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Esercizio 1:
1.a) Siano v1 , v2 , v3 ∈ R3 , con v3 = (−a, 2bk, 0), v2 = (2ak, −b, k), v1 = (a, b, k). Dire, al variare di
k, se {v1 , v2 , v3 } sia una base di R3 o no.
1.b) Sia f : R3 → R3 , l’applicazione lineare definita da f (e1 ) = v1 , f (e2 ) = v2 , f (e3 ) = v3 , dove con
{e1 , e2 , e3 } si indica la base canonica di R3 . Determinare, al variare di k, dim(ker f ), dim(im f ), e dire se f
sia iniettiva e suriettiva.
1.c) Fissato il valore k = 1 dire se in quel caso f sia semplice.
Assegnare ad a,b il valore delle ultime cifre del proprio numero di matricola (ad esempio, se il numero è
1234567, allora a = 6, b = 7). Scrivere il proprio numero di matricola in testa al foglio e svolgere l’esercizio
ESCLUSIVAMENTE su questo foglio.
SOLUZIONI
1.a) Affinché {v1 , v2 , v3 } sia una base di R3 , bisogna che i tre vettori siano linearmente indipendenti.
Scrivendoli come colonne (o, a scelta, come righe) di una matrice, dovremo avere che essa ha rango 3. Quindi,
sia: ⎛ ⎞
−a 2ak a
A = ⎝ 2bk −b b ⎠
0 k k
Calcoliamo il det A rispetto all’ultima riga:
1.b) La matrice associata alla f rispetto alla base canonica è proprio la matrice A considerata sopra,
in quanto ha come colonne esattamente f (e1 ) = v1 , f (e2 ) = v2 ed f (e3 ) = v3 . Quindi
Per a = 0 = b e k = 0, oppure k = 1, o k = 12 , è facile vedere che r(A) = 2 (ad esempio basta considerare
un minore 2 × 2 opportuno e vedere che ha determinante non nullo, oppure constatare che ci sono due righe
non nulle e non proporzionali). Perciò dim imf = r(A) = 2 e dim kerf = 3 − 2 = 1 e la f non è iniettiva né
suriettiva.
Infine, se a = 0 = b, allora le prime due righe di A sono nulle e r(A) = 1 per k = 0 mentre r(A) = 0 per
k = 0 (in questo caso A è la matrice nulla).
1.c) Per trovare gli autovalori di f bisogna calcolarne il polinomio caratteristico dato da:
⎛ ⎞
−a − t 2a a
pA (t) = det ⎝ 2b −b − t b ⎠ = −(−ab − tb − 2ab) + (1 − t)(ab + at + bt + t2 − 4ab) =
0 1 1−t
Esercizio 2.
SOLUZIONE
2.a) I vettori direttori delle due rette sono vr = (a + 1, k, 0), vs = (b, 6, 0); si ha che r e s sono parallele
se e solo se
a+1 k 0
rango =1
b 6 0
Se b = 0 le due righe non possono essere proporzionali e quindi le due rette non sono mai parallele.
a+1 k
Se b = 0, notiamo che l’ultima colonna è nulla, quindi il rango non è 2 quando det =
b 6
6(a+1)
6a + 6 − bk = 0, cioè per k = b e per questo valore di k si ha parallelismo.
Consideriamo adesso il sistema dato dalle equazioni delle due rette:
⎧
⎨ (a + 1)t + k = bs + 1
kt + 1 = 6s + 1
⎩
b=a+1
è immediato constatare che il sistema non ha soluzioni se b = a + 1, quindi in quel caso le due rette non si
incontrano e saranno sghembe, tranne per k = 6(a+1)
b , valore per cui, come già visto, sono parallele.