maggiori interessi?
Leggi il “vademecum” che trovi di seguito e se il tuo buono ha tutte le caratteristiche previste chiamaci
al numero 02 69 61 580 (dal lunedi al venerdi, dalle 9.00 alle 13.00): i nostri consulenti ti aiuteranno
a far valere i tuoi diritti e fare i tuoi interessi.
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Potresti avere diritto ad ottenere maggiori interessi rispetto a quanto Poste ti liquiderà o ti ha già
liquidato. Se hai già incassato i buoni è però necessario che tu ne abbia a disposizione una copia, infatti
occorre contestare un errore sul buono cartaceo ed è quindi necessario dimostrare di aver diritto ad
interessi più elevati.
Quando sei andato a sottoscrivere il buono Postale, l’impiegato potrebbe averti consegnato un buono
cartaceo che presenta delle irregolarità: potrebbero essere stampati tassi diversi da quelli previsti
dalla serie sottoscritta, oppure i tassi stampati in originale potrebbero essere stati modificati con
una o più stampigliature.
Non semplice da capire, vero? Non ti preoccupare, vedremo ogni singolo caso e ti porteremo un
esempio di buono per cui è possibile reclamare condizioni migliorative.
Vediamo innanzitutto quali sono i tassi che le Poste ti devono offrire: verifica la data di sottoscrizione
del buono e vedi qual è la serie e quali sono i tassi previsti per il tuo buono.
Per farti un esempio, se sei andato in un ufficio postale tra il 1/7/1986 ed il 31/10/1995, hai sottoscritto
un buono della serie Q che prevede tassi che vanno dall’8% al 12%.
Guarda la tabella qui di seguito per vedere quali siano le condizioni previste per il buono che hai
sottoscritto.
Tabella di riferimento tassi
Se sul tuo buono sono indicati i tassi corretti quanto ti liquiderà Poste non è contestabile.
Invece, potrai chiedere maggiori interessi nei seguenti casi:
Per capire meglio questo passaggio guarda il buono nella pagina seguente, vedrai che è stato emesso
il 23/2/1987. Controllando nella tabella sopra riportata potrai vedere che si tratta di un buono della
serie Q, quindi i tassi che Poste utilizzerà per fare i conteggi saranno quelli previsti per questa serie.
Sul buono vediamo però indicazioni diverse: i tassi partono dal 9% per arrivare al 15%, quindi sono
più alti
Se anche tu hai un buono con queste caratteristiche, ovvero il tuo buono riporta i tassi previsti per
serie precedenti, hai diritto a vederti riconoscere i tassi stampati sul retro del buono.
Potresti recuperare una cifra decisamente importante rispetto a quella che ti verrà riconosciuta al
momento dell’incasso. Devi fare reclamo a Poste e poi rivolgerti all’Arbitro Bancario e Finanziario
(ABF): il ricorso costa 20 euro, che ti verrebbero restituite in caso di vittoria.
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Secondo caso: il buono contiene i tassi di una serie precedente (vedi il caso precedente) ma su di
esso sono presenti una o più stampigliature.
Nella pagina seguente ti riportiamo, come esempio, un buono del 1988 che presenta ben due
stampigliature.
Nel 1988 erano sottoscrivibili i buoni della serie Q e, come già visto, i tassi partivano dall’8% per
arrivare al 12%. Sul buono originale troviamo però i tassi della serie O (dal 9% al 16%), modificati
dapprima da una stampigliatura con i tassi della serie P (con tassi dal 9% al 15%) ed infine una
stampigliatura con i tassi della serie corretta (la Q).
Le stampigliature modificano l’offerta, le Poste possono utilizzare vecchi buoni cartacei e
stampigliare su di essi le condizioni previste per la serie in sottoscrizione: tale pratica è ritenuta
corretta.
La stampigliatura però modifica i tassi fino al ventesimo anno, non modifica l’offerta dal
ventunesimo al trentesimo anno.
Se hai un buono che è stato modificato con una stampigliatura e lo hai mantenuto per più di venti
anni, puoi chiedere che ti vengano applicate le condizioni indicate sul buono originale per
quest’ultimo periodo.
Puoi richiedere maggiori interessi sia che tu abbia una sola stampigliatura, che ne abbia due come
nell’esempio, la cosa importante è che la stampigliatura modifichi il buono originario.
Infatti, in molti casi, la stampigliatura non modifica nulla: se vedi che la stampigliatura riporta gli
stessi tassi presenti sul buono originario, non ci sono errori formali da contestare.
In caso di doppia stampigliatura, tieni conto che è possibile provare a richiedere l’applicazione della
serie di tassi più favorevole dato che per l’investitore non risulterebbe affatto chiaro quali siano i
tassi riferiti al buono da lui sottoscritto. Anche in questi casi l’iter da seguire è sempre lo stesso:
reclamo a Poste, in caso di risposta negativa o mancata risposta dovrai rivolgerti all’Arbitro Bancario
e Finanziario.