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di Cardiologia
Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale
UG1
Immagine ottenuta per risonanza magnetica dell’encefalo
come elemento della rappresentazione grafica
Nella tomografia per risonanza magnetica (MRI), con potenti magneti
si produce un segnale degli atomi di idrogeno che può essere captato
mediante antenne e localizzato ed elaborato da computer molto
efficienti per ottenere un’immagine. Con una ripresa a strati di que-
sto tipo si riesce a rappresentare più o meno tutte le parti del corpo in
modo indolore per il paziente e senza esporlo a sollecitazioni inauspi-
cate. Si può raffigurare anche il sangue in movimento e quindi i vasi san-
guigni. Nell’immagine MRI riprodotta sopra, la superficie chiara a destra
mostra un infarto cerebrale nella metà sinistra dell’encefalo.
Editrice:
Fondazione Svizzera di Cardiologia
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Casella postale 368
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Domande frequenti 52
Indirizzi utili 56
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Nelle prime ore e nei primi giorni dopo l’ictus cerebrale al centro dell’atten-
zione c’è l’assistenza medica ottimale. Ma presto i pazienti ed i loro congiunti
si pongono delle domande che vanno oltre la situazione attuale all’ospedale:
guarirò perfettamente? D’ora in poi dovrò vivere con una menomazione?
Potrò tornare a casa? Cosa avverrà poi?
Abbia il coraggio di affrontare in modo attivo il periodo della sua vita succes-
sivo all’ictus. Anche dopo l’ictus la vita è degna di essere vissuta e offre più
della sola sopravvivenza. Come sarà la sua vita non dipende solo dalla malat-
tia. Con un atteggiamento positivo, volontà e costanza potrà contribuire note-
volmente a ricuperare le funzioni corporee perdute ed a vivere in modo posi-
tivo la quotidianità.
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L’ictus cerebrale: diagnosi e terapia
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L’ictus cerebrale: diagnosi e terapia
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L’ictus cerebrale: diagnosi e terapia
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L’ictus cerebrale: diagnosi e terapia
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Ritornare alla vita con la riabilitazione
Un programma su misura
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Grazie alla Sua donazione la Fondazione Svizzera di Cardiologia può
• sostenere i ricercatori in Svizzera affinché acquisiscano nuove conoscenze
sulle cause delle cardiopatie.
• dare il suo supporto a progetti di ricerca per sviluppare nuovi metodi
d’esame e di trattamento.
• consigliare le persone colpite e i loro familiari e mette a loro disposizione
opuscoli informativi sulla patologia, sul trattamento e sulla prevenzione
• informare la popolazione sulla prevenzione efficace delle malattie cardio-
vascolari e dell’ictus cerebrale e la motiva ad adottare uno stile di vita sano
per il cuore.
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Ritornare alla vita con la riabilitazione
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Ritornare alla vita con la riabilitazione
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Ritornare alla vita con la riabilitazione
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
Consulenza e sostegno
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
Assistenza e cure
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
Cura medica
Situazione professionale
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
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Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale
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Assistenza e cure a domicilio
Stare coricato
• Per i pazienti la cui mobilità è molto limitata è consiglia-
bile procurarsi un letto attrezzato tipo ospedale, la cui
altezza e forma si possono regolare automaticamente.
Esso facilita le cure, l’alzarsi e coricarsi e il passaggio in
sedia a rotelle.
• Per i pazienti con emiparesi il comodino e gli oggetti di
uso comune dovrebbero essere collocati accanto al letto
sul lato della paralisi, affinché il paziente sia costretto
a includere nei propri movimenti il lato paralizzato del
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Assistenza e cure a domicilio
Alzarsi
• Alzarsi dal letto o dalla sedia a rotelle dev’essere
esercitato. Ci si dovrebbero far mostrare e spiegare i
singoli movimenti da personale curante con la neces-
saria esperienza.
• Alzandosi, anzitutto il paziente si siede sul bordo del
letto. Chi lo aiuta lo sostiene per le ginocchia, il sedere
e le braccia. Il paziente deve collaborare quanto possibile
con gli arti sani.
• Prima di alzarsi i mezzi ausiliari di cui si avrà bisogno,
come il bastone o la sedia a rotelle, devono essere
messi a portata di mano.
Aiuto per alzarsi
Camminare
• Per camminare il paziente deve calzare scarpe stabili,
antisdrucciolevoli.
• Gli oggetti in cui si può inciampare come cavi, tappeti che
scivolano o soglie rialzate devono essere tolti dall’abita-
zione o coperti in modo da non più costituire un ostacolo.
• Per le persone con difficoltà di movimento ci sono
parecchi mezzi ausiliari come girelli con e senza ruote
e diversi tipi di bastoni. Per tutti i mezzi ausiliari per
camminare si deve prestare attenzione che siano
adeguati alle capacità del paziente e che l’impugnatura
sia all’altezza giusta.
• Salire le scale va esercitato in modo speciale, perché
sulle scale il pericolo di cadere è particolarmente
grande. Le ringhiere danno sicurezza e facilitano sia la
salita che la discesa. Eventualmente si può installare un
montascale.
Star seduto
• Per star seduto sono adatte le sedie stabili con schie-
nale e braccioli; da mobili imbottiti soffici e bassi spesso
i pazienti con difficoltà nei movimenti non riescono ad
alzarsi.
• Nella sedia a rotelle il paziente dovrebbe se possibile
star seduto con la schiena diritta. Utile è un tavolino per
la sedia a rotelle su cui poter appoggiare un braccio Vestirsi e svestirsi passo
per passo
paralizzato.
Vestirsi e svestirsi
• Con un’emiparesi vestirsi e svestirsi è una vera e
propria impresa. Nell’ergoterapia si esercitano tecniche
particolari a questo scopo.
• Di norma si veste prima il lato paralizzato del corpo, poi
quello sano.
• Abbigliamento ampio con chiusure semplici (bottoni
grandi, chiusura col velcro) e indumenti con elastici
facilitano il vestirsi e lo svestirsi.
• Ci sono dei mezzi ausiliari per facilitare il vestirsi e lo
svestirsi, come ad esempio speciali apparecchietti per
abbottonare e sbottonare.
Mangiare e bere
• In presenza di una paralisi della muscolatura della gola e Tener fermo un oggetto col
braccio paralizzato
di quella che provvede alla deglutizione c’è pericolo che
del liquido «vada di traverso» nella laringe e nei polmoni.
Perciò masticare e deglutire devono essere esercitati con
la guida di uno specialista (logopedista, fisioterapista).
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Assistenza e cure a domicilio
Igiene personale
• Il bagno e il gabinetto dovrebbero essere attrezzati in
modo che il paziente vi si possa muovere con sicurezza.
Molto utili sono le maniglie per tenersi, le stuoie anti-
sdrucciolevoli e le possibilità di star seduti (davanti al
lavabo, nella doccia, nella vasca da bagno).
• Con un elevatore per la vasca da bagno le persone con
difficoltà nei movimenti possono entrare nella vasca e
uscirne autonomamente.
• In caso di emiparesi diversi mezzi ausiliari facilitano
Elevatore per vasca da bagno l’igiene personale, per esempio forbicine per le unghie
con impugnature speciali e rasoi elettrici.
• I pazienti costretti a letto si lavano «dall’alto al basso»:
prima il viso e il collo, poi le mani, le braccia, il torace e
le gambe, alla fine i piedi e le parti intime.
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Assistenza e cure a domicilio
Afasia
Se i centri cerebrali del linguaggio sono lesi la capacità di
capire e di parlare è compromessa. Le persone colpite non
possono più comprendere il senso del linguaggio o della
scrittura e non possono più esprimersi verbalmente e per
iscritto. Hanno difficoltà a trovare le parole, confondono le
parole e parlano in un modo difficilmente comprensibile.
La gravità ed i sintomi di questo disturbo, che gli specialisti
chiamano afasia, variano da un paziente all’altro. Talvolta
la difficoltà riguarda soprattutto il parlare, talvolta soprat-
tutto il comprendere e talvolta entrambe le funzioni sono
compromesse in ugual misura.
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Assistenza e cure a domicilio
Disartria
I pazienti con disartria non possono usare col necessa-
rio controllo la muscolatura che permette di parlare (lingua,
muscoli della gola e della laringe). Ciò determina disturbi
della pronuncia e dell’articolazione delle parole. Il lin-
guaggio è sconnesso, confuso, rauco o troppo sommesso
e sovente quasi incomprensibile. Spesso le persone col-
pite soffrono contemporaneamente anche di disturbi della
deglutizione. Diversamente dall’afasia, i pazienti con disar-
tria non hanno però difficoltà di comprensione e a trovare
le parole.
• Con i pazienti affetti da disartria si può parlare normal-
mente: la loro efficienza mentale non è compromessa.
• Lasciare al paziente il tempo di parlare e non interrom-
perlo.
• Chiedere se non si è sicuri di aver capito tutto bene.
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Assistenza e cure a domicilio
Modificazioni psichiche
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Assistenza e cure a domicilio
Evitare le complicazioni
Cadute
Le persone con difficoltà di deambulazione cadono (troppo)
sovente provocandosi dei traumi. Perciò si deve ridurre al
minimo il rischio di caduta:
• Eliminare dall’abitazione tutte le possibilità di inciam-
pare, per esempio cavi o tappeti che scivolano.
• Le maniglie di sostegno, gli stuoini antiscivolo e le possi-
bilità di sedersi (per esempio davanti al lavabo o in corri-
doio) permettono di muoversi più sicuri.
• Il paziente deve portare scarpe solide con suola anti-
scivolo e utilizzare un mezzo ausiliario per camminare
adatto alle sue esigenze.
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Assistenza e cure a domicilio
Trombosi
La sedentarietà e malattie dei vasi sanguigni come l’arte-
riosclerosi aumentano il rischio di formazione di coaguli di
sangue e delle relative conseguenze (trombosi ed embo-
lie). Misure preventive sono:
• Attività fisica regolare (camminare, esercizi di movi-
mento).
• Bere a sufficienza.
• Prendere regolarmente i medicamenti per la preven-
zione.
Ulcere da decubito
Nei pazienti immobilizzati, restando a lungo seduti o cori-
cati, c’è il rischio che si formino delle ulcere da decubito.
Esse compaiono in zone del corpo sottoposte a pressione
e che perciò hanno una cattiva irrorazione sanguigna, per
esempio i talloni o il sedere. Per impedire la formazione di
ulcere da decubito:
• Evitare di stare a lungo seduto o coricato nella stessa
posizione: muovere regolarmente le persone costrette a
letto, motivare quelle che sono in grado di camminare ad
alzarsi e fare un po’ di moto.
• Imbottire bene il letto, le sedie e la sedia a rotelle, per Sedia a rotelle imbottita
esempio con materassi particolarmente soffici o cuscini
di gommapiuma.
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Assistenza e cure a domicilio
Dolori
Dopo un ictus cerebrale possono manifestarsi dei dolori
per diversi motivi, per esempio perché la schiena e le
articolazioni sono sottoposte a sollecitazioni sbagliate.
• Attività fisica regolare, esercizi di fisioterapia ed evitare
le sollecitazioni sbagliate possono prevenire i dolori.
• Nessun paziente deve essere costretto a soffrire di dolori.
Se essi si manifestano il medico deve accertarne la causa
e curarli; generalmente i dolori si possono curare bene
con medicamenti e altri trattamenti (fisioterapia, agopun-
tura, massaggi ecc.)
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Assistenza e cure a domicilio
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La vita di tutti i giorni dopo l’ictus cerebrale
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La vita di tutti i giorni dopo l’ictus cerebrale
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La vita di tutti i giorni dopo l’ictus cerebrale
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Prevenire adattando lo stile di vita
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Prevenire adattando lo stile di vita
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P r e ve n ir e a d a t t a n do lo stile di vita
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Prevenire adattando lo stile di vita
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Prevenire adattando lo stile di vita
> Trova indirizzi di riferimento per altre possibilità di attività fisica alla
fine dell’opuscolo.
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Prevenire adattando lo stile di vita
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Prevenire adattando lo stile di vita
Valori pressori
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Prevenire adattando lo stile di vita
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Prevenire adattando lo stile di vita
Diabete mellito
Rispetto alle persone sane, i diabetici hanno un rischio tri-
plo di ictus cerebrale. Se è diabetico, un buon controllo
e una buona regolazione della glicemia (tasso sanguigno
dello zucchero) costituiscono l’alfa e l’omega della tera-
pia. Se la glicemia è ben regolata si possono evitare le gravi
conseguenze tardive della malattia. Per tenere sotto con-
trollo la glicemia deve
• eliminare il sovrappeso,
• badare ad un’alimentazione equilibrata, con pochi grassi
e ricca di sostanze inerti,
• svolgere regolarmente attività fisica,
• prendere con costanza i medicamenti prescritti.
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Medicamenti e controlli medici
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Medicamenti e controlli medici
Antiipertensivi
C’è una gamma di principi attivi che si possono impiegare
per abbassare la pressione arteriosa, come ad esempio i
beta-bloccanti, gli inibitori dell’ACE, gli antagonisti dell’an-
giotensina II, i diuretici e gli antagonisti del calcio. Occasio-
nalmente è necessario associare due o tre di questi medi-
camenti per abbassare la pressione al livello auspicato.
Ipolipidemizzanti (statine)
Ipolipidemizzanti è il termine generale per designare diversi
principi attivi capaci di ridurre i tassi sanguigni troppo ele-
vati dei lipidi (colesterolo e trigliceridi). Gli ipolipidemizzanti
più importanti sono le statine, che abbassano le lipidemie
rallentando così l’arteriosclerosi. In parecchi studi di vasta
portata si è potuto dimostrare che le statine diminuiscono il
rischio di ictus cerebrale.
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Medicamenti e controlli medici
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Medicamenti e controlli medici
Controlli medici
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Segni premonitori, sintomi,
come comportarsi in caso d’emergenza
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Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza
Paralisi
Paralisi improvvisa, disturbi della sensibilità o debolezza,
per lo più soltanto a un lato delcorpo (volto, braccio o
gamba)
Disturbi visivi
Cecità improvvisa (spesso solo un occhio) o visione doppia
Mal di testa
Mal di testa improvviso, insolito, fortissimo
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Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza
Dato che i sintomi del TIA durano poco, spesso non ven-
gono presi sul serio quali segni premonitori. Sovente il
TIA è un precursore di un vero ictus cerebrale. Per questa
ragione, dopo un TIA si deve consultare senza indugio un
medico o recarsi al pronto soccorso di un ospedale. Con
delle misure preventive si potrà eventualmente evitare un
ictus.
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Domande frequenti
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Domande frequenti
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Domande frequenti
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Domande frequenti
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Indirizzi utili
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Indirizzi utili
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Indirizzi utili
Organizzazioni di Federazione svizzera dei ciechi TI: Lega ticinese per la lotta
pazienti, di handicappati e deboli di vista SBV contro il reumatismo
e di anziani Könizstrasse 23 Via Gerretta 3
3008 Berna 6500 Bellinzona
Telefono 031 390 88 00 Telefono 091 825 46 13
info@sbv-fsa.ch info.ti@rheumaliga.ch
www.sbv-fsa.ch
diabetesvizzera
UNITAS - Associazione ciechi e Rütistrasse 3A
ipovedenti della Svizzera italiana 5400 Baden
Via San Gottardo 49 Telefono 056 200 17 90
6598 Tenero sekretariat@diabetesgesellschaft.ch
Telefono 091 735 69 00 www.diabetesvizzera.ch/it
info@unitas.ch
www.unitas.ch
Mezzi ausiliari, trasforma- FSCMA, Consulenza sui Centro svizzero per la costru-
zione dell’abitazione mezzi ausiliari per persone zione adatta agli andicappati
andicappate Kernstrasse 57
Sede centrale 8004 Zurigo
SAHB - FSCMA Telefono 044 299 97 97
Dünnernstrasse 32 fachstelle@hindernisfreie-archi-
4702 Oensingen tektur.ch
Telefono 062 388 20 20 www.hindernisfreie-architektur.ch
geschaeftsstelle@sahb.ch
fscma.quartino@sahb.ch
www.sahb.ch/it
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Indirizzi utili
Aeroporto di Zurigo
Careport AG
8058 Zurigo-Aeroporto
Telefono 043 812 62 35
info@careport.ch
www.careport.ch
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Indirizzi utili
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Fondazione Svizzera
di Cardiologia
Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale
Nel nostro Paese l’ictus cerebrale è al terzo posto fra le cause di morte e la
causa più frequente di invalidità precoce. L’obiettivo della Fondazione Sviz-
zera di Cardiologia è di proteggere in futuro un maggior numero di persone
dall’ictus cerebrale e dalle sue spesso molto tragiche conseguenze. Solo con
la sua offerta ci sarà possibile avvicinarci anno per anno un po’ di più a questo
obiettivo. La ringraziamo di cuore del suo sostegno anche a nome delle molte
persone colpite dall’ictus cerebrale.