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OLI ESSENZIALI
Tra le sostanze UVCB1, etichettatura
di pericolo e codici doganali
* Giuseppe Salvatore
antiaging
dolcificanti naturali
benessere in menopausa
splendore e salute dei capelli Sono sostanze naturali complesse che rientrano nella severa regolamentazione delle sostanze
chimiche, di conseguenza gli oli essenziali devono essere etichettati come tali, evidenziando la
bilanciamento della massa corporea loro presunta pericolosità. Un’analisi precisa della normativa per capire come muoversi tra
sigle, figure e codici necessari alla commercializzazione e alla circolazione di questi prodotti.
tono ed energia
1
L’acronimo significa “Substances of unknown or variable composition, complex reaction products or biological materials”, oggetto del
benessere delle articolazioni capitolo sulla regolamentazione delle sostanze pericolose.
t
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An essential oil is a volatile product obtained from nen-4-olo, carveolo, diidrocarveolo, isopule- benzile, cinnamato di metile, cinnamato di
vegetable raw material: either by distillation with water golo, piperitolo, mentolo); etile, benzil cinnamato, cinnamato di cinna-
or steam or from the epicarp of citrus fruits by a mechanical process - terpeni biciclici: del gruppo del tuiano (alcol mile, cinnamato di fenilpropile, antranilato
or by dry-distillation. tuilico, sabinolo, sabinene idrato); del pina- di metile, N-metilantranilato di metile, da-
(Definition as per ISO 9235) no (pinocanfeolo, pinocarveolo, mirtenolo, mascenina);
verbenolo), del canfano (borneolo e isobor- - terpenoidici (formiato di citronellile, for-
D
opo questa definizione viene precisato che in mono-, sesqui-, di-, ses-, tri- e tetraterpeni, neolo) e del fencano (fencolo, santenolo); miato di linalile, formiato di geranile, bornil
l’olio essenziale è successivamente separato (C5H8)n; (5-7)]. - sesquiterpeni: acetato, acetato di citronellile, acetato di li-
dalla fase acquosa mediante mezzi fisici. La - Idrocarburi benzenici (p-cimene C10H14; - lineari: farnesolo, nerolidolo; nalile, acetato di geranile, acetato di nerile,
definizione fa riferimento a tecniche di preparazione naftalene C10H8). - monociclici: elemolo, lanceolo, bisabololo; terpenil acetato, farnesil acetato, butirrato
che sono specifiche; ciò distingue l’olio essenziale da - Idrocarburi terpenici aciclici e ciclici: - biciclici: cubenolo, a-cadinolo, eusdemo- di citronellile).
altri preparati ottenuti con modi differenti da mate- - monoterpeni C10H16 lo, guaiolo, carotolo; - Fenoli ArOH (p-iso-propil fenolo, timolo, car-
rie prime (fiori, sommità fiorite, semi, foglie, radici, - lineari (b-mircene e a- e b-ocimene); - triciclici: ledolo, globulolo, viridiflorolo, vacrolo, cavicolo, cavibetolo, estragolo, ane-
rizomi, cortecce, legni, resine) anche della stessa - monociclici (limonene, terpinolene, a-, b- cedrolo, isocedrolo, santololo, patchulolo. tolo, eugenolo, isoeugenolo, metileugenolo,
pianta/specie, che si dicono concreta, assoluta, re- e g-terpinene, a- e b-fellandrene); - Aldeidi -CHO metil-iso-eugenolo, elemicina, asarone, safro-
sinoide o estratto. - biciclici del gruppo del: pinano (a- e b-pi- - alifatiche (sature: acetaldeide, butiraldeide, lo, isosafrolo, miristicina, apiolo, dill-apiolo,
L’olio rappresenta ponderatamente una piccola par- nene); tuiano (a- e b-tuiene, sabinene); valeraldeide, caproaldeide, enantaldeide, diosfenolo).
te del materiale di partenza (generalmente circa 0,2 carano (∆2 e ∆3-carene); canfano (canfene, caprilica, pelargonaldeide, caprica, undecili- - Ossidi -O- (ossidi del linalolo, epossilinalolo,
mL/100 g, meno frequentemente 2 - 7 mL e fino a bornilene); fencano (a-fenchene); ca, lauraldeide, miristica, stearica; insature: ossido di rosa, 1,8-cineolo, 1,4-cineolo, ascari-
circa 15 mL/100 g). Questo è un concentrato com- - triciclici (triciclene); 1-esen-1-ale, cis-3-esen-1-ale, 2-nonen-1-a- dolo -O-O-, epossicarene, cariofillene ossido).
plesso di sostanze chimiche, strutturalmente e fito- - sesquiterpeni C15H24 le, 2,6-nonadien-1-ale, n-2-decen-1-ale; - Composti azotati (acido cianidrico nell’olio
geneticamente tra loro correlabili, come i terpeni e - aciclici, 4 doppi legami, nessun anello (far- - aromatiche (benzaldeide, fenilacataldeide, essenziale di mandorla amara; acido antrani-
i fenilpropanoidi, riconducibili nella pianta in vivo nesene); aldeide fenilpropionica, aldeide cinnamica, lico e antranilati).
alle vie del metabolismo secondario (1-2), rispet- - monociclici, 3 doppi legami, 1 anello (bi- cuminica, salicilica, p-anisaldeide, vanillina, - Composti solforati (isosolfocianato di allile
tivamente dell’acido mevalonico (via acetoacetil- sabolene, zingiberene); eliotropina); nell’olio essenziale di senape).
CoA) e dell’acido scichimico (via eritrosio-4-fosfa- - biciclici, 2 doppi legami, 2 anelli (cadine- - terpenoidiche (citronellale, citrale, fellan-
to o fosfoenolpiruvato). Altri composti delle varie ni, muuroleni, selineni); drale, perillaldeide, mirtenale, farnesale,
categorie della chimica organica, però, si ritrovano - triciclici, 1 doppio legame, 3 anelli (aro- furfurale).
nelle composizioni fitochimiche degli oli essenziali, madendrene, cedrene, a-copaene, santale- - Chetoni -CO
le cui possibili origini biosintetiche sono di non fa- ni); - alifatici: acetone, 2-epatanone, 3-ottanone,
cile interpretazione. - Acidi (-COOH) 2-nonanone, 2-undecanone; 2-metil-2-ep-
Dal punto di vista chimico-fisico la miscela è liqui- - alifatici (saturi: acido formico, acetico, pro- ten-6-one, tagetone, diacetile);
da, le molecole sono volatili, odorose, alto bollenti, pionico, butirrico, isobutirrico, isovaleriani- - aromatici: acetofenone, metil-p-tolilcheto-
ma distillabili in corrente di vapor acqueo, idrofo- co, a-metil-n-butirrico, caproico, enantico, ne, p-metossiacetofenone, zenzerone);
biche, pur con minima ma significativa solubilità caprilico, pelargonico, caprico, undecanoi- - monoterpenoidici monociclici (mentone, pipe-
nelle acque di distillazione, che perciò ne risultano co, laurico, miristico, palmitico, stearico; ritone, pulegone, isopulegone, carvomentone,
aromatizzate e utilizzabili come tali (acque distil- insaturi: acido angelico, tiglico); carvotanacetone, carvone, diidrocarvone, pipe-
late). - aromatici (acido benzoico, fenilacetico, aci- ritenone);
Il seguente elenco riunisce secondo le categorie do cinnamico, salicilico o acido 2-idrossi- - monoterpenoidici biciclici (tuione, umbellulo-
chimiche di appartenenza, le sostanze chimiche benzoico, p-anisico o p-metossibenzoico). ne, pinocanfone, verbenone, canfora, fencone);
riscontrate negli oli essenziali riferite da alcuni au- - Alcooli -OH - sesquiterpenoidici (santenone, atlantone,
tori (3-4), a cui si rimanda per le informazioni più - alifatici (metanolo, etanolo, n- e iso-butano- tumerone, eremofilone, ciperone, vetivone;
specifiche circa le specie botaniche e gli oli essen- lo, 1-pentanolo, 3-metilbutanolo, 1-esanolo, iononi; ironi; con cicli particolari, jasmone
ziali oggetto del loro studio. 1-ottanolo, 3-ottanolo, 1-nonanolo, 2-nona- e germacrone).
- Idrocarburi alifatici: alcani CnH2n+2; alcheni nolo, 1-decanolo, 3-esen-1-olo, 1-octen-3-o- - Esteri -OCOR
CnH2n; dieni coniugati CnH2n-2 [tra questi ultimi lo; - alifatici (acetato di etile, acetato di iso-ami-
si ricorda l’isoprene C5H8, che ha ispirato la re- - aromatici (alcol benzilico, feniletilico, fenil- le, acetato di n-ottile, propinato di etile, bu-
gola isoprenica di Ružička (1953; già ipotizzata propilico, cinnamico, cuminico); tirrato di esile);
da Wallach, 1914 e Kramers, 1923), secondo la - terpeni aciclcici (linalolo, geraniolo, nerolo, - aromatici (formiato di benzile, acetato di
quale l’unione testa-coda di n = 2, 3, 4, 5, 6 o lavandulolo; citronellolo); benzile, benzoato di metile, benzoato di
8 unità isopreniche tra di loro è alla base del- - terpeni monociclici (alcool perillico, di- benzile, benzoato di feniletile, benzoato di
la classificazione dei terpeni, rispettivamente, idro-a-terpineolo, a-terpineolo, terpi- cinnamile, salicilato di metile, salicilato di
ta sempre la propensione a carpirne l’essenza, cioè bica risolutiva di varie patologie infettive anche nei
quello senza di cui la pianta stessa non sarebbe; ciò confronti dei noti fenomeni di farmaco resistenza
preparando misture, anche curiose e impensabili, agli antibiotici (12-14).
cui si attribuivano proprietà salutari e magiche e Importanti scuole e centri d’eccellenza sorgono an-
destinate a una molteplicità di usi e riti tradiziona- che nel nostro Paese, come richiamati nel recente
li, non meno curiosi e impensabili. Ora l’interesse convegno, il primo della nuova Società Italiana di
per gli oli essenziali è crescente e generalizzato nel Ricerca sugli Oli Essenziali (SIROE), tenuto a Roma
mondo, con riferimento agli aspetti scientifici, con- il 15 - 17 novembre 2013, di cui Natural 1 si è già
siderati in vari ambienti universitari, industriali e occupata con la pubblicazione dei riassunti delle re-
pubblici, sia nazionali sia internazionali, alle con- lazioni e con un successivo articolo (15).
ferenze e alle diverse forme di pubblicazione e di Purtroppo l’aromaterapia, pratica medica origi-
diffusione dell’informazione. Alle destinazioni d’im- nariamente promossa dai francesi René Maurice
piego perché ingredienti nei prodotti di largo consu- Gattefossé (16), che ne coniò il termine e poi da
mo umano, agli usi come prodotti di libera vendita Jean Valnet (17) e Paule Belaiche (18) che ha in-
in varie situazioni della vita quotidiana, personali, trodotto l’aromatogramma, merita di essere riaf-
domestiche e negli ambienti di stampo salutistico fermata scientificamente e non andrebbe utilizzata
intitolati al benessere psicofisico, si aggiungono con impropriamente solo come terminologia nei mes-
maggiore frequenza le ricerche e le possibili appli- saggi consumistici pubblicitari. I medici esperti in
cazioni fitoterapeutiche che incontrano crescenti fitoterapia sono ben consapevoli del fatto che gli oli
evidenze di successo (9-11). Poiché sono miscele essenziali distribuiti come prodotti chimici di libera
di sostanze chimiche biologicamente attive, gli oli vendita non necessariamente soddisfano i requisiti
essenziali si sono affermati nella terapia antimicro- imposti dalla Farmacopea Europea (19), per quanto
L’olio come ottenuto dai procedimenti primari e proprietà e caratteristiche dell’intera miscela, e non
dopo l’eliminazione dell’acqua residua e delle sco- solo per quanto riguarda la nota profumata, la prima
rie solide e resinose è parzialmente decolorato e che solitamente è apprezzata. D’altro canto la fun-
rettificato. La deterpenazione mediante distillazio- zione importante dei costituenti principali include
ne frazionata sotto vuoto elimina i terpeni di testa e anche quella di solvente per tutte le altre sostanze.
concentra le frazioni ossigenate più pregiate dei co- La variabilità della composizione chimica degli oli
stituenti chimici funzionali. Con l’eventuale sesqui- essenziali è una locuzione comunemente utilizzata
deterpenazione, poi, si eliminano le frazioni insolu- per esprimere incredulità per gli usi e per gli effetti
bili di testa e di coda. In definitiva la rettificazione vantati; ciò rallenta anche il processo di ordinamen-
migliora la solubilità ed esalta le note di profumo. to specifico del settore. In realtà l’attenzione (stan-
Come si vedrà, ai prodotti non deterpenati (che dardizzazione / ordinamento) andrebbe rivolta non
comprendono anche quelli che per loro natura non alla categoria in sé, come già definita, quanto invece
contengono terpeni) e deterpenati, sono assegnati ai singoli oli essenziali in modo che non siano con-
differenti codici doganali. fondibili tra di loro, ma piuttosto distinguibili. Ciò
Questo excursus chimico, incompleto per quanto è possibile ricercando il fingerprinting fitochimico
riguarda le sostanze stereoisomere, le sostanze del e i marker compounds, la cui presenza (anche in
residuo all’evaporazione delle essenze agrumarie e percentuale inferiore a quella dei componenti mag-
quelle indesiderate, quali le adulteranti e contami- gioritari), può essere indice di specificità per stabi-
nanti, è indicativo delle difficoltà insite nell’identi- lire la provenienza e natura di un dato olio (pianta/
ficazione dei singoli oli essenziali. Eppure da questa specie/varietà/chemotipo) e anche di adulterazione
visione d’insieme si possono riconoscere le com- (8). Questo concetto dovrebbe essere un obiettivo
posizioni che sono tipiche di oli essenziali, sia per di qualità da parte dei produttori e degli importato-
quanto riguarda i componenti percentualmente pri- ri, di garanzia della sicurezza per il consumatore e
oritari sia per quelli minoritari che non sono meno d’indirizzo per il legislatore.
importanti. Infatti, anche questi ultimi hanno valore In ogni paese, dove cresce una pianta, autoctona
nell’accertamento dell’identità e della provenienza o alloctona, interessante e gradevole dal punto di
di un olio e apportano un espressivo contributo alle vista fenologico e del profumo che emana, è esisti-
e proprietà, tenuto conto della provenienza, della poste in commercio sul territorio comunitario. l’altro per Xn Nocivo3) e il Teschio e tibie incrociate,
sicurezza e dell’uso appropriato o ragionevolmen- D’altro canto, in alcuni Paesi non appartenenti neri in campo arancione (uno per T Tossico4; l’altro
te prevedibile. Nell’ambito della ricerca scientifica, alla Comunità europea, gli oli essenziali sono re- per T+ Estremamente tossico5).
la chimica svolge un ruolo di base fondamentale, gistrati e utilizzati come farmaci. Tra i Paesi extra Il consumatore è informato circa la natura e il
utilizzando un sistema integrato di metodologie UE ci sono i maggiori coltivatori mondiali di pian- grado di pericolosità delle sostanze e degli artico-
chimiche, che spaziano dalle più semplici determi- te officinali aromatiche e produttori di oli essen- li commercializzati, leggendo le etichette di ciò
nazioni analitiche e cromatografiche su strato sot- ziali, destinati in gran parte all’esportazione nei che acquista. Queste in definitiva hanno il fine
tile (TLC) alle più complesse tecniche strumentali, Paesi della Comunità Europea. In particolare, per di educare al corretto uso delle merci conforme-
gas-cromatografia con rivelatore a ionizzazione di i Paesi della cooperazione internazionale gli oli mente alla loro specifica destinazione d’impiego,
fiamma (GC/FID) con colonne capillari, apolari, po- essenziali possono essere un mezzo fitoterapico salvaguardando così la salute umana e dell’am-
Figura 1. Esempio di etichetta ideale per un flacone di olio essenziale di
arancio dolce. lari o chirali, gascromatografia abbinata alla spet- semplice ed efficace nei confronti di molte patolo- biente.
trometria di massa (GC/MS), risonanza magnetica gie, nonché costituire una opportunità vantaggio- La disciplina di riferimento è quella che regola le
nucleare (13C-NMR), micro-estrazione in fase solida sa di valorizzazione della flora autoctona, e fonte sostanze e miscele, contenuta in due regolamen-
riguarda la qualità, la sicurezza, l’identità e la prove- (Solid Phase Micro-Extraction, SPME). In pratica, di occupazione e di sviluppo sociale. Più avanti si ti dell’Unione Europea (UE). Questi abrogano
nienza, e quindi essi dovrebbero essere sicuri della per assicurare l’identità di un campione di olio evidenzieranno alcuni Paesi in via di sviluppo che le norme precedenti, superate oramai da nuove
conformità dei prodotti che prescrivono. Inoltre, è essenziale consolidato nell’uso, può essere suffi- riforniscono l’UE di prodotti derivati dalle piante conoscenze scientifiche, dal progresso tecnico e
il caso di sconsigliare l’automedicazione, giacché gli ciente un gascromatogramma che ne evidenzi la officinali. da esigenze crescenti di armonizzare gli scambi
oli essenziali hanno un indice terapeutico basso, per composizione. commerciali. Non è semplice parlare della nor-
cui anche un leggero sovradosaggio può produrre Non esiste un ordinamento specifico per i cosid- Elementi normativi delle sostanze mativa per l’applicabilità agli oli essenziali, sen-
indicativi effetti tossici, anche di una certa gravità detti oli essenziali tal quali o in miscela, ma que- chimiche in ambito REACH e CLP za premettere una sintesi dei punti qualificanti e
secondo la via e i modi di somministrazione. sti trovano riferimenti nelle norme dei prodotti di Nella veste che ha impressa la nuova etichettatu- delle definizioni principali. Intanto, si rileva che,
Ciascun olio essenziale ha una sua storia e realisti- largo consumo o di quelli di libera vendita. Co- ra, gli oli essenziali si presentano in libera vendi- nella situazione più generale delle sostanze na-
ca ragione di essere ed è opportuno che sia corret- munque essi sono soggetti alle disposizioni doga- ta come prodotti chimici pericolosi. Per esempio, turali, l’argomento è tra le sfide regolatrici più
tamente definito per la qualità, per la composizio- nali e a quelle internazionali di classificazione e di nella Figura 1 vediamo le possibili indicazioni prin- significative.
ne chimicamente accertata, per le caratteristiche etichettatura delle sostanze pericolose e miscele cipali di un’etichetta ideale di un campione di olio
essenziale, come quello di arancio dolce, contenuto 1. L’Agenzia europea per le sostanze chimiche
nel classico flacone da 10 mL. (European Chemicals Agency, ECHA)
2
Xi Sostanze o preparazioni non corrosive che, al contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose possono provocare
un’azione irritante. Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il contatto con la pelle deve essere evitato.
I tre pittogrammi riferiti ai pericoli per la salute (Fi- Istituita nel 2006 dal Regolamento (CE) n.
3
Xn Sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono implicare rischi per la salute non mortali; gura 3), sostituiscono i precedenti, la croce di S. An- 1907/2006, detto REACH6 (Registration, Evalua-
oppure sostanze che per inalazione o contatto possono causare reazioni allergiche o asmatiche. Precauzioni: i vapori non devono essere drea, nera in campo arancione (uno per Xi Irritante2; tion, Authorization and Restriction of Chemicals)
inalati e il contatto con la pelle deve essere evitato.
4
T Sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o penetrazione nella pelle, possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e anche
la morte. Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il corpo.
5
T+ Sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o assorbimento attraverso la pelle, provocano rischi estremamente gravi, acuti
o cronici, e facilmente la morte. Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il corpo, l’inalazione e l’ingestione, nonché un’esposizione
continua o ripetitiva anche a basse concentrazioni della sostanza o preparato.
6
Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) modifica la direttiva 1999/45/CE e abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio, il
regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/
CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE. È strutturato in 141 articoli, distribuiti in 15 Titoli, e comprende 17 allegati. È disponibile on
line un testo integrato con tutte le modifiche finora apportate al Regolamento originale. Di seguito si riporta il sommario:
Titolo I: Questioni generali. Titolo II: Registrazione delle sostanze. Titolo III: Condivisione dei dati e disposizioni destinate ad evitare
sperimentazioni superflue. Titolo IV: Informazioni all’interno della catena d’approvvigionamento. Titolo V: Utilizzatori a valle. Titolo VI:
Valutazione. Titolo VII: Autorizzazione. Titolo VIII: Restrizioni relative alla fabbricazione, all’immissione sul mercato e all’uso di talune
sostanze pericolose, miscele e articoli. Titolo IX: Tariffe ed oneri. Titolo X: Agenzia. TITOLO XI: E’ soppresso. Titolo XII: Informazioni.
Titolo XIII: Autorità competenti. Titolo XIV: Applicazione. Titolo XV: Disposizioni transitorie e finali.
Allegato I: Disposizioni generali relative alla valutazione delle sostanze e all’elaborazione delle relazioni sulla sicurezza chimica. Allegato II:
Prescrizioni per la compilazione delle schede di dati di sicurezza. Allegato III: Criteri per le sostanze registrate in quantitativi compresi tra
1 e 10 tonnellate. Allegato IV: Esenzioni dall’obbligo di registrazione a norma dell’articolo 2, paragrafo 7, lettera a). Allegato V: Esenzioni
dall’obbligo di registrazione a norma dell’articolo 2, paragrafo 7, lettera b). Allegato VI: Prescrizioni in materia di informazioni di cui all’ar-
ticolo 10. Allegato VII: Prescrizioni in materia di informazioni standard per le sostanze fabbricate o importate in quantitativi pari o superiori
a 1 tonnellata. Allegato VIII: Prescrizioni in materia di informazioni standard per le sostanze fabbricate o importate in quantitativi pari o
superiori a 10 tonnellate. Allegato IX: Prescrizioni in materia di informazioni standard per le sostanze fabbricate o importate in quantitativi
pari o superiori a 100 tonnellate. Allegato X: Prescrizioni in materia di informazioni standard per le sostanze fabbricate o importate in
quantitativi pari o superiori a 1000 tonnellate. Allegato XI: Norme generali per l’adattamento del regime di sperimentazione standard di cui
agli allegati da VII a X. Allegato XII: Disposizioni generali applicabili agli utilizzatori a valle per quanto riguarda la valutazione delle sostanze
e l’elaborazione delle relazioni sulla sicurezza chimica. Allegato XIII: Criteri per l’identificazione delle sostanze persistenti, bioaccumulabili
e tossiche, e delle sostanze molto persistenti e molto bioaccumulabili. Allegato XIV: Elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione. Alle-
gato. XV: Fascicoli. Allegato XVI: Analisi socioeconomica. Allegato XVII: Restrizioni in materia di fabbricazione, immissione sul mercato
e uso di talune sostanze, miscele e articoli pericolosi. Figura 2. Possibili percorsi informatici nella consultazione dei regolamenti delle sostanze (REACH e CLP).
- REACH applica un approccio scientifico per la ge- 4. Definizioni - Sostanza non modificata chimicamente: una so-
stione del rischio connesso con le sostanze chimi- - Sostanza: un elemento chimico e i suoi composti, stanza la cui struttura chimica rimane immutata,
che e loro miscele, la cui pericolosità per l’uomo e allo stato naturale o ottenuti per mezzo di un pro- anche se è stata soggetta a un processo o tratta-
per l’ambiente è valutata sulla base delle proprietà cedimento di fabbricazione, compresi gli additivi mento chimico o trasformazione mineralogica
fisico-chimiche, chimiche, tossicologiche, ecotos- necessari a mantenerne la stabilità e le impurità fisica, ad esempio al fine di rimuovere le impu-
sicologiche e di destino ambientale; e derivanti dal procedimento utilizzato, ma esclusi rezze;
- introduce un’adeguata procedura per l’identifica- i solventi che possono essere separati senza com- - Sostanze naturali complesse (Natural Complex
zione corretta delle sostanze e miscele. promettere la stabilità della sostanza o modificar- Substances, NCSs). Costituiscono uno specifico
ne la composizione. gruppo e sono ottenute lavorando una pianta o le
• Esclusione dall’ambito di applicazione di sostan- - Articolo: un oggetto al quale durante la produzio- sue parti mediante un trattamento quale estrazio-
ze e miscele il cui uso è regolato da specifiche direttive ne è data una forma, una superficie o un disegno ne, distillazione, pressatura, frazionamento, pu-
comunitarie come: speciali che determinano la sua funzione in misura rificazione, concentrazione o fermentazione. La
- additivo e aromatizzante in prodotti alimentari (ri- più elevata di quanto non lo faccia la sua composi- composizione di queste sostanze presenta una va-
spettivamente direttiva 89/107/CEE e direttiva zione chimica. Perché tale, non rientra nel campo riabilità non solo naturale (in funzione del gene-
88/388/CEE); di applicabilità della normativa, ma vi rientrano re, della specie, delle condizioni di crescita e del
- sostanze usate nell’alimentazione degli animali o singolarmente le sostanze o miscele quali com- periodo di raccolta delle fonti), ma anche dovuta
come additivo negli alimenti per animali (rispetti- ponenti come tali. alla diversità delle tecniche e modi di processo
vamente direttiva 82/471/CEE e regolamento (CE) - Sostanza mono-componente: sostanza, definita applicati.
1831/2003); dalla sua composizione, in cui un componente - Sostanze di composizione sconosciuta o va-
- miscele allo stato finito destinate all’utilizzatore fina- principale è presente in una concentrazione mi- riabile, di una reazione complessa o materiali
le, come medicinali per uso umano o veterinario (re- nima pari all’80 % (p/p). Il restante 20 % è con- biologici (Substances of unknown or variable
golamento (CE) n. 726/2004, direttiva 2001/82/CE e siderato come impurezze/additivi. composition, complex reaction products or bio-
direttiva 2001/83/CE); - Sostanza multi-componente: sostanza in cui logical materials, UVCBs). Non possono essere
- prodotti cosmetici (direttiva 76/768/CEE); più di un componente principale è presente in identificate in maniera adeguata in base alla loro
- dispositivi medici (direttiva 1999/45/CE); concentrazione ≥ 10 % (p/p) e < 80 % (p/p). I co- composizione chimica, poiché:
- mangimi e alimenti per animali (regolamento (CE) n. stituenti presenti in concentrazione < 10% sono - il numero di costituenti è relativamente eleva-
178/2002), anche se utilizzati: considerate impurezze. to; e/o
- come additivi in prodotti alimentari (direttiva - Sostanza presente in natura: una sostanza in - la composizione è, in misura significativa, sco-
89/107/CEE); quanto tale, non lavorata o lavorata solo con nosciuta; e/o
- come sostanze aromatizzanti in prodotti alimentari mezzi manuali, meccanici o gravitazionali, per - la variabilità della composizione è relativamen-
(direttiva 88/388/CEE e decisione 1999/217/CE); dissoluzione in acqua, per flottazione, per estra- te elevata o scarsamente prevedibile.
- come additivi nei mangimi (regolamento (CE) n. zione con acqua, per distillazione a vapore o per Pertanto, sono necessari altri identificatori, secon-
1831/2003) e per l’alimentazione degli animali riscaldamento unicamente per eliminare l’acqua, o do il tipo di sostanza UVCB, quali per esempio la
(direttiva 82/471/CEE). estratta dall’aria con qualsiasi mezzo. fonte (di natura biologica o chimica o minerale) o il
processo di produzione (sintesi, raffinazione). L’ar-
10
Notifica delle sostanze pericolose da parte degli importatori e fabbricanti qualora siano intenzionati a immetterle sul mercato, in gomento è trattato nella guida già menzionata (20;
quanto tali o in quanto componenti di miscele e a prescindere dal tonnellaggio. Ciò vale anche per le sostanze soggette all’obbligo di Capitolo 4.3 Sostanze UVCB, pag. 25 - 41).
registrazione (REACH). La notifica deve avvenire entro un mese dall’immissione sul mercato di una sostanza. Per una sostanza UVCB, tutti i costituenti noti e and Labelling of Chemicals (GHS) e il sistema di
11
Formato della RSC. PARTE A: 1. Sommario delle misure di gestione dei rischi; 2. Dichiarazione che le misure di gestione del rischio
sono state attuate; 3. Dichiarazione che le misure di gestione del rischio sono state comunicate. PARTE B: 1. Identità della sostanza e
tutti i costituenti presenti in concentrazioni ≥ 10 %, etichettatura del trasporto su terra, mare e aria,
delle proprietà fisico-chimiche; 2. Fabbricazione e usi; 3. Classificazione ed etichettatura; 4. Proprietà concernenti il destino ambientale dovrebbero essere specificati almeno mediante de- ADR;
(degradazione; distribuzione ambientale; bioaccumulo; avvelenamento secondario); 5. Valutazione dei pericoli per la salute umana (effet- nominazione IUPAC inglese e preferibilmente da un - non si applica alle sostanze e miscele nelle forme
ti tossico cinetici: assorbimento, metabolismo, distribuzione ed eliminazione; tossicità acuta; irritazione (pelle, occhi, vie respiratorie); numero CAS; si dovrebbero indicare anche le con- seguenti, allo stato finito, destinate all’utilizzatore
corrosività; sensibilizzazione (pelle, sistema respiratorio; tossicità a dose ripetuta; mutagenicità; cancerogenicità; tossicità per la ripro-
duzione; effetti sulla fertilità; tossicità per lo sviluppo; altri effetti; determinazione di DNEL, cioè il livello di esposizione alla sostanza centrazioni o gli intervalli di concentrazione tipici finale:
oltre il quale l’uomo non dovrebbe essere esposto); 6. Valutazione delle proprietà fisico-chimiche pericolose per la salute umana (esplo- dei costituenti noti. - medicinali (direttiva 2001/83/CE);
sività; infiammabilità; potere ossidante); 7. Valutazione dei pericoli per l’ambiente (comparto acquatico, compresi i sedimenti; comparto - medicinali veterinari (direttiva 2001/82/CE);
terrestre; comparto atmosferico; attività microbiologica nei sistemi di trattamento delle acque reflue); 8. Valutazione PBT e vPvB; 9.
5. Regolamento CLP - prodotti cosmetici (direttiva 76/768/CEE);
Valutazione dell’esposizione (titolo degli scenari; scenari d’esposizione; stima dell’esposizione, ecc.); 10. Caratterizzazione dei rischi per
singolo scenario di esposizione: salute umana (lavoratori; consumatori; esposizione indiretta dell’uomo attraverso l’ambiente); ambiente - Armonizza i criteri per la classificazione delle so- - dispositivi medici (direttive 90/385/CEE,
(comparto acquatico, compresi i sedimenti; comparto terrestre; comparto atmosferico; attività microbiologica nei sistemi di trattamento stanze e delle miscele e le norme concernenti, l’e- 93/42/CEE e 98/79/CE);
delle acque reflue); esposizione complessiva (risultante dall’insieme delle pertinenti fonti d’emissione/rilascio). tichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle - alimenti o mangimi (regolamento (CE) n.
12
I 16 punti della SCS. 1. Identificazione della sostanza/del preparato e della società/dell’impresa; 2. Identificazione dei pericoli; 3.
Composizione/informazioni sugli ingredienti; 4. Misure di pronto soccorso; 5. Misure antincendio; 6. Misure in caso di rilascio accidenta-
miscele pericolose; 178/2002), anche quando sono utilizzati:
le; 7. Manipolazione e immagazzinamento; 8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale; 9. Proprietà fisiche e chimiche; 10. Sta- - comprende nel diritto comunitario i criteri inter- - in prodotti alimentari come additivi (89/107/
bilità e reattività; 11. Informazioni tossicologiche; 12. Informazioni ecologiche; 13. Considerazioni sullo smaltimento; 14. Informazioni nazionali per il commercio di sostanze e miscele, CEE) e come sostanze aromatizzanti (diretti-
sul trasporto; 15. Informazioni sulla regolamentazione; 16. Altre informazioni. il Globally Harmonised System of Classification va 88/388/CEE e decisione 1999/217/CE);
- in mangimi come additivi (regolamento (CE) classe, la categoria, e la natura del pericolo e, se Bibliografia tes. Maloine, Parigi 1972.
18) P. Belaiche. Trattato di Fitoterapia e aromaterapia. Studio
n. 1831/2003); del caso anche il grado di pericolo (Frasi H). 1) W.C. Evans Farmacognosia, Traduzione Italiana di M. Nicoletti
e M. Serafini. Piccin 1995. Titolo originale: Trease & Evans. Far- Edizioni & Red Editor, 1983.
- negli alimenti per animali (direttiva 82/471/CEE) - Consiglio di prudenza, descrive con una frase la/e 19) Council of the Europe. The European Pharmacopoeia, VIII
macognosy. Baillière Tindall, London, 1989.
misura/e raccomandata/e per ridurre al minimo o 2) J. MacMillan, M.H. Beale. Comprensive Natural Products Che- Ed. 2013.
6. Obblighi per l’immissione sul mercato prevenire gli effetti nocivi dell’esposizione a una mistry. D. Barthon, O. Meth.-Cohn. D. E. Cane Edits, Perganon 20) ECHA. Guida per l’identificazione e la denominazione delle
sostanze in ambito RECH e CLP. Versione: 1.3., Febbraio 2014.
delle sostanze e miscele sostanza e miscela pericolosa conseguente al loro Press, Amsterdam, 1999.
21) ECHA. Guidance on the compilation of safety data sheets.
3) G. Fenaroli. Sostanze aromatiche. Vol. I, Sostanze aromatiche
- Classificazione (per i fabbricanti, importatori e impiego o smaltimento (Frasi P). Version: 2.1, February 2014.
naturali; Vol. II, Tomo I e II, Sostanze Aromatiche Isolate e Sin-
utilizzatori a valle). tetiche. Editore Ulrico Hoepli Milano, 1963. 22) ISO, Organizzazione Internazionale per la Standardizzazio-
ne. ISO TC 54.
- Etichettatura e imballaggio (per i fornitori). 8. Etichettatura di pericolo 4) F. Senatore. Oli essenziali, provenienza, estrazione ed analisi
- Classificazione delle sostanze non immesse sul Comprende gli elementi di pericolo menzionati e in chimica. Prima Edizione. Edizioni Mediche Scientifiche Interna-
zionali. Roma 2000. Sitografia
mercato soggette all’obbligo di registrazione o no- più il numero di emergenza. Rappresenta la comuni- 5) O. Wallach. Terpene und Campher. Vit & Co, Leipzig, 1914. http://www.echa.europa.it
tifica10 (per i fabbricanti, produttori di articoli e cazione all’utilizzatore della presenza di un pericolo 6) E. Kramers, Phitochemical Terminology. J. Am. Pharm. Ass., http://www.guidance.echa.europa.eu/guidance_en.htm
http://www.guidance.echa.europa.eu/guidance_it.htm
importatori). di una sostanza o miscela e la necessità di evitare 22, 227, 1923.
http://www.iso.org/iso/standars
- Notifica delle classificazioni e degli elementi delle 7) L. Ruzicka. The Isoprene Rule and the Biogenesis of Terpenic
le esposizioni e i rischi da esso derivanti. È stabilita http://www.iss.it/cnsc
Compounds. Experientia, 9, 357, 1953.
etichette non comunicati all’Agenzia nelle doman- in base alle proprietà chimico-fisiche, tossicologiche 8) G. Salvatore. Propedeutica chimica alle proprietà biologiche http://www.politicheagricole.it
de di registrazione del REACH (fabbricanti e im- ed ecotossicologiche delle sostanze chimiche e delle e terapeutiche degli oli essenziali. Istituto Superiore di Sanità. http://www.salute.gov.it
Roma, 23-25 marzo 2009. Atti, Rapporti ISTISAN 11/19, p. 7. http://www.siroe.it
portatori). loro miscele, fornite dal responsabile dell’immissio-
9) A. Camporese. Oli essenziali e malattid infettive. Terapia anti-
- Inventario delle classificazioni e delle etichetta- ne in commercio. Questi consegna all’utilizzatore microbica rgionata con gli oli essenziali. Tecniche Nuove, 1988.
ture di tutte le notifiche, registrazioni e classifi- professionale, anche la Scheda Informativa di sicu- 10) F. Firenzuoli. Fitoterapia – Guida all’uso clinico delle piante
cazioni armonizzate ed elementi di etichettatura rezza (SDS). medicinali. IV Edizione. Elsevier Masson, 2008.
armonizzati (presso l’ECHA). 11) P. Campagna. Approccio terapeutico razionale con gli oli es-
senziali in medicina generale. Natural 1, 121, 44, 213.
9. Relazione sulla Sicurezza Chimica (RSC)11 12) F. Mondello, F. De Bernardis, A. Girolamo, A. Cassone, G.
7. Specificazioni delle classi di pericolo per le so- e Scheda Informativa di Sicurezza (SDS)12 Salvatore. In vivo activity of terpinen-4-ol, the main bioactive
stanze e miscele pericolose e definizioni (Figura 3) Nel REACH rispettivamente, Allegato I e II (21). La component of Melaleuca alternifolia Cheel (tea tree) oil against
azole-susceptible and -resistant human pathogenic Candida spe-
- Valutazione del pericolo (hazard), fase di esame relazione, fatta dai fabbricanti e importatori, contie-
cies. BMC Infect Dis. 2006 Nov 3; 6:158 IF 1.9
di tutte le informazioni concernenti, le proprietà ne la valutazione e documentazione dei rischi legati 13) F. Mondello, A. Girolamo, M. Scaturro, ML Ricci. Determi-
intrinseche di una sostanza o miscele per determi- alla sostanza, che fabbricano o importano, durante nation of Legionella pneumophila susceptibility to Melaleuca
nare il loro potenziale di causare danni fisici, per la fabbricazione e i loro usi propri, e che gli operatori alternifolia Cheel (tea tree) oil by an improved broth micro-di-
lution method under vapour controlled conditions. J Microbiol
la salute umana e per l’ambiente. a valle nella catena d’approvvigionamento sono in Methods. 2009 May;77(2):243-8. IF 2.43
- Valutazione dei rischi, fase di esame dell’esposi- grado di controllare. La scheda descrive in 16 pun- 14) A. Molinari, A. Stringaro, A. Calcabrini, L. Toccacieli, M.
zione effettiva degli esseri umani e dell’ambiente a ti tutte le informazioni e le indicazioni per un uso Colone, S. Meschini, M. Marra, M. Diociaiuti, C. Giordani, F.
corretto e sicuro negli ambienti di lavoro e in tutte Mondello, G. Arancia. Farmacoresistenza delle cellule tumorali
una sostanza e miscele identificate, valutate e clas-
ed impiego di sostanze naturali per il suo superamento. In: A.
sificate per la loro pericolosità. le fasi del ciclo produttivo della sostanza o miscela Geraci, F. Mondello, A. Stringaro, Ed. I Convegno nazionale So-
- Classificazione del pericolo, attribuzione di una chimica. stanze naturali: dalla ricerca di base all’applicazione clinica. Isti-
descrizione standardizzata del pericolo (natura e tuto Superiore di Sanità. Roma, 23-25 marzo 2009. Riassunti.
Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2009. (ISTISAN Congressi
gravità) rappresentato da una sostanza o miscele 10. Funzione delle guide ECHA 09/C1). p.29.
di causare danni. Forniscono orientamenti ai fabbricanti e agli impor- 15) S.I.R.O.E., Società Italiana per la ricerca sugli oli essenziali.
- Classe di pericolo, specificazione della natura del tatori utili per le procedure di registrazione, dichia- 1° Congresso Nazionale, co-organizzato da Isituto Superiore di
pericolo (fisico, per la salute e per l’ambiente). razione dell’identità, denominazione di una sostan- Sanità e Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria. Roma 15 - 17
novembre 2013. Abstracts. Natural 1, 127, 37 - 72, 2013; Natural
- Categoria/e di pericolo, specifica/no la gravità del za, con esempi per differenti tipi di sostanze (Figura DIALFARM 2010
1, 129, 17-06-2010
28 - 29, 2014. 9:56 Pagina 1
pericolo con criteri diversi nell’ambito della stessa 2). Come appendice, sono fornite alcune regole tec- 16) R.M. Gattefossè. Arômathérapie, Les Huiles essentielles,
classe. niche di nomenclatura chimica (Appendice II, pag. Hormones Végétales. Girardot Editore, 1928.
17) J. Valnet. Phytotérapie, tritement des maladies par les plan-
- Pittogramma di pericolo, comunica con una com- 91-108) (20).
posizione grafica comprendente un simbolo e altri
elementi grafici informazioni specifiche sul perico- Continua sul prossimo fascicolo
lo in questione. Assistenza presso il Ministero della Sanità
- Avvertenza, segnala con una parola la gravità del * Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, Studio e messa a punto formulazioni
Messa a punto testi di legge per etichette ed astucci
potenziale pericolo: già Dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità Stesura schede tecniche
a) Pericolo (Danger; Dgr) per le categorie di pe- Stesura e revisione testi materiali pubblicitari
Tel. 06.92.01.20.78 - 06.92.70.20.06
ricolo più gravi; Formazione tecnico scientifica della rete di vendita
Fax 06.92.01.17.58
b) Attenzione (Warning, Wng) per le categorie Via Goito, 20 - 04011 Aprilia (LT) Pratiche di notifica prodotti dietetici ai sensi del D.L. 111
di pericolo meno gravi. www.dialfarm.it Pratiche di autorizzazione Ministeriale per officine di produzione
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- Indicazione di pericolo, descrive con una frase la Servizi di consulenza per prodotti
dietetici e di erboristeria Fornitura capsule gelatina molle