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L’Italia dall’Età della Sinistra all’epoca giolittiana

 1876: il Re Vittorio Emanuele chiama Agostino Depretis alla presidenza del consiglio.
1876- 1887
Depretis era un ex-Mazziniano passato
(epoca di Depretis) dalla parte dei moderati, leader della
Sinistra liberale di opposizione.
 il nuovo governo è formato da personaggi
più aperti e distaccati dalla visione liberal-
conservatrice degli eredi di Cavour.
 La base elettorale si sposta al Sud, dove la classe dirigente inizia a interessarsi alla vita
parlamentare.

elezioni del 1876: la Sinistra vince, inizia la


politica di Depretis

La politica di Depretis mirava a:


allargamento del diritto di voto
istruzione elementare obbligatoria e gratuita
decentramento amministrativo
riforma fiscale a vantaggio delle classi popolari

 1877: legge Coppino


 Viene istituito il primo sistema di istruzione elementare obbligatoria, attuato soltanto
parzialmente per la mancanza di soldi e per l’opposizione di alcune giunte comunali.
 L’analfabetismo decrebbe dal 70% al 50%.

 1880:
 abolizione dell’imposta sul macinato
 imposta sui consumi

 1882: riforma elettorale


 viene allargato il diritto di voto: gli elettori passano da 600.000 a 2.500.000
 operai nullatenenti, analfabeti e gran parte dei contadini rimangono esclusi
 piccoli borghesi, alcuni operai e artigiani entrano a far parte degli aventi diritto
 Andrea Costa entra a far parte del parlamento: è il primo deputato socialista della storia
italiana
 inizia l’epoca del TRASFORMISMO
Depretis voleva, infatti, che i moderati e conservatori
Restano fuori dal gioco solo i si trasformassero, cioè che diventassero progressisti,
socialisti repubblicani facendo così cadere le barriere ideologiche tra
appartenenti all’estrema Sinistra destra e sinistra.

Depretis intendeva con il termine “trasformismo” un sistema politico in cui esisteva un grande “centro”,
che riceveva contributi da destra come da sinistra, MA presto esso si rivelò sinonimo di compromesso
e patteggiamento, di corruzione.

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 il PROCESSO DI INDUSTRIALIZZAZIONE si accelera
 1887: introdotta una tariffa doganale per proteggere i settori siderurgico, laniero, cotoniero e
zuccheriero

 cresce il MOVIMENTO OPERAIO E CONTADINO.


 Le idee di Marx si erano diffuse e nel 1877 gli anarchici promossero un moto insurrezionale,
represso in breve tempo.
 Andrea Costa, ex capo degli anarchici, nel 1881 fondò il partito socialista di Romagna.

 1874: il papa formula il non-expedit


 i cattolici organizzano un’opposizione, dando vita all’Opera dei Congressi (movimento di
ecclesiastici e laici, che mirava alla difesa della posizione del papa)
 si svilupparono società di mutuo soccorso, associazioni solidaristiche contadine, cooperative
agricole e artigiane, organizzazioni che peseranno molto sulla vita politico-sociale del paese.
 1887: il ministro degli interni Crispi tenta un avvicinamento, ma viene impedito soprattutto
dalla questione della sovranità su Roma.

 RELAZIONI INTERNAZIONALI pericolo di isolamento internazionale


probabile scontro con la Francia, dovuto alla sua
occupazione della Tunisia

 1882: Triplice Alleanza con la Germania, l’Austria e l’Ungheria.


 purtroppo l’Italia dovette rinunciare al Trentino e al Friuli Venezia Giulia, e questo
avrebbe fatto protestare i nazionalisti.
è la prima alleanza
internazionale italiana, dopo
 inizia la politica coloniale italiana l’unità
 1882: acquisto della Baia di Assab, nel Mar Rosso durata quinquennale
 1885: occupazione di Massaia (Mar Rosso) alleanza di tipo difensivo
 1887: l’Italia viene sconfitta in Etiopia e si ferma.

Crispi era un ex-mazziniano divenuto


monarchico. La sua politica fu autoritaria
1887: Muore Depretis
all’interno ed espansionistica all’esterno Crispi al governo

 economia
 ci fu uno sviluppo industriale
 guerra doganale con la Francia, ostacolata nelle sue esportazioni in Italia: la Francia rispose
impedendo le esportazioni italiane agricole>>>crisi economica italiana al Sud

 cresce la protesta sociale >>> Crispi attua una politica di repressione poliziesca
(particolarmente dura tra il 1893 e il 1896)
 politica estera
 espansionismo coloniale: venne fondata la Colonia Eritrea, ma l’espansionismo era costoso
e non fruttava molto, quindi il governo andò in crisi
 rafforzamento della Triplice Alleanza

1892: Giolitti al governo


l’epoca giolittiana vera e
propria sarà quella dal 1903
al 1913
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Giolitti aveva una concezione della politica più aperta a progressista di quella di Crispi, cosa che
venne dimostrata in occasione di una rivolta in Sicilia da parte dei Fasci dai lavoratori. Giolitti non
soppresse con la forza le insurrezioni, ma cercò solo di sorvegliarle e contenerle, aspettando che si
ridimensionassero da sole.
1892: nasce il partito socialista italiano, sotto la guida di personaggi come F. Turati, A. Kuliscioff,
A. Labriola.

1893: scandalo della Banca


la Banca Romana emise una quantità di Romana: Giolitti cade…
denaro superiore a quella consentita per le sue …e rientra Crispi. Questo rientro è da
attività speculative, soprattutto nel settore
interpretare come la volontà di un governo
edilizio
autoritario in grado di annullare i movimenti di
protesta e le opposizioni.

 Crispi dichiara subito fuori legge il partito socialista.


 espansionismo coloniale>>> scontro con l’Etiopia, l’Italia perde e Crispi esce definitivamente
dal governo
 crisi di fine secolo: 1898 (strage di Milano) – 1900
(Assassinio di Umberto I)
la folla si ribellò contro l’aumento del
prezzo del pane, e il generale Beccaris
sparò sulla folla Dopo la strage di Milano l’Italia si orientò verso un regime
autoritario. Già Sonnino aveva scritto l’anno precedente
“torniamo allo statuto”, sostenendo che il parlamento
doveva perdere il potere acquistato dai tempi di Cavour, e che il Re doveva tornare a decidere.
Luigi Pelloux, il generale primo ministro, propose una serie di riforme volte a limitare le libertà
fondamentali (di stampa, di associazione, ecc.), ma venne ostacolato dell’ostruzionismo della
Sinistra.
Nel 1900 vennero indette le elezioni anticipate, e la destra venne sconfitta dai seguaci di Giolitti e
Zanardelli e dai socialisti.
Dopo l’assassinio di Umberto I venne nominato Re d’Italia Vittorio Emanuele III.

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