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STORIA
DELLA
CAMPAGNA DI NOVARA
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STORIA
CAMPAGNA DI NOVARA
NEL 1849
Dell'autore di CUSTOZÀ
TORINO
PRESSO TUTTI I LIBHA1
185
,
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LIBRO PRIMO
717319
6 LIBRO PRIMO.
toria, per non aver saputo trar partito dalle cose, per
aver voluto conquistare tutto ad un tratto l'indipen-
denza nazionale, la libertà e l'unità, si videro espo-
sti a perdere tutto. La battaglia di Custoza ridiede
all'Austria il possesso delle provincie consurte e un
armistizio conchiuso a Milano il 9 agosto, e annun-
ziato come preliminare di pace, aveva fatte cessare
le ostilità. L'Austria voleva sinceramente la pace ,
2
22 LIBRO PRIMO.
assoluto ,
poco ambizioso ma vanitosissimo , non
aveva l'abitudine degli affari e poco sapeva giudi-
care gli uomini e le circostanze. Egli credeva allora
che la guerra era possibilissima e che bisognava spin-
gerla ad oltranza: e malcontento di vedere il mini-
stero e il partito moderato differire la rinnovazione
delle ostilità, egli si allontanò da loro, senza pren-
dersi pensiero se l'ardore de' suoi nuovi amici per
la guerra traesse la sua origine dalla ragione di stato
e da un vero e leale patriotismo , o solamente dal
desiderio di giungere al potere. Era dunque posta
fra i parliti la quistione della guerra immediata :
doveva 1'
Italia essere tranquilla ed unita nell' in-
terno. Gioberti , riconoscendo queste verità di cui
era stalo uno dei principali promotori e ch'egli aveva
non pertanto sdimenticate ,
portava le cose al solo
punto di partenza possibile. Dietro ai consigli della
Francia e dell' Inghilterra , egli risolveva d' interve-
2fó LIBRO PRIMO.
con esse egli ebbe tante volle trionfo dei suoi nemici
34 LIBRO PRIMO.
dato ,
perocché egli non ha potuto acquistare quel
carattere ,
quel complesso di sentimenti e di virtù
che chiamasi spirito militare, altra cosa che l'instru-
zione e la bravura, e forma solo gli eserciti.
parecchie potenze ,
particolarmente di quelle che
eransi offerte ed erano state accettale a mediatrici,
sentiva il bisogno di giustificare un'impresa biasimata
da tutti: il suo manifesto indiritto all'Europa svilup-
pava lungamente e inutilmente i motivi d'inimicizia
troppo evidente dell'Italia contro l'Austria, e conte-
neva indirette rampogne alla Francia e all' Inghil-
terra. Il suo linguaggio, quantunque veemente, era
moderalo nella forma e non usciva dai limiti delie
convenienze. Il manifesto del gabinetto di Vienna
era più moderato ancora. Egli sviava la questione,
passava in silenzio l'insurrezione, restringevasi a
rappresentare la guerra come una guerra di conqui-
sta dalla parte di Carlo Alberto, e appoggiava i suoi
diritti sulle provincie italiane a quei trattati istessi
perdette tempo
il combinò le loro mosse nella più
e
sciaurata guisa. Durando e Bes ebbero soli l'ordine
di portarsi nella notte, il primo davanti a Mortara
sera.
Gli Austriaci marciavano nella direzione di Mor-
tara, per portarsi quindi su Vercelli o su Novara, se-
condo i movimenti de' Piemontesi: D'Aspre, Appel
e la riserva seguivano la strada di Garlasco : Thum
avanzavasi a sinistra su San Giorgio: Wratislaw pren-
deva a dritta la strada da Zerbolò a Gambolò e in-
direzione.
Quando la brigata Regina aveva cominciato a pie-
tendevano Novara
di pie fermo a e slavano per avere
una grande superiorità numerica sulla parte del suo
esercito che andava a giltarsi davanti a loro. Tale era
il risultato di una lentezza inopportuna : egli e che
alla guerra bisogna agir sempre colla maggior rapi-
dità possibile, non rallentarsi mai senza molivi e ap-
profittare fino all' ultimo dei proprii vantaggi, sotto
pena di veder cambiarsi in disastro il successo che
pareva così sicuro.
Al sud di Novara, fra i torrenti dell'Agogna e del
Terdoppio, si eleva una specie di altopiano ondulalo,
100 LIBRO SECONDO.
7
102 LIBRO SECONDO.
fuori l'insurrezione.
Genova è città di oltre a centomila anime, fabbri-
cata in riva al mare, in fondo d'un golfo e ai piedi
d'un contrafforto dell'Àpennino: è una delle mi-
gliori e forse la più grande piazza forte dell'Europa.
Le sue fortificazioni occupano un vasto triangolo in-
128 LIBRO SECONDO.
il giorno medesimo.
porsi allo sbarco, che ebbe luogo
Bisognava marciare senza ritardo su Roma così non ;
FINE.
TAVOLA DELLE MATERIE.
LIBRO PRIMO.
LIBRO SECONDO.
LIBRO TERZO.
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