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Le banche-dati INGV:
faglie sismogenetiche (DISS) e terremoti storici (CFTI)
G A B R I E L E TA R A B U S I , E M A N U E L A G U I D O B O N I , G R A Z I A N O F E R R A R I , G I A N LU C A VA L E N S I S E
ISPRA - ITaly Hazard from CApable faults (ITHACA) INGV - Database of Individual Seismogenic Sources (DISS)
Rappresentazione 2D dettagliata; le faglie sono mostrate Rappresentazione 3D semplificata; le faglie sono mostrate come
in mappa come elementi raster oggetti GIS attraverso la loro proiezione in superficie.
Può essere utlizzato come base di dati per analisi di Può essere utlizzato come base di dati per studi di ground
microzonazione e studi di surface faulting hazard. shaking e tsunami hazard e per modelli geodinamici.
Conceptual framework
Solo 35 terremoti!
Il Catalogo CPTI15
raccoglie i dati
parametrici di oltre
4.500 terremoti
verificatisi in Italia
tra il 1000 e il 2014.
Rovida A., Locati M., Camassi R., Lolli B., Gasperini P. (eds), 2016. CPTI15, the 2015 version of the
Parametric Catalogue of Italian Earthquakes. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
doi:http://doi.org/10.6092/INGV.IT-CPTI15
E. Guidoboni, G. Ferrari, D. Mariotti, A. Comastri, G. Tarabusi, G. Sgattoni, G. Valensise (2018) - CFTI5Med, Catalogo dei Forti
Terremoti in Italia (461 a.C.-1997) e nell’area Mediterranea (760 a.C.-1500). Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/
CFTI rappresenta lo studio di riferimento per la maggior parte dei “forti terremoti” presenti in CPTI
Sono presenti tutti i terremoti italiani più forti, con intensità epicentrale pari al grado
VIII MCS o superiore e una selezione di terremoti di intensità inferiore per un totale di
1257 eventi.
CFTI1, 1995 CFTI2, 1997 CFTI3, 2000 CFTI4Med, 2007 CFTI5Med, 2018
1986 primo DB di
sismologia storica
Demografia storica
Terremoti
Bibliografie
Commenti Generali
Commenti Località
La completa trasparenza dello studio per centinaia di terremoti consente, tra l’altro, di:
- fornire un quadro completo che permette anche di inserire il terremoto nel contesto storico, economico e sociale;
- conoscere le valutazioni alla base delle singole attribuzioni delle intensità;
- ricostruire il percorso della ricerca che ha portato ai risultati presenti nel CFTI5 con l’indicazione (e in molti casi la
trascrizione/riproduzione) delle fonti/testimonianze per ogni singola valutazione (ipertesti);
- conoscere il livello di approfondimento del singolo studio (speditivo, intermedio o approfondito);
-poter riprendere la ricerca per miglioramenti/approfondimenti dallo stesso punto in cui è stata conclusa.
Classificazione
1) i commenti storico-critici, sintesi descrittive che permettono di fornire un quadro esatto dell’impatto di un terremoto del passato, che
va oltre le intensità al sito in MCS:
• i danneggiamenti delle singole località e dei beni monumentali associati a elementi di edilizia storica locale;
• le indicazioni sul numero di morti e feriti, anche in rapporto alla demografia;
• le indicazioni sulle ricostruzioni, gli abbandoni e gli spostamenti di sito;
• le descrizioni delle sequenze sismiche del passato per poter valutare come possano evolvere quelle future;
• ………..
Inoltre oggi, attraverso specifici strumenti informatici, è possibile confrontare tutti questi dati tra loro e con altre banche dati, di INGV e
non solo.