IL RAGAZZO DI TEOLOGIA.
Goethe nella sua autobiografia riporta che nel 1770, durante un viaggio con il
suo amico Weyland, si recano a Sesenheim. Il piano era andare a fare visita ad
un parroco, ma ad entrambi venne subito l’idea di far travestire Goethe. Riporta
goethe nell’autobiografia “ FIN DALL’INFANZIA FU SUSCITATA IN ME PERFINO DAL
MIO SERIO BABBO LA VOGLIA DI TRAVESTIRMI” , e così fece; decisero di far travestire
goethe da ragazzo di campagna, di ceto sociale inferiore,studente di teologia,
dunque si cambiò e si incamminarono verso la casa del parroco. Tutti lo
trattarono con grande confidenza, ad un tratto entra la figlia maggiore, che
goethe chiamerà olivia (maria salomea) chiedendo di quella più piccola,
friederike.
Goethe si presentò, e fu particolarmente affascinato dalla sorella
minore,Friederike,e quasi dispiaciuto nello stare ad interpretare una parte che
non gli si addiceva. Conobbe tutta la famiglia,zii e zie,cugini e cugine, ospiti
ecce ecc.
Goethe passò tutta la sera a passeggiare con friederike,a sentirla parlare e
raccontare.
Il travestimento che indossava ormai gli andava troppo stretto,dopo aver
conosciuto quell’amabile famiglia.
IL FIGLIO DELL’OSTE.
Goethe entra in crisi, monta a cavallo e scappa, ma va a Drusehneim, una
cittadina li vicino, intraprendendo un secondo travestimento, scambiando i suoi
abiti con il figlio dell’oste. Inoltre, gli chiede se ha qualche commissione o
qualcosa da portare in parrocchia, il ragazzo gli propose di portare una torta, e
quindi goethe aspettò 2 ore. Mentre stava tornando,incontra il suo amico
Weyland con le due fanciulle; friederike lo scambiò per George, e lui stette al
gioco,lo indirizzò a casa con la torta,con la promessa che loro sarebbero tornate
presto.
A casa, incontrò la donna di casa,il parroco, ma tutto andò per il meglio,nessuno
si accorse del suo travestimento. Ad un tratto incontrò la mamma delle fanciulle
che lo riconobbe subito, ma stette al gioco e lo coprì,dandogli delle direttive per
continuare lo scherzo.
Arrivò friederike che lo chiamò con nome di George, ma goethe, stanco di tutta
quella farsa, si smascherò, si scusò con lei, sia per la prima che per la seconda
maschera, non credendo di andare a fare la conoscenza di una così bella
famiglia.
Ad un tratto arrivarono Olivia, la sorella di Friederike, con Weyland,
meravigliati da quella strana vicinanza; Friederike, che dopo aver sentito tutto il
racconto di Goethe ne era rimasta affascinata e sorridente, gli regge il gioco e fa
nascondere il suo volto col berretto, impersonificando di nuovo George ; la
sorella non si spiega questa vicinanza con il ragazzo, ne rimane interdetta, ma
d’un tratto goethe si toglie il cappello e si scopre,implorando perdono, la sorella
ride a crepapelle. Lo scherzo continuò, invitando “george” a pranzo. Fecero lo
scherzo anche al padre e al fratello; il parroco la prese a ridere e tutti pranzarono
cordialmente. Verso la fine del pranzo venne anche il vero george, e fu ancora
più festa.
“L’IDILLIO” DI SESENHEIM E LA CONTAMINAZIONE.
Goethe tornò a strasburgo a studiare, ma dopo un po’,sentì la nescessità di
tornare a Sesenheim.
L’oste gli rivelò che le fanciulle erano appena rientrare perché aspettavano un
ospite, goethe era geloso del fatto che lo avessero subito rimpiazzato. Appena
entrò in casa,lo videro e lo fecero accomodare, scoprendo con grande sorpresa
che in realtà l’ospite era LUI,friederike aveva fatto preparare tutto, sicura che
Goethe sarebbe andato a trovarle . Il mattino seguente fecero una lunga
camminata. . Goethe descriveva dettagliatamente i pregi della giovane
Friederike : serenità e riflessione,ingenuità e coscienza, allegrezza e
preveggenza: “proprietà che sembra non vadan d’accordo,ma che in lei trovavan
riunite e contrassegnavano la sua persona proprio graziosamente”.
Goethe però non era quieto; da quando lucinde gli aveva maledetto le labbra,ai
tempi delle sue lezioni di danza, goethe aveva paura di baciare altre ragazze,
perché temeva di recare danno; durante una giornata passata splendidamente
all’aria aperta con molti commensali, questi si accorsero dell’intesa tra i due
giovani,e cercarono, attraverso giochi e burle di ogni tipo, di farli baciare,ma
goethe voleva evitare.
Friederike era ben voluta da tutti, ma tutti i lavori fisici li svolgeva la sorella
maggiore, a causa di una malattia ai polmoni che si diceva avesse.
Goethe cominciò a fare avanti e indietro dalla città, e a scriversi
quotidianamente con friederike,grazie a Geroge che faceva da postino.
Freiderike lo invita poi ad un evento, quindi goethe si prepara una sacca per più
giorno e torna tra le braccia dell’amata.
L’ABBANDONO DI FRIEDERIKE.
Goethe affrontò in seguito una dura prova; friederike aveva dei parenti ricchi in
città, goethe aveva fatto la loro conoscenza,ma ora si chiedeva di vedersi tutti
insieme, a casa di questi ultimi.
Quindi goethe per la prima volta vide friderike e la famiglia in un contesto
cittadino; olivia era fuori luogo,la madre no, friederike cercava di nasconderlo.
Se ne andarono, e a goethe cadde un peso dal cuore, turbato dai comportamenti
delle ragazze in un ambiente che non apparteneva loro.
Goethe voleva chiudere con friederike,e nonostante la sua presenza lo
angosciasse, non conosceva niente di più gradevole che pensare a lei in sua
assenza e intrattenersi con lei.
Tornò a trovare friderike, ma ritornò presto a casa. Successivamente
l’abbandonò,senza spiegazione. Questo dispiacere goethe se lo porterà per tutta
la sua vita.