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Prefazione:
Luisa Di Biagio
Ringraziamenti:
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno investito tempo ed ener-
gie per la realizzazione di questo lavoro. Quindici Persone Neurodiverse,
Asperger/HFA (High Functioning Autism) che hanno impreziosito con
ogni contributo, in parole o immagini, quest’opera. Tutti ugualmente impor-
tanti, tutti ugualmente profondi e indispensabili. Alcuni preferiscono restare
anonimi, altri gradiscono che il nome sia pubblicato. A tutti va la nostra più
grande riconoscenza.
Un ringraziamento specialissimo va a Giovanna Libera Nuvoletti, scrittrice
e fotografa, che ci ha donato perle come le poesie “Il canto” (pagina 39), “La
vera vita” (pagina 45), “Non sono niente” (pagina 67), “Ronzio” (pagina 67).
Rabbia.................................................................................................................10-11
Gioia....................................................................................................................12-13
Approvazione.....................................................................................................14-15
Sorpresa..............................................................................................................16-17
Paura...................................................................................................................18-19
Dispiacere...........................................................................................................20-21
Disgusto..............................................................................................................22-23
Aspettativa..........................................................................................................24-25
Ansia...................................................................................................................26-27
Ansia/angoscia...................................................................................................28-29
Rancore...............................................................................................................30-31
Indecisione.........................................................................................................32-33
Pentimento.........................................................................................................34-35
Espiazione...........................................................................................................36-37
Estasi...................................................................................................................38-39
Gratificazione.....................................................................................................40-41
Delusione............................................................................................................42-43
Serenità...............................................................................................................44-45
Sicurezza.............................................................................................................46-47
Benessere............................................................................................................48-49
Innamoramento.................................................................................................50-51
Amore.................................................................................................................52-53
Erotismo.............................................................................................................54-55
Dolore.................................................................................................................56-57
Piacere.................................................................................................................58-59
Confusione.........................................................................................................60-61
Shock...................................................................................................................62-63
Panico..................................................................................................................64-65
Impotenza...........................................................................................................66-67
Rassegnazione....................................................................................................68-69
Speranza..............................................................................................................70-71
Responsabilità....................................................................................................72-73
Autostima...........................................................................................................74-75
Collaborazione...................................................................................................76-77
Animali...............................................................................................................78-79
Comunicazione..................................................................................................80-81
Interesse..............................................................................................................82-83
Pace.....................................................................................................................84-85
Perché c’è tanta bellezza
Wolfgang Nightcrowler
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Rabbia nuanti vengono ridotti ad una insulsa ba-
nalità.
“Emozione Rosso sangue; Rosso puro; Troppe cose, troppi stimoli, troppa confu-
scarlatto; scarlatto scuro; immagine di sione, troppe incertezze... è tutto troppo...
cani che hanno paura; mani che ondeg- il mio cervello si sovraccarica ed “esplo-
giano, con forza, accanto al viso; lacrime; de”... urla, pugni, calci, graffi, testa sbat-
lampadari che ondeggiano; immagini di tuta ovunque... poi si spegne...
terremoti; onde che si infrangono, con Non si può spiegare... se non lo provi non
violenza, contro la costa; rosso Capsi- puoi capire...
cum.” E mi sento dire: “non farlo, smettila!!!”...
come se facessi apposta... come se mi di-
“Quando vedo odio verso di me. Sento vertissi a sbattere la testa così tanto da
istinto omicida, penso di uccidere.” farmi venire la nausea... come se fosse fa-
cile affrontare chi mi guarda la faccia e le
“Scarabocchio di linee spezzate e colori braccia graffiate e mi chiede: ”hai lottato
forti: rosso/giallo/nero, sentimento de- con il gatto?!”
ciso, riconoscibile, implacabile, richiede Mi sento presa in giro... non è giusto.”
uno sfogo e azione, necessita di riabilita-
zione lenta e delicata. “Testa sbattuta contro il muro, morsi
È lo Tsunami graffi, calci pugni in testa. Calore
Non si può pensare di reprimerlo e non dentro e fuori, guance bollenti, occhi che
si può placare con nessun muro, nessuna bruciano. Lacrime salate che come coltel-
voce, nessuna minaccia... La rabbia non li tagliano il viso. Odore acre e amaro e
sa ascoltare, le manca la capacità. colore rosso fuoco che imprigiona il mio
La rabbia deve uscire ad ogni modo... for- corpo.”
se le si può trovare un più giusto modo...
Ma con la solidarietà...” “Pressione pressione pressione... la mia
testa è calda ed io sento odio, la mia fac-
“A volte le cose non vanno come avevo cia e calda e sento ferocia, vorrei alzarmi,
programmato; ci sono tanti ostacoli da- vorrei spaccare tutto, aprire tutto, tutti,
vanti a me e mi impegno per superarli, liberarmi... soffoco se non urlo, soffoco
faccio fatica, è una lotta continua...senza se non mi faccio strada con il mio corpo
tregua... mai... teso e violento... non posso fermarmi e se
Poi mi accorgo che le altre persone non devo farlo tutto questo fuoco liquido ri-
è così e sento che tutti i miei sforzi este- bolle in me, facendomi impazzire.”
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Gioia “Odore e colore di tiglio in fiore. Cuore
che batte forte, un sorriso appena accen-
“Emozione lavanda, emozione lavanda nato in un corpo che vibra. Odore di gel-
chiara; profumo di lavanda per casa; fiori somino appena sbocciato, erba alta ed in-
di lavanda tra la biancheria; colore lavan- colta e amanti che fanno l’amore. Acqua
da rosata; luce silenziosa d’estate; bam- trasparente ed azzurrina. Uccelli che can-
bini con vestiti bianchi che corrono tra i tano in primavera in una danza di corteg-
fiori; piccoli cardellini e smeraldini che giamento. Un dono.”
cantano tra le fronde chiare degli alberi.”
“Certe volte la musica è come un fiume
“Quando si sorride in compagnia della Che mi trasporta
persona prediletta. Prato luminoso, odori E in quei momenti
di tonno... e mi sento felice.” C’è solo gioia
E felicità.”
“Ho provato raramente dei veri momenti
di gioia. Mi infonde gioia o qualcosa di “Paura... tremore.. cosa è questa confusio-
simile un gesto inaspettato, anche picco- ne? Qualcosa di gradito... Troppo presto?
lo o l’idea di un progetto che si porterà a Troppo tardi? Cosa accadrà? Sarà vero?
compimento (anche se poi la dura realtà Quanto mi costerà credere che sia vero?
mi riporta sulla Terra). Non penso troppo Ridere ridere... e averne paura... come se
alla felicità, preferisco privarmi di questo stessi rubando qualcosa...”
pensiero perché è insopportabile per me
assaporarla per poi vedermela sottratta. “Ma Gioia è anche quando ti svegli urlan-
Credo di non essere predestinata alla fe- do e piangendo e poi ti rendi conto che
licità. La mediocrità della mia esistenza è era solo un sogno ed i tuoi figli sono an-
la mia più fedele compagna.” cora vivi. Si quella è gioia. Ed è una gioia
gradita.”
“Salto apro le braccia e grido.”
“La gioia risiede nella testa, è una sensa-
“Quando pattino sul ghiaccio, quando zione improvvisa e inaspettata ed è effi-
cavalco, quando vado in bicicletta, quan- mera dura il tempo esatto in cui ti fermi
do vedo o faccio cose che amo... non rie- e ti accorgi che la stai provando, questo
sco a contenere la felicità...saltello e batto ti fa sorridere e ti fa stare bene, l’aria in-
le mani...così si esprime la gioia; torno diventa rarefatta e tu per un attimo
sono momenti miei... è come se il tempo e pensi: “Oh! Ma che cavolo sta succeden-
il mondo intero si fermassero; do?” E poi non te lo chiedi più e ti dici:
esisto io ed esiste ciò che amo, ciò che mi “si, si, è giusto così è bello dovrebbe esse-
rende felice, ciò che mi sussurra: “è que- re sempre così!” Ma nel frattempo non c’è
sta la vita... il resto non conta... vivi.” più e pensi a un’altra cosa e ti dimentichi
di quello a cui stavi pensando.”
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Approvazione
“Erotismo mentale.”
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Dispiacere “Il dispiacere più grande è vivere senza
avere diritti, vivere una vita rubata che
“Emozione Ardesia; Ardesia scura; grigio non riesce a rinascere, come un fiore che
di Payne; verde falpalà.” calpestano sempre.
Dispiacere è per una parola che ferisce,
“Morte di un qualcosa. Penso alla frutta per un commento che sottolinea quanto
appassita. Mi ci metto a pensare, frutta ogni gesto o respiro sia sgradito.
che cade dagli alberi appassita.” Dispiacere è la felicità perduta che nessu-
no ti accorderà mai...”
“Nonostante mi sforzi molto di provare
empatia, mi succede molto spesso di ri- “Come al solito non riesco a dormire...
manere indifferente di fronte alle disav- riflettevo sulle mie relazioni... quello che
venture e alle delusioni delle persone, vedo è che per essere amata devo sempre
anzi. La mia reazione è il più delle volte modificarmi, adattarmi, modellarmi agli
rabbiosa, come se questi incidenti sca- altri... nessuno mi accetta per quello che
turissero da una loro ingenuità o da un sono. Al massimo ottengo tolleranza (che
fraintendimento perfettamente evitabili. detesto) ma non amore... forse solo una
Provo dispiacere quando la disavventura persona lo fa, ma di fatto sono sola...”
capita ovviamente a me, e resta dentro a
macerare per giorni o più o se capita ai
miei cari, ma ammetto che per loro, il mio
disagio dura infinitamente meno.”
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Disgusto “Sapore di amaro, sapore di marcio..
sperma cha a forza ti arriva nella gola e
“Emozione Kaki scuro; emozione Kaki l’impossibilità di sputarlo a causa di pa-
chiaro; verde ftalo; verde vescica; color rola data, senza sapere nemmeno quando
Cacà Dauphin; color Merd’oie.” e come..”
“Di cose brutte e raccapriccianti. Vomito. “Il disgusto è come una melma verde
Mi viene in mente il verde oliva.” acida pezzettosa, che si muove dallo sto-
maco direttamente alla bocca. Quando si
“Ironizzando su me stessa dico spesso di pensa al disgusto si riesce anche a perce-
essere dotata di un olfatto canino. Colgo pire il suo cattivo sapore ipotetico.”
alcuni odori corporali anche appena ac-
cennati come un sistema di rilevamento
sofisticatissimo e riconosco al volo buona
parte dei nomi delle fragranze più popo-
lari appena mi passa accanto la persona
che la indossa e da piccola mi accorgevo
immediatamente e con grande disappun-
to, quando a casa mia si cambiava marca
e tipo di qualsiasi prodotto alimentare.
Questa mia spiccata sensibilità mi pro-
voca anche il disagio di mal sopportare
alcuni odori gradevoli per la maggior
parte delle persone come alcuni alimenti,
bevande o essenze, tanto da dovermi al-
lontanare per evitare nausee o crisi eme-
tiche. Solitamente non associo disgusto a
visioni di immagini violente o dai conte-
nuti forti anche perché sono difficilmente
impressionabile, a meno che si tratti di
crudeltà compiute su animali e bambini.”
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Aspettativa “Occorre integrazione, elaborazione, so-
litudine, riflessione, comprensione di ciò
“Emozione color Oliva; bianco Mille- che si è fatto con le proprie mani.
raggi; marrone ghiaccio; blu di Prussia; Se non si hanno questi spazi, si ha Imita-
verde Areca; silenzio; mani che sfiorano zione.
labbra; mani che coprono la bocca.” Non comprensione.
Non Educazione.
“Alle 3 dovevamo uscire, sono le 3,5 mi- Menzogne.
nuti e non siamo ancora fuori dalla por- Menzogne allora...
ta!!! Ancora non abbiamo le scarpe nem- E nella loro osservazione, il Puma del mio
meno!!!!!!!!!!!!!!!! – ho fatto un compito cuore s’acquieta.
con facilità, dovrei prendere il massimo E pensieroso guarda, in cielo, la bellissi-
dei voti, o giù di lì… - se sento fatica non ma costellazione del Cane.
ce la farò…” Io, Pavél Emanuél, penso: “La gente ca-
pirà”. Occorre loro solo del tempo... solo
“Non capisco mai cosa ci sia aspetti da del tempo.”
me, quando mi sembra di averlo capito
mi accorgo che avevo frainteso, l’unica
cosa di cui sono certa è che pare che delu-
dere le mie aspettative sia non importante
agli occhi del mondo, mentre sembra ap-
parire gravissimo che io, apparentemente
trasparente, possa deludere le aspettative
degli altri. Questa incoerenza mi confon-
de.”
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Ansia
“(L’ho imparata da poco, ma mi ha sem-
“Marrone granata; lacrime; respiro gros- pre fatto tantissima compagnia) quella
so; Vermiglione; Vermiglione scuro; emo- che mi ha fatto digrignare i denti sin da
zione fucsia; attesa; immagine di persone piccolissima, quella che mi fa sentire i
che corrono piangendo;” rumori irriconoscibili come urla e even-
ti angosciosi, tutti quei dolori in tutto il
“Paura della morte, di brutte figure. Mi corpo che non capisco e che mi fanno cor-
sento agitato. Mi fa venire in mente un rere dai dottori, specialisti, lastre e analisi
cavaliere che sta sotto al cavallo, che lo di tutti i tipi... spesso a vuoto – appena
cavalca da sotto.” passa l’ora del mangiare e ancora non lo
vedo o non vedo la possibilità di metterlo
“L’ansia è un’altra mia immancabile presto in bocca – appena è tardi la sera
compagna: si scatena per un telefono che e non vedo la possibilità di essere a letto
squilla o per un incarico anche banalis- entro le 21.30 perché non ce la farò – ap-
simo da portare a termine sul lavoro o pena so che dobbiamo fare qualcosa o che
quando mi viene chiesto un favore. L’at- qualcuno deve fare qualcosa e non vedo
tesa mi snerva e mi rende intollerante se che si prepara per tempo... appena non
non c’è qualcosa con cui distrarmi e mi ho risposte... appena mi guardano strano
inquieta molto essere interrotta mentre o storto... appena le voci si alterano... ap-
sono assorbita da un’attività che mi pia- pena non sono capita... appena vedo sgri-
ce. Spesso mi sfogo con la cheilofagia o dare o dare schiaffi a mio figlio... ... ... ... ...
camminando in solitudine su e giù per la ... non ha fine...”
stanza in preda ai miei pensieri che sfila-
no rapidamente o parlando a voce alta. “Cavolo in preda all’ansia per la partenza
Mi mette in agitazione l’involontaria “in- ho cucinato come una matta un sacco di
vadenza” delle persone che toccano le cose mentre piangevo per il panico e la
mie cose o quando qualcuno in ufficio si mia incapacità ad organizzarmi... insala-
avvicina alla mia postazione. Considero ta di polipo, calamari gratinati e poi ci ho
molto personali i miei spazi e sono fero- bevuto sopra il primitivo! Ora mi sento
cemente attaccata alle mie cose (benché una palla che rotola tra le valigie con la
alcune rarissime volte ne conceda l’u- testa che gira e con un mucchio di altre
so), e soprattutto mi agita dover parlare cose da fare che ovviamente non so come
con qualcuno quando non ne ho assolu- farò! Al momento direi che sono fuori
tamente voglia. Mi rendo conto di esse- uso!!! Mai fare le cose in preda all’ansia!!”
re scortese, ma non so mentire e la mia
espressione irrigidita lascia trasparire il
fastidio. E se qualcuno rimane deluso sin-
ceramente non mi importa affatto.”
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Ansia/Angoscia
“L’ansia è un ombrello, è uno di quegli
“Ho paura... tanto spesso ho paura... forse ombrelli con l’apertura con lo scatto a
continuamente... ma a volte non ci penso; molla, conficcato nella bocca dello stoma-
Perché non so che cosa devo fare in così co. Quando qualcosa da preoccupazione
tante situazioni... non so come compor- Zac! E ti si apre nell’esofago, Zac! E ti si
tarmi... e se faccio la cosa sbagliata? pianta un vuoto d’aria nel petto che ti im-
Se non capisco cosa gli altri si aspettano pedisce di muoverti e respirare e più ti
da me... muovi e più ti punzona con i suoi dentini
Ditemelo per favore... infilati nella carne. Allora non puoi far al-
Spiegatemi.. tro che rimanere così, come un fesso, ad
Abbiate pazienza... per favore... non è la aspettare che finisca presto.”
volontà che mi manca...
Vorrei tanto essere invisibile... a volte vor-
“Odore di candeggina.”
rei addirittura non esistere... almeno po-
trei stare tranquilla... potrei riposarmi...”
“Parlare mi viene difficilissimo e faticoso.
Ora posso farlo, fino ai 16 anni era quasi
“Attesa, cambiamento, incertezza, emo-
impossibile al di fuori della cerchia fami-
zione. Colore grigio, pioggerella fine.”
liare, mi dicevano che dovevano tirarmi
fuori le parole con la catena (inutile dire
“Consapevolezza granitica del pericolo
le immagini mentali che questo mi susci-
imminente, tempie che battono, cuore
tava, tutto con conseguente terrore). Co-
che spinge forte nel petto, mani treman-
munque quando lo faccio mi stanco tan-
ti, parole che scappano scivolando insie-
tissimo sia a cercare di fare un discorso
me ai brividi sulla pelle... impossibilità
chiaro, sia proprio a far uscire la voce. Da
di muoversi, impossibilità di guardare,
bambina il fatto che parlassi con un tono
impossibilità di non guardare... lo sai lo
sai, che andrà male, lo sai lo sai che tutto bassissimo e con gli occhi bassi era conti-
a te lasciandoti morta ma cosciente, im- scia questo, non parlavo per paura che mi
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Indecisione “Il tempo non si ferma, la regola non
cambia, ma è insopportabile. Una scelta
“Luce di rubino; emozione amaranto; blù o l’altra come se avessero peso sul de-
ottomano; immagine di persone accanto stino del mondo, come se vi fossero vite
ad una finestra; uomini sdraiati ad occhi attaccate che verrebbero recise, come se
chiusi sui sofà.” il tuo stesso corpo si disintegrasse senza
quell’ostinarsi a voler tirare i lembi delle
“Quando non ci si decide. Giro di qua e di cose da tenere assieme, senza quell’oscil-
là con la macchina e mi sento abbattuto.” lare statico..”
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Pentimento
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Estasi menti e emozioni che non controllo...”
“Luce d’ambra sulla strada; una tenda “Amore. Orgasmo. Perdita di sé. Senza
bianco antico che oscilla accanto ad una tempo... senza fine. Insieme di colori
finestra; pietre rosa biscotto; azzurro car- armoniosamente composti. Odori delica-
ta di zucchero sulle nuvole; vapore legge- ti.”
ro sulla pelle; occhi chiusi; sorriso dolcis-
simo; profumo di cioccolato; il vento tra Il canto
i castagni; grigio leggero negli occhi (gri-
gio 5%); emozione Lillà ghiaccio; emozio- “Cosa rischi non sai
ne giallo Gazania.” Dovresti gettarti ai miei piedi gridando
“Ti prego
“Carezze sul corpo.” Costruiscimi il mondo col canto
Col canto il tuo canto”
“L’estasi ma fa venire in mente un mo-
mento di perfetta estraniazione vissuto Altrimenti
mentre si è impegnati in un’attività estre- Mi ammazzo
mamente gratificante. Credo che si possa O forse solo smetto di cantare
provare una sensazione di intensa mera- Comunque
viglia solo tramite la conoscenza. Le no- Sparirà l’universo
zioni da apprendere sono varie e pratica- E la colpa sarà soltanto tua.”
mente illimitate, pertanto l’ignoranza e la
mancanza di interessi e di stimoli rende “Capita quando eludi il feroce guardiano
in me l’idea di desertificazione e regresso. dell’ansia, quando lo distrai e riesci ad
sono nell’altra dimensione, quella che infilarti in un pensiero forte, viaggian-
non riesco a condividere col mondo, ma doci dentro come se fosse vena e la tua
che in qualche modo gli altri, quelli che mi amante sangue vivo, liquido, rosso, at-
ascoltano a mia insaputa… mi riferiscono tivo! Perdersi nel sentire.. senza sentire,
che trasmetto loro a tal punto di essere dimenticando, cancellando le tracce del
una persona terapeutica alla sola presen- piacere come se si camminasse all’indie-
za, senza non fare nulla... e mi rende feli- tro nella neve per cancellare le orme con
ce quando trovo il modo di condividerlo un ramo rubato... e poi la scossa, che se ci
senza passività... accorgendomene anche riesci bene a stare senza paura, arriva for-
io... quindi mi capita in spettacoli musi- te come un’onda elettrica e calda, e tutto
coteatrali del mio lavoro... in animazione il corpo ne è pieno e finalmente il cervello
e artiterapie... in una relazione a due di che si accende da solo in mille immagini
qualsiasi tipo tranne che di coppia... so- dorate e selvagge poi tace.. e per un istan-
prattutto se non ci sono di mezzo senti- te non pensi.. per un istante riposi..”
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Gratificazione “Sorriso, pienezza, tutto è in ordine, tutto
come dovrebbe essere e sapere di averne
“Glicine chiaro; glicine scuro; colore del avuto parte è luminoso, è bello, è tiepido
grano all’orizzonte; piacere di tenere il come l’aria della prima mattina di prima-
grano tra le mani; emozione Grand pouf; vera. Sono a posto e l’universo scorre e la
emozione bianco Gelsomino del Cile.” tua parte è fatta e fatta bene. Potresti mo-
rire adesso, ma non per rabbia, ma non
“Approvazione altrui.” per paura. Solo perché il tuo compito è
assolto e va tutto bene.”
“Analogamente all’estasi, ritengo che la
cultura sia uno degli stimoli più gratifi- “Mi fa sentire euforico perché vuol dire
canti per la mente. La ricerca e la catalo- che ti sei sacrificato nel fare delle cose.
gazione delle informazioni nei campi di La gratificazione ti fa sentire euforico
interesse si sono rivelate talvolta fonte di perché quando tu fai una cosa e ti viene
estremo piacere per me. La gratificazione gratificata è una soddisfazione, i tuoi sa-
va vissuta anche nei momenti di estra- crifici sono stati ricompensati.”
niazione: ho ricordi vivissimi di grande
emozione immersa completamente in so- “Libertà di avere punti di vista personali.
litudine nelle mie letture o ascoltando la Libertà di credere che il mondo sia in una
mia musica preferita. determinata maniera. Diritto a che nessu-
Quando mi fanno i complimenti che pos- no neghi il Silenzio a chi parla.”
so capire e di cui mi sento sicura, a cui so
cosa rispondere soprattutto, perché se no “Ricordo le Mura di scuola, l’ombra del
mi arriva un imbarazzo che mi demolisce sole oltre la finestra. Ricordo il vento che
nonostante si trattasse di complimenti... entrava dalla porta del bagno, il colore
poi quando prendo buoni voti e quando degli Iris, le parolacce scritte con il pen-
il lavoro riesce bene senza brutte figure...” narello nero nel Bagno...”
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Delusione se entrasse dentro la pelle portando via
qualcosa.. c’è qualcosa che non trovi più..
“Emozione marrone Ecru; sapore di cene- ma è anche il dolore quello che non trovi
re in bocca; blu notte; color “sale brucia- più, quello che c’era solo le prime cento
to” (denominazione barocca).” volte, le prime mille.. adesso solo vuoto..
anima consumata dalgi errori continui..
“Da un amore o da una persona amata. dal non aver mai capito.. e sempre inve-
Mi sento abbattuto... una partita persa... stito...”
mi fa sentire distrutto... non so se è giusto
però io la penso così.” “Quando gli aspetti Asperger della co-
municazione non vengono premiati, illu-
“Sono diffidente per natura e non con- minati... subentra la malinconia. ...Sì.”
cedo spesso alle persone di prendere
confidenza, a meno che sia rilassata e “Mi fa pensare al cocomero e all’uovo frit-
dunque più predisposta alle chiacchiere to. Penso a queste cose ma non so perché.
futili. Questo mi permette di schermar- I colori del cocomero e dell’uovo fritto mi
mi dal crearmi delle aspettative nei con- eccitano sessualmente, e mi concentro sul
fronti delle persone perché tendo a dare farmi piacere questa cosa per superare la
per scontato tutto ciò che mi viene detto delusione.”
e quando questo viene meno resto molto
sconcertata. Non mi capacito come mai la “Una psicologa anni fa mi ha detto che
gente sia a volte così illogica quando sa- io non so riconoscere la differenza tra i
rebbe molto più semplice essere diretti e rapporti superficiali e quelli profondi,
sinceri...” che tratto tutti in egual modo (profon-
di) e questo oltre a non essere possibile
“Quando c’era un programma a cui tene- è rischioso e dannoso. Mi aveva detto di
vo e salta perché non si capisce o non c’è immaginare dei cerchi, i più vicini era-
un motivo abbastanza importante, faccia no quelli con cui potevo relazionarmi in
triste così :(, quando capisco che il mio fi- modo più coinvolgente... il fatto è che
sico non piace a alcuni e devono farmelo non ci riesco e quindi ho spesso grosse
sapere per forza, o quando piaccio e de- delusioni. Ho pochissime persone con
vono farlo capire davanti a persone che cui mi relaziono e non sono capace nella
possono invidiarmi… specie se sono le maniera più assoluta di non farmi coin-
mie sorelle… preferirei in quel caso esser volgere, con me si è o dentro o fuori dal
la minore.. e lo stesso per le mie caratteri- cerchio mentale. Comunque ho pochis-
stiche generali e caratteriali…” simi contatti e chi da dentro passa fuori
con me ha chiuso, non riesco a fingere o
“Un inizio... e una fine.” modificare il rapporto in qualcosa di più
superficiale. Non parlo solo di affettività
“Senza parole, senza scrittura nella testa.. ma proprio anche di una semplice con-
il vuoto di una sfera aperta non ti regge, versazione, è difficile per me darmi un
non c’è, e l’aria è densa e umida ed è come limite nelle cose che racconto.”
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Serenità La vera vita
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Sicurezza
“Situazione tranquilla.”
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Innamoramento
“Cosa succede a me quando mi innamo-
“Emozione blu ceruleo; blù porpora chia- ro? Semplicemente che qualcuno diventa
rissimo; (sentimento fortemente indefini- il mio interessa principale e il suo bene e
to... è qualcosa come camminare a piedi tutto ciò che lo riguarda diventa per me
nudi sulla costa)...” vitale. È un impegno? Io lo percepisco
anche come un impegno quando questo
“Sentimento decisivo per l’amore. Mi diventa amore.”
vengono in mente pensieri erotici, senti-
mentali e mi sento felice.” “Generalmente pare che se uno ama qual-
cuno questi diventa automaticamente
“Mi è capitato di vivere un innamora- bello bravo intelligente sensibile ecc., ma
mento una sola volta e sono convinta di per me non è così. L’amore non trasforma
poter provare mai più un trasporto simi- la realtà. Non è logico .
le per un altro individuo. Permettere ad Come possa l’amore trasformare la realtà
una persona di accostarsi e di provare a è una cosa che non capisco.
comprendermi è stata una vera e propria Cosa significa non lo so.. e mi viene il so-
svolta. Non è semplice conquistare la fi-
spetto che se le persone che pensano que-
ducia e l’affetto di una persona rabbiosa
sto vedessero la realtà com’è forse non
e inaridita come me, ma lui ha avuto il
amerebbero più.. mi viene il sospetto che
merito di far saltare tutte le barriere che
tutti amino la fantasia dell’amore, non la
avevo innalzato: una difesa necessaria
realtà..
per chi è stata così duramente emargina-
Per me amare significa amare lo stesso
ta. A dispetto delle mie previsioni, per-
ANCHE SE GLI ASPETTI NEGATIVI SI
dura ancora l’amore ritrovato per questa
CONTINUANO A VEDERE BENISSI-
persona anche se l’euforia dei primi tem-
MO, non capisco come “trasformarle del
pi ha fatto posto ad una maturità che cre-
tutto fantasticamente” possa essere amo-
devo assolutamente di non avere. Alcune
re. E faccio anche “atto di fede”, nel sen-
sfumature delle proprie passioni, se non
so che ci credo, ma per dogma, non per
si cercano nell’animo, non potranno mai
prendere vita. logica.
Un mistero dove ci stan dentro, un po’ Solo che per me non è così. E vorrei essere
come nella valigetta di Mary Poppins, parimenti creduta anche io.
cuori, rosso, rosa, baci, corpi che si uni- Ad esempio molte mamme ho visto che
scono, mani che si stringono, occhi dol- si lamentano perché non si sentono ama-
ci… passeggiate… progetti… sogni… te dai figli autistici quando questi dicono
gioia… dolore… ma il problema è che loro che sono brutte.
questi oggetti della valigia,esistono an- MA CHE C’ENTRA? MICA UNO DI-
che in altre dimensioni come l’amicizia, VENTA BELLO SE LO AMI?
la confidenzialità che ci può essere con Se per amarlo lo devi trasformare nella
educatori/ insegnanti/famigliari/alun- tua mente allora non ami lui o lei! Ami
ni/allievi/simpatie/stime/gruppi/ecc... l’idea fantasiosa che la persona ti evoca..
ecc...” e non è la stessa cosa! Io amo qualcuno
anche se è brutto, e se è proprio brutto e
“Caos. Confusione. Paura. Emozione. non mi piace ma lo amo allora vuol dire
Profumo di cocco.” che lo amo davvero davvero!”
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Amore noi, non avrei sentito l’urgenza di scrive-
re. Proprio perché le cose che non sono
“Bianco perla; luce sulle perle; (non lo successe sono più profonde di quelle che
comprendo pienamente... lego la parola sono successe: ed è di questo che si scrive.
Amore al Mare).” Una mia amica dice sempre che le cose
che abbiamo voluto e non abbiamo avu-
“Per me è il sentimento più importante to si materializzano come demoni. Sono
della vita. Mi fa sentire bene, sento, pen- i nostri demoni, e ci girano intorno. Per
so.. mi fa pensare al colore viola e ad un tutta la vita ci vengono a trovare.” Il mio
gattino che mi guarda.” è un amore ritrovato. È rimasto sospeso
in un limbo prima di tornare ad essere di
“Ho capito di provare amore per una per- nuovo mio. Non so se e quanto a lungo
sona dal momento in cui essa è diventata resterà con me, ma so che il mio demone,
il mio primo pensiero appena sveglia e per ora, ha smesso di farmi visita.”
l’ultimo prima di andare a dormire. Gli
anni della separazione tra noi mi hanno “Mani nei capelli. Una carezza sul viso.
portato tanta sofferenza, e la ricerca di Uno sguardo non più sfuggente. Odore
un amore incompiuto mi ha tormentato di fiori bianchi e di Iris blue e giacinti.
a lungo. Ho fatto mie le parole di Geor- Mi fa piangere!”
gi Gospodinov: “Gli amori che non sono
successi durano tutta la vita.”
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Dolore “Senza lacrime. Cuore duro. Freddo. Blu
di Prussia che insegue l’indaco. Vuoto.”
“Cremisi; corpo sulle pietre; accarezzare
un corpo con pietre nere brillanti; corde “HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
sulla pelle; immagini di fruste rinasci- HUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
mentali; piacere; sadomasochismo; ses- UUUUUUUUUUUUUUUUAAAAAAA
sualità.” AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
“Fisico e psicologico. Male. Mi sento AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
come un grillo verde che sta abbracciato AAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”
ad un iceberg.”
“Ho riflettuto moltissimo sul mio schema
“Il dolore fisico, per quanto possa essere sensorio. Sul fatto, cioè, che io, secondo
intenso ha comunque un termine e si può una mia PERSONALISSIMA OPINIONE,
contenere con i palliativi, e questo è con- considero chiarissima la conseguenza:
solatorio. Sono molto sensibile ma non ri- SENSORIALITÀ-DOLORE-COMUNI-
esco a spiegarmi perché riesca a soppor- CAZIONE.”
tare postumi di un intervento chirurgico
mentre il semplice prurito o addirittura
una leggera pressione sulle unghie delle
dita delle mani mi siano insostenibili. Il
mondo della medicina mi interessa mol-
to: affronto le visite con estrema curiosità
e mi piace molto porre dei quesiti al me-
dico ed avere tutte le informazioni possi-
bili nei minimi dettagli. Una volta, poten-
do scegliere tra una sedazione generale e
una epidurale, ho optato per la seconda
pur di essere cosciente e vedere il lavoro
del chirurgo e della sua équipe e di inte-
ragire con loro. È purtroppo la sofferenza
dell’anima a turbarmi perché non si sa
fino a dove essa sia confinata...”
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Piacere A lungo nel mio corpo
Trasformati
“Color Ciliegia; verde Caraibi; musica ca- Sotto la pelle capiente
raibica; bouganvillee alle pareti; musica Dentro al carne bramosa
barocca; bagni calde; oli essenziali; pro- Di carezze soffocanti
fumi; eleganza.” A lungo attese
E attese ancora
“Piacere fisico. Colore Rosso.”
...... Ma
“Il piacere per me è l’impulso che gover- Abbracci fedeli di ricotta e uva passa
na la vita. Credo che ad ognuno sia de- E farina
stinata una misura prestabilita di gratifi- E canditi
cazioni al termine delle quali viene posta
Affidabili
fine anche alla vita stessa.”
Ripieni e gentili
Come pietanze preziose
“Tutto è tondo, il mondo è tondo, intor-
no, dentro e fuori è tutto tondo e si muo-
E ricordi odorosi
ve seguendo i tuoi movimenti… il cibo
E desideri
è buono e il suo gusto è tondo… tutto è
Dentro il corpo
colorato e propositivo...”
Tra le cosce vive
Prendono i posti dei vuoti del sentire
“Materia morbida tra le mani. Colore per
Che avvelenano il cuore
le dita. Odore di animali. Profumo di gia-
cinti lilla. Sabbia.”
Profumo di spezie
Alloro
“Crema nella gola
E rosmarino
Dalle labbra
Burrosa Prepotenti
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Shock
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Panico “Blu e verdi che si toccano e si intreccia-
no. Rossi che si mischiano Senza control-
“Sparizione di ogni colore.” lo.”
“Mi fa sentire morso da un insetto gri- “Non posso descriverlo. Tornerebbe im-
gio.” mediatamente.”
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Impotenza Non voglio più avere paura
Io voglio essere felice
“Maschere africane accanto alla parete; Lasciatemi essere felice.”
disordine in casa, pareti sporche; tessuto
sporco sulle sedie, sul divano, sulla pol- “Senso di nero assoluto. Un respiro ad
trona.” occhi chiusi. Cuore che rallenta. Corpo
senza forza. Attesa. Arrendersi.”
“Quando non posso più comandarmi.
Non in grado di costruire qualcosa.. mi fa Non sono niente
sentire incenerito.”
“Non sono quasi niente
“L’impotenza per me è associata al falli- E parimenti quasi nessuno
mento di una interazione o ad una errata Ma forse è un grande risultato
formulazione di un’azione a cui non si è E l’ho perseguito
in grado di risolvere. È una sensazione Per tutta la vita.”
estremamente svantaggiosa che rende
vulnerabili ed impreparati. La risoluzio- Ronzio
ne a questi eventi così sfavorevoli può
pervenire solo attraverso la disponibilità
“Non sopporto musichette basta la mia
alla cooperazione e alla condivisione di
Immagina una radio accesa nella testa
esperienze da parte propria e delle altre
Che non si spegne mai come la condanna di
persone coinvolte, e soprattutto ad un’at-
dio -
tenta rivalutazione della situazione e ad
È un piccolo handicap
una matura accettazione dei propri limiti
Che si chiama acufene
poiché non è detto che nulla sia irrisolvi-
Probabilmente me lo merito
bile, ma tutto si può imparare.”
Perché nessuno è disposto a perdonarmelo
Come se disturbassi il pubblico
“Non si possono fare delle cose per in-
Con il suono che mi esce dalla testa
capacità o perché non si hanno le risor-
Quando sarò morta io non ci sarò più
se per farle... se non ci si po’ per questo
difendere e non si può soccorrere gli al- Ma la musichetta testarda andrà ancora in
tri questa è frustrante e insopportabile, a giro a cercarmi.”
volte provoca un dolore più pungente di
qualsiasi altro dolore...” “Quando tutta l’aria e ciò che contiene di-
venta quasi solida restando trasparente, e
Sono in balìa di questo strano mondo ti schiaccia, senza lasciare fughe, ti preme
da fuori e ti penetra dentro.. ed è come se
“Nessuno può aiutarmi non esistessi.. e la ragione e la giustizia
Nessuno può raggiungermi non esistono più.. non ha la forza di libe-
Io sono io rarti dal peso del peso del mondo.. puoi
Io vivo solo restare a guardare. Il tuo unico po-
Quello che vedete è reale tere: sentire. Sentire il tuo dolore, sentire
Sono io il rumore di ossa rotte che scriccholano
Sono vera sotto la potenza della negazione dei tuoi
Sono fatta così diritti, sentire che esisti, anche se la tua
Perché mi fate sentire sbagliata? esistenza è trasparente come acqua che
Sono stanca.” sta evaporando e che nessuno riconosce.”
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Rassegnazione tutto questo. Anche chiedere è stancan-
te, le spiegazioni spesso fanno percorsi
“Un mare verde pallido... come foglie nel altrettanto faticose per me per cui ritiro
tardo Agosto; foglie che ondeggiano in spesso nel silenzio...“
un canale; capi che ondeggiano in senso
verticale dicendo sì.” “Anche a me capita di voler parlare e di
non riuscirci... nella mia mente è chiaro
“Quando mi adatto alla situazione senza quello che voglio dire... frasi e parole cor-
combattere più e mettendomi il cuore in rette... ma non mi esce una parola. Quan-
pace... può portare serenità o depressione do non capisco qualcosa o mi vengono
a volte...” dei dubbi interpretativi io chiedo... però
non sempre posso... solo con le persone
“Un pallone abbandonato in mezzo al mare con cui sono in confidenza lo faccio.”
Trascinato dalle correnti
Sballottato dalle onde “Non riesco a dormire e sto pensando
Galleggia...” alla faccenda della comunicazione... ri-
flettevo sul fatto che per me lo scambio
“Negare. Negare te stessa. Rinunciare a è visivo, quindi per immagini, di toni e
quello che sei, a quello che hai, imprigio- ritmico, pausa-pieno. Se la comunicazio-
nare da solo le tue ali. Rinunciare a quel- ne visiva scompare, i toni si abbassano
lo che vuoi. Rinunciare a quello che senti. troppo e le parole diventano sconosciute,
E sapere che questo “perdere” in cambio come parlare un’altra lingua che non co-
del nulla resterà invariato per sempre.” nosco... le pause diventano silenzi è come
spegnere la luce in una stanza, come se
“Mi fa sentire distrutto.” fosse notte sempre... c’è buio, il buio mi fa
paura... perdo il senso dell’orientamento,
“Quello che trovo estremamente difficile, cammino a tentoni... Ecco quello che mi
direi difficilissimo è decodificare i “toni” succede quando stabilisco delle relazio-
della comunicazione, percepirne i segnali ni, di qualunque tipo siano, spesso mi ri-
in tempo o leggerli nelle possibili variabi- trovo al buio e quando ricompare la luce
li del momento. Sono in uno stato di pe- non riconosco più quello che mi circonda
renne confusione, molto ben mascherata perché ho vagato a vuoto, priva di senso
per chi non mi conosce ma poi i risulta- dell’orientamento... mi ritrovo altrove, in
ti sono comunque delle interpretazioni un mondo sconosciuto, con persone sco-
spesso errate o se giuste parziali che por- nosciute e mi sento persa... e mi hanno
tano un senso spesso di frustrazione dif- persa...”
ficilmente immaginabile con conseguen-
ze spesso di rottura. Confondo spesso “Per me tutto costruito, capito, studia-
la stanchezza con la rabbia, oppure con to, ma non spontaneo... a volte mi sento
disinteresse. E così tante altri passaggi mi estranea a tutto ciò che gli altri conosco-
sfuggono, i miei parametri, ciò a cui mi no, capiscono e vivo in un mondo a parte!
aggancio per capire spesso sono dettagli Mi hai fatto venire in mente quanto adoro
che si modificano troppo in fretta e non gli odori di quando piove... e anche i co-
riesco a stargli dietro. Traggo conclusio- lori e come io cerco tutto questo mentre
ni sulla base delle mie esperienze perché la maggior parte delle persone è lì con
quelle degli altri non riesco neanche a l’ombrello proteggersi... io non lo uso, mi
immaginarle... è molto complicato anche piace stare sotto l’acqua, anche quando
solo poter pensare quanto sia stancante “punge”! “
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Speranza
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Responsabilità “Forse allora ho capito perché i “per sem-
pre” non sono per sempre: perché sono
“Emozione Oro vivo; emozione color Ot- promesse fatte all’idea che l’amato evoca
tone; sapore di Rame in bocca; senso di e no alla persona reale.
Oro.” È per questo?
E “ti amo” vuol dire “tu mi evochi una
“La parola data la devo portare a compi- fantasia di bellezza e perfezione, finché
mento o rimediare se proprio non sono ri- la evocherai amerò questa immagine, se
uscita eccezionalmente... se qualcuno sta invece svanirà anche il nostro accordo/
male o dipende in te per qualcosa non lo impegno svanisce.”
si può abbandonare e lasciare senza una E’ così?
via per potersela cavare da solo...”
OH.. mi sa che ho avuto una illuminazio-
“Coerenza. Equilibrio. Essere attendibili. ne! Mi sa che è così!
Senso di sicurezza che mi dà il portare a
termine quello che avrei detto di portare Mi fa orrore!
a termine. Percepisco ogni impegno preso
come se fosse stato scritto col mio stesso Mi fa piangere!”
sangue inciso nella roccia, come se fosse
un patto antico e irrinunciabile, ma non “Mi fa sentire qualcosa che devo gelosa-
mi sento schiava di questa convinzione, mente tenere.. anche qui ansia..”
piuttosto mi sento liberata dalla scelta di
essere coerente.”
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Autostima Resto ad osservarti
Impotente
“Blu cadetto; emozione blu Bondi; blu E ignorata
dodger; pensiero degli uomini indiani se- Perché io sola conosco il nome di mia madre.”
reni che camminano in aperta campagna.
Sapere che si vale anche quando non si ha “Quello che ricordo della mia infanzia e
modo di dimostrarlo, credere in se stessi ancor peggio dell’adolescenza è un’ango-
e sorridere quando si pensa di se stessi... scia costante sempre... ero costantemen-
cosa che in parte faccio (specie sorride- te in uno stato d’ansia e avevo come dei
re)... in parte mi manca nonostante tutte grandi buchi neri nel cervello... tantissi-
le mie risorse e tutte le cose belle realiz-
me cose che non capivo, anche a scuola.
zate...”
Lo sforzo di adattamento è stato notevo-
lissimo e faticosissimo e mi rendo con-
La Dama e la Vita
to solo ora che in qualche modo mi sto
lasciando andare di quanto sono stanca.
“Toccami
Leggo ciò che studia mio figlio e mi torna
La pelle sulla pelle respira il mio respiro
tutto come un film nel cervello, ripercor-
Amarti è un sogno
ro in modo involontario i giorni di scuo-
Sono una goccia di dolcezza nella solitudine ,
la, la confusione, la vergogna, il terrore di
Il succo di una pesca matura che si perde nella
tutto, gli urli, l’aggressività e lo sguardo
terra
interdetto degli altri... e poi la maschera
Inutile come ogni spreco,
quando ho capito che potevo soccombe-
Grido il tuo nome nell’anima
re... per quello che ho potuto mascherare.
...Perché non ho voce.
Cosa vuol dire mascherare? Vuol dire na-
Aghi di rabbia mi scivolano addosso con le
scondere ciò che non capisci a livello so-
dita bagnate
E non riesco a chiudere i miei occhi lucidi ciale e cognitivo e cercare di andare avan-
Sui denti di ghepardo che corrono ad uccidere ti a tentativi, spesso sbagliati, inciampi,
Una radice invulnerabile mi lega al centro studiare come una macchina fotografica
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Animali mali non umani, sembrano più familiari
rispetto ai miei simili a volte, più belli,
“Gli Animali danno tutte le emozioni in più comprensibili.”
questi fogli.”
“Non potrei camminare nel mondo se
“Gli esseri senza spirito, che hanno come non avessi fisicamente i miei cani accanto
noi anima e corpo... significa che provano a me. Loro misurano il mondo per me, e
tutto come noi a tutti i livelli a cui arri- i loro cuori e il loro respiro tengono il rit-
vano con la comprensione di cui dispon- mo del mio cuore e il mio respiro. Loro,
gono... ma non hanno la forza di spirito così diversi da me, loro che camminano
o non sono spiritosi o non sono oppres- con tutte le zampe in terra, mi spiegano
si e rattristati nello spirito... anche se ciò come funzionano i miei simili, dei quali
non significa che non possano soffrire di mi sembra di non capire nulla.”
depressione a livello emotivo/psicologi-
co come noi... ciò che abbiamo in più è la “Da bambina giocavo solo con i lego,
parte spirituale... in effetti loro non hanno costruivo case meravigliose, molto com-
bisogno di pregare...” plesse e città e poi le riempivo di cocci-
nelle. A volte giocavo con una bambola
“Quando sono con te sono felice; avendo il medesimo copione per anni...
non servono le parole, mi irritava tantissimo la finzione, mi in-
basta una carezza e un bacino sul naso; nervosiva l’oggetto inanimato e il dover
esiste solo rispetto reciproco e amore.” “far finta di”. Poi mi sono concentrata
tutta sugli animali perché il rapporto, il
“Difficile descrivere quello che sento, prendersi cura era reale... avevo 9 anni e
perché lo sento troppo forte, mi arriva da allora è un interesse che non ho mai
troppo dentro, così a fondo che quasi più abbandonato insieme alle lego, ne ho
sono schiacciata da idee negative, come la casa piena.”
se fossi parte io di questa emozione. Per
me rappresentano un... Sono senza paro-
le. Sono aperta per prendere tutto... da
loro. Li guardo, li osservo, li studio, li am-
miro, li amo, li annuso, li tocco, mi sincro-
nizzo quando posso sul loro sentire, sul
loro rerpiro, mi ricordano che sono fatta
di carne, mi ricordano che il mio corpo
è vivo, mi ricordano che io sono viva, e
mi aiutano a capire come funzionano gli
agganci sociali, come si agganciano le di-
versità in un gruppo, mi sembrano ani-
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Comunicazione non fosse un mio spontaneo interesse ri-
petere qualcosa che avevo intenzione di
“Giallo limone puro; verde mandorla; comunicare) ecco, quando mi chiedevano
giallo indiano; (anche qui un’emozione io percepivo un pressione paralizzante,
indefinibile... mutevolissima). paralizzante. Non saprei definirlo diver-
Riuscire a condividere: esperienze/lin- samente. Era orribile, era come se tutta
guaggio/pensieri/emozioni/qualsiasi l’aria del pianeta diventasse solida e mi
cosa... insieme a necessità di condividere schiacciasse.. soffocandomi, stritolando-
quando poi si deve abitare insieme o la- mi..”
vorare insieme o costruire qualcosa insie-
me...” “La verità è che adesso che ho imparato
tante cose e che ho studiato il comporta-
“Un ricordo di scuola: “La smetti di se- mento umano arrivando finalmente a ca-
guirci come un cane?!... Dai fastidio!... Ma pire “tecnicamente” alcune delle dinami-
che vuoi?!... Sei ridicola... Cos’è, sei stupi- che sociali, il comportamento degli altri
da?!...” resta per me un mistero nella sua sostan-
za. E anzi, forse più capisco come si “in-
“È terribilmente umiliante quando tutti castrano e posizionano” le sequenze delle
ti parlano e si aspettano risposte, quando scelte e le attribuzioni di valori e signi-
io non riesco a usare la parola e non ho ficati, e meno mi sembra che la sostanza
risposte in parole. E quando tutti dicono abbia un senso per me.”
che lo fai apposta, e ti sgridano e ti fanno
sentire sbagliata e tu stai lì con il tuo mon- “Ieri portavo i cani a passeggio con il
do che non è fatto di parole. O peggio ti bambino e tra la folla delle notti d’estate..
considerano una grande maleducata. si è messo a piovere all’improvviso, tutto
Se non mi sento sicura io non mi muo- è diventato lucido, bello, fresco.. e dentro
vo. Perché buttarsi nelle fauci del leone? l’aria del mondo, come pulviscolo, le al-
Sono sicura con chi ha compreso e accet- tre persone si muovevano e vivevano e
tato. Ma i diversi fanno paura... e mica sceglievano facendo cose che per me, in
tutto si cura con le medicine. Io non mi assoluto, non hanno senso ...
trovo bene con le persone perché parlano E la pioggia scendeva tra me e loro, tra
e io la gente che parla, le parole non le so noi, e loro, perché ho i miei cani nel mio
usare. Io non posso rispondervi a paro- mondo, come se scendesse sul vetro che
le, perché vi ostinate a voler parlare con mi separa dagli altri umani.. da tutti que-
me? Non esiste un altro modo per poter gli umani strani e incomprensibili...”
comunicare?
Quando mi chiedevano di ripetere qual-
cosa, una informazione, una risposta,
qualsiasi cosa (a meno che chiaramente
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Interesse resse è positivo diminuisce la negatività,
la depressione, il dolore, la scarsa autosti-
“Emozione Magnolia; rosa Napoli; rosso ma, la sfiducia, il fallimento...”
Chenille; libri alle pareti; computer acce-
so; linee su di un quaderno; libri sottoli- “Sensualità. Scrittura. Materia. Acqua.
neati, appuntati, annotati, scritti.” il mio interesse mi completa, mi gratifica,
mi soddisfa. Il mio interesse è la ragione
“Quando mi piace fare attività che mi della mia esistenza, più lo appago e più si
coinvolgono. Sono pieno di gratificazio- crea spazio in me per nuove informazio-
ne.” ni che lo completino e lo arricchiscano. Il
mio interesse è bello! Il mio interesxe è
“Laddove ci sia una passione che coin- tutto, è pace... È ME!”
volge appieno un individuo, è possibile
che si crei un mondo di confine tra esso
“Tempesta solare in atto… energia pura…
e tutto il resto. Per i neurodiversi avviene
amarognolo in bocca... lato destro caldo… Vi-
una vera e propria dissociazione che diffi-
brazioni inequivocabili... Piedi a terra... Mani
cilmente coinvolge gli altri, o al contrario,
intrecciate.
vi è l’eccessiva volontà di condividere i
Lacrime.
propri interessi. Si consumano degli au-
Viola striato di arancione.
tentici “rituali” attraverso la raccolta del-
Godo...
le informazioni sull’argomento preferito,
l’apprendimento di tutte le nozioni pos-
Mente disegna cerchi concentrici per acco-
sibili, la catalogazione e la conservazione
gliere energia...
di tutto ciò che lo riguarda, sortendo un
La convoglia verso addome.
effetto realmente benefico. Mi è capitato
Bocca aperta. Respiro lento. Amaro in bocca.
frequentemente di cercare a tutti i costi di
Vibrazione acustica dal tono basso ma costan-
“trasmettere” le mie passioni senza ren-
dermi conto del fastidio arrecato e rima- te.
canza di stimoli” dei miei interlocutori! Ora mani tese verso l’alto.
Ricordo corridoi lunghi. Vuoti. Ricordo aule deserte. Ricordo passeggiate ac-
canto al Tevere. Ricordo tramonti dal Celio... accanto a ville Romane e ai pa-
lazzi palatini.
Pensiero degli esami di maturità (1995). Tornare a casa con un voto alto.
(60/60 e lode). Il viso di mia mamma... il viso di mio padre. La luce che entrava
dalla finestra in camera da pranzo. E un fiore di viola che cade dal terzo piano.
E il pomeriggio libero... gli impegni sono finiti. Pensiero dell’estate sui monti
Lepini... passeggiando sulle coste montuose davanti alla sterminata pianura
laziale.
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Ricordo dei dottori. Del vaso di fiori accanto al lago... Ricordo di come il sole si
infrangesse in mille diamanti... in una polvere di luce portata su dal silenzio.
Ricordo delle estati in solitudini. In maglietta, con Kant in tracolla, al lago
dell’Eur. Da solo. E nella solitudine avere presenti psicologi, dottori, psichia-
tri accanto a me. I miei 16 anni. Un banco. Due dottori. Un test di intelligen-
za. L’idea... la stupida idea... l’orrenda idea che io sia intelligente. Vedere i loro
occhi felici... “Tu sei intelligentissimo Pavél...”. Ed io con la morte dentro,
consapevole che non era una domanda.
Certezza di essere Autistico. Certezza che tutti gli Autistici del mondo sono
miei f r a t e l l i. I fratelli che ho visto ondeggiare e ridere meravigliosamente.
A m o r e per i miei fratelli che urlavano, che gridavano, che ti guardavano con
gli occhi persi e illuminati di mille stelle. Fratelli incapaci di andare al bagno,
orgogliosi di aver scritto bene una parola, orgogliosi di un sorriso, in pausa
prima di parlarti. Quella pausa presente, preziosa, in cui i miei fratelli cerca-
vano la parola. Come un’intuizione, come un bisogno disperato di dire... ed io,
nei miei 16 anni, avere di fronte due persone che mi dicono... “sei intelligen-
te”... no... mio Dio... mai sei... sempre siete... siete... parola meravigliosamente
plurale...
Ricordo del suicidio del figlio della mia professoressa. (Autistico e omoses-
suale). Ricordo della Chiesa... ricordo del suo abbraccio. Lontano... le sue pa-
role sussurrate: “So che puoi capire”... ed io dentro di me... che sussurravo...
“No... no... no... non posso capire”... Ricordo dell’Università. Della paura dei
corridoi. Paura di parlare. Tentativi... fallimenti... “Sei bizzarro...”, “Sei no-
ioso...”, “Eh?”... il voltare dei loro visi. Il loro andare via... il mio osservarmi
mentre tento di essere normale... mentre lotto... lotto... in una lotta inutile. E’
come stare su di una roccia, accanto al mare Egeo. (Egheo... Egheo...). A piedi
nudi sulle rocce. Senza costume. Nudi. E sentire la pietra che lacera la pelle,
sentire la certezza, nella nudità, che è impossibile fare il bagno nel mare pieno
di scogli... E scrivere. Su di ogni foglio a portata di mano...
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Scrivere per fuggire. Per difesa. Per fuga. Per timore. Scrivere su quader-
ni. In ogni calligrafia. Perdersi tra le curve delle lettere, sentire il profumo
dell’inchiostro sulle mani sporche. Vedere i miei fratelli lavorare... avere ami-
ci... interagire. Interrogarmi su di me. Interrogarmi su questa mia incapacità
di relazionarmi con gli altri. Solitudine profonda... vedere gli altri parlare di-
stanti, non avvicinarsi a me. Non umiliarmi... non parlarmi, semplicemente.
Presenza sgradevole... che interagisce meravigliosamente con i professori...
che ha tutti voti alti... l’Autistico. La persona da emarginare. La persona che
non si controlla, che ha s c a t t i di rabbia. La persona che se si sente offesa,
alza le mani fino a spezzarsi le ossa... la persona da lasciare lì. E la mia incapa-
cità a fare il primo passo a capire i sentimenti... a comportarmi come loro... a
difendermi. La certezza di come la mia intimità FUGGA dalle mie mani anche
nel mio sforzo più grande di difenderla... e chiedermi: “Come sanno?”, “Chi
glielo ha detto?”, “Chi è stato a parlare di me?”.
E tornare sempre ai visi, ai corpi, alle danze di tutti i miei fratelli autistici. E
il desiderio delle persone di dire: “Pavél tu NON SEI COME LORO!”. Ed io
che dentro di me dico: “No... no... non capite... sono miei fratelli... fratelli... io
sono loro e loro sono me”... Così rifiuto. Momenti di hikikomori... momenti in
cui non uscivo di casa. E ora... in questo pomeriggio di Maggio... pensare al
futuro...
E ne ho paura. Molta.
So che mi Nasconderò.
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Non esiste la persona singola... esistiamo noi... noi Autistici. Nella nostra
complessità e nella nostra unicità...
Sono Asperger. Sarò sempre solo. Sarò sempre incapace di relazionarmi co-
stantemente con gli altri. Non avrò una famiglia. Non sarò, mai, padre. E lo
accetto.
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“CORRI A GIOCARE... quando ero piccolo era la frase che temevo di più. Le persone non sanno quali tremende insidie ci
siano dietro alla frase CORRI A GIOCARE per un Asperger. Il problema non era tanto giocare, anche se stare con i miei coe-
tanei era come essere chiuso in una stanza piena di palle pazze. Il problema era CORRERE. (flashback) Lo psicoterapeuta dice
che correre migliora la mia coordinazione... quindi ogni giorno devo fare il mio esercizio: correre da un punto A a un punto B.
IL MIO PSICOTERAPEUTA PERO’ NON E’ MAI STATO UN BAMBINO ASPERGER.”
(Yoric Malatesta, Dr. Morgue, da dr. MORGUE , n.2 ,”La morte dentro”)
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