Cristina Donati IL TEATRO DELL’OPERA DI GLYNDE- teatro preesistente che è cresciuto in Il teatro di Glyndebourne
e in primo piano la villa
BOURNE Romantico e pragmatico, modo frammentario e casuale negli ul- neo-elisabettiana
tecnologico ed artigianale, esclusivo ed timi cinquanta anni ed è oggi niente al- dell’Organo.
informale al tempo stesso: così doveva tro che un edificio del peggior ecletti-
essere il teatro di Sir George Christie, smo». Il nuovo teatro dovrà essere «con-
committente con il ruolo di moderno vincente dal punto di vista funzionale,
mecenate di una delle opere più amate avere identità e carattere ma senza però
e celebrate di fine millennio. È più di alienare le maggioranze». Infine signifi-
un secolo che in Inghilterra non si co- cativamente conclude «mi rendo conto
struisce un edificio per lo spettacolo. che ciò che oggi viene definito un ‘ca-
Così la decisione, nell’agosto 1988, di polavoro architettonico’ deve in certa
lanciare un concorso ad inviti per Glyn- misura anche essere una ”firma”, ma lo
debourne ha inevitabilmente rappresen- stile di questa “firma” deve riuscire a
tato una sfida progettuale di valore epo- convincere nel suo primo anno di vita
cale: il teatro di Hopkins è quindi anche come nei prossimi cento».
un ‘evento’ che arricchisce il panorama George Christie comunica così le sue
ambizioni ma insieme anche i suoi ti-
michael hopkins & partners mori; i timori di un mecenate consape-
vole delle potenzialità ma anche dei ri-
nevano le prime rappresentazioni; si è vece un imponente volume unico che di Schlumberger a Cambridge. Edifici,
incoraggiati a passeggiare nel parco riesce a convincere di più per la forza come afferma lo stesso Hopkins in una
dove ogni anno sono ideate nuove sce- della sua sintesi. sua recente conferenza al Royal Society
nografie floreali immerse in un’atmo- of Arts a Londra, «fermamente radicati
sfera di Arcadia che si può interiorizzare MICHAEL HOPKINS ARCHITETTO nella tradizione funzionalista che con-
durante il classico pic-nic sull’erba con La scelta di George Christie non è però cepiva l’architettura come oggetto tec-
champagne e vista dell’orchestra che solo di ‘progetto’ ma è anche la difficile nologico, edifici-prodotti che si pote-
gioca a croquet. scelta di un ‘architetto’ con la capacità di vano ‘parcheggiare’ ovunque». Ma nel
Un’immersione culturale ed intellet- interpretare il fascino contradditorio 1985, “la tecnologia scende in città”
tuale, quindi, che si identifica con tradi- della magia di Glyndebourne. Michael quando Hopkins riceve l’ incarico per
zioni e storia a cui George Christie vo- Hopkins è un architetto dai trascorsi l’ampliamento della tribuna Mound
leva riuscire a dare forme architettoni- high-tech divenuto oggi celebrato archi- nello stadio da cricket Lord’s. Per la
che. Il nuovo teatro doveva essere il ge- tetto dell’Establishment. La formazione prima volta Hopkins interviene in un
sto di un patrono illuminato ma anche professionale degli anni ‘70, avvenuta a edificio vittoriano in un contesto ur-
il simbolo di ricordi lontani da non di- rincorrere i sogni e le utopie di Richard bano storico al centro di Londra dove è
menticare. James Stirling e Michael Buckminster Fuller e della Californian inevitabile il dialogo con l’intorno ed il
Hopkins sono i due architetti che si School Building System,avvicina Hopkins rapporto con il preesistente. Gli stru-
contendono l’incarico: demolire il vec- allo studio di Norman Foster con il menti della sola tecnologia minimalista
chio teatro neo-classico di Edmond quale collabora alla progettazione di non sono sufficienti. Hopkins allarga i
Warre (1932) che conteneva 830 posti, uno dei più importanti capolavori del suoi orizzonti progettuali e realizza un
per costruire un teatro competitivo primo high-tech radicale e cioè l’edifi- raffinato sistema di strutture in cui con-
sulla scena internazionale con una ca- cio della Willis Faber a Ipswich, icona vivono coerentemente tradizione ed
pienza di circa 1200 posti. La proposta high-tech dalla impenetrabile facciata innovazione. Il risultato, su cui non è
di Stirling recupera molti degli spazi sinuosa in vetro. Segue una produzione questa la sede per dilungarsi,riceve l’ap-
preesistenti e rispetta la tradizione della di architetture simbolo della machine ae- plauso della critica tanto che pochi anni
‘piccola scala’ delle costruzioni nelle stethic, dalla casa di vetro nel quartiere di dopo segue l’ambito titolo di “Sir” e Interno
campagne inglesi.Hopkins propone in- Hampstead al raffinato centro ricerche l’altrettanto prestigiosa medaglia d’oro dell’auditorium.