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PREFAZIONE

Questo libro si propone di analizzare il percorso storico e concettuale che ha dato vita alla Teoria
della Gravitazione Universale. Per questo motivo è indirizzato principalmente agli studenti che
frequentano un indirizzo scientifico della Scuola Secondaria di II grado.
L'opera, però, non è stata pensata in contrapposizione ad un usuale libro di testo, ma come uno
strumento per affrontare e approfondire alcuni aspetti che spesso sono lasciati alla buona volontà e
alla fantasia del docente.
Il testo, quindi, si rivolge anche ai colleghi dell'insegnamento in Fisica, ai quali spero di trasmettere
innanzitutto la passione che mi ha spinto a pormi le domande che emergono dalle tematiche esposte.
Il testo è suddiviso in cinque lezioni, ognuna delle quali affronta un argomento differente, ma
che si concatena col successivo. Questo perché il filo rosso che collega l'intera opera è di tipo
storico, come accennato poco sopra.
La prima motivazione che mi ha spinto a scrivere queste lezioni, infatti, è stata la necessità di
utilizzare la storia della fisica come strumento didattico.
Usare la storia della fisica, intesa non come mera elencazione di date ma come storia
dell'evoluzione della fisica stessa, per introdurre i contenuti della materia, presenta molteplici
vantaggi.
Il primo è senza dubbio quello di dare una dinamicità ai concetti, che spesso non è chiara agli
studenti, e che invece è propria del pensiero umano.
Accanto a questo vi è l'esigenza, secondo le indicazioni ministeriali del 2011, di porre l'accento,
nell'insegnamento delle scienze applicate, sul concetto di modello.
Un approccio di carattere storico, come quello qui scelto, mette in luce proprio i contrasti tra i vari
modelli di Universo proposti, inseriti nel contesto storico degli autori.
Un altro vantaggio è che la verifica dei concetti appresi dagli alunni non è legata solamente al
linguaggio algebrico, che sicuramente è necessario nell'insegnamento della fisica, ma coinvolge
così anche la capacità argomentativa degli studenti. In questo senso lo studio della fisica può essere
il punto di partenza per un futuro lavoro di carattere interdisciplinare che abbracci, oltre alla fisica
stessa, anche la storia, la filosofia, l'italiano o il latino, negli indirizzi in cui è previsto.
La seconda motivazione che mi ha spinto a redarre queste lezioni è stata la convinzione
personale che il linguaggio volutamente geometrico dei Principia di Newton fosse l'occasione
migliore per avvicinare gli studenti all'opera di un autore. L'opera di Newton però è difficile da
leggere e necessita di una mediazione per essere comprensibile. Esistono in tal senso molti testi
autorevoli, rivolti ad un pubblico più vasto; in queste lezioni l'obiettivo principale sono gli studenti
del secondo biennio ed ho dato quindi per acquisiti i concetti della dinamica del punto e della
geometria euclidea. Benché il linguaggio sia geometrico, l'opera è infarcita di nuovi concetti
matematici ed è interessante, dal punto di vista didattico, seguire le linee guida intuitive proposte da
Newton stesso. Non nascondo poi che l'idea di poter dire in classe “Newton ha fatto così...” e di
presentare gli argomenti, dal mio punto di vista, in maniera più viva, ha per primo stuzzicato me
stesso, convinto del fatto che avrebbe stupito ed affascinato anche gli alunni. E poiché il libro nasce
dopo la prova sul campo di tali lezioni, posso confermare che la mia aspettativa è stata confermata
in molti casi.
Nell'ultima parte il libro affronta anche la teoria newtoniana dal punto di vista della fisica
moderna, introducendo il concetto di campo. Di conseguenza si è deciso di anticipare alcuni
concetti matematici, che solitamente si affrontano con il campo elettrico, come il teorema di Gauss,
la cui prima versione, però, si trova proprio nei Principia di Newton.
Questi argomenti vengono qui introdotti usando il linguaggio algebrico, e non quello geometrico,
per sottolineare ancora l'evoluzione dei concetti stessi, in linea con il proposito iniziale di presentare
un percorso cronologico. In questo modo si pongono anche le basi per un futuro paragone tra le
caratteristiche del campo gravitazionale e quelle del campo elettrico e magnetico.
Il libro si inserisce in un percorso didattico che affronta la Teoria della Gravitazione Universale
dopo aver esaurito la meccanica del corpo rigido e che si pone come ponte tra la meccanica e
l'elettromagnetismo, inteso come teoria del campo elettrico e magnetico. In termini di prerequisiti è
quindi indispensabile aver trattato le leggi di Newton con le loro applicazioni, i moti in due
dimensioni, in particolare il moto circolare uniforme e il moto parabolico, il concetto di momento
angolare e la legge di conservazione del momento angolare. I prerequisiti geometrici sono il
concetto di equivalenza di area dei triangoli, i teoremi di Talete ed Euclide e tutti i concetti che si
utilizzano nell'ambito della geometria analitica. Per poter essere inserito in qualunque momento del
secondo biennio, anche all'inizio, il testo non dà per scontato il concetto di ellisse come luogo
geometrico ed approfondisce alcuni contenuti che non necessariamente devono essere presenti nel
programma di matematica. Siccome si tratta di parti comunque più agevolmente comprensibili dopo
lo studio della geometria analitica e considerate di approfondimento, viene sempre sottolineato se la
lettura del paragrafo è facoltativa e non pregiudica la comprensione degli altri argomenti che
seguono.

Ringraziamenti ?

INTRODUZIONE
In questo lavoro ci occuperemo della teoria della Gravitazione

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