PRIMO PIANO Mercoledì 11 Novembre 2020 11

Ne è convinta Gewiss, azienda bergamasca leader internazionale del settore elettrotecnico

Smart working, la casa si adatta

Grazie alla domotica e alla necessità di investire sull’immobile
DI FILIPPO MERLI FULMICOTONE

L
a prima casa è quella
dell’Atalanta. Uno sta-
dio adeguato agli stan-
I Dieci Comandamenti del dirigente scolastico
dard europei che testi-
monia il legame di Gewiss con
Bergamo, la provincia in cui è
per salvare un anno che rischia di implodere
stata fondata l’azienda leader DI CARLO VALENTINI Immuni diventi obbligatoria almeno per positivo può lavorare a distanza? E chi è
nel settore elettrotecnico con gli alunni e il personale scolastico della positivo asintomatico, oppure è guarito ma

sede a Cenate Sotto. In campo i
giocatori nerazzurri non hanno
problemi di spazio. Al contrario
di chi, durante il lockdown, ha
dovuto modificare le proprie
esigenze abitative. E Gewiss,
dall’alto della sua esperienza
internazionale nella domotica,
ha alcune idee per adattare la
casa allo smart working.
L’azienda bergamasca
conta oltre 1.500 dipendenti
e una presenza in oltre 100
paesi nel mondo, con sei stabi-
limenti produttivi e 16 società
commerciali. Un colosso italia-
no che nonostante la pandemia
guarda sempre avanti. «Il set-
tore elettrotecnico ha subìto le
conseguenze del lockdown dei
mesi scorsi, facendo registrare
una contrazione compresa tra
il 15 e il 20% che ha costret-
to tutta la filiera ad adottare
misure di emergenza per met-
tere in sicurezza il business»,
ha spiegato il ceo di Gewiss,
Paolo Cervini. «Quel che ab-
biamo di fronte è un periodo in
cui l’andamento dell’economia
sarà difficile da prevedere. La
nuova fase non sarà un sem-
plice ritorno al business pre-
Covid, ma più probabilmente
entreremo in un quinquennio
di never normal, una nuova era
definita da cambiamenti sociali
e culturali che influiranno sul-
le priorità e sui comportamenti
individuali».
Cambiamenti che sono av-
venuti fuori e dentro le mura
di casa. «Le analisi sul sentiment
dei consumatori post-Covid ci
parlano di una nuova normali-
tà e rivelano la consapevolezza
diffusa che non si tornerà alla
vita di prima», ha sottolineato
M
arco Bollettino, dirigente scuola secondaria di secondo grado e chi ha un tampone ancora positivo, può lavo-
scolastico, fa parte del gruppo è segnalato dalla App deve avere accesso rare a distanza?)
Condorcet, ripensare la scuola. veloce ai tamponi. 8. Potenziamento dei trasporti. È
Ha elaborato i Dieci Coman- 4. Screening. Il contact tracing per- una delle criticità principali. In certi ora-
damenti per salvare quest’anno scolastico. mette di seguire i contagi ma il rischio è ri gli autobus trasportano solo studenti; è
Eccoli: accumulare ritardo e non riuscire a bloc- tanto difficile riuscire organizzare l’offerta
1. I protocolli di sicurezza. Il «metro care i focolai. Serve una forma di screening di trasporto pubblico a partire da una do-
tra le rime buccali» è stato più che altro periodico, a tappeto, sulla scuola. Test ra- manda che è fissa e nota?
un escamotage per «salvare» il distanzia- pidi, analizzati in pooling per non sovrac- 9. Sangue freddo. Non si può dire che
mento e far entrare in classe tutti, ma non caricare i laboratori, meglio se salivari. È va tutto bene sino al giorno X e poi farsi
ha assicurato la distanza di sicurezza tra vero che i test rapidi lasciano sfuggire dei prendere dal panico dal giorno X+1. Si de-
gli alunni. Dal momento che non è possi- positivi, ma all’interno di uno screening a cida subito cosa fare e in quali condizioni,
bile trovare spazi alternativi, spezzare le tappeto e periodico è un lusso che ci si può sapendo che un piccolo intervento fatto nei
classi o risolvere il problema con i banchi permettere. tempi giusti può evitare una chiusura più
a rotelle è importante che, almeno per le 5. Monitoraggio delle assenze. A scuo- lunga in seguito.
superiori, vi sia l’obbligo della mascherina la dobbiamo monitorare costantemente le 10. Calendario scolastico. Nel secondo
in classe, almeno fino a quando il clima non assenze, dando alle famiglie precise infor- quadrimestre abbiamo la fortuna di avere
permetterà di tenere sempre aperte porte mazioni sulle procedure da seguire. È un le vacanze di Pasqua a inizio aprile, in un
e finestre. È un piccolo sacrificio, ma è ne- grosso lavoro per le segreterie didattiche, punto strategico che potrebbe consentire
cessario farlo. ma è utilissimo. di piazzare una sorta di mini chiusura di
2. Il contact tracing. I Dipartimenti 6. Tamponi. Va potenziata la capacità sicurezza, di due settimane, per stroncare
di prevenzione delle Asl sono sottodimen- di analisi dei laboratori regionali per ga- sul nascere un’eventuale terza ondata.
sionati e fanno molta fatica a tracciare i rantire sia lo screening che il tracciamento, Bisognerebbe, quindi, riprogrammare il
contatti dei positivi. Vanno sicuramente po- anche con numeri grandi. Senza tamponi calendario scolastico, eliminando le va-
tenziati a livello di personale con dei «trac- rapidi, il tracciamento salta. canze di Carnevale, estendendo quelle
ciatori» che riescano a mappare le linee di 7. Regole certe. Eliminiamo tutte le di Pasqua in funzione di «mini chiusu-
diffusione del virus in tempi rapidissimi. Se incertezze nelle regole che riguardano il ra», e spostando la fine della scuola più
salta il tracciamento, salta tutto il resto. personale scolastico e che vanno sistema- avanti a giugno, per recuperare il tempo
3. App Immuni. Come corollario al te al più presto nelle sedi competenti. (per perduto.
punto precedente è opportuno che l’App esempio: il docente in quarantena ma non © Riproduzione riservata
gere in modo ancor più forte le zione tra uomo e ambiente che di scenari e funzioni che miglio- più centrale in questo cam-
esigenze di sicurezza, benesse- consentiranno a qualsiasi edifi- reranno la qualità delle nostre biamento culturale perché è
re, comunicazione e risparmio cio o spazio, pubblico e privato, vite», ha detto ancora il ceo già in grado di realizzare l’in-
energetico». «Stanno prendendo di interagire sulla base delle di Gewiss. «L’impianto elettri- tegrazione con tutti gli altri
forma nuove modalità di rela- nostre esigenze, arricchendosi co giocherà un ruolo sempre sistemi».
UNA CAUSA SAREBBE DOVUTA ALL’IMPOVERIMENTO DEL LINGUAGGIO
Il quoziente di intelligenza, che era
sempre in crescita, ora sta diminuendo
DI CHRISTOPHE CLAVÉ la scomparsa delle maiuscole e della pun- Come si può costruire un pensiero
teggiatura sono esempi di «colpi mortali» ipotetico-deduttivo senza il condizionale?

Cervini. «A emergere è il ritratto
di un consumatore desideroso,
ma anche timoroso di ritornare
ad attività che implichino una
certa vicinanza sociale». «In que-
sto scenario spopolano smart
working, shopping online e ne-
cessità di investire sulla propria
casa per adattarla a ufficio. Si
tratta comunque di tendenze
già in atto da tempo e che, so-
prattutto in ambito elettrotec-
nico, avevano già portato a un
ripensamento in chiave digitale
del modo di concepire gli spazi
interni ed esterni».
In una parola: innovazio-
ne. «Le tecnologie digitali sono
il terreno sul quale si giocherà
la partita più importante dei
prossimi anni. Un cambiamento
radicale al quale siamo arrivati
grazie alla diffusione di stru-
menti digitali come smartpho-
ne e tablet che hanno imposto
un nuovo modo di relazionarsi
tra gli individui, facendo emer-
I
l Quoziente d’Intelligenza (QI) medio
della popolazione mondiale è in con-
tinuo aumento (effetto Flynn). Questo
almeno dal secondo dopoguerra fino
alla fine degli anni 90. Da allora il QI è in-
vece in diminuzione... È l’inversione dell’Ef-
fetto Flynn. La tesi è ancora discussa e mol-
ti studi sono in corso da anni senza riuscire
a placare il dibattito. Sembra che il livello
d’intelligenza misurato dai test diminui-
sca nei Paesi più sviluppati. Molte possono
essere le cause di questo fenomeno. Una
di queste potrebbe essere l’impoverimento
del linguaggio. Diversi studi dimostrano
infatti la diminuzione della conoscenza les-
sicale e l’impoverimento della lingua: non
si tratta solo della riduzione del vocabola-
rio utilizzato, ma anche delle sottigliezze
linguistiche che permettono di elaborare
e formulare un pensiero complesso.
La graduale scomparsa dei tempi
(congiuntivo, imperfetto, forme composte
del futuro, participio passato) dà luogo a
un pensiero quasi sempre al presente, li-
mitato al momento: incapace di proiezioni
nel tempo. La semplificazione dei tutorial,
alla precisione e alla varietà dell’espres-
sione. Solo un esempio: eliminare la parola
«signorina» (ormai desueta) non vuol dire
solo rinunciare all’estetica di una parola,
ma anche promuovere involontariamente
l’idea che tra una bambina e una donna
non ci siano fasi intermedie.
Meno parole e meno verbi coniugati
implicano meno capacità di esprimere le
emozioni e meno possibilità di elaborare un
pensiero. Gli studi hanno dimostrato come
parte della violenza nella sfera pubblica e
privata derivi direttamente dall’incapacità
di descrivere le proprie emozioni attraver-
so le parole. Senza parole per costruire un
ragionamento, il pensiero complesso è reso
impossibile. Più povero è il linguaggio, più
il pensiero scompare. La storia è ricca di
esempi e molti libri (Georges Orwell -
1984; Ray Bradbury - Fahrenheit 451)
hanno raccontato come tutti i regimi tota-
litari hanno sempre ostacolato il pensiero,
attraverso una riduzione del numero e del
senso delle parole. Se non esistono pensie-
ri, non esistono pensieri critici. E non c’è
pensiero senza parole.
Come si può prendere in considerazione il
futuro senza una coniugazione al futuro?
Come è possibile catturare una temporali-
tà, una successione di elementi nel tempo,
siano essi passati o futuri, e la loro durata
relativa, senza una lingua che distingue
tra ciò che avrebbe potuto essere, ciò che
è stato, ciò che è, ciò che potrebbe essere, e
ciò che sarà dopo che ciò che sarebbe potuto
accadere, è realmente accaduto?
Cari genitori e insegnanti: facciamo
parlare, leggere e scrivere i nostri figli, i
nostri studenti. Insegnare e praticare la
lingua nelle sue forme più diverse. Anche
se sembra complicata. Soprattutto se è
complicata. Perché in questo sforzo c’è la li-
bertà. Coloro che affermano la necessità di
semplificare l’ortografia, scontare la lingua
dei suoi «difetti», abolire i generi, i tempi, le
sfumature, tutto ciò che crea complessità,
sono i veri artefici dell’impoverimento della
mente umana.
Non c’è libertà senza necessità.
Non c’è bellezza senza il pensiero della
bellezza.
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