate o coperture vetrate. Le strutture visibili
nella finestra seguente quelle impostate nell’archivio della relazione; è quindi possibile selezionare una struttura oppure crearne
una nuova:

2. è sempre possibile verificare dal pannello di controllo inserisci la tipologia di struttura che si sta disegnando:

3. Per la modellazione degli elementi pareti e coperture si faccia riferimento a quanto già indicato nei paragrafi rispettivamente 4.1
e 4.3

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5. PONTI TERMICI

5.1 Ponti termici orizzontali


Per inserire un ponte termico orizzontale seguire i seguenti passaggi:

1. Selezionare il comando e scegliere la tipologia di ponte termico da inserire nell’involucro;


2. È sempre possibile verificare dal pannello di controllo inserisci la tipologia di struttura che si sta disegnando:

3. Disegnare la lunghezza di estensione del ponte termico in pianta in corrispondenza dell’elemento al quale lo si vuole
associare, al secondo clic compare in automatico la seguente schermata:

4. Verificare che il ponte termico disegnato sia stato associato alla struttura corrispondente.

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5.2 Ponti termici verticali


Per inserire un ponte termico verticale seguire i seguenti passaggi:

1. Selezionare il comando e scegliere la tipologia di ponte termico da inserire nell’involucro;


2. È sempre possibile verificare dal pannello di controllo inserisci la tipologia di struttura che si sta disegnando:

3. Cliccare con il tasto sinistro del mouse in corrispondenza del punto in cui si desidera inserire il ponte termico:

4. Verificare che il ponte termico disegnato sia stato associato alla struttura corrispondente.

5.3 Wizard ponti termici

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Lo strumento Wizard ponti termici (input grafico) consente di riconoscere in automatico le tipologie di ponte termico selezionate
all’interno del modello energetico disegnato.
Per ogni tipologia di ponte termico vengono visualizzati nel menù a tendina ponti termici corrispondenti che sono stati inseriti nel menù
Strutture.
Angolo interno / Angolo esterno: TERMOLOG riconosce automaticamente tutti gli angoli, interni e/o esterni, in corrispondenza del filo di
riferimento delle strutture indicato, inserendo il ponte termico verticale scelto.

ATTENZIONE: il riconoscimento dei ponti termici angolari viene applicato anche in corrispondenza delle interruzioni di pareti esterne:

Parete interna: TERMOLOG riconosce in automatico l’intersezione tra una parete esterna ed un tramezzo interno, inserendo in quel punto
il ponte termico verticale scelto.
Pavimento/soffitto: TERMOLOG riconosce in automatico il perimetro del pavimento o del solaio, inserendo il ponte termico orizzontale
selezionato per tutta la lunghezza del perimetro di solaio. Affinché TERMOLOG riconosca il perimetro del ponte termico associato al
pavimento è necessario che sia stato modellato l’elemento pavimento, non viene riconosciuto il perimetro a partire dalla sola modellazione
delle pareti esterne.
Serramenti: TERMOLOG associa il ponte termico selezionato ad ogni serramento presente nell’involucro. Il ponte termico viene attribuito
in automatico alla struttura serramento inserendo la lunghezza complessiva del perimetro; per verificare l’associazione è possibile
visualizzare la schermata di modifica del serramento nel menù strutture:

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6. LOCALI/AMBIENTI

6.1 Locali riscaldati

Per disegnare i locali della zona climatizzata TERMOLOG mette a disposizione tre strumenti:
 disegno del locale per punti.
 riconoscimento automatico di un locale da punto interno;
 riconoscimento automatico di un locale da layer DXF/DWG;

6.1.1 DISEGNO PER PUNTI

 Selezionare il comando e tracciare il perimetro del locale manualmente, definendone i punti di estremità con il tasto
sinistro del mouse.
 Una volta chiuso il perimetro del locale compare una schermata per la definizione delle proprietà generali e grafiche del locale.

 Confermare l’inserimento del locale con “OK”. Il locale viene visualizzato sull’area di lavoro:

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ATTENZIONE: l’inserimento di un locale per punti può essere antecedente all’inserimento delle strutture disperdenti ad esso relative:
l’unica accortezza da seguire affinché le strutture disperdenti inserite siano associate in maniera corretta al locale è che i punti cliccati
sull’area di lavoro per definire le strutture siano collocati sul contorno del locale già presente.

6.1.2 RICONOSCIMENTO UN LOCALE DA PUNTO INTERNO

 Selezionare comando e quindi indicare un punto del disegno racchiuso da strutture disperdenti precedentemente modellate.
TEMOLOG riconosce un perimetro chiuso entro il quale disegnare il locale.
 Una volta riconosciuto il perimetro del locale, compare una schermata per la definizione delle proprietà generali e grafiche del
locale.

6.1.3 RICONOSCIMENTO PIU’ LOCALI DA PUNTO INTERNO

 Selezionare comando e quindi indicare un punto del disegno racchiuso da strutture disperdenti precedentemente modellate.
Procedere cliccando i punti interni degli ambienti per i quali creare i locali
 Fare click con il tasto destro del mouse per confermare
 Una volta riconosciuto il perimetro dei locali, compare una schermata per la definizione delle proprietà generali e grafiche.

6.1.4 RICONOSCIMENTO AUTOMATICO DA LAYER DWG

 Selezionare comando e quindi indicare un punto del disegno DXF-DWG precedentemente importato racchiuso da una
polilinea.
 Selezionare quindi il layer dal quale ricavare la polilinea del locale:

 Confermando il comando con “OK” compare la schermata per la definizione delle proprietà generali e grafiche del locale.

Indipendentemente dalla modalità di creazione del locale, una volta completata la procedura viene visualizzata la schermata di definizione
del locale che si articola nei seguenti
Proprietà generali del locale
 Zona termica: scegliere la zona climatizzata alla quale associare il locale disegnato
 Nome del locale: indicare il nome del locale disegnato

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Grafica
 Gruppo: permette di precisare un gruppo di appartenenza del locale
 Linea : permette di precisare lo spessore della linea di definizione
 Sfondo: permette di modificare lo sfondo di riempimento del locale, è possibile scegliere tra uno sfondo omogeneo o
un retino, oltre che specificarne il colore

È possibile in ogni momento modificare queste impostazioni selezionando il locale e quindi il comando modifica

6.2 Ambienti non riscaldati, serre solari o edifici confinanti

Le zone confinanti non riscaldate, nel caso la metodologia di calcolo prescelta per valutarle sia quella analitica, richiedono che l’utente
specifichi in fase di modellazione geometrica dell’involucro disperdente quali sono le strutture disperdenti che ad esse afferiscono. Per fare
questo è sufficiente attenersi alla seguente procedura:

 cliccare sul comando e disegnare sull’area di lavoro la pianta della zona non riscaldata;
al termine dell’inserimento si apre la seguente schermata:

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Accanto alla dicitura Zona non riscaldata il programma richiede di indicare di quale zona riscaldata si sta facendo l’inserimento
grafico, scegliendo tra quelle precedentemente inserite in fase di definizione della zona (menù Zone).
 è quindi possibile assegnare alla zona non riscaldata creata le sue strutture disperdenti, usando lo stesso metodologia ampiamente
descritta per la costruzione dell’involucro riscaldato.

ATTENZIONE:
- le strutture disperdenti che vengono associate ad una zona non riscaldata, nel caso di metodo di calcolo analitico, devono essere
registrate in archivio avendo indicato come verso di dispersione: [da ZNR Vs Est].

- Le zone confinanti non riscaldate, nel caso la metodologia di calcolo prescelta per valutarle sia quella tabellare, non
richiedono l’inserimento delle strutture disperdenti relative (analogamente a quanto già esposto per le zone confinanti
riscaldate); è sufficiente inserire nell’involucro disperdente riscaldato che si sta esaminando la struttura che disperde verso
la ZNR, cliccando sull’area di lavoro, indicando nella finestra di interfaccia quale tra le ZNR non riscaldate presenti è que lla
che si vuole utilizzare per la struttura corrente.
Una struttura disperdente dell’involucro riscaldato che disperde verso una zona non riscaldata deve essere stata preventivamente
registrata nell’archivio con il verso di dispersione: [Vs ZNR]

6.2.1 SERRE SOLARI


La creazione delle serre solari avviene analogamente a quanto indicato nel capitolo 2.3.2. Tuttavia la procedura di calcolo delle serre solari
richiede che l’utente fornisca, in fase di definizione dell’involucro disperdente, le strutture vetrate che delimitano la serra in analisi.
È possibile assegnare alla serra solare le sue strutture disperdenti vetrate, utilizzando i seguenti comandi:

per disegnare un elemento vetrato verticale

per disegnare un elemento vetrato orizzontale

 La tipologia di struttura vetrata viene scelta dall’utente scegliendo tra i serramenti precedentemente inseriti nell’archivio locale del
programma. Per maggiori informazioni sull’inserimento di elementi vetrati verticali o coperture vetrate si faccia riferimento a
quanto indicato nel capitolo 4.3

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7. OMBREGGIAMENTI

TERMOLOG permette di modellare graficamente aggetti verticali/orizzontali presenti sull’edificio e ostacoli esterni presenti nelle vicinanze.
È possibile successivamente calcolare gli ombreggiamenti sulle strutture disperdenti dell’involucro, valutando l’influenza degli aggetti sulla
radiazione solare incidente sull’involucro disperdente.
Si possono definire tre tipologie di aggetti:
 Ostacolo
 Aggetto orizzontale
 Aggetto verticale

7.1 Ostacoli
La modellazione di un ostacolo può avvenire secondo per definizione del perimetro o per punto di riferimento
Definizione del perimetro
1. Selezionare il comando ostacolo
2. Disegnare il perimetro dell’ostacolo
3. Chiudere il perimetro del poligono, si presenta la schermata dove è possibile definire le proprietà dell’ostacolo disegnato:

Punto di riferimento
1. Selezionare il comando ostacolo

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2. cliccare sul disegno in corrispondenza del punto dell’area di lavoro nel quale di desidera collocare il baricentro o uno dei vertici
dell’ostacolo, quindi fare clic col tasto destro del mouse; si apre la seguente finestra dove è possibile definire le proprietà
dell’ostacolo disegnato:

Una volta disegnati gli ostacoli verranno visualizzatati in pianta e nella visualizzazione 3D:

7.2 Aggetti orizzontali


Selezionare il comando aggetto orizzontale e cliccare sul disegno i vertici del poligono che definisce l’aggetto (come ad esempio un
balcone); è necessario chiudere l’inserimento del poligono cliccando nuovamente sul primo punto di inserimento.

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ATTENZIONE: il valore di default Delta Y = 0m colloca l’aggetto orizzontale in corrispondenza dell’altezza superiore del livello
attivo; agendo sul parametro Delta Y è però possibile spostare la collocazione verticale dell’aggetto. Un valore negativo di Delta Y
sposta l’aggetto orizzontale verso l’alto, un valore positivo verso il basso.

Una volta disegnati gli aggetti orizzontali verranno visualizzatati in pianta e nella visualizzazione 3D:

7.3 Aggetti verticali


Selezionare il comando aggetto verticale, cliccare quindi sul disegno il punto iniziale e il punto finale dell’aggetto. Si apre la seguente
finestra dove è possibile definire le proprietà dell’aggetto verticale disegnato:

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Una volta disegnati gli aggetti orizzontali verranno visualizzatati in pianta e nella visualizzazione 3D:

7.4 Calcolo automatico degli ombreggiamenti

Una volta terminato il disegno degli aggetti, affinché la loro presenza possa essere tenuta in conto nel calcolo degli apporti solari delle
strutture disperdenti coinvolte, è necessario cliccare nuovamente il comando Ostacoli, presente nella barra delle icone in alto, e
selezionare Calcola gli aggetti:

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Il programma calcola in automatico l’angolo di ombreggiamento incidente sulle superfici influenzate dagli aggetti e ne riporta le
caratteristiche all’interno della sezione ‘Apporti solare e ombreggiamenti’ delle strutture:

ATTENZIONE: Il calcolo automatico degli angoli di ombreggiamento dell´input grafico di TERMOLOG considera anche
l´ombreggiamento verticale sui serramenti dovuto alla mazzetta esterna, ovvero alla posizione del serramento stesso.
L´allineamento di default è sulla mezzeria della parete, ma è possibile modificare questa scelta seguendo i passaggi qui di seguito
riportati:
 selezionare il serramento e scegliere Modifica
 accedere alla scheda Apporti solari
 in basso a destra appare una cella in cui è possibile indicare una posizione diversa per il serramento: il valore positivo
corrisponde ad uno spostamento sul filo esterno, un valore negativo corrisponde ad uno spostamento verso l´interno.
Una volta spostato il serramento è necessario rilanciare il calcolo degli aggetti facendo click sull´icona ostruzioni e
scegliendo Calcola gli aggetti.

Il calcolo automatico degli ombreggiamenti tiene conto di eventuali angoli rientranti tra pareti esterne perimetrali, inserendo un
aggetto verticale destro o sinistro sulle parete adiacenti.

7.4.1 COME AVVIENE IL CALCOLO DEGLI ANGOLI DI OMBREGGIAMENTO


Il calcolo degli angoli di ombreggiamento sulle strutture è necessario per ricavare i fattori di ombreggiatura relativi ad
ostruzioni esterne (Fhor), ad aggetti orizzontali (Fov) e verticali (Ffin). Successivamente in funzione di questi viene calcolato il
fattore di riduzione per ombreggiatura (Fsh,ob).
I fattori di ombreggiatura sono ricavati dall’interpolazione lineare dei valori riportati nell’APPENDICE D della UNI/TS 11300-
1, in relazione all’effettivo angolo di ostruzione, all’orientamento e alla latitudine della località.
Il calcolo automatico degli aggetti permette di ricavare in automatico il valore dell’angolo di ostruzione sulle strutture
influenzate.

 OSTACOLO
L’angolo calcolato è compreso tra la normale alla struttura interessata a partire dal suo baricentro, e la quota
superiore dell’ostacolo.
Nell’esempio riportato l’angolo α ha un valore di 16°

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 AGGETTO ORIZZONTALE
Viene determinato il baricentro della struttura su cui incide l’aggetto, da questo punto viene quindi calcolata la
distanza e la profondità (b) dell’aggetto. viene quindi calcolato l’angolo α formato dall’aggetto.
Nell’esempio riportato l’angolo α ha un valore di 10°

 AGGETTO VERTICALE
Viene determinato il baricentro della struttura su cui incide l’aggetto, da questo punto viene quindi calcolata la
distanza e la profondità (d) dell’aggetto. Viene quindi calcolato l’angolo β formato dall’aggetto.
Nell’esempio riportato l’angolo α ha un valore di 22°

ATTENZIONE 1: è importante tenere presente che il programma riempirà in automatico la tabella delle ostruzioni esterne/aggetti
della pertinente struttura disperdente, solo se l’utente ha selezionato in fase di inserimento della struttura nel menù Apporti solari
e ombreggiamenti l’opzione Calcola gli aggetti automaticamente.

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ATTENZIONE 2: le strutture influenzate dagli ombreggiamenti sono immediatamente riconoscibili nella tabella delle dispersioni dato
che verrà cambiato il simbolo di dispersione da a

Tabellare + Grafico

7.4.2 ELIMINARE LE AGGETTI AUTOMATICI


È possibile in ogni momento eliminare il calcolo degli aggetti effettuato dal programma e registrato nelle proprietà delle strutture. Questo
comando eliminerà quindi le ostruzioni associate mantenendo inalterati gli aggetti modellati graficamente.
Per eliminare gli aggetti calcolati dal programma, clicca sul pulsante “Ostacoli”, quindi seleziona il comando “Elimina gli oggetti
automatici”.

7.4.3 NOTE

Di seguito vengono riportate alcune note da tenere in considerazione per il disegno e il calcolo delle ostruzioni in ambiente grafico:

 Le ostruzioni sono di forma rettangolare. Se la forma del tuo ostacolo è diversa, ricordati che nel calcolo conta l’altezza
dell’ostacolo e la distanza dall’elemento ombreggiato del fronte dell’ostruzione.
 Se hai inserito più di un edificio, il programma non calcolerà un edificio come ostruzione per un altro.
 Gli aggetti orizzontali agiscono dal livello in cui sono stati disegnati fino al primo livello disegnato (un balcone al secondo piano
ombreggia le strutture del primo).
 Le pareti dell’edificio possono costituire un aggetto verticale per altri elementi dello stesso edificio. Il programma ne terrà conto.

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 Le finestre sono allineate di default sulla mezzeria del muro: ciò significa che lo spigolo del muro costituisce un aggetto verticale.
Puoi agire sulla “Distanza dal baricentro” riportata nella finestra delle proprietà delle strutture per spostare la finestra dove ritieni
(metti metà dello spessore del muro con segno positivo per allineare la finestra al filo esterno).
 Ogni struttura può essere marcata come “Calcola aggetti automaticamente”. Puoi usare questa proprietà per escludere dal
calcolo automatico la struttura. Il programma non aggiungerà nessun aggetto su di essa.
 Il calcolo dell’effetto degli aggetti si basa su una serie di calcoli geometrici effettuati dal programma. Ricordati di verificare
sempre la validità dei risultati ottenuti.
 Il calcolo dell’effetto degli aggetti si basa su una serie di calcoli geometrici effettuati dal programma. Ricordati di verificare
sempre la validità dei risultati ottenuti.

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4.8. IMPORTAZIONE DI IMMAGINI o PDF

8.1 Importazione di immagini


TERMOLOG consente di importare delle immagini e di usarle come sfondo per definire le strutture disperdenti di un edificio.
Le immagini dovranno essere salvate in uno di questi formati: BMP, JPG, GIF e PNG.
Per importare una immagine seguire i seguenti passaggi:

 Seleziona il disegno nel pannello Importa  JPG;


 Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare nell’area di disegno e rilasciare il mouse.
 Si apre quindi una schermata nella quale è possibile calibrare la scala del disegno;
 Cliccare in sequenza due punti del disegno tra cui è nota la distanza;
 Impostare la distanza nella casella di testo che compare e premere OK;

 Confermare nuovamente con OK.

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Al termine di questa procedura il disegno è stato importato ed è in scala.

8.2 Importazione di un file PDF


Per importare una pianta da file PDF come sfondo utilizzando la stessa procedura descritta nel paragrafo 8.1 selezionando il disegno nel
pannello Importa  PDF;, oppure in alternativa attraverso i seguenti passaggi:

 Aprire il file .PDF con il lettore Acrobat Reader;


 Visualizzare la pagina del documento che contiene la pianta dell'edificio;
 Dal menu Strumenti, Selezione e zoom selezionare il comando Istantanea rapida;
 Selezionare con il mouse l'area del disegno da importare. Il programma copierà negli appunti l'immagine selezionata;
 Una volta aperto lo strumento di input grafico di TERMOLOG scegliere la combinazione di tasti Ctrl+V (incolla);
 Si apre quindi una schermata nella quale è possibile calibrare la scala del disegno;
 Cliccare in sequenza due punti del disegno tra cui è nota la distanza;
 Impostare la distanza nella casella di testo che compare e premere OK;

 Confermare nuovamente con OK.

Al termine di questa procedura il disegno è stato importato ed è in scala.

ATTENZIONE: Nel caso in cui il tuo edificio si sviluppa su più livelli, dovrai importare un disegno per ogni livello. Se i disegni dei
livelli sono diversi, il programma ti permetterà di sovrapporre al meglio le immagini con la funzione “Allinea il livello corrente”.

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9. IMPORTAZIONE DI UN FILE DXF-DWG


Gli elementi strutturali che compongono l’edificio possono essere disegnati direttamente sull’area di lavoro oppure, come è conveniente
nella maggior parte delle situazioni, possono essere importate una o più piante cad (estensione .dxf o .dwg) da utilizzare come base per la
composizione dell’edificio.
La prima operazione da seguire per giungere ad una corretta importazione di un file DXF/DWG è la sua preparazione all’interno dello
strumento cad che l’utente ha a disposizione.

ATTENZIONE: Per importare un file DXF-DWG prodotto da AutoCAD è necessario che sia stato salvato nelle versioni 2010 o precedenti.

9.1 Regole generali e preparazione del disegno


Le principali operazioni da eseguirsi per preparare un file DXF/DWG “compatibile” con l’input grafico di TERMOLOG sono qui di seguito
elencate:
 Alleggerimento del file: è consigliabile alleggerire il più possibile la pianta architettonica da importare dagli elementi non utili al
rilievo delle misure: ad esempio, campiture, mobilio, elementi grafici, ecc... dovrebbero essere eliminati dal file di partenza.
 Unità di misura del disegno: è preferibile che il disegno venga eseguito in metri, ovvero un’unità di misura del cad deve
corrispondere ad un metro.
 Spostamento del sistema di riferimento: per evitare problemi in fase di importazione, è consigliabile che nel CAD la pianta del
fabbricato non sia situata in una posizione qualunque dell'area di lavoro.
Quando si crea un nuovo file in un CAD, l'area di lavoro viene aperta in una posizione generica, lontana dall'origine degli assi
coordinati; per una corretta importazione, poiché TERMOLOG procede per coordinate assolute, è invece opportuno che l’utente
faccia in modo che, nel CAD, l'origine del riferimento globale sia posizionata in prossimità di uno dei punti della pianta.
 Formato di importazione: per importare correttamente il file, esso deve essere salvato nel CAD in formato DXF o DWG classico.

ATTENZIONE: prima di importare il disegno DXF/DWG ricordati di chiudere l’applicazione CAD con cui lo hai generato: altrimenti sia
l’anteprima sia l’importazione non saranno possibili.

9.2 Importazione come sfondo


Cliccare sul pannello DXF/DWG posto a lato dell’area di lavoro: appaiono le anteprime dei file Dxf/Dwg contenuti nella cartella selezionata.
È possibile cambiare il percorso e quindi la cartella dalla quale importare i file con l’apposito comando ‘Cambia la cartella corrente’ ,
contenuto nella barra delle icone:
Per aggiungere uno sfondo DXF/DWG come sondo sull’area di lavoro seguire i seguenti passaggi:
 Seleziona il disegno nell’elenco posto a destra dell’area di disegno;
 Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare nell’area di disegno e rilasciare il mouse;
 Si apre quindi una finestra di interfaccia nella quale è possibile selezionare/visionare alcune impostazioni generali per
l’importazione; in questo caso, per importare il file come disegno di sfondo, non selezionare alcuna opzione di importazione
automatica. Per queste opzioni si rimanda al capitolo successivo;

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Inserimento di uno sfondo DXF/DWG – Schermata di interfaccia

 premendo su importa, il programma visualizza sull’area di lavoro il disegno appena selezionato.

E’ possibile gestire la visualizzazione dei layer del disegno CAD sull’area di lavoro anche dopo avere terminato l’importazione della pianta:
per fare questo è sufficiente utilizzare il pannello Layers posto a lato:

Pannello Layers

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9.3 Importazione automatica

Nel file CAD è necessario che gli elementi corrispondenti a strutture di diversa tipologia siano disegnati su layers
dedicati. Al fine di garantire la massima compatibilità ed evitare problemi durante l’importazione del disegno è
necessario eseguire queste operazioni:
 PARETI: i muri devono essere disegnati con il comando RETTANGOLO e collocati in un layer dedicato. Il
rettangolo che definisce la parete deve essere creato con lunghezza lorda complessiva pari alla lunghezza
lorda della parete.
Negli angoli le tracce dei rettangoli devono sovrapporsi in modo tale che TERMOLOG riconosca
correttamente l’intersezione tra le pareti. Eventuali testi aggiunti nello stesso layer in cui sono collocati i
muri verranno importati nelle note di ogni muro importato.

 È necessario disegnare nel file il FILO ESTERNO delle pareti con una polilinea chiusa posizionata in un layer
dedicato, ad esempio “filo esterno”.
 FINESTRE: le finestre devono essere disegnate nel cad in un layer apposito (distinto dal layer muri) con il
comando rettangolo. L’ingombro in pianta della finestra deve essere considerato in questo modo:
lunghezza pari alla lunghezza della finestra e spessore pari allo spessore totale del muro da cui detrarre la
finestra; per le finestre può essere aggiunto un testo all’interno dello sullo stesso layer che rappresenta
l’altezza da terra in centimetri o il nome della finestra (registrato nelle note); è anche possibile fornire
entrambe queste informazioni, separandole con un “;”, mettendo prima l’informazione del nome e poi
l’altezza da terra.
 PORTE: le porte devono essere disegnate nel cad con il comando RETTANGOLO, seguendo le stesse
indicazioni date per i serramenti.
 PAVIMENTI e SOFFITTI: i pavimenti devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa;
 LOCALI: i locali devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa. È anche possibile aggiungere un
testo all’interno della stessa polilinea di locale, che rappresenti il nome dato al locale.
 OSTACOLI: gli edifici circostanti o eventuali altri ostacoli devono essere disegnati nel cad con una polilinea
chiusa e posizionati su un layer apposito. All’interno della polilinea dovrà essere presente il numero di
riferimento per l’altezza dell’ostacolo, espresso in metri. Se per esempio sul layer degli ostacoli verticali
verrà disegnata una polilinea chiusa contenente il numero 5, Termolog estruderà un ostacolo verticale
alto 5 metri a partire dal contorno della polilinea.
 AGGETTI ORIZZONTALI: gli aggetti orizzontali devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa e
posizionati su un layer apposito. In fase di importazione del DWG Termolog proietta tutti gli elementi
indicati sul layer degli aggetti alla quota superiore dell’edificio.
 COPERTURE: per le copertura deve essere disegnata ogni falda con una polilinea chiusa all´interno di un
unico Layer.
 È necessario disegnare nel file il FILO ESTERNO della COPERTURA, corrispondente al filo di gronda, su un
layer dedicato. È importante disegnare solo i tratti del poligono della falda corrispondenti alla gronda
della copertura. È inoltre necessario indicare con un numero cerchiato la pendenza della falda (in gradi)
all´interno della polilinea di ogni falda.

È possibile a questo punto operare con tre modalità


- importazione completa di involucro e strutture
- importazione dell’involucro e associazione delle strutture
- importazione ibrida

9.3.1 importazione completa di involucro e strutture


La prima modalità consiste nell’importazione completa di involucro e strutture. In questo caso verrà generato in
automatico l’involucro 3D dell’edificio i cui elementi saranno già associati alle strutture corrispondenti. Tutte le
strutture disperdenti verranno generate in automatico dal programma. Le strutture all’interno del file vengono
importate come elementi nativi di TERMOLOG.

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Preparazione del file DWG


All’interno degli stessi Layer nei quali si suddividono gli elementi dell’edificio (pareti, serramenti, locali, solaio ecc)
è possibile specificare i nomi e le principali caratteristiche, che verranno associate agli elementi durante
l’importazione.
Il file deve essere organizzato con questi criteri:
- All’interno di ogni polilinea è necessario indicare la tipologia di struttura;
- In un file di testo esterno al disegno, ma sullo stesso layer, sarà poi necessario definire per ogni tipologia
le caratteristiche seguenti separate da un punto e virgola.
Di seguito si trovano nel dettaglio le caratteristiche da inserire per le strutture principali.
FINESTRE >>> F1(nome)=120x140; L(larghezza)=120; H(altezza)=140; Ht(altezza da terra)=100; U
(trasmittanza)=2,2
PARETI >>> M1(nome)= Parete esterna; S(spessore)=35; U (trasmittanza)=0,336; C(capacità
termica)=31,44
SOLAI >>> PV1(nome)=Pavimento interpiano; S(spessore)=34; U (trasmittanza)=0,663
LOCALI >>> soggiorno 1(nome) = Zona 1 (zona di appartenenza)
N.B. è necessario creare preventivamente unità immobiliari e zone all’interno del menù zone.

Di seguito un esempio di come impostare il file DWG per la creazione automatica delle strutture:

Per importare un file DXF/DWG seguire i seguenti passaggi:


 Seleziona il disegno nell’elenco posto a destra dell’area di disegno;
 Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare nell’area di disegno e rilasciare il mouse;
 Si apre quindi una finestra di interfaccia nella quale è possibile associare l’elemento da importare al layer
corrispondente
 Fare clic su Importa, verranno associati gli elementi e visualizzato il modello

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Il modello dell’involucro viene creato in automatico:

Vengono create dal programma le strutture riconosciute dal file DXF/DWG:

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9.3.2 importazione dell’involucro e associazione delle strutture

La seconda modalità consiste nell’importazione dell’involucro con l’associazione degli elementi alle strutture
precedentemente create nell’archivio di TERMOLOG. In questo caso è necessario quindi definire preventivamente
nel menù strutture tutti gli elementi che verranno associati all’involucro importato dal DXF/DWG.
Completato l’archivio del progetto corrente è possibile procedere con l’importazione del file DXF/DWG come
descritto nel paragrafo precedente.
Durante l’importazione se il programma riconosce delle strutture già create all’interno del progetto corrente,
verrà eseguita un’associazione per dimensioni geometriche.

Criteri di riconoscimento automatico delle strutture


 L’associazione delle pareti avviene collimando lo spessore della stratigrafia con la traccia del rettangolo
disegnato.
 L’associazione della finestra avviene collimando la lunghezza delle finestre con la lunghezza del rettangolo
inserito.
 I solai sono attribuiti di default alla prima struttura rilevata nel menù strutture.
 Qualora non ci siano elementi associabili la traccia viene importata con un retino di colore rosso e si può
procedere manualmente all’associazione della struttura corretta.
 Deselezionando il comando il programma effettuerà il riconoscimento degli elementi dell’involucro senza
associarli ad alcuna struttura dell’archivio, sarà in questo caso lasciato all’utente il compito di associare le
strutture.

9.3.3 importazione ibrida

La terza modalità è un procedimento ibrido, per il quale solo alcune delle strutture dell’edificio vengono
preimpostate nell’Archivio del progetto corrente di TERMOLOG. In questo caso le strutture non associate per
riconoscimento automatico, verranno create ex novo dal programma.

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10. IMPORTAZIONE DI UN FILE IFC


10.1 Regole generali per la modellazione
TERMOLOG è in grado di leggere un file IFC indipendentemente dalla fonte che lo ha generato, purché questo sia stato creato secondo
gli standard richiesti. Non esistono quindi vere e proprie regole per la modellazione, tuttavia per ottimizzare il passaggio di
informazioni all’interno di TERMOLOG è consigliabile seguire alcuni accorgimenti in fase di modellazione:

- LOCALI: in TERMOLOG l’entità fondamentale che permette il riconoscimento grafico di tutti gli elementi disperdenti è il
LOCALE. All’interno del modello BIM è necessario definire i locali che devono appoggiarsi alle pareti laterali, al pavimento
sottostante ed al soffitto superiore senza compenetrarsi in essi o rimanerne distanti. Indipendentemente dal Software CAD
3D utilizzato, i locali devono essere salvati all’interno del file IFC come oggetti ifcSpace.

ATTENZIONE: nel caso in cui i locali siano tagliati da una copertura inclinata è necessario che entrambi gli elementi (locale e
copertura) appartengano allo stesso livello di disegno.

- FILO di RIFERIMENTO: è preferibile modellare le pareti dell’edificio avendo cura di uniformare l’asse di riferimento (esterno,
interno, centrale o in corrispondenza di uno strato) in modo tale da ottimizzare il raccordo degli elementi all’interno di
TERMOLOG.
- LIVELLI: è opportuno modellare gli elementi l’edificio per livelli in modo tale da avere una corrispondenza immediata in
TERMOLOG. Si consiglia per esempio la modellazione delle pareti perimetrali agganciandole livello per livello senza creare una
parete unica per tutta l’altezza dell’edificio.
- SPEZZARE LE PARETI: TERMOLOG mette a disposizione un comando apposito per spezzare le pareti in corrispondenza di setti
che delimitano locali differenti in fase di importazione. Tuttavia per i modelli di grosse dimensioni è consigliabile spezzare le
pareti all’interno del software CAD 3D per abbattere il tempo di importazione.

10.2 Importazione del file IFC


Di seguito viene riportata la procedura di importazione di un file IFC all'interno di TERMOLOG:
1. Definizione delle Zone: prima di importare il file IFC è possibile creare le zone climatizzate nell’apposito menù di TERMOLOG, alle
quali in fase di importazione verranno associati i locali disegnati nel modello BIM.

2. Accedere all'input grafico del menù Involucro:


- selezionare il menù Involucro e quindi il comando Grafico
- selezionare il comando di accesso veloce

3. Visualizzare la cartella contenente il file IFC da importare e trascinare il file nella schermata di disegno.

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4. Trascinare il file IFC nell’area di lavoro e quindi selezionare le opzioni di importazione:

Non selezionando alcuna Opzione TERMOLOG importerà solo la geometria dell’involucro presente all’interno del file IFC,
lasciando all’utente l’associazione successiva delle strutture disperdenti agli elementi geometrici importati.

In alternativa è possibile selezionare le seguenti Opzioni di Importazione:


 Spezza le pareti in corrispondenza di sovrapposizione:
con questo comando TERMOLOG riconosce le pareti che si intersecano e le spezza in automatico.
Lunghezza di cattura [m]: lunghezza massima entro la quale TERMOLOG cerca di spezzare le strutture incidenti.

 Raccorda le pareti incidenti:


il comando permette a TERMOLOG di raccordare automaticamente le pareti che si intersecano.
 Importa le stratigrafie delle strutture presenti

Usa i materiali del file IFC:


con questo comando TERMOLOG riconosce le stratigrafie delle strutture presenti nel modello, salvando di conseguenza
nell’archivio della relazione corrente le strutture riconosciute complete di stratigrafia e caratteristiche fisiche dei
materiali.
ATTENZIONE: Il riconoscimento dei materiali della stratigrafia e delle rispettive caratteristiche dipende dalle informazioni impostate
nel modello BIM e di conseguenza trasferite al file IFC esportato. Se non dovessero essere riconosciuti alcuni dati utili al modello
energetico sarà in ogni momento possibile completarli all’interno di TERMOLOG.

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Usa i materiali di TERMOLOG:


con questa importazione TERMOLOG riconosce la stratigrafia delle strutture presenti nel file IFC, ma le caratteristiche
dei materiali dell’archivio TERMOLOG. Per procedere viene richiesto di associare i materiali del file IFC con quelli di
TERMOLOG:

 Associa le strutture importate agli elementi dell’archivio:


con questo comando TERMOLOG associa le strutture presenti nel file IFC con gli elementi dell’Archivio della Relazione
tramite un riconoscimento per tipologia e spessore. Se si vuole utilizzare questa impostazione è dunque necessario
inserire le strutture nell’archivio della relazione corrente prima di effettuare l’importazione.
 Prima di importare visualizza il file IFC: visualizza il file nel visualizzatore di TERMOLOG e poi procede con
l’importazione.

5. Associare i locali creati nel modello B.I.M. alle zone create in TERMOLOG trascinando gli elementi da sinistra a destra:

N.B. Nel caso in cui sia stata creata una sola zona climatizzata tutti i locali presenti nel file IFC saranno attribuiti in automatico a quella
zona, non apparirà dunque la schermata di dialogo per l’associazione locali-zone.

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Un modello energetico: TERMOLOG è un software di calcolo energetico, gli elementi dell’edificio gestiti sono quelli necessari per
ottenere un modello energetico simile alla realtà. Anche in fase di importazione vengono quindi selezionate solamente le strutture che
interessano la creazione di un modello di questo tipo. Se infatti nel file IFC il modello è completo della struttura portante, al momento
dell’importazione queste informazioni saranno omesse in quanto non partecipanti al calcolo energetico del modello. Un pilastro per
esempio può essere un’entità ben definita con caratteristiche proprie all’interno di un modello BIM, ma dal punto di vista energetico
viene considerato come ponte termico. Elementi come questo saranno pertanto esclusi dall’importazione poiché non necessari alla
definizione del modello energetico.

10.3 Esportazione del file IFC


Per esportare il modello disegnato in TERMOLOG in formato IFC basta selezionare il comando Esporta e scegliere la voce Esporta file in
formato IFC.

10.4 Note sull’esportazione dai principali software CAD 3D


ARCHICAD
- Per la migliore corrispondenza tra TERMOLOG e Archicad si consiglia di seguire queste indicazioni nel settaggio del traduttore IFC:
1. Accedere al menù Archivio, quindi Interoperabilità > IFC > Traduttori IFC
2. Selezionare il tipo di esportatore utilizzato e quindi entrare nelle impostazioni Conversione Geometria:

3. Verificare di non avere la spunta sulle voci sotto indicate:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

- Per una lettura corretta del verso di dispersione delle pareti è necessario specificare la posizione della struttura all’interno delle
proprietà:

Proprietà degli elementi


- Per una resa ottimale in fase di esportazione da ArchiCAD, soprattutto per il riconoscimento automatico delle stratigrafie delle
strutture, raccomandiamo l’utilizzo del traduttore COBie 2 per la creazione del file IFC. Il metodo di traduzione utilizzato si può
selezionare direttamente in fase di esportazione:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Schermata di esportazione di Archicad

VECTORWORKS
- Per una resa ottimale in fase di esportazione da Vectorworks, soprattutto per il riconoscimento automatico delle stratigrafie delle
strutture, raccomandiamo l’utilizzo del traduttore COBie per la creazione del file IFC. Il metodo di traduzione utilizzato si può
selezionare direttamente in fase di esportazione:

Schermata di esportazione di Vectorworks

REVIT
Per ottimizzare l’importazione in TERMOLOG di un modello creato in Revit è consigliabile modellare gli elementi costruttivi piano per piano,
con particolare riferimento alle pareti perimetrali. Ogni piano in Revit avrà quindi la propria parete vincolata al livello, sono da evitare
pareti a tutta altezza che partono dalla base dell’edificio fino alla sommità.
Nel caso si voglia procedere con l’esportazione in formato IFC 4, è necessario selezionare l’opzione IFC4 Design Transfer View.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Per una resa ottimale in fase di esportazione da Revit è consigliabile l’utilizzo degli esportatori IFC 2x3 Extended FM Handover View e
IFC2x3 Coordination View 2.0 nella schermata di esportazione dei file IFC:

Schermata di esportazione di Revit

L’importatore dei file IFC Revit viene costantemente aggiornata secondo il debug effettuato dagli utenti Open Source, tuttavia non è
incluso nell’installazione standard. La stessa Autodesk consiglia di implementare il plugin nel caso si voglia procedere nella progettazione
con il file di interscambio IFC.
Per installarlo è necessario scaricare l’eseguibile dal sito e consultare le specifiche linee guida.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

11. ANALISI

11.1 Analizza
Il comando analizza permette di eseguire una valutazione sulla correttezza di modellazione all’interno dell’input grafico di TERMOLOG.
Di seguito riporto alcune delle segnalazioni che possono emergere eseguendo il comando analizza:
- Errori di associazione delle strutture agli elementi di involucro;
- Errore di associazione degli elementi di involucro ai locali.

11.2 Calcola
Dall’input grafico è possibile visualizzare i calcoli degli scambi termici inverna e, solo per il modulo PROGETTISTA, dei calcoli degli scambi
termici estivi ed invernali, e al calcolo e verifica di H’T

11.3 Stampa ed Esporta

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

 Con TERMOLOG è possibile esportare il modello energetico modellato in formato IFC, oppure DXF-DWG.
 Il file IFC esportato è comprensivo di tutte le caratteristiche proprie degli elementi modellati, in modo tale da favorire un flusso di
lavoro BIM . Si potrà dunque scegliere di partire a modellare direttamente in TERMOLOG e successivamente esportare il file IFC
per altri software, oppure importare in TERMOLOG un file IFC esterno, completare il modello con le caratteristiche termofisiche
degli elementi e ripetere l’esportazione.
 L’esportazione del file DXF-DWG restituisce un file CON ESTENSIONE organizzato secondo i layer presenti nel disegno di
TERMOLOG.
 La stampa del disegno corrente restituisce un file PDF del disegno in pianta del livello visualizzato.
 È infine possibile visualizzare ed esportare un computo

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

TERMOLOG
Manuale d'uso
PONTI TERMICI FEM

non solo software


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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

TERMOLOG
MANUALE D’USO

Copyright 2016 Logical Soft s.r.l. – Via Garibaldi, 253 – 20832 Desio (MB)
www.logical.it

Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati a Logical Soft. La struttura e il contenuto del presente testo non possono essere riprodotti,
neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione della società.

Benché Logical Soft abbia curato con attenzione la stesura del volume, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni,
nonché per eventuali danni riconducibili all’uso delle informazioni ivi contenute.

Ultima revisione: giovedì 20 febbraio 2020

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

Indice

Introduzione
I Premessa ...............................................................................................................................................4
II Consultazione del manuale e guida online .............................................................................................5

1_ Come iniziare
1.1 A cosa serve ..........................................................................................................................................6
1.2 Interfaccia utente....................................................................................................................................6
1.3 Flusso di lavoro ......................................................................................................................................7
1.4 Dati generali ...........................................................................................................................................7
1.5 Gestione file ...........................................................................................................................................7

2_ La creazione di un ponte termico


2.1 Wizard ..................................................................................................................................................8
2.2 Importazione file dxf/dwg .....................................................................................................................11
2.3 Importazione file xls..............................................................................................................................15
2.4 Personalizzazione dei materiali e delle condizioni al contorno ..............................................................18
2.5 Opzioni di visualizzazione ....................................................................................................................19
2.6 Strumenti Poligono, Unisci poligoni, Taglia poligoni .............................................................................20
2.7 Strumenti vari nel menù Disegno ..........................................................................................................22

3_ Risultati del calcolo


3.1 Trasmittanza termica lineare ................................................................................................................24
3.2 Verifica di formazione muffe .............................................................................................................26
3.3 Esportazione del ponte termico............................................................................................................28

4_ Stampa
4.1 Stampa della relazione tecnica ............................................................................................................29

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

I Premessa

Interfaccia iniziale di TERMOLOG

TERMOLOG EpiX

TERMOLOG EpiX è un software professionale studiato per il calcolo delle dispersioni termiche, dei fabbisogni e dei consumi energetici degli
edifici civili ed industriali, ai sensi dei decreti D.L. 192/05, 311/06, D.P.R. 59/09, D.M. 26-06-2009, L.90/2013, D.M. 26-06-2015 (Linee Guida
Nazionali per la certificazione energetica degli edifici e Decreto Requisiti Minimi), delle più recenti norme UNI (UNI TS 11300) e di alcune
normative regionali (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Sicilia, Provincia di Trento, Comune di Roma, ecc…). E’ inoltre in grado
di eseguire le verifiche di legge sul comportamento termoigrometrico e di sfasamento termico delle strutture opache.
TERMOLOG EpiX è indirizzato a chiunque si occupi di calcolo per il fabbisogno energetico degli edifici: dall’ingegnere al geometra,
dall’architetto al termotecnico, dal progettista al certificatore energetico. Grazie alla sua interfaccia semplice e intuitiva TERMOLOG EpiX 9
è inoltre uno strumento particolarmente adatto per scopi didattici, utile pertanto a studenti di ingegneria, architettura e istituti per
geometri.
L'interfaccia del programma è stata rinnovata in questa nuova versione, con lo scopo di rendere più razionale e immediato l’inserimento dei
dati di ingresso necessari per svolgere le elaborazioni. La nuova impostazione permette di diminuire significativamente il tempo di
apprendimento per l’utilizzo del software, rendendo l’utente subito produttivo. Lo stato di avanzamento del progetto e della relazione è
sempre in primo piano. I comandi principali sono accessibili con pochi click e diverse procedure guidate aiutano anche l’utente meno
esperto.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

II Consultazione del manuale e guida online


TERMOLOG è stato ideato per avere un’interfaccia intuitiva, rispettando la logica che seguirebbe un professionista nella compilazione di
una relazione tecnica o di un attestato di certificazione.
Questo manuale è stato pensato sia per essere letto consecutivamente, sia per essere consultato a partire da uno specifico argomento
dell’indice.

Il presente manuale e la guida in linea sono sempre in fase di aggiornamento, elaborazione e sviluppo per essere arricchite di nuove sezioni
o adeguate a cambiamenti normativi.
Il sistema di Autoupdate aggiorna periodicamente e gratuitamente agli utenti anche eventuali nuove copie del presente testo, contenenti
modifiche o ampliamenti. Alternativamente è possibile scaricare la versione più aggiornata del manuale dalla sezione Download del sito
www.logical.it.

CONVENZIONE DEL MANUALE

Per facilitare la lettura di questo testo si illustra un’importante convenzione di scrittura.

TESTO IMPORTANTE

Nel manuale le parti di testo più importanti sono sottolineate da uno sfondo giallo e bordo nero.

III Come avviare il programma


Modulo PONTI TERMICI FEM può essere avviato sia dalla schermata “cosa vuoi fare oggi”, cliccando sulla relativa piastrella:

oppure cliccando sul comando Nuovo:

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

COME INIZIARE
1.1 A cosa serve
Il Modulo PONTI TERMICI FEM di TERMOLOG è in grado di calcolare il flusso termico e la trasmittanza lineica dei ponti termici mediante un
solutore ad elementi finiti e di mostrarne la distribuzione delle temperatura interna, con riferimento alla norma UNI EN ISO 10211:2008.

Il Modulo PONTI TERMICI FEM di TERMOLOG verifica la formazione di muffa in corrispondenza del ponte termico con riferimento alla
norma UNI EN ISO 13788.

1.2 Interfaccia utente


Qui di seguito è mostrata la schermata principale del Modulo PONTI TERMICI FEM con evidenziati i componenti più importanti:

1
2

3
4

Schermata principale del modulo PONTI TERMICI FEM

 Gruppo 1: in questo settore sono raggruppati i menù di cui si compone il modulo ponti termici fem: File, Start, Dati generali,
Disegno, Calcolo, Stampa, Aiuto.
 Gruppo 2: barra dei comandi: ciascun menù avrà dei comandi dedicati, specifici per la fase di modellazione che si sta eseguendo;
ad esempio nel menù Disegno saranno proposti tutti i comandi necessari per la schematizzazione grafica del ponte termico.
 Gruppo 3: area di lavoro: in questa sezione viene visualizzato il ponte termico in esame.
 Gruppo 4: barre laterali: in questa sezione sono riportati dei sottomenù utilizzabili per modificare le impostazioni geometriche e
le condizioni al contorno del ponte termico in esame; i sottomenù laterali sono presenti nei menù Disegno e Calcolo, in
quest’ultimo sono utilizzabili solo per la lettura dei risultati.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

1.3 Flusso di lavoro


Il flusso di lavoro che conduce alla creazione di un ponte termico può essere riassunto nei seguenti passaggi:
 Menù Dati generali: inserimento del nome e dell’ubicazione geografica del ponte termico e di tutte le informazioni descrittive del
ponte che saranno poi riportate nella relazione finale.
 Menù Disegno: inserimento della geometria del ponte termico e delle caratteristiche termiche dei materiali che lo compongono.
 Menù Disegno: specifica delle condizioni al contorno interne ed esterne (comune di ubicazione), nonché del metodo di calcolo da
impiegarsi per eseguire la verifica di formazione delle muffe da norma UNI EN ISO 13788.
 Menù Calcolo: calcolo del ponte termico e analisi dei risultati.
 Menù Stampa: compilazione della relazione in cui sono riassunti i risultati ottenuti, sia in termini di trasmittanze lineiche che di
verifica formazione muffe.

1.4 Dati generali


Nel menù Dati generali vengono inserite le informazioni generali per la caratterizzazione del ponte termico:

Schermata inserimento dati generali

Dalla barra dei comandi è possibile accedere all’archivio delle anagrafiche del programma, in cui registrare i dati relativi al Committente e al
Progettista del ponte termico in analisi che saranno poi riportati nella relazione finale.
Le informazioni relative al progettista sono ricavate da TERMOLOG in funzione di quanto inserito dall’utente nella sezione dei Dati studio.

1.5 Gestione file


Per salvare/chiudere il lavoro corrente utilizzare il menù File.
Il file salvato dal Modulo Ponti Termici FEM ha estensione .Pntx.

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TERMOLOG EpiX – Ponti termici FEM

LA CREAZIONE DI UN PONTE TERMICO


Per definire un ponte termico è necessario specificare:
 La geometria del ponte termico e la stratigrafia degli elementi che lo compongono (pareti, solai, pilastri, travi, ecc..)
 Le condizioni al contorno rispetto alle quali verrà valutato il ponte termico: dati climatici interni ed esterni

Modulo PONTI TERMICI FEM mette a disposizione dell’utente due modalità di inserimento del ponte termico:
 tramite lo strumento di WIZARD: basta selezionare la tipologia di ponte termico e indicare le stratigrafie e le caratteristiche dei
componenti scegliendo dall’archivio di TERMOLOG. Il programma costruisce il modello di ponte termico pronto per il calcolo,
applicando materiali e condizioni al contorno.
 tramite importazione di un file DXG o DWG sul quale è stato precedentemente disegnato il ponte termico.
 tramite importazione di un file XLS sul quale sono state registrate le caratteristiche del ponte termico.

2.1 Wizard
La prima modalità di inserimento del ponte termico che può essere utilizzata dall’utente è lo strumento WIZARD, richiamabile dal comando
Ponte SMART nel menù Disegno:

Comando per accedere WIZARD


Una volta cliccato il comdando, TERMOLOG condurrà l’utente nella compilazione di una serie di schermate successive volte a definire il
ponte termico sia come geometria, che come stratigrafie e condizioni al contorno.
SCHERMATA 1: selezionare la tipologia di ponte termico:

WIZARD: tipologia di ponte termico


Le tipologie tra cui è possibile scegliere sono:
- parete con pilastro
- parete esterna con variazione di spessore

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TERMOLOG

- angoli sporgenti, con o senza pilastro


- angolo fra due pareti esterne diverse
- parete – pavimento
- parete interna con parete esterna
- parete con pavimento su terreno
- parete – balcone
- parete serramento
- parete cassonetto
- parete con copertura
- compluvio o displuvio
Per eseguire la selezione è sufficiente cliccare sull’immagine raffigurante la tipologia prescelta.

SCHERMATA 2: indicare la stratigrafia delle strutture che compongono il ponte termico:

WIZARD: stratigrafia degli elementi


TERMOLOG richiede che vengano assegnate le stratigrafie dei vari componenti strutturali che costiuiscono il ponte termico (nel caso qui
sopra riportato, ad esempio, per un ponte della tipologia parete – pavimento si chiede di specificare la stratigrafia della parete e del
pavimento che si innesta nella parete stessa).
Le stratigrafie delle strutture possono essere create ex novo sul momento, utilizzando il comando crea una nuova struttura (icona foglio
bianco) oppure richiamando la stratigrafia della struttura dall’archivio generale di TERMOLOG:

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TERMOLOG

WIZARD: richiamare stratigrafia di una struttura dall’archivio

SCHERMATA 3: indicare le caratteristiche di pilastri/travi eventualmente presenti:

WIZARD: travi/pilastri
SCHERMATA 4: indicare le condizioni al contorno:

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TERMOLOG

WIZARD: condizioni al contorno


Condizioni climatiche esterne:
 temperature esterna: temperatura esterna media mensile minima
 temperatura terreno:
queste informazioni possono essere digitate manulamente dall’utente oppure sono ricavate dal programma sulla base dei dati climatici del
comune precedentemente inserito.
Condizioni climatiche interne:
 temperatura interna:
Flusso orizzontale:
 resistenza Rsi:
 resistenza Rse:
Flusso verticale ascendente (se presente):
 resistenza Rsi:
 resistenza Rse:

SCHERMATA 5: inserire una descrizione del ponte termico:

WIZARD: descrizione

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TERMOLOG

Cliccando il comando Crea il ponte termico viene rappresentato sull’area di lavoro.

2.2 Importazione file dxf/dwg


Il modello del ponte termico può essere creato inserendo tutte le informazioni inerenti la geometria, le stratigrafie delle strutture e le
condizioni al contorno in un un file dxf/dwg e successivamente importando tale file in TERMOLOG.
Il file dxf/dwg da importare in TERMOLOG deve essere modellato nel CAD con le seguenti regole:
 gli strati dei materiali che costituiscono il ponte termico devono essere modellati nel CAD con un poligono chiuso; i poligoni non
possono sovrapporsi.
Gli strati dei diversi materiali dovranno essere collocati nel CAD su un unico layer (nell’esempio successivo denominato
“PONTETERMICO”).
 Il profilo interno del ponte termico deve essere ricalcato con una linea/polilinea e tale linea andrà collocata nel CAD su un layer
denominato “interno”. Qualsiasi linea che non si sovrappone al disegno del ponte termico non verrà presa in considerazione dal
programma.
 Il profilo esterno del ponte termico deve essere ricalcato con una linea/polilinea e tale linea andrà collocata nel CAD su un layer
denominato “esterno”. Qualsiasi linea che non si sovrappone al disegno del ponte termico non verrà presa in considerazione dal
programma.
 E’ possibile indicare, già a livello del disegno nel CAD, la tipologia dei materiali di cui è composto il ponte termico: è sufficiente
creare un layer “materiali” e collocare su di esso i nomi che identificano le varie tipologie di materiale.
Il nome di ciascun materiale deve essere disegnato all’interno di un poligono, precedentemente modellato: qualsiasi nome che
si trovi all’esterno dei poligoni non verrà preso in considerazione dal programma.

Per importare il file dxf/dwg in TERMOLOG nel menù Disegno selezionare il pannello laterale DXF/DWG e trascinare sull’area di lavoro,
tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, il file dwg di cui TERMOLOG mostra l’anteprima:

Importazione DXF/DWG: pannello laterale

Una volta trascinato sull’area di lavoro occorre fornire diverse informazioni, vediamo qui di seguito quali:

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TERMOLOG

PASSO 1: Layer con la geometria del ponte termico

Importazione DXF/DWG: layer con geometria del ponte termico


In questa finestra occorre selezionare il layer sul quale sono stati disegnati i poligoni chiusi con gli strati dei vari materiali.

PASSO 2: Layer con i materiali del ponte termico

Importazione DXF/DWG: layer con le codifiche dei materiali


In questa finestra occorre selezionare il layer dei materiali.

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TERMOLOG

PASSO 3: Unità di misura e condizioni al contorno

Importazione DXF/DWG: specifica unità di misura e condizioni al contorno

PASSO 4: Materiali

Importazione DXF/DWG: associazione materiali


In questa schermata si richiede di associare ai codici dei materiali inseriti nel disegno, che TERMOLOG ha dedotto dal layer “materiali”, il
corrispondente materiale presente nell’archivio.
L’archivio dei materiali di TERMOLOG è posto sulla sinistra della schermata: è sufficiente selezionare il materiale e, tenendo premuto il
tasto sinistro del mouse, trascinare il materiale nella casella corrispondente della tabella sulla destra.

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TERMOLOG

PASSO 5: Trasmittanza delle strutture che compongono il ponte termico

Importazione DXF/DWG: specificare trasmittanza e lunghezze della strutture

In questa schermata viene richiesto di specificare la trasmittanza U e le dimensioni lineari interne ed esterne delle strutture che
compongono il ponte termico; qui di seguito vengono riportati degli esempi per chiarire meglio le dimensioni da inserire per varie tipologie
di ponte termico.

Incrocio parete esterna e divisorio interno da 15 cm:

struttura principale:
2
U = 0,322 W/(m K)
linterna = (1,0 + 1,0) m = 2 m
lesterna = 2,15 m
struttura secondaria:
da non inserire per questa tipologia di ponte termico
Cliccando il comando Importa il ponte termico viene rappresentato sull’area di lavoro.

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TERMOLOG

2.3 Importazione file xls


Il modello del ponte termico può essere importato anche mediante un file in formato xls, nel menù Disegno mediante il comando:

a questo punto occorre selezionare il file xls con la modellazione del ponte termico in fase di inserimento; le regole da seguire per la
costruzione del file xls sono:

Importazione XLS: regole di compilazione del file xls


A: coordinate della polilinea chiusa che delimita lo strato di materiale indicato nel campo B
B: sotto la dicitura “materiale” occorre inserire: il nome del materiale e la conduttività λ in W/mK che si desidera attribuire allo strato le
cui coordinate sono state inserite sulla sinistra nel campo A.
I campi A e B sono da ripetersi lateralmente nel file xls, seguendo le stesse regole, per ogni strato di materiale che compone il ponte
termico.
Una volta specificato il file xls da importare, occorre inserire ulteriori informazioni:
PASSO 1: Descrizione generale del ponte termico

Importazione XLS: specificare descrizione

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TERMOLOG

PASSO 2: Inserimento dei materiali

Importazione XLS: specificare materiali

in questa schermata viene richiesto di specificare quali sono i materiali dell’archivio di TERMOLOG che corrispondono ai materiali inseriti
nel file xls per la creazione del ponte termico.

PASSO 3: Inserimento delle condizioni al contorno

Importazione XLS: specificare le condizioni al contorno

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TERMOLOG

PASSO 4: Inserimento trasmittanze e lunghezza

Importazione XLS: specificare trasmittanza e lunghezze della strutture


Cliccando il comando Finito il ponte termico viene rappresenato sull’area di lavoro.
L’ultima informazione che è necessario inserire per permettere al solutore ad elementi finiti di eseguire il calcolo consiste nella indicazione
del perimetro esterno ed interno del ponte termico mediante il comando Temp. posto sulla barra in alto:

In pratica la procedura la seguire è: cliccare il suddetto comando e successivamente disegnare una linea sull’area di lavoro in
corrispondenza del perimetro esterno del ponte termico: l’utente dovrà poi indicare se si tratta di una linea a contatto con l’esterno
(evidenziata in blu), l’interno (evidenziata in rosso) o il terreno (evidenziata in marrone):

Specifica delle condizioni al contorno con il comando Temp.

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TERMOLOG

2.4 Personalizzazione dei materiali e delle condizioni al contorno


Le condizioni al contorno e i materiali utilizzati nella modellazione del ponte termico sono sintetizzati nel menù Disegno nella barra laterale
destra dello schermo:

Materiali utilizzati nel modello di ponte termico


Il ponte termico modellato sull’area di lavoro può essere ulteriormente modificato sia in termini di condizioni al contorno che di materiali
assegnati.
Le condizioni al contorno con le quali sarà calcolato il ponte termico sono personalizzabili con il comando:

Per quanto riguarda i materiali è sufficiente seguire questi passaggi:


1. Posizionare il cursore del mouse sullo strato di cui voglio modificare il materiale e fare clic con il tasto sinistro, lo strato viene
evidenziato in giallo
2. Selezionare nel menù laterale il materiale che si intende inserire e trascinarlo sullo strato evidenziato tenendo premuto il tasto
sinistro del mouse
3. Lo strato selezionato avrà ora le caratteristiche assegnate.

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TERMOLOG

La modifica dei materiali del ponte termico può avvenire anche avvalendosi dei comandi Copia/Incolla della barra dei comandi, la
procedura da seguire è:
1. Posizionarsi sul materiale di cui si vogliono copiare le caratteristiche e selezionarlo
2. Cliccare il comando Copia oppure tasto destro del mouse Copia
3. Selezionare il materiale che si intende modificare e cliccare il comando Incolla, oppure tasto destro del mouse Incolla

2.5 Opzioni di visualizzazione


Per facilitare la lettura del modello di ponte termico inserito TERMOLOG propone diverse modalità di visualizzazione:

Stili di visualizzazione del ponte termico


E’ possibile scegliere tra:
 Colori dei materiali
 Colori proporzionali alla conduttività (rosso meno conduttivo)
 Colori proporzionali al fattore di resistenza al vapore (rosso meno permeabile)
 Colora in grigio i materiali non definiti correttamente o non assegnati
 Nessun colore

2.6 Strumenti di disegno del ponte termico


Lo strumento Poligono:

Comando Poligono
permette di aggiungere degli strati ulteriori al ponte termico già modellato, disegnando sull’area di lavoro dei poligoni chiusi.
Selezionare il comando Poligono e poi cliccare sull’area di lavoro, snappando se necessario agli strati già presenti:

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TERMOLOG

Una volta chiuso il poligono, TERMOLOG richiede di specificare quale materiale attribuire allo strato appena disegnato:

Con lo strumento Unisci:

Comando Unisci

è possibile riunire in un solo poligono tutti i poligoni selezionati sull’area di lavoro.


Lo strumento Taglia:

Comando Taglia

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TERMOLOG

permette di tagliare con una linea tutti i poligoni o solo quelli selezionati sull’area di lavoro. Vediamo in dettaglio come funziona questo
comando.
Selezionare sull’area di lavoro il poligono che si intende tagliare, cliccando il comando Taglia scegliere tra le seguenti opzioni:
a. Taglia poligoni per due punti
b. Taglia poligoni a partire da un punto
Con l’opzione a. occorre cliccare sull’area di lavoro i due punti che identificano la linea di taglio del poligono:

TERMOLOG taglierà il poligono selezionato lungo la suddetta direttrice:

TERMOLOG permette di orientare la direzione della direttrice mediante l’utilizzo degli snap.
Con l’opzione b. occorre cliccare sull’area di lavoro il punto, detto di punto selezione iniziale, a partire dal quale verrà posizionata la
direttrice di taglio, l’utilizzo delle funzioni di snap permette di aiutare l’utente a posizionarsi correttamente sul disegno.
Successivamente si apre la seguente schermata:

www.logical.it 117
TERMOLOG

dove è richiesto di specificare:


 Linea di taglio: specificare se il poligono/poligoni selezionati debbono essere tagliati lungo una linea Verticale, Orizzontale o
Inclinata
 Distanza: specificare la distanza dal punto di selezione iniziale
 Angolo: nel caso la linea di taglio selezionata fosse Inclinata, occorre specificare anche l’angolo di inclinazione per tale linea.
Lo strumento Ruota:

Comando Ruota
permette di ruotare il ponte termico disegnato di un angolo a propria scelta.
Lo strumento Specchia:

Comando Specchia
permette di “specchiare” il ponte termico disegnato rispetto a:
- asse orizzontale
- asse verticale
- asse a 45°
- asse a -45°
Lo strumento Trasla:

Comando Trasla
Permette di “traslare” il ponte termico disegnato, secondo due modalità:
- specificando il punto base (primo clic su punto del ponte termico da tenere come riferimento) e lo spostamento (la posizione
finale in cui collocare il punto base)
- traslare tutto il ponte termico di una quantità inseribile dall’utente:

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TERMOLOG

2.7 Strumenti vari nel menù Disegno


Il modello di ponte termico schematizzato sull’area di lavoro può essere arricchito di informazioni grafiche attraverso il comando Callout:

Comando di Callout
che permette sia di estrarre la descrizione dei materiali già inseriti che digitare nuove descrizioni; per usare questa funzione è sufficiente
selezionare il comando Callout e poi cliccare all’interno dello strato di materiale di cui si vuole “estrarre” la descrizione:

Comando Callout

L’elenco dei Callout inseriti viene poi sintetizzato nel pannello laterale.

Il comando Testo posto a lato funziona con la stessa logica:

Comando Testo
consentendo di digitare direttamente il testo da mostrare sull’area di lavoro.

E’ possibile eseguire delle misurazioni di lunghezza sul modello tramite il comando Misura L e dei calcoli di trasmittanza tramite il comando
Misura U:

Comandi Misura L e Misura U


In particolare per eseguire la misura della trasmittanza di una struttura occorre tracciare una linea che la attraversi:

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TERMOLOG

Misura della trasmittanza

Il comando Snap permette di selezionare i punti su cui cliccherà il mouse sull’area di lavoro:

Comando Snap

Il comando Analizza permette di individuare eventuali errori che sono stati commessi nel disegno del ponte termico, facilitandone la
correzione.

Comando Analizza

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TERMOLOG

RISULTATI DEL CALCOLO


Terminata la definizione del modello di ponte termico, cliccando sul menù Calcolo si passa alla sua analisi numerica.
Nei paragrafi successivi verrà esaminato, da una parte, l’aspetto energetico del ponte termico con il calcolo del flusso termico e della
trasmittanza termica lineare, dall’altra, l’aspetto termoigrometrico dello stesso, in particolare l’effetto del ponte termico sulla temperatura
superficiale interna e la possibile formazioni di muffe.

Menù Calcolo

3.1 Trasmittanza termica lineare


La trasmittanza termica lineica Ψ è un parametro utilizzato per descrivere il flusso di calore aggiuntivo causato dalla presenza del ponte
termico sulla parete o comunque su un elemento strutturale; la sua unità di misura è W/(mK). Nel box 1 sono sintetizzati i principi di
calcolo utilizzati da TERMOLOG per stimare la trasmittanza lineica.
I risultati di calcolo in termini di trasmittanza lineica del ponte termico sono riportati da TERMOLOG nella barra laterale dei risultati:

Risultati: trasmittanza lineica

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TERMOLOG

La visualizzazione del ponte termico può essere modificata per evidenziare più in dettaglio un risultato, piuttosto che un altro:

Comando Visualizzazione

andamento delle temperature

andamento delle temperature e mesh di calcolo

mesh di calcolo

flusso di calore

La mesh di calcolo sarà più fitta in corrispondenza delle discontinuità e degli strati più sottili; TERMOLOG fornisce nella barra laterale anche
l’informazione sul numero di triangoli usati nel calcolo e sulla differenza in percentuale tra le varie interazioni di calcolo che , come
richiesto dalla norma UNI 10211, non può superare il 2%.

BOX 1:
CALCOLO DELLA TRASMITTANZA LINEICA Ψ SECONDO LA NORMA UNI 10211
La norma UNI 10211 contiene un metodo di calcolo agli elementi finiti per la valutazione del flusso di calore attraverso il ponte termico. Il
calcolo di Ψ è effettuato con la seguente espressione:
Ψ = L2D – Σi (Ui x li) (W/mK)
in cui:
L2D (W/mK) coefficiente di scambio termico nel modello bidimensionale
li (m) lunghezza che viene moltiplicata per la trasmittanza termica U, ci si riferisce alle dimensioni interne per il calcolo della
Ψi e alle dimensioni esterne per il calcolo della Ψe
2
Ui (W/m K) trasmittanza termica dell’elemento di separazione i-esimo tra i due ambienti
Semplificando, la trasmittanza lineica è la differenza tra la dispersione del modello geometrico con ponte termico (L 2D) e quanto
disperderebbe se il ponte termico non ci fosse [Σi (Ui x li)]

Il coefficiente L2D del ponte termico è calcolato come:


L2D = Φ / [l x (Ti – Te)] (W/mK)
Φ (W) flusso termico del nodo di calcolo stimato con gli elementi finiti
l (m) lunghezza della parte bidimensionale del ponte termico

BOX 2:
LA DISPERSIONE TERMICA DEL PONTE TERMICO
La dispersione termica attraverso un elemento strutturale considerando la presenza di un ponte termico è data da:
H=UxA+Ψxl (W/K)
in cui:
H (W/K) coefficiente di dispersione termica globale
2
U (W/m K) trasmittanza termica dell’elemento strutturale

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TERMOLOG

2
A (m ) area disperdente dell’elemento strutturale
Ψ (W/mK) trasmittanza termica lineica del ponte termico
l (m) lunghezza del ponte termico

La norma UNI 10211 contiene un metodo di calcolo agli elementi finiti per la valutazione del flusso di calore attraverso il ponte termico.

3.2 Verifica di formazione muffe


La principale criticità della presenza del ponte termico è il rischio di formazione di muffe in corrispondenza dello stesso. Per una descrizione
più dettagliata della distinzione tra muffe e condense si rimanda alla lettura del box 3.
TERMOLOG Modulo PONTI TERMICI FEM esegue la verifica di formazione muffe in corrispondenza del ponte termico con il metodo del
fattore di temperatura superficiale riportato sulla norma UNI 13788. Per una descrizione più dettagliata di questo metodo di calcolo si
rimanda alla lettura del box 4.

Risultati: verifica formazione muffe


TERMOLOG evidenza sull’area di lavoro l’isoterma con la temperatura superficiale minima calcolata per il ponte termico:

Temperatura superficiale minima

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TERMOLOG

BOX 3:
DIFFERENZA TRA MUFFA E CONDENSA SUPERFICIALE
Su una parete, in corrispondenza di un ponte termico, la diminuzione della temperatura superficiale interna può comportare problemi di
condensa superficiale qualora tale temperatura risulti inferiore a quella dell’aria a diretto contatto con esso.
Più precisamente:
- la formazione di muffa si ha quando la temperatura interna della parete in corrispondenza del ponte termico rimane per diversi
giorni ad un livello tale da portare l’umidità dell’aria interna a contatto con la parete a valori prossimi all’80%.
- la formazione di condensa superficiale si ha quando la temperatura interna della parete in corrispondenza del ponte termico si
abbassa, anche per poco tempo, in modo tale da portare l’umidità dell’aria interna a contatto con la parete a valori prossimi al 100%.

VERIFICHE RICHIESTE DAL D.M. 26/06/2015


Il D.M. 26/06/2015 richiede, nel caso di intervento che riguardi le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, che si
proceda alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe, con particolare attenzione ai ponti termici negli edifici di nuova
costruzione.
Viene specificato inoltre che:
- le condizioni interne di utilizzazione devono essere quelle previste nell’appendice della norma UNI EN ISO 13788, secondo il metodo
delle classi di concentrazione;
- le verifiche possono essere condotte con riferimento a condizioni diverse, qualora esista un sistema di controllo dell’umidità relativa
interna e se ne tenga conto nella determinazione dei fabbisogni di energia primaria per riscaldamento e raffrescamento

BOX 4:
CALCOLO DEL FATTORE DI TEMPERATURA SUPERFICIALE
Il fattore di temperatura superficiale è definito nella norma UNI 13788:
𝜃𝑠𝑖 − 𝜃𝑒
𝑓𝑅𝑠𝑖 =
𝜃𝑖 − 𝜃𝑒
in cui:
θsi (°C) temperatura superficiale interna del ponte termico
θi (°C) temperatura dell’aria nell’ambiente interno
θe (°C) temperatura dell’aria esterna

In pratica, la procedura per eseguire la verifica è la seguente, da ripetersi per ogni mese dell’anno:
1. definire la temperatura esterna
2. definire l’umidità relativa esterna
3. definire la temperatura interne mese per mese
4. calcolare l’umidità relativa interna oppure imporre una umidità relativa interna prefissata
5. utilizzando un valore massimo accettabile della umidità relativa interna (Φsi) in corrispondenza della superficie si calcola il minimo
grado di saturazione accettabile
6. determinare il minimo valore di temperatura superficiale accettabile θsi,min dal minimo valore delle pressione di saturazione
7. da θsi,min si calcola il valore di fRsi,min. Il mese con il più alto valore di fRsi,min è il mese critico. Il fattore di temperatura per questo mese
critico è chiamato fRsi,max e non si ha formazione di muffe/condense se:
fRsi > fRsi,max

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TERMOLOG

3.3 Esportazione del ponte termico


Il ponte termico modellato e calcolato può essere esportato con il seguente comando:

scegliendo una delle seguenti modalità:


 file xls
 file dxf/dwg
 file emf

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TERMOLOG

STAMPA
4.1 Stampa della relazione tecnica
Nel menù Stampa è possibile produrre la relazione finale che sintetizza:
 il modello del ponte termico inserito
 il calcolo del flusso termico e delle trasmittanze lineiche
 la verifica della formazione di muffe

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TERMOLOG

TERMOLOG
Manuale d'uso
Modulo IMPIANTI

non solo software

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TERMOLOG

TERMOLOG – Modulo IMPIANTI


MANUALE D’USO

Copyright 2019 Logical Soft s.r.l. – Via Garibaldi, 253 – 20832 Desio (MB)
www.logical.it

Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati a Logical Soft. La struttura e il contenuto del presente testo non possono essere riprodotti, neppure
parzialmente, salvo espressa autorizzazione della società.

Benché Logical Soft abbia curato con attenzione la stesura del volume, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni, nonché
per eventuali danni riconducibili all’uso delle informazioni ivi contenute.

Ultima revisione: 16 luglio 2019

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TERMOLOG

Indice

Introduzione
I Premessa ........................................................................................................ 5
II Normativa di riferimento ................................................................................ 6
III Consultazione del manuale e guida in linea ................................................ 6
IV Assistenza tecnica ......................................................................................... 7

1_ Come iniziare
1.1 Introduzione ................................................................................................... 8
1.2 Installazione ................................................................................................... 8
1.2.1 Requisiti di sistema .................................................................................... 8
1.2.2 Risoluzione di schermo consigliata .......................................................... 8
1.2.3 Impostazioni internazionali ........................................................................ 9
1.3 La schermata principale ................................................................................ 9
1.4 Il menù HOME .............................................................................................. 10

2_ L’Archivio
2.1 Generale ....................................................................................................... 12
2.2 Menù Archivi: la barra dei comandi ............................................................ 13
2.3 Caratteristiche generali degli oggetti ......................................................... 14
2.3.1 Generatori ................................................................................................. 14
2.3.2 Collettori ................................................................................................... 16
2.3.3 Tubi ........................................................................................................... 16
2.3.4 Radiatori.................................................................................................... 17
2.3.5 Valvole e detentori.................................................................................... 18
2.3.6 Pannelli ..................................................................................................... 19
2.3.7 Pavimenti .................................................................................................. 20
2.3.8 Valvole a T, a tre vie ................................................................................. 21
2.3.9 Valvole....................................................................................................... 22
2.3.10 Rubinetti.................................................................................................. 23
2.3.11 Curve ....................................................................................................... 23
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TERMOLOG

2.3.12 Anagrafiche............................................................................................. 26

3_ L’area di lavoro
3.1 L’area di lavoro ............................................................................................ 27
3.2 Barra dei comandi........................................................................................ 27
3.2.1 Seleziona .................................................................................................. 29
3.2.2 Elementi dell’impianto.............................................................................. 30
3.2.3 Calcolo ...................................................................................................... 30
3.3 Area grafica .................................................................................................. 31
3.4 Pannelli laterali ............................................................................................ 32
3.4.1 Pannello Edificio....................................................................................... 32
3.4.2 Pannello DXF/DWG .................................................................................. 32
3.4.3 Pannello Layers ........................................................................................ 35
3.4.4 Pannello Archivio ..................................................................................... 35
3.4.6 Pannello Proprietà .................................................................................... 35

4_ Definizione dello schema di impianto


4.1 Dati generali dell’impianto........................................................................... 37
4.2 Locali e dispersioni associate..................................................................... 38
4.2.1 Inserimento dei dati su locali e dispersioni da TERMOLOG – Modulo
Progettista................................................................................................. 38
4.2.2 Inserimento manuale dei dati su locali e dispersioni ............................ 40
4.3 Elementi dell’impianto ................................................................................. 42
4.3.1 Grafica degli oggetti ................................................................................. 42
4.3.2 Inserire un generatore ............................................................................. 43
4.3.3 Inserire un tubo ........................................................................................ 44
4.3.4 Inserire un montante ................................................................................ 44
4.3.5 Inserire un collettore ................................................................................ 45
4.3.6 Inserire un radiatore................................................................................. 46
4.3.7 Inserire un pannello radiante .................................................................. 47
4.3.8 Inserire un’adduzione .............................................................................. 47
4.3.9 Inserire un ventilconvettore ..................................................................... 48
4.3.10 Inserire una perdita localizzata: T, curva, rubinetto, valvola ............... 49
4.3.11Selezionare, modificare ed eliminare un oggetto ................................. 49

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TERMOLOG

5_ Calcolo e risultati
5.1 Calcolo.......................................................................................................... 51
5.2 Risultati del calcolo ..................................................................................... 52
5.2.1 Riassunto del calcolo ............................................................................... 52
5.2.2 Radiatori.................................................................................................... 53
5.2.3 Pannelli radianti ........................................................................................ 53
5.2.4 Ventilconvettori......................................................................................... 54
5.2.5 Collettori e bilanciamento ........................................................................ 54
5.2.6 Pannello Risultati Generali ...................................................................... 56

6_ Disegno esecutivo del pannello radiante


6.1 Disegno esecutivo del pannello radiante ................................................... 57

7_ Stampe
7.1 Stampa della relazione ................................................................................ 65

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TERMOLOG

Introduzione

I Premessa

Interfaccia iniziale di TERMOLOG - Modulo IMPIANTI

TERMOLOG – Modulo IMPIANTI

TERMOLOG Modulo IMPIANTI è un software professionale, specifico per il progetto di impianti di riscaldamento ad acqua con
radiatori (di tipo a collettore monotubo, bitubo e moduli) con pannelli radianti o ventilconvettori.
TERMOLOG Modulo IMPIANTI è la nuova versione di TERMOLOG Modulo IMPIANTI con un’interfaccia totalmente rinnovata,
ricca di strumenti innovativi per il disegno dello schema di impianto, l’analisi dei singoli componenti e la lettura dei risultati. I
comandi principali sono accessibili direttamente con pochi click; inoltre numerose finestre di aiuto guidano nell’utilizzo anche
l’utente meno esperto. Procedure semplificate e archivi contenenti centinaia di elementi contribuiscono ad accelerare
notevolmente i tempi di progettazione, dalla pianta dell’edificio fino alla distinta dei materiali ed alla redazione di una completa
relazione tecnica.

INPUT GRAFICO
Per definire le zone termiche, i locali e i vari elementi di un impianto il programma dispone di uno strumento di input grafico
molto raffinato. Con esso è possibile importare un disegno CAD in formato DXF o DWG da usare come sfondo. Grazie allo
strumento di Input grafico ed alle numerose funzioni di “snap” al disegno o agli elementi già inseriti, il disegno dello sch ema
risulta naturale e veloce anche su più livelli. E’ possibile inserire pompe, radiatori, collettori e tubi con pochissime operazioni: il
programma mette a disposizione un foglio con griglia e righelli.
E’ inoltre possibile riconoscere tutte le geometrie dell’edificio già studiato con TERMOLOG Modulo PROGETTISTA,
semplicemente aprendo il file di progetto: il Modulo IMPIANTI riproduce correttamente zone termiche e locali, mostrando tutti gli
elementi in pianta e riconoscendo anche le dispersioni in condizioni di picco.

ARCHIVIO
TERMOLOG Modulo IMPIANTI possiede un ricco archivio di elementi, che l’utente può arricchire a piacere. Tutti gli elementi
dell’archivio possono essere selezionati e modificati velocemente, tramite agevoli finestre di autocomposizione guidata. Ogni
elemento ha una sua scheda in formato Word visualizzabile in anteprima e stampabile.

CALCOLO
TERMOLOG Modulo IMPIANTI si interfaccia con estrema facilità con il software di analisi energetica TERMOLOG Modulo
PROGETTISTA, importando tutte le geometrie create graficamente ed i dati di dispersione precedentemente definiti per i locali
dell’involucro edilizio in analisi.

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TERMOLOG

Terminata la fase di disegno dello schema, il programma esegue il progetto dell’impianto, calcolando diametri, perdite di carico
e portate per ogni tratto di tubazione. Calcola inoltre la portata e la prevalenza della pompa di circolazione. Infine dimensiona gli
apparecchi terminali: il numero di elementi dei radiatori ed il passo dei pannelli radianti. E’ anche in grado di effettuare il
bilanciamento degli anelli di distribuzione e verificare la caldaia e il vaso di espansione.

RISULTATI
L’elaborazione e la visualizzazione dei risultati sono estremamente agevoli. Mediante un pannello laterale ed interagendo
direttamente con lo schema di impianto, è possibile consultare i risultati per ciascun elemento od anello. Una form riassuntiva di
tutti i risultati propone valori numerici dettagliati e pratici diagrammi riassuntivi.
Il software consente la stampa della configurazione dell’impianto e della relazione tecnica completa del computo dei materiali e
di tutti i risultati del calcolo.
Secondo la linea seguita da Logical Soft per tutti i suoi programmi, anche per Modulo IMPIANTI sono costantemente a
disposizione degli Utenti gli aggiornamenti gratuiti, scaricabili da Internet con un sistema semplice ed innovativo, in modo da
garantire al Cliente l’ultima versione in commercio.

STAMPE
TERMOLOG Modulo IMPIANTI, oltre ad essere un utile strumento di calcolo, permette di generare tutta la documentazione
tecnica che la normativa vigente prevede si alleghi al calcolo di un impianto.
Il software produce la stampa di tutti gli elementi in archivio e della relazione tecnica in formato DOC, compatibile con tutti i più
comuni word processor.

II Normativa di riferimento
TERMOLOG Modulo IMPIANTI è stato progettato in ottemperanza alla legislazione attualmente in vigore nell’ambito della
progettazione termotecnica. In particolare si è fatto riferimento alle seguenti normative:
 D.M. 22-1-2008 n. 37: “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della
legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all'interno degli edifici”.
 UNI EN 1264:2008 parti 1-4, “Sistemi radianti alimentati ad acqua per il riscaldamento e raffrescamento integrati nelle
strutture”.
 UNI EN 442-2: “Radiatori e convettori - Parte 2: Metodi di prova e valutazione”.
 UNI/TS 11300-1: 2008: “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia
termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale
 UNI/TS 12831: 2008: “Calcolo del carico termico di progetto invernale”

III Consultazione del manuale


TERMOLOG è stato ideato per avere un’interfaccia intuitiva, rispettando la logica che seguirebbe un professionista nella
compilazione di una relazione tecnica.
I tempi di apprendimento per l’utilizzo del programma sono sostanzialmente ridotti, tanto che la lettura del manuale e l’utilizzo
della guida in linea potrebbero risultare non necessarie. Ti consigliamo comunque di sfogliare il presente testo, poiché, se da un
lato può fornirti le “malizie” dell’utente esperto, dall’altro illustra nel dettaglio le procedure utilizzate dal software nei calcoli.
Questo manuale è stato pensato sia per essere letto consecutivamente, sia per essere consultato a partire da uno specifico
argomento dell’indice.
Se interessa sapere, ad esempio, come importare un DXF o stampare la relazione tecnica è sufficiente cercare l’argomento
dall’indice analitico e consultare il paragrafo corrispondente, senza dover leggere tutte le pagine.
Il presente manuale sono sempre in fase di aggiornamento, elaborazione e sviluppo per essere arricchite di nuove sezioni o
adeguate a cambiamenti normativi.
Il sistema di Autoupdate aggiorna periodicamente e gratuitamente agli utenti anche eventuali nuove copie del presente testo,
contenenti modifiche o ampliamenti. Alternativamente è possibile scaricare la versione più aggiornata del manuale dalla sezione
Download del sito www.logical.it.
CONVENZIONE DEL MANUALE

Per facilitare la lettura di questo testo si illustra un’importante convenzione di scrittura.

TESTO IMPORTANTE
Nel manuale le parti di testo più importanti sono sottolineate da uno sfondo giallo e bordo nero.

IV Assistenza tecnica
Tutti gli utenti possessori di TERMOLOG possono usufruire gratuitamente del servizio di assistenza clienti di Logical Soft. Il
servizio di assistenza telefonica è attivo al numero 0362.30.17.21 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00.

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TERMOLOG

Si precisa che per poter usufruire del servizio di assistenza telefonica, è necessario specificare il proprio Codice Cliente. Il
codice deve essere indicato all'inizio di una telefonata ed in tutte le comunicazioni scritte. Puoi trovare il tuo Codice Cliente sulla
copertina del libretto allegato al dvd o nei dati della Licenza d’uso (menù Home-->Licenza) oppure sulla schermata del
programma, in basso a sinistra.
Per avere maggiori informazioni sul programma o scaricare la normativa più recente, visita il nostro sito www.logical.it.

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TERMOLOG

Come iniziare

Introduzione
In questo capitolo l’Utente può trovare le indicazioni necessarie per l’installazione del programma sul proprio computer. Sono
specificati in proposito alcuni requisiti minimi e le impostazioni del sistema operativo necessari per ottimizzare il funzionamento
del programma. La procedura di installazione, facile ed intuitiva, richiede solo pochi minuti ed è descritta nel paragrafo 1.2.
Segue una descrizione di base di Modulo IMPIANTI, soffermandosi sull’area di lavoro, le icone ed i menù del programma.

1.1 Installazione
La procedura di installazione del programma si avvia automaticamente dopo aver inserito il disco di installazione di
TERMOLOG nel lettore dvd-rom; occorre semplicemente seguire le istruzioni a video. La cartella di installazione predefinita è
c: \ programmi \ TERMOLOG , ma può essere modificata dall’Utente.
Al termine dell’installazione viene creata una icona sul desktop del tuo computer.

Importante: Per avere informazioni dettagliate sulla procedura di installazione e abilitazione, consulta il libretto allegato al dvd.

Per avviare il programma devi solo fare doppio clic sull’icona TERMOLOG o, in alternativa, puoi selezionare il pulsante Start di
Windows, accedere al menu Programmi, quindi al gruppo Logical Soft e avviare l’icona TERMOLOG. Se il programma è già
stato abilitato, compare la schermata di avvio riportata nel paragrafo successivo, altrimenti consulta il libretto allegato al dvd per
informazioni relative all’abilitazione.

1.2.1 Requisiti di sistema

I requisiti minimi sono quelli necessari per far funzionare "comodamente" il sistema operativo ossia in generale:
 microprocessore almeno a 1Ghz;
 almeno 1 Gb di memoria RAM;
 un lettore CD-ROM
 una porta USB libera.
 scheda video compatibile OpenGL, minimo 128Mb impostata almeno a 1024 x 768;
 mouse Microsoft Windows compatibile a 2 tasti + rotella;
 collegamento internet per accedere al servizio gratuito di aggiornamento

Ti consigliamo inoltre di avere nel tuo computer i seguenti programmi con le versioni indicate:
 Internet Explorer 10.0
 Acrobat Reader X

Se non disponi di questi programmi, puoi eventualmente scaricarli, gratuitamente, dai siti delle case produttrici (rispettivamente
www.microsoft.it e www.adobe.it).

1.2.2 Risoluzione di schermo consigliata

La risoluzione video consigliata è come minimo 1024x768 pixels. Per controllare come sia impostato windows, fai un clic destro
sul desktop e seleziona la voce Proprietà dal menù. Vai nella casella Impostazioni e controlla il valore di risoluzione dello
schermo
Se non risulta sufficiente e il tuo computer ne ha la possibilità, aumenta la risoluzione fino al valore suggerito.

1.2.3 Impostazioni internazionali

Windows permette di impostare il separatore dei decimali e il simbolo di raggruppamento cifre, lasciando all’utente la libertà di
decidere la modalità di rappresentazione di cifre numeriche e le valute.

www.logical.it 135
TERMOLOG

Quando inserisci i valori numerici in TERMOLOG, è importante configurare il corretto separatore tra parte intera e parte
decimale (punto o virgola). Ciò dipende dalle Impostazioni internazionali definite per il tuo computer.
Durante l'installazione TERMOLOG configura automaticamente tali impostazioni. Esse però possono essere modificate in
seguito durante l'installazione di altri programmi. Perciò, se non c'è corrispondenza tra i numeri da te inseriti e quelli visualizzati
dal programma, controlla le tue Impostazioni internazionali.
In generale è consigliabile rispettare le seguenti regole:
 Il separatore decimale ed il raggruppamento cifre non devono avere lo stesso simbolo. Secondo le impostazioni
italiane si definisce "," per il primo e "." per il secondo (viceversa se si sceglie di utilizzare le impostazioni americane).
 E' consigliabile utilizzare ";" per il Separatore di elenco e ":" per il Formato Ora.
 Ricordati di scrivere i numeri coerentemente con le tue scelte. Perciò, per inserire il numero 1/2, devi scrivere "0,5", se
hai configurato il tuo sistema operativo secondo l'impostazione italiana.

Importante: Inserire sempre i valori decimali, usando il punto del tastierino numerico. In tal modo TERMOLOG riconosce
automaticamente il formato corretto dei numeri, indipendentemente dalle impostazioni del sistema operativo. Se si lavora con
un laptop, impostare la funzione tastierino numerico sulla tua tastiera.

1.2 La schermata principale


Una volta installato il programma, facendo doppio clic sull’icona creatasi sul desktop, appare la schermata principale di
TERMOLOG, qui di seguito riportata:

TERMOLOG: Schermata di avvio

Per accedere al Modulo IMPIANTI clicca sulla piastrella “Progetta l’impianto”.

Viene proposta la seguente finestra di lavoro:

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TERMOLOG

Per avviare il Modulo IMPIANTI sarà sufficiente scegliere di progettare i terminali di emissione e le tubazioni. Appare così la
schermata iniziale del modulo:

Interfaccia iniziale di TERMOLOG - Modulo IMPIANTI

Nella parte alta della finestra sono proposti alcuni menù dettagliati nei seguenti paragrafi:

 START: vedere paragrafo 1.4


 ARCHIVI: vedere capitolo 2
 RELAZIONE

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TERMOLOG

 IMPIANTO: vedere capitolo 3 e 4


 RISULTATI
 STAMPA

Sotto a ciascuno dei menù è situata L’AREA DI LAVORO del programma. Il suo aspetto varia in funzione del menù selezionato.

1.3 Il menù START

Menù START di TERMOLOG

In questo menù sono contenuti i comandi che consentono l’inizio di nuovi progetti (comando Nuovo ), l’apertura di file esistenti
(comando Apri) ed il salvataggio del progetto aperto (comando Salva); è inoltre possibile inviare un’e-mail al servizio di
assistenza clienti, accedere al manuale ed alle FAQ sul sito di Logical Soft, ed avere informazioni sulla licenza d’uso e sui codici
di abilitazione.
Il tasto ? Aiuto -> Licenza apre una finestra che contiene i dati relativi alla licenza d’uso del programma e l’elenco dei moduli
abilitati. In questa stessa schermata è possibile inserire un nuovo codice di abilitazione; mentre il pulsante Informazioni (lettera
“i” su sfondo verde) mostra delle informazioni generali circa la versione del programma installata e Sistema (lettera “i” su
sfondo azzurro) riassume alcune caratteristiche del proprio computer: impostazione del controllo accesso utente (UAC),
indicazione del tipo di utente, ecc.. . Queste informazioni sono estremamente utili in caso di comunicazione con il servizio
assistenza in merito al funzionamento del programma.

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TERMOLOG

Il tasto Informazioni

Il comando FAQ accede direttamente alla pagina Domande Frequenti (dall’inglese Frequently Asked Questions) del sito di
Logical Soft. La consultazione delle Domande Frequenti inserite è molto utile per risolvere rapidamente dubbi o problemi
inerenti all’utilizzo del programma. Se ne consiglia vivamente l’utilizzo.
Il comando Manuale permette di visualizzare i manuali di tutti i moduli di TERMOLOG.

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TERMOLOG

L’archivio
2.1 Generale
Il menù ARCHIVI del Modulo IMPIANTI contiene le caratteristiche e le informazioni relative a tutti gli oggetti necessari per la
progettazione di un impianto termico:

Modulo IMPIANTI – Menù ARCHIVI – Barra degli oggetti.

Cliccando sul comando relativo a ciascun elemento (“Generatori” ,”Collettori”, “Tubi”, ecc…), l’Utente può inserire i dati generali
che saranno utilizzati dal programma, relativamente all’oggetto in questione, per il calcolo e la verifica dell’impianto in fase di
progetto.
Cliccando su un oggetto qualsiasi, appare la seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Finestra degli archivi.


Nel paragrafo successivo si spiegano nel dettaglio le funzioni associate alle diverse icone della barra dei comandi; le singole
schede invece consentono un accesso diretto ai diversi oggetti dell’archivio.
Per ciascun archivio, si presenta un elenco degli elementi contenuti con i relativi parametri principali riassunti nella tabella a
video.
Il menù ARCHIVI del Modulo IMPIANTI contiene le caratteristiche e le informazioni relative a tutti gli oggetti necessari per la
progettazione di un impianto termico:

Si sottolinea che, già in fase di installazione del programma, il menù ARCHIVI presenta un buon numero di modelli
comunemente in uso nella pratica corrente per varie tipologie di oggetti (tubi, radiatori, ecc…).
In ogni caso, l’utente può personalizzare a piacere le varie voci dell’archivio, ampliandone e modificandone il contenuto
secondo le proprie necessità.

Importante:Tutti i dati inseriti operando nella sezione ARCHIVI vengono memorizzati dal programma in un unico file:
Impianti.mdb.
Il suddetto file è contenuto nella cartella di installazione del programma, rintracciabile in base seguente percorso:
Documenti  MY TERMOLOG EpiX 11 Archivi.
Pertanto, in caso di necessità di trasferire il proprio archivio da un pc ad un altro o di eseguire una copia di back-up dei dati
inseriti, è sufficiente all’Utente copiare il file Impianti.mdb.

2.2 Menù Archivi: la barra dei comandi


La barra dei comandi presenta una serie di funzioni che consentono di operare nell’archivio dell’oggetto scelto.
Nella figura di cui alla pagina precedente, per esempio, i comandi agiscono all’interno dell’archivio dei radiatori.

Menù ARCHIVI – Barra dei comandi.

Il comando Importa consente di accedere all’archivio della versione precedente del software (TERMOLOG) e di importare gli
elementi creati in precedenza dall’utente. Cliccando sull’icona si accede alla seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Importazione dati da TERMOLOG.

Dal menù a tendina si accede ai diversi oggetti; un elenco mostra gli elementi contenuti nell’archivio di TERMOLOG. Mettere la
spunta sugli elementi che si intende utilizzare e cliccare sul tasto IMPORTA; tali voci saranno aggiunte all’archivio di
TERMOLOG.

Il comando Nuovo consente di accedere ad una nuova scheda dell’oggetto per l’inserimento dei dati tecnici della nuova voce
da creare.

Selezionando un elemento contenuto in archivio e cliccando su Modifica, si accede alla scheda dell’elemento per apportare
eventuali modifiche ai dati tecnici inseriti.

Il comando Elimina consente di cancellare un elemento dell’archivio.

Il comando Duplica permette di creare una copia della voce selezionata per mantenere l’elemento originario ed averne uno
simile a disposizione per variane uno o più parametri.

Selezionando un elemento contenuto in archivio e cliccando su Preferito, si ordinano le voci in modo tale che tali elementi
siano in testa, facilmente selezionabili.

Il comando Stampa mostra a video l’anteprima del documento in formato DOC con tutti i dati tecnici relativi all’elemento
selezionato.

Trova è uno strumento di ricerca rapida degli elementi in archivio.

Chiudi consente di tornare alla pagina principale del software.

2.3 Caratteristiche generali degli oggetti


Nei seguenti paragrafi verranno analizzati, in maniera particolareggiata, i dati che il programma richiede di specificare per
ciascuno degli oggetti costituenti il menù ARCHIVI.
Nel caso di modello già presente nell’archivio, una volta selezionato secondo la procedura illustrata nel precedente paragrafo, il
programma provvederà ad inserire automaticamente i dati relativi nelle specifiche caselle.
Nel caso invece di inserimento di un nuovo modello o di modifica di un modello esistente , sarà onere dell’utente inserire i dati
ritenuti rappresentativi per il modello dell’oggetto in questione.

2.3.1 Generatori

Cliccando sull’icona “Generatori”:

ll programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai generatori. Cliccando su Nuovo si
accede alla seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Generatori.

All’interno del riquadro “Dati principali” sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione
dell’oggetto GENERATORE; in particolare:
 Marca: definisce la marca del generatore;
 Modello: definisce il modello del generatore;
 Tipo: definisce il tipo di generatore; è possibile scegliere tra:
- Caldaia standard;
- Caldaia a bassa temperatura;
- Caldaia a combustibile liquido a condensazione;
- Caldaia a gas condensazione.
 Potenza utile nominale (W): potenza nominale del generatore;
 Potenza al camino con bruciatore spento Pfbs (%): dato fornito dal produttore;
 Perdite attraverso il mantello Pd (%):dato fornito dal produttore;
 Perdite al camino a bruciatore funzionante Pf (%):dato fornito dal produttore;
 Rendimento al 30% 30;
 Rendimento al 100% 100;
 Fluido: fluido termovettore;
 Combustibile: definisce il tipo di combustibile che utilizza il generatore; è possibile scegliere tra:
- Metano;
- Gasolio;
- G.P.L.;
- Legna;
- Petrolio (Kerosene).
 Dati di ingombro e peso del generatore:
- Altezza (cm);
- Larghezza (cm);
- Profondità (cm);
- Peso (kg).
 Costo

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del generatore.
All’interno del riquadro “Parametri” il programma richiede l’inserimento dei seguenti dati:

www.logical.it 143
TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Generatori.

 Portata pompa (l/h);


 Prevalenza pompa (mm);
 Vaso d’espansione (l);
 Pressione precarica (bar);
 Pressione valvola di sicurezza (bar;
 Potenza pompa (W;
 Capacità bollitore (l).

2.3.2 Collettori

Cliccando sull’icona “Collettori” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai collettori.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

www.logical.it 144
TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Collettori.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto COLLETTORE; in particolare:
 Produttore: definisce il produttore del collettore;
 Modello: definisce il modello del collettore;
 Descrizione: è possibile inserire anche una breve descrizione del collettore in esame;
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente il collettore; è possibile scegliere un materiale tra quelli proposti nel
menù a tendina;
 N° derivazioni: numero di uscite, di anelli facenti capo al collettore;
 diametro commerciale degli attacchi;
 diametro interno degli attacchi corrispondente al diametro commerciale. Scegliendo un diametro
commerciale dal menù a tendina, il diametro interno viene visualizzato automaticamente;
 Perdita l
 kv001 (l/h): in alternativa, per il calcolo della perdita localizzata, indicare il valore della portata d’acqua per una perdita
di carico di 1kPa;
 Dati di ingombro del collettore:
- Altezza (cm);
- Larghezza (cm);
- Interasse (cm);
 Costo

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del collettore.

2.3.3 Tubi

Cliccando sull’icona “Tubi” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai tubi.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Tubi.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto TUBO; in particolare:
 Nome: nome del modello di tubo che si intende visualizzare;
 Tipo: definisce la tipologia del tubo in questione; è possibile la scelta tra le seguenti categorie:
- Tubo in acciaio;
- Tubo in acciaio dolce;
- Tubo in PEad PN6;
- Tubo in PEX 10atm;
- Tubo in PEX 6atm;
- Tubo in rame.
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente il tubo; è possibile scegliere tra:
- Rame;
- Acciaio;
- Plastica.
 Diametro interno (mm): diametro interno del tubo;
 Diametro esterno (mm): diametro esterno del tubo;
 Peso (kg/m): peso al metro del tubo;
 Costo: costo al metro lineare.

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del tubo.

2.3.4 Radiatori

Cliccando sull’icona “Tubi” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai radiatori.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

Menù ARCHIVI – Radiatori.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto RADIATORE; in particolare,
nella scheda “Dati generali” si chiede:
 Produttore: definisce il produttore del radiatore;
 Modello: definisce il modello del radiatore;
 Nome: definisce il nome del radiatore;
 Tipo: definisce la tipologia di radiatore in questione; è possibile la scelta tra le seguenti categorie:
- Radiatore;
- Convettore;
- Ventilconvettore.
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente il radiatore; è possibile scegliere tra:
- Ghisa;
- Acciaio;
- Alluminio.
 Dati di ingombro del radiatore, come da immagine della legenda:

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TERMOLOG

 Costo: costo.
 Capacità acqua (l): quantità acqua nel radiatore;
 Qn (UNI 442) (W): potenza nominale in condizioni di prova;
 Esponente n: esponente di correzione della curva caratteristica del terminale di emissione (in assenza del dato. è
possibile impostare il valore 1,3);
 Peso (kg)
 Filettatura: filettatura attacchi.

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del radiatore.

2.3.5 Valvole e detentori

Cliccando sull’icona “Valv-Det” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai collettori.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

Menù ARCHIVI – Valvole e Detentori.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto VALVOLA o DETENTORE; in
particolare:
 Tipo: specificare se si tratta di valvola o detentore;
 Produttore: definire il produttore dell’oggetto;
 Modello: definire il modello dell’oggetto;
 Nome: definire un nome identificativo dell’oggetto
 Materiale: definire il tipo di materiale costituente l’oggetto; è possibile scegliere un materiale tra quelli proposti nel
menù a tendina;
 kv001 (l/h): per il calcolo della perdita localizzata, indicare il valore della portata d’acqua per una perdita di carico di
1kPa;
 Filettatura: filettatura attacchi
 Costo

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del detentore o della valvola.

2.3.6 Pannelli

Cliccando sull’icona “Tubi” ll programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai pannelli
radianti. Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Pannelli.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione del tubo che costituisce il PANNELLO
RADIANTE; in particolare:
 Marca: nome del produttore di tubo;
 Modello: definisce il modello del tubo;
 Materiale: definisce il materiale del tubo in questione; è possibile scegliere tra le categorie proposte nel manù a
tendina;
 Diametro interno (mm): diametro interno del tubo;
 Diametro esterno (mm): diametro esterno del tubo;
 Conducibilità lambda (W/mK): indicare conduttività termica del tubo;
 Lunghezza rotolo
 Passi: indicare il set di passi ammesso per quella tipologia di tubo;
 Costo: costo al metro lineare.

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del tubo.

2.3.7 Pavimenti

Cliccando sull’icona “Pavimenti” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai pannelli
radianti. Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Pavimenti.


Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione del pavimento su cui verrà installato il
PANNELLO RADIANTE.
Si chiede per prima cosa di attribuire un Nome della struttura per identificare in archivio l’elemento.
Nella parte centrale della finestra è presente una tabella, nella quale saranno inseriti riga per riga gli strati che compongono la
struttura.
Vediamo i passi principali per compiere questa operazione:

1. Scegli il materiale nella sezione dei materiali in archivio sulla parte sinistra della finestra contenente tutti i materiali
salvati nell’archivio globale di TERMOLOG.
I materiali in archivio sono raggruppati per categoria. Cliccando ad esempio sul “+” posto a fianco del nome
Calcestruzzo, sarà aperto l’elenco dei calcestruzzi presenti sia nell’archivio UNI che nell’archivio utente.
Esiste una funzione di ricerca in grado di trovare rapidamente un materiale dall’archivio materiali. Per farlo, è
sufficiente scrivere nella casella in alto a sinistra anche parzialmente il nome del materiale voluto e premere il tasto
“Ok”. Il programma visualizzerà in elenco solo i materiali per i quali il nome contiene la stringa di testo digitata
dall’utente.
2. Dopo aver selezionato il materiale dall’archivio, per creare la stratigrafia del pavimento è necessario cliccare sull’icona
“Aggiungi” o trascinarlo dall’archivio nella posizione voluta della tabella, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
ATTENZIONE: L’ordine degli strati della struttura dall’alto verso il basso corrisponde alla disposizione dall’interno
dell’ambiente riscaldato verso l’esterno.
3. Inserisci lo spessore dello strato in millimetri nella colonna della tabella corrispondente e premi Invio.
Automaticamente il programma calcolerà la resistenza termica totale R della stratigrafia.
4. Ripeti i punti 2 e 3 per inserire tutti gli strati della struttura disperdente.
5. Il pulsante “Registra” salva la nuova struttura in archivio.

E’ possibile inserire gli strati con qualunque ordine. Il materiale viene inserito in tabella in un punto qualsivoglia, dove viene
rilasciato il pulsante sinistro del mouse.
Nell’inserimento degli strati, puoi aiutarti con i seguenti comandi posti nella barra delle icone sopra alla tabella degli strati:
 : aggiunge una riga vuota in tabella nella posizione corrente, per inserire nuovo materiale;
 : sposta lo strato selezionato in tabella verso l’interno (verso l’alto) di una posizione;
 : sposta lo strato selezionato in tabella verso l’esterno (verso il basso) di una posizione;
 : cancella la riga selezionata in tabella;
 : cancella tutti gli strati inseriti.

2.3.8 Valvole a T, a tre vie

Cliccando sull’icona “T il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa alle valvole a 3 vie.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

Menù ARCHIVI – Valvole a T.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto VALVOLE T; in particolare:
 Marca: definisce il produttore dell’oggetto;
 Modello: definisce il modello dell’oggetto;
 Descrizione: è possibile inserire anche una breve descrizione dell’oggetto in esame;
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente l’oggetto; è possibile scegliere un materiale tra quelli proposti nel
menù a tendina;
 : diametro interno degli attacchi;

www.logical.it 149
TERMOLOG


 Costo

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine della valvola.

2.3.9 Valvole

Cliccando sull’icona “Valvole il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa alle valvole.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

Menù ARCHIVI – Valvole.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto VALVOLE ; in particolare:
 Marca: definisce il produttore dell’oggetto;
 Modello: definisce il modello dell’oggetto;
 Descrizione: è possibile inserire anche una breve descrizione dell’oggetto in esame;
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente l’oggetto; è possibile scegliere un materiale tra quelli proposti nel
menù a tendina;
 : diametro interno degli attacchi;

 Costo

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine della valvola.

2.3.10 Rubinetti

Cliccando sull’icona “Rubinetti” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa ai rubinetti.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

www.logical.it 150
TERMOLOG

Menù ARCHIVI – Rubinetti.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto RUBINETTI; in particolare:
 Marca: definisce il produttore dell’oggetto;
 Modello: definisce il modello dell’oggetto;
 Descrizione: è possibile inserire anche una breve descrizione dell’oggetto in esame;
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente l’oggetto; è possibile scegliere un materiale tra quelli proposti nel
menù a tendina;
 : diametro interno degli attacchi;

 Costo
 Tipo: specificare se si tratta di rubinetto dritto o a maschio

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine del rubinetto.

2.3.11 Curve

Cliccando sull’icona “Curve” il programma apre automaticamente la schermata dell’archivio sulla scheda relativa alle curve.
Cliccando su Nuovo si accede alla seguente finestra:

Menù ARCHIVI – Curve.

Sono elencati i dati generali che il programma richiede per la corretta modellazione dell’oggetto CURVE; in particolare:
 Marca: definisce il produttore dell’oggetto;

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TERMOLOG

 Modello: definisce il modello dell’oggetto;


 Descrizione: è possibile inserire anche una breve descrizione dell’oggetto in esame;
 Materiale: definisce il tipo di materiale costituente l’oggetto; è possibile scegliere un materiale tra quelli proposti nel
menù a tendina;
 : diametro interno degli attacchi;

 Costo
 Tipo: specificare se si tratta di curva a 130°, a 90°, doppia ampia o doppia stretta.

Mettendo la spunta su Preferito, l’elemento sarà in testa all’elenco delle voci in archivio, in modo da essere facilmente
selezionabile.
Nel riquadro a lato è possibile inserire, modificare o eliminare un’immagine della curva.

2.3.12 Anagrafiche

Nell’ archivio anagrafiche di TERMOLOG è possibile memorizzare i dati del proprio studio e di tutte quelle figure professionali
che collaborano con lo studio: progettisti, architetti, ingegneri, geometri, termotecnici, imprese, certificatori, committenti privati,
ecc…
Per accedere all’archivio delle anagrafiche è sufficiente cliccare il relativo comando.

Si apre la seguente schermata:

Per aggiungere una nuova anagrafica all’archivio basta premere il tasto Nuovo dalla barra delle icone: occorre quindi inserire i
dati a disposizione nella finestra che appare (vedi figura successiva), riempiendo le caselle proposte. Non è obbligatorio
riempire tutti i campi. Il tasto Ok registra i dati inseriti.

Archivio Anagrafiche – Dati da inserire.

I dati del proprio studio devono essere inseriti in una scheda anagrafica specifica, a cui si accede con il tasto Dati studio in alto
a destra.
Per modificare o eliminare dei dati già inseriti è sufficiente selezionare il nominativo da aggiornare nell’elenco e premere i
pulsanti Modifica o Elimina. Il tasto Stampa produce una stampa dell’anagrafica selezionata.
Il tasto Email consente di aprire una finestra per inviare via mail un messaggio alla persona selezionata.
Cap. 3

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TERMOLOG

L’area di lavoro

3.1 L’area di lavoro


L’AREA DI LAVORO è quella parte della Finestra Principale in cui si consente all’Utente, attraverso l’ausilio dei comandi
contenuti nella BARRA DEI COMANDI, di introdurre le planimetrie in formato CAD dei vari piani di un edificio e procedere al
disegno dello schema dell’impianto. Nella seguente figura si mostra l’area di lavoro al momento dell’apertura del software:

Campo A

Campo B
Campo C

Interfaccia iniziale di TERMOLOG - Modulo IMPIANTI

In questa finestra sono presenti le seguenti parti:

A. Barra dei comandi per la creazione dello schema di impianto;


B. Area grafica in cui poter importare il file di disegno e creare lo schema graficamente;
C. Pannelli di servizio per l’accesso diretto agli archivi, agli elementi costituenti l’involucro, ai risultati, ecc…

Nei paragrafi successivi si mostrano nel dettaglio le funzioni disponibili per ciascun campo.

3.2 Barra dei comandi


La barra dei comandi contiene tutte le icone contiene le caratteristiche e le informazioni relative a tutti gli oggetti necessari per
la progettazione di un impianto termico:

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TERMOLOG

Menù IMPIANTO – Barra dei comandi.

Le icone proposte in alto nella barra dei comandi consentono di:

 Nuovo:consente di aprire un nuovo impianto;


 Salva :consente di aprire un file creato in precedenza;
 Apri: per salvare l’impianto in progetto;
 Calcola:per calcolare l’impianto;
 Stampa:per aprire l’anteprima di stampa;

Modulo IMPIANTI – Anteprima di stampa.

 Imposta: consente di impostare le proprietà del foglio (dimensioni, margini,..);


 Stampa: dal menù a tendina, è possibile scegliere la stampante che si intende utilizzare;
 Esporta in DXF: consente di creare un file CAD contenente lo schema di impianto;
 Scala: consente di impostare la scala con cui meglio si inquadra lo schema;
 Chiudi: per chiudere l’anteprima di stampa.

Per quanto riguarda poi le icone del menù “Impianti”

Menù IMPIANTO – Barra dei comandi.

Si noti che i comandi sono raggruppati in modo logico:

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TERMOLOG

 Seleziona: contiene tutte le funzioni per apportare modifiche allo schema grafico;
 Visualizza: contiene le funzioni per meglio visualizzare tutto o alcune parti dell’impianto;
 Elementi dell’impianto: contiene le funzioni per l’inserimento e la modifica di tutti gli oggetti dell’impianto;
 Calcolo: contiene le icone per condurre il calcolo, visualizzare i risultati e produrre la relazione tecnica.
Nei seguenti sottoparagrafi si illustrano in dettaglio i diversi comandi.

3.2.1 Seleziona

Appartengono a questo gruppo le seguenti icone:

Menù IMPIANTO – Comandi Seleziona

Le icone consentono di:

 : attivando l’icona, si può selezionare uno o più elementi dell’impianto;

 : per cancellare un elemento precedentemente selezionato;

 : per modificare un elemento selezionato: consente di accedere alla finestra di impostazione dati dell’oggetto
che si intende modificare;

 : sono comandi per annullare o riprodurre, rispettivamente, l’ultima operazione condotta;

 : consente di gestire gli snap per agevolare l’inserimento grafico degli elementi;

 : consente di settare a piacimento i passi della griglia di sfondo per una corretta localizzazione degli oggetti
d’impianto;

 :sposta lo schema di impianto cliccando la rotella del mouse e trascinando.

 : consente di accendere e spegnere la griglia di sfondo.

3.2.2 Elementi dell’impianto

Appartengono a questo gruppo le seguenti icone:

Menù IMPIANTO – Comandi Elementi dell’impianto

Le icone proposte consentono di:


 specificare i dati generali relativi all’impianto;
 definire locali e relative dispersioni;
 inserire sulla pianta dell’edificio i singoli elementi che costituiscono lo schema di impianto.
Per il dettaglio delle singole funzioni implementate, si rimanda al capitolo successivo dedicato proprio alla creazione dello
schema di impianto termico.

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TERMOLOG

3.2.3 Calcolo

Appartengono a questo gruppo le seguenti icone:

Menù IMPIANTO – Comandi Calcola

Le icone proposte consentono di:


 calcolare l’impianto impostato (vedere paragrafo 5.1);
 visualizzare i risultati (vedere paragrafo 5.2);
 stampare la relazione tecnica (vedere paragrafo 6.1).
Per il dettaglio delle singole funzioni implementate, si rimanda al capitolo 5 dedicato proprio al calcolo ed alla consultazione dei
risultati.

3.3 Area grafica


L’area di lavoro è dedicata alla creazione dello schema di impianto:

In essa è possibile importare un file DXF/DWG come mostrato nel paragrafo 3.4.2 da tenere come sfondo per attribuire tutti gli
elementi che costituiscono l’impianto.
Poiché l’impianto può svilupparsi su più piani, in TERMOLOG è possibile definire più livelli e quindi importare più piante
dxf/dwg.
Il livello attivo è visualizzabile nella parte alta dell’area di lavoro:

Selezionando il comando , si inserisce un nuovo livello; apparirà la seguente finestra:

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TERMOLOG

in cui viene richiesto di specificare:


 il nome del nuovo livello.
 la posizione del nuovo livello rispetto a quelli già presenti.
 l’altezza netta delle pareti che costituiscono il nuovo livello.
 l’altezza del soffitto.
 è possibile copiare sul nuovo livello in fase di creazione lo sfondo, le strutture e i locali del livello
corrente.

Confermata la registrazione con il tasto OK, appare a video una nuova area di lavoro (completamente vuota) sulla quale è
possibile importare un nuovo file DXF/DWG con la procedura descritta precedentemente.
Per visualizzare le informazioni del livello corrente è sufficiente cliccare 2 volte sul nome del livello.

3.4 Pannelli laterali


Per agevolare la creazione del modello dell’edificio, TERMOLOG mette a disposizione diversi ausili per la selezione e la modica
dei dati; in particolare verranno descritti in questo paragrafo i pannelli posti nella parte destra della schermata visibile dal menù
Impianto:

Pannelli laterali

3.4.1 Pannello Edificio

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TERMOLOG

Questo pannello contiene il riepilogo di tutte le zone/locali inseriti nel lavoro corrente e di tutti gli elementi che costituiscono
l’impianto. Selezionando un elemento dal pannello, sarà possibile visualizzarlo anche nell’area di lavoro.

3.4.2 Pannello DXF/DWG


Per inserire gli elementi che compongono l’impianto è conveniente importare una o più piante cad (estensione .dxf o .dwg) da
utilizzare come base per la composizione dell’edificio.
La prima operazione da seguire per giungere ad una corretta importazione di un file DXF/DWG è la sua preparazione all’interno
dello strumento cad che l’utente ha a disposizione.
Le principali operazioni da eseguirsi per preparare un file DXF/DWG “compatibile” con l’input grafico di TERMOLOG sono qui di
seguito elencate:
 Alleggerimento del file: è consigliabile alleggerire il più possibile la pianta architettonica da importare dagli elementi
non utili al rilievo delle misure: ad esempio, campiture, mobilio, elementi grafici, ecc... dovrebbero essere eliminati dal
file di partenza.
 Unità di misura del disegno: è preferibile che il disegno venga eseguito in metri, ovvero un’unità di misura del cad deve
corrispondere ad un metro.
 Spostamento del sistema di riferimento: per evitare problemi in fase di importazione, è consigliabile che nel CAD la
pianta del fabbricato non sia situata in una posizione qualunque dell'area di lavoro.
Quando si crea un nuovo file in un CAD, l'area di lavoro viene aperta in una posizione generica, lontana dall'origine
degli assi coordinati; per una corretta importazione, poiché TERMOLOG procede per coordinate assolute, è invece
opportuno che l’utente faccia in modo che, nel CAD, l'origine del riferimento globale sia posizionata in prossimità di uno
dei punti della pianta.
 Formato di importazione: per importare correttamente il file, esso deve essere salvato nel CAD in formato DXF o DWG
classico.
Passiamo poi alla fase di importazione.

Prima di importare il disegno DXF/DWG è necessario chiudere l’applicazione CAD con cui si è generato: altrimenti sia
l’anteprima sia l’importazione non saranno possibili.
Cliccare sul pannello DXF/DWG posto a lato dell’area di lavoro: appaiono le anteprime dei file Dxf/Dwg contenuti in un certo
percorso impostabile dall’utente avvalendosi del comando Cambia la cartella corrente , contenuto nella barra delle icone:

Inserimento di un DXF/DWG

Per aggiungere uno sfondo DXF/DWG sull’area di lavoro:


 Selezionare il disegno nell’elenco posto a destra dell’area di disegno.
 Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare nell’area di disegno e rilasciare il mouse.
 Si apre quindi una finestra di interfaccia nella quale è possibile selezionare/visionare alcune impostazioni generali per
l’importazione:

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TERMOLOG

Inserimento di un DXF/DWG – Schermata di interfaccia

Segnaliamo una funzionalità estremamente utile che consente di visualizzare sull’area di lavoro un determinato layer disegnato
nel file cad. Accedendo alla scheda “Layers”, scegliere il layer del file importato che si intende visualizzare:

E’ possibile gestire la visualizzazione dei layer del disegno cad sull’area di lavoro anche dopo avere terminato l’importazio ne
della pianta: per fare questo è sufficiente utilizzare il pannello Layers posto a lato:

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TERMOLOG

Pannello Layers

oppure cliccare sul comando , posto nell’area di lavoro:

Accanto alla più comune importazione di file dxf/dwg, TERMOLOG consente di importare delle immagini e di usarle come
sfondo per definire le strutture disperdenti di un edificio.
Le immagini dovranno essere salvate in uno di questi formati: BMP, JPG, GIF e PNG.
Per importare una immagine si segua la stessa procedura descritta per i file DXF/DWG; l’unica differenza è che al termine
dell’importazione sarà richiesto di calibrare la scala del disegno:
In pratica, dopo avere cliccato sul precedente pulsante, occorre individuare un segmento sull’immagine (cliccando sui due
estremi) ed indicarne al programma la lunghezza reale:

Inserimento di una immagine.

In questo modo l’immagine viene calibrata e tutte le successive misurazioni svolte su di essa saranno in scala reale.
TERMOLOG contiene un’utile funzione per importare piante catastali digitalizzate in formato pdf: all’interno di Adobe Reader è
sufficiente selezionare la pianta e copiare il contenuto della selezione; posizionandosi poi sull’area di lavoro dell’input grafico,

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TERMOLOG

digitare su tastiera la combinazione ctrl+V per importare la pianta: per ottenere il fattore di scala il procedimento è analogo a
quanto illustrato qui sopra per gli altri formati.

3.4.3 Pannello Layers

Nel pannello Layers sono elencati tutti i livelli creati nel file CAD (ed identificati con il simbolo ) e tutti gli elementi che
costituiscono l’involucro o l’impianto (ed identificati con il simbolo ):

Pannello Layers

Da tale pannello è possibile decidere se visualizzare/non visualizzare, bloccare/sbloccare e attivare/disattivare lo snap su


ciascun layers, usando i seguenti simboli in testa alle singole colonne:

3.4.6 Pannello Proprietà


Il pannello Proprietà consente di visualizzare le caratteristiche tecniche impostate per ciascun elemento selezionato. Se si è già
condotto il calcolo, sarà possibile visualizzare il dettaglio dei risultati per quel singolo oggetto. Nella seguente figura si è per
esempio selezionato un radiatore:

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TERMOLOG

Pannello Proprietà

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TERMOLOG

Definizione dello schema dell’impianto

In questa sezione si spiegano nel dettaglio tutti gli strumenti e le funzioni a supporto dell’utente per la creazione dello schema di
impianto termico.
Accedendo al menù “Impianto”, si trovano le seguenti icone nella barra dei comandi:

Menù IMPIANTO – Comandi Elementi dell’impianto

Le icone proposte consentono di:


 specificare i dati generali relativi all’impianto;
 definire locali e relative dispersioni;
 inserire sulla pianta dell’edificio i singoli elementi che costituiscono lo schema di impianto.
Nei seguenti paragrafi si trattano nel dettaglio i singoli comandi.

4.1 Dati generali dell’impianto


I dati generali sono nella sezione “Relazione”

Menù Relazione – Dati generali

Si richiede di specificare tutte quelle informazioni che caratterizzano l’impianto in progetto ed arricchiscono la relazione di
dettagli, quali:
 Nome del progetto;
 Indirizzo di ubicazione dello stabile;
 Descrizione dell’impianto:
 Introduzione alla relazione (verrà registrata nel paragrafo di apertura della relazione tecnica);
 Dati dello studio: si accede all’archivio Anagrafica per la parte relativa ai dati dello studio.
Nel riquadro a destra è possibile anche inserire un’immagine dell’edificio.

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TERMOLOG

Nel menù Soggetti della stessa finestra, è possibile attribuire le schede anagrafiche alle diverse figure professionali coinvolte. I
nominativi saranno poi inseriti automaticamente in relazione.

4.2 Locali e dispersioni associate


In generale, per progettare correttamente un impianto, il programma deve conoscere i dati geometrici e termici di ogni locale
riscaldato, compresi il numero di radiatori e la ripartizione del carico termico fra essi. Questi dati servono per calcolare il numero
di elementi necessari per l'impianto di riscaldamento.
Il programma prevede due possibilità per inserire i dati sui locali e sulle dispersioni:
 caricarli da una relazione precedentemente compilata con TERMOLOG, Modulo PROGETTISTA;
 inserirli manualmente in base a calcoli effettuati dall'Utente.

4.2.1 Inserimento dei dati su locali e dispersioni da TERMOLOG – Modulo Progettista

E’ importante sottolineare che tale modalità di inserimento dati è applicabile solo neI caso in cui, per compilare la relazione
contenente il calcolo delle dispersioni termiche ed il fabbisogno energetico di un edificio, l’Utente abbia preventivamente inserito
in una relazione (ex legge 10) creata con TERMOLOG la suddivisione in locali (e le relative dispersioni) dell’edificio di cui si sta
progettando l’impianto termico.
Nel caso l’Utente abbia effettivamente inserito in TERMOLOG tutte le informazioni necessarie, per richiamarle nel Modulo
IMPIANTI è sufficiente basarsi sulla seguente procedura:

 Cliccare sull’icona “Potenze” il programma apre automaticamente la schermata “Potenze disperse nei locali”:

Menù IMPIANTO – Potenze disperse dei locali

 Cliccare sull’icona “Importa da Termolog”. Si chiede di inserire il percorso da seguire per rintracciare il file .RelX di
TERMOLOG contenente i dati su locali e dispersioni, necessari per le successive elaborazioni:

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TERMOLOG

Menù IMPIANTO – aprire un progetto da My Termolog 10

Una volta selezionato il file .RelX desiderato, le dispersioni vengono salvate nell'archivio dell'impianto sul quale si sta
lavorando e viene automaticamente aggiornata la schermata delle “Potenze disperse dei locali”:

Menù IMPIANTO – Potenze disperse dei locali

I dati inseriti avvalendosi di un file .RelX di TERMOLOG sono comunque modificabili in qualsiasi istante lavorando sulla tabella
della figura precedente: è da notare che le modifiche effettuate riguardano solo il file di IMPIANTI e non vanno a modificare la
relazione da cui sono stati importati.

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TERMOLOG

ATTENZIONE: per poter inserire i dati di dispersione dei diversi locali, nel file di progetto di TERMOLOG è necessario aver
visualizzato almeno una volta le dispersioni di progetto.

 Per eliminare un locale è sufficiente fare click sulla riga del locale da cancellare e successivamente premere il tasto
Elimina.
Cliccando su Duplica, si crea una riga identica a quella selezionata e modificabile dall’utente.
 Cliccare su “Mostra i radiatori” per accedere alla finestra riassuntiva dei radiatori presenti nel locale selezionato:

Menù IMPIANTO – Mostra i radiatori

4.2.2 Inserimento manuale dei dati su locali e dispersioni

 Cliccare sull’icona “Potenze” il programma apre automaticamente la schermata “Potenze disperse nei locali”:

Menù IMPIANTO – Potenze disperse dei locali

 Cliccare su “Aggiungi un locale”.


Il programma aggiunge una riga alla tabella di cui alla precedente figura, permettendo di inserire i dati relativi al locale
in questione.
Per inserire una riga ulteriore da correlare ad un altro locale è sufficiente premere nuovamente il tasto “Aggiungi un
locale”.
Per eliminare un locale già inserito è sufficiente fare click sulla riga del locale da cancellare e successivamente
premere il tasto Elimina.

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TERMOLOG

Cliccando su Duplica, si crea una riga identica a quella selezionata e modificabile dall’utente.
 Cliccare su “Mostra i radiatori” per accedere alla finestra riassuntiva dei radiatori presenti nel locale selezionato:

Modulo IMPIANTI – Menù IMPIANTO – Mostra i radiatori


Nel caso di inserimento manuale dei dati relativi a locali e dispersioni, può essere utile definire graficamente le dimensioni in

pianta dei locali, servendosi di una pianta CAD. Per far ciò, è sufficiente cliccare sull’icona e tracciare una polilinea chiusa
nell’area di lavoro (vedere paragrafo 3.3). Nel momento in cui si ripassa sul primo punto inserito (chiudendo la linea che delimita
il locale), appare la seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Disegna un nuovo locale


Si chiede di inserire per il nuovo locale:
 Nome del locale inserire a quale locale ci si sta riferendo (soggiorno, cucina, ecc..);
 Nome della zona: inserire la zona a cui appartiene il locale;
 Watt (W): inserire il valore della dispersione termica associata al locale;
 N° Ricambi d’aria (1/h): numero di ricambi d’aria che avvengono nel locale nel corso di un’ora;
 Temp. esterna (°C): temperatura esterna al locale. Cliccando su “Imposta da comune…”, si definisce
automaticamente la temperatura massima esterna di progetto, scegliendo il comune di appartenenza dello stabile in
studio;
 Temp.interna(°C): temperatura interna al locale;
 Volume (m ): volume del locale, al netto delle pareti esterne (per calcolo della potenza di ventilazione). Dato ricavato
3

graficamente modificabile dall’Utente;


 Area (m ): superficie calpestabile del locale (questo dato è significativo solo nel caso l’elemento disperdente sia un
2

pannello radiante). Dato ricavato graficamente modificabile dall’Utente

SIGNIFICATO DEI PARAMETRI DA INSERIRE

I dati che si chiede di inserire per ciascun locale sono:


 Locale: in questo campo l’Utente deve inserire a quale locale ci si sta riferendo (soggiorno, cucina, ecc..);
 Zona: in questo campo l’Utente deve inserire la zona a cui appartiene il locale;
 Livello: in questo campo l’Utente deve inserire il livello a cui appartiene il locale. La suddivisione in livelli di un edificio
è utile per edifici multipiano;
 Watt (W): in questo campo deve essere inserito il valore della dispersione termica associata al locale;
 Ricambi n (1/h): numero di ricambi d’aria che avvengono nel locale nel corso di un’ora;
 Text (°C): temperatura esterna al locale;

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TERMOLOG

 Tint (°C): temperatura interna al locale;



3
V (m ): volume del locale, al netto delle pareti esterne (per calcolo della potenza di ventilazione);

2
S (m ): superficie calpestabile del locale (questo dato è significativo solo nel caso l’elemento disperdente sia un
pannello radiante).

4.3 Elementi dell’impianto


Le icone dedicate alla creazione dello schema di impianto sono :

Menù IMPIANTO – Barra dei comandi.

Nel seguito vedremo nel dettaglio i parametri da definire all’atto dell’inserimento del singolo elemento.
In generale cliccando sull’icona e poi nell’area di lavoro, si apre una finestra di impostazione dei dati tecnici (di cui ai seguenti
paragrafi) contenente una scheda specifica (“Geometria”) per l’impostazione grafica del simbolo che sarà inserito nello schema
di impianto.
Nel seguente paragrafo si tratta nello specifico la scheda “Geometria” comune a tutti gli oggetti; nel prosieguo i parametri
tecnici richiesti per ciascun elemento.

4.3.1 Grafica degli oggetti

Nella scheda “Proprietà” di ciascun elemento inserito trovi la sezione “Impostazioni grafiche”:

Menù IMPIANTO – Inserire un generatore


si possono impostare tutte le specifiche grafiche, affinché l’oggetto inserito nello schema di impianto appaia come desiderato
dall’Utente anche in termini di dati evidenziati.
Nel dettaglio è possibile:
 indicare la Posizione (in coordinate x ed y) dell’oggetto sulla pianta creata nell’ area di lavoro (vedere paragrafo 3.3).
In automatico vengono riportate le coordinate relative al click di inserimento dell’oggetto nell’area di lavoro;

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 indicare una Rotazione del simbolo immesso con la possibilità di bloccarlo rispetto a modifiche successive.
 indicare il colore e lo spessore della linea del simbolo che rappresenta l’oggetto.
Nell’area dedicata al Commento, è possibile inserire un testo associato all’elemento dell’impianto. Il testo è libero, ma puoi
usare anche dei “codici” che trovi nel combo “inserisci”. I codici sono sostituiti dal programma con il loro valore. Ad esempio, se
scrivi [fi] per un elemento tubo, il programma scriverà il suo diametro.
I codici disponibili sono:

 Portata del fluido:[g]


 Prevalenza:[h]
 Lunghezza equivalente:[l]
 Diametro:[fi]
 Passo di un pannello radiante:[passo]
 Marca o nome del produttore:[marca]
 Modello:[modello]
 Materiale dell’elemento:[materiale]
 Numero ingressi/uscite del collettore di distruibuzione:[nporte]
 Potenza nominale della caldaia:[potenza]
 Altezza della cladaia:[h]
 Larghezza della caldaia:[l]
 Profondità della caldaia:[p]
 Area utile della caldaia:[a-utile]
 Area infittimento del pannello radiante:[a-infittimento]
 Passo infittimento del pannello radiante:[passo-infittimento]
 Pavimento del pannello radiante:[pavimento]
 Resa q del pannello radiante:[resa]
 Potenza richiesta dal radiatore o dal pannello:[w]
 T pavimento del pannello radiante:[t-pavimento]
 T massima del pannello radiante:[t-max]
 Percentuale di carico del radiatore o del pannello:[perc]
 Numero di elementi del radiatore:[elementi]
 Dimensione del radiatore a:[a]
 Dimensione del radiatore b: [b]
 Dimensione del radiatore c: [c]

Si può poi settare la grafica del commento scegliendone la posizione (coordinate x,y), il font ed il colore del carattere, se
visualizzare o meno il commento ed infine se collegare e consentire la rotazione del testo con l’oggetto.

Cliccando su “Impostazioni grafiche di default dell’oggetto”, le scelte fatte saranno salvate come default per gli oggetti inseriti
successivamente.
Mettendo la spunta su “Applica a tutti gli elementi dello stesso tipo”, le impostazioni scelte saranno applicate anche agli oggetto
dello stesso tipo già inseriti.

4.3.2 Inserire un generatore

Per inserire un generatore nello schema, cliccare sull’icona del generatore posizionarsi con il puntatore del mouse
sull’area di lavoro e cliccare sulla posizione in cui si intende inserirlo. Si accede alla seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Inserire un generatore


La scheda “Generatore” è dedicata all’assegnazione del sistema di generazione; dal menù a tendina è possibile quindi
selezionare uno dei generatori inseriti precedentemente in archivio. Cliccando su Archivio, si accede direttamente all’archivio
dei generatori per procedere all’inserimento di una nuova caldaia. Mettendo la spunta su Preferiti, verranno presentati in testa
all’elenco gli elementi in archivio scelti come preferiti.
E’ poi necessario specificare la Temperatura di mandata ed il salto termico di progetto.

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TERMOLOG

4.3.3 Inserire un tubo

Per inserire una tubazione nello schema, cliccare su posizionarsi con il puntatore del mouse sull’area di lavoro e cliccare
sulla posizione in cui si intende inserirlo. Per ciascun click con il tasto sinistro del mouse si inserisce un tratto di tubazione, per
chiudere la linea cliccare sul tasto destro del mouse. Si accede alla seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Inserire un tubo


La scheda “Tubo” è dedicata alla scelta del tubo da inserire; dal menù a tendina è possibile selezionare uno dei tubi inseriti
precedentemente in archivio. Cliccando su Archivio, si accede direttamente all’archivio delle tubazioni per procedere
all’inserimento di un nuovo elemento. Mettendo la spunta su Preferiti, verranno presentati in testa all’elenco gli elementi in
archivio scelti come preferiti.
E’ poi necessario specificare se si tratta di tubo sia di mandata che di ritorno. Nel caso si tratti di un tubo solo di mandata o solo
di ritorno, togliere la spunta da Mandata=Ritorno e metterla o meno su Tubo di ritorno (a seconda che lo sia o no).
Nel menù a tendina scegliere se si tratta di una tubazione del circuito principale o secondario.

Nel caso in cui si tratti di tubo semplice (non Mandata=Ritorno), nello schema di impianto il tubo di andata deve partire
dall’uscita dell’oggetto di partenza (generatore o collettore) ed essere agganciato all’ingresso dell’elemento che si sta
collegando. Il tubo di ritorno parte invece dall’elemento in collegamento ed arriva nelle vicinanze dell’oggetto di partenza.

4.3.4 Inserire un montante

Per inserire una montante nello schema, cliccare su Montante e seleziona Montante. Posizionarsi con il puntatore del mouse
sull’area di lavoro e cliccare sulla posizione in cui si intende inserirlo. Si accede alla seguente finestra:

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TERMOLOG

Menù IMPIANTO – Inserire un montante


SI chiede solo di specificare un Nome da assegnare al singolo montante.
Cliccando successivamente su Montante, collega a Montante e poi nell’area di lavoro, si inserisce il collegamento al
montante. Quest’ultimo normalmente appartiene ad un successivo livello (creato come specificato nel paragrafo 3.3). Si accede
alla seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Inserire un collegamento al montante


Specificare a quale montante ci si intende collegare.

4.3.5 Inserire un collettore

Per inserire una collettore nello schema, cliccare su e posizionarsi con il puntatore del mouse sull’area di lavoro e cliccare
sulla posizione in cui si intende inserirlo. Si accede alla seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Inserire un collettore

La scheda “Collettore” è dedicata alla scelta del collettore da inserire; dal menù a tendina è possibile selezionare uno degli
elementi inseriti precedentemente in archivio. Cliccando su Archivio, si accede direttamente all’archivio dei collettori per
procedere all’inserimento di un nuovo elemento. Mettendo la spunta su Preferiti, verranno presentati in testa all’elenco gli
elementi in archivio scelti come preferiti.
E’ possibile attribuire un valore
Si chiede infine di specificare il N° di uscite dal collettore (e se si intende visualizzarle).

Graficamente il collettore una volta inserito ha la seguente forma:

Gli elementi emittenti ed eventuali altri collettori in parallelo devono essere collegati al connettore sempre alle derivazioni
centrali. Il programma richiede all’Utente di specificare il numero di derivazioni che collegano il collettore ai vari elementi
disperdenti; ad esempio, nel caso si prevedano 4 derivazioni (2 radiatori e 2 pannelli), la rappresentazione grafica assumerà la
seguente forma:

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TERMOLOG

La connessione laterale deve essere utilizzata esclusivamente per collegare il collettore al generatore.

4.3.6 Inserire un radiatore

Per inserire una radiatore nello schema, cliccare sull’icona “Emissione”, posizionarsi con il puntatore del mouse sull’area di
lavoro e cliccare sulla posizione in cui si intende inserirlo. Si accede alla seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Inserire un radiatore


La scheda “Radiatore” è dedicata alla scelta dell’elemento da inserire; dal menù a tendina è possibile selezionare uno dei
radiatori inseriti precedentemente in archivio. Cliccando su Archivio, si accede direttamente all’archivio dei radiatori per
procedere all’inserimento di un nuovo elemento. Mettendo la spunta su Preferiti, verranno presentati in testa all’elenco gli
elementi in archivio scelti come preferiti.
E’ necessario specificare a quale locale è associato il radiatore; cliccando su “Modifica” si accede alla finestra delle “Potenze
disperse dai locali” per il dettaglio delle dispersioni associate.
Nel caso in un locale siano presenti più sistemi di emissione, si può decidere quale percentuale associare ai singoli oggetti,
rispetto alle dispersioni totali (100%), inserendo un valore nella casella “Percentuale carico”.
Con “Maggiorazione” si attribuisce una prefissata quota di dispersioni in aggiunta a quelle di calcolo (contenute nella tabella
“Potenze disperse dai locali”).

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TERMOLOG

Grazie a 2 menù a tendina, si accede direttamente agli elementi contenuti in archivio, per la scelta della valvola e del
detentore presenti sul radiatore.
Si possono infine impostare 2 parametri di controllo: avvisare se l’ingombro è superiore ad una lunghezza fissata e se il numero
di elementi calcolati è maggiore di un valore stabilito.
Spuntando “Disegna ingombro reale”, si ottiene una rappresentazione in scala del radiatore, proporzionale al numero di moduli
calcolati.

4.3.7 Inserire un pannello radiante

Per inserire una pannello radiante nello schema, cliccare sull’icona “Emissione”, posizionarsi con il puntatore del mouse
sull’area di lavoro e cliccare sulla posizione in cui si intende inserirlo. Si accede alla seguente finestra:

Menù IMPIANTO – Inserire un pannello radiante


La scheda “Pannello” è dedicata alla scelta dell’elemento da inserire; dal menù a tendina è possibile selezionare uno dei tubi
che costituiscono il pannello radiante inseriti precedentemente in archivio. Cliccando su Archivio, si accede direttamente
all’archivio dei pannelli radianti per procedere all’inserimento di un nuovo elemento. Mettendo la spunta su Preferiti, verranno
presentati in testa all’elenco gli elementi in archivio scelti come preferiti.
Si hanno poi a disposizione 2 schede: Locale, pavimento e infittimento e Adduzioni in cui si chiede di inserire i seguenti dati:
 Locale, pavimento e infittimento
o “Locale e parametri geometrici”:
 Locale: locale in cui viene collocato il pannello radiante;
 Area utile del locale: superficie utile del locale in cui viene collocato il pannello radiante;
 Temperatura pavimento massima: temperatura massima che può essere raggiunta dal pavimento;
 Percentuale carico: percentuale di carico a cui si decide far lavorare il pannello radiante (utile nel caso in un
locale siano posizionati più pannelli radianti);
o “Struttura del pavimento”:
 Pavimento: tipologia di pavimento nella quale sono inseriti i pannelli radianti (ceramica, cotto, ecc..);
 Spessore: spessore del pavimento;
 Conducibilità: parametro di conducibilità del massetto;
 Spessore sopra tubi: spessore di massetto posto sopra i tubi del pannello;
 Sotto pannello: tipologia del materiale che si intende porre sotto i tubi del pannello. Cliccando sui puntini di
sospensione si accede all’archivio dei pavimenti;
o “Infittimento”:
 Infittisci un’area di: il programma consente di infittire il passo dei pannelli per una determinata area (di solito la
zona “fredda” o periferica di un locale);
 Passo: distanza tra i tubi che costituiscono il pannello (7.5, 15, 22.5, 30cm).
 Adduzioni
In questa sezione è possibile specificare quali sono i tratti di adduzione che partecipano al potere calorifico del
pannello in analisi. Si tratta dei tubi che attraversano il locale per raggiungere un pannello radiante di un’altra stanza (si
pensi ad esempio al corridoio: di fatto è scaldato dai tubi di adduzione che lo attraversano).

4.3.8 Inserire un’adduzione

Per inserire un tubo di adduzione al pannello radiante nello schema, cliccare sull’icona ,posizionarsi con il puntatore del
mouse sull’area di lavoro e cliccare sulla posizione in cui si intende inserirlo. Si accede alla seguente finestra:

www.logical.it 173
TERMOLOG

Menù IMPIANTO – Inserire un’adduzione


La scheda “Adduzione” è dedicata alla scelta dell’elemento da inserire; dal menù a tendina è possibile selezionare uno dei tubi
inseriti precedentemente in archivio. Cliccando su Archivio, si accede direttamente all’archivio dei pannelli per procedere
all’inserimento di un nuovo elemento. Mettendo la spunta su Preferiti, verranno presentati in testa all’elenco gli elementi in
archivio scelti come preferiti.
Una volta scelto il tubo di adduzione dall’archivio, verranno visualizzati i parametri di riferimento richiesti:
 Descrizione: breve descrizione dell’adduzione inserita;
 Marca: marca dell’adduzione;
 Modello: marca dell’adduzione;
 Diametro interno: diametro interno del tubo di adduzione;
 Diametro esterno: diametro esterno del tubo di adduzione;
 Conducibilità lambda: parametro di conducibilità del tubo di adduzione;
 Passo: passo dell’adduzione.

4.3.9 Inserire un ventilconvettore

Per inserire una ventilconvettore nello s