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Direttore responsabile: Maria Castelli - Registrazione Tribunale di Como numero 3/2018 del 1/3/2018

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Comunità Pastorale di
Uggiate e Ronago
Segreteria Parrocchiale Caritas
da lunedì a Venerdì Orari apertura
ore 9.00 - 11.00 lunedì 9.30 - 11.30
tel. 031/94.87.21 venerdì 9.30 - 11.30
Le Campane
di Uggiate e Ronago
è anche sfogliabile online all’indirizzo:
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Le Campane
di Uggiate e Ronago

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CONFORTO DEL MONDO, VIENI

Conforto del mondo, vieni!


Sgombro da ogni cosa, ti aspetto.
Si apre ogni cuore, come un vaso.
Oh, benedizione! Riempi questo vuoto!
Si scioglie l’inverno; una culla
è l’inizio di ciò che germoglia,
inizia di nuovo la terra …
principio del mondo è un bambino.
Gli occhi sono colmi di Dio
ma vedono il suo volto redentore,
…‘”‘ƒ–‘†‹Ƥ‘”‹°‹Ž•—‘…ƒ’‘
ƒŽ—‹•–‡••‘ǡ‡‹Ƥ‘”‹ǡƤ‘”‹–‘•‘””‹•‘Ǥ
È Dio nella stella, Dio nel sole.
È la fonte, acqua della vita,
è nell’erba, nel sasso, nel mare, nella luce.
Sparso sorriso, Dio bambino.
Nelle cose c’è il suo gioco di bambino
il suo amore è insinuato in ogni cosa
dimentico di sé nel suo volo
si annida più stretto in ogni cuore.
È Dio per noi;
‹•±•…‘Ƥƒ–‘„ƒ„‹‘ǡ
un polline d’amore è il suo cuore.
È il nostro cibo,
è colui che ci disseta;
la sua gioia è la nostra fedeltà.

‘ơ‘…Š‹ƒ‘•‘––‘–ƒ–ƒ‹•‡”‹ƒǡ
una luttuosa coperta è sul cuore…
fa’ che incontriamo l’Amato;
tornerà da te, Padre, con noi.

Novalis, poeta tedesco XVIII sec


Intro
CON GLI OCCHI DEL CUORE!
A Natale dobbiamo avere occhi particolari. Occhi capaci di ve-
dere oltre le apparenze, aperti sul Mistero, pronti a cogliere il
bene.
‘•–”‹‘……Š‹ˆƒ‘Žƒ†‹ơ‡”‡œƒǡƒƒ–ƒŽ‡ǤƒŽŽ‘”ƒŽƒ•…‹ƒ‘Ž‹
liberi di guardare dentro noi stessi e di lasciarsi guardare da altri
occhi, quelli del cuore. Solo gli occhi del cuore, infatti, ci per-
metteranno di vivere il Natale più bello. Pensate a come sareb-
be stupendo constatare che la serenità, così spesso inseguita,
ƤƒŽ‡–‡ƒŽ„‡”‰ƒ‡–”‘†‹‘‹Ǥǡƒ––”ƒ˜‡”•‘†‹‘‹ǡ•‹†‹ơ‘†‡ǡ
entra nelle anime, si fa vedere sui volti, nelle parole, nei gesti.
Gli occhi del cuore ci faranno vedere un Bambino che può dav-
vero trasformare il mondo. Perchè gli occhi del cuore sono gli
occhi di Dio, che scruta nel più profondo della nostra anima e
vi coglie le sfumature di bene e ci sollecita amorevolmente a
farle diventare realtà. Guardiamolo con questi occhi, il mondo.
Almeno a Natale.
Chissà, forse ci abitueremo a vederlo sempre così, con qualche
difettuccio, ma anche con tante realtà meravigliose, luogo della
’”‡•‡œƒ†‹‹‘Ǥ’‘–”‡„„‡‡••‡”‡’”‘’”‹‘“—‡•–ƒŽƒ‰”ƒœ‹ƒ†‡Ž
Natale: capire che siamo parte di un grande progetto d’Amore,
a cui non possiamo far mancare il nostro contributo. Che po-
trebbe essere anche solo un sorriso.
Buon Natale!
don Sandro, parroco

4 - Intro
“Oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore,
che è Cristo Signore!”
Dal vangelo di Luca

Nel rinnovato stupore di questo annuncio,


gli auguri di Buon Natale
e di serenità per il nuovo anno.

’‡•‹‡”‘ƒơ‡––—‘•‘’‡”–—––‹†ƒ‹˜‘•–”‹•ƒ…‡”†‘–‹
…‘Žǯƒơ‡––‘‡Žƒ˜‹…‹ƒœƒ†‡ŽŽǯ‹–‡”ƒ‘—‹–
La parola del Papa
SI AVVICINA IL SANTO NATALE: “COSA POSSO DARE AGLI ALTRI?”
Si avvicina il Santo Natale e Papa Fran-
cesco, durante l’omelia della Messa
per la XXXIII Domenica del Tempo Or-
dinario, lo scorso 15 novembre 2020,
durante la quale si ricordava la giorna-
ta mondiale dei poveri, ha dato forse il
consiglio più importante:
“Si avvicina il tempo del Natale, il
tempo delle feste. Quante volte, la
domanda che si fa tanta gente è:
“Cosa posso comprare? Cosa posso
avere di più? Devo andare nei negozi
a comprare”. Diciamo l’altra paro-
la: “Cosa posso dare agli altri?”. Per
essere come Gesù, che ha dato sé
stesso e nacque proprio in quel pre-
sepio.”
Il Papa stava commentando la para-
bola “dei talenti”, che “ha un inizio, un
…‡–”‘‡—ƒƤ‡ǡ…Š‡‹ŽŽ—‹ƒ‘Žǯ‹‹œ‹‘ǡ‹Ž…‡–”‘‡ŽƒƤ‡†‡ŽŽƒ‘•–”ƒ
vita”.
“L’inizio. Tutto comincia da un grande bene: il padrone non tiene
per sé le sue ricchezze, ma le dà ai servi; a chi cinque, a chi due, a
chi un talento, «secondo la capacità di ciascuno» (Mt 25,15). È stato
calcolato che un solo talento corrispondeva al salario di circa vent’anni
di lavoro: era un bene sovrabbondante, che allora bastava per tutta la
vita. Ecco l’inizio: anche per noi tutto è cominciato con la grazia di
Dio”. “Siamo portatori di una grande ricchezza, che non dipende da
quante cose abbiamo, ma da quello che siamo: dalla vita ricevuta, dal
bene che c’è in noi, dalla bellezza insopprimibile di cui Dio ci ha dotati,
perché siamo a sua immagine, ognuno di noi è prezioso ai suoi occhi,
ognuno di noi è unico e insostituibile nella storia! Così ci guarda Dio,
così ci sente Dio”. “Quant’è importante ricordare questo: troppe vol-
te, guardando alla nostra vita, vediamo solo quello che ci manca e
ci lamentiamo di quello che ci manca”.

6 - La Parola del Papa


“Arriviamo così al centro della parabola: è l’opera dei servi, cioè il servi-
zio. Il servizio è anche la nostra opera, quello che fa fruttare i talenti e dà
senso alla vita: non serve infatti per vivere chi non vive per servire”. “Ma
qual è lo stile del servizio? Nel Vangelo i servi bravi sono quelli che rischiano.
Non sono cauti e guardinghi, non conservano quel che hanno ricevuto, ma
lo impiegano. Perché il bene, se non si investe, si perde; perché la gran-
dezza della nostra vita non dipende da quanto mettiamo da parte, ma da
quanto frutto portiamo. Quanta gente passa la vita solo ad accumulare,
pensando a stare bene più che a fare del bene. Ma com’è vuota una vita
che insegue i bisogni, senza guardare a chi ha bisogno! Se abbiamo dei
doni, è per essere noi doni per gli altriǤ“—‹ǡˆ”ƒ–‡ŽŽ‹‡•‘”‡ŽŽ‡ǡ…‹ˆƒ……‹ƒ‘
la domanda: io seguo i bisogni, soltanto, o sono capace di guardare a chi ha
bisogno? A chi è nel bisogno?”
“Va sottolineato che i servi che investono, che rischiano, per quattro vol-
–‡•‘‘…Š‹ƒƒ–‹Ǽˆ‡†‡Ž‹ǽdzǤDz‹•…Š‹ƒ”‡ǣ‘…ǯ°ˆ‡†‡Ž–•‡œƒ”‹•…Š‹‘Ǥ••‡”‡
fedeli a Dio è spendere la vita, è lasciarsi sconvolgere i piani dal servizio”.
“È triste quando un cristiano gioca sulla difensiva, attaccandosi solo
all’osservanza delle regole e al rispetto dei comandamenti. Quei cristiani
“misurati” che mai fanno un passo fuori dalle regole, mai, perché hanno
paura del rischio. E questi, permettetemi l’immagine, questi che si pren-
dono cura così di se stessi da non rischiare mai, questi incominciano nella

Cosa posso dare agli altri?- 7


˜‹–ƒ—’”‘…‡••‘†‹—‹Ƥ…ƒœ‹‘‡†‡ŽŽǯƒ‹ƒǡ‡Ƥ‹•…‘‘—‹‡.
Questo non basta, non basta osservare le regole; la fedeltà a Gesù non è
solo non commettere errori, è negativo, questo”. “Il Signore ci invita inve-
ce a metterci in gioco generosamente, a vincere il timore con il coraggio
dell’amore, a superare la passività che diventa complicità. Oggi, in que-
sti tempi d’incertezza, in questi tempi di fragilità, non sprechiamo la vita
’‡•ƒ†‘•‘Ž‘ƒ‘‹•–‡••‹ǡ…‘“—‡ŽŽǯƒ––‡‰‰‹ƒ‡–‘†‡ŽŽǯ‹†‹ơ‡”‡œƒǤ‘
illudiamoci dicendo: «C’è pace e sicurezza!» (1 Ts 5,3). San Paolo ci invita
ƒ‰—ƒ”†ƒ”‡‹ˆƒ……‹ƒŽƒ”‡ƒŽ–ǡƒ‘Žƒ•…‹ƒ”…‹…‘–ƒ‰‹ƒ”‡†ƒŽŽǯ‹†‹ơ‡”‡œƒǤ
Come dunque servire secondo i desideri di Dio? Il padrone lo spiega al ser-
˜‘‹ˆ‡†‡Ž‡ǣǼ˜”‡•–‹†‘˜—–‘ƒƥ†ƒ”‡‹Ž‹‘†‡ƒ”‘ƒ‹„ƒ…Š‹‡”‹‡…‘•¿ǡ”‹–‘”-
nando, avrei ritirato il mio con l’interesse» (v. 27). Chi sono per noi questi
“banchieri”, in grado di procurare un interesse duraturo? Sono i poveri.
Non dimenticate: i poveri sono al centro del Vangelo; il Vangelo non si ca-
pisce senza i poveri. I poveri sono nella stessa personalità di Gesù, che
essendo ricco annientò sé stesso, si è fatto povero, si è fatto peccato, la
povertà più brutta. I poveri ci garantiscono una rendita eterna e già ora ci
permettono di arricchirci nell’amore. Perché la più grande povertà da com-
battere è la nostra povertà d’amore. La più grande povertà da combattere
è la nostra povertà d’amore”.
””‹˜‹ƒ‘…‘•¿ƒŽƤƒŽ‡†‡ŽŽƒ’ƒ”ƒ„‘Žƒǣ…‹•ƒ”…Š‹ƒ˜”‹ƒ„„‘†ƒœƒ‡

8 - La Parola del Papa


chi avrà sprecato la vita e resterà povero (cfr v. 29). ŽŽƒƤ‡†‡ŽŽƒ˜‹–ƒǡ
‹•‘ƒǡ•ƒ”•˜‡Žƒ–ƒŽƒ”‡ƒŽ–ǣ–”ƒ‘–‡”ŽƒƤœ‹‘‡†‡Ž‘†‘ǡ•‡-
condo cui il successo, il potere e il denaro danno senso all’esistenza,
mentre l’amore, quello che abbiamo donato, emergerà come la vera
ricchezza. Quelle cose cadranno, invece l’amore emergerà. Un grande Pa-
dre della Chiesa scriveva: «Così avviene nella vita: dopo che è sopraggiun-
–ƒŽƒ‘”–‡‡†°Ƥ‹–‘Ž‘•’‡––ƒ…‘Ž‘ǡ–—––‹•‹–‘Ž‰‘‘Žƒƒ•…Š‡”ƒ†‡ŽŽƒ”‹…-
…Š‡œœƒ‡†‡ŽŽƒ’‘˜‡”–‡•‡‡˜ƒ‘˜‹ƒ†ƒ“—‡•–‘‘†‘Ǥ•‘‘‰‹—†‹…ƒ–‹
solamente in base alle loro opere, alcuni realmente ricchi, altri poveri» (S.
Giovanni Crisostomo, Discorsi sul povero Lazzaro, II, 3). Se non vogliamo
vivere poveramente, chiediamo la grazia di vedere Gesù nei poveri, di ser-
vire Gesù nei poveri.
Il Papa ha terminato l’omelia, dimostrando di aver pensato molto a lui,
ricordando e ringraziando il sacerdote comasco don Roberto Malgesini,
che ha pagato con la vita il suo impegno. “Questo prete non faceva te-
orie; semplicemente, vedeva Gesù nel povero e il senso della vita nel
servire. Asciugava lacrime con mitezza, in nome di Dio che consola. L’i-
nizio della sua giornata era la preghiera, per accogliere il dono di Dio; il
…‡–”‘†‡ŽŽƒ‰‹‘”ƒ–ƒŽƒ…ƒ”‹–ǡ’‡”ˆƒ”ˆ”—––ƒ”‡Žǯƒ‘”‡”‹…‡˜—–‘Ǣ‹ŽƤƒŽ‡ǡ
una limpida testimonianza del Vangelo. Quest’uomo aveva compreso
che doveva tendere la sua mano ai tanti poveri che quotidianamente
incontrava, perché in ognuno di loro vedeva Gesù. Fratelli e sorelle,
chiediamo la grazia di non essere cristiani a parole, ma nei fatti. Per
portare frutto, come desidera Gesù”.

Cosa posso dare agli altri? - 9


Dalla Diocesi
IL VESCOVO: “IL SIGNORE E’ ANCORA PIU’ PRESENTE“
Natale 2020, Natale di un anno “di etudine e l’insicurezza che tanto ci
tribolazione e di lutti, di povertà e di preoccupano”.
fatica per tante famiglie”. Sono pa- Desiderio, qualcosa di lontano, che
role del nostro Vescovo Oscar Canto- dovrà arrivare. Invece, no, dice il Ves-
ni, tratte dal messaggio per il cam- covo. C’è qualcosa da sperimentare,
‹‘ †ǯ˜˜‡–‘Ǥ ƒ Ž‡ †‡Ƥ‹œ‹‘‹ da provare adesso e qui: “la presen-
per l’anno ormai agli sgoccioli non za del Signore in mezzo a noi. Speri-
cambiano più, restano incise nella mentandola, ci sentiremo impegnati
memoria, sono storia e, purtroppo, a vivere questo tempo come l’occa-
ancora attuali. sione favorevole per sentirci insieme
‹ ”‹…‘””‘‘ †ƒ ‡•‹ ‡ …Š‹•• Ƥ‘ sulla stessa barca, con la necessità
a quando si susseguiranno. “Ma il di navigare in piena e fraterna soli-
Signore non ci abbandona”: è la cer- darietà, perché nessuno si salva da
tezza consolante proposta da Padre solo”. Più volte, monsignor Cantoni
Oscar per il cammino in attesa del ha espresso questo concetto, rinfo-
Natale e per il cammino di ogni gior- …‘Žƒ–‘‡ŽŽƒ’ƒ”–‡ƤƒŽ‡†‡Ž•—‘‡•-
no che verrà. “Il Signore cerca con- saggio per il cammino d’Avvento:
tinuamente il Suo popolo, gli viene “Il Signore ci permetterà di sentirci
incontro. Anzi, è sempre accanto a —‘˜ƒ‡–‡ ƒ”–‡Ƥ…‹ ‡ ’”‘–ƒ‰‘‹•–‹
lui, specialmente quando il dolore nello scrivere una storia comune, ca-
si fa più presente”, sottolinea il Ves- paci di far fronte alle altre epidemie
covo che coglie, nel suo messaggio, che ci minacciano, quelle dell’egois-
‹Ž „‹•‘‰‘ †‡ŽŽǯ—ƒ‹–Ǥ † ° ‹Ž Dz„‹- ‘ ‡ †‡ŽŽǯ‹†‹ơ‡”‡œƒǡ ‡––‡†‘ ‹
sogno del Salvatore del mondo e opera gli anticorpi della carità e della
dell’uomo, che ci viene incontro con solidarietà, che vincono l’angoscia,
Žƒ —ƒ ‘˜‹– †‹ ˜‹–ƒǡ ’‡”…Š± ‰Ž‹ ° la paura, la tristezza e lo sconforto”.
colui che fa nuove tutte le cose”. In un’altra circostanza, Padre Oscar
Cambiamento: quest’anno il mondo aveva pronunciato una frase che ri-
è cambiato, sono cambiati gli stati assume tutta la fede e la speranza
†ǯƒ‹‘ †‡ŽŽ‡ ’‡”•‘‡Ǥ  ‹Ž‡•…‘˜‘ di un anno così desolato: “Durante
osserva che “l’incertezza e la paura il lockdown, nessuno era solo. Il Si-
che stiamo sperimentando in ques- gnore si era fatto ancora più vicino a
to periodo ci portano a desiderare noi”. Diventa forza per tutto ciò che
un tempo radicalmente nuovo, che ci sarà dato vivere.
ci aiuti a superare questa situazione
stagnante e ad andare oltre l’inqui-

10 - Dalla Diocesi
5LÀHVVLRQL
NEL SILENZIO GIOIOSO DELL’ATTESA
Ci sono giorni nel calendario delle nostre vite in cui occorre saper ascoltare la
voce dei poeti.
Nel ricco e variegato panorama della letteratura italiana c’è una poesia di Giu-
•‡’’‡‰ƒ”‡––‹…Š‡„‡•‹’”‡•–ƒƒˆ‘–‘‰”ƒˆƒ”‡‹Ž†‹ƥ…‹Ž‡‘‡–‘•ƒ‹–ƒ”‹‘ǡ
economico e sociale che stiamo attraversando, dovuto a questa terribile pan-
demia.
È una poesia intitolata “Natale” che il poeta scrisse nel dicembre del 1916, nel
pieno della Prima Guerra Mondiale, mentre era tornato a casa per alcuni giorni
di licenza dopo un periodo trascorso al fronte sul Carso:

Non ho voglia Un testo del poeta ermetico in cui traspaiono la


†‹–—ơƒ”‹ stanchezza, la rassegnazione e il senso di impo-
‹—‰‘‹–‘Ž‘ tenza che l’uomo di ogni epoca prova quando non
di strade riesce a controllare gli eventi, a capirne il senso, ad
intravvedere la speranza di una via d’uscita.
Ho tanta Anche noi oggi, come il poeta, a causa del virus,
stanchezza siamo tramortiti e intrappolati nelle nostre solitu-
sulle spalle dini quotidiane, ci rinchiudiamo in angoli nascosti
e dimenticati. La forzata rinuncia all’incontro con
ƒ•…‹ƒ–‡‹…‘•¿ gli altri ci costringe in un perimetro ristretto di af-
…‘‡—ƒ ˆ‡––‹ǡ•ƒ…”‹Ƥ…ƒ†‘Žƒ‘•–”ƒ†‹‡•‹‘‡…‘—‹–ƒ-
cosa ria.
posata ’’—”‡ǡ ƒ…Š‡ “—‡•–‘ ƒ–ƒŽ‡ …Š‡ •‹ ƒ˜˜‹…‹ƒǡ ‘-
in un nostante l’oscurità che ci circonda e ci spaventa,
angolo rimane festa della Luce.
‡†‹‡–‹…ƒ–ƒ ‘”•‡†‘˜”‡‘ˆƒ”‡ƒ‡‘†‹“—ƒŽ…Š‡‡ƥ‡”ƒ‡
bizzarra luminaria o di qualche giorno di vacanza
Qui sulle piste da sci o in qualche stravagante località
non si sente esotica, ma sarà l’occasione per riscoprire il Natale
altro nella sua profonda natura spirituale.
che il caldo buono Quella di una festa discreta, raccolta, vissuta nel
silenzio gioioso dell’attesa.
Sto Come in quella lontana notte di Betlemme, quan-
con le quattro do agli umili fu rivelata la vita che nasceva.
capriole
†‹ˆ—‘ Maurizio R.
del focolare

5LȵHVVLRQL
IL NUOVO PADRE NOSTRO
Il nuovo Padre Nostro, nella versione fortemente voluta da Papa Francesco
†‡ŽŽƒ’”‡‰Š‹‡”ƒ‹•‡‰ƒ–ƒ†ƒ
‡•îǡ°†‹˜‡—–‘—ƥ…‹ƒŽ‡ƒ’ƒ”–‹”‡†ƒŽŽƒ’”‹ƒ
domenica di Avvento quando è stato introdotto l’uso liturgico del nuovo
Messale, il libro che guida la celebrazione, in cui sono raccolte le preghiere, le
formule, utilizzate nel corso del rito. Come noto, il Padre Nostro nella nuova
versione prevede che l’invocazione “Non indurci in tentazione” lasci al po-
sto alla più corretta formulazione “Non abbandonarci alla tentazione”. Papa
Francesco più volte è intervenuto sull’argomento. In passato aveva sottoline-
ato come l’invocazione “Non ci indurre in tentazione” non fosse una buona
traduzione, «Anche i francesi – aveva aggiunto – hanno cambiato il testo con
una formulazione che dice “non lasciarmi cadere nella tentazione”’, sono io
a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono
caduto, un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito». «Quello
che ti induce in tentazione – aveva continuato – è Satana, quello è l’ufficio di
Satana». La nuova traduzione recupera la dimensione paterna di un Dio che
non abbandona l’uomo neppure nel momento della tentazione.
La traduzione attuale era stata approvata nel novembre del 2018 dall’Assem-
blea generale della Cei. Dopo di che, la terza edizione del Messale Romano
ha ottenuto il decisivo via libera del Papa. Durante l’Assemblea generale del
maggio 2019 è stato il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, ad
ƒ—…‹ƒ”‡Žǯƒ˜˜‡—–ƒDz…‘Ƥ”ƒ–‹‘dz†‡ŽŽƒƒ–ƒ‡†‡ǡ…Š‡Šƒ…‘…Ž—•‘…‘•¿
un lavoro di studio e miglio-
ramento dei testi durato ol-
tre sedici anni.
Tra le novità introdotte ci
•‘‘ –”ƒ†—œ‹‘‹ ’‹î ‡ƥ…ƒ…‹
e fedeli al senso originario
del Padre Nostro. Oltre alla
‘†‹Ƥ…ƒDz‘ƒ„„ƒ†‘ƒ”…‹
alla tentazione”, all’espres-
sione “come noi li rimettia-
mo” viene aggiunto un “an-
che”: “come anche noi...”.
Ma non è questa l’unica novi-
tà. Ne incontreremo altre un
po’ alla volta, a piccoli passi.

12 - Il Nuovo Padre Nostro


ATTO PENITEZIALE
Quando si usa il “Confesso”, si utilizza la più completa terminologia
“fratelli e sorelle”.
… Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle ȏǥȐǤ•—’’Ž‹…‘Žƒ
beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle […]

KYRIE ELÉISON
Nell’invocare il Signore e la sua Misericordia, si dà priorità alla formula
originale greca. Kyrie/Christe, eléison.

GLORIA
All’inizio dell’inno è introdotta una variante più fedele all’originale greco
del testo di Luca 2,14.
ǥ
Ž‘”‹ƒƒ‹‘‡ŽŽǯƒŽ–‘†‡‹…‹‡Ž‹Ǥ’ƒ…‡‹–‡””ƒƒ‰Ž‹—‘‹‹ǡamati dal
Signore.

PADRE NOSTRO
Si utilizza la più recente traduzione
del testo biblico approvato nella ver-
•‹‘‡—ƥ…‹ƒŽ‡†‡ŽŽƒ„‹„„‹ƒ ͚͘͘͠Ǥ
[…] rimetti a noi i nostri debiti come
anche noi li rimettiamo ai nostri de-
bitori e non abbandonarci alla ten-
tazione, ma liberaci dal male.

RITI DI COMUNIONE
Vi è uno spostamento nella formula
con la quale il sacerdote invita alla
comunione, ora più fedele all’edizio-
ne latina (cf Ap 19,9).
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati
gli invitati alla cena dell’Agnello.

Ci lasciamo guidare dalla Chiesa, che favorisce ed educa con amore ma-
terno la nostra preghiera.

Il Nuovo Padre Nostro - 13


DON MEO, IL PRETE BUONO
Anche la nostra Comunità Pastorale l’ha
conosciuto e gli ha voluto bene: è Don Bar-
tolomeo Frangi, Don Meo, accompagna-
to alla vita eterna nel novembre scorso,
nella stessa chiesa parrocchiale di Albiolo
dov’era stato battezzato 86 anni fa e dove
aveva celebrato la Prima Messa 61 anni
prima.
La nostra Comunità lo ricorda quando cel-
ebrava la Messa e, insieme alla Parola di
Dio, pronunciava le parole della fraternità,
della concordia, della vita cristiana, tras-
‡––‡†‘ Žƒ ˆ‡†‡ …Š‡ ’‡” ƒ‹ Šƒ ‘ơ‡”–‘
a tante comunità, a Bregnano, a Bormio,
a Nesso e a Moltrasio. Oltre i limiti canon-
ici dell’età, era andato in pensione ed era
tornato ad Albiolo, si era “messo a dispo-
sizione“ dei parroci e di chiunque avesse
bisogno di una visita, di un conforto, di
una presenza: ha portato tanto amore an-
che nella nostra comunità. Colpito dal Covid, è spirato all’ospedale di Varese.
Ha lasciato tracce profonde in ogni comunità dove è stato Pastore e, infatti,
molteplici sono state le testimonianze non solo sulla spiritualità e sull’apos-
tolato, ma anche sull’operosità, a cominciare dalla cura per le opere d’arte sa-
cre o per le strutture destinate all’accoglienza del popolo di Dio, segno della
cura per la gente. La società civile ha riconosciuto il suo impegno, assegnan-
dogli la cittadinanza onoraria di Albiolo e di Moltrasio.
Nella chiesa di Albiolo, sono risuonate le parole del Vescovo Oscar Cantoni che
Šƒ’”‡•‹‡†—–‘Žƒ‡••ƒ‹—ǯƒ–‘•ˆ‡”ƒ•‡‰ƒ–ƒ†ƒŽŽǯ‡‡”‰‡œƒ•ƒ‹–ƒ”‹ƒǤ
’”‘’”‹‘DzƒŽ†‘Ž‘”‡†‹–ƒ–‡ˆƒ‹‰Ž‹‡ƒŽŽ‡“—ƒŽ‹•‘‘•–ƒ–‹•‘––”ƒ––‹‰Ž‹ƒơ‡––‹’‹î
cari e alle persone che rimpiangiamo “ è stato rivolto il primo pensiero di Padre
Oscar.
Dz ‘•–”‹‘”–‹˜‹˜‘‘‡Ž‹‰‘”‡ǡ‹—ƒ˜‹–ƒ…Š‡‘ƒ˜”ƒ‹Ƥ‡ȂŠƒ’”‘•‡-
guito – La preghiera ci rende solidali con loro e loro potranno intercedere per
noi“. Intercederà anche Don Meo che “nella piena disponibilità e nella fraterna
’”‡•‡œƒǡŠƒ•˜‘Ž–‘‹Ž‹‹•–‡”‘•’‡…‹Ƥ…‘†‡‹ƒ•–‘”‹ǣ‘•‹°ƒ‹•‘––”ƒ––‘

14 - Don Meo
all’impegno sacerdotale e lo compiva
con gioia“, l’ha descritto il Vescovo. Poi
i ricordi dei familiari, che hanno messo
in evidenza la cultura e la generosità di
Don Meo. I ricordi di Don Alberto Fasola,
parroco di Albiolo, che ha ripercorso le
tappe della vita sacerdotale di Don Meo
e gli ultimi anni, condivisi sotto il seg-
no della fraternità, l’incontro con Papa
Francesco, i momenti belli, con i giovani
e con gli anziani. Ancora, l’omaggio dei
sindaci di Albiolo, Rodolfo Civelli e di
‘Ž–”ƒ•‹‘ǡ ƒ”‡Žƒ ‘…—Žƒ‘Ǥ  ‘-
maso Daminato, seminarista albiolese,
rievocando le “frasi celebri” di Don Meo,
ne ha suggellato la vita e lo spirito: “Il
ƒ”ƒ†‹•‘°Žǯƒơƒ”‡’‹î‹’‘”–ƒ–‡†‡ŽŽƒ
‘•–”ƒ˜‹–ƒDzǡ°Žƒˆ”ƒ•‡’‹î•‹‰‹Ƥ…ƒ–‹˜ƒǤ
In Paradiso, ti accompagnino gli angeli,
Šƒ…ƒ–ƒ–‘Žƒ‘”ƒŽ‡ǤǯŽǯƒ–‹…‘‹‘†‡Ž-
la Chiesa, è l’attesa di ogni credente.

il prete buono - 15
MONSIGNOR BRUNO MAGGIONI, UN TEOLOGO TRA NOI
Dz‘‡†‹…‡‘•‹‰‘””—‘ƒ‰‰‹‘‹ǡ‹Ž‘•–”‘ƒ‡•–”‘dz: chissà
quante volte, durante il percorso biblico organizzato dall’Azione
Cattolica nel salone dell’Oratorio di Uggiate Trevano, è risuonato
questo richiamo.
Dz ‘‹’ƒ”ƒ–‘†ƒ‘•‹‰‘”ƒ‰‰‹‘‹dz: chissà quante volte studen-
ti ed ex studenti dell’Università Cattolica, catechisti ed operatori
pastorali del nostro territorio si sono sentiti orgogliosi, quanto sa-
pienti, di essersi incontrati con il teologo e biblista che ha cessato
†‹˜‹˜‡”‡ƒƤ‡‘––‘„”‡ǡƒŽŽǯ‡–†‹͠͠ƒ‹ǡ†‘’‘—ƒŽ—‰ƒƒŽƒ––‹ƒǡ
a compimento di una vita tutta dedicata alla Parola, a studiarla e
a trasmetterla.
Fino all’ultimo: Dz Žƒ‰‡Ž‘‘…‡••ƒƒ‹†‹•–—’‹”‹dz, aveva detto,
ormai in tarda età, quando l’aveva indagato in ogni sua sillaba. Ma
‡ƒ˜‡˜ƒ–”ƒ––‘Žǯ‡••‡œ‹ƒŽ‡ǣ‹Ž…—‘”‡†‡Ž”‹•–‹ƒ‡•‹‘ǡ‹Ž”‘…‹Ƥ••‘
Risorto. Questa è la bellezza, questo è il fascino, questa è l’attrazi-
‘‡‡Ž‘•…”‹˜‡‘œ‹‘”ƒ–‘ǡ•—ŽŽ‡’ƒ‰‹‡†‡ŽDz‡––‹ƒƒŽ‡†‡ŽŽƒ
Diocesi di Como” che ha dedicato ampio spazio a Don Maggioni.
Ricordare Don Bruno: non basta un trattato.
Per questo, proponiamo solo alcuni dei titoli, tratti dal Settimana-
le Diocesano, senza pretese di completezza: vogliono rappresen-
tare s la gratitudine della nostra Comunità a Dio che ha donato
alla Chiesa e al mondo un uomo che ha parlato del Signore con la
Parola del Signore. Ci ha aiutato a conoscerLo e a volerGli bene e
a cercare un senso alla nostra vita.
Dz‘”—‘Šƒ•’‡œœƒ–‘Žƒƒ”‘Žƒ†‹‹‘ǡ†‹…—‹‡”ƒ‹ƒ‘”ƒ–‘ǡ’‡”-
chè diventasse pane quotidiano sulla tavola di tutti“ ( Il Vescovo,
Oscar Cantoni )
“Uno dei protagonisti assoluti della scena ecclesiale, non solo della
‹‘…‡•‹ǡƒ†‹–—––ƒŽƒŠ‹‡•ƒ‹–ƒŽ‹ƒƒǤ‡‡ŽŽƒ˜‹–ƒ†‹‘”—‘Žƒ
‹„„‹ƒ°•–ƒ–ƒŽƒ…Š‹ƒ˜‡ǡŽƒ–‘’’ƒ‡”ƒ‹Ž•—‘•‡•‘†ǯ—ƒ‹–dz ( Don
Angelo Riva).
Dzƒ‰‹•–‡”‘ ‘”ƒŽ‡ ‹‡•‘Ǥ ƒ •…”‹––‘ …Š‡ Žǯ‘”‹‰‹ƒŽ‹– †‡Ž ”‹•–‹ƒ-
‡•‹‘ ° †ƒ …‡”…ƒ”‡ ‹ —ƒ •‘”–ƒ †‹ ”‹„ƒŽ–ƒ‡–‘ ”ƒ†‹…ƒŽ‡ǣ ‘ °
Žǯ—‘‘…Š‡—‘”‡’‡”‹‘ǡƒ‹‘’‡”Žǯ—‘‘Dz ( card. Gianfranco
Ravasi che accenna a “Il Dio capovolto”‘’‡”ƒ•…”‹––ƒ…‘‘œ‹‘
Prato, teologo )

16 - Monsignor Bruno Maggioni


Dzƒˆ‘”–‡†‡„‘Ž‡œœƒ†‡Žƒ‰‡Ž‘Ǥ Žƒ‰‡Ž‘ǡ•‡•‡‹—‘‘Ƥ‘‹ˆ‘†‘
‡–‹Ƥ†‹†‡ŽŽƒƒ”‘Žƒǡ–‹’”‡†‡’‡”ƒ‘‡–‹ƒ……‘’ƒ‰ƒdz (Arcangelo
Bagni )
Dz‘Ž‘•‰—ƒ”†‘•‡’”‡”‹˜‘Ž–‘ƒŽŽƒ‹••‹‘‡dz ( Anita Polti)
Dz ”‡“—‡–ƒ”‡†‘”—‘•‹‰‹Ƥ…ƒ˜ƒ’ƒ••ƒ”‡†ƒŽŽǯ—‹˜‡”•ƒŽ‡ƒŽ“—‘–‹†‹-
ƒ‘ǤƒŽ‘†‘ƒŽŽƒ˜‹–ƒ†‹‘‰‹‰‹‘”‘dz ( Laura Fontana Legnani).
Dz—ƒ†‘ …‹ ’ƒ”Žƒ˜ƒ †‹ ‹‘ǡ ‹‘ ’‡•ƒ˜‘ǣ •‡ ‹‘ ° …‘•¿ǡ’‘••‘ …”‡†‡”…‹
ƒ…Šǯ‹‘dz ( Don Saverio Xeres)
Dz …ƒ–ƒ–‘†ƒŽŽƒ„‡ŽŽ‡œœƒ†‡ŽŽƒƒ”‘Žƒǡ—‘‘ƒ’’ƒ••‹‘ƒ–‘‡’‡”…‹Ö
capace di appassionare”. ( Don Marco Cairoli)

un Teologo tra noi - 17


Resoconto economico
Parrocchia di Uggiate T.

Mese di Ottobre 2020


Entrate
N.N. € 400; N.N. € 230; N.N. € 100; N.N. € 200; N.N. € 500; N.N. € 100;
N.N. € 50; N.N. € 50; N.N. € 50; N.N. € 50; N.N. € 200; Rendita legati €
526; Rimborso Assicurazione Cattolica Antenna Campanile Radio Par-
”‘……Š‹ƒŽ‡͂͘͘͘͜ǡơ‡”–‡”‹ƒ‘—‹‘‡’”‘—‘”‡Žƒ—•—”ƒ͂͛͘͠Ǣ
ơ‡”–‡”‡•‹‡͂͘͞͝Ǣ‡••ƒŽ‹‹͚͂͝͞Ǥ

Uscite
Merlo Impianti termostato casa Parroco € 159; Marchese (idraulico) €
͙͟͞Ǣ ‰Ǥ
‘”Žƒ•ƒŽ†‘Žƒ˜‘”‹…ƒ’ƒ‹Ž‡͚͚͂͘͘Ǣ††‘„„‹ƪ‘”‡ƒŽ‹ȋ’‡”ƒ-
niversari matrimonio, Prime Comunioni e Cresime) € 433; Merlo Fran-
…‡•…‘ȋ͙λƒ……‘–‘Žƒ˜‘”‹…ƒ•ƒ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‡Ȍ͚͚͂͘͘͘Ǣ†‹Ž˜‹‰ƒÖ͙͙͂͞ǡ
WindTre € 38; Ing. Amigoni (competenze professionali per progetto
e direzione lavori casa parrocchiale) € 5344; Agende liturgiche € 48;
Thyssenkrupp (per manutenzione ascensore) € 184; Salin per rilegatura
ƒ‰‡†‡͙͂͛͠Ǣ ”ƒ…‘„‘ŽŽ‹͙͂͛Ǣ‹‰ƒ•͚͂͛Ǣƒ”‹‰‰‹ƒ–‡͙͙͂͘Ǣ‘ŽŽ‡––‡
‹—…‡͙͚͂͛͜Ǣƒ”–‘Ž‡”‹ƒ͙͂͡Ǣ‘’›Žƒ†’‡”…ƒ”–ƒˆ‘–‘…‘’‹‡‡‰”ƒơ‡–-
te € 999; A Padre Passionista € 150; A Mons. Grampa Cresima € 200.
Mese di Novembre 2020
Entrate
Cambio valuta 106; N.N. € 100; N.N. € 50; N.N. € 100; N.N. € 2010; N.N.
€ 200; N.N. € 175; N.N. € 100; N.N. € 50; N.N. € 70.

Uscite
Or.Me (acconto lavori casa parrocchiale) € 5500; Merlo Francesco (2°
acconto lavori casa parrocchiale) € 16500; Ricariche Disinfettante mani
͂͛͠Ǣ–Ǥƒ†‹ƒ‹ȋ’‡”’”‡•–ƒœ‹‘‹ƒ‹‹•–”ƒ–‹˜‡ȀƤ•…ƒŽ‹Ȍ͙͂͛͞͞Ǣ‡”‹‘-
dici S. Paolo € 108; Avvenire € 53; A Fondo Rete Lavoro € 1000; WindTre
€ 40; F.lli Clerici (materiale di cartoleria) € 166; Sim per impianto radio
€ 30; D.B. (lavori assistenza oratorio istallazione apparecchio oratorio
per Radio Parrocchiale) € 300; D.B. (processore GSM oratorio) per tra-
smettere Santa Messa da Oratorio € 3538; Per giornata annuale clau-
•–”ƒŽ‹͙͂͘͘͝Ǣ‡…‘‰”ƒƤ…ƒȋ„‘ŽŽ‡––‹‘•‡––‡„”‡Ȍ͙͙͂͛͠Ǣ Ž‡––‹ƒƒŽ‡
͙͚͙͂Ǣ ȋ˜‡”‹Ƥ…ƒ’‡”‹‘†‹…ƒƒ•…‡•‘”‡Ȍ͙͂͛͠Ǣ‡œœ‘Ž‹‡–”‘Ž‹͚͂͘͟͜Ǣ
ƒ••‡ȋ ή Ȍ͙͂͘͘͠Ǥ

18 - Resoconto economico
Per lavori ristrutturazione casa parrocchiale:

ǤǤ͂͘͘͘͝Ǣ‘ơ‡”–‡†ƒ’”‹˜ƒ–‹ȋ–‘–ƒŽ‡Ȍ͙͂͜Ǥ͙͛͞ǡ͘͘

Si ringrazia la Coop di Uggiate con il suo presidente Bernasconi Paolo,


che ha voluto donare per la ristrutturazione della casa parrocchiale
l’importo di €6000, destinato alla gita annuale della Coop con i propri
•‘…‹ǡ‘‡ơ‡––—ƒ–ƒƒ…ƒ—•ƒ†‡ŽŽƒ’ƒ†‡‹ƒǤ

Nel mese di novembre sono stati donati alle suore di Clausura dalla
Comunità Pastorale di Uggiate e Ronago € 2300 grazie anche alle
‘ơ‡”–‡”ƒ……‘Ž–‡†ƒ‹”ƒ‰ƒœœ‹†‡ŽŽƒ”‡•‹ƒ‡”‹ƒ‘—‹‘‡Ǥ

Parrocchia Uggiate T. - 19
Anagrafe
della Comunità Pastorale
Per sempre con Dio nel suo Regno
Giuseppe Bozzo coniugato con Michelina Guarnieri
di anni 71 – Ronago (9 novembre 2020)

Sandrina Marazzani vedova di Mario Castelli


di anni 69 – Uggiate T. (12 novembre 2020)

Rosa Candida Luppi vedova di Biagio Somaini


di anni 82 – Uggiate T. (13 novembre 2020)

Marino Bianchi
di anni 72 – Uggiate T. (19 novembre 2020)

Rita Bianchi vedova di Gianpaolo Conconi


di anni 85 – Uggiate T. (21 novembre 2020)

Francesco Donadini coniugato con Luciana Crepaldi


di anni 77 – Uggiate T. (23 novembre 2020)

Ž‹‘
—ƒ”‹•…‘…‘‹—‰ƒ–‘…‘‘Žƒƒƒ‰
di anni 66 – Ronago (27 novembre 2020)

Giuseppina Frangi
di anni 99 – Uggiate T. (30 novembre 2020)

Pietro Merlo coniugato con Rosa Indaco


di anni 78 - Uggiate T. (1 dicembre 2020)

Pierina Maria Bernaconi vedova di Bruno Nazzari


di anni 92 - Uggiate T. (3 dicembre 2020)

20 - Anagrafe
CRI: OGNI GIORNO IN PRIMA LINEA
Nessun anno della storia iniziata tra noi di lockdown, è stato attivato “Il Tempo
nel 1973 è stato tanto impegnativo come della Gentilezza”, progetto che com-
questo 2020 per il Comitato della Croce prende servizi straordinari di consegna
Rossa di Uggiate Trevano, riferimento di provviste e di farmaci a domicilio,
per 25mila abitanti di dieci Comuni, 370 assistenza alle famiglie in isolamento e
volontari, migliaia di soci e sostenitori. in quarantena, trasporto di biancheria
Un impegno che non si traduce solo in per le persone ricoverate, accompagna-
un elenco di numeri relativi ai soccorsi mento per l’esecuzione di tamponi. Ma
sanitari, all’assistenza sociale, alla vic- è un elenco incompleto di titoli. Dietro,
inanza alle persone e alle risposte alle …‹ •‘‘ •ƒ…”‹Ƥ…‹ǡ †‡†‹œ‹‘‡ ‡† ƒ––‡œ‹-
esigenze emergenti. Bensì, in una cifra one al prossimo e alle fragilità.
•‡œƒ‹•—”ƒǤ†°DzŽƒ‰”ƒ†‹••‹ƒƒ„- “Tutto questo rientra pienamente nei
negazione dei volontari, ogni giorno in principii di Croce Rossa che ogni volo-
’”‹ƒ Ž‹‡ƒ ’‡” ƒơ”‘–ƒ”‡ Žǯ‡‡”‰‡œƒ –ƒ”‹‘ ƒ……‡––ƒ ‡ …‘†‹˜‹†‡ Ȃ ƒơ‡”ƒ
ed assicurare assistenza e supporto a Turcato – e sono umanità, imparzialità,
…Š‹‡Šƒ„‹•‘‰‘dzǤǯŽƒ†‹…Š‹ƒ”ƒœ‹‘‡†‹ neutralità, indipendenza, volontarietà,
Fortunato Turcato, da settembre presi- unità ed universalità”.
dente del Comitato di Uggiate Trevano, Ad ottobre, è iniziato il corso di formazi-
eletto con un gruppo di giovani che gli one on line per 30 nuovi aspiranti volo-
avevano chiesto di assumersi ancora re- ntari: segno che non si è disseccato lo
sponsabilità. Tra i fondatori della Croce spirito di solidarietà da prima linea.
Rossa di Uggiate Trevano, 37 anni fa, per Ma che cosa potrebbe fare la popolazi-
alcuni anni aveva assunto responsabil- one per sostenere una storica associazi-
ità e poi era si era posto al servizio come one?
volontario. Con lui, sono stati eletti “A gennaio, partirà il tesseramento per
Riccardo Fava, Fabio Robbiani, Mara Bi- tutte le famiglie residenti nei paesi che
anchi e, per la lista Giovani, Alessandro aderiscono al Comitato. L’adesione
Moretti. permette i usufruire gratuitamente dei
“Non è scontato – prosegue Turcato – •‡”˜‹œ‹ ‘ơ‡”–‹ Ȃ •‘––‘Ž‹‡ƒ ‹Ž ’”‡•‹†‡–‡
che anche in piena emergenza ci siano - Ma sarà particolarmente importante
tante persone disposte a mettersi in perchè nel 2020, a causa della pan-
gioco, rischiando la propria salute per demia, la Croce Rossa di Uggiate è stata
continuare a svolgere servizi indispens- costretta ad annullare quasi tutte le iniz-
abili per la nostra Comunità”. ‹ƒ–‹˜‡†‹Ƥƒœ‹ƒ‡–‘ƒˆ”‘–‡†‹•’‡•‡
Sono sempre stati garantiti i servizi molto elevate, sostenute per acquistare
sanitari coordinati dal 118 e i servizi dispositivi di protezione per i volontari,
socioassistenzali, ma durante i periodi •ƒ‹Ƥ…ƒ–‘”‹‡‘Ž–‘ƒŽ–”‘dzǤ

CRI: ogni giorno in prima linea - 21


Santi del nostro tempo
SUI LORO PASSI, VERSO IL NATALE
Continua la scoperta di quella “moltitudine di testimoni” presentata dal progetto
diocesano “Sui loro passi” (suiloropassi.it), per seguire in questo tempo di Avven-
to il sentiero luminoso tracciato da persone semplicemente straordinarie.

Giulio Rocca: la concretezza della fede


Giulio Rocca nacque a Isolaccia nel 1962. Seppur
ateo convinto, a 16 anni partecipò con alcuni amici
ad un campo di lavoro organizzato dall’ Operazione
Mato Grosso e dopo qualche anno partì al seguito
del Salesiano don Ugo De Censi per il Brasile.
Pur essendo critico nei confronti della Chiesa e dei
preti, Giulio era un gran lavoratore e percepiva l’ur-
genza di trovare il senso profondo della sua vita. Dal-
le montagne della Valtellina a quelle del Perù il pas-
so fu breve e nel 1988 raggiunse Chacas con il Mato
Grosso.
In quegli anni “scoprii poco alla volta altri valori che
’‡” ‡ ‘”ƒ •‘‘ ˆ‘†ƒ‡–ƒŽ‹ǣ ‹Ž Žƒ˜‘”‘ǡ ‹Ž •ƒ…”‹Ƥ…‹‘ǡ
la ricerca di un senso per vivere “. La condivisione del
lavoro con gli ultimi della terra fu per lui il passapor-
to per incontrare Cristo. Dopo alcuni anni trascorsi in
Sud America scoprì che per lui nulla aveva più valore che seguire Gesù e decise di
Žƒ•…‹ƒ”‡Žƒ•—ƒƤ†ƒœƒ–ƒ’‡”‡–”ƒ”‡‹•‡‹ƒ”‹‘Ǥƒ‹Ž•—‘‡–—•‹ƒ•‘‡Žƒ•—ƒ†‡-
dizione ai poveri vennero notati dal gruppo terroristico del Sendero Luminoso che
di stampo marxista-leninista non vedeva di buon occhio il Mato Grosso perchè, a
dir suo, addormentava le coscienze dei contadini, impedendo la rivolta armata.
Tra i volontari dell’ OMG molto scomodo era Giulio, che ricevette tre “visite “ da
parte di questi criminali.
ǯ—Ž–‹ƒˆ—ˆƒ–ƒŽ‡ǣƒ•‘Ž‹–”‡–ǯƒ‹ǡ‡Ž͙͚͡͡
‹—Ž‹‘‘”Ä‹—ƒ‰‰—ƒ–‘Ǥ Ž•—‘’‹î
…ƒ”‘ƒ‹…‘’ƒ†”‡”‡•–‘ǡ’‡”’”‡•‡–ƒ”‡
‹—Ž‹‘ƒ…Š‹ƒ…‘”ƒ‘Ž‘…‘‘•…‡ǡ‘-
•–”ƒ — „‹‰Ž‹‡––‹‘ –—––‘ •’‘”…‘ †‹ •ƒ‰—‡ …‘ •…”‹––‘ “—‡•–‡ ’ƒ”‘Ž‡ǣ Dz  - 4
uova, 10 cipolle, 20 zucche“. L’aveva addosso mentre lo ammazzavano e rappre-
senta la sintesi di tutta la sua vita: l’amore per Cristo e la concretezza dell’amore
per i poveri.

22 - Santi del nostro tempo


Don Carlo Braga: il don Bosco della Cina
Carlo Braga nacque a Tirano nel 1889 e, orfa-
no di madre, venne cresciuto dalle suore Fi-
glie di Maria Ausiliatrice. Sin da giovanissimo
capì di voler consacrare la sua vita a Dio e nel
1914 venne ordinato sacerdote della famiglia
salesiana.
—”ƒ–‡ ‹Ž ’”‹‘ …‘ƪ‹––‘ ‘†‹ƒŽ‡ ˆ— …‘-
stretto ad arruolarsi e visse tre anni con l’e-
sercito italiano, ma immediatamente dopo
Žƒ Ƥ‡ †‡ŽŽ‡ ‘•–‹Ž‹– …Š‹‡•‡ †‹ ‡••‡”‡ ‹˜‹ƒ–‘
in estremo Oriente come missionario. Stabi-
litosi nel sud della Cina, iniziò a collaborare
con don Versglia occupandosi soprattutto
della scuola missionaria di Ho Sai.
Nel 1930 divenne Ispettore della Provincia Salesiana della Cina. Die-
de un notevole impulso all’evangelizzazione in uno dei Paesi più
†‹ƥ…‹Ž‹†‡ŽŽƒ–‡””ƒǤ
”ƒœ‹‡ƒŽŽƒ•—ƒ‹•–ƒ…ƒ„‹Ž‡ƒœ‹‘‡˜‡‡ƒ’‡”–‘
Žǯ‘”ˆƒ‘–”‘Ƥ‘†‹ƒ…ƒ‘‡Žƒ•…—‘Žƒ•ƒŽ‡•‹ƒƒ†‹‡…Š‹‘Ǥƒ’”‡•–‘
il regime comunista interruppe con la forza ogni opera di carità e di
educazione promossa da missionari cristiani. Don Carlo fu costretto
ad abbandonare il paese e a trasferirsi nelle Filippine, dove continuò
a fondare scuole salesiane profondamente radicate nei territori.
‘ƒ”Ž‘ ”ƒ‰ƒ ’—Ö ‡••‡”‡ †‡Ƥ‹–‘ — ’‹‘‹‡”‡ †‡Ž ”‡‰‘ †‹ ‹‘ǡ
•‡’”‡‘––‹‹•–ƒ‡„—‘‘‘‘•–ƒ–‡Ž‡†‹ƥ…‹Ž‹•‹–—ƒœ‹‘‹…Š‡†‘-
˜‡––‡ƒơ”‘–ƒ”‡Ǥ‘”¿‹Ž͛‰‡ƒ‹‘͙͙͟͡‡‡Ž͚͙͙͘°•–ƒ–‘ƒ’‡”–‘‹Ž
’”‘…‡••‘†‹„‡ƒ–‹Ƥ…ƒœ‹‘‡

Sui loro passi, verso il Natale - 23


La nostra storia
LETTERA INEDITA
Don Mojana alla Giunta comunale di Uggiate:
mancano 5’485 lire … ma nel 1864
È ancora una lettera a dar lo spunto per un nuovo racconto, ad aprire una
Ƥ‡•–”ƒ•——’‡”‹‘†‘†‹•–‘”‹ƒŽ‘…ƒŽ‡˜‹••—–ƒ•‡œƒ’”‡‘……—’ƒ”•‹–”‘’’‘
di tramandare testimonianze verbali dando per scontato che il concetto
ereditato del ‘vivere in una comunità’ appartenesse alla natura dell’uo-
mo e cosi sarebbe stato anche in futuro.
La lettera è inedita e conservata negli Archivi dentro un pieghevole che
porta a matita solo la data: 1864. Le ultime mani che l’han toccata non
è escluso siano state quelle del Sindaco del tempo che, all’atto del suo
‹•‡†‹ƒ‡–‘ǡ •‹…—”ƒ‡–‡ ‰‹—”Ö •‘––‘ ‹Ž ”‘…‹Ƥ••‘ ƒ˜‡†‘ ƒ‹ Žƒ–‹ †—‡
candele perché cosi era costume un tempo. Il contenuto è incorniciato in
due distinti momenti storici racchiusi nel breve arco di sei anni: il primo
(1858) sotto il dominio austriaco del regno Lombardo-Veneto, il secondo
(1864) a unità d’Italia avvenuta. Riguarda Uggiate, ma poteva esserlo per
Trevano, Ronago e gli altri paesi. Si tratta di una proposta della ‘fabbri-
ceria della Chiesa’ indirizzata alla Giunta municipale tendente a ottenere
i lavori di manutenzione delle strade in sostituzione dell’impresa che si
è aggiudicata l’appalto perché nella Chiesa sono state eseguite impor-
tantissime opere di miglioria e il debito ancora pendente che si trascina
da troppo tempo non consente nuovi interventi e inoltre potrà essere
estinto soltanto con la collaborazione di tutti, ma proprio tutti. Governo
comunale compreso.
Il Prevosto Don Mojana è una guida spirituale con sinceri sentimenti pa-
triottici che ne ha viste di tutti i colori e con la ‘nuova Italia’ anche lui ora
vuol provare a dar colore con la sua tavolozza, anzi basta un foglio, dop-
pio e scritto su tre pagine, penna e calamaio, l’inchiostro è rigorosamente
‡”‘‡Žƒ…ƒŽŽ‹‰”ƒƤƒǡ•’‡…‹‡‡ŽŽ‡ƒ‹—•…‘Ž‡•‡„”ƒ‘’‡”ƒ†‹—Ƥ‡•…ƒŽ-
pellino. Il pensiero del debito e gli ostacoli a nuovi progetti conseguenti
non lo lasciano più dormire la notte. Che oggi sia sabato 25 o venerdì 24 di
Giugno 1864 poco importa (…‘•‹Ž‡†ƒ–‡‹†‹…ƒ–‡ƒ‹‹œ‹‘‡Ƥ‡Ž‡––‡”ƒ) non
può più attendere, ormai ha deciso che durante la messa domenicale del
26 la sua omelia sarà tutta dedicata a questo argomento e ai nuovi pro-
‰‡––‹‹’”‹‰‹‘ƒ–‹Ǥ‹…—”ƒ‡–‡ƒ˜”ˆƒ––‘…‘””‡”‡˜‘…‡ƒƥ…Š±‹ˆ‡†‡Ž‹
vengano riuniti in gran numero che così tanti se ne vedono solo per Na-
tale e Pasqua. Ripeterà lo stesso programma durante la celebrazione di

24 - La nostra storia
mercoledì 29 per i Santi Pietro e Paolo cui è dedicata la Chiesa prepositurale
‡‹Ž•ƒ…”‡•–ƒ‘•—‘‡”Ž‡…ƒ’ƒ‡ƒ”ƒ……‘Ž–ƒƤ‘ƒ—•–‹‘ƒ”•‹Ž‡ƒ‹ǡ•‡‡-
cessario. Deve annunciare di aver consegnato un’importantissima missiva
alla Giunta e non mancherà di spronare i suoi devoti concittadini con l’invito
a tenersi uniti e pronti perché se la proposta verrà accettata saranno nuova-
mente chiamati a contribuire, specialmente con le braccia. Parole dirette,
•‡œƒˆ”‘œ‘Ž‹±–ƒ–‹‰Š‹”‹‰‘”‹ǡ’”‘’”‹‘…‘‡ŽƒŽ‡––‡”ƒǡ’‡”Ƥ‘•’”‡‰‹—†‹-
…ƒ–ƒ‡‹’‡•ƒ„‹Ž‡ƒ‹‘•–”‹‰‹‘”‹ǡ…Š‡ƒ†‹ƒ‘ƤƒŽ‡–‡ƒ•…‘’”‹”‡‡ŽŽƒ
sua originaria integrità.

‘”‡˜‘Ž‡
‹—–ƒ…‘—ƒŽ‡†‹‰‰‹ƒ–‡Ǧ͚͝‰‹—‰‘͙͜͠͞
”ƒ––ƒ†‘•‹†ƒ“—‡•–ƒ‘”ǤŽ‡
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“—‡•–ƒŠ‹‡•ƒ’”‡’‘•‹–—”ƒŽ‡‡•’‘‰‘‘—’”‘‰‡––‘…Š‡•–‹ƒ‘˜ƒ–ƒ‰‰‹‘•‘
ƒŽŽƒ…Š‹‡•ƒ’ƒ”‹‡–‹‡†ƒŽ‘—‡Ǥ
1‘–‘…‘‡‡ŽŽǯƒ‘͙͠͝͠Žǯƒ‹‹•–”ƒœ‹‘‡†‹“—‡•–ƒŠ‹‡•ƒ•—„‹••‡Žƒ•’‡-
•ƒ•–”ƒ‘”†‹ƒ”‹ƒ†‹‹–Ǥ͙͚͋ǯ͚͝͝ǡ͙͘’‡”Žƒ…‘•–”—œ‹‘‡†‡Ž—‘˜‘…‘”‘‡’”‡•„‹–‡”‹‘
…‘•ƒ‰”‡•–‹ƒǤ‹–‡Ž‡‘ơ‡”–‡’—”‡•–”ƒ‘”†‹ƒ”‹‡‹‰‡‡”‹‡‹†ƒƒ”‘ƒ‰Ž‹‹-
troiti ottenuti utilizzando le braccia della popolazione con varie opere ed usan-
†‘†‡Ž”‡•–‘—ƒ•–”‡––ƒ‡…‘‘‹ƒ•‹°’‘–—–‘…‘’”‹”‡Žǯƒœ‹†‡––ƒ•‘ƒ’‡”Žƒ
“—‘–ƒ†‹͋͟ǯ͘͞͞ǡ͜͞Ǥ
‹ƒ‡’‡”Öƒ…‘”ƒ—ƒ’ƒ••‹˜‹–†‹͋͝ǯ͜͠͝ǡ͜͞…‘‡”‹•—Ž–ƒ†ƒŽ„‹Žƒ…‹‘…‘-
•—–‹˜‘͙͛͠͞Ǥ
”ƒ‹’‘”–ƒƒ••ƒ‹••‹‘ƒŽŽƒ•…”‹˜‡–‡‹‹•–”ƒœ‹‘‡Žǯ‡•–‹œ‹‘‡†‹“—‡•–‘
†‡„‹–‘ǡ ‰‹ƒ……Š±ǡ ‡–”‡ ŽƒŠ‹‡•ƒ ‡…‡••‹–ƒ †‹ –ƒ–‡ …‘•‡ǡ ‘…Š± ’‘–‡” ˆƒ”‡
—‘˜‡•’‡•‡ǡŽǯ‹–‡”‡••‡ ’ƒ••‹˜‘†‡ŽŽǯƒœ‹†‡––ƒ‘ƒ ƒ••‘”„‡ƒ—ƒŽ‡–‡
Žǯƒ˜ƒœ‘’‘••‹„‹Ž‡•—ŽŽƒ”‡†‹–ƒǢ…Š‡ƒœ‹°Ž—‘‰‘ƒ–‡‡”‡’‡”Ž‡’”‡•‡–‹•–”‡–-
–‡œœ‡Ƥƒœ‹ƒ”‹‡‡ƒ••‹ƒ‡–‡’‡”Žƒ“—ƒ•‹–‘–ƒŽ‡ˆƒŽŽƒ…‹ƒ†°„‘œœ‘Ž‹ǡ…Š‡
altre volte costituivano il principale introito della Chiesa, in avvenire le rendite
‘ƒ„„‹ƒ‘ƒ’ƒ”‡‰‰‹ƒ”‡Ž‡•’‡•‡‘”†‹ƒ”‹‡‡…‘•¿‹˜‡…‡†‹‡•–‹‰—‡”•‹˜ƒ†ƒ
ƒ—‡–ƒ†‘•‹‹Ž…ƒ’‹–ƒŽ‡’ƒ••‹˜‘Ǥ‹ơƒ––ƒ‡˜‡–—ƒŽ‹–†‡˜‡’—”‡‹’‡•‹‡”‹”‡
Žǯ‹‹•–”ƒœ‹‘‡…‘—ƒŽ‡ǡ’‡”…‹Ö……Š±•‡ŽƒŠ‹‡•ƒ†‹˜‹‡‡‹’‘–‡–‡ƒ•‘†-
†‹•ˆƒ”‡ƒ•—‘‹‹’‡‰‹’‘–”‡„„‡‡••‡”‡…Š‹ƒƒ–‘ƒ•—’’Ž‹”˜‹ Ž‘—‡Ǥ
Ȇ—“—‡†‹”‡…‹’”‘…‘‹–‡”‡••‡†‡ŽŽƒŠ‹‡•ƒ‡†‡Ž‘—‡‹Ž–”‘˜ƒ”‡—’”‘˜˜‡-
†‹‡–‘•–”ƒ‘”†‹ƒ”‹‘ƒ–ƒŽ‡„‹•‘‰ƒǤ
 ‹Ž ‹‰Ž‹‘”‡ǡ ‘’’—”‡ —‹…‘ ’”‘˜˜‡†‹‡–‘ •‹ ’”‡•‡–ƒ ‘”ƒ ‡ŽŽƒ ‘……ƒ•‹‘‡
†‡ŽŽǯƒ’’ƒŽ–‘†‡ŽŽ‡•–”ƒ†‡Ǥ
ǯƒ‹‹•–”ƒœ‹‘‡†‡ŽŽƒŠ‹‡•ƒƒ••—‡”‡„„‡Žƒƒ—–‡œ‹‘‡†‹†‡––‡•–”ƒ†‡
’‡”—ƒ…‘””‹•’‘•‹‘‡†‹͙͘͘ˆ”ƒ…Š‹‹‡‘†‡ŽŽǯƒ’’ƒŽ–‘–‡•–±Ƥ‹–‘ǡ‡Žƒ’‘-

La nostra storia - 25
’‘Žƒœ‹‘‡‡•‡‰—‹”‡„„‡‹Žƒ˜‘”‹‰”ƒ–—‹–ƒ‡–‡‹‰”ƒ’ƒ”–‡ǡƒ’’Ž‹…ƒ†‘‹Ž‰—ƒ-
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lo che possano sopra di se cadere le passività della Chiesa.
‘Ƥ†ƒ‘’‡”–ƒ–‘‹•‘––‘•…”‹––‹…Š‡“—‡•–ƒŽ‘†‡˜‘Ž‡
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degli argomenti esposti lasciando a chi lo desidera scoprire altri spunti, che
abbondano.
‡”‡‰Ž‹‘…‘’”‡†‡”‡…‘•ƒ•‹‰‹Ƥ…ƒ••‡…‘…”‡–ƒ‡–‡Žƒƒ—–‡œ‹‘‡
delle strade sono stati consultati i verbali di collaudo di manutenzione per
Žǯƒ‘͙͛͠͞…‘–ƒ–‘†‹Ƥ”ƒ†‡ŽŽǯ ‰‡‰‡”‡‘ŽŽƒ—†ƒ–‘”‡”‘˜‹…‹ƒŽ‡ǡ dove
sono descritti minuziosamente gli interventi eseguiti dall’impresa su piazze
e vie precisate in lunghezza e larghezza, con i metri cubi di ghiaia e ghiaione
occorsi per la sistemazione di ogni singola particella. I lavori dell’area cimi-
teriale sono un capolavoro di dettagli dove non manca il numero dei sassi,
scavati spezzati e raccolti dal monte Prato che sovrasta il paese così come le
–‡‰‘Ž‡—–‹Ž‹œœƒ–‡‹—ƒ•’‡…‹Ƥ…ƒ‘……ƒ•‹‘‡Ǥ—”‹‘•‘”‹Ž‡˜ƒ”‡Žƒ˜‘”‹eseguiti al
ponte annesso al torrente Reale e tanta dovizia descrittiva è dedicata anche
alla Via †‡Ʈ‘”–‹†‹‘ƒœœ‘. Si tratta, ovviamente, soltanto di un minuscolo
esempio dei tanti lavori previsti nella disciplina di manutenzione delle stra-
de.
Don Mojana cita, inoltre, la ˆƒŽŽƒ…‹ƒ†‡ǯ„‘œœ‘Ž‹toccando un aspetto di gran-
de importanza per l’economia generale del paese e della Chiesa, che traeva
•‘•–‡–ƒ‡–‘•‹ƒ†‹”‡––‘…Š‡‹†‹”‡––‘–”ƒ‹–‡Žǯ‘ơ‡”–ƒ†‡‹…‘–ƒ†‹‹†‹—ƒ
piccola parte della loro produzione. Già da un decennio la malattia pebrina
stava colpendo i bachi da seta, causando inesorabilmente il declino di una
’ƒ”–‡†‡ŽŽƒƤŽ‹‡”ƒ•‡”‹…ƒ†‹ƒ–‹…ƒ–”ƒ†‹œ‹‘‡ǡƒ…Š‡Ž‘…ƒŽ‡Ǥ
A queste prove, libere e senza compenso se non una benedizione, il Prevo-
sto ancora una volta avrebbe chiamato i suoi fedeli e questi, nel poco tempo
normalmente dedicato al riposo, ancora una volta, nel loro semplice concet-
to di ‘vivere in una comunità’ uniti avrebbero risposto.
‡ƒ–‘Ǥ

26 - La nostra storia
AUGURI DI NATALE DA RANCIO DI LECCO
Dz Ž’‘’‘Ž‘…Š‡…ƒ‹ƒ˜ƒ‡ŽŽ‡–‡‡„”‡Šƒ˜‹•–‘—ƒ‰”ƒ†‡Ž—…‡ǤǤǤdz

…Š‡ ‹ “—‡•–‘ –‡’‘ „—‹‘ ‡ †‹ƥ…‹Ž‡ǡ ”‹•—‘ƒ Žǯƒ—…‹‘ †‡ŽŽǯƒ‰‡-


lo: “Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia: è nato per Voi il
Salvatore, Cristo Signore”.
‘„„‹ƒ‘ƒƥ†ƒ”…‹ƒŽ‹‰‘”‡ǡ†‹…‡†‘‰Ž‹ǣDz‡•ƒ…‹–—ǨDz
La nostra casa di Rancio di Lecco dei missionari anziani e malati (siamo
in 45) è una casa piena di preghiere per tutti. Un grande abbraccio!
Buon Natale!

p. Quirico

Auguri - 27

Ž‹ƒ’’—–ƒ‡–‹”‹‰—ƒ”†ƒ–‹Ž‡‡Ž‡„”ƒœ‹‘‹ƒ–ƒŽ‹œ‹‡‡ŽŽ‡‘•–”‡’ƒ””‘……Š‹‡•‘‘
•—•…‡––‹„‹Ž‹†‹˜ƒ”‹ƒœ‹‘‹‹„ƒ•‡ƒŽŽǯƒ†ƒ‡–‘†‡ŽŽƒ’ƒ†‡‹ƒ‹…‘”•‘‡ƒŽŽ‡˜ƒ”‹‡‹•—”‡
”‡•–”‹––‹˜‡…Š‡˜‡””ƒ‘ƒ†‘––ƒ–‡‡‹’”‘••‹‹‰‹‘”‹Ǥ‡‡˜‡–—ƒŽ‹”‡––‹Ƥ…Š‡•ƒ”ƒ‘
…‘—‹…ƒ–‡ƒŽŽǯ‹–‡”‘†‡ŽŽǯ‰‡†ƒ†‡ŽŽƒ‡––‹ƒƒǤ

CALENDARIO CELEBRAZIONI NATALIZIE - Uggiate T. 2020

Mercoledì 16 dicembre ore 20.30 Inizio Novena


“Un bambino è nato per noi”
Prepariamo insieme il Natale
Mini-ritiro per tutta
la Comunità Pastorale
(incontro trasmesso in streaming)

Giovedì 17 dicembre ore 14.30 Confessioni ragazzi 1a media


ore 20.15 Novena di Natale
(animano i bambini di 3a elementare)

Venerdì 18 dicembre ore 14.30 Confessioni bambini 5a elementare


ore 15.30 - 18.00 Confessioni
ore 20.15 Novena di Natale

Sabato 19 dicembre ore 8.30 S. Messa


ore 9.00 - 11.00 Confessioni
ore 10.00 Confessioni bambini 5a elementare
ore 15.00 - 18.00 Confessioni

Domenica 20 dicembre †‘‡‹…ƒ†‹˜˜‡–‘

S. Messe con orario festivo


Durante tutte le S. Messe ci sarà la benedizione
delle statuine del Bambino Gesù

ore 15.00 “Prepariamo insieme


la confessione di Natale”
      ‘‡–‘†‹”‹ƪ‡••‹‘‡‡…‘ˆ‡••‹‘‹
Lunedì 21 dicembre ore 8.30 S. Messa
ore 9.00 - 11.00 Confessioni
ore 14.45 Confessioni ragazzi 2a e 3a media
ore 15.30 - 18.00 Confessioni
ore 20.15 Novena di Natale
(animano i ragazzi di 2a media)

Martedì 22 dicembre ore 8.30 S. Messa


ore 9.00 - 11.00 Confessioni
ore 14.30 Confessioni bambini 5a elementare
ore 15.30 - 18.00 Confessioni
ore 20.15 Novena di Natale
(animano i bambini di 5a elem.)

Mercoledì 23 dicembre ore 8.30 S. Messa


ore 9.00 - 11.00 Confessioni
ore 15.00 - 18.00 Confessioni
ore 20.15 Novena di Natale
(animano i ragazzi di 3a media)

Giovedì 24 dicembre Vigilia di Natale


ore 7.00 S. Messa
ore 8.30 S. Messa
ore 9.00 - 11.00 Confessioni
‘”‡͙͝Ǥ͘͘Ǧ͙͟Ǥ͘͘ Confessioni
ore 20.30 S. Messa della Notte
Venerdì 25 dicembre 

ore 7.30 S. Messa in chiesa parrocchiale
ore 8.30 S. Messa a Trevano
ore 9.00 S. Messa ai Mulini
ore 10.30 S. Messa in chiesa parrocchiale
ore 16.00 Vespri solenni
      …‘‡‡†‹œ‹‘‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ
ore 18.00 S. Messa in chiesa parrocchiale

Sabato 26 dicembre S. Stefano


ore 7.30 S. Messa in chiesa parrocchiale
ore 9.00 S. Messa ai Mulini
ore 10.30 S. Messa in chiesa parrocchiale
ore 18.00 S. Messa prefestiva in chiesa parrocchiale

Domenica 27 dicembre ‡•–ƒ†‡ŽŽƒƒ…”ƒ ƒ‹‰Ž‹ƒ

S. Messe con orario festivo

Giovedì 31 dicembre ore 8.30 S. Messa


ore 18.00 S. Messa di ringraziamento
e canto del Te Deum

Venerdì 1 gennaio Maria SS. Madre di Dio


   
‹‘”ƒ–ƒ‘†‹ƒŽ‡†‡ŽŽƒ’ƒ…e

ore 7.30 S. Messa in chiesa parrocchiale


ore 9.00 S. Messa ai Mulini
ore 10.30 S. Messa in chiesa parrocchiale
ore 16.00 Vespri solenni
      …‘‡‡†‹œ‹‘‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ
ore 18.00 S. Messa solenne in chiesa parrocchiale
Domenica 3 gennaio SS. Messe con orario festivo

Martedì 5 gennaio ore 20.30 “Arrivo dei Re Magi” (Somazzo)

Mercoledì 6 gennaio   




ore 7.30 S. Messa in chiesa parrocchiale


ore 8.30 S. Messa a Trevano
ore 9.00 S. Messa ai Mulini
ore 10.30 S. Messa in chiesa parrocchiale
ore 14.30 In chiesa parrocchiale:
preghiera, processione
con la statua di Gesù Bambino,
      ‡‡†‹œ‹‘‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ‡„ƒ…‹‘
di Gesù Bambino
ore 18.00 S. Messa in chiesa parrocchiale

Domenica 10 gennaio ƒ––‡•‹‘†‹


॔

SS. Messe con orario festivo

Domenica 17 gennaio ‡•–ƒ†‹Ǥ–‘‹‘„ƒ–‡

SS. Messe con orario festivo


ore 11.30 Benedizione degli autoveicoli
      ‹‹ƒœœƒŽ‡—”‘’ƒ
CALENDARIO CELEBRAZIONI NATALIZIE - Ronago 2020

Venerdì 11 dicembre ore 14.30 Confessioni bambini 5a elementare

Mercoledì 16 dicembre ore 20.30 Inizio Novena


“Un bambino è nato per noi”
Prepariamo insieme il Natale
Mini-ritiro per tutta
la Comunità Pastorale
(incontro trasmesso in streaming)

Giovedì 17 dicembre ore 8.00 S. Messa con Novena di Natale

Venerdì 18 dicembre ore 14.30 Novena di Natale

Sabato 19 dicembre ore 15.00 Confessioni


ore 17.00 S. Messa pre-festiva

Domenica 20 dicembre †‘‡‹…ƒ†‹˜˜‡–‘


ore 10.00 S. Messa e benedizione delle statuine
del Bambino Gesù
A Uggiate ore 15.00 “Prepariamo insieme
la confessione Natale”
      ‘‡–‘†‹”‹ƪ‡••‹‘‡‡…‘ˆ‡••‹‘‹

Lunedì 21 dicembre ore 16.20 Novena di Natale,


a seguire S. Messa (ore 16.45)

Martedì 22 dicembre ore 8.00 S. Messa con Novena di Natale

Mercoledì 23 dicembre ore 18.00 S. Messa con Novena di Natale


Giovedì 24 dicembre Vigilia di Natale
ore 8.00 S. Messa con Novena di Natale
ore 8.30 - 11.00 Confessioni
ore 15.00 - 16.00 Confessioni
ore 20.30 S. Messa della Notte

Venerdì 25 dicembre 



ore 10.00 S. Messa solenne

Sabato 26 dicembre S. Stefano


ore 17.00 S. Messa prefestiva

Domenica 27 dicembre ‡•–ƒ†‡ŽŽƒƒ…”ƒ ƒ‹‰Ž‹ƒ


ore 10.00 S. Messa

Giovedì 31 dicembre ore 17.00 S. Messa di ringraziamento


e canto del Te Deum

Venerdì 1 gennaio Maria SS. Madre di Dio


   
‹‘”ƒ–ƒ‘†‹ƒŽ‡†‡ŽŽƒƒ…‡
ore 10.00 S. Messa

Sabato 2 gennaio S. Defendente


ore 17.00 S. Messe solenne

Domenica 3 gennaio ore 10.00 S. Messa


ore 14.30 Preghiera e Benedizione dei bambini

Martedì 5 gennaio ore 20.30 A Somazzo: “Arrivo dei Re Magi”

Mercoledì 6 gennaio   



ore 10.00 S. Messa animata

Domenica 10 gennaio ƒ––‡•‹‘†‹


॔
ore 10.00 S. Messa
Sturiell Sota ‘l Munt da la Pianta
del Pepin da Roma

UL PRESEPI IN PANDEMIA (Storia e personaggi inventati)


A vem a cascià ul cò denta la cà del Cecch Baciocch e de la sua Ida,
ch’emm già imparaa a cugnoss. Intant che le Ida l’è dré a stirà la
biancheria, la sent ul sò Cecch che l’è dré a fà i nümar sura un vecc
telefun a rudela. Sett, vòtt segund da silenzi e pö:

Cecch – ”‘–‘Ǩ‹ƒ—ǡ•—”‡ŽƒǨǤǤǤ…—°Žƒ†‡‡˜ƒ†ǣ•ƒ”ƒƒ‹…ǤǤǤǯ°
‹…—Ž–ÖƤÚÚǫǤǤǤŠǡŽǯ°†”±ƒ•–ò†‹ǤǤǤ•ƒƒŽ——‡–ǨǤǤǤ‹ƒ—ǡ
†”‡ƒǡ—Ž°‡˜——†’”‡ˆ‡”‹‹ǤǤǤ”ƒ˜—ǡ•–ò†‹ƒǡ•–ò†‹ƒǤ‡–——-
‡–ǣ–ƒ‰ƒŽǯ±‡–ƒÖŽƒ–—ƒ…—Ž‡œ‹—†ƒƒ…Š‹‡––ǫǤǤǤŠǡ‡—ƒŽǨ

Šǯî„‹•‘‰†ǯ—ƒƒ„òŽƒœƒ’ƒ”—‡•‡––ǤǤǤƒ„‡ǡ†ƒƒ…ƒ
—Ž…ƒ‹—•†‹’—’‹‡‡”ǤǤǤ–ǯƒ‹†ƒ”†”±†‘’—Žǯ‡’‹ˆƒ‹ƒǤ–ƒ‹‰ƒŽ¿ƒ
˜‡‰¿†‡–ƒ‹…ǣŽƒ•ƒŒˆÚ”ƒ†ƒŽƒ’‘”–ƒǤ‹ƒ—‡‰”ƒœ‹‡ǡ†”‡ƒǡ—Ž°
veuud preferii.
Ida –ǯ±‡–†”±ƒ…—„‹…—•°ǡ”òƤƒȋ–œǡ‡˜——†’”‡ˆ‡”‹‹ǨǫȌ‡Žǯ°Ǯ•–ƒ
•–‘”‹ƒ†‡Žǯƒ„òŽƒœƒ ?
Cecch –—‡•–ǯƒ˜Ú”‹ˆ—’”‡•‡’‹ƒ„‹‡–ƒƒ•òŽƒ’ƒ†‡‹ƒ†‡Ž
…ƒ”‘‰ƒ˜‹”—•Ǥ‹ƒœ‹Žǯƒ„òŽƒœƒ˜‹•‹ƒƒŽƒ…ƒ„ƒƒ‡‰ƒ‡–‹Žƒƒ-
•…Š‡”‹ƒƒ–ò––‹•–ƒ–—‡––Ǥ
Ida –Šǡ‘ǡ°ŠǨƒ‹‰ƒ„‡˜‡”‹•Žƒˆƒ…‹ƒ†‹•–ƒ–—‡––Ǥǯ±‡–ƒ––ǫ
ƒ‰ƒ’‘”–ƒ–˜‹ƒŽǯ‹†‡–‹–Ǥ
Cecch – Ma nooo! Ga tachi là tuchej de fazulet de carta cunt un zicch
†‡ •…‘–…Šǡ …Š‡ •ƒ –‹”ƒ ˜‹ƒ “—ƒ† …Š‡ •ƒ ˜Úڔǡ •‡œƒ Žƒ• —Ž ‹‹
•‡‰Ǥ––”ƒ“—‹Žƒ‡Ž•—ˆƒ±ǡ…Š‡Žǯƒ…Š‡˜‡‰•ƒ”ƒ…—°
Žǯƒ’ƒ•ƒƒǤǤǤ‡Ž•—‹†‹ƒœ…—Žƒ‹ƒ‹•’‹”ƒœ‹—Ǥ
Ida –
Šǯ°‰‹–ƒ–ƒƒŽ‹…—‹ƒ‹†ƒŽ—†Ǣ’ƒ”…Š±–ƒ˜Ú”ƒ–ǯ±–ƒŽƒ
ƒ…ƒ‹†ƒŽ’”‡•‡’‹ǫ
Cecch – ƒ”…Š°ǡ ’ƒ” “—ƒ–‘ •ƒ ˜Ú”ƒ”‡•• ‹‰ƒ ’‡•ƒ…Š •—”ƒǡ
“—‡•–ǯƒŽǯ°—

34 - Sturiell Sota ‘l Munt da la Pianta


NATAAL DA RIFLESIUN
Gh’emm daa tanti pesciaad a la natüra
che sa sà pü cussè l’è naturaal:
tra plastica a marugn industrìaal
gh’è incöö un invasiun che fa pagüra.

In mezz gh’è un virus cun la scorza düra


che ‘l crea un tribülà internaziunaal:
al smorza l’atmusfera del Nataal
che, anca cunt i lüüs pizz, la nocc l’è scüra.

ǡ…—–—Žˆ—Ž’”‡•‡’‹ǡ–‡‰‹ƒ‡–
†‡“—ƒ–ƒ‰‡–ƒ‰Šǯ°‹†‹ƥ…—Ž–ǡ
senza lassà nà via ul sentiment.

Intant che meti i statuett in scena,


preghi ul Bambin Gesü de fà passà,
püssée isvelt che sa po, ‘sti dì de pena.

Ida –Šǡ’‡”ÖǤǤǤ’‡•ƒ˜‹‹‰ƒ…Š‡–ƒˆ—†‡•ƒ–‹•…¿’”—ˆ——†Ǥƒ—Ž
…ƒ‹—•†‹’—’‹‡”‹ǤǤǤǫ
Cecch –—‡ŽŽƒŽƒ†—Ž°‡˜——††”‡ƒ•‡œƒ…Š‡‰ƒŽǯƒ-
†ƒƒǤ”Ú˜ƒ”•‹‹–‹†—°’—‰‹ƒŽŽǤ‡’ƒ”‡Œ˜‡••’”—–’ƒ”—“—ƒŒ
–‡”‡‘––ǡ—ƒ“—ƒŒˆ”ƒƒǡ—ƒ“—ƒŒ‹—†ƒœ‹—ǤǤǤ
Ida –ǤǤǤ…ƒ’ƒ”…Š±‹ˆƒ•–‹†‹˜‡‰ƒƒ•‰”ƒœœǤƒ•¿ǡ—Ž’”‡•‡’‹’ƒ”
“—‡•–ǯƒƒŽ’‘”‡•–‹•…¿ǣ—Ž—Ž‹––ƒ…—Žƒƒ•…Š‡”‹ƒǡŽǯ‘•–…—Žƒ
ƒ•…Š‡”‹ƒǡŽƒ”‡‰‹—”ƒ…—Žƒƒ•…Š‡”‹ƒǡ–—–‹‹•–ƒ–—‡––…—Žƒƒ-
•…Š‡”‹ƒǤǤǤǯ‹’—”–ƒ–Žǯ°…Š‡‹‡ƒ‰‹’‘”–ƒ…—°”‡‰ƒƒŽ—Ž˜ƒ…‹Ǥ
Cecch –‡”–ƒ‡‡–ǨŽ
ƒ•’ƒ”‡…—–—Ž˜ƒ…‹ǡ—Ž‡Ž…Š‘””‡…—–Œǯƒ-
–‹…‘”’‹‡—ŽƒŽ†‹•ƒ”…—–—•…ƒ–—Ž—’‹‡†‡–ƒ’—‹ǤǤǤ
Ida –Ž•ƒ”—ƒ–ƒƒŽ—’——‰‡……Šǣò•ƒ”‡†ƒ’ƒ”òǡ‰Ž‹‘Ž–”‹
•ƒ”ƒ†ƒ’ƒ”Ž——”ǡ…—Œǯƒ—‰—”‹˜—•ƒƒ†ƒŽƒƤ‡•–”ƒ‘ƒ†ƒƒ’ƒ”–‡-
Ž‡ˆ—Ǥƒ˜‡†ƒ”‡–…Š‡ǮŽ‹‰——”ƒŽ‡–ƒ”ƤƒǮ•–ƒ’‘”…ƒ†ǯ—ƒ’ƒ-
†‡‹ƒǤǤǤƒ…ƒ’ƒ”ˆǡŽǯƒ…Š‡˜‡‰ǡ—’”‡•‡’‹•‡œƒƒ•…Š‡”‹Ǥ

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Pagine di musica
CONSOLAZIONE E SPERANZA NELLE “CANTATE” DI BACH
””‹˜ƒ”‡ƒŽŽƒƤ‡†‹—ƒ‘°•‡’”‡—ƒ…‘“—‹•–ƒ’‡”‹Ž‘•–”‘’‹……‘Ž‘‡••‡”‡Ǥ
Concludere questo 2020, bisestile e funesto, per alcuni di noi sarà già un succes-
so. Ho pensato, quindi, di cercare un po’ di consolazione e di speranza ispirando-
mi ad alcune Cantate di Bach scritte nel periodo di Lipsia, in occasione dell’inizio
del nuovo anno. Siamo nel primo ventennio del 1700, quindi circa 300 anni fa.
”ƒ–”ƒ†‹œ‹‘‡†‡ŽŽƒ…Š‹‡•ƒŽ—–‡”ƒƒ…‘‡–ƒ”‡ŽƒŽ‹–—”‰‹ƒ†‘‡‹…ƒŽ‡ǡ‡•…Ž—•‹
i periodi di Quaresima e Avvento, con una cantata da eseguire nelle due chiese
principali di Lipsia, San Tommaso e San Nicola.
I testi utilizzati sono spesso parafrasi curate da alcuni librettisti dell’epoca e si
ispirano alle letture sacre della settimana, come stabilito dal calendario dell’an-
no liturgico della chiesa luterana. In totale Bach compose oltre 300 cantate sa-
…”‡ǡ †‹ …—‹ …‹”…ƒ ͙͡͝ ‰‹—–‡ Ƥ‘ ƒ ‘‹Ǥ ‡ …ƒ–ƒ–‡ ˜ƒ”‹ƒ‘ ‘Ž–‘ ‡ŽŽƒ ˆ‘”ƒ ‡
nella strumentazione le une dalle altre. Il loro formato standard, comunque,
comprendeva un grande coro di apertura, seguito da recitativi e arie per solisti,
o duetti, e un altro corale conclusivo. Il recitativo era parte della lettura della
•‡––‹ƒƒ†‡ŽŽƒ‹„„‹ƒ‡Žǯƒ”‹ƒ‡”ƒ—ƒ”‹ƪ‡••‹‘‡•—†‹‡••ƒǤ
Le cantate scelte sono sei, la prima: BWV 16 “Signore Dio, noi ti lodiamo” ese-
guita per il Capodanno 1726. Il testo è di M. Lutero per il primo movimento, di P.
„‡”’‡”‹Ž•‡•–‘ǡ‡†‹
ǤǤ‡Š•’‡”‹”‹ƒ‡–‹Ǥ
ƒ͙͜DzŠ
‡•îǡ‘‹–‹‰Ž‘”‹Ƥ…Š‹ƒ‘Dz‡•‡‰—‹–ƒ‹Ž’”‹‘‰‡ƒ‹‘͙͚͟͝ǡ ŽŽ‹-
bretto è di autore sconosciuto ad eccezione del primo e dell’ultimo movimento,
che derivano dall’inno Jesu, nun sei gepreiset del 1593 di J. Herman.

36 - Pagine in musica
La BWV58, prima esecuzione 5 gennaio 1727, Il libretto è tratto da testi di
M. Moller per il primo movimento, di M. Behm per il quinto, e da testi di
autori sconosciuti per i rimanenti.
La BWV 143 “Loda il Signore, anima mia” i testi sono gli stessi della Cantata
16, in più abbiamo il Salmo 146. Di questa Cantata non conosciamo la data
esatta di esecuzione e ci sono ancora molti dubbi sulla sua autenticità.
La Cantata BWV 153 “Guarda, caro Dio, i miei nemici” eseguita il 2 gennaio
1724, i testi sono gli stessi della BWV58.
La Cantata BWV 171 “Come il Tuo nome, o Dio, così è la tua gloria” esegui-
ta il primo gennaio 1729, i testi sono una parafrasi di Picander.

ƒ•‹‰Žƒ†ƒ˜ƒ–‹ƒŽ—‡”‘†‡ŽŽ‡…‘’‘•‹œ‹‘‹•‹‰‹Ƥ…ƒǣƒ…ŠǦ‡”-
ke-Verzeichnis (Catalogo delle opere di Bach). Per approfondire meglio
queste proposte, ho preparato un link dove troverete i testi per compren-
dere meglio l’essenza di queste meravigliose composizioni. Come al solito,
la playlist con la selezione di ascolti.

Con i migliori Auguri di Buon Natale e Felice Anno 2021


†”‡ƒ…Š‹ƒ˜‹‘

Š––’•ǣȀȀ™™™Ǥ›‘—–—„‡Ǥ…‘Ȁ’Žƒ›Ž‹•–ǫŽ‹•–γŠŽ›‡…Š̸͘͟͜˜͝’œ–-
͡ —͛͡š•‰

https://flipbookpdf.net/web/site/ef1373e70e4926d45e1c3b884260
7a8885586289202011.pdf.html

Consolazione e speranza nelle “cantate” di Bach - 37


CANCRO: COME CONVIVERE
•‹•–‡——‹…‘Ž—„ƒŽ“—ƒŽ‡‘•‹…Š‹‡-
de l’iscrizione ma ci si trova cooptati,
registrati e socio a vita: il Club dei mala-
ti di cancro. Stai bene, hai tutta una vita
davanti e, all’improvviso, ti ritrovi in
un girone infernale di cure, interventi,
ospedali, Medici e medicine. Che fai?
Superato il colpo della notizia, la prima
cosa da fare è non deprimerti, evitare
pensieri quali “Perché a me? Perché devo
portare questa croce?” Pensieri inutili,
ansiogeni; non sei l’unico, ma uno dei
tanti iscritti al Club e, come spiega un antico detto: se ciascuno andasse
in piazza con la propria croce ne vedrebbe molte gigantesche, più grandi
†‡ŽŽƒ•—ƒǤ˜‹–ƒ”‡ƒ…Š‡Žƒ”‡ƒœ‹‘‡‘’’‘•–ƒǣ…”‡†‡”‡†‹‡••‡”‡†‡‹…‘-
battenti che lotteranno e vinceranno il nemico che colonizza le tue cel-
lule e te le rende nemiche. Ho letto troppi necrologi che inneggiano al
guerriero morto lottando con coraggio contro il male implacabile. No,
non sei un guerriero: sei un prigioniero con appeso il cartello “Fine pena
mai”. Certo, devi essere un prigioniero consapevole del proprio stato ma
non remissivo (aguzzino cancro mi tieni rinchiuso e sai che non potrò ria-
vere la libertà, ma io non mollo), come Aleksandr Solzenicyn, un mito: è
sopravvissuto al cancro e al Gulag aiutato da una grande Fede nella sua
chiesa ortodossa.
Bene, dopo questa necessaria premessa, come posso convivere con il
cancro?
Il problema l’ho risolto comportandomi da cattolico, da cristiano che mis-
chia in un groviglio inestricabile ragione e Fede. Mi spiego: è proprio del
pensiero cattolico considerare la vita come una tappa nella quale dobbi-
amo conquistarci la vita vera, quella ultraterrena. Tutto quello che suc-
…‡†‡”‡ŽŽƒ˜‹–ƒǡ‡…‘‡”‡ƒ‰‹”ƒ‹ƒ–—––‡Ž‡•‹–—ƒœ‹‘‹ǡ•ƒ”ƒŽŽƒƤ‡‰‹—-
dicato e permetterà di arrivare alla vita eterna e alla Gloria nel Regno di
Dio (venga il Tuo Regno, come recitiamo nel Padre Nostro). Se hai questa
visione, il cancro si riduce a un solo accidente trovato sul tuo percorso, un

38 -Cancro: come convivere


ostacolo da superare. Un ostacolo che ti permette, oserei dire ti obbliga,
a dialogare con la morte. Lo sai che non hai scelto di nascere e che sicur-
amente e inevitabilmente morirai, ma in questi tempi moderni la morte
viene nascosta, occultata. Persino la Chiesa ha mitigato i riferimenti
alla morte, per esempio nella liturgia: perché nei funerali non si canta
più l’evocativo “Dies irae Dies illae” che ho avuto la fortuna di ascoltare
quando ero un chierichetto, nei primi anni sessanta dello scorso secolo?
˜‡…‡ǡƒ†‡••‘ǡ‰‹‘…Š‹ƒ•…ƒ……Š‹…‘Žƒ‘”–‡ǡ…‘‡‡ŽƤŽDz Ž•‡––‹‘
sigillo” di Ingmar Bergman. Ora comprendi quello che ha scritto l’allora
Cardinale Ratzinger cioè che una morte improvvisa non è preferibile, per-
…Š±‹’‡†‹•…‡Žƒ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘‡ƒŽŽƒ‘”–‡Ǥ……‘‹Ž’—–‘ǡ‹Ž…ƒ…”‘–‹…‘-
cede il tempo di prepararti, ti fa comprendere che il trapasso è, appunto,
solo un passaggio necessario, da non temere, per raggiungere lo scopo
della tua vita. Sai anche che nulla potrà escludere una morte improvvisa,
da incidente, da virus spuntato in Cina, da tegola caduta in testa, però il
malato di cancro ha ben presente il detto latino “memento mori”, mag-
‹Ƥ…ƒ•‹–‡•‹Ǩ‹…‘”†ƒ–‹…Š‡‘”‹”ƒ‹‡…‡”…ƒ†‹‘”‹”‡’”‡’ƒ”ƒ–‘Ǥ“—ƒ†‘
succederà capirai quella frase ripetuta in ogni messa “Ricordati dei nostri
fratelli, che si sono addormentati nella speranza della Resurrezione.”
Speranza, non certezza, appunto.
La sola ragione non basta per essere Cattolico, ci vuole anche la Fede.

†”‡ƒ—ƒ†”ƒ–‹

Ronago, 21/11/2020

Cancro: come convivere - 39


Dal Mondo
Variopinto Rwanda #25anni
Capita che in un momento di crisi si tenda a
spaventarsi, a chiudersi a riccio. È una rispo-
sta emotiva che può svilupparsi in ciascuno di
noi, ma la paura e l’incertezza per il domani
che stiamo vivendo in questo periodo, sono
sentimenti che molte persone nel mondo vi-
˜‘‘‡ƒơ”‘–ƒ‘“—‘–‹†‹ƒƒ‡–‡‡‘†ƒ
‘‰‰‹ǤƒŽ˜‘Ž–ƒ°†‹ƥ…‹Ž‡”ƒ……‘–ƒ”‡Ž‡ˆƒ–‹…Š‡
e i bisogni degli Altri: troppa la distanza, cul-
–—”ƒŽ‡ǡ‰‡‘‰”ƒƤ…ƒǡ†‹‘†‡ŽŽ‘†‹˜‹–ƒǤ—‡•–ƒ
volta, forse lo è un po’ meno.
C’è e abbiamo un “nemico” comune. Il Covid.
Covid che ha portato molti problemi da noi e
ƒŽ–”‡––ƒ–‹’”‘„Ž‡‹ƒ’Ž‹Ƥ…ƒ–‹‹–ƒ–‡’ƒ”–‹
del mondo, spesso dimenticate, di cui fa par-
te anche il “nostro” Rwanda.
Tutto bloccato. Ferme le scuole. Fermo il
commercio. Fermo il lavoro. Tutto fermo
in una società che purtroppo vive il lavoro
dell’oggi per poter mangiare domani, nel contesto di quella che gli econo-
‹•–‹†‡Ƥ‹•…‘‘ǡ‹ƒ‹‡”ƒ‡†—Ž…‘”ƒ–ƒǡ—ǯ‡…‘‘‹ƒ‹ˆ‘”ƒŽ‡ǤŽƒ˜‘”‘
che quando non c’è, l’oggi per domani, porta immediatamente alla fame.
Fame che parte della popolazione rwandese non viveva in modo così pesan-
–‡†ƒŽ‰‡‘…‹†‹‘†‡Ž͙͜͡͡Ǥ†‹‡–”‘ƒŽŽƒ“—ƒŽ‡…‹•‘‘•‘’”ƒ––—––‘Ž‡†‹ƥ…‘Ž–
di ogni giorno di un intero paese che si è fermato, che è ripartito, ma che ha
visto sommarsi alle grandi salite quotidiane di gran parte della popolazione,
—‘˜‡ˆƒ–‹…Š‡‡†‹ƥ…‘Ž–ǡ•‘’”ƒ––—––‘’‡”‹„‹•‘‰‹†‹„ƒ•‡ǡ…‘‡ŽǯƒŽ‹‡–ƒ-
œ‹‘‡Ǥƒˆ‘–‘‰”ƒƤƒ…Š‡’‡”‘Ž–‹†‹‘‹Dz…ƒ––—”ƒdz‹Ž˜‘Ž–‘ǡ‹‘‹‡Ž‡•–‘”‹‡
di vita di tante persone con le quali da 25 anni cerchiamo di condividere un
cammino, nella consapevolezza che le risposte ai bisogni nascono e si svilup-
pano come frutto di una relazione, in cui l’incontro con l’Altro, se vero, non
’—Ö Žƒ•…‹ƒ”…‹ ‹†‹ơ‡”‡–‹Ǥ ƒ …‘•ƒ’‡˜‘Ž‡œœƒ …Š‡ •‹ ° –”ƒ†‘––ƒ †ƒŽŽǯ‹‹œ‹‘
della pandemia, in aggiunta agli impegni già assunti per il 2020, nei circa 800
kit con riso, fagioli, farina di mais e sorgo, olio e sapone, che mensilmente,
in accordo e su suggerimento della Caritas della Diocesi di Butare sono stati

40 - Dal Mondo
distribuiti. Destinatari tutte le bambine normalmente accolte e seguite
presso il Centro Nyampinga e i ragazzi/e disabili del Centro di Mugom-
bwa che sono dovuti rientrare nei loro villaggi a causa della chiusura dei
‡–”‹˜‘Ž—–ƒ†ƒŽ
‘˜‡”‘’‡”‡˜‹–ƒ”‡‹Ž†‹ơ‘†‡”•‹†‡Ž…‘–ƒ‰‹‘ǡƒ••‹…—-
rando così a loro e alle loro famiglie una minima possibilità di far fronte
all’emergenza alimentare. Certo che un venticinquesimo così non ce lo
•ƒ”‡‘ƒ‹‹ƒ‰‹ƒ–‘Ǩ’’—”‡ƒ…‘”ƒ—ƒ˜‘Ž–ƒŽƒ˜‹–ƒ…‹Šƒ•‘”’”‡-
so, ricordandoci, in un tempo di profonda crisi sociale, che il prenderci
cura gli uni degli altri è l’unico vero modo per alimentare la speranza. Un
‰”ƒœ‹‡ƒ–—––‹…‘Ž‘”‘…Š‡ƒ…Š‡‹“—‡•–ƒ†‹ƥ…‹Ž‡ˆƒ•‡ǡ•‹•‘‘Dzˆƒ––‹˜‹…‹-
‹dzǡ…‘†‹˜‹†‡†‘‹Ž…ƒ‹‘Ǥ•‡˜‘Ž‡–‡•ƒ’‡”‡†‹’‹îǡ’‘–‡–‡•‡’”‡
venire a trovarci presso la Bottega L’ Urlo della Terra in via Mons. Tam, 2
a Uggiate. A distanza di sicurezza e nel rispetto delle normative, festeg-
geremo insieme i nostri primi venticinque anni.

”‹‹ƒ
ȋƒ‘‡†‹–—––‹‹˜ƒ”‹‘’‹–‹Ȍ

Variopinto Rwanda #25 anni - 41


1RWL]LHÀDVK
SETTIMANA DELLA CARITÀ - RACCOLTA ALIMENTI
“Li chiamiamo piccoli gesti, ma i gesti discreti e gentili non sono mai pic-
coli. Sono preziosi e straordinari.” Nella settimana dall’8 al 15 novembre
2020 nella nostra Comunità Pastorale sono stati raccolti: 138 kg di pasta,
145 cartocci di latte, 85 kg di riso, 334 scatolette di tonno, 69 scatolette di
carne, 42 lattine di olio, 126 scatolette di fagioli, 109 scatolette di piselli,
͜͝’ƒ……Š‡––‹†‹…ƒơ°ǡ͙͘͞„ƒ”ƒ––‘Ž‹†‹’ƒ••ƒ–ƒȀ’‡Žƒ–‹ǡ͜͟‰†‹œ—……Š‡”‘ǡ͚͘
confezioni di biscotti, 6 confezioni di fette biscottate, 7 kg di sale, 8 vaset-
ti di marmellata, 88 buste di caramelle e 54 prodotti vari. La Caritas della
Comunità ringrazia tutte le persone che in modi diversi in questo partico-
lare momento hanno collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa a favo-
re delle famiglie bisognose della Comunità. Piccoli gesti, doni d’amore.

FILARMONICA, CORALE, AIDO IN FESTA


In occasione della festa di Cristo Re, ultima domenica dell’anno liturgico,
di solito resa ancor più gioiosa e solenne dalla presenza della Filarmo-
nica Santa Cecilia e della Corale della nostra Comunità alla messa delle
ore 10.30, è stato ricordato il meraviglioso servizio che queste due real-
–‘ơ”‘‘…‘†‡†‹œ‹‘‡‡‹’‡‰‘ƒ–—––‹‘‹Ǥ—‡•–ǯƒ‘‘°•–ƒ–‘
possibile accompagnare il momento celebrativo con la festa esterna, a
causa dell’emergenza sanitaria in atto. Tuttavia è stato bello e commo-
vente ringraziare il Signore per tante forme di volontariato che operano
sul nostro territorio e rendono più viva e bella la comunità. Con lo stesso
cuore grato, domenica 1 novembre, l’Aido ha voluto celebrare la propria
riconoscenza al Padre per tanto bene trasmesso attraverso la donazio-
ne degli organi. I nomi dei donatori, letti nel silenzio della nostra chiesa,
hanno ricordato volti, sorrisi, cuori generosi, pronti a fare della propria
vita un atto d’amore. Cogliamo l’occasione per riconoscere il grande la-
˜‘”‘…Š‡Ž‡••‘…‹ƒœ‹‘‹•˜‘Ž‰‘‘ƒ…Š‡‹“—‡•–‘’‡”‹‘†‘†‹ƥ…‹Ž‡‡ˆƒ–‹-
coso per tutti.

LA TUA MESSA, OVUNQUE VUOI


Nei giorni scorsi, grazie all’implementazione dell’impianto esistente, è
stato reso possibile per tutti, anche per i residenti a Ronago, ascoltare le
Sante Messe feriali e festive celebrate a Uggiate tramite la pagina Face-
book di vocechebussa, utilizzando il proprio smartphone, tablet o pc. I
residenti di Uggiate, che già possiedono la radio parrocchiale, potranno
continuare a usare anche quest’ultima per ascoltare le Messe. Tutto ciò

1RWL]LHȵDVK
permette alle persone che non riescono ad andare in chiesa - principal-
mente malati e anziani - la partecipazione, con l’ascolto, alla vita liturgica
e alla preghiera della comunità. Questo servizio è di rilevante e sociale
utilità. Ci si augura che in tal modo si riducano le distanze, umane e geo-
‰”ƒƤ…Š‡ǡˆƒ˜‘”‡†‘…‘•¿Ž‘•’‹”‹–‘†‹ˆ”ƒ–‡”‹–‡†‹—‹–Ǥ

AUGURI DAL CSI MULINI


Il Natale è ormai alle porte, sicuramente sarà diverso dagli altri, tanto
che non potremo ritrovarci come da tradizione per la Santa Messa dello
Sportivo nella nostra chiesa dei Mulini. Il ritrovo era anche occasione per
lo scambio di auguri fra bambini, allenatori e famiglie. Cogliamo quindi
la possibilità che ci viene data tramite il bollettino parrocchiale per far
’‡”˜‡‹”‡ƒ–—––‹ǡ‹“—‡•–‘†‹ƥ…‹Ž‡‘‡–‘…Š‡•–‹ƒ‘ƒ––”ƒ˜‡”•ƒ†‘ǡ
gli auguri di un sereno Santo Natale, con la speranza di un nuovo anno,
migliore per tutti.

PREGHIERE NELLA PANDEMIA


ƒ’”‡‰Š‹‡”ƒ°—ǯƒ”ƒ’‘–‡–‹••‹ƒ…‘–”‘Žƒ†‹ơ—•‹‘‡†‡ŽƒŽ‡Ǥ‘
stupisce allora che nei giorni dell’emergenza sanitaria si moltiplichino le
invocazioni di aiuto dall’Alto. Si guarda soprattutto alla Vergine Maria ma
anche ai santi, che per vicende legate alla loro vita si sono dimostrati par-
ticolarmente vicini all’umanità nell’alleviare un dolore o sollevare da un
ƪƒ‰‡ŽŽ‘Ǥ…‘‹…‹ƒ”‡†ƒ‹‘•–”‹•ƒ
‹—•‡’’‡‡•ƒ‘……‘ǡ˜‡‡”ƒ–‹‡ŽŽƒ
chiesa di Somazzo e a Trevano Inferiore. Quest’anno, in occasione della
commemorazione del 4 Novembre, davanti al Monumento ai Caduti, è
stata recitata la preghiera a san Giuseppe “A te, o beato Giuseppe, stret-
–‹ †ƒŽŽƒ –”‹„‘Žƒœ‹‘‡ ”‹…‘””‹ƒ‘ǡ ‡ Ƥ†—…‹‘•‹ ‹˜‘…Š‹ƒ‘ ‹Ž –—‘ ’ƒ–”‘…‹‹‘
dopo quello della tua santissima Sposa … cessa da noi codesta peste di
errori e di vizi, che ammorba il mondo …” a cui ha fatto seguito l’invo-
cazione “Volgi, o glorioso San Rocco il tuo sguardo amorevole, benedici
con la tua mano paterna le nostre comunità, l’Italia e il mondo, perché
Žƒ’ƒ†‡‹ƒƒ„„‹ƒƤ‡Ǥdz…‘”ƒ—ƒ˜‘Ž–ƒŽƒ…‘—‹–…‹˜‹Ž‡‡”‡Ž‹‰‹‘•ƒ
si è rivolta ai suoi santi protettori e ne ha invocato la protezione perché
l’umanità venga liberata dai pericoli del contagio e perché in noi si risvegli
una fede viva e una carità ardente. La preoccupazione, la paura, il dolore
†‹“—‡•–‹‡•‹•‹•…‹‘Ž‰‘‘…‘•¿‡ŽŽƒ–‡‡”‡œœƒ†‹—ƒ’”‡‰Š‹‡”ƒƤ†—…‹‘•ƒǤ

1RWL]LHȵDVK
Segnalibro
NELLA FINE È L’INIZIO
Magatti Giaccardi
Il Mulino

“La crisi pandemica è una lente per leggere il nostro tempo,


un telescopio per guardare più lontano. Da una crisi si esce
sempre diversi: migliori o peggiori, mai uguali a prima” (Papa
Francesco). Dalle nostre scelte dipenderanno un avvenire ine-
dito o inerziale. Gli autori, rispettivamente preside e docente
della facoltà di sociologia presso l’Università Cattolica del Sa-
…”‘—‘”‡†‹‹Žƒ‘ǡƒơ”‘–ƒ‘Ž‡’”‘„Ž‡ƒ–‹…Š‡†‡ŽŽƒ’ƒ-
demia in corso analizzando le scelte che per decenni hanno
caratterizzato la direzione intrapresa dalla società, dagli Stati
e dagli individui. Si parte dalla consapevolezza che la libertà
non è tale senza responsabilità delle proprie azioni e che l’az-
zeramento del concetto di “bene comune”, avvenuto negli
ultimi decenni, ha portato gli individui ad anteporre e confon-
dere lo “stare bene” con il concetto di “ben-essere”. La scelta
di delegare sempre ad altri l’organizzazione civile porta come
conseguenza che l’individuo viene considerato solo in termini
†‹‡ƥ…‹‡–‹•‘‡“—‹†‹†ƒ•…ƒ”–ƒ”‡…‘Ž‘”‘…Š‡‘”‹‡•…‘‘ƒ
tenere passo con la produzione.

LA STELLA IL CAMMINO IL BAMBINO


Luigi Maria Epicoco
†‹œ‹‘‹ƒƒ‘Ž‘

Abbiamo tutti bisogno di un viaggio per trovare noi stessi. Tut-


ti bisognosi di un cielo sulla testa e forse di uno dentro, magari
pure stellato. Di una strada sotto i piedi e di una che ci faccia
varcare il cuore al di là delle facili emozioni. Di qualcuno che
…‹ ƒ•’‡––‹ ƒŽŽƒ Ƥ‡ †‡ŽŽǯ‘”‹œœ‘–‡ ‡ †‹ “—ƒŽ…—‘ …Š‡ …‹ ƒ•’‡––‹
adesso, proprio ora, proprio qui. Abbiamo tutti bisogno di una
stella, di un cammino e di un bambino. «L’insegnamento che
Cristo ci dà nella storia dei Magi è di cercarlo, di riconoscere il
suo volto e di inginocchiarci davanti alla sua umanità.»

44 - Segnalibro
MARIA LA DONNA PIU’ BELLA DEL MONDO
ƒ”†Ǥ‰‡Ž‘‘ƒ•–”‹
†‹œ‹‘‹ƒƒ‘Ž‘

L’autore è l’arciprete della Basilica Vaticana, conosciuto in questi mesi


per il Rosario da lui recitato e trasmesso da TV2000. Lo stile semplice e
†‹’”‘ˆ‘†ƒˆ‡†‡…ƒ”ƒ––‡”‹œœƒ‹Ž‹„”‹†‹ǤǤ‰‡Ž‘‘ƒ•–”‹ǡ†‡˜‘–‘ƒŽŽƒ
Vergine Maria. In questo libro viene esaltata tutta la bellezza di Maria di
Nazareth che con in suo “Sì” ha cambiato i destini del mondo e dell’uo-
mo: “Gioisci perché sei piena di grazia” , ossia sei piena di bellezza. È Dio
che ha cercato Maria! È Dio che ha bussato alla porta della libertà di Ma-
ria. Perché? Perché è un fatto meraviglioso: Dio cerca la collaborazione
—ƒƒǤ‡’”‡Ǩ•‡Žǯ—‘‘‘ƒ’”‡Žƒ’‘”–ƒǡ„Ž‘……ƒ‹‘Ǥ’‡”–ƒ–‘
blocca la gioia, la pace, la giustizia ... perché Dio è indispensabile, è inso-
stituibile, è necessario per dare senso alla vita.

TI RACCONTO LA SPERANZA.
‡’‹î„‡ŽŽ‡’ƒ‰‹‡•—ŽŽǯ˜˜‡–‘‡‹Žƒ–ƒŽ‡
ƒ’ƒ ”ƒ…‡•…‘
†‹œ‹‘‹ƒƒ‘Ž‘

Prepararsi al Natale è fondamentale, per non rendere questa festa ciò


che non è: una giornata come tutte le altre. Si tratta di comprendere il
senso profondo della nostra attesa di Dio, che è uno sguardo completa-
mente nuovo sul mondo e su ciò che ogni giorno ci attende. Senza Gesù
che nasce, noi siamo ancora nelle tenebre; con Gesù, la luce ci apre la
•–”ƒ†ƒ‹‡œœ‘ƒŽ„—‹‘…Š‡•’‡••‘…‹…‹”…‘†ƒǤ Ž‘–‡Ƥ…‡ǡ‡‰Ž‹ƒ‹ǡ
Šƒ”‡‰ƒŽƒ–‘—ƒ•‡”‹‡†‹”‹ƪ‡••‹‘‹•—ŽŽǯ˜˜‡–‘‡•—Žƒ–ƒŽ‡•‡’”‡‹-
prontate alla gioia e alla speranza, di cui tutti, oggi più che mai, abbiamo
bisogno.

TU SCENDI DALLE STELLE … ED È NATALE


Angelo Comastri
†‹œ‹‘‹ƒƒ‘Ž‘

Žƒ–ƒŽ‡‘‰‰‹°‹ƒ……‹ƒ–‘†ƒ—ˆƒŽ•‘ƒ–ƒŽ‡ǡ…Š‡…‹‹˜ƒ†‡Ƥ‘ƒŽ’—–‘
da non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale. Come una
piccolissima stella, questo volume vuole umilmente far luce sulla strada
che conduce a Betlemme, per ritrovare il senso autentico del Natale di
Gesù. Oggi la via di Betlemme è ostruita da tanti detriti d’orgoglio, di
˜ƒ‹–ǡ†‹‡‰‘‹•‘ǡ†‹‹†‹ơ‡”‡œƒǡ†‹˜‹‘Ž‡œƒǤ‡”“—‡•–‘–ƒ–‡’‡”•‘‡
non riescono ad arrivare a Betlemme per far rifornimento di speranza e
di pace. Bisogna ripulire la strada! Bisogna che ognuno di noi diventi la
strada che conduce a Betlemme.
Segnalibro - 45
Santa Claus is coming to town
La vera storia (cristiana) di Babbo Natale
‡’’—”–”ƒ‘Ž–‡†‹ƥ…‘Ž–Ž‡‰ƒ–‡ƒŽŽƒ’ƒ†‡‹ƒǡƒ…Š‡“—‡•–ǯƒ‘—
anziano vestito di rosso consegnerà †‘‹ ‹ ‰‹”‘ ’‡”‹Ž ‘†‘Ǥ‡ –—––‹
‘‹Ž‘…‘‘•…‹ƒ‘…‘‡Dzƒ„„‘ƒ–ƒŽ‡dzǡˆ‘”•‡‹‘Ž–‹ƒ„„‹ƒ‘’‡”Ö†‹-
‡–‹…ƒ–‘…Š‡Žƒ•—ƒ•–‘”‹ƒŠƒ”ƒ†‹…‹’”‘ˆ‘†‡‡ŽŽƒ–”ƒ†‹œ‹‘‡…”‹•–‹ƒƒǡ
ƒ†ƒ†‘„‡‘Ž–”‡—ƒˆ‡Ž‹…‡–”‘˜ƒ–ƒ’—„„Ž‹…‹–ƒ”‹ƒ†‹—ƒ†‡ŽŽ‡’‹î‘–‡
„‡˜ƒ†‡†‡Ž‘†‘Ǥ
Come ogni storia che si rispetti, anche questa inizia con un bel “C’era
una volta, in un paese molto lontano”. Tutto cominciò infatti oltre
1700 anni fa a Patara, località dell’odierna Turchia distante oltre un
giorno di viaggio in macchina da casa
vostra. In questo lontano paese viveva
un anziano padre di famiglia, deside-

LQJJKWWSVFRPPRQVZLNLPHGLDRUJZLNL)LOH6LQWHUNODDVBB'6&)MSJ MSJ
M
M SJ
roso di garantire un matrimonio alle

6&)

•—‡ –”‡ Ƥ‰Ž‹‡Ǥ ǯ—‘‘ ‡”ƒ ’‡”Ö molto

B'6&)
'6&)
B'
povero, a tal punto che la somma di

DVB

cui disponeva non sarebbe bastata

NODDVB
HUNOD DVB
nemmeno a far sposare una sola delle

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OH6LQ
6LQ WHU
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ragazze. Una notte, il diavolo consi-

)LOH
LNL)L
)L OH
gliò all’uomo di mettere le tre ragaz-

J LNL
GL RUJZ
RUJZ
ze su una cattiva strada (o meglio, in

LPHGLD
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•–”ƒ†ƒȌǡ ƒŽ Ƥ‡ †‹ ”‡…—’‡”ƒ”‡ ‹Ž †‡ƒ”‘

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ZLN LPH
necessario. Dio allora mandò uno dei
suoi angeli in sogno a un certo Nico- VFR
FR PPRRQV
FRPPR QV
la, giovane benestante di quel paese.
WWSV
KKWWS
WWS V

«Nicola! Se non aiuterai quel padre e le


RGLL**/DQWLQJ
/DQWLQJ

sue figlie con l’oro che si trova nella tua


´6LQWHUNODDVµ IRWRGL* /DQW

casa, la responsabilità della rovina di


IR RG

quest’uomo e della sua famiglia ricadrà


U DDVµ  IRW
DVVµµ IRW

su di te!», annunciò l’angelo. Colpito da


W UNO
WHUNO
UN DDV

quel sogno, Nicola si convinse ad aiu-


´6L QWH
WH

tare quel povero padre di famiglia:


senza farsi vedere da nessuno, prese

46 - Santa Claus is coming to town


una sfera d’oro da uno scrigno dei propri genitori, la mise in un
sacchetto e la calò in casa delle ragazze attraverso le aperture
†‹—ƒƤ‡•–”‡ŽŽƒ. Trovato l’oro, il pover’uomo provò una grande
gioia e, rendendo lode a Dio per avergli concesso una possibilità
†‹˜‡”•ƒ†ƒ“—‡ŽŽƒ‹†‹…ƒ–ƒ‰Ž‹†‡Ž†‹ƒ˜‘Ž‘ǡ’‘–±ƤƒŽ‡–‡ˆƒ”•’‘-
•ƒ”‡ Žƒ Ƥ‰Ž‹ƒ ƒ‰‰‹‘”‡Ǥ Ž ƒ–”‹‘‹‘ ˆ— — ‘‡–‘ †‹ ‰”ƒ†‡
festa per tutto il paese.
Vista la gioia causata da quel dono, Nicola organizzò allora altre
due consegne notturne, recapitando a quella povera famiglia al-
trettante bocce d’oro che potessero garantire le nozze anche alle
”‡•–ƒ–‹Ƥ‰Ž‹‡Ǥ—‡ŽŽ‘…Š‡’‡”Ö‹…‘Žƒ‘ƒ˜‡˜ƒ’”‡˜‹•–‘°…Š‡‹Ž
padre delle ragazze, dopo aver ricevuto la seconda sfera, avrebbe
†‡…‹•‘†‹”‹ƒ‡”‡•˜‡‰Ž‹‘–—––‡Ž‡‘––‹Ƥ…Š±‘ƒ˜”‡„„‡•…‘˜ƒ-
to il misterioso benefattore. Fu così che, dopo aver fatto passare
Žǯ—Ž–‹‘ †‘‘ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ Žƒ •‘Ž‹–ƒ Ƥ‡•–”ƒǡ ‹…‘Žƒ ˜‡‡ •…‘-
perto dal padre delle ragazze. L’anziano scoppiò a piangere e si
gettò ai piedi del giovane, rendendo grazie sia a lui sia a Dio che
l’aveva mandato. Dopo aver fatto rialzare l’uomo da terra, Nicola
lo pregò di non rivelare a nessuno la propria identità.
Nicola divenne in seguito vescovo della vicina città di Myra, in-
dossando così per sempre non solo il vestito rosso, bensì anche
altri due oggetti tipici dei vescovi: una “mitra” (un cappello) e un
“pastorale” (un bastone).
‡” Žƒ ‰‹‘‹ƒ †‹ ‘Ž–‹ „ƒ„‹‹ †‡Ž ‘”† —”‘’ƒǡ Babbo Natale è
dunque San Nicola (o meglio: “Santa Claus”, “Sinterklaas” o “Der
Nikolaus”), che vestito da vescovo porta regali nella notte tra il 5
e il 6 dicembre, giorno in cui la chiesa cattolica lo ricorda appunto
come santo. In Italia passa invece il 24 dicembre, ma solo per unirsi
a una gioia ben più grande: la nascita di Gesù Bambino.
 •‡ ‹‹œ‹ƒ••‹‘ ƒ…Š‡ ‘‹ ƒ ”‹ˆ‡”‹”…‹ ƒƒ ‹…‘Žƒ ˜‡•…‘˜‘ “—ƒ-
do parliamo di Babbo Natale? Del resto, lo fa anche una delle più
famose canzoni composte in suo onore: ƒ–ƒŽƒ—•‹•…‘‹‰–‘
town!
Ž‡••ƒ†”‘Ǥ

La vera storia (cristiana) di Babbo Natale - 47


LA “CATTEDRALE DEI GIOVANI”
All’inizio di ogni periodo di Avvento, il vescovo
Oscar Cantoni è solito invitare i giovani di tutta
la Diocesi per un momento di preghiera e con-
divisione in Cattedrale a Como. Quest’anno, in
virtù delle restrizioni dovute alla pandemia, l’e-
vento si è tenuto da remoto, con i partecipanti
interconnessi tramite computer. All’incontro
hanno preso parte anche alcuni giovani della
nostra comunità pastorale. Una di loro ci rac-
conta un po’ com’è andata.
—’‡”‹‘†‘†‹ƥ…‹Ž‡…‘‡“—‡ŽŽ‘…Š‡•–‹ƒ‘˜‹-
vendo mi trovo per la maggior parte del tempo
a vivere senza pensare, e andando avanti con i
giorni e le settimane costantemente di fronte
ad un computer che sforna lezioni ed esami a
distanza otto ore al giorno. Proprio per questo
sono riuscita ad apprezzare ancora di più la se-
rata del 28 novembre. Alle ore 20:45 si è tenuto
l’incontro online “Cattedrale dei giovani”. Il vescovo, stupito, ha riempito
una cattedrale virtuale con 314 persone di tutta la diocesi, rivolgendosi in
particolare ai giovani e scuotendo i loro animi.
1•–ƒ–ƒ—ƒ•‡”ƒ–ƒ…Š‡Šƒ’‡”‡••‘—‘‡–‘†‹”‹ƪ‡••‹‘‡‹‘……ƒ•‹‘‡
dell’inizio dell’Avvento, accompagnato dalle pagine del Vangelo che rac-
…‘–ƒ‘Žǯ‡’‹•‘†‹‘†‹ƒ……Š‡‘ǡ‡†ƒŽŽ‡’ƒ‰‹‡†‹ƒ‰‡Ž‘˜‹••—–‡ǣŽ‡˜‹–‡†‡‹
santi, storie di santità che coinvolgono tutti noi. Grazie alle testimonianze
di persone che avevano conosciuto Don Roberto Malgesini e al racconto
della storia di Suor Maria Laura Mainetti, gli organizzatori hanno permesso
—ƒ”‹ƪ‡••‹‘‡•—ŽŽǯ‹…‘–”‘…‘Žǯƒ‘”‡†‹
‡•îǤ
Due esempi lampanti di persone che hanno incontrato e hanno messo in
pratica ogni Suo insegnamento, intessendo una rete di amore e di solida-
”‹‡–‡‘ơ”‡†‘ŽƒŽ‘”‘˜‹–ƒ’‡”‹’‹î’‘˜‡”‹‡‹’‹î‰‹‘˜ƒ‹Ǥ
‘…Ž—†‘…‘—ƒ†‡ŽŽ‡ˆ”ƒ•‹ƤƒŽ‹†‡Ž˜‡•…‘˜‘ǡ…Š‡‹Šƒ…Š‹ƒƒ–ƒ‹…ƒ—•ƒ
e che mi ha fatto scoprire che la vita ha senso solo se è donata e secondo il
segno dell’amore:
«Una volta che hai conosciuto l’amore del Signore, il tuo compito è sempli-
cemente quello di restituirlo agli altri, il mondo ha bisogno d persone che
vivano la scelta dell’amore»

48 - La “Cattedrale dei giovani”


FARE DEL BISOGNO UN INCONTRO Insomma, il limite, qualsiasi limite, ad un
primo sguardo pare un muro invalicabile.
Limitarsi a vivacchiare non è proprio dei  •‡ ‹˜‡…‡ ‹ ˆ‡”ƒ••‹ — ƒ––‹‘ ‡ ‹
giovani, ricorda costantemente Papa guardassi intorno? Forse scoprirei che la
Francesco. Accogliendo questo moni- condizione della limitatezza è comune a
to, gli adolescenti della nostra comunità tutti gli uomini: tutti abbiamo dei difetti,
hanno scelto di continuare a condividere tutti siamo in qualche modo fragili. La no-
pensieri ed emozioni con i loro educatori. •–”ƒŽ‹‹–ƒ–‡œœƒ…‹”‡†‡ƒƥ‹ƒ‰Ž‹ƒŽ–”‹‡ǡ
In questo momento di emergenza, ancora quindi, ci avvicina a loro.
una volta la tecnologia è arrivata in soc- ƒ ‘ ° Ƥ‹–ƒ “—‹Ǩ ‡•ƒ†‘…‹ „‡‡ǡ
corso e tramite videochiamate si è potuto comprenderei anche che la scoperta dei
’”‘•‡‰—‹”‡ ƒ ”‹ƪ‡––‡”‡ ‹•‹‡‡ •— ƒŽ…—‹ miei difetti avviene, inevitabilmente, nella
temi che bussano alla porta del cuore di relazione, nel confronto con gli altri e con
ciascuno. l’Altro. È di fronte a questa consapevolezza
Il particolare periodo che stiamo attra- che potrei cogliere il suggerimento dello
versando, così incerto e carico di preoc- scrittore brasiliano Fernando Sabino che
cupazioni, limita le nostre libertà: siamo ci dice di “fare del bisogno un incontro”.
impossibilitati ad andare a scuola, a in- ƒ ’”‡•ƒ †‹ …‘•…‹‡œƒ †‡ŽŽƒ ‹ƒ Ƥ‹–‡œœƒ
contrare gli amici, a recarci dove ci pare mi deve allora portare a sfruttare il tempo
… mentre siamo costretti a stare a casa, a disposizione per vivere in pienezza, per
magari con il fratello con cui non sempre donarmi agli altri: quando vivacchio pi-
si va d’accordo o soli nella nostra stanza. gramente, trovo scuse, non do senso alle
C’è chi pensa di averne abbastanza delle mie giornate, vivo egoisticamente o con
quarantene, chi con la tecnologia proprio paura, la mia limitatezza assume le forme
non ci sa fare, chi non sopporta di condi- di una morte simbolica. Quando invece
videre ogni momento della giornata in fa- riconosco i miei limiti e le mie fragilità in
miglia, chi si è accorto che stare da soli sì modo sincero, ho l’opportunità di com-
va bene, ma dopo un po’… e poi c’è chi ha prendere anche la potenzialità nascosta
‘•ƒ–‘”‹ƪ‡––‡”‡•—‹’”‘’”‹Ž‹‹–‹’‡”•‘ƒŽ‹ǣ che mi permette di migliorare la mia con-
sono permaloso, sono poco determinato, dizione e vivere una Vita vera.
non ho pazienza … A questo punto, quel —”‘ che non mi
permetteva di guardare oltre si trasforma
in soglia che consente il passaggio, da bar-
riera che separava si trasforma in luogo
dell’incontro e dell’accoglienza. Il limite - e
il senso del limite - che accomuna tutti gli
uomini, non si elimina; ciò che cambia è il
modo con cui lo si guarda.
Pronti, allora, ad allacciarsi le scarpe e cor-
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Fare del bisogno un incontro - 49
La rubrica dei bambini

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50 - Pagina dei bambini


Proposta di prghiera
Come riportato nella locandina che trovate all’ultima pagina,
riportiamo la preghiera che siamo invitati a recitare durante
l’Avvento per i malati e gli operatori sanitari impegnati nella
lotta al Covid-19.

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