Sei sulla pagina 1di 5

Prima Stazione

Gesù è condannato a morte

Chi ama veramente?

Dal Vangelo secondo Marco


Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre
era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro,
pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il
vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni,
fra loro, che si indignarono: "Perché questo spreco di profumo? Si
poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!". Ed
erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: "Lasciatela stare;
perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me.”

Meditazione
Chi è incapace di amare con tutto se stesso non può comprendere
il gesto della donna: rompere il vasetto di alabastro e cospargere
di nardo preziosissimo il corpo di Gesù è per loro uno spreco da
evitare. Chi ama veramente lo fa in modo incondizionato, non
bada a spese, chi ama veramente esagera nello sprecare amore.
Quel profumo che sembra sprecato è il gesto più amorevole, più
tenero, più attento che Gesù potesse ricevere prima della sua
Passione.

Invocazione

Signore, aiutaci a essere profumo di vita buona.


Signore, aiutaci a sprecare l’amore.

Seconda stazione
Gesù è caricato della croce

Quante volte metto da parte la mia amicizia con Gesù?

Dal Vangelo secondo Marco

Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici.

Ora, mentre erano a tavola e mangiavamo, Gesù


disse: “In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia
con me, mi tradirà”.

Meditazione
Gesù sa chi lo tradirà ma continua a definirlo suo amico,
poiché entrambi mangiano nello stesso piatto.

Prendere il cibo dallo stesso piatto è un segno di


comunione e grande amicizia, quindi Gesù tratta Giuda
da amico fino alla fine.

Possiamo tradire l’amicizia di Gesù ma Gesù non tradirà


mai noi, che siamo suoi amici anche quando non lo
meritiamo. Egli ci considera sempre suoi amici.

Invocazione
Signore Gesù, perdonaci ogni volta che ti voltiamo le
spalle e non riusciamo ad amarti come tu ami noi.

Tredicesima Stazione
Gesù viene deposto dalla croce
Se provassi a guardare cosa vedrei?

Dal Vangelo secondo Marco

Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del


sabato, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio,
che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da
Pilato e chiese il corpo di Gesù.

Meditazione
Il nostro sguardo è spesso superficiale. Non ci accorgiamo di cosa
accade introno a noi, siamo indifferenti, distanti, chiusi,
disinteressati. Facciamo lo sguardo sensibile di queste donne che
sanno osservare e comprendere ciò che sta accadendo. Non
fuggono come i discepoli, restano.

Invocazione
Aiutaci, Signore, a rimanere con te, a non avere fretta.
Donaci la Sapienza del cuore, la capacità di attendere e capire.

Quattordicesima stazione
Gesù è deposto nel sepolcro
Riesco a sperare?

Dal Vangelo secondo Marco


Informato dal centurione, Pietro concesse la salma a Giuseppe
d’Arimatea. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla
croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato
nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro.

Meditazione
Giuseppe d’Arimatea ci invita in ogni occasione a fare tutto ciò
che si deve fare, anche quando sembra che nulla possa cambiare
la nostra vita. Non dobbiamo smettere di avere speranza e di
nutrirla rivolgendo il nostro sguardo a Gesù.

Invocazione
Ti affidiamo, Signore, tutte le persone che hanno smesso di
sperare, che fanno fatica a credere e quelle che hanno fatto della
fede un impegno dove però mettono il cuore.

Conclusione
Abbiamo percorso stazione dopo stazione il cammino di Gesù che
anche il nostro. Facciamoci ora l’ultima domanda: in quale
stazione ti sei fermato? Qual è la stazione che più ti ha colpito?
Portala nel cuore e da lì rimettiti sulla via dirigendoti verso Gesù…

Gesto

Potrebbero piacerti anche