Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ISBN: 978‐88‐944943‐3‐4
MINISTERO DELLA SALUTE – DIREZIONE GENERALE DEL SISTEMA INFORMATIVO E STATISTICO SANITARIO, ROMA
C. Biffoli, M.C. Brutti
Indice
RAZIONALE 9
RIFERIMENTI 37
5
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
L’emergenza sanitaria legata all’epidemia COVID-19 che ha colpito l’Italia nei mesi di marzo
e aprile e l’impatto che essa ha avuto sulle strutture sanitarie di almeno una parte del nostro
Paese impongono una valutazione rigorosa, lucida e razionale di quanto successo in quei
mesi per trarne i corretti insegnamenti e spunti di miglioramento.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei farmaci in regime ospedaliero relativamente ai medicinali
utilizzati per il trattamento delle patologie croniche, fatta eccezione per la classe degli
antivirali, si evidenzia la sostanziale stabilità dei consumi relativi a categorie terapeutiche
strategiche quali quelle dei farmaci oncologici.
In ambito territoriale, l’assenza di differenze significative, nel periodo pre e post COVID-19,
nei consumi per le categorie di farmaci utilizzati per le principali patologie croniche è altresì
indicativa del funzionamento delle strategie poste in atto per favorire la continuità
assistenziale dei malati cronici e fragili.
7
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Infine, l’analisi dell’acquisto privato da parte dei cittadini tramite il canale delle farmacie
territoriali (pubbliche e private) fornisce un importante contributo alla caratterizzazione
della tendenza all’utilizzo di alcuni medicinali per i quali non ci sono solide evidenze di
efficacia, segnalando l’esigenza di una informazione indipendente, professionale e
autorevole sul tema, per contrastare le tante false aspettative e credenze che hanno
caratterizzato questa epidemia.
È altresì doveroso sottolineare come il fatto stesso di aver potuto portare a termine, in
tempi così rapidi, un monitoraggio preciso e rigoroso dei consumi farmaceutici testimonia
l’efficienza, anche in condizioni di emergenza, del sistema di mappatura delle
movimentazioni dei medicinali aggiornato e integrato utilizzando differenti tracciati
informativi.
8
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
RAZIONALE
Figura 1. Serie storica del numero di nuovi casi positivi al COVID-19 (febbraio-maggio 2020)
9
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
10
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
11
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Tutti i consumi sono riportati in confezioni per 10.000 abitanti die, standardizzati per il
numero di giorni di ciascun mese. Per tenere conto della diversa struttura demografica (età
e sesso) delle Regioni, la popolazione residente ISTAT in ogni Regione è stata ricalcolata
tenendo conto del sistema di pesi predisposto dal Dipartimento della Programmazione del
Ministero della Salute.
Sistema di “pesi” predisposto dal Dipartimento della Programmazione del Ministero della Salute
Il procedimento seguito per il calcolo della popolazione pesata è stato il seguente: è stata
individuata la numerosità della composizione per fascia di età e genere di ciascuna Regione
(fonte dei dati: http://demo.istat.it/); la numerosità in ciascuna classe è stata poi
moltiplicata per il corrispondente peso; la sommatoria dei valori così ottenuti a livello
regionale è stata quindi riproporzionata alla popolazione italiana dell’anno di riferimento
(nell’anno 2019 pari a 60.359.546 abitanti).
L’applicazione di questo procedimento di standardizzazione della popolazione implica che
una Regione con una popolazione più anziana della media nazionale avrà una popolazione
pesata superiore a quella residente e viceversa. Nella tabella seguente si riporta la
popolazione residente ISTAT e quella pesata per l’anno 2019.
12
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Le serie storiche presenti nei grafici riportano i tassi percentuali di variazione rispetto ad
una base fissa, fissata a gennaio 2019. Per facilità di lettura la serie storica è stata smussata
tramite un filtro a media mobile a 3 mesi.
13
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
1. FORNITURA DI FARMACI NEI PRIMI 5 MESI DEL 2020 NEL CANALE DEGLI
ACQUISTI DIRETTI (STRUTTURE SSN)
La Sezione 1 si articola in tre sotto analisi suddivise per tipologia di farmaci analizzati:
▪ farmaci utilizzati per il COVID-19: include i farmaci che sono stati valutati dall’AIFA,
in fasi diverse e a vario titolo (uso compassionevole, uso off-label, studi
sperimentali, ecc.), per il trattamento di pazienti con COVID-19;
▪ farmaci iniettivi e ossigeno utilizzati in regime ospedaliero: include l’ossigeno e i
farmaci iniettivi per i quali, in considerazione del loro specifico meccanismo di
azione, si ritiene possa essersi verificato un incremento dei consumi tale da essere
approfondito;
▪ altri farmaci utilizzati in regime ospedaliero: include i farmaci di utilizzo
ospedaliero per i quali, in considerazione del loro specifico meccanismo di azione
o del ruolo che rivestono per il trattamento delle patologie croniche, si ritiene
possa essersi verificato un incremento dei consumi.
Si precisa che l’inclusione dei farmaci nelle sopracitate sotto-sezioni è mutuamente
esclusiva, in modo che i dati relativi ad uno specifico farmaco siano considerati un’unica
volta.
14
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Tabella 1.1. Distribuzione dei principi attivi per variazione del consumo (confezioni per
10.000 abitanti die) tra il periodo pre e post COVID-19
azitromicina J01FA10 0,24 0,46 0,46 0,39 1,93 1,36 0,15 1,15 0,76 195,40 0,000
Idrossi-
P01BA02 0,01 0,01 0,02 0,01 0,64 0,93 0,28 0,61 0,60 4.661,67 0,000
clorochina
medipredni-
H02AB04 1,03 2,13 1,64 1,60 1,50 1,74 1,82 1,69 0,09 5,33 0,169
solone
tocilizumab IV L04AC07 0,03 0,05 0,04 0,04 0,11 0,04 0,03 0,06 0,02 54,80 0,000
darunavir/
J05AR14 0,03 0,05 0,04 0,04 0,10 0,04 0,02 0,05 0,01 29,42 0,000
cobicistat
anakinra L04AC03 0,01 0,02 0,01 0,01 0,03 0,03 0,01 0,02 0,01 73,80 0,010
lopinavir/
J05AR10 0,00 0,00 0,01 0,00 0,02 0,00 0,00 0,01 0,00 97,64 0,003
ritonavir
baricitinib L04AA37 0,01 0,03 0,02 0,02 0,03 0,02 0,01 0,02 0,00 17,46 0,003
sarilumab L04AC14 0,00 0,01 0,00 0,00 0,01 0,01 0,00 0,01 0,00 60,10 0,001
colchicina M04AC01 0,00 0,00 0,00 0,00 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 70,36 0,057
ruxolitinib L01XE18 0,02 0,03 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,00 6,72 0,195
canakinumab L04AC08 0,00 0,00 0,00 0,00 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 45,03 0,159
tofacitinib L04AA29 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,00 8,44 0,954
eparine B01AB12 3,45 6,06 5,21 4,90 5,93 5,14 2,78 4,62 -0,29 -5,90 0,329
La serie storica riportata nella Figura 1.1.a mostra l’andamento del delta percentuale dei
mesi da gennaio 2019 a maggio 2020, in termini di confezioni per 10.000 abitanti die dei
farmaci utilizzati per il COVID-19, considerando gennaio 2019 come mese base di confronto.
Nella serie storica dell’idrossiclorochina (in verde) sono stati riportati i valori con riferimento
all’asse secondario al fine di riprodurre in maniera più chiara il grafico. I dati della serie
storica mostrano un incremento temporalmente più repentino per tocilizumab, antivirali e
antibiotici, mentre l’incremento dei consumi di idrossiclorochina, pur più rilevante e
sostenuto, appare lievemente più ritardato raggiungendo il picco tra aprile e maggio 2020.
15
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Figura 1.1.a. Categorie di farmaci utilizzati per il COVID-19, serie storica del delta
percentuale pre-post COVID-19 rispetto a gennaio 2019 fino a maggio 2020
8,00
86,97
7,00 80,00
6,00
60,00
5,00
e base gennaio 2019
4,00
3,35 40,00
3,00
26,26
2,00
20,00
1,00
- -
(1,00)
set-19
mar-19
ago-19
ott-19
gen-20
mar-20
mag-19
nov-19
mag-20
apr-19
dic-19
apr-20
Nella Figura 1.1.b viene riportata la distribuzione geografica della variazione pre-post
COVID-19 del consumo (confezioni per 10.000 abitanti die) per le diverse categorie di
farmaci utilizzati per il COVID-19, differenziando le regioni ad alto impatto COVID-19 e le
altre.
L’incremento maggiore in termini di variazioni percentuali si è riscontrato per
l’idrossiclorochina che ha fatto registrare una variazione pari al 4.662% (il dato non è
riportato nel grafico per non alterare la leggibilità della scala di riferimento per gli altri
medicinali e riportato separatamente nella Figura 1.1.c).
Variazioni importanti si sono riscontate per l’azitromicina (in particolare in Emilia Romagna
e Lombardia), seguita dal tocilizumab e dagli immunosoppressori in generale, che
comprendono gli altri medicinali biologici che agiscono sulle diverse fasi della tempesta
citochinica. La diversa entità delle variazioni in relazione alle aree geografiche dipende
verosimilmente dall’applicazione di differenti protocolli terapeutici e dall’impatto delle
sperimentazioni in atto nelle diverse Regioni.
16
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Figura 1.1.b. Variazione percentuale pre-post COVID-19 per le categorie utilizzate per il
COVID-19. Confronto tra le Regioni più impattate dal COVID-19 e il resto d’Italia
600
Delta percentuale pre-post COVID-19
500
400
300
200
100
0
-100
In Figura 1.1.c viene riportata la distribuzione geografica della variazione pre-post COVID-
19 del consumo (confezioni per 10.000 abitanti die) dell’idrossiclorochina, differenziando le
regioni ad alto impatto COVID-19 dalle altre. Dall’analisi si può desumere come oltre il 50%
della variazione sia ascrivibile alle regioni con maggiore impatto epidemiologico della
malattia, con una distribuzione sostanzialmente omogenea tra le stesse.
Figura 1.1.c. Ripartizione regionale del delta percentuale pre-post COVID-19 per il principio
attivo idrossiclorochina
Delta percentuale pre-post COVID-19
10.000
9.000
dell'IDROSSICLOROCHINA
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
Emilia R Lombardia Piemonte Toscana Veneto Altre
regione
17
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Analizzando la relazione tra il delta assoluto pre-post COVID-19 dei farmaci utilizzati per il
COVID-19 e il numero di casi positivi al 31 maggio 2020, (Figura 1.1.d) emerge - almeno per
le cinque Regioni a maggior impatto epidemiologico - una correlazione positiva
sostanzialmente omogena, mentre altre Regioni fanno registrare andamenti anomali,
facendo supporre fenomeni di accaparramento soprattutto in Regioni confinanti con le
zone a maggiore prevalenza di COVID-19. Il valore del coefficiente di determinazione è
molto approssimato allo zero, dunque la retta di previsione lineare non spiega
perfettamente i dati.
Figura 1.1.d. Categorie di farmaci utilizzate per il COVID-19, correlazione tra numero di casi
positivi per regione e delta assoluto pre-post COVID-19 osservato
18
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
19
Tabella 1.2. Distribuzione delle categorie di farmaci (ossigeno e farmaci iniettivi) utilizzati in regime ospedaliero per variazione del
consumo (confezioni per 10.000 abitanti die) tra il periodo pre e post COVID-19
Periodo PRE COVID-19 Periodo POST COVID-19 Confronto
Categoria ATC Confezioni x 10.000 ab die media Confezioni x 10.000 ab die media delta assoluto delta relativo
p -value
dic-19 gen-20 feb-20 pre mar-20 apr-20 mag-20 post pre-post (*) pre-post
Ossigeno V03 51,58 55,01 53,78 53,46 94,99 83,11 38,37 72,16 18,70 34,98 0,000
Anestestici generali
N01 0,72 0,96 0,77 0,82 2,65 2,09 0,56 1,77 0,95 116,04 0,000
iniettivi
Stimolanti cardiaci iniettivi C01 1,11 1,78 1,79 1,56 2,85 2,70 0,92 2,15 0,59 37,84 0,000
Curari iniettivi M03 0,15 0,21 0,20 0,19 1,03 0,51 0,49 0,68 0,49 264,10 0,000
Acido ascorbico iniettivo A11 0,20 0,28 0,20 0,22 0,67 1,14 0,24 0,68 0,46 204,53 0,000
Ipnotici e sedativi iniettivi N05 0,15 0,37 0,42 0,31 1,43 0,57 0,32 0,77 0,46 145,78 0,000
Antidoti iniettivi V03 0,19 0,21 0,18 0,19 0,26 0,56 0,16 0,33 0,13 69,67 0,000
Terapia del dolore iniettivi N02 1,13 1,42 1,16 1,24 2,20 1,28 0,51 1,33 0,09 7,61 0,082
Ansiolitici iniettivi N05 0,05 0,17 0,16 0,13 0,23 0,13 0,13 0,17 0,04 30,31 0,145
Xantine iniettivi R03 0,03 0,07 0,07 0,06 0,15 0,09 0,03 0,09 0,03 59,12 0,072
20
Trombolitici iniettivi B01 0,10 0,12 0,10 0,11 0,18 0,17 0,06 0,14 0,03 27,60 0,007
Antiemetici iniettivi A04 0,16 0,23 0,20 0,19 0,15 0,29 0,19 0,21 0,02 8,01 0,832
Mucolitici iniettivi R05 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,00 0,01 -0,01 -52,79 0,161
Antiemorragici iniettivi B02 0,40 0,57 0,46 0,48 0,49 0,42 0,14 0,35 -0,13 -27,43 0,611
Antipiretici iniettivi N02 1,32 2,44 1,99 1,92 2,61 1,91 0,49 1,67 -0,24 -12,78 0,005
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Cortisonici iniettivi H02 1,16 2,21 1,70 1,69 2,40 1,09 0,55 1,35 -0,35 -20,41 0,093
FANS iniettivi M01 1,10 1,86 1,46 1,47 1,76 0,55 0,60 0,97 -0,50 -33,98 0,011
Anestetici locali iniettivi N01 1,22 1,35 1,59 1,39 1,57 0,56 0,41 0,84 - 0,54 - 39,16 0,035
(*) in ordine decrescente
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
La serie storica riportata nella Figura 1.2.a mostra l’andamento del delta percentuale dei
mesi da gennaio 2019 a maggio 2020, in termini di confezioni per 10.000 abitanti die dei
farmaci iniettivi e dell’ossigeno, considerando gennaio 2019 come mese base di confronto.
Nella valutazione della serie storica è evidente il maggior consumo di anestetici generali,
sedativi iniettivi e curari a partire dal mese di febbraio.
21
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Nella Figura 1.2.b è riportata la distribuzione geografica della variazione del consumo delle
suddette categorie, differenziando le Regioni ad alto impatto COVID-19 dalle altre.
Dai dati si evincono importanti differenze regionali di utilizzo dei farmaci in esame,
verosimilmente riconducibili a differenti protocolli di gestione delle urgenze. Le più
importanti differenze regionali sono riscontrabili per le xantine (farmaci con effetto
broncodilatatore), l’acido ascorbico, i curari e gli antidoti.
Figura 1.2.b. Delta percentuale pre-post COVID-19 per le categorie di farmaci (ossigeno e
farmaci iniettivi) utilizzate in regime ospedaliero. Confronto tra Italia e le prime regioni più
impattate dal COVID-19
delta percentuale pre-post COVID-19
1.600
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
-200
Il grafico di dispersione riportato nella Figura 1.2.c mostra la correlazione a livello regionale
tra il numero di casi positivi al 31 maggio 2020 e i valori di delta assoluto tra i periodi pre e
post COVID-19, in termini di confezioni per 10.000 abitanti die, per i farmaci considerati in
analisi.
Dalla rappresentazione grafica, emerge una correlazione positiva e sostanzialmente
omogena su tutto il territorio nazionale con poche anomalie regionali, come si nota del
coefficiente di determinazione positivo.
Nell’analisi di questi dati occorre tener conto del fatto che, nel periodo in esame, ci sono
stati numerosi interventi da parte dell’AIFA, delle categorie di settore e delle Regioni per
calmierare distorsioni distributive ed evitare fenomeni di approvvigionamento
relativamente ai farmaci di maggior utilizzo in terapia intensiva, quali gli anestetici generali
iniettivi.
22
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
La presente sezione ha come obiettivo quello di valutare l’andamento dei consumi in ambito
ospedaliero relativamente ai medicinali per i quali, in considerazione del loro specifico
meccanismo di azione o del ruolo che rivestono per il trattamento delle patologie croniche,
si ritiene possano essere stati oggetto di variazioni anomale nei consumi. Dalla presente
sottosezione, come specificato in precedenza, sono esclusi i medicinali già ricompresi nella
sezione 1.1 relativa agli utilizzi speciali per COVID-19.
La Tabella 1.3.a riporta i consumi farmaceutici in termini di confezioni per 10.000 abitanti
die registrati per i farmaci utilizzati in regime ospedaliero. L’analisi evidenzia un incremento
significativo relativamente alla classe dei medicinali antiretrovirali per HIV e degli antivirali
in generale, con una riduzione invece per i consumi di farmaci DAA per HCV. Le altre
categorie terapeutiche rimangono sostanzialmente immodificate. Tale riscontro può
derivare dal fatto che le strutture infettivologiche, primariamente impegnate nella gestione
dell’emergenza, hanno garantito la continuità delle cure croniche, limitando invece
l’accesso a terapie di durata definita e prorogabili quali quelle per HCV sulla base dell’attuale
scenario epidemiologico dell’epatite C in Italia. Tali dati sembrano suggerire che non ci siano
state particolari criticità nell’approvvigionamento di terapie oncologiche o di terapie
croniche per patologie neurologiche.
23
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Tabella 1.3.a Categorie utilizzate in regime ospedaliero, delta assoluto, delta relativo e p-
value calcolato sul delta assoluto tra i consumi pro-capite die per 10.000 abitanti tra il
periodo pre e post COVID-19
La serie storica riportata nella Figura 1.3.b mostra l’andamento del delta percentuale dei
mesi da gennaio 2019 a maggio 2020, in termini di confezioni per 10.000 abitanti die dei
farmaci utilizzati in regime ospedaliero, considerando gennaio 2019 come mese base di
confronto.
Nel periodo marzo-aprile 2020 si assiste ad un incremento dei consumi delle principali
categorie esaminate, con l’esclusione dei farmaci per il trattamento dell’epatite C.
24
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Figura 1.3.b. Categorie di farmaci utilizzati in regime ospedaliero, serie storica del delta
percentuale pre-post COVID-19 rispetto a gennaio 2019 fino a maggio 2020
1,00
Delta percentuale con media mobile
a 3 mesi e base gennaio 2019
0,50
(0,50)
(1,00)
apr-19
ott-19
apr-20
ago-19
giu-19
set-19
dic-19
lug-19
gen-20
mar-19
mag-19
nov-19
feb-20
mar-20
mag-20
Altri antivirali Antibiotici
Antiemetici Antimicotici
Antivirali anti-HCV Antivirali anti-HIV
Farmaci oncologici Immunosoppressori ed immunomodulatori
Ipnotici e sedativi Sclerosi Multipla
Terapia del dolore
Nella Figura 1.3.c viene riportata la distribuzione geografica della variazione pre-post
COVID-19 del consumo (confezioni per 10.000 abitanti die) per le diverse categorie di
farmaci utilizzati in regime ospedaliero, differenziando le regioni ad alto impatto COVID-19
dalle altre. Le maggiori differenze regionali sono evidenti per gli antibiotici, per antivirali HIV
e per ipnotici e sedativi, mentre maggiore omogeneità in aumento e in riduzione si rileva
per antimicotici e per antivirali anti-HCV.
25
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Figura 1.3.c. Variazione percentuale pre-post COVID-19 per le categorie utilizzate in regime
ospedaliero tra le Regioni più impattate dal COVID-19 e il resto d’Italia
80
Delta percentuale pre-post COVID-19
60
40
20
-20
-40
-60
-80
Il grafico di dispersione riportato nella Figura 1.3.d mostra la correlazione tra il numero di
casi positivi al 31 maggio 2020 e la variazione assoluta tra i periodi pre e post COVID-19, in
termini di confezioni 10.000 abitanti die, per i farmaci utilizzati in regime ospedaliero. Il
valore del coefficiente di determinazione è molto basso e quindi sintetizza poco
l’informazione dei dati.
26
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Figura 1.3.d Categorie utilizzate in regime ospedaliero, correlazione tra numero di casi
positivi per regione e delta assoluto pre-post COVID-19 osservato
27
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
2. FORNITURA DI FARMACI NEI PRIMI 4 MESI DEL 2020 NEL CANALE DELLA
FARMACEUTICA TERRITORIALE
È stato chiaro fin dall’inizio della pandemia che i pazienti con cronicità e multi-morbidità
fossero maggiormente esposti al rischio di infezione e agli effetti connessi del COVID-19.
Sono state quindi immediatamente avviate misure atte a proteggere questi pazienti
considerati tra più fragili. Tra queste iniziative, le più importanti sono state l’estensione del
periodo di validità dei Piani Terapeutici, l’accesso al farmaco da parte dei cittadini
limitandone gli spostamenti tramite ricetta dematerializzata e le attività di informazione
continua e aggiornata attraverso i vari siti istituzionali.
Al fine di verificare se il periodo di lockdown abbia comunque influenzato il comportamento
prescrittivo del medico curante o il comportamento del paziente in termini di accesso al
farmaco, in questa sezione viene riportato l’andamento dei consumi (confezioni per 10.000
ab die) dei farmaci con indicazione per le principali patologie croniche erogati in regime di
assistenza convenzionata e per conto a carico del SSN attraverso le farmacie pubbliche e
private.
Le categorie di farmaci considerate sono quelle indicate per:
▪ Diabete
▪ Affezioni del sistema cardio-circolatorio e ipertensione
▪ Dislipidemie
▪ Demenze
▪ Psicosi
▪ Ansia e depressione
▪ Epilessia
▪ Parkinson
▪ Patologie respiratorie (Asma e Broncopneumopatia ostruttiva)
▪ Osteoporosi
▪ Patologie della tiroide (ipo-iper tiroidismo)
Nel mese di febbraio 2020, rispetto al mese precedente, si registra una riduzione dei
consumi per tutte le categorie prese in esame (Tabella 2.1).
28
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
29
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Tabella 2.1. Categorie utilizzate per le principali patologie croniche attraverso il canale della
territoriale (farmaceutica convenzionata + DPC), delta assoluto, delta relativo e p-value
calcolato sul delta assoluto tra i consumi pro-capite die per 10.000 abitanti tra il periodo pre
e post COVID-19
30
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
2.2. Farmaci utilizzabili per il trattamento del COVID-19 e/o associati a studi
sperimentali
Nel periodo considerato, diversi principi attivi sono stati sottoposti a sperimentazione e/o
utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche, come quelli commercializzati per altre
indicazioni che sono stati resi disponibili ai pazienti, pur in assenza di indicazione terapeutica
specifica per COVID-19, sulla base di evidenze scientifiche spesso piuttosto limitate. L’AIFA
ha provveduto a informare i cittadini attraverso la pubblicazione per alcuni farmaci di
specifiche schede recanti le prove di efficacia e sicurezza che successivamente si sono rese
disponibili, nonché le interazioni e le modalità d’uso raccomandabili nei pazienti. In
particolare, tra i principi attivi ricompresi ed erogabili attraverso il canale farmacia (pubblica
e privata aperta al pubblico) si è voluto verificare l’andamento dei consumi espressi in
confezioni per 10.000 abitanti die (Tabella 2.2) di idrossiclorochina e colchicina, eparine e
azitromicina.
L’idrossiclorochina è un principio attivo presente in prodotti medicinali con indicazione
approvata per alcune patologie reumatologiche, quali il trattamento dell’artrite reumatoide
e il lupus eritematoso. Ne è stato consentito l’uso off-label unicamente nell’ambito del
piano nazionale di gestione dell’emergenza COVID-19 e pertanto sono state pubblicate
specifiche schede AIFA a partire dal 2 aprile 2020 con successivi aggiornamenti. È l’unico dei
quattro principi attivi considerati che presenta un aumento significativo nel periodo post
COVID-19, evidente da marzo 2020 rispetto a febbraio 2020. Questo suggerisce che non c’è
stata interruzione del trattamento da parte dei pazienti già in terapia cronica e che
probabilmente c’è stato un incremento dei consumi correlato al trattamento della COVID-
19.
Il 15 aprile 2020 l’AIFA ha autorizzato uno studio multicentrico italiano per valutare
l’efficacia e la sicurezza di colchicina, principio attivo di un farmaco autorizzato per il
trattamento profilattico e l’attacco acuto di artrite gottosa e per il trattamento della
pericardite. I consumi in termini di confezioni 10.000 abitanti die a livello nazionale di
colchicina si sono mantenuti stabili nel periodo considerato.
Le eparine a basso peso molecolare (EBPM) sono utilizzate nella profilassi del
tromboembolismo venoso. Sono inoltre utilizzate nel trattamento della trombosi venosa
profonda, dell’embolia polmonare e della sindrome coronarica acuta. Nel trattamento del
COVID-19 l’uso delle EBPM è previsto in presenza di polmonite e ipomobilità del paziente
con allettamento per contenere i fenomeni trombotici a partenza dal circolo polmonare
come conseguenza dell’iper-infiammazione. Una deflessione dei consumi delle eparine
inizia ad evidenziarsi nel periodo febbraio-marzo e si conferma nel periodo post COVID-19,
anche se non significativa. Tale fenomeno potrebbe essere legato ad una riduzione della
prescrizione di EBPM nella profilassi trombo embolica nel paziente chirurgico per via di una
diminuzione delle attività chirurgiche per le quali la loro prescrizione è prevista.
31
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
A partire dal 9 aprile 2020, l’AIFA ha reso pubblica la scheda informativa, poi aggiornata,
relativa ad azitromicina. Il principio attivo è un antibiotico della famiglia dei macrolidi
attualmente autorizzato per il trattamento di infezioni delle alte e basse vie respiratorie,
infezioni odontostomatologiche, infezioni della cute e dei tessuti molli, uretriti non
gonococciche, ulcere molli causate da ceppi batterici sensibili. È considerato tra i farmaci
COVID-19 poiché in uno studio condotto in Francia è stato aggiunto nel braccio trattato con
idrossiclorochina per la prevenzione delle sovrainfezioni batteriche. Nel periodo
considerato, a livello nazionale, l’andamento dei consumi non ha seguito quello
dell’idrossiclorochina, ma si è registrata una riduzione nel periodo post rispetto al pre
COVID-19, sebbene tale variazione non sia significativa. Anche l’andamento registrato nei
singoli mesi evidenzia una costante riduzione nel periodo febbraio-aprile 2020. Questo
suggerisce come l’uso dell’azitromicina sia rimasto correlato alla propria indicazione d’uso
con probabili picchi stagionali caratteristici dei farmaci antimicrobici.
Tabella 2.2. Categorie utilizzate per il trattamento del COVID-19 e/o associati a studi
sperimentali attraverso il canale della territoriale (farmaceutica convenzionata + DPC), delta
assoluto, delta relativo e p-value calcolato sul delta assoluto tra i consumi pro-capite die per
10.000 abitanti tra il periodo pre e post COVID-19
Periodo Periodo
Confronto
PRE COVID-19 POST COVID-19
Confezioni x Confezioni x
Categorie/ delta
Categoria 10.000 ab 10.000 ab delta
Sostanze media media assoluto p-
die die relativo
pre post pre-post value
gen- feb- mar- apr- pre-post
(*)
20 20 20 20
idrossiclorochina Antimalarici 0,72 0,69 0,70 0,93 0,97 0,95 0,25 35,15 0,001
Altri immuno-
colchicina 0,09 0,09 0,09 0,09 0,08 0,09 -0,00 -1,99 0,957
soppressori
eparine Antitrombotici 3,27 3,46 3,36 2,95 2,72 2,83 -0,53 -15,73 0,015
azitromicina Antibiotici 3,53 3,54 3,54 3,08 2,27 2,67 -0,86 -24,39 0,057
(*) in ordine decrescente
32
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
3. FORNITURA DI FARMACI NEI PRIMI 5 MESI DEL 2020 NEL CANALE DEGLI
ACQUISTI PRIVATI IN FARMACIA
La Sezione 3 è dedicata all’analisi dei farmaci acquisiti dalle farmacie territoriali (pubbliche
e private) per l’erogazione in regime privato ovvero a carico del cittadino. Le categorie
elencate ricomprendono farmaci di classe C e il principio attivo idrossiclorochina che, pur
essendo un farmaco in classe A, potrebbe essere erogato direttamente al paziente a proprio
carico.
Come si può notare dai dati riportati nella Tabella 3.1, le categorie o i principi attivi per cui
le farmacie pubbliche o private si sono approvvigionate maggiormente in modo
significativo, in vista di erogazioni dirette ai pazienti, sono state: idrossiclorochina, farmaci
a base di acido ascorbico (vitamina C), ansiolitici per uso non parenterale e prodotti a base
di vitamina D e analoghi, quest’ultimo tuttavia non significativo.
Di contro le categorie e principi attivi per i quali le farmacie si sono approvvigionate meno
sono: antiinfiammatori non steroidei e antipiretici.
Si ricorda che il dato relativo all’idrossiclorochina comprende sia la quota che è stata erogata
con ricetta rossa (Tabella 2.2) sia una quota eccedente. Da questa analisi correlata emerge
come nel periodo gennaio-febbraio 2020 l’approvvigionamento si è mantenuto ai livelli
previsti per l’erogazione tramite ricetta rossa; nel periodo successivo le farmacie si sono
approvvigionate di una quota maggiore, con un picco ad aprile 2020 che ha fatto registrare,
rispetto al mese di marzo 2020, un incremento in termini di confezioni di più del doppio
rispetto alla media dei tre mesi pre COVID-19. Anche a maggio l’aumento è confermato:
questo andamento fa supporre che gli approvvigionamenti siano stati realmente erogati ai
cittadini. Inoltre, il confronto tra i mesi di aprile e maggio, confrontando i dati relativi
all’idrossiclorochina delle tabelle 2.2 e 3.1, fa desumere che il differenziale sia attribuibile
alla vendita in regime privato.
I farmaci contenenti acido ascorbico (vitamina C) autorizzati con indicazione negli stati
carenziali di tale vitamina, sono prodotti OTC (da banco, letteralmente over the counter) in
classe C, quindi erogabili senza ricetta medica. Molte notizie che si sono susseguite nel corso
del periodo pandemico hanno attribuito all’acido ascorbico ad alte dosi proprietà curative
e preventive contro il COVID-19. Tali informazioni erano correlate alla somministrazione
parenterale della vitamina C nell’ambito di alcuni studi in corso in Cina e probabilmente
spiegano anche questo incremento nell’approvvigionamento di prodotti nel canale delle
farmacie territoriali, che raggiunge un picco proprio a marzo 2020.
Gli ansiolitici e ipnoinduttori benzodiazepinici per uso orale possono essere dispensati
direttamente con ricetta ripetibile a carico del cittadino (classe C). Rappresentano i prodotti
per i quali le farmacie si sono approvvigionate maggiormente dopo i prodotti a base di acido
ascorbico. Anche in questo caso, come prevedibile, approvvigionamenti maggiori si sono
registrati nel mese di marzo 2020 (in corrispondenza del lockdown). Gli approvvigionamenti
33
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
si sono ridotti nei mesi successivi di aprile e maggio, riportando la media ad un valore
comunque significativo in termini di incremento. In analogia a quanto riportato nella
sezione 2, anche per gli ansiolitici un monitoraggio dei consumi a lungo termine potrà
suggerire l’eventuale impatto psicologico che il periodo pandemico ha avuto sulla
popolazione.
Nel corso della pandemia sono state diffuse notizie correlate anche alla possibile utilità
dell’integrazione di vitamina D nei pazienti con COVID-19 in combinazione con altri farmaci,
per ridurre i rischi di infezioni acute delle vie respiratorie e per il trattamento di due sintomi
tipici del COVID-19: l’anosmia e l’ageusia, ossia rispettivamente la perdita dell'olfatto e del
gusto lamentati da più pazienti. L’incremento maggiore, in termini di approvvigionamento
da parte delle farmacie di prodotti a base di vitamina D, si è registrato nel periodo febbraio-
marzo 2020, per poi subire un rimbalzo nei mesi successivi che ha ricondotto i valori nella
media; tali variazioni di approvvigionamento risultano non significative.
Va ricordato che, sia nel caso della vitamina C che della vitamina D, il Ministero della Salute
ha specificato tramite il proprio sito che non ci sono evidenze a supporto di un loro impiego
per il trattamento del COVID-19.
Relativamente agli inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, tadalafil, ecc.) si nota una
marcata riduzione negli acquisti in corrispondenza del lockdown. Tale contrazione è
confermata anche nel mese di aprile ed è complessivamente una riduzione significativa se
si confronta il periodo pre- COVID con il periodo post.
Considerata l'indicazione principale delle molecole afferenti a questa categoria, ovvero la
disfunzione erettile, tale riduzione potrebbe essere ricondotta ad una modifica nei
comportamenti abituali con conseguente riduzione nel ricorso a questi farmaci in
corrispondenza della quarantena.
34
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Tabella 3.1. Categorie di farmaci acquistati dalle farmacie pubbliche e private per acquisto
privato, delta assoluto, delta relativo e p-value calcolato sul delta assoluto tra i consumi pro-
capite die per 10.000 abitanti tra il periodo pre e post COVID-19
35
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
Nella Figura 3.1 è riportato l’acquisto del principio attivo paracetamolo nel periodo di
interesse (dicembre 2019 – maggio 2020), in termini di confezioni per 10.000 abitanti die
registrati per i farmaci acquistati dalle farmacie pubbliche e private. Come espresso anche
nel paragrafo “Fonte dati e metodologia”, la popolazione di riferimento utilizzata in
relazione alle regioni è quella pesata per la popolazione delle stesse. In tutte le regioni
italiane il valore più elevato di acquisto di paracetamolo si rileva nel mese di marzo 2020 in
corrispondenza del picco epidemico e dell’inizio del periodo di lockdown.
Figura 3.1. Consumi di paracetamolo movimentati da parte delle farmacie acquistati dalle
farmacie pubbliche e private, confezioni per 10.000 abitanti die
70
60
50
40
30
20
10
0
36
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
RIFERIMENTI
37
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
38
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
39
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
40
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
41
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
42
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
43
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
44
Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco
45
Note
46
Note
47