Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
C1_CO_
TAREA 1 Perché la lettura è il tuo asso nella manica
Chiave: 3/6/7/8/10
TRASCRIZIONE
Perché la lettura è il tuo asso nella manica
Marco Montemagno Publicado el 25 jul. 2017
C’è un articolo del Whasington Post molto interesante sulla lettura e si intitola così: “La morte della lettura
sta minacciando (sta mettendo in pericolo) l’anima” e raccoglie una serie di dati carini, ve ne dico alcuni. Il
primo è che alcune delle persone più ricche e più di successo del pianeta leggono come degli squali
bianchi: Warren Buffet legge le sue famose 500 pagine al giorno, Bill Gates legge almeno 50 libri all’anno,
Elon Musk è venuto sù xxxxxx con due libri che leggeva ogni giorno, il buon vecchio Zuckerberg legge
almeno un libro ogni due settimane, Mark Cuban, miliardario americano, si dice che legga almeno tre ore
al giorno e la lista va avanti e va avanti. Secondo aspetto; secondo Quartz all’inizio dell’anno avevano
fatto questo articolo dove dicevano: guardate, ogni essere umano potrebbe leggere almeno 200 libri
all’anno. Il calcolo che hanno fatto è questo qui: lettura media di 400 parole al minuto, in totale ai, diciamo,
400 ore all’anno. Siccome tu ne passi oggi negli Stati Uniti in media più di 600 di social e più di 1600 a
guardare la tv, se quel tempo lì investito in gattini si dedicasse alla lettura ci spara 200 libri all’anno. Un
terzo aspetto che aggiungo io è che la lettura in sostanza è gratis, cioè, oggi di tutte le attività che puoi
fare leggere è quella che ti costa meno in assoluto. Se anche hai 0 ma 0, 0, zerissimo soldi, in ogni caso i
libri te li tirano dietro, vai a un mercatino e te li regalano i libri. Se uno vuole leggere oggi non ci sono
scuse. A quel punto ti aspetteresti che tutti fossero lì a leggere, quelli interessati al mondo del lavoro
leggono, leggono.. e invece no, è uno zero virgola di persone che leggono perché..., vi dico la mia
esperienza, 1400 motivi, parti dall’educazione che ha dei problemi seri perché fanno odiare i libri a
scuola, almeno per me è stato così, leggere al liceo e all’università era visto ai tempi miei come una
grande rottura di palle, eri obbligato a leggere questi libri insopportabili, e a meno di trovare dei professori
veramente illuminati, per noi era un incubo. Dall’altro lato non è che sia solo colpa della scuola o
dell’università o del liceo, è che anche tu, magari a vari momenti della tua vita...Io ho preso al liceo, storia
dell’arte col 4, rimandato col 4, unico esempio dell’intera scuola, Perché? perché non so, non mi andava di
studiare, arrivavo in classe colla mia palla da basket, palleggiavo un po’, guardavo il prof con aria
strafottente e andavo a giocare a basket. Lui non disse niente, mi rimandò con solo l’arte a voto
xxxxxxxxx e aveva perfettamente ragione, questa è la verità, però ognuno ha vari momenti nella sua vita e
poi, in generale, il grande problema oggi è questo aggeggio qua chiaramente. Cioé questo coso è troppo
più libidinoso di qualunque libro in qualunque formato lo vuoi mettere. E come faceva notare qualcuno un
po’ di tempo fa, le migliori menti della nostra generazione oggi come oggi sono impiegate a ragionare su
come far cliccare su delle pubblicità, su come tenerti sempre attaccato a questo cellulare. Le migliori menti
in circolazione sul pianeta terra non sono concentrate a farci leggere di più. Quella è una roba che, o lo
facciamo noi o non arriva nessuno ad aiutarci a farla. Però un dato è certo, se uno legge, e qui lettura per
me è inteso come avere momenti di approfondimento giornaliero, poi leggere può essere cartaceo,
digitale, audiolibro, non sei in gara con nessuno, decidi la modalità,...quello che ti pare. Chi ha questo
livello di approfondimento quotidiano ha uno spessore e una profondità professionale completamente
diversa. Facciamo un esempio: magari uno fa il web designer, ma è totalmente diverso se tu sei uno che
semplicemente smanetta con il tuo photoshop e i tuoi tools, se realizzi delle grafiche rispetto a uno che
ogni giorno approfondisce e magari sta studiando un libro su come si legge l’acqua (di recente ho
comprato questo libricino: come si legge l’acqua), avete presente quando l’acqua prende diverse forme in
base alla corrente eccetera, c’è uno studio enorme dietro, magari a un web designer, da lì gli viene
un’idea per un certo tipo di grafica oppure si documenta sugli ultimi trend del colore, magari conosce di
comunicazione, di marketing e di bussines e quando parla con un’ azienda che deve rifare un logo ha
un’idea di che cosa voglia dire creare un brand, ha una visione molto più ampia e un valore sul mercato
totalmente diverso. In conclusione, per parafrasare Whasington Post, la morte della lettura non sta
seriamente danneggiando la nostra anima ma sta seriamente dannenggiando anche il nostro lavoro
C1_CE_
TAREA 1 Aldo Moro
Ciò nonostante, la violenza politica, seppure con forme e prospettive nemmeno paragonabili,
resta un fantasma sempre pronto ad agitarsi e ad agitare i contrasti che viviamo. 3
Dalla prima edizione sono trascorsi altri dieci anni, ma la sostanza del racconto che si
potrebbe fare oggi non è dissimile da quella di allora. Le ulteriori indagini di magistratura e 5
commissione parlamentare d’inchiesta non hanno cambiato il quadro complessivo.
Destinato ad esaurirsi in pochi mesi, dopo l’omicidio di Moro, con una retromarcia che riportò
le maggioranze di governo su percorsi più tradizionali. 2
La «solidarietà nazionale», che per un biennio aveva tenuto in vita il governo monocolore Dc
grazie all’astensione degli altri partiti, si trasformò in «unità nazionale», con il voto favorevole 1
di tutti gli alleati, comunisti compresi.
Moro e la sua famiglia che inizialmente, in qualità di vittime, erano al fianco delle istituzioni ma
da un certo momento in poi, quando l’ostaggio cominciò a scrivere le sue lettere dalla 4
«prigione del popolo», divennero a loro volta antagonisti dello Stato e della «linea della
fermezza» ufficialmente adottata.
Non solo perché è una ricorrenza «a cifra tonda» e dunque considerata più evocativa,
ma per l’atmosfera in cui cade 0
Roma, che da quel momento, fu costantemente presidiata dalle forze dell'ordine, con posti di
blocco ovunque. A quarant'anni da una delle pagine più buie della nostra storia, sono ancora
molti gli interrogativi e i misteri ancora irrisolti.