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MAGRO STORTI a Se ; a cae ated he re oa PRIMO CONTRAPPANTO ESERCIZI ELEMENTARI wae oe PSDCEW OCI = sau oer. SCERICHIEA ICUs rc gh ena PREFAZIONE Potrebbe sembrare improprio parlare di “arte” di una mano, la sinistra, destinata essenzialmente a preparare i suoni perla destra. A ben vedere, tuttavia, questa “serva padrona” é chiamata ad cccellere in un’arte nobile ¢ difficile strettamente correlata alla musica: la danza. Se & vero, infatti, che “il gioco strumentale danza” eche “la tecnica propriamente musicale consiste nel danzare e nel mimare la musica per mezzo dello strumento” (Brelet), & evidente che sulla chitarra il gesto musicale pitt costruttivo € visibile di competenza della mano sinistra. Si generalmente portati a considerare gesto musicale unicamente quello ampio ed appatiscente determinato dallo scorrimento della mano lungo il manico ma non va dimenticato che esiste un gesto musicale piti nascosto ma di fondamentale rilevanza che si realizza “in posizione” per creare coneatenare le figure transitorie melodiche, armoniche e contrappuntistiche “. Delle quattzo forme strutturali che pud assumere la musica per chitarra, ossia melodia, armonia, contrappunto ¢ melodia accompagnata, quella contrappuntistica, a giusto titolo considerata di difficile realizzazione, & quasi totalmente ignorata nella metodologia di base. Tanto nei metodi classici quanto i quelli pid recenti, il primo approccio allo studio della chitarra 2 affidato massimamente alle structure melodiche (scale) e armoniche (arpeggic accordi). La struttura contrappuntistica vera e propria, che fa la sua comparsa con F'utilizzo di bicordi per terze, seste, ottave e soprattutto decime spezzate, viene realizzata per lo pili con l'impiego prevalente delle corde a vuoto, ossia con un limitato lavoro della mano sinistra. Per trovare passi di contrappunto melodico “puro”, ossia realizzato interamente con note tastate ”), bisogna arrivace alle trascrizioni di paginc liutistiche o tasticristiche di un certo tilievo 0 alle composizioni di autori modemni non chitartisti, ossia alla soglia del V anno di studio. Sotto 'aspetto strumentale, la realizzazione del contrappunto melodico puro richiede il pitt perfet- to esensibile meccanismo tecnico della mano sinistea: —precisione e rapidita nelle variazioni di assetto; ~ indipendenza e sensibilita di ogni singolo dito all’entit’ della pressione nelle diverse condizioni di curvatura, inclinazione, divaricazione ¢ contrazione. E evidente che tale ¢ tanto delicata abilita della mano sinistra non é di facile acquisizione, soprat- nutto se nei primi anni questa viene addestrata a premere con forza indifferenziata figure accordali wincolate (come negli Arpeggi Op. 1 di Giuliani o nei Preludi Op. 114 di Carulli) e a lavorare prevalen- temente in assetto obliquo sul repertorio ottocentesco. Ho gi espresso altrove l'idea che la mano, come un “animale intelligente”, se debitamente adde- strata mediante stimoli elementari ed univoci, riesce_a svolgere i compiti pitt complessi con assoluta fficacia e naturalezza. In mancanza di un repertorio didattico che risponda a tali requisiti di elementa- re semplicita, é pit che giustificato il ricorso ad esercizi appropriati che, configurandosi come veri props “alimenti’, siano in grado di accelerare il processo di sviluppo della sua abilita. Al dils della finalid specifica, la pratica precoce di esercizi contrappuntistici é estremamente utile al fine di una corretta impostazione della mano sinissra ¢ di una sua migliore funzionalia. I brevi esercizi a due voei che propongo in questo quadero, possono essere inseriti nel percorso didattico fin dal I anno e offrono allo studente la possibiliti di pensare e di agire in maniera razionale e corretta, svincolando la mano sinistra dal primitivo ¢ pesante “giogo dei muscoli” che ne intralcia la 3 libera azione, Per trarne un beneficio immediato, sara sufficiente la pratica giormalicra di alcune formule, 2 mo’ di scioglidita, alf'inizio di ogni seduca di studio, seguendo scrupolosamente le modalita di esecuzione indicate. Prima di passare alla pratica ¢ necessario chiarize alcuni concetti fondamentali. Polo di forza. Siintende il punto di pressione all’estremita del dito, ossia il polpastrello. I poli di forza sono 4, quante le dita chiamate a tastare le corde. 2 - Contrazione. Si ha contrazione quando due o piti poli sono collocati sulla tastiera entro uno spazio inferiore alla larghezza del palmo della mano. 3-- Distensione. Si ha la distensione di un dito quando esso, riducendo la propria curvatura, si appiattisce allungandosi 4-Divaricazione. L’apertura a “ventaglio” delle dita, o divaricazione, pud dirsi naturale se effettua- ta senza sforzo e forzata nel caso contrario. Lo sforzo divaricante, massimo in prima Posizione sulle prime corde, si riduce gradualmente passando sulle corde basse e salendo verso le Posizioni pitt alte °!. 5 Rotazione. Un polo in pressione moderata su una corda vibrante pud ruotare su se stesso senza cessare di premetla, ¢ quindi senza intetrompermeil suono. NelPattuarcla rotazione, i polo di pressione viene ad assumere la funzione di perno dell intero complesso mano-avambraccio, Anche il pollice, dietro al manico, partecipa al movimento di rotazione senza cessare di esercitare la necessaria forza di contropressione, Con la rotazione, la mano pudvatiare Pessetto da frontale (gomito dirctto verso il basso) a obliquo ulnare (gomito vicino al fianco) 0 obliquo radiale (gomito alto Jontano dal fianco). Tale variazione di assetio consente alle dita di cambiace col- locazione con il minimo dispendio di energia. 6-Staccato. _Lo staccato, indicato con un puntino sopra o sotto ad una nota, produce Paccorciamento del suono (J JQ = b7.)529), Negli esercizi qui proposti esso si realizza allentando la pressione del polo inte ressato sulla corda, sevza slaccarsene, quanto basta per far cessare il suono (stac- cato di sinistra). Esso di fondamentale importanza e utilita per consentire Pagevole e silenzioso scorrimento del polo sulla medesima corda. (2) Chr. M. Storti, Trattato di bitarra, Nuova Carisch, 1994: Gap. 32. (2) Per magaiori chiarimenti, vedasi: M. Storsi, Op. it. Cap. 12 (6) Clr. M. Stor, Op. ct, Cap. 43 51. I- Esercizi preliminari di divaricazione Nei seguenti esercizi, ogni battuta presenta duc figure di allineamento realizzabili entrambe con la mano in assetto frontale. Per effettuare corrrettamente il passaggio dal’ iniziale situazione di contrazio- ne (Fig. 1) alla successiva situazione di divartcazione (Fig. 2), occorre distendere l’indice e il mignolo ruotando contemporancamente sul polo 1, In tale maniera lo sforzo divaricante risultera ridotto al minimo. Propet csclusva por tut i paesi: NUOVA CARISCHS.9.A, Via Campania, © Copyright 1997 by NUOVA CARISCH Sp.A. - Milano. Tost | dirt sono rservati per tut i pass ~ Zona Inustriale Sesto Uteriano ~ 20098 S. Giuliano Milanese (MI. Fig. 1—Mano in contrazione su 3 ta- sticon i poli 1-2-4 allineati sulla 4 corda, Si noti la curvatura opposta e simmetri- ca dell'indice e del mignolo. TI disegno siriferisce alla realizzazione della prima terzina dell Esercizio n. 1. Fig. 2- Mano in divaricazione su 5 tasté con i poli 1-2-4 sulla 4 corda. Per passare dalla situazione di contrazione della Fig. 1a quella di divaricazione qui illustrata occorre effettuate una rota- zione destrorsa, imperniata sul polo 1, € una contemporanca distensione dell'indice ¢ del mignolo. Il disegno si riferisce alla realizzazione della seconda terzina dell Esercizio n. 1 2245 SS aS aE a

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