Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
443 - Pres. L.A. ESPOSITO, Rel. Cons. F. MELE - DELL’ISOLA e altri (Avv.ti A. BOVE, A.
BRANCACCIO, L. LENTINI, G. PAOLINO e L. VISONE) c. REGIONE CAMPANIA (Avv.ti V. BARONI e F.
NICEFORO) e con l’intervento ad adiuvandum del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI
NAPOLI (Avv. E. ANGELONE), del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NOLA (Avv.ti A. MEO,
L.C. MIANI) e del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SALERNO (Avv.ti M. ANNUNZIATA e R.
PEPE).
******
******
2
Le ragioni poste a base del dictum cautelare sono ancorate a due
essenziali presupposti motivazionali.
Il primo di essi è direttamente connesso alla peculiarità dello status
giuridico di cui godono gli avvocati dipendenti della p.a. e, dunque, anche della
Regione, i quali, pur essendo pubblici dipendenti, non svolgono funzioni
pienamente assimilabili a quelle del restante personale dell’amministrazione,
stante lo svolgimento, in via esclusiva, dell’attività forense per le cause e per
gli affari propri dell’ente presso cui prestano servizio.
Il secondo motivo, a sostegno della decisione annotata, è immediatamente
correlato alla inidoneità del SIGREP a consentire la rilevazione delle presenze di
tali avvocati, atteso che la rigidità del funzionamento e l’indifferenziata
regolazione di siffatto sistema automatico non consentono di tenere nella
dovuta considerazione proprio la diversità e la particolarità del servizio svolto
dal personale legale, che si caratterizza per compiti ed attività svolti
diffusamente all’esterno degli uffici regionali.
I magistrati di piazza San Tommaso d’Aquino hanno, dunque, riconosciuto
l’irreparabilità e la gravità del pregiudizio patito dagli istanti, ribadendo il
principio a mente del quale gli avvocati in servizio presso le avvocature
pubbliche combinano la duplice qualificazione di dipendenti pubblici, da un
lato, e, dall’altro, di iscritti nell’elenco speciale annesso all’Albo, essendo, per
tale ragione, obbligati all’espletamento dei doveri implicati dall’esercizio dello
jus postulandi dinanzi all’autorità giudiziaria secondo i canoni di autonomia e
indipendenza, con la conseguente illegittimità di una loro parificazione agli altri
dipendenti incaricati di ordinarie mansioni amministrative.
7
svolgano la loro attività professionale anche all’esterno dell’ufficio, senza
vedersi sovrastati dalla “spada di Damocle” del c.d. “cartellino marcatempo”.
8
granitico orientamento giurisprudenziale sopra ricordato, persuade, pertanto, a
ritenere certamente censurabile un sistema di rilevazione automatica delle
presenze in ufficio, quale quello sottoposto al vaglio del collegio giudicante
salernitano, che, non contemplando le doverose ed indispensabili deroghe nei
confronti degli avvocati dell’ente regionale, appare idoneo ad incidere
negativamente sull’articolata attività svolta da tali professionisti, tanto nelle
aule di giustizia quanto nelle altre sedi ove è indispensabile esercitare
efficacemente la funzione defensionale nell’interesse esclusivo
dell’amministrazione di appartenenza.
PASQUALE D’ANGIOLILLO
9
N. 00443/2009 REG.ORD.SOSP.
N. 00662/2009 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 662 del 2009, proposto da:
Beatrice Dell'Isola ed altri, rappresentati e difesi dagli avv. Antonio Bove,
Antonio Brancaccio, Lorenzo Lentini, Gaetano Paolino, Lodovico Visone, con
domicilio eletto presso l’avv. Antonio Brancaccio in Salerno, largo Dogana
Regia, N.15;
contro
e con l'intervento di
ad adiuvandum:
Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, rappresentato e difeso
dall'avv. Enrico Angelone, con domicilio eletto in Salerno, via Incagliati,2 c/o
avv. G. Caliulo;
Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Nola, rappresentato e difeso dagli
avv. Arturo Meo, Lerio Camillo Miani, con domicilio eletto in Salerno, L..go
Dogana Regia c/o avv. Brancaccio; Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di
Salerno, rappresentato e difeso dagli avv. Maria Annunziata e Renata Pepe, con
domicilio eletto presso l’avv. Maria Annunziata in Salerno, via Roma, 61;
per l'annullamento
P.Q.M.