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Proprietà dei Nuclei Magnetici

• L’obiettivo fondamentale di ogni nucleo


magnetico nei trasformatori è quello di fornire un
cammino privilegiato al flusso magnetico in modo
da facilitare l’accoppiamento tra due o più
avvolgimenti
• Questo permette di adattare differenti livelli di
tensione garantendo, allo stesso tempo,
l’isolamento elettrico tra i diversi avvolgimenti
• L’utilizzo di nuclei di materiale ferromagnetico
nella costruzione di induttori serve ad accoppiare
l’avvolgimento ad un elemento non magnetico
(traferro o air-gap) confinando opportunamente il
flusso magnetico

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Linee di campo magnetico e linee equipotenziali create
da una coppia di conduttori paralleli percorsi dalla
stessa corrente ma in senso opposto

-I +I

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Linee di campo magnetico e linee equipotenziali create
da un solenoide in aria

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Ciclo di isteresi

B
Φ = B Ae

∫ u dt = NΦ

H
F = H le
F
I=
N

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Energia associata al ciclo d’isteresi

∫ u dt
B

C
II I

I
III A IV

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Eccitazione sinusoidale
u(t)

∫ u dt
t

A B C D A

3
Proprietà dei Nuclei Magnetici
Induttore in aria

∫ u dt
C

D
B I

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Condensatore

∫ u dt
C

B
D I

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Resistore

∫ u dt
C

D B
I

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Induttore su nucleo ferromagnetico ideale

∫ u dt
C

D B
I

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Eccitazione impulsiva
B C
u(t)

E H
A D t

F G

∫ u dt C,D E,F

A,B G,H

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Induttore in aria

∫ u dt
C,D,E,F

A,B,G,H

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Resistore

∫ u dt
F D E C

G H A B

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Induttore su nucleo ferromagnetico ideale

∫ u dt
C,D,E,F

G,H,A,B

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Effetto dello spessore del nucleo: differente
lunghezza dei percorsi magnetici
∫ u dt

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Effetto di regioni non magnetiche all’interno del
materiale

∫ u dt
Energia
recuperata
R

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Effetto di disomogeneità nel materiale

∫ u dt
R

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Effetto di un traferro elevato

∫ u dt
Energia
recuperata

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Proprietà dei Nuclei Magnetici
Punti da ricordare

• Tutte le linee di flusso formano percorsi chiusi.


• Una variazione di flusso non può avvenire
istantaneamente perché richiede una variazione
di energia.
• L’energia positiva o negativa si calcola come area
tra la caratteristica e l’asse verticale.
• Materiali magnetici ideali non immagazzinano
energia; viceversa, dissipano un’energia
proporzionale all’area del ciclo di isteresi.
• L’energia è immagazzinata solo in regioni non
magnetiche.

Proprietà dei Nuclei Magnetici


Ciclo di isteresi ridotto

∫ u dt

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Curve di Perdita

Proprietà dei Nuclei Magnetici


∫ u dt
R

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Perdite per Correnti Parassite
La tensione indotta nel materiale produce
correnti parassite
Flusso
magnetico
Correnti
parassite
Modello circuitale

RE

NUCLEO

Perdite per Correnti Parassite

Modello circuitale: RE

Up2 Up2 δ
PD1 = PD2 = = 2PD1
RE RE
+10V

+5V

t t
-5V

-10V

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Perdite per Correnti Parassite
Laminazione di nuclei a leghe metalliche

Correnti
parassite Flusso
magnetico

NU
CL
EO

Proprietà dei Nuclei Magnetici

• I materiali magnetici servono per confinare il flusso magnetico in modo da


accoppiare efficacemente avvolgimenti diversi (trasformatori) o per forzare il
flusso attraverso una regione non magnetica desiderata nella quale
immagazzinare energia (induttori).
• Un’elevata induttanza non significa un’elevata energia immagazzinata dato che
essa richiede minore corrente magnetizzante per saturare il nucleo e quindi
minore energia.
• Le perdite per isteresi sono direttamente proporzionali alla frequenza ed alla
potenza n-esima della variazione di densità di flusso ∆B.
• Le correnti parassite nel nucleo sono proporzionali alla tensione per spira
applicata all’avvolgimento principale e non dipendono dalla frequenza (a parità
di nucleo e numero di spire). Le perdite associate alle correnti parassite sono
proporzionali al quadrato della tensione per spira.
• La saturazione e le perdite nel nucleo limitano sia il valore massimo
dell’induzione BSAT sia la sua massima variazione. Questo si riflette come
limitazione in termini di tensione x tempo applicata all’avvolgimento.
• Lo scopo di un induttore è quello di immagazzinare energia. Nei trasformatori
l’energia immagazzinata rappresenta un fattore parassita.

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Effetto Pelle negli Avvolgimenti
Correnti ad alta frequenza nel conduttore
generano un campo magnetico variabile che
induce tensioni e, quindi, correnti. Quest’ultime
hanno verso tale da rafforzare le linee di
corrente verso l’esterno del conduttore e di
indebolire quelle verso l’interno
DW DPEN
JREALE JEQUIVALENTE

Linee di corrente

Effetto Pelle negli Avvolgimenti


DPEN
JREALE JEQUIVALENTE

ρ
DPEN =
πµ 0µr f

1 µ 0ρ
rAF = f [Ω / m]
DW π

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Effetto Pelle negli Avvolgimenti
Conduttore suddiviso in tanti ciclindri aventi la
stessa sezione
A: superficie esterna del conduttore
B: centro del conduttore
RINT: resistenza di ciascun cilindro
LINT: induttanza interna del conduttore
LEXT: induttanza esterna

I LEXT A LINT B

RINT

Effetto Prossimità
• La corrente in percorso chiuso tende a
distribuirsi in modo da minimizzare l’energia
scambiata con la sorgente

Esempio: coppia di piste su lati opposti di uno


stampato
l

++++++++++
PCB
- - - - - - - - - -
W

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Effetto Prossimità
Esempi di disposizioni non corrette di coppie di
conduttori (induttanza molto superiore rispetto
al caso precedente)

-
-
-
+ -
+ -
+ -
-
-
-
-

+ -
+ -
+ -
PCB

Distribuzione di Corrente AF negli


Avvolgimenti
Induttore: singolo avvolgimento
F
Hg = >> H
lg

.. ++
.. +
++
.. F l F
+
++
.. lg
+
++
+

La corrente si concentra
F verso la superficie
H=
l interna dell’avvolgimento

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Distribuzione di Corrente AF negli
Avvolgimenti
Trasformatore a singolo strato
Primario: 4 spire - 3A
Secondario: 1 spira - 12A

.. + .... ++
.. +
+
+
+ ... +
++
.. F +
+
+ ... F +
++
.. +
+
+
+
.. +
++
+

Il campo magnetico tende a cancellarsi


all’esterno ed all’interno dei due avvolgimenti
ma non tra gli stessi

Distribuzione di Corrente BF negli


Avvolgimenti
Trasformatore a più strati
P1 P2 S3 S2 S1

F=NI
Corrente
omogeneamente
distribuita all’interno
dei conduttori
Densità
di
energia W [J]
[J/m3]

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Distribuzione di Corrente BF negli
Avvolgimenti
Trasformatore a più strati
Pa Sa Sb Pb con primario e secondario
intercalati (interleaved)

F=NI L’induttanza
dispersa viene
notevolmente
Densità
di
ridotta
energia W [J]
[J/m3]

Distribuzione di Corrente AF negli


Avvolgimenti
Trasformatore a più strati
Il campo magnetico esiste solo tra gli
avvolgimenti

P1 P2 S3 S2 S1

F=NI

Spessore del conduttore >> DPEN

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Distribuzione di Corrente AF negli
Avvolgimenti
Secondario: 1A
Il campo magnetico esiste solo tra gli
avvolgimenti: correnti diverse vengono indotte
sulle superfici degli avvolgimenti

I= +3 -2 +2 -1 +1
+
+
.. .
+
+ +
+
S3 S2 S1

F=NI

Spessore del conduttore >> DPEN

Distribuzione di Corrente AF negli


Avvolgimenti
I= +3 -2 +2 -1 +1
+ .. . Potenza dissipata in BF: PDC = R DC I2
+ + +
+ +

S3 S2 S1 Potenza dissipata in AF:

PACS 3 = R AC (3I) + R AC (− 2I) = 13R AC I2


2 2
F=NI
PACS 2 = R AC (2I) + R AC (− I) = 5R AC I2
2 2

PACS1 = R AC (I)
2

PACS 3 + PACS 2 + PACS1 19


PACAVG = = R AC I2
3 3

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Effetto di Avvolgimenti Passivi
Avvolgimento che, in un dato istante, non è
attraversato da corrente utile (un primario in
trasformatori push-pull, un secondario in trasformatori a
presa centrale o uno schermo EMI)

I= +3 -3 +3 -2 +2 -1 +1
Perdite elevate! +
+
+
... .. .
+
+
+
+
+ +

P S3 S2 S1

F=NI

Connessione in Parallelo di più


Avvolgimenti

Primario e secondario separati


P S
. +
. +
+
. +
+

. +
+
+

In alta frequenza la corrente si distribuisce tutta


sulle superfici interne degli avvolgimenti più
interni, dove il campo è massimo
(minimizzazione dell’energia)

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Connessione in Parallelo di più
Avvolgimenti
Primario e secondario intercalati

P S
. + + .
. + + .
. + + .
. + + .
In alta frequenza la corrente si distribuisce sulle
superfici interne di tutti gli avvolgimenti
(minimizzazione dell’energia)

Resistenza dei Conduttori in AF


Curve di Dowell (per eccitazione sinusoidale)

0.83 D w per s < D w



Layer Thickness =  Dw
0.83 D w s per s > D w

S = separazione tra spire, Dw = diametro conduttori

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Da Ricordare 1°
• La connessione in parallelo tra più avvolgimenti funziona solo se la
suddivisione della corrente ad alta frequenza che ci si aspetta risulta
in una minore energia scambiata con la sorgente.
• A causa dell’effetto pelle ciascun conduttore ha al suo interno molti
cammini possibili per la corrente. Le correnti ad alta frequenza
scorrono vicino alla superficie in modo da minimizzare l’energia
associata al campo magnetico da esse creato.
• A causa dell’effetto prossimità, in coppie di conduttori di spessore
molto inferiore rispetto allo spessore di penetrazione, le correnti ad
alta frequenza scorrono soltanto sulle superfici tra loro affacciate.
• Se più avvolgimenti sono connessi in parallelo, la corrente ad alta
frequenza scorre solo sulla superficie interna dello strato più interno.
Se gli avvolgimenti sono in serie la stessa corrente deve fluire in tutti
gli strati, ma, ad alta frequenza, correnti vengono indotte all’interno
di ciascun conduttore aumentando di molto la potenza dissipata.

Da Ricordare 2°
• Per minimizzare le perdite per correnti parassite negli avvolgimenti e
l’induttanza di dispersione usare nuclei con finestre lunghe e strette,
in modo da minimizzare il numero di strati necessari, oppure usare
tecniche di “interleaving”.
• Per minimizzare l’induttanza di dispersione conviene disporre gli
avvolgimenti il più possibile vicini gli uni agli altri. Nuclei a traferro
distribuito permettono la costruzione di trasformatori a minore
induttanza parassita.
• Per minimizzare gli effetti della induttanza di dispersione conviene
adottare una gerarchia opportuna nella disposizione degli
avvolgimenti secondari. In particolare, quelli attraversati da una
potenza maggiore devono essere quelli meglio accoppiati al
primario. E’ bene mantenere gli avvolgimenti di minore potenza
lontano dalle regioni di campo elevato.
• Nell’utilizzo di schermi elettrostatici tra il primario ed il secondario
usare fogli sottili e di conducibilità non troppo elevata.
• Se possibile, evitare trasformatori con primario e/o secondario a
presa centrale (gli avvolgimenti passivi aumentano le perdite per
correnti parassite).

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