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Costituzione ‐ Art.

42 ‐ secondo e terzo comma: La proprietà


privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne
determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo
di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a
tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla
legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse
generale.

Codice Civile ‐ Art. 834 ‐ Espropriazione per pubblico interesse:


Nessuno può essere privato, in tutto o in parte, dei beni di sua
proprietà, se non per causa di pubblico interesse, legalmente
dichiarata e contro il pagamento di una giusta indennità.

 Legge 25 giugno 1865 n. 2359, e successive modificazioni


ed integrazioni;
g ;
 Legge 22 ottobre 1971 n. 865.
 Art. 106 del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616.
 Legge 3 gennaio 1978 n. 1 e successive modificazioni e
integrazioni.
 Art.5 bis, D.L. 11 luglio 1992 n. 333, come convertito nella
Legge 8 agosto 1992 n. 359.

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L’espropriazione forzata per causa di pubblica utilità (legge 25
giugno 1865 n.2359), detta anche “espropriazione per
pubblico interesse” (art. 834 c.c.) o “per motivi d’interesse
generale” (art. 42, comma 3, Cost.) è il procedimento
giuridico mediante il quale la pubblica autorità, contro la
corresponsione di un un’indennità
indennità, trasferisce il diritto di
proprietà d’una cosa, oppure altro diritto reale presente
sulla cosa, dal soggetto che ne è titolare, l’espropriato, al
soggetto espropriante, perché ad opera di questi possa
essere soddisfatto un determinato interesse pubblico.

B1

 Sono due i principi costituzionali che


presiedono all’istituzione dell’esproprio:
 la riserva di legge
 il diritto all’indennità

6
 Testo Unico 8 giugno 2001, n.327 in materia di
espropriazione per pubblica utilità, pubblicato sulla G.U.
n.189 del 16 agosto 2001, modificato dal D.L. n.302 del
27/12/2002, ed entrato in vigore il 30 giugno 2003.

 Per effetto delle disposizioni dell


dell’art
art. 58 di detto T.U.,
TU con
il quale sono abrogate tutte le norme previgenti, rimane
l’unico testo di riferimento a livello statale in materia
espropriativa.

1. Armonizzazione dell’intera materia, resa frammentaria e


disarmonica dalla stratificazione nel tempo di nuove
leggi.
2. Raccordo tra previsioni urbanistiche e norme
sull’espropriazione.
3. Attribuzione delle competenze espropriative alle
Autorità competenti della realizzazione delle opere.
4. Maggior attenzione all’interesse del proprietario del
fondo.
5. Partecipazione del privato: integrazione tra Legge n.
241/90 e norme del T.U. (artt. 11, 16, 20).

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 l’autorità espropriante, ovvero l’autorità amministrativa (lo
Stato, le Regioni, le Province o altro Ente pubblico) titolare
del potere espropriativo, che ne cura il procedimento ed è
competente alla realizzazione dell’opera .
 il promotore, il soggetto pubblico o privato che richiede
l’espropriazione
 il beneficiario,
beneficiario ovvero il soggetto in cui favore è emesso il
decreto di esproprio e, pertanto, destinato a diventare
proprietario dell’opera.
 l’espropriato, al quale viene imposto il sacrificio del proprio
diritto per motivi di pubblico interesse

 A norma dell'art. 1 del T.U. (art. 1 della legge


2359/1865) sono espropriabili i beni immobili e i
diritti relativi a immobili. Pertanto, oggetto
d'espropriazione possono essere non soltanto il
suolo e i fabbricati, ma anche i diritti che sugli stessi
possono essere vantati, quali l'usufrutto, l'uso,
l'abitazione, la servitù.

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1. Sottoposizione del bene al vincolo preordinato
all’esproprio

2. Dichiarazione di pubblica utilità

3. Stima delle indennità

4. Emanazione del decreto di esproprio o cessione


volontaria

5. Pagamento dell’indennità di esproprio

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Un bene è sottoposto a vincolo preordinato ad esproprio se su di esso è prevista


la realizzazione di un’opera pubblica o di p.u.

L’opera è inserita nel P.R.G. o in una sua variante ?


Si No

Quando diventa efficace Conferenza di servizi, Procedura di


l’atto di approvazione accordo di programma, variante
intesa ovvero altro atto che semplificata
in base alla legislazione
vigente comporti la
variante al piano e
l’apposizione sul bene di
un vincolo preordinato
all’esproprio (art. 10)

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 Termine di efficacia del vincolo
 Termine entro il quale deve essere emanato il provvedimento che dichiara
la Pubblica Utilità dell’opera: 5 anni.

 Decadenza del vincolo


 Il vincolo decade nel caso di mancata dichiarazione di Pubblica Utilità nei: 5
anni
▪ Trova applicazione la disciplina che regola l’attività edilizia in assenza di
pianificazione
i ifi i urbanistica
b i ti (art.
( t 9 DPR 380/2001)
8 / )

 Reiterazione del vincolo


 Dopo la sua decadenza il vincolo può essere motivatamente reiterato,
previa adozione di nuova procedura
▪ Al proprietario spetta una indennità commisurata al danno effettivamente prodotto.

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 I proprietari delle aree interessate, risultanti dai registri


catastali, devono essere avvisati dell’avvio del
procedimento di apposizione del vincolo

almeno 20 giorni prima, almeno 20 giorni prima


nel caso di variante di dell’emanazione dell’atto
P.R.G. negli altri casi di cui all’art. 10
della delibera di C.C.

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Se l’opera è conforme
allo strumento
urbanistico la in ogni caso, equivale a dichiarazione di
dichiarazione è pubblica utilità l'approvazione di
disposta quando: uno strumento urbanistico, anche di settore o
attuativo, ovvero il rilascio di una
concessione, di una autorizzazione o di un
atto avente effetti equivalenti.

è approvato il progetto definivo dell'opera pubblica o di


pubblica utilità, il piano particolareggiato, il piano di
lottizzazione, il piano di recupero, il piano di ricostruzione, il
piano delle aree da destinare a insediamenti produttivi,
ovvero quando è approvato il piano di zona;

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Può essere previsto un Se manca la previsione di


TERMINE entro il un termine il decreto di
quale
l il decreto
d di esproprio va eseguito
esproprio va eseguito. ENTRO 5 ANNI.

Allo scadere di tali termini,


si determina l’INEFFICACIA della
dichiarazione di P.U.

Il termine di efficacia p
può essere p
prorogato
g
1. In caso di forza maggiore
2. Per altre giustificate ragioni
Prima della scadenza al massimo per 2 anni

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Istanza all’Autorità con indicazione dei
nominativi di coloro che dovranno
accedere ai fondi.

Notizia con notifica o con racc. a.r. al


proprietario catastale e al possessore, se
conosciuto,, (77 g
giorni p
per osservazioni
all’A.E. dal proprietario o dal possessore).

trascorsi almeno 10 g. l’A.E. rilascia l’autorizzazione


all’accesso (viene notificata o comunicata
(raccomandata a.r. almeno 7 giorni prima dell’inizio
delle operazioni).
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Indennità di esproprio

1. Provvisoria (art. 20)

2. Definitiva (art. 21)

1 Urgente (art.22)
1. (art 22)

Indennità di occupazione

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Il PROMOTORE entro t i 30 g successivi
i i alla
ll dichiarazione
di hi i di p.u.
1) Compila l’elenco dei beni e dei relativi proprietari
2) Indica le somme che offre
3) Notifica ai proprietari

Il PROPRIETARIO
è invitato dall’Autorità Espropriante, se da questa ritenuto opportuno, a
precisare il valore dell’area.

L’AUTORITA’ ESPROPRIANTE
1) accerta il valore dell’area
2) determina l’indennità provvisoria
3) notifica al proprietario

segue
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Notifica al proprietario
Il proprietario

Accetta
Accetta Non accetta

‐Entro 60 giorni va corrisposta la Se non accetta nei 30 giorni dalla


somma comunicazione dell’indennità
‐Proprietario e beneficiario sono provvisoria, questa si intende NON
tenuti a concludere l’accordo CONCORDATA: l’Autorità Espropriante
bonario di cessione.
cessione di
dispone il DEPOSITO DELLA SOMMA
presso la C.D.P. entro 30 giorni.

N.B. Una volta offerta l’indennità provvisoria (se accettata o meno) l’autorità può, a
questo punto, procedere all’emanazione del decreto di esproprio.
20
l’indennità provvisoria
non è accettata
Invito al proprietario di dichiarare entro 20 giorni
se intende avvalersi del procedimento dell’art. 21

SI
SI NO o non risponde

‐gruppo di tecnici (tre) per la l’autorità espropriante chiede la


determinazione dell’indennità determinazione dell’indennità alla
definitiva commissione provinciale prevista
dall’art. 41.

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 L’autorità espropriante emana il decreto di esproprio


Lautorità
con l’indicazione dell’indennità offerta (provvisoria)

 Questa procedura è applicabile solo in caso di


URGENZA, tale da non consentire l’applicazione delle
disposizioni dell’art. 20.
 altresì
▪ a) p
per g
gli interventi di cui alla legge
gg 21 dicembre 2001, n. 443;
▪ b) allorché il numero dei destinatari della procedura espropriativa
sia superiore a 50. (L)

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occupazione strumentale e temporanea, di
aree non soggette ad esproprio;

occupazione d’urgenza preordinata


all’espropriazione
all espropriazione. (art.
(art 22 – bis)

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 Comporta l’apprensione temporanea di aree, che non siano


sottoposte ad espropriazione da parte della pubblica autorità,
finalizzata alla immediata realizzazione di opere destinate a
fronteggiare situazioni di contingente necessità
 La procedura prevede:
▪ la notifica al proprietario del fondo di un avviso contenente l’indicazione del
luogo e del tempo in cui verrà data esecuzione all’ordinanza medesima.
▪ al momento dell’immissione in possesso dell’area, deve essere redatto un
processo verbale sullo stato di consistenza dei luoghi,
 resta fermo l’obbligo di corrispondere un’indennità al proprietario.

 N.B.
N B Il T.U.
T U non ha previsto termini di durata massima dell’occupazione
temporanea, contro i due anni previsti dalla vecchia norma

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 È il provvedimento con cui la pubblica amministrazione si procura la
disponibilità del bene, anticipando gli effetti del provvedimento ablatorio
vero e proprio.
 Il provvedimento, può essere emanato con adeguata motivazione, senza
particolari indagini e formalità qualora l’avvio dei lavori rivesta carattere di
particolare urgenza.

 L’occupazione d’urgenza non può essere protratta oltre cinque anni dalla
immissione in possesso, eventualmente prorogabili per un massimo di altri due
(commaa 6 aart.
(co t 22‐bis),
b s), te
terminee eentro
t o il qua
quale,
e, pe
penaa l’ inefficacia
e cac a dedel dec
decreto
eto cchee laa
dispone, deve essere emanato il decreto d’esproprio. Per essa è prevista la
corresponsione di una indennità da computarsi in modo analogo all’indennità per
occupazione temporanea

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 Entro il termine perentorio di due anni dalla data di emanazione del


decreto d’esproprio,
p p , q questo deve essere eseguito
g a cura dell’ente
espropriante ovvero del soggetto beneficiario dell’espropriazione.

 L’esecuzione del decreto si attua attraverso l’immissione in possesso


del bene, documentata con redazione di apposito verbale. Tale
verbale, così come lo stato di consistenza del bene ‐ che può essere
compilato anche successivamente all’immissione nel possesso ma
prima che sia mutato lo stato dei luoghi ‐ devono essere redatti in
contraddittorio con il proprietario o,
o in sua assenza,
assenza alla presenza di
due testimoni che non abbiano rapporti di dipendenza con il
soggetto beneficiario dell’esproprio.

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 L’indennità è determinata sulla base delle
caratteristiche del bene al momento dell'accordo
di cessione o alla data dell'emanazione del
decreto di esproprio, valutando l'incidenza dei
vincoli di qualsiasi natura (se conformativi) ma
prescindendo dagli effetti del vincolo
preordinato all’esproprio.

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 Giustizia civile
 La discriminate tra i due tipi di vincolo è connessa al carattere generale
(conformativo) o particolare (espropriativo) della previsione,
previsione
riguardante la totalità delle aree in una determinata situazione
topografica, senza riguardo al regime proprietario, o diversamente
solo determinate aree la cui destinazione sia legata a scelte di opere o
impianti particolari (riflessi c.d lenticolari sul tessuto urbanistico)
Cass. S.U. 173/2001

 Giustizia amministrativa e Corte Costituzionale


 Considera conformativo un vincolo di destinazione anche specifica se
realizzabile dal privato (o con iniziativa promiscua pubblico‐privato) –
C. C. 179/99 – C. di Stato 4258/2007

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 C
Caso specifico
ifi
 Aree destinate ad un’opera specifica di interesse collettivo realizzabile
ad iniziativa promiscua pubblico‐privata o comunque quando
l’attuazione non sia riservata alla P.A.

 Giustizia civile (CASS.)


 L’iniziativa economica privata se prevista per la realizzazione di
obiettivi di interesse generale dovrebbe essere tale da escludere il
ricorso all’esproprio. (vincolo conformativo).
 La p
privatizzabilità dell’intervento ((tramite convenzioni con la P.A.)) non
ha nulla a che fare con la rendita di trasformazione dei suoli , alla quale
soltanto è connesso il concetto di edificabilità privata dei suoli (vedi
art. 36 T.U.)

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 Il vincolo espropriativo
 Riguarda una specifica area ed una specifica opera
 Finalità ed attuabilità esclusivamente pubblicistica
 È temporaneo
 Non costituisce pertanto una condizione per deprimere il valore
intrinseco del bene

 Il vincolo conformativo
 Riguarda una categoria indiscriminata di aree
 È un vincolo legale permanente
 Incide in modo diretto e determinate sull’indennità di esproprio;

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 Non è preclusa l’attuazione del privato ‐ proprietario di
una specifica opera di interesse collettivo (esiste una
rendita di trasformazione)

▪ Non è necessario l’approvazione di un atto che imponga il


vincolo mancate per procedere all’esecuzione

▪ Il vincolo decade dopo 5 anni per la parte relativa al potere


espropriativo esercitabile dalla P.A., rimane invece la previsione
urbanistica

▪ Eventualmente occorre reiterare il vincolo per quanto a fronte


della reiterazione difficilmente può ipotizzarsi la
corresponsione di un indennizzo.

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• di area non edificabile (art. 40)

• di un’area edificabile (art. 37)

• di un’area legittimamente edificata (art. 38)

• di un’area destinata
d d alla
ll realizzazione
l d opere
di
private che non rientrano nell’ambito dell’edilizia
residenziale pubblica… (art. 36)

32
22/01/2013

cosa dice la Legge deve possedere i requisiti della edificabilità legale e di fatto
Comma 5 : “II criteri e i requisiti per valutare la edificabilità di fatto
( t 37))
(art.
dell’area, sono definiti con regolamento da emanare con decreto del
Ministro dei LL. PP.”

quale criterio di prevalenza l'edificabilità di fatto diviene criterio


e autosufficienza complementare ed integrativo
interpretazione ha
dell'edificabilità
dato la legale
giurisprudenza
(CASS S.U. 172/01)

l'edificabilità di fatto allorché ci si trovi in carenza di una


come regolamentazione urbanistica
criterio suppletivo

33

 L’indennità provvisoria stimata sulla base del cosiddetto


“valore agricolo medio” (VAM).

Ib= VAM x Sup (ha)

 L’indennità di espropriazione definitiva


 va preso a riferimento il Valore agricolo (VAE) della coltura
effettivamente praticata sul fondo, anche in relazione
all’esercizio
all esercizio dell
dell’azienda
azienda agricola.

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 La Cass. sez. I ((ultime 10119/05
9 5 8243/06
43 23808/06)
3 )
 Rigetta la possibilità di ricorrere al valore reale dell’area espropriata,
risultante dal confronto con il valore di mercato medio dei fondi
rustici siti nella medesima zona e attestato da atti di compravendita

I VAM possono essere impugnati ove affetti da


vizi di legittimità (incompetenza, eccesso di
potere, violazione di legge
p gg ..))

Qual è la razionalità del procedimento che deriva dalla Cass. ?


a che servono tutte queste stime da parte di diverse autorità, se comunque l’importo è
sempre quello consultabile nella tabella pubblicata sul BUR ?
offrendosi sempre e comunque il medesimo VAM in ogni fase del procedimento ‐ nessuno
avrebbe interesse a rifiutare la provvisoria, dal momento che solo sulla provvisoria sono
previste le maggiorazioni in caso di accettazione

35

 Con la sentenza n. 181 del 10.06.2011 pubblicata sulla G.U. n. 26 del


15.6.2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità
costituzionale dei VAM e dunque l’inapplicabilità di questi parametri
nella stima dell’indennità p
provvisoria di esproprio
p p di suoli non edificabili.
 L’indennità va dunque determinata (per quei terreni che non sono
effettivamente coltivati ) tenendo conto delle obiettive caratteristiche e
attitudini dell'area in relazione alle possibili utilizzazioni consentite dagli
strumenti di pianificazione in essere ovvero delle utilizzazioni compatibil
con le condizioni giuridiche e fattuali dell’area

 il dispositivo della sentenza 181/2011 ha fatto salvo il comma 1 dell’art.


40 il quale, con riguardo alle aree effettivamente coltivate prevede che
l’indennizzo debba essere determinato tenendo conto delle colture
effettivamente
ff tti t praticate
ti t sull fondo,
f d anche h in
i relazione
l i all’esercizio
ll’ i i
dell’azienda agricola, senza valutare la possibile o l’effettiva utilizzazione
diversa da quella agricola. .

36
 il dispositivo della sentenza 181/2011 ha fatto salvo il
comma 1 dell’art. 40 il quale, con riguardo alle aree
effettivamente coltivate prevede che l’indennizzo debba
essere determinato tenendo conto delle colture
effettivamente praticate sul fondo, anche in relazione
all’esercizio dell’azienda agricola, senza valutare la
possibile o l’effettiva utilizzazione diversa da quella
agricola. .

37

 Indennità aggiuntiva.
aggiuntiva EE’ corrisposta al fittavolo,
fittavolo al
mezzadro o al compartecipante …. È commisurata al VAM.
 (sopravvive anche dopo la sentenza del 2011)

 Maggiorazione per cessione volontaria. E’ determinata nella


misura del 50% dell’indennità provvisoria/definitiva
 ????

38
39

40
41

 Prima della modifica introdotta dalla finanziaria 2008 (Legge


244/2007) a seguito della dichiarazione di incostituzionalità
(sentenza 348 del 24.10.2007)
24 10 2007)
 Indennità provvisoria

•la decurtazione non è applicata qualora il proprietario opti per la cessione volontaria
del bene ,
altresì
l ì quando
d
Ip < 8/10 Id

o ancora quando l’accordo non si concluda per fatti non imputabili all’espropriato.

42
 C
Commi
i 1 e 2 dell’art.
d ll’ 37 come sostituiti
i i i dalla
d ll L.
L 244 del
d l 2007

 1)“L’indennità di espropriazione di un’area edificabile è determinata


nella misura pari al valore venale del bene. Quando l’espropriazione è
finalizzata ad attuare interventi di riforma economico‐sociale,
l’indennità è ridotta del venticinque per cento.

 2) Nei casi in cui è stato concluso l’accordo di cessione, o quando esso


non è stato concluso per fatto non imputabile all all’espropriato
espropriato ovvero
perché a questi è stata offerta un’indennità provvisoria che,
attualizzata, risulta inferiore agli otto decimi di quella determinata in
via definitiva, l’indennità è aumentata del dieci per cento

43

 Corrisponde al valore di mercato per i fabbricati


legittimamente edificati.
edificati
 Fabbricati su aree agricole
 Per i fabbricati agricoli, potrà accadere che non esistendo
un mercato dovrà computarsi, il costo di ricostruzione a
nuovo, al netto delle detrazioni per la vetustà e per le
condizioni in cui versano al momento della stima.
 Se esiste un mercato ‐ il mercato non è quello dei
manufatti agricoli...???

44
 ..che non rientrano nell’ambito dell’edilizia residenziale
pubblica, convenzionata, agevolata o comunque
denominata, nonché nell’ambito dei piani di
insediamenti produttivi di iniziativa pubblica;
 L’indennità è commisurata al valore venale

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 Questa indennità corrisponde ai mancati redditi, ai redditi cioè che,


nel periodo per il quale l'immobile é sottratto alla disponibilità del
proprietario,
p p , non vengono
g da q
questi p
percepiti.
p
 Quando all’atto dell’occupazione i prodotti del fondo non abbiano
raggiunto le caratteristiche di maturazione per la raccolta e la
commercializzazione, i mancati redditi del primo anno di
occupazione sono costituiti dal valore dei frutti pendenti.
 Altrimenti pari a 1/12 IE x anno + 1/12x1/12 IE x mese

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• L’esproprio parziale è la sottrazione di una parte del bene.
Perché si configuri un pregiudizio è necessario che la parte
residua del fondo sia intimamente collegata con quella
espropriata da un vincolo obiettivo, tale da conferire
all’intero bene unità economica e funzionale. Occorre,
quindi, che il distacco della parte espropriata influisca
oggettivamente
tti t in
i modo
d negativo
ti sulla
ll parte
t residua.
id

47

• In tal caso trova applicazione il criterio indennitario previsto


dall’art. 40 della legge fondamentale, e ripreso
sostanzialmente dalldall’art
art. 33 del T.U.:
TU : “Nel
Nel caso di esproprio
parziale di un bene unitario, il valore della parte espropriata è
determinato tenendo conto della relativa diminuzione di
valore”. (Valore complementare)
• La giurisprudenza ha più volte osservato che l’operazione di calcolo
indicata dall’art. 40 non è vincolante, potendosi raggiungere il risultato
stimando ,oppure attraverso il computo delle singole perdite … o
mediante altri pparametri equivalenti….
q

• N.B. nel caso di esercizio dei azienda agricola la valutazione non può
tener conto di un eventuale lucro cessante connesso al
ridimensionamento dell’attività e l’indennità va ragguagliata al solo
danneggiamento materiale dell’immobile.

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