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Javier Andrea Sanfilippo ID

Chimica
Le particelle subatomiche

Materia ed elettricità Charles A. Coulomb (1736-1806) determinò


la legge di Coulomb, per la quale si può
Alcuni materiali hanno la proprietà di poter calcolare con quale forza due copri
essere elettrizzati per strofinio. Il termine puntiformi carichi presentano tali forze di
elettricità deriva da elektron, il nome che in attrazzione e respinsione.
greco si dà all’ambra, sostanza che, di per sé,
L’intensità della forza è espressa dalla
possiede tale caratteristica.
relazione:
q1  q 2
F =k
r2

{k è una costante di proporzionalità; l’unita


di misura della carica elettrica è il coulomb,
come la carica che posta nel vuoto alla
distanza di 1m da una carica dientica:
u = 9,0 10 9 N };

Esperimenti successivi dimostrarono,


Benjamin Franklin (1706-1790) postulò peraltro, l’esistenza di tre particelle più
l’esistenza nella materia di due tipi di semplici, le particelle subatomiche: gli
particelle, di carica postitiva e negativa, che elettroni, i protoni e i neutroni.
si attraggono o si respongono
reciprocamente.
Pertanto, nella materia esistono due tipi di Le particelle subatomiche
cariche elttrice: positive (+) e negative (-).
 L’elettrone
Inoltre le cariche elettriche dello stesso segno
si respingono, mentre cariche opposte si L’elettrone, scoperto da Joseph J. Thomson
−31
attraggono. nel 1897, ha una massa di 9,11 10 kg e una
carica elettrica di −1.6 10 −19 C ,come
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determinato da Millikan nel 1909. catodici fossero particelle aventi una certa
Propriamente, è definita la più piccola massa ed una certa carica negativa,
particella con carica elettrica negativa chiamate elettroni, deducendo inoltre che
presente all’interno dell’atomo. questi fossero componenti couni a tutta la
materia.

 Il protone

Il protone ha una massa di 1,67 10 −27 kg e


corrisponde ad una unità di massa atomica
(1u), risultando 1836 volte più grande di
quella dell’elettrone. La particella,
identificata con il simbolo p+, per convezione
Gli esperimenti di Thomson detiene il valore di caria elettrica +1.

Il tubo di Crookes è fromato da un tubo di


vetro resistente sotto vuoto spinto, alle
estremità del quale sono applicati due
Gli esperimenti di Goldstein
elettrodi collegati con l’anodo (polo +) e il Goldstein modificò il cubo di scarica usato da
catodo (polo -) di un generatore di corrente. Thomson, spostando il catodo e ponendo
all’interno del tubo un gas rarefatto.
Goldstein osservò su un rivelatore una tenue
luminosità. Essa poteva essere interpretata
ammettendo che gli atomi del gas presenti
all’intenro del tubo, emetessero a loro volta
elettroni, trasformandosi in particelle
cariche positivamente, le quali venivano
attratte dal catodo e attraverso il foro
colpivano il rivelatore.
Quando la differenza di potenziale tra gli Tali radiazioni in contrapposizione ai raggi
elettodri raggiunge un valore elevato e la catodici, furono chiamate raggi anodici o
pressione intersa un valore bassissimo si raggi di canale.
osserva l’emissione di raggi luminosi, dal
W. Wien e J.J. Thomson ne determinarono la
catodo verso l’anodo.
carica e la massa.
Thomson, osservando alcuni aspetti di tali
radiazioni, concluse, altresì, che i raggi
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L’atomo può essere considerato come la più


piccola entità di elemento di cui conserva le
caratteristiche chimiche, che dipendono
soltanto dal numero di elettroni e protoni in
esso contenuti.

 Il neutrone
I primi modelli atomici
Il neutrone, scoperto da James Chadwick, è L’indivisibilità dell’atomo daltoniano non
la terza particella elementare presente venne più accettata dopo la scoperta delle
nell’atomo. Esso è privo di carica elettrica, particelle subatomiche.
−27
ma ha una massi di 1,67 10 kg uguale a Nel 1903, pertanto, J.J. Thomson propose un
quella del protone (definita con il simbolo modello che dava dell’atomo l’immagine di
n0). una sfera omogenea carica positivamente,
all’interno della quale sono dispersi gli
elettroni, come “l’uvetta all’interno del
panettone”.
Gli esperimenti di Chadwick
Successivamente, il modello venne messo in
Nel 1932 Chadwick, ripetendo l’esperimento
discussione da Ernest Rutherford, suo
di W. Bethe e H. Becker di bombardare sottili
allievo. Costui, mediante una serie di
lamine di berillio con particelle α emesse dal
esperimenti, riuscì a dimostrare che le
polonio, dimostrò che tali raggi erano
radiazioni emesse dal polonio, chiamate
costituiti da particelle aventi tutte la stessa
particelle α, contenevano particelle positive
massa, indipendentemente dal materiale
identiche a quelle dell’atomo di elio privato
usato, ma prive di carica.
dei suoi elettroni.
In seguito mise appunto l’esperimento che
sconfessò definitivamente l’atomo di
Thomson. Consisteva nel bombardare con
raggi α un sottile foglio d’oro; da ciò
Rutherford osservò che la maggior parte
delle particelle passavano indisturbate
attraverso la lamina, (successivamente
scoperte da Geiger) altre venivano deviate ed
altre ancora addirittura respinte all’indietro.
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Rutherford, dunque, immaginò l’atomo come Gli isotopi


uno spazio vuoto con gli elettroni che si
muovono al suo interno. Al centro, invece, In natura vi sono solamente venti elementi
putò che vi fosse una porzione di spazio con numero fisso di neutroni nel nucleo, tutti
molto piccola rispetto alle dimensioni gli altri presentano atomi con un numero di
dell’atomo, il nucleo atomico, che conteneva neutroni soggetto a variazione.
i protoni. In tal senso, gli isotopi di uno stesso elemento
Secondo tale modello atomico si può sono atomi che hanno lo stesso numero di
affermare che: protoni e di elettroni, ma diverso numero di
neutroni.
❖ L’atomo è costituito da un nucleo centrale;
❖ Gli elettroni occupano lo spazio vuoto L’esistenza degli isotopi giustifica il motivo
intorno ad esso, ruotandogli attorno; per cui gran parte degli elementi ha massa
❖ Il diametro dell’atomo è 1 10 cm ,
−8 atomica espressa da numeri decimali, benché
mentre quello del nucleo centomila volte il numero di massa di un isotopo è espresso
−13 da numeri interi.
più piccolo, 1 10 cm .
Poiché gli elementi contengono una miscela
Inoltre Rutherford, per giustificare
di vari isotopi, la massa atomica viene
l’eccessiva densità nel nucleo, ipotizzò che
determinata come media pesata dei numeri
esso dovesse contenere anche delle particelle
di massa degli isotopi presenti in natura.
neutre, effettivamente scoperte vent’anni
dopo da Chadwick.
In natura: 99,9% idrogeno
Il nucleo atomico 0,005% deuterio
0,005% tritio
Ciascuna specie atomica è caratterizzata da
Es.
un numero di identificazione, chiamato
numero atomico dell’elemento e indicato con Massa atomica relativa:
la lettera Z, che esprime il numero di protoni (1 u  0 ,999 ) + (2 u  0 ,00005 )
contenuti nel suo nucleo. Oltre ai protoni, nel
+ (3 u  0 ,00005 ) = 0 ,99925 u
nucleo sono presenti anche i neutroni con
massa uguale. Il numero di massa A sta,
pertanto, ad indicare il numero totale di
protoni e neutroni presenti nel nucleo di un Lo spettrometro di massa
atomo:
Lo strumento utilizzato per la determinazione
A E delle masse atomiche è lo spettrometro di
Z massa. Esso consente di determinare il
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rapporto carica/massa di particelle cariche


e, da questo, calcolare l’abbondanza relativa
dei vari isotopi di un elemento. Il campione
di un elemento da viene dapprima
vaporizzato, bombardato con elettroni a
elevata energia, successivamente alcuni
atomi si trasformano in ioni positivi
accelerati e convogliati verso un elettrodo
negativo. L’applicazione d’un campo
magnetico provoca la deviazione del raggio
ionico e, a causa dell’inerzia ionica, le
particelle di massa maggiore sono meno
deviate delle particelle più leggere (a parità
di carica).

Spettrometro di massa:
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La Chimica Nucleare

La stabilità del nucleo rapporto neutroni/protoni non è ottimale


(1:1), ma molto elevato il nucleo diventa
La forza che agisce alle piccole distanze instabile e tende a stabilizzarsi mediante
presenti all’interno del nucleo atomico, e ne l’espulsione di alcuni suoi frammenti sotto
assicura la stabilità nonostante la repulsione forma di radiazioni.
elettrostatica, è chiamata forza nucleare
Emettendo radiazioni, il nucleo dell’elemento
forte. Un tipo ti forza attrattiva che agisce
instabile si trasforma in quello di un altro
non solo fra protoni e protoni, ma anche fra
elemento più stabile, e se quest’ultimo a sua
protoni e neutroni e tra neutroni e neutroni.
volta non si trova ad esser abbastanza stabile
Protoni e neutroni, che hanno proprietà a sua volta emetterà ulteriori radiazioni e
molto simili a parte la carica elettrica, sono così via, fino ad arrivare alla formazione di
detti nucleoni. L’energia che tiene uniti i un nucleo propriamente stabile. Tale
nucleoni è appellata energia di legame. fenomeno viene denominato decadimento
Data la possibilità di dimostrare che la massa radioattivo.
di qualsiasi nucleo è inferiore alla somma
delle masse di tutti i nucleoni al suo interno,
Einstein interpretò tale differenza o difetto La radio attività naturale
di massa in termini di energia, proponendo
Nel 1896 il fisico francese Henri Becquerel
la celebre relazione per l’energia di legame
(1852-1908) lasciò per caso alcune lastre
del nucleo:
fotografiche impacchettate in un cassetto e
E = m  c 2 nel momento in cui le utilizzò si accorse che
erano state parzialmente esposte e che
La maggior parte dei nuclei in natura sono contenevano l’immagine di una chiave, posta
stabili, quantunque per numeri atomici tra le lastre e un pacchetto contente composti
abbastanza grandi la repulsione culombiana dell’uranio.
predomina sugli effetti attrattivi della forza
Due anni dopo i coniugi Marie e Pierre Curie
nucleare.
riuscirono a ricavare da tonnellate di
All’aumentare del numero dei protoni, ossia pechblenda, minerale contenente uranio,
Z, la tendenza alla separazione predomina quantità pesabili di un elemento, ancora più
sull’energia di legame e il nucleo diventa radioattivo dell’uranio stesso, a cui diedero
instabile. Si afferma, pertanto, che quando il il nome di radio.
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Tale proprietà di emettere spontaneamente neutrone mediante la perdita di un positrone


radiazioni, come quelle del radio venne (antiparticella dell’elettrone), unitamente
chiamata radioattività (da radio) ed oggi all’emissione di un neutrino.
vengono definiti per convezione radioisotopi
Il numero di massa rimane invariato | Il
o isotopi radioattivi tutti quei nuclidi che per
numero atomico diminuisce | flusso di
stabilizzarsi decadono emettendo radiazioni.
positroni = radiazione β+:
1
+1 p → 01 n + +01 e + 
I vari tipi di decadimento
❑ Cattura di elettroni
❑ Decadimento β-;
Si tratta di un altro modo che hanno i nuclei
Quando un nucleo presenta un rapporto aventi rapporto neutroni/protoni inferiore
neutroni/protoni superiore all’unità esso non all’unità di stabilizzarsi; esso si stabilizza con
è stabile; esso si stabilizza scindendo uno dei la cattura dal nucleo stesso di un elettrone
suoi neutroni eccedenti avendo come della nuvola che lo circonda per combinarsi
risultato un protone ed un elettrone con un protone e formare un neutrone,
unitamente a un’antiparticella del neutrone emettendo, infine, un neutrino.
chiamata antineutrino (ν).
Il numero di massa non cambia | Il numero
La massa atomica non cambia | Il numero atomico è soggetto a diminuzione:
atomico si eleva | flusso di elettroni =
radiazione β-:
1
+1 p + +01 e → 01 n + 
1
0 n → +11 p + −01 e +
❑ Decadimento α;
{le antiparticelle hanno comportamento
opposto, rispetto alle corrispondenti Per gli elementi più pesanti (aventi =
particelle, per quanto riguarda alcune A  200; Z  82 ), un modo comune per
proprietà come il segno della carica elettrica} stabilizzarsi è il decadimento α che consiste
nell’emissione di un nucleo di elio (particella
α), avente 2 protoni e 2 neutroni.
❑ Decadimento β+ o decadimento
positronico; La massa atomica diminuisce di 4 unità | Il
numero atomico di 2 unità:
Quando un nucleo presenta un rapporto
neutroni/protoni inferiore all’unità esso è
238
92 U → 23490 Th + 42 Helio(  )
instabile perché possiede un numero esiguo
❑ Emissione γ;
di neutroni rispetto ai protoni; esso si
stabilizza trasformando un protne in un
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Un decadimento nucleare può, altresì, essere


accompagnato da un particolare tipo di
radiazione elettromagnetica denominata
radiazione γ ad alta frequenza che ha la
proprietà di essere elettricamente neutra e di
possedere elevata energia. Non comporta
alcuna espulsione nucleare, pertanto, funge
solo come riaggiustamento energetico dopo
l’emissione di una particella α o β. Questo
tipo di emissione radioattiva si può ottenere
anche artificialmente bombardando un
Nel 1910 Marie Curie riuscì, inoltre, ad
anodo metallico con un fascio di elettroni. In
ottenere per la prima volta il radio puro.
questo caso la radiazione ottenuta si chiama
Codesto elemento impiegherà ben 1590 anni
radiazione X.
per dimezzare perfettamente la propria
Il numero di massa non varia | Il numero massa.
atomico non cambia.
Esistono, peraltro,
nuclidi che hanno
un tempo di
dimezzamento
dell’ordine di
miliardi di anni e
che esistono,
quindi, fin
dall’origine
dell’universo.
Altri, invece, ne
Il tempo di decadimento: le
detengono addirittura di minori dell’ordine
famiglie radioattive di pochi anni, giorni, ore, minuti o
addirittura secondi.
Il tempo che impiega un nucleo instabile a
trasformarsi in un nucleo stabile viene detto SI può ammettere che questi ultimi
tempo di decadimento. Il tempo impiegato da “discendano” dal decadimento ei primi. Gli
un nucleo radioattivo per trasformare metà elementi capostipiti e i nuclidi da essi
della sua quantità iniziale è sempre costate e generati costituiscono le cosiddette famiglie
acquisisce la nomina di tempo di radioattive.
dimezzamento o periodo di
semitrasformazione.
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accelerate mediante l’uso di


campi elettrici per poter
superare la barriera di
potenziale e scontrarsi con il
nucleo, anch’esso positivo. A
seconda del tipo di reazione
si può ottenere oltre
all’espulsione di protoni,
altresì quella di neutroni e
particelle α.
Anche i neutroni posso
essere usati come proiettili
e, in modo generale,
bombardando con neutroni
lenti un atomo di numero
atomico Z e numero di
massa A, si ottiene un suo
isotopo di numero di massa
A+1, mentre l’energia
sprigionata viene emessa
sotto forma di raggi γ:
A
Z E + 01 n → A +Z1 E + 
La radioattività artificiale
Se il nuclide ottenuto è instabile, l’isotopo che
È possibile ottenere trasformazioni nucleari si forma risulta a sua volta radioattivo.
anche in modo artificiale, bombardando Le reazioni nucleari hanno consentito di
nuclei atomici con particelle elementari ottenere in laboratorio gli elementi
opportunamente accelerate. Questo tipo di transuranici, ossia con numero atomico
trasformazione non può essere considerato superiore a quello dell’uranio 92, che sono
una normale trasformazione che coinvolge pertanto tutti gli elementi artificiali.
soltanto gli elettroni più esterni dell’atomo.
Si tratta propriamente di una reazione
nucleare.
Le particelle cariche positivamente ed usate
come proiettili per il bombardamento dei
nuclei devono necessariamente essere
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Le reazioni nucleari
Esistono complessivamente due fondamentali
processi utilizzati per l’ottenimento energia
nucleare: la reazione di fissione nucleare e la
reazione di fusione nucleare.

 Fissione nucleare
La reazione di fissione nucleare consiste nel
bombardare con neutroni lenti un nucleo
pesante, che viene chiamato elemento fissile.
In tal senso, se si bombarda l’uranio 235,
dapprima il nucleo bersaglio accoglie il
neutrone (fissione) trasformandosi  Fusione nucleare
236
nell’isotopo instabile U che si scinde, a La reazione di fusione nucleare è il processo
sua volta nel cripto 90 e il bario 143, inverso a quello della fissione. Consiste,
liberando contemporaneamente 3 neutroni i difatti, nell’unione (fusione) di nuclei di
quali continueranno la propagazione a atomi leggeri, che danno luogo alla
catene e il processo di rottura di altri atomi formazione di nuclei estremamente più
d’uranio fissili. pesanti.
Nella reazione la somma delle masse dei due
elementi ottenuti e dei tre neutroni è
leggermente inferiore alla massa dell’uranio
236 che li ha generati. Questo difetto di
massa Δm si trasforma e si tramuta in
un’enorme quantità di energia nucleare,
secondo l’equazione di Einstein
E = m  c 2 .

Tale processo può avvenire solo se gli atomi


sottoposti alla collisione possiedono una
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grande energia cinetica, ma soprattutto


l’intero processo è effettuabile unicamente a
temperature estremamente elevate
dell’ordine di decine di milioni di gradi (la
materia perde la sua normale struttura per
trasformarsi in una miscela gassosa,
denominata plasma, stato di materia
irraggiungibile e, pertanto, assente sulla
terra).
La fusione nucleare e il plasma sono
ragguardevolmente diffusi nell’Universo
come fenomeno e stato della materia che
originano le stelle.

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