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Per ogni tipologia strutturale si possono individuare due tipi di elementi di rinforzo:
“PIANO DI COSTRUZIONE”
La carena viene rappresentata mediante sezioni disposte parallelamente ai tre piani
coordinati:
• ORDINATE: sezioni trasversali perpendicolari al piano di galleggiamento di progetto. In
genere la lunghezza fra le perpendicolari viene divisa in 20 parti uguali (il cosiddetto
LPP/20). Alle estremità, data la maggiore curvatura della superficie di carena, vengono
inserite delle sezioni intermedie in modo da dividere in due o quattro parti la distanza
LPP/20
• LINEE D’ACQUA: sezioni orizzontali parallele al piano di galleggiamento di progetto. In
genere si divide l’immersione di progetto in N parti uguali; in corrispondenza del
ginocchio si raddoppia tale suddivisione
• SEZIONI LONGITUDINALI: sezioni longitudinali parallele al piano di simmetria; esse
vengono addensate nelle vicinanze del piano di simmetria per poter meglio rappresentare
le zone estreme più curve (bulbo prodiero, avviamento zone di poppa….)
ITN Crotone - prof. A.Vega 4
Rappresentazione della superficie di carena
Un ponte avente sia bolzone che insellatura costituisce una superficie a doppia curvatura, difficile e
costosa da costruire. Per questa ragione i ponti attualmente sono realizzati senza insellatura ed hanno
un bolzone costituito da tre elementi retti.
Cassero: sovrastruttura eretta sul ponte di bordo libero, estesa da fianco a fianco o avente il fasciame
dei fianchi al di fuori di 0.96 B. Si distinguono il cassero di prora (o castello), il cassero centrale ed il
cassero di poppa
• Tuga: sovrastrutture di limitata estensione trasversale
ITN Crotone - prof. A.Vega 8
Definizioni generali
AREA DI DERIVA
CARENE DRITTE: si valutano le caratteristiche idrostatiche della carena con nave trasversalmente e
longitudinalmente dritta; talvolta, i calcoli vengono effettuati anche su carene longitudinalmente non dritte
(con assetto o trim)
CARENE INCLINATE TRASVERSALMENTE: si valutano le caratteristiche idrostatiche della carena con nave
trasversalmente inclinata e longitudinalmente dritta.
Due carene si dicono ISOCARENICHE (o ISOCARENE) se sono caratterizzate dallo stesso volume
• coefficiente di finezza prismatico verticale CVP (vertical prismatic coefficient): rapporto fra il volume di carena ed il
volume di un cilindro avente come base l’area di galleggiamento ed altezza l’immersione
CVP
WLA T
• coefficiente di finezza prismatico longitudinale CP (prismatic coefficient): rapporto fra il volume di carena ed il
volume di un cilindro avente come base la sezione maestra ed altezza la lunghezza della carena
CVP
AX LBP
• coefficiente di finezza della sezione maestra CX o CM (midship section coefficient): rapporto fra l’area della sezione
maestra e la superficie di un rettangolo circoscritto a tale sezione
AX
CX
B T
• coefficiente di finezza della superficie di galleggiamento CWL (waterline coefficient): rapporto fra l’area della figura
di galleggiamento e la superficie di un rettangolo circoscritto a tale sezione
AWL
CWL
B LBP
I coefficienti di finezza sono di particolare importanza per l’idrodinamica della carena
Squadra
del ponte
Cinta
Anguilla
Baglio
Puntello
Paramezzale laterale
Paramezzale centrale
Costola
Squadra
del ginocchio
Cinta
Corrente long.
del fianco Corrente long.
Baglio del ponte
Anguilla
rinforzato
Squadra
del ginocchio Paramezzale
centrale
Paramezzale laterale
ITN Crotone - prof. A.Vega 16 Corrente long. fondo
Tipologie strutturali
Struttura mista
Essa presenta struttura prevalentemente longitudinale sui ponti e sul fondo (zone in cui gli
elementi longitudinali danno il maggiore contributo alla robustezza longitudinale) e struttura
prevalentemente trasversale sui fianchi.
Questa struttura è tipica nelle navi bulk carriers a fianco semplice (ormai scomparse) e delle navi
ro-ro, car carrier e traghetto dove nelle zone alte non è più presente un doppio fianco.
Ossatura comune
Ossatura rinforzata
Ossatura comune
Ossatura rinforzata
Anguilla
Baglio ordinario
ITN Crotone - prof. A.Vega 22
Tipologie strutturali
Ponte a struttura longitudinale
Squadre
Anguilla
Traversa rinforzata
Montante rinforzato
Montante comune
Corrente ordinario
Montante rinforzato
Sono più semplici da costruire, ma più difficili da collegare alle strutture del ponte. Infatti per
collegarle al ponte è necessario creare una struttura scatolare con la parte inferiore piana; se la
nave è dotata di una cassa trasversale alta (come nelle bulk carriers), essa costituisce di per se
una struttura scatolare con tali caratteristiche. Altrimenti è necessario creare il “baglio a cassetta”.
In alcune navi cisterna (ad esempio chimichiere) le strutture del ponte vengono sistemate
all’esterno.
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Robustezza della nave
Robustezza longitudinale
• da calcoli statici
• dalle formule proposte dai registri di classifica
• da calcoli diretti