CONCETTI RILEVANTI DEL LIBRO :

“Il lettore c’è sempre , e non solo come componente del’atto di raccontare le storie, ma anche come
componente delle storie stesse”

“Ogni testo è una macchina pigra che chiede al lettore di fare il proprio lavoro”  ogni finzione
narrativa è necessariamente e fatalmente rapida,perché – mentre costruisce un mondo, con i suoi
eventi e i suoi personaggi, - di questo mondo non può dire tutto. Accenna, e per il resto chiede al
lettore di collaborare colmando una serie di spazi vuoti”

Bosco metafora del testo narrativo : Eco cita Borges “un bosco è un giardino dai sentieri che si
biforcano” Anche quando non ci sono sentieri tracciati ciascuno può tracciare il suo e procedere a
destra o sinistra , facendo una scelta a ogni albero che si incontra” . E così in un testo narrativo il
lettore è costretto a compiere una scelta” .

Talora il narratore ci lascia liberi di fare anticipazioni sul seguito della storia, lascia libera
interpretazione oppure lo svela successivamente.

Suddivisione tra lettore empirico che interpreta secondo la sua esperienza e lettore modello, quello
al quale intende indirizzarsi l’autore quando scrive il proprio libro , soddisfacendo le proprie
aspettative. Il lettore empirico diventa lettore modello solo dopo aver letto il libro tante e tante volte
individuando anche l’autore modello.

Distinzione tra autore, narratore/voce narrante e autore modello .

Tecnica dell’indugio, rende più piacevole la passeggiata nel bosco narrativo. Abbondanza di
descrizioni per rallentare il tempo della lettura affinché il lettore acquisisca quel ritmo che l’autore
giudica necessario al godimento del suo tempo.

Patto finzionale tra autore e lettore. L’autore fa in modo che il lettore attui una “sospensione
dell’incredulità” e che collabori sulla base della propria competenza del mondo reale
(provvedendone qualora non l’avesse) chiedendogli inoltre di fingere di sapere cose del mondo
reale che addirittura non esistono. (es. lupo che parla) .