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Corsi di specializzazione per educatori della prima infanzia e

di differenziazione didattica per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria


organizzati dall’Opera Nazionale Montessori

Cronologia della vita di Maria Montessori


a cura di Paola Trabalzini

1870 Nasce il 31 agosto a Chiaravalle, in provincia di Ancona; è figlia unica di Renilde


Stoppani, nata a Monte San Vito (AN) il 25 aprile 1840 e morta a Roma il 20
dicembre 1912, e Alessandro Montessori, nato a Ferrara il 2 agosto 1832 e morto a
Roma il 25 novembre 1915. Montessori ricorda nel libro La mente del bambino la
parentela per parte di madre con Antonio Stoppani, abate e scienziato, autore di Il
bel Paese, pubblicato nel 1876, in cui sono descritte le bellezze naturali dell’Italia;
tale parentela è però incerta.
1873 La famiglia Montessori si trasferisce a Firenze.
1875 La famiglia Montessori si trasferisce a Roma, dove il padre lavora presso il
Ministero delle Finanze.
1876-1881 Frequenta la scuola elementare di via di San Nicolò da Tolentino a Roma. Mostra
anche una passione per l’arte drammatica e frequenta una scuola di declamazione.
1883-1886 Frequenta la Regia Scuola Tecnica “Michelangelo Buonarroti”, tale scelta, pur
inserendosi in un fenomeno in via di sviluppo, tanto che fu possibile in taluni casi
costituire classi femminili accanto a quelle maschili, permane un’opzione
alternativa, che non incontra il favore del padre. Studia italiano, aritmetica, algebra,
geometria, contabilità, storia, geografia e scienze.
1886-1890 Frequenta il Regio Istituto Tecnico “Leonardo da Vinci” nella sezione fisico-
matematica, dove studia italiano, aritmetica, storia, geografia, fisica, chimica,
botanica, zoologia, francese, tedesco, disegno geometrico e ornato. I risultati sono
particolarmente buoni in fisica, chimica, italiano e matematica, meno in disegno e
in lingue. Gli studi a carattere fisico-matematico la conducono prima a pensare di
diventare ingegnere, poi naturalista. La frequenza dell’Istituto Tecnico nella
sezione fisico-matematica permette l’iscrizione ad alcune facoltà universitarie, ma
non a medicina.

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1890-1892 Frequenta il biennio del Corso di laurea in Scienze naturali al termine del quale
ottiene il diploma di licenza. Durante il primo anno di corso sostiene gli esami di
botanica, zoologia, fisica sperimentale, e nel secondo anno quelli di istologia e
fisiologia generale, anatomia comparata ed infine chimica generale ed organica.
Una volta conseguito il diploma di licenza in Scienze naturali chiede, avendo anche
sostenuto due esami integrativi, uno in italiano e l’altro in latino, l’iscrizione al
terzo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia che è accolta.
1892-1896 Frequenta la Facoltà di Medicina formandosi con alcuni dei nomi più importanti
della ricerca medica e sperimentale del tempo, impegnati in progetti di
rinnovamento sociale e civile del Paese, spesso esponenti politici della Sinistra
parlamentare e talvolta massoni. Sostiene gli esami con Jakob Moleschott, per
Fisiologia generale; Clodomiro Bonfigli, per Clinica psichiatrica; Angelo Celli, per
Igiene sperimentale; Guido Baccelli, per Clinica medica. Si laurea il 10 luglio 1896
discutendo la tesi dal titolo Contributo clinico allo studio delle allucinazioni a
contenuto antagonistico con votazione 104/110. Il relatore è il prof. Ezio
Sciamanna, direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Roma, che aveva
studiato a Parigi con Charcot. Probabilmente è però Sante de Sanctis, assistente di
Sciamanna e autore di due scritti rispettivamente sui fenomeni di contratto in
psicologia e sulle allucinazioni antagonistiche, a seguirla nella stesura della tesi.
Nell’ottobre del 1896 Sante De Sanctis inserisce il lavoro di tesi di Montessori nella
sua relazione al IX Congresso della Società Freniatrica svoltosi a Firenze.
Dopo la laurea inizia a lavorare come assistente volontario alla Clinica psichiatrica
dell’Università di Roma, dove si occupa dei bambini frenastenici, e all’ospedale
San Giovanni.
Nel settembre 1896 partecipa a Berlino al Congresso Internazionale delle donne.
1897 Partecipa al Congresso Nazionale di Medicina a Torino, dove denuncia le
responsabilità della società nei confronti della delinquenza minorile.
Pubblica i seguenti scritti:
- Sul significato dei cristalli del Leyden nell’asma bronchiale, in “Bollettino della
Società Lancisana degli Ospedali di Roma”, a.XVI, fasc.I, 1896.
- Montessori M., Montesano G., Ricerche batteriologiche sul liquido cefalo
rachidiano dei dementi paralitici, in “Rivista quindicinale di Psicologia,
Psichiatria, Neuropatologia”, fasc.15, 1 dicembre 1897, pp.1-13.
- Montessori M., Sulle cosiddette allucinazioni antagonistiche, in “Policlinico”,
a.IV, vol.IV, fasc.2, febbraio 1897, pp.68-71, fasc. 3, marzo 1897, pp.113-124.
1898 Il 31 marzo 1898 nasce il figlio Mario dalla relazione con Giuseppe Ferruccio
Montesano.
Nel settembre 1898 partecipa al I Congresso Pedagogico di Torino, dove afferma:
“la questione dei deficienti è prevalentemente pedagogica anziché prevalentemente
medica”. Il riassunto della suo intervento è contenuto in G. C. Molineri e G. C.
Alessio (a cura di), Atti del Primo Congresso Pedagogico Nazionale Italiano,
Torino 8-15 settembre 1898, Torino, Stabilimento Tipografico diretto da F.
Cadorna, 1899, pp.122-123.
In seguito al successo ottenuto a Torino, l’on. Clodomiro Bonfigli, già professore di
Clinica psichiatrica, incarica Montessori di tenere conferenze in varie città italiane
(Padova, Venezia, Genova, Bologna) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul
tema dell’educazione dei frenastenici. Durante le conferenze Montessori tratta
anche della condizione e del ruolo della donna, dato che considera le due tematiche
strettamente connesse.
Pubblica:
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- Miserie sociali e nuovi ritrovati della scienza, in “Roma. Rivista politica


parlamentare”, a.II, fasc.26, 31 luglio 1898, pp.605-608 e fasc.28, 4 settembre
1898, pp.652-655 (sono riprese le proposte fatte a Torino).
- La paranoia, in “Clinica medica”, a.IV, n.43-44, 1898 (trascrizione di una lezione
del prof. Sciamanna).
1899 Nel gennaio 1899 l’on. Bonfigli fonda la “Lega Nazionale per la protezione dei
fanciulli deficienti”, di cui Montessori e Montesano sono i consiglieri. Tra gli
obiettivi della “Lega” vi era quello di istituire una scuola per formare i maestri nei
nuovi metodi per l’educazione dei bambini frenastenici.
Il ministro Guido Baccelli, già professore di Clinica medica, coinvolge Montessori
in un ciclo di conferenze medico-pedagogiche per le maestre di Roma.
A giugno partecipa al Congresso Internazionale delle donne a Londra in
rappresentanza delle donne italiane. Scrive un resoconto del Congresso dal titolo La
questione femminile e il Congresso di Londra, in “L’Italia femminile”, a.I, n.38, 1
ottobre 1899, pp.298-299 e n.39, 8 ottobre 1899, pp.306-307 (la rivista è diretta da
Sibilla Aleramo).
Ottiene l’insegnamento di “Igiene e antropologia” presso l’Istituto Superiore
Femminile di Magistero di Roma, che le sarà affidato sino a l917.
Si iscrive alla sezione europea della Società Teosofica non confermando
l’iscrizione negli anni successivi.
1900 In aprile è inaugurata la “Scuola Magistrale Ortofrenica”, diretta da Clodomiro
Bonfigli, ma gestita in effetti da Montessori e Montesano. Alla scuola è annessa una
classe per le osservazioni dove Montessori lavora direttamente con i bambini
frenastenici, sperimentando il materiale ideato da Séguin e altro da lei stessa
elaborato.
A dicembre è aperto dalla “Lega” l’Istituto Medico-Pedagogico.
Pubblica:
- Riassunto delle lezioni di didattica date in Roma nella Scuola Magistrale
Ortofrenica nel 1900 Roma, Laboratorio Litografico Romano, 1900 poi inserito
nell’Appendice presente in L’autoeducazione nelle scuole elementari, pp. 639-675.
1902 Montessori lascia la “Scuola Magistrale”, si iscrive alla Facoltà di Filosofia ed è
ammessa, in virtù dei titoli già posseduti, al terzo anno.
Pubblica:
- Norme per una classificazione dei deficienti in rapporto ai metodi speciali di
educazione, in Atti del Comitato Ordinatore del II Congresso Pedagogico Italiano
1899-1901, Napoli, Trani, 1902, pp. 144-167.
- La via e l’orizzonte del femminismo, in “Cyrano de Bergerac”, a. II, n. 6, luglio
1902, pp. 203-204.
1903 Pubblica:
L’antropologia pedagogica. Conferenza tenuta agli studenti di filosofia
nell’Università di Roma, Vallardi, Milano; la conferenza è dedicata al prof. Luigi
Credano, docente di pedagogia.
La teoria lombrosiana e l’educazione morale, in “Rivista d’Italia”, a.VI, vol.II,
pp.326-331.
1904 A dicembre consegue l’abilitazione alla libera docenza in antropologia, disciplina
che insegna nella Facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali e in quella di
Medicina.
Pubblica i seguenti scritti:
Sui caratteri antropometrici in relazione alle gerarchie intellettuali dei fanciulli
nelle scuole, in “Archivio per l’antropologia e l’etnologia”, vol.XXXIV, fasc.2,
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pp.243-300.
Montessori M., Influenze delle condizioni di famiglia sul livello intellettuale degli
scolari, in “Rivista di filosofia e scienze affini”, a.VI, vol.II, n.3-4, settembre-
ottobre 1904, pp.234-284.
Si tratta di due ricerche sul campo svolte nelle scuole elementari su alunni in età
compresa tra 9 e 11 anni.
1905 Pubblica:
Caratteri fisici delle giovani donne del Lazio, estratto dagli “Atti della Società
Romana di Antropologia”, vol.XII, fasc.1, pp.3-86 (si tratta del primo studio
antropologico riguardante la popolazione femminile del Lazio, svolto su un
campione di 200 donne tra i 20 e 30 anni).
1906 Nell’inverno è eletta nel giurì per l’assegnazione dei premi all’Esposizione
Internazionale di Milano nel settore della pedagogia scientifica e psicologia
sperimentale.
Incontra Eduardo Talamo, direttore dell’Istituto Romano di Beni Stabili, che le
chiede di occuparsi delle Case dei Bambini che sta aprendo negli edifici ristrutturati
dall’Istituto nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Montessori accetta l’incarico ed
inizia a lavorare nelle Case dei Bambini.
Partecipa alla battaglia per il diritto del voto alle donne e firma il proclama affisso
sui muri di Roma: “Donne tutte sorgete! Il vostro primo dovere in questo momento
sociale è di chiedere il voto politico”.
Insegna Antropologia al “Corso di perfezionamento per i licenziati delle scuole
normali” detto anche “Scuola pedagogica”, istituito presso la Facoltà di Lettere
all’Università di Roma. Terrà l’insegnamento sino al 1910.
Pubblica:
Proclama alle donne italiane: “Donne sorgete. E’ venuto il momento di in “La
Vita”, 26 febbraio 1906 (sullo stesso quotidiano pubblica altri articoli sulla
questione femminile).
1907 Inaugurazione della prima “Casa dei Bambini” in via dei Marsi 53 a Roma; il 7
aprile è inaugurata la seconda, sempre nel quartiere di san Lorenzo. Continua a
sviluppare il materiale di Séguin, creando nuovi materiali per l’educazione dei
sensi.
Pubblica:
- La Casa dei Bambini dell’Istituto Romano dei Beni Stabili, Conferenza tenuta il 7
aprile 1907, Roma, Bodoni.
- L’importanza dell’etnologia regionale nell’antropologia pedagogica, in
“Ricerche di Psichiatria e Nevrologia, Antropologia e Filosofia”, Milano, Vallardi,
pp.603-619 (dedicato allo psichiatra Enrico Morselli nel XXV anno del suo
insegnamento universitario).
1908 La Società Umanitaria inaugura a Milano il 18 aprile la prima Casa dei Bambini
negli edifici popolari di via Andrea Solari 54. Nella “Casa del Lavoro”
dell’Umanitaria sono fabbricati i materiali Montessori.
A Roma è aperta una terza Casa dei Bambini in via Famagosta, nel quartiere Prati.
In aprile partecipa al I Congresso Nazionale delle donne italiane, dove tiene la
conferenza sul tema La morale sessuale nell’educazione, pubblicata nel 1912.
Pubblica:
Come si insegna a leggere e a scrivere nelle “Case dei Bambini” di Roma, in “I
diritti della scuola”, a.IX, n.34, 31 maggio 1908.
1909 A Villa “La Montesca” a Città di Castello (PG), residenza dei Baroni Franchetti, si
tiene il primo Corso di pedagogia scientifica, con 59 partecipanti e 6 uditrici: si
tratta del primo corso di formazione per insegnanti.
Pubblica:
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- Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle


Case dei Bambini, Città di Castello, Tip. Casa editrice S. Lapi, 1909 (in Italia con
accrescimenti e ampliamenti II edizione 1913, III edizione 1926, IV edizione 1935,
V edizione 1950 con il titolo La scoperta del bambino). Il libro riporta la seguente
dedicata “Alla nobil donna Baronessa Alice Franchetti Hallgarten e al Barone
Leopoldo Franchetti senatore del Regno dedico questo libro che è stato da loro
voluto e che per opera loro esce oggi alla vita del pensiero battezzando nella
letteratura scientifica le ‘Case dei Bambini’”.
- Corso di pedagogia scientifica, Città di Castello, Società Editrice, 1909.
1910 Tiene due corsi a Roma: il primo, patrocinato dalla regina Margherita, presso le
Suore Francescane Missionarie di Maria in via Giusti, dove è attiva una Casa dei
Bambini; il secondo, promosso dal Consiglio Nazionale delle Donne Italiane,
presso la scuola elementare “E. Foà Fusinato”. Si tratta di corsi biennali teorici e
pratici che mirano a far conoscere alle insegnanti la metodologia utilizzata nelle
Case dei Bambini.
Rottura della collaborazione con l’Istituto Romano di Beni Stabili.
Pubblica:
Antropologia pedagogica, Milano, Vallardi, s.d. (ma 1910); il libro è dedicato ai
genitori.
1911 Inizia a sperimentare il nuovo approccio educativo nella scuola elementare.
La Società Umanitaria a Milano promuove un “Corso Magistrale per educatrici
d’infanzia dirigenti e assistenti in Case dei Bambini”.
Nasce il “Comitato Nazionale per diffondere il metodo Montessori” con il patronato
della Regina Margherita. Di esso fanno parte: Leopoldo Franchetti; Donna Maraini;
l’economista Antonio De Viti De Marco; Elisa Credaro, moglie di Luigi Credaro;
Ernesto Nathan; il ministro delle colonie Bertolini; Enrichetta Chiaraviglio Giolitti,
figlia del presidente del consiglio Giovanni Giolitti; lo storico dell’arte Corrado
Ricci. Il Comitato sostiene l’organizzazione dei corsi internazionali del 1913 e del
1914.
1912 Il metodo della pedagogia scientifica inizia ad essere tradotto in varie lingue, ad
iniziare dall’inglese e dal francese.
Il 12 dicembre muore la madre.
A New York è istituito il “Montessori American Committee”.
A Londra è istituita la “Montessori Society for the United Kingdom”.
Pubblica
The Montessori Method Scientific pedagogy as applied to child education in “the
Children House”, with additions and revisions by the author, New York, F. A.
Stokes. Sono vendute 5.000 copie in una settimana.
Les Case dei Bambini. La méthode de la péedagogie scientifiquée à l’éducation des
tout petites, Neuchatel, Delachaux-Niestlé.
1913 A gennaio inizia il I Corso internazionale Montessori, tenuto presso la residenza
della studiosa in via Principessa Clotilde a Roma.
Mario va a vivere con la madre e con il nonno.
Primo viaggio negli USA, dove è accolta trionfalmente: il “New York Tribune” la
definisce “the most interesting woman of Europe”.
Il metodo della pedagogia scientifica è pubblicato in polacco, russo e tedesco.
Antropologia pedagogica è edito in lingua inglese a New York.
Seconda edizione italiana di Il metodo della pedagogia scientifica.
1914 A febbraio inizia il II Corso internazionale Montessori, tenuto a Castel Sant’Angelo
a Roma.
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Il metodo della pedagogia scientifica è edito in rumeno e giapponese.


Pubblica:
Dr. Montessori’s Own Handbook, New York, F. A. Stokes, dedicato all’amica e
sostenitrice Donna Maraini Guerrieri Gonzaga. In Italia è pubblicato nel 1921 con il
titolo Manuale di Pedagogia Scientifica: si tratta di un testo agevole, di facile
consultazione, in cui sono presentati in modo sintetico i principi della pedagogia
montessoriana e le attività educative da proporre nella Casa dei Bambini.
1915 All’inizio del 1915, Montessori invia a Barcellona l’allieva Anna Maria
Maccheroni per dirigere la Casa dei Bambini presso la “Casa della Maternità ed
Esposti” dei Padri di San Vincenzo de Paoli: ha inizio l’esperimento di educazione
religiosa con il metodo Montessori esposto nel libro I bambini viventi nella Chiesa
pubblicato nel 1922.
Secondo viaggio negli USA: partecipa all’Esposizione Internazionale di San
Francisco, dove è allestita una classe Montessori nella quale insegna Helen
Parkhurst. I molti visitatori sono particolarmente interessati dal lavoro dei bambini,
osservabile attraverso una parete in vetro. Tiene un corso a San Diego.
Muore il padre.
Il metodo della pedagogia scientifica è edito in spagnolo.
1916 Svolge un corso di formazione a Barcellona, durante il quale viene presentato il
nuovo materiale per l’insegnamento dell’aritmetica, della geometria e della
grammatica a bambini con più di sei anni.
Pubblica:
L’autoeducazione nelle scuole elementari. Continuazione di Il metodo della
pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini,
Roma, Maglione & Strini, dedicato alla Regina Margherita. Nella Prefazione
l’autrice sostiene la necessità di un “Istituto di studi originali” per la formazione di
maestre ed ispettrici che possano diffondere il metodo, aprire scuole e altri centri di
formazione.
Il metodo della pedagogia scientifica è edito in olandese.
1917 Terzo viaggio negli USA, durante il quale a San Diego lancia il progetto della
“Croce Bianca” per soccorrere i bambini feriti nel corpo e nella psiche dalla guerra.
Durante il viaggio Mario sposa l’americana Helen Christie dalla quale avrà quattro
figli. La famiglia Montessori, rientrata in Europa, risiede in Spagna.
Incontra il biologo Hugo De Vries, già citato nella prima edizione di Il metodo della
pedagogia scientifica, dal quale trae la definizione di “periodi sensitivi”, da lui
rilevati nelle specie animali e nei vegetali, e che Montessori osserva nell’infanzia
dell’essere umano.
Il metodo della pedagogia scientifica è edito in danese.
L’autoeducazione nelle scuole elementari è edito in inglese a New York e a Londra.
1918 Papa Bendetto XV dà la sua benedizione apostolica al libro Il metodo della
pedagogia scientifica, che Montessori rende pubblica nel 1926 inserendola
nell’Introduzione della terza edizione del 1926 volendo indicare che nella sua
proposta pedagogica non vi è nulla di contrario alla concezione spirituale
dell’essere umano.
A Napoli si costituisce la “Società Amici del metodo Montessori”, sempre con il
patronato della Regina Margherita, allo scopo di diffondere la pedagogia e le scuole
montessoriane.
1919 La “Società Amici del metodo Montessori” organizza a Napoli, in collaborazione
con il Comune, un corso di formazione. Nei primi anni Venti Napoli era un
dinamico centro montessoriano con un buon numero di Case dei Bambini e scuole
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elementari frequentate da circa millecinquecento allievi.


Tiene un corso internazionale a Londra, il primo di una lunga serie.
1920 Svolge conferenze ad Amsterdam, nelle quali affronta il tema dell’estensione del
metodo alla scuola secondaria.
A Parigi riceve gli onori della Sorbona.
1921 A Calais partecipa al Congresso internazionale della New Education Fellowship,
dalla quale non accetta di farsi assorbire.
Pubblica:
Manuale di pedagogia scientifica, Napoli, Morano (I edizione in lingua inglese
1914).
1922 Svolge conferenze a Magonza.
Si reca a Vienna, dove è aperta una Casa dei Bambini, diretta da Lili Roubiczeck,
che lavora ad un “incontro” tra esponenti della comunità psicanalitica e Montessori,
in particolare con Anna Freud (l’incontro con Anna Freud, però non avvenne).
L’interesse di Montessori per la psicoanalisi si mantiene vivo e costante nella sua
opera, sia con vari richiami in testi quali Il segreto dell’infanzia, Come educare il
potenziale umano, La formazione dell’uomo, sia nelle riviste che fonda tra gli anni
Venti e Trenta. In particolare nel Programma della rivista “Montessori”, apparso
nel numero 2 del 1932 del periodico, tra gli “argomenti ammessi nel giornale
all’infuori del metodo” e che la studiosa ritiene “paralleli ai nostri e capaci di
integrazione anche solo parziale” si trova appunto la psicoanalisi.
Progetta una serie di corsi annuali da tenere a Napoli con il patrocinio del Comune,
del Ministero della Pubblica Istruzione e della “Società Amici del metodo
Montessori”.
Pubblica:
I bambini viventi nella Chiesa, Napoli, Morano.
1923 Riceve il Dottorato Honoris Causa all’Università di Durham.
Tiene una serie di conferenze in Belgio e in Austria rivolte soprattutto ai genitori.
Nell’inverno Mario Montessori scrive a Mussolini lamentando il fatto che il
metodo Montessori, diffuso in moltissime nazioni, sia trascurato proprio nel Paese
in cui ha avuto origine. Se i Montessori si rivolgono al governo italiano per ricevere
sostegno nell’opera di diffusione delle scuole che applicano il metodo,
nell’atteggiamento disponibile di Mussolini si può cogliere il desiderio di avvalersi
della notorietà che Montessori aveva raggiunto all’estero per ricavarne prestigio,
essendo impegnato nella ricerca di un consenso internazionale. Inoltre non è da
escludere che il clima di lavoro ordinato e disciplinato che si osservava nella scuola
Montessori potesse attrarre l’attenzione di Mussolini, pur nella profonda diversità di
presupposti educativi, morali, ideologici, che, inizialmente non esplicitati,
emergeranno negli anni successivi. Dunque negli anni Venti Montessori ha
l’obiettivo di veder riconosciuto in Italia il suo lavoro sia sul piano culturale sia
attraverso l’aumento del numero delle scuole. Per il raggiungimento di questo
scopo apre un dialogo con le forze politiche e religiose del tempo, cercando un
varco tra cattolicesimo e fascismo che stavano per riconciliarsi su alcune questioni
politiche ed educative, sino a giungere nel 1929 ai Patti Lateranensi.
Prime osservazioni sul neonato.
Pubblica:
Das Kind in der familie, Verlag, Wien (Il bambino in famiglia, pubblicato in
italiano nel 1936), raccolta delle conferenze tenute a Bruxelles.
1924 L’8 agosto del 1924 con Regio Decreto è istituito l’Ente Morale Opera Montessori
di cui è presidente onorario Maria Montessori e presidente effettivo Giovanni
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Gentile. Secondo lo Statuto del 1924 all’art. 3, l’Ente ha lo scopo di “divulgare la


conoscenza e l’applicazione del metodo pedagogico concepito dalla dottoressa
Maria Montessori: esso svolgerà, previa intesa, con le competenti autorità
scolastiche, un’attività di assistenza alle scuole, alla quali sia applicato il metodo
Montessori, e provvederà a difendere il metodo da possibili traviamenti nelle sue
applicazioni. Curerà, infine, la propaganda del metodo Montessori mediante
conferenze e pubblicazioni”.
Fonda il periodico in quattro lingue, italiano, francese, tedesco e inglese, dal titolo
“The Call of education. Psyco-Pedagogical Journal International Organ of the
Montessori Moviment” per il quale si avvale della collaborazione di Joffrey
Godefroy, docente di psicopatologia all’Università di Amsterdam, e di Géza
Révész, direttrice del Laboratorio di Psicologia nella medesima università.
1925 A New York incontra il poeta Rabindranath Tagore, premio Nobel per la letteratura
nel 1913. Montessori lo cita nell’edizione del 1926 di Il metodo della pedagogia
scientifica in relazione al fatto che in India erano sorte scuole Montessori-Tagore.
In ricordo dell’incontro, avvenuto l’11 novembre del 1925, Tagore scrive, sotto un
suo ritratto, la seguente dedica “Alla Dr. Maria Montessori in ricordo del mio
incontro con lei a New York e come prova della mia ammirazione”.
A Londra incontra don Luigi Sturzo, fondatore nel 1921 del partito popolare, in
esilio. In occasione della morte di Montessori così don Sturzo scrive: “Mi sono più
volte domandato perché da quarantacinque anni ad oggi, il metodo Montessori non
sia stato diffuso nelle scuole italiane. Allora come oggi, debbo dare la stessa
risposta: si tratta di vizio organico del nostro insegnamento: manca la libertà; si
vuole l’uniformità; quella imposta da burocrati e sanzionata da politici. Manca
anche l’interessamento pubblico ai problemi scolastici; alla loro tecnica,
all’adeguamento dei metodi alle moderne esigenze. Forse c’è di più: una diffidenza
verso lo spirito di libertà e di autonomia della persona umana che è alla base del
metodo Montessori” (L. Sturzo, Ricordando Maria Montessori, in “Vita
dell’infanzia”, a.I, n.5-6-7, maggio-giugno-luglio 1952, p.3).
1926 Tiene corsi di formazione a Milano presso la Società Umanitaria; l’ultimo era stato
quello internazionale del 1914 a Roma.
Terza edizione italiana di Il metodo della pedagogia scientifica. Nell’Introduzione,
oltre alla benedizione apostolica, elenca tutti i paesi in cui le Case dei Bambini sono
diffuse, istituite da buddisti, indù, protestanti, cattolici, socialisti. Per Montessori il
metodo è sì italiano, ma appartiene al mondo intero, perché è il metodo del
bambino posto nelle condizioni di esprimere le sue forze creative. La terza edizione
di Il metodo è duramente criticata da Giuseppe Lombardo Radice, il pedagogista
idealista, autore dei programmi per la scuola elementare della Riforma Gentile.
Si reca in Argentina per un ciclo di conferenze.
Il metodo della pedagogia scientifica è tradotto in India, nelle lingue gujarati e
tamil.
E’ istituita la prima scuola secondaria Montessori ad Amsterdam.
1927 E’ pubblicata la prima rivista montessoriana dal titolo “L’Idea Montessori”, organo
mensile dell’Ente Morale Opera Montessori di cui risulta dal frontespizio essere
presidente onorario Benito Mussolini. Il periodico con resoconti di scuole, articoli
di Montessori e delle sue allieve esprime la posizione del movimento
montessoriano sui temi dell’educazione. La rivista resterà in vita dal maggio 1927
all’agosto 1929, stretta, come le successive, tra problemi economici e crescenti
difficoltà di Montessori a ritagliarsi uno spazio autonomo.
1928 E’ istituita a Roma la Regia Scuola di Metodo Montessori con annessa Casa dei
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Bambini per le dimostrazioni pratiche. Si tratta di una scuola secondaria per la


formazione degli insegnanti. La studiosa ne è la direttrice, ma in effetti sarà
Giuliana Sorge, allieva di Montessori, ad occuparsi della direzione a causa dei molti
viaggi della studiosa.
1929 Ad agosto I Congresso Montessori ad Helsingor (Danimarca) sul tema Principi e
pratica del metodo Montessori, durante il quale è fondata l’Association Montessori
Internationale (AMI), con sede prima a Roma, poi, dal 1932, a Berlino. In seguito
alla chiusura da parte del nazismo delle scuole montessoriane e al rogo dei libri e
dell’immagine della pedagogista, la sede sarà spostata in Spagna, ed infine, dal
1935, a causa della guerra civile spagnola, ad Amsterdam, dove è tutt’oggi.
Il periodico “L’Idea Montessori” chiude.
1930 Corso internazionale a Roma, si tratta del XV, con la presidenza del capo del
governo e la direzione di Montessori.
Pubblica:
Manuale di pedagogia scientifica, Napoli, Morano, II edizione.
1931 A gennaio esce il primo numero del periodico “Montessori. Organo mensile
dell’Ente morale Opera Montessori” che termina le sue pubblicazioni nello stesso
anno, dopo cinque numeri. Direttrice del mensile è Montessori; il direttore
responsabile è Nazareno Padellaro.
Corso internazionale a Roma, si tratta del XVI, con la presidenza del capo del
governo e la direzione di Montessori.
Incontra Gandhi prima a Londra, all’annuale corso internazionale, poi a dicembre a
Roma quando Gandhi visita la sede dell’Opera Montessori, la Regia Scuola di
metodo ed una “Casa dei Bambini”, assicurando il suo vivo interessamento per la
diffusione del metodo Montessori in India.
Pubblica
La vita in Cristo: anno liturgico, Roma, Stab. Tipolitografico Ferri.
1932 A febbraio esce la rivista “Montessori. Organo bimestrale dell’Ente Morale Opera
Montessori” che termina la pubblicazione nel dicembre del medesimo anno, dopo
complessivi sei numeri. Direttrice della rivista è sempre la studiosa; il direttore
responsabile è Enrico Castelli.
In estate si svolge il II Congresso Internazionale Montessori a Nizza sul tema
Principi psicologici dell’educazione. Interviene sul tema della pace e la conferenza
è pubblicata dal Bureau Internationale dell’Éducation di Ginevra con il titolo La
paix et l’éducation, tradotta da Adolphe Ferriere.
Maria e Mario iniziano ad essere sorvegliati dalla polizia fascista, progressivamente
la sua autonomia di azione diminuisce sia nella Regia Scuola di Metodo sia
nell’Opera Montessori.
E’ fondata l’Associazione Montessori Svizzera, di cui è presidente Jean Piaget.
Pubblica:
The Mass explained to children, London, Sheed & Ward.
1933 In estate si svolge il III Congresso internazionale Montessori ad Amsterdam sul
tema Rinascita spirituale dell’uomo.
Maria e Mario Montessori si dimettono dall’Opera Montessori.
Nel 1933 è pubblicato un terzo periodico dal titolo “Opera Montessori. Bollettino
bimestrale dell’Ente morale Opera Montessori”, della cui prima ed unica annata,
1933, si conosce solo il primo numero.
1934 In primavera si volge il IV Congresso internazionale Montessori a Roma sul tema
problema spirituale, scientifico e sociale dell’educazione, vi partecipa anche Piaget.
Si tratta dell’ultima presenza ufficiale di Montessori in Italia, svoltasi in un clima di
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tensione e di “vigilanza” da parte delle autorità. Dopo il Congresso Maria e Mario


Montessori lasciano l’Italia e si recano in Spagna. Il “matrimonio di interesse” tra
Montessori e Mussolini, come Scocchera definisce il rapporto tra la scienziata e il
capo del governo italiano, iniziato negli anni Venti, si conclude con il divorzio nel
1934.
Seconda annata del periodico dal titolo “Opera Montessori. Bollettino bimestrale
dell’Ente morale Opera Montessori” di cui sono pubblicati tre numeri: n.1
(gennaio-febbraio), n.2-3 (marzo-giugno) e n.4 (luglio-agosto).
Primo corso a Dublino.
Pubblica:
Psico Aritmética, Barcelona, Araluce (prima edizione italiana 1971).
Psico Geometría, Barcelona, Araluce (prima edizione italiana 2012).
1935 Tiene il XXI corso internazionale Londra.
Quarta edizione di Il metodo della pedagogia scientifica.
Pubblica:
Manuale di pedagogia scientifica, Napoli, Morano, III edizione.
1936 V Congresso internazionale Montessori ad Oxford sul tema Il bambino nella
società umana.
Con un decreto del Ministro dell’Educazione Nazionale Cesare Maria De Vecchi è
chiusa la Regia Scuola di Metodo.
A luglio inizia la guerra civile spagnola, i Montessori si recano poco dopo in
Olanda, ospiti della famiglia Pierson.
Avvio della scuola “Maria Montessori” a Laren, dove si sarebbe dovuto realizzare il
progetto di scuola media Montesori.
Pubblica
L’Enfant, Paris, Desclée (in italiano il titolo è Il segreto dell’infanzia).
Il bambino in famiglia, Todi, Tip. Tuderte.
1937 VI Congresso internazionale Montessori a Copenaghen sul tema Educate per la
pace.
Fonda il Partito Sociale del Bambino.
Tiene una conferenza sulla pace ad Amersfoort (Utrecht) presso la Scuola
internazionale di Filosofia.
1938 VII Congresso internazionale Montessori ad Edimburgo sul tema Educazione come
aiuto alla vita.
Pubblica:
Il segreto dell’infanzia, Bellinzona, Ist. Editor. Ticinese
1939 Tiene a Londra la conferenza Educate per la pace invitata dal World Fellowship of
Faiths, associazione mondiale delle fedi religiose.
In ottobre parte con Mario per l’India per tenere un corso ad Adyar, vicino Madras,
su invito della Società Teosofica.
Pubblica:
The Erdkinder:a scheme for a reform of secondary education, in “Bullettin of the
Association Montessori Internationale”, Amsterdam, pp.3-23.
1940 Dopo l’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania, Mario è internato in
campo di concentramento e Maria è obbligata a risiedere presso la Società
Teosofica. Le autorità inglesi liberano Mario il 31 agosto giorno del compleanno di
Montessori.
1941 Corso di formazione ad Adyar.
1943 Nel periodo monsonico risiede a Kodaikanal, dove con Mario e l’allieva Lena
Wrikramaratne, studia, osserva sperimenta elaborando il progetto di “educazione
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cosmica” quale risposta ai bisogni dei bambini da 6 a 12 anni.


1944 A Colombo (isola di Ceylon oggi Sri Lanka) tiene un corso per le educatrici dei
bambini più piccoli. Le lezioni sono raccolte nel libro What you should know about
your child (1948).
Torna in India per un corso a Kodaikanal.
Tiene un corso ad Ahmedabad riguardante i primi tre anni di vita del bambino.
1946 Torna in Europa, ad Amsterdam prima e a Londra poi dove riprende a tenere il
corso internazionale aggiornando i partecipanti sui temi approfonditi in India:
educazione cosmica e educazione della prima infanzia.
Incontra a Roma l’allieva Adele Costa Gnocchi, già presente a Città di Castello, per
discutere degli studi sul bambino piccolo e progettare una scuola che prepari il
personale per i neonati e i bambini sino a tre anni di età.
Pubblica:
Education for e new world, Adyar, Kalakshetra, dedicato a George Sidney Arundale
presidente della Società Teosofica (prima edizione italiana, 1970).
1947 Il 3 maggio è ricevuta dall’Assemblea Costituente che le rende omaggio.
Rinascita dell’Opera Nazionale Montessori di cui è presidente l’onorevole Maria de
Unterrichter Jervolino.
Torna in India a Madras, oggi Chennai, dove progetta una università Montessori,
che non sarà però realizzata.
Si reca in Pakistan per un corso di formazione.
Mario sposa Ada Pierson.
1948 Corso ad Ahmedabad, le lezioni sono raccolte nel libro The absorbent mind (1949).
Pubblica:
De l’enfant à l’adolescent, Bruges, Desclée De Brouwer (prima edizione italiana
1970).
The discovery of the child, Adyar, The Theosophical Publishing House (prima
edizione italiana con il titolo La scoperta del bambino,1950)
To educate the human potential, Adyar, Kalakshetra (prima dizione italiana con il
titolo Come educare il potenziale umano, 1970)
1949 A Parigi viene insignita della Légion d’honneur.
E’ candidata per la prima volta al Premio Nobel per la pace.
VIII Congresso internazionale Montessori organizzato a Sanremo sul tema La
formazione dell’uomo nella ricostruzione mondiale: i montessoriani si incontrano
per la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Pubblica:
The absorbent mind, Adyar, The Theosophical Publishing House (I edizione
italiana con il titolo La mente del bambino. Mente assorbente, 1952).
Educazione e pace, Milano, Garzanti, raccoglie le conferenze sul tema tenute negli
anni Trenta.
Formazione dell’uomo, Milano, Garzanti
La Santa Messa spiegata ai bambini, Milano Garzanti.
1950 Nei primi mesi dell’anno conferenze in Norvegia, Svezia e Innsbruck.
In giugno partecipa, come membro della delegazione italiana, alla Va sessione
internazionale dell’UNESCO e poi si reca a Perugia per il XXIX corso
internazionale, organizzato presso l’università italiana per stranieri.
Seconda candidatura al Premio Nobel per la pace.
Ad Amsterdam è insignita dell’Ordine Orange-Nassau, massima onorificenza
olandese.
Nell’inverno tiene un corso di formazione a Roma.
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Milano, Perugia e Ancona le conferiscono la cittadinanza onoraria.


Pubblica:
La scoperta del bambino, Milano, Garzanti.
1951 Congresso internazionale Montessori a Londra sul tema L’educazione come aiuto
allo sviluppo naturale della psiche, dalla nascita all’università.
Ultimo corso internazionale a Innsbruck.
Invia all’UNESCO un messaggio dal titolo Il cittadino dimenticato, in occasione
della ricorrenza della dichiarazione dei diritti dell’uomo, dove denuncia l’errore di
aver tralasciato i diritti del bambino. Il testo è pubblicato in “Vita dell’infanzia”,
rivista da lei voluta per dar voce al movimento montessoriano nel panorama
pedagogico italiano.
Terza candidatura al Premio Nobel per la pace.
1952 All’età di 82 anni quando stava pensando alla possibilità dell’ennesimo viaggio che
l’avrebbe condotta in Ghana per un corso di formazione, Maria Montessori muore il
6 maggio 1952 a Noordwijk aan Zee, in Olanda, dove è sepolta.
“Vorrei essere giovane, - scriveva poco prima a Sofia Ravasi Garzanti con una
calligrafia incerta - per lavorare di più, per aver tempo di scrivere e determinare le
nuove idee e per scrivere specialmente il mio libro psiche: L’Uomo. Mi aiuti come
amica col suo incoraggiamento, col suo sentimento” (S. Ravasi Garzanti, Ultime
trepide parole di Maria Montessori, in “Vita dell’infanzia”, a.XIV, n.7-8, luglio-
agosto, 1965, p.18).
Delle sue opere intellettuali e sociali unico erede e legittimo continuatore lascia il
figlio Mario, “perché - come si legge nel testamento - furono fatte per ispirazione di
lui - con la sua collaborazione affettiva e costante - da quando egli fu in grado di
agire nel mondo: avendo consacrato totalmente la sua vita in aiuto mio e delle mie
opere. […] E così gli amici e quelli che lavorano del mio lavoro – possano sentire il
loro debito verso mio figlio!” (Extracts from Maria Montessori’s last will and
testament (with english translation by Baiba Krumins), in “Communications”, n.1,
1998, p.7).
Pubblica:
La mente del bambino. Mente assorbente, Milano, Garzanti.
Il cittadino dimenticato, in “Vita dell’infanzia”, a.I, n.1, 1952, pp.3-6.

Testi consultati per elaborare la cronologia:


Honegger Fresco G., Montessori perché no? Una pedagogia per la crescita, Milano, Franco
Angeli, 2000.
Honegger Fresco G., Maria Montessori, una storia attuale, Roma-Napoli, L’ancora del
mediterraneo, 2007.
Scocchera A., Maria Montessori. Una storia per il nostro tempo, Roma, Edizioni Opera Nazionale
Montessori, 1997.
Scocchera A., Introduzione a Mario M. Montessori, Roma, Edizioni Opera Nazionale Montessori,
1998.
Trabalzini P., Maria Montessori da Il Metodo a La scoperta del bambino, Roma, Aracne, 2003.
Trabalzini P., Maria Montessori through the seasons of the “method”, in “NAMTA Journal”,
vol.36, n.2, Spring 2011, pp.218.

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