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io

Il mio primo manuale


di educazione

e
finanziaria

l ’e c ono mi a
© Junior Achievement Italia, Milano 2012
Finito di stampare nel mese di novembre 2012 presso Centro Poligrafico Milano S.p.A.

Coordinamento progetto e contenuti Anna Linda Leandri – Junior Achievement Italia


Testi Anna Linda Leandri, Giada Porchera
Consulenza editoriale e marketing YAM112003, Spiro Coutsoucos
Consulenza editoriale Giancarlo Quadri
Redazione e coordinamento redazionale Monica Ferrari
Progetto grafico e copertina Studio Mizar, Bergamo
Illustrazioni Movimenti Production
Impaginazione Marco Marinelli
3

Introduzione
Wēijī: è una parola cinese, e vuol dire ‘crisi’. Dalle nostre parti una crisi è una crisi, è un

Io e l’economia
problema, è un pericolo... Ma in Cina quel vocabolo è composto da due parti: wēi (危) e jī
(機/机). Wēi rappresenta un pericolo e jī rappresenta un ‘momento cruciale’, in cui molti
vorrebbero vedere un’opportunità.

La crisi che ha attanagliato l’economia mondiale negli ultimi anni sta spingendo verso una
grande opportunità. La crisi ha avuto molte e complesse cause, ma una delle principali
sta nella scarsa educazione economica della popolazione. Lo si è visto nell’abbandono
irresponsabile con cui molti, specie in America, si sono imbarcati in mutui per la casa che

Introduzione
non potevano restituire, lo si è visto quando, man mano che la crisi finanziaria si estendeva,
nelle code alle casse del supermercato si sentivano voci ansiose che si chiedevano se
bisognava correre a ritirare i soldi in banca...

Ebbene, la ‘opportunità’ che questa crisi ci ha offerto è quella di dedicare risorse a insegnare
un altro alfabeto, l’alfabeto finanziario ed economico. Nel famoso “leggere, scrivere e
far di conto” il “far di conto” è la parte che più si avvicina all’economia, ma l’alfabeto
dell’economia va molto al di là delle quattro operazioni. L’economia è in fondo un
concentrato di buon senso, una maniera di trovare il giusto mezzo fra i desideri e i mezzi
per soddisfarli. Ma il ‘giusto mezzo’ non è sempre facile da trovare, e, anche se l’economia
non richiede necessariamente il «lungo studio e il grande amore» con cui Dante leggeva
Virgilio, richiede però applicazione, alla stessa stregua della storia, della geografia o della
matematica. Tanto più che il ‘concentrato di buon senso’ non è sempre intuitivo: due delle
più radicate conclusioni della scienza economica – il fornaio che fa solo il suo interesse
fa l’interesse di tutti e la teoria dei vantaggi comparati – non sono concetti intuitivi e
richiedono pazienti spiegazioni.

Questo libro, nato dall’impegno civile e didattico di Junior Achievement Italia,


un’associazione non-profit leader per l’educazione economica nella scuola, offre spiegazioni
piane ed efficaci di molti basilari principi dell’economia, non dimenticando – ed è questo
il merito di un approccio innovativo diretto ai giovani pre-adolescenti – di legare i concetti
ai fatti, di calare le idee nella pratica, di legare gli svolgimenti a occasioni concrete in cui
i ragazzi si trovano a contatto con problemi economici. E nessuno può dire: perché devo
studiare l’economia? Perché devo occuparmene? La risposta è semplice: anche se non ci
vogliamo occupare di economia, sarà l’economia, nel bene o nel male, a occuparsi di noi.

Fabrizio Galimberti
Io e l’economia
Un viaggio interessante
Inizia il viaggio: una doppia pagina
introduce ogni argomento, gustati il
disegno e leggi il breve testo, entra
nel mondo complesso e affascinante
dell’economia.

Vuoi fare una pausa?


Leggi queste note con
“curiosità”: ti spiegano
in modo leggero e
divertente alcune cose
strane e originali.

Il testo ti conduce con chiarezza,


le parole e le espressioni
Io e l’economia

evidenziate, quelle un po’ difficili e


“tecniche”, vengono spiegate nella
pagina e riprese alla fine
del volume, nel “Glossario”.
Presentazione

4
5

Pensi di non aver capito bene?


Niente paura, fai un’altra
pausa, queste facili attività ti

Io e l’economia
aiuteranno a fare il punto per
verificare se hai capito alcuni
concetti importanti.

Presentazione
È giunto il momento di
esercitarti un po’ per
applicare quanto hai
appreso: i numeri sono
importanti in economia!

Ma il viaggio non finisce qui, anzi, è appena iniziato...


Il “gioco” dell’economia continua!
Indice
Presentazione.............................................. 3
1 Il mercato del lavoro .................................. 8
Mestieri e carriere ....................................... 10
Entra nel mondo del lavoro ........................... 14
I tuoi primi guadagni................................... 22
Attività....................................................... 24

2 La gestione del denaro.............................. 26


Dal baratto al denaro ................................... 28
L’Euro ......................................................... 30
Come puoi spenderlo meglio ........................ 32
Il risparmio................................................. 32
Attività....................................................... 36

3 Banca & Co ............................................... 38


Un po’ di storia ........................................... 40
Io e l’economia

Tassi di interesse ......................................... 41


Conto corrente ............................................ 41
Strumenti di pagamento .............................. 42
Credito e debito .......................................... 43
Attività....................................................... 44
Indice

6
7

Io e l’economia
4 Pianificazione e investimento ................... 46
Il budget personale ..................................... 48
Credito al consumo ...................................... 50

Indice
Investimento e rischio ................................. 52
Attività....................................................... 53

5 L’impresa .................................................. 56
Che cos’è un business .................................. 58
Il commercio ............................................... 60
Il marketing ................................................ 62
Slogan e loghi vincenti ................................ 63
Come avere successo nel biz ......................... 66
Attività....................................................... 68

6 L’economia nel mondo .............................. 70


La Borsa ..................................................... 72
Economia e Stato ......................................... 78
L’Economia globale ...................................... 82
Etica degli affari ......................................... 84
La green economy........................................ 86
Attività....................................................... 89
Glossario .................................................... 92
1
Capitolo
Il mercato
del lavoro
Se vuoi lavorare, devi metterti a cercare un lavoro e far sapere
cosa sai fare: questo si chiama offerta di lavoro. Dall’altra
parte può esserci qualcuno che sta cercando proprio te e le
tue competenze ed è disposto a pagarti: questo si chiama
domanda.
Il mercato del lavoro è l’insieme di norme e comportamenti che
regolano il rapporto tra domanda e offerta.
Il mercato del lavoro

1
capitolo

8
9

capitolo Il mercato del lavoro


1
Mestieri e carriere
Avvocato, cuoco, veterinario, meccanico, psicologo, ingegnere, giar-
diniere… che cosa vorresti fare da grande?
Difficile capirlo quando il mondo del lavoro sembra ancora molto
lontano e non ti sembra mai il momento giusto per pensarci.
Eppure l’attimo in cui si capisce per che cosa o per chi, dove e
come si vuole lavorare può essere più vicino di quanto sembri e non
sempre capita che ci sia una lampadina che si accende improvvisa-
mente, più spesso è un’idea che nasce piccola e silenziosa e che ha
necessità di essere cullata e nutrita ogni giorno.
Il mercato del lavoro

Qualche indizio per avere le idee più chiare, però, probabilmente lo


hai già.
Per ora tu passi la maggior parte del tuo tempo a scuola o tra i libri
e dedichi il tuo tempo libero alle più svariate attività (sport, musica,
amici, video games, volontariato, social network, etc.).
Ma se ti fermi un momento a riflettere, prova a dare una risposta a
queste domande:

1 Quale materia è per te più interessante e meno difficile da studia-


re? Quale tra le attività nel tempo libero preferisci?
Competenze: capacità
di applicare le proprie
capitolo

conoscenze e abilità
La risposta a ognuna di queste domande potrebbe diventare un in un contesto deter-
minato, adottando
“cartello stradale” che indica la direzione da prendere, ma anche comportamenti finaliz-
un indicatore delle tue qualità, o meglio delle tue competenze, zati al raggiungimento
dell’obiettivo previsto.
utili per il mondo del lavoro.

10
11

Sei un leader o un ascoltatore?

Il mercato del lavoro


Segna con una X qual è il tuo comportamento nelle situazioni proposte.

A In compagnia sei noto come la persona


alla quale confessare ogni piccolo segre-
to per avere un consiglio che si rivela
sempre prezioso.
B Il mister fa affidamento su di te nel mo-
mento in cui la squadra sta perdendo ed
è necessario ridare la carica.
1

capitolo
C I tuoi amici ti tempestano di domande
perché vogliono aiuto per capire come
funziona quella nuova applicazione del
telefonino o del pc.
Se hai risposto A
Sei un vero ascoltatore ma potremmo dire anche anali-
sta o consulente: nessuno meglio di te sa analizzare la
situazione e offrire punti di vista interessanti e inoltre
sei in grado di guadagnare la fiducia delle persone,
competenze davvero utili nel mondo del lavoro!

Se hai risposto B
Nessuno è più leader di te, che sai cogliere gli umori
del team e utilizzare le parole giuste per incoraggia-
re e far emergere il lavoro di squadra per ottenere i
risultati. Ti sembra poco?

Se hai risposto C
Ti destreggi negli anfratti più bui dell’informatica
sempre a caccia di novità e soluzioni, certamente
la lingua inglese non ti spaventa: inutile dirti che
questa abilità potrebbe darti indizi impareggiabili.

Leader: persona che


guida.
Mister: allenatore.
Analista: persona
che, per lavoro,
analizza contesti
e situazioni Es.
analista finanziario:
colui che analizzando
le condizioni offre
consigli rispetto
a possibilità di
investimento.
E tu, che tipo sei?
Leggi le descrizioni e scopri che tipo sei.

• Ami la competizione, vorresti un


lavoro in cui tutti gli altri stia-
no ad ascoltare le tue direttive e
non ti fa paura rischiare; sei am-
bizioso, persuasivo ed energico.
Sei un boss.

• Preferisci lavorare in gruppo,


ami aiutare gli altri, confron-
tarti e risolvere problemi; sei
cooperativo, solidale e pro-
tettivo.
Sei un amicone.

• Preferisci numeri e macchine agli


uomini, ti piace pianificare e ami
i dettagli; sei organizzato, pru-
dente e strutturato.
Sei un precisino.

• Ti esprimi attraverso le arti, tro-


vi sempre il modo per essere ori-
ginale e odi la monotonia e la
ripetizione; sei creativo, espres-
sivo ed indipendente.
Sei uno stravagante.
Il mercato del lavoro

• Ami esplorare, risolvere enigmi e


problemi logico-matematici, fai
tante domande per saperne sem-
pre di più; sei analitico, intellet-
tuale e ricercatore.
Sei un cervellone.

• Ogni oggetto rotto è per te una


1 sfida da vincere, ami le attività
manuali, pretendi di scoprire il
capitolo

funzionamento di ogni cosa; sei


pratico e determinato.
Sei uno concreto.

12
13
Dalle risposte avute dai test potremmo dire che stai già costruendo
oggi il tuo futuro professionale.

Visto poi che lavorare sarà indispensabile e occuperà gran parte

Il mercato del lavoro


della tua vita, la cosa migliore sarebbe trovare una professione per
la quale tu sia portato, piacevole e che ti dia molte soddisfazioni.

Si può anche dire che è più importante avere delle aspirazioni piut-
tosto che svolgere semplicemente un lavoro inteso come attività per
la quale ricevi una retribuzione.
retribuzione. Se riesci a seguire le tue aspirazioni Retribuzione:
nel lavoro potrai costruirti una carriera professionale ed avere nel compenso in
denaro corrisposto
corso del tempo responsabilità più alte.
1
ad un lavoratore
Le professioni tra cui potrai scegliere sono migliaia e ogni anno ne dipendente per il
lavoro svolto.
nascono di nuove, ognuna ha le sue caratteristiche e competenze

capitolo
richieste, ognuna è adatta ad una persona diversa. Carriera: professione
che presenta una
serie di livelli da
A questo punto non manca che scoprire come si trova un lavoro, o raggiungere.
meglio, non uno qualunque ma proprio quello che stai cercando. Fare carriera:
raggiungere livelli
più alti.
Ricordati un cosa molto importante: per lavorare in Italia è indi-
spensabile avere almeno 16 anni d’età.
Entra nel mondo del lavoro
Le fasi per entrare nel mondo del lavoro prevedono: la
ricerca, la lettera di presentazione, il Curriculum Vitae e il
colloquio di selezione.

La ricerca
Numerosi siti internet oggi si occupano di segnalare offerte
di lavoro divise per aree e campi di interesse, ma anche i giornali pub-
blicano spesso inserzioni o inserti totalmente dedicati; è ancora molto
efficace il passaparola di parenti e amici che potrebbero conoscere
persone alla ricerca di qualcuno con le tue capacità e competenze.

La lettera di presentazione
Una volta
volta individuata
individuatalalaposizione
posizione lavorativa
lavorativa cheche
fa per te, scrivi
fa per una
te, scrivi
lettera di presentazione
una lettera di presentazioneindirizzata a chi
indirizzata si occupa
a chi si occupa della
dellaselezione
selezio-
presentandoti
ne presentandoti e spiegando
e spiegandole ragioni per per
le ragioni le quali sei interessato.
le quali sei interessato.
Allega ilil tuo
tuoCurriculum
CurriculumVitaeVitae(più semplicemente
(più semplicemente CV),CV),
il il docu-
documento che racchiude
mento che racchiude sinceramente
sinceramente e sinteticamente
e sinteticamente dati
dati personali,
esperienzeesperienze
personali, professionali e scolastiche,
professionali competenze,
e scolastiche, hobby e altre
competenze,
attività.eFirma
hobby altre eattività.
spedisci.
Firma e spedisci.

Il Curriculum Vitae
Curriculum Vitae è sicuramente un’espressione che hai già sentito:
hai idea di cosa significhi? Sono due parole di origine latina, letteral-
mente significano “percorso di vita”.
Il Curriculum Vitae è in effetti un documento che racconta alcuni
aspetti importanti della vita di chi sta cercando lavoro; informazioni
preziose legate al mondo del lavoro. Si tratta di raccontare un “per-
corso” in modo schematico, in cui i dati importanti risultino ben
evidenziati.
Per iniziare a scrivere un CV è importante sapere che questo docu-
Il mercato del lavoro

mento deve essere ordinato, preciso, sintetico e sincero.

1
capitolo

14
15
• Ordinato: le informazioni devono essere chiare, poste in un ordine
specifico e semplici da recuperare nel momento in cui si cercano.
• Preciso: i dati devono essere completi e non sono ammessi errori

Il mercato del lavoro


di alcun tipo.
• Sintetico: chi riceve i curricula (poiché è una parola di origine la-
tina ha una forma di plurale diversa dall’italiano: le parole che al
singolare finiscono in – um hanno il plurale che finisce con – a.
Farai un gran
gran figurone
figuroneseseutilizzerai
utilizzeraiililplurale
pluralecorretto!)
corretto!) all’interno
all’interno di
di un’azienda,
un’azienda, solitamente
solitamente il settore
il settore risorse
“risorse umane”umane
delladella
stessa,stessa,
deve Risorse umane:
persone che lavorano
deve valutarne
valutarne e selezionarne
e selezionarne centinaia
centinaia ogni giorno!
ogni giorno! DocumentiDocumenti
troppo in un’azienda o in
troppo lunghi vengono
lunghi vengono immediatamente
immediatamente cestinati.cestinati.
1
un’organizzazione.

• Sincero: le informazioni inserite sono molto importanti e chi le


scrive è responsabile di quanto afferma; non possono risultare

capitolo
false o appartenenti a persone diverse da chi scrive perché il pri-
mo a non trarne vantaggio sarebbe proprio l’autore del CV.

Nel Curriculum Vitae devi esporre in modo chiaro il tuo sapere e il


tuo saper fare, cioè devi dire quello che sai (la tua formazione),
quello che sai fare e quello che hai fatto. All’inizio il tuo CV conterrà
necessariamente poche informazioni: i tuoi studi, le competenze che
puoi aver acquisito fuori dalla scuola (per esempo: “buona
conoscenza dei social network”), i piccoli lavori che hai fatto. Col
passare del tempo dovrai aggiornare il tuo Curriculum con le tue
nuove competenze, le cose nuove che avrai imparato e i nuovi lavori
che avrai fatto. I Paesi membri dell’Unione Europea hanno
individuato un modello di CV accettato, conosciuto e condiviso da
tutti e molto diffuso anche in Italia. La grande novità rispetto al
Curriculum Vitae tradizionale è che in quello europeo vengono
messe in evidenza la professione o il ruolo che si desidererebbe
occupare e alcune caratteristiche prima non sottolineate, quali le
competenze sociali, organizzative, tecniche, informatiche, che come
hai già visto sono molto importanti anche per il mondo del lavoro.

Ma che cosa bisogna inserire in un Curriculum Vitae?

Nella pagina seguente trovi il modello a cui riferirti nella stesura del
tuo CV.
1

1 La fotografia
A tua discrezione puoi scegliere se inserirla
o meno, ma può essere un utile elemento 2
per il selezionatore che ricorderà maggior-
mente il tuo volto.
Si sceglie solitamente di inserire foto in pri-
mo piano piuttosto semplici e naturali.

2 Informazioni personali
Cognome, nome, indirizzo, telefono (solo i
numeri ai quali corrisponda qualcuno che
possa rispondere quasi sempre, ad esempio
non sarebbe utile inserire il numero di casa
se non c’è mai nessuno), e-mail, cittadinan-
za (soprattutto per i lavori all’estero), data
3
e luogo di nascita, sesso.
4
Il mercato del lavoro

3 Occupazione desiderata/
Settore professionale
Il lavoro o la professione che si desiderereb-
be svolgere.

4 Esperienza professionale
Per chi ne avesse già fatti, i lavori o le professioni svolte in per durata (solitamente almeno 3 mesi) o per attinenza pro-
precedenza. fessionale.

1 Un aspetto importante da considerare per questa sezione è


l’ordine nel quale elencare le esperienze, cioè dall’ultima o
attuale alla prima, indicando data di inizio e di conclusione.
Va però sottolineato che alcune esperienze, che possono sem-
brare non particolarmente importanti o troppo distaccate dal
settore di interesse, sono in realtà fondamentali quali occa-
capitolo

Questo ordine consente di leggere per prime le esperienze sioni per sviluppare le famose competenze trasversali di cui
più recenti, che sono probabilmente anche quelle in cui si è abbiamo già parlato, per cui attenzione a non dimenticarle!
più preparati, e a seguire quelle più lontane nel tempo, che Quando ti troverai a redigere il tuo primo CV, probabilmente
potrebbero esserlo anche nella memoria. non avrai esperienze professionali da inserire, è ovvio!
Rispetto alla scelta delle esperienze da segnalare, è impor- Non dimenticare, però, che anche gli stage o i tirocini svolti
tante considerare che vanno inserite solo quelle significative durante gli studi sono esperienze professionali!

16
17

Il mercato del lavoro


5 Istruzione e formazione 6 Capacità e competenze personali
Qualifiche ottenute grazie allo studio e alla frequenza di scuole, università, • linguistiche, suddivise per “compren-
master o corsi di formazione e di aggiornamento. sione, parlato e scritto” e completa-
Anche per questa area è importante organizzare la sequenza delle esperienze bili seguendo una griglia di standard
dalla più recente a quella più lontana nel tempo. europei condivisi
condivisi; (Quadro
Quadro comune di
Uno dei più grandi dubbi quando si redige questa parte di CV è legata all’indi- lingue);
riferimento per le lingue.
cazione della votazione. Non
èmacerto
di
che che
è certo
lavoro,
anni lo studio
di lavoro,
Non ci
in uninCurriculum
un Curriculum
ci sono

e il risultato
lo studio
sono indicazioni
riccoricco
regole precise
di esperienze
di quando
e il risultato
di esperienze
si era più
di quando
e assolute
precise
professionali
al riguardo,
e assolute
professionali
si giovani
era più passa
giovani
e quindi
in passa
ma
al riguardo,
e quindi di anni
secondo
di
in
• sociali, abilità e attitudini alle rela-
zioni interpersonali;
• organizzative, capacità di coordina-
1

capitolo
piano;
secondorispetto
piano; però ad un
rispetto Curriculum
però con solecon
ad un Curriculum esperienze di studiodilastudio
sole esperienze valuta-
la mento e di gestione degli eventi o
zione potrebbe
valutazione rappresentare
potrebbe l’indicel’indice
rappresentare del tuodel
impegno investito…
tuo impegno investito… delle persone;
A te pertanto la scelta di inserire o meno il voto finale! • tecniche, cioè la padronanze di quali-
tà tecniche o tecnologiche specifiche
della professione di riferimento;

5 • informatiche, organizzazione, gestio-


ne e sviluppo di dati, testi e immagini
attraverso l’uso delle tecnologie;
• altre capacità e competenze che non
siano inseribili nelle voci precedenti,
come ad esempio le competenze ma-
turate attraverso hobby, sport o espe-
rienze di volontariato.

6
7 Patente
Indicare se si è in possesso di patente.
In caso positivo di quale tipo e aggiun-
gere se si è automuniti, cioè con auto-
mobile a disposizione.

8 Autorizzazione al trattamento dei dati


personali
In ultimo ma non meno importante
(anzi assolutamente indispensabile per
permettere a chi riceve il CV di utiliz-
zare le informazioni per contattarti) il
consenso a trattare i dati personali in-
seriti per i fini dichiarati, cioè di tele-
fonarti o mandarti una mail per appro-
fondire alcune informazioni o proporti
un colloquio di selezione.

7
8
(*Quadro comune europeo di riferimento per le le lingue)
quio di Il colloquio di selezione
selezione
Curriculum Se Vitae
il tuo èCurriculum
ritenuto idoneo, Vitae èsei ritenuto
chiamato idoneo, per seiun chiamato per un
o diretto con Il colloquio
confronto
un referente dicon
direttodelle selezione
un referente
risorse umane delle
cherisorse
si occupa umane che si occupa
della
posta. È l’occasione proposta. È l’occasione
per farti conoscere per farti
meglio, conoscere
approfondi- meglio, approfondi-
Se
re il tuo
il
Curriculum
tuo percorso
Curriculum e Vitae èèmeglio
Vitae
chiarire
ritenuto
ritenuto tutti
idoneo,
idoneo,
i
sei
dettaglicioè chiamato
se le tuedi
(tipologia
per un
espe-
con-
percorso erienzechiarire
confronto e meglio
diretto con
competenze tuttiun i sono
dettagli
referente
in (tipologia
dellecon
linea diquanto
risorse con-
umane che si occupa
richiesto, sarai
tratto,
ribuzione,chiamato
orari, retribuzione,
sede orari, sede di lavoro in particolare).
della perdiun
proposta. lavoro
È in particolare).
l’occasione
confronto per farticon
diretto conoscere meglio,delle
un referente approfondi-
risorse
re
umane
Se il tuo percorso
che si
il tuointeressanteoccupa e
curriculum risulta chiarire
della meglio
selezione.
interessante tuttiÈ
peri dettagli
l’occasione
l’azienda (tipologia
per fartidi con-
cono-
a cui l’hai invia-
risulta
urriculumscere
tratto, retribuzione,
meglio, per
orari,
approfondire l’azienda
sede di a cui
lavoro l’hai
il tuo percorsosono in invia-
particolare).
e chiarire meglio tutti i
to, cioè
e le tue esperienze see lecompetenze
tue esperienze sonoe competenze
inretribuzione,
linea con quanto in linea con quanto
dettagli (tipologia
richiesto, sarai di
contattatocontratto,
per sostenere orari, sede
un “colloquio di selezione”. di lavoro).
sarai contattato
Se il tuoper sostenere
curriculum un “colloquio
risulta interessante di per
selezione”.
l’azienda a cui l’hai invia-
Ma
os’è esattamente che cos’è esattamente un colloquio di selezione?
Ma che un
to, cioè se
cos’ècolloquio
le tue
esattamente di selezione?
esperienze une competenze
colloquio disono in linea con quanto
selezione?
richiesto,
Potrebbe
Potrebbe essere sarai contattato
essere definito
definito come per sostenere
come un un incontro un
incontro tra“colloquio
tra tete e,e diuna
selezione”.
persona
solitamente,
essere definito
Ma che
dell’azienda,come
cos’è un incontro
esattamente
un’occasione untra te e,
colloquio
per solitamente,
conoscerti di selezione?
meglio, esplorare le tue
l’ufficio risorse umane, un’occasione per l’azienda di conoscerti
risorse umane,
esperienze un’occasione
e valutare per l’azienda
il tuo interesse di conoscerti
per il lavoro.
meglio, esplorare le tue esperienze e valutare il tuoAnche
interesse tu (nel
per
esplorare le Potrebbe
ruolotue di essere definito
esperienze
candidato) e valutare
potrai come un incontro
il tuo
valutare interesse
la proposta tra
per te e, solitamente,
scoprendone i det-
il lavoro e per te (nel ruolo di candidato) di valutare la proposta
e per te (nel
tagli. ruolorisorse
l’ufficio umane, un’occasione
di candidato) di valutare laper
scoprendone i dettagli (tipologia di lavoro, luogo, orari, contrat-
l’azienda di conoscerti
proposta
meglio,
one i dettagli esplorare le tue esperienze e valutare il tuo interesse per
to…)(tipologia di lavoro, luogo, orari, contrat-
il lavoro
Per affrontare e per al te meglio
(nel ruolo questo di candidato)
importante di valutare sfruttando
momento, la propostai
scoprendone
propri punti dii al
Per affrontare dettagli
forza
meglio può (tipologia di lavoro,
essere importante
questo utile adottare luogo,
alcuniorari,
momento, contrat-i
accorgimenti
sfruttando
to…)
ntare al meglio
epropri
seguirequesto
puntialcuni importante
semplici
di forza momento,
consigli.
può essere sfruttando i
utile adottare alcuni accorgimenti e
nti di forza può essere utile adottare
seguire alcuni semplici consigli. alcuni accorgimenti e
Per affrontare
lcuni semplici consigli. al meglio questo importante momento, sfruttando i
propri
Prima punti di forza può essere utile adottare alcuni accorgimenti e
del colloquio
el colloquio Informati susemplici
seguire alcuni consigli.
• “chi” sta cercando
ati su “chi” sta cercando una
(un’azienda,
(un’azienda, unabanca,
banca,ununente, ente, un’associazione
un’associazione o altro...).
o altro…) Oggi
Prima del colloquio
ienda, una banca,Oggi
puoi puoi un ente,
trovare trovare un’associazione
i dati i dati
piùpiù completi
completi o delle
altro…)
delleaziendeOggi su
aziende su internet:
internet: che
rovare i dati• cosa
Informati su “chi” sta cercando
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completi
fanno, dove
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lavorano,
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chiinternet:
collaborano,
chi che qualiquali
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(un’azienda, una banca, un ente, un’associazione o altro…)figure Oggi
anno, dove fessionali
lavorano,vi con
professionali lavorano,chi collaborano,
sono sono quali figure
tutte informazioni che possono aiutarti
puoi trovare vi lavorano,
i dati più completi tutte
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aziende su internet: che possono che
aaiutarti
sionali vi lavorano, capirease sono sei davvero
capire tutte
se sei interessato
informazioni
davvero alla
che posizione
interessato possono
alla richiesta.
posizione richiesta.
cosa fanno, dove lavorano, con chi collaborano, quali figure Risorse umane:
i a capire se professionali
sei davvero interessato
vi lavorano, allasono
posizione
tutte richiesta. persone che lavorano
informazioni Risorse che possono
umane:
Preparati al confronto • persone
aiutarti a capire se sei davvero interessato alla posizione che lavorano
richiesta.
in un’azienda o in
un’organizzazione.
Risorse umane:
Se sei molto timido o non hai mai sostenuto incontri
ati al confronto in un’azienda
di questo o in
del lavoro

un’organizzazione. persone che lavorano


molto timidoPreparati
o non alhaiconfronto
mai sostenuto incontri di questo
• in un’azienda o in
un’organizzazione.
Se sei molto timido o non hai mai sostenuto incontri di questo
del lavoro
Il mercato
capitolo Il mercato

1
1
capitolo

18
18
19
tipo, prepara una presentazione di te stesso che metta in luce
il tuo percorso scolastico e (nel caso ci fosse) professionale e le
competenze e qualità sviluppate. Puoi anche chiedere a genitori,
fratelli o sorelle più grandi di ascoltare la tua presentazione e

Il mercato del lavoro


restituirti qualche commento: sono le persone che solitamente
riescono ad essere più sincere con te e non avranno paura a sug-
gerirti qualche miglioramento.
Pensa ai motivi per cui potresti essere adatto per la posizione ri-
cercata e individuane almeno tre.
Una domanda spesso ricorrente durante i colloqui è indicare tre
pregi e tre difetti che ti caratterizzano: punta sui pregi e non es-
sere troppo severo riguardo ai tuoi difetti… valuta che alcuni po-
trebbero anche essere visti come aspetti positivi (come giudiche-
resti l’essere un “perfezionista”??).
1

• Segnati le domande capitolo


Avrai sicuramente qualche domanda da fare alla persona che in-
contrerai in rappresentanza dell’azienda; segnatele nei giorni pre-
cedenti e assicurati di ricordarle in modo che, nel caso non venis-
sero già soddisfatte durante il colloquio, potrai farle in chiusura.
• Vestiti in modo adeguato
Nel momento in cui sceglierai come vestirti dai pure spazio alla
tua personalità, ma ricorda che, trattandosi di un colloquio di
lavoro, l’ordine e la pulizia rappresentano il più delle volte affida-
bilità e serietà.
• Sii puntuale
Arrivare in ritardo (e anche troppo in anticipo!) non è un indice di
precisione: questo aspetto potrebbe essere valutato negativamente.
Durante il colloquio
• Il primo impatto
Anche in ambito professionale la prima cosa da fare nel momento
in cui si incontra una persona che non si conosce, è presentarsi.
Per farlo in modo efficace, allunga il braccio per stringere la mano
dell’altra persona in modo delicato ma deciso e guardala negli
occhi scandendo bene il tuo nome.
Questi semplici gesti denotano sicurezza (la mano decisa) e inte-
resse a conoscere (gli occhi diretti), piccoli dettagli che possono
aiutarti a far partire l’incontro con il piede giusto!
• L’atteggiamento
Cerca di restare sereno durante tutto l’incontro e dimostrati in-
teressato a quanto si sta dicendo guardando l’altra persona negli
occhi e facendo dei cenni di assenso con il capo per segnalare che
stai seguendo attentamente quanto viene detto.
Assumi una postura semplice e ordinata evitando braccia conser-
te (che indicano chiusura verso l’altro) o schiena troppo ricurva
(segnale di scarsa compostezza).
• Cosa dire e come parlare
Presentati come ti sei preparato, riassumendo i punti salienti del
tuo Curriculum Vitae e cercando di mettere in luce i tuoi punti di
forza, lascia spazio a domande o approfondimenti.
Non parlare troppo velocemente (risulteresti incomprensibile) o
lentamente (rischieresti l’effetto “noia”).
E non dimenticare: pensare prima di parlare è un buon consiglio
in ogni occasione!
Non chiedere mai per prima cosa quale sarà il compenso della
collaborazione, questo aspetto si affronta in chiusura del collo-
quio, insieme alla tipologia di contratto, alla durata, agli orari e
agli altri aspetti “concreti”. Nel caso non lo facesse il selezionato-
re, prendi tu l’iniziativa, è un tuo diritto conoscere anche questi
aspetti.
Il mercato del lavoro

1
capitolo

20
21
• In chiusura
Poni eventuali dubbi o domande che non hanno avuto risposta
nel corso del colloquio.
Accordati su quali saranno i prossimi passi: come potrai ricevere

Il mercato del lavoro


l’esito del colloquio (positivo o negativo che sia)? Ti faranno sa-
pere loro o dovrai telefonare o mandare una mail tu?
Saluta stringendo la mano e ringraziando per l’occasione offerta.

Ora sei attrezzato per affrontare questa sfida, non resta che co-
minciare a prepararti e incrociare le dita!

Attività capitolo
1. Alcune indicazioni tra quelle segnalate sono modo che ritieni adeguato e simula l’incon-
molto utili anche nella vita di tutti giorni al tro con lui (o lei) con la massima serietà!
di là della sfera lavorativa, riesci ad indivi- Non dimenticare che il colloquio è l’occa-
duare quali? sione più importante in cui dimostrarsi
2. Molti siti internet si occupano oggi di offri- all’altezza della situazione e giocare tutte
re consigli e indicazioni per affrontare i col- le proprie carte: chi arriva più preparato ha
loqui in modo serio e professionale, prova più possibilità di successo!
a cercarne qualcuno e ad integrare la lista 4. Prova ad invertire i ruoli e mettiti nei pan-
inserendo altri suggerimenti. ni del selezionatore che valuta il candidato.
3. Con il tuo insegnante o un adulto di fiducia Possiede tutte le qualità e le competenze
prova a sostenere un colloquio di selezio- richieste? Come potresti valutare il suo col-
ne: prepara un Curriculum Vitae, vestiti nel loquio? Lo assumeresti?
Contratti
Quando ti offriranno un lavoro dovrai verificare il contratto che ti
viene proposto, e che regola il rapporto fra te e il tuo datore di lavoro.

Ci sono moltissimi tipi di contratto, come per esempio il contratto a


tempo indeterminato (assunzione), il contratto a tempo determi-
nato (assunzione che scade dopo un certo periodo di tempo), il con-
tratto part time (che ti impegna a lavorare per esempio per mezza
giornata o per alcuni giorni della settimana) il contratto a progetto
(la cui durata inizia e termina con la realizzazione di un progetto
che ti viene affidato). Esistono infine forme intermedie fra studio
e lavoro (contratti di apprendistato, stage) in cui l’attività lavo-
rativa ti permette di approfondire la tua formazione.
Il mercato del lavoro

1 I tuoi primi guadagni


capitolo

Cominciare a pensare al futuro potrebbe rivelarsi la scelta più im-


portante.
Anche se oggi non hai ancora la possibilità di lavorare, hai pro-
babilmente già una somma di denaro a tua disposizione che ti sei
guadagnato.

22
23
Oltre alle mance ricevute in occasioni speciali, avrai magari svolto
delle attività per le quali parenti e amici ti hanno ricompensato; per
esempio, aiutando un cugino più piccolo a fare i compiti, curando la
bimba che abita vicino a te, portando la spese alla signora dell’ulti-

Il mercato del lavoro


mo piano, tagliando l’erba del prato.

Fai bene attenzione, non per ogni cosa che fai devi richiedere un
compenso: alcune azioni fanno parte del tuo dovere e altre possono Accantonare:
essere atti di generosità! serbare, mettere da
parte.

E una volta guadagnato cosa è possibile fare con gli euro messi da
parte? Interesse: somma
Spenderli potrebbe sembrare la risposta più immediata (ti verrà da
chiederti: “Per cosa li ho guadagnati, altrimenti?”), ma forse non la
da pagare per
l’utilizzo del
denaro, solitamente
1

capitolo
più ragionevole e lungimirante… espresso come tasso
percentuale di un
Potresti risparmiarli per
Potresti risparmiarli futuro e accantonarli,
per ilil futuro mettendoli in
accantonarli, mettendoli in un
un importo totale.
luogo sicuro.
sicuro.Se Sequesto
questoluogo
luogo sicuro
sicuro permette
permette ulteriori
ulteriori guadagni
guadagni (in- Investito: denaro
teressi), allora
(interessi), allora possiamo
possiamo dire dire
che l’hai hai investiti.
che liinvestito. impiegato in imprese
o nell’acquisto di
beni, titoli o prodotti
E in ultimo, ma non per importanza, il denaro può essere anche do- finanziari al fine di
nato a persone o associazioni che si sono guadagnate la tua fiducia produrre maggiore
ricchezza.
e che ritieni meritare il tuo sostegno.
Attività
L’euro ci “costringe” a utilizzare i numeri decimali. È importante, dunque, saper
operare con i numeri decimali e comprendere al meglio il valore delle monete e delle
banconote che usiamo.

I numerI decImalI e le operazIonI


1. Osserva i numeri e completa.
837,251: la cifra 8 rappresenta le .................
• la cifra 3 rappresenta le .......................... • 54,364: la cifra .... rappresenta i centesimi
• la cifra 7 rappresenta le ........................... • la cifra ..................... rappresenta le unità
• la cifra 2 rappresenta i ........................... • la cifra ..................... rappresenta i decimi
• la cifra 5 rappresenta i ............................ • la cifra ................... rappresenta le decine
• la cifra 1 rappresenta i ........................... • la cifra ................. rappresenta i millesimi

2. Rispondi alle domande.


• Per formare una unità intera quanti decimi occorrono? Quanti centesimi? Quanti millesimi?
• Per formare un decimo quanti centesimi occorrono? Quanti millesimi?
• Quanti millesimi occorrono per formare un centesimo?
3. Osserva gli esempi ed esegui le operazioni tra numeri decimali.

a. 3,42 + 15,7 + 0,175 = 12 + 27,45 + 1,36 = ....................


3,420 + 45,123 + 320,4 + 6,5 = ................
15,700 +
0,175 =
19,295

b. 9,3 – 7,58 = 15,1 – 6,345 = ............................


9,30 – 345 – 94,82 = ............................
7,58 =
1,72

c. 4,51 ∙ 3,7 = 4,35 ∙ 9,43 = ..............................


4,51 ∙ 2,4 ∙ 8,62 = ...............................
3,70 =
3 157
1 353
16,687

d. 48,138 : 3,39 = 17,28 : 7,56 = ............................


= (48,138 ∙ 100) : (3,39 ∙ 100) = 93,304 : 15,36 = ........................
= 4 813,8 : 339
4 813,8 : 339 = 14,2
1 423
678
0

24
25
utIlIzzo deI numerI decImalI: l’euro
4. Rifletti e completa.
• Per formare € 1 quante monete servono da:
10 centesimi ......... 20 centesimi ......... 50 centesimi .......................
5 centesimi ......... 2 centesimi ......... 1 centesimo ......... € 1 ............
• Per formare € 2 quante monete servono da:
10 centesimi ......... 20 centesimi ......... 50 centesimi .......................
5 centesimi ......... 2 centesimi ......... 1 centesimo ......... € 1 ............
• Per formare € 5 quante monete servono da: 10 centesimi ....................
20 centesimi ......... 50 centesimi ......... 5 centesimi ..........................
2 centesimi ............ 1 centesimo ..................... € 1 .........................

5. Rifletti e completa.
• Quante monete da 50 centesimi bisogna utilizzare per formare una banco-
nota da € 10? ..............................................................................

• Quante banconote da € 5 bisogna utilizzare per formare una banconota da


€ 20?............................... Da € 50? .............................................

6. Risolvi sul quaderno.


a. Marco possiede 1 moneta da € 2, 4 monete da € 1, 3 monete da 50 cente-
simi e 7 da 20 centesimi. Quanto possiede in tutto Marco?

b. Nel salvadanaio ci sono 9 monete da 50 centesimi, 4 da 20 centesimi e 20


da 5 centesimi. Quanti euro sono contenuti nel salvadanaio?

c. Mario ha comprato 3 scatolette di cibo per il suo gatto a € 0,79 l’una.


Quanto ha speso in tutto?

d. Per il compleanno del suo nipotino nonno Giulio ha comprato due macchi-
nine a € 13,90 ciascuna. Quanto ha speso in tutto? Quanto riceve di resto
se paga con 1 banconota da € 20 e 1 da € 10?

e. Un diario costa € 19,54. Se si paga con una banconota da € 20, quanto si


riceve di resto?
Attività

Se per il resto vengono utilizzate solo monete da 50 centesimi e da 2 cen-


tesimi, quante monete si riceveranno per ciascun tipo? Indica due diverse
possibilità.

f. Luca compra un quaderno che costa € 2,40 e paga con una banconota da
€ 5. Quanto riceve di resto?
Indica tre diverse combinazioni di monete che può ricevere come resto.
2
Capitolo
La gestione
del denaro
Non cercare di fare la “grande vincita”, che molto probabilmente
si tradurrà in grande perdita. Una gestione di successo si ha
quando piccole somme corrispondono a grandi profitti a lungo
termine, cioè a grandi guadagni anche non immediati. Non
presumere mai che tutti gli scambi avranno buon esito,
prevedi anche le perdite.
La gestione del denaro

2
capitolo

26
27

capitolo La gestione del denaro


2
Dal baratto al denaro
La parola pecunia, termine che si riferisce al denaro, deriva da
pecus, che in latino significa “pecora”, una delle prime unità mone-
tarie di scambio utilizzate nella Roma antica.

Le prime monete comparvero nel corso del VII secolo a.C. nelle
città greche della Ionia e della Lidia. Vennero coniate in elettro, una
lega naturale d’oro e d’argento, che si trova sotto forma di pepite. La
moneta presentava notevoli vantaggi rispetto alle forme precedenti di
pagamento: il baratto in natura o il pagamento con bestiame, gli
oggetti di metallo (asce, barre di ferro), i piccoli lingotti di metallo
prezioso che erano, tutti, sempre e comunque, da pesare.

Se le risorse disponibili per gli scambi erano poi grandi e ingombranti


(come, ad esempio, gli animali), il trasporto per luoghi lontani diven-
tava complesso; inoltre non era sempre possibile dividere la merce per
farla equivalere a prodotti più piccoli, ma soprattutto non era sempli-
ce trovare un punto d’accordo sul corrispettivo valore dello scambio.

Il baratto oggi
Il risultato
risultato didi un
un buon
buon baratto
barattodeve deveessere,
essere,comecomeper pertutti
tuttigligliscambi
scam-
commerciali,
bi commerciali, la soddisfazione
la soddisfazione di tutte le persone
di tutte le personechechestanno scam-
scambiano
biandosi
le proprielerisorse.
proprie Hairisorse.
mai Hai mai dire
sentito sentito direottimo
di un di un venditore
ottimo vendi- che
La gestione del denaro

tore che “venderebbe ghiaccio agli esquimesi”?


“venderebbe ghiaccio agli eschimesi”? Significa che è così bravo Significa che è così
bravo che convincerebbe
che convincerebbe ancheanche gli esquimesi
gli eschimesi di avere
ad avere bisogno
bisogno di
di una
una
cosacosa
che che in realtà
in realtà è giàè una
già una
risorsarisorsa a loro
a loro disposizione,
disposizione, e anche
e anche in
in abbondanza!
abbondanza! L’impresadel
L’impresa delvendere
vendereghiaccio
ghiaccioagli
aglieschimesi,
esquimesi, nella nel-
la
suasua assurdità,nasconde
assurdità, nascondeil ilfulcro
fulcrodidiogni
ogni azione
azione di scambio,
scambio, cioè cioè
necessità oo ilildesiderio
la necessità desideriodidipossedere
possedere l’oggetto
l’oggetto dello
dello scambio.
scambio. Se
Se questo
questo nonnon è necessario
è necessario o nono non si desidera,
si desidera, sarà molto
sarà molto difficiledifficile
con-
concludere
cludere l’affare.
l’affare. In questo
In questo caso possiamo
caso possiamo dire chedire che il ghiaccio
il ghiaccio sia una
sia unadecisamente
risorsa risorsa decisamente
non moltonon molto “allettante”.
“allettante”…
2 Da questo esempio possiamo possiamo trarre
trarre tre
tre semplici
semplici ee fondamentali
fondamentali re- re-
per fare
gole per fare un
unbuon
buonaffare
affareanche
anchenel nelmomento
momento in in
cuicui si baratta.
si baratta.
capitolo

• Identificare che cosa si desidera


Scegliere accuratamente l’oggetto che, per necessità o per deside-
rio, si vorrebbe avere.

28
29
• Trovare chi la possiede
Tra le persone che possiedono ciò che tu desideri, è importante
selezionare già chi potrebbe essere interessato alla tua proposta,

La gestione del denaro


in base alle possibili esigenze o necessità.
• Accordarsi sul valore
In ultimo, è fondamentale attribuire alla merce un valore condivi-
so tra le parti, vantaggioso per tutti. Solo così si conclude un buon
affare!

Pur essendo l’oggetto di scambio


economico più diffuso, il denaro in 2
alcuni luoghi non è rappresentato

capitolo
da monete o da carta filigranata.

• La forma di denaro più curio-


sa proviene dall’isola di Yap
(Micronesia), dove la valuta lo-
cale è una pietra (Rai) con un
foro centrale: più grande è, più
valore possiede. Per trasporta-
re quelle di grandi dimensio-
ni si infila un tronco d’albero
al centro del foro; i più ricchi
possiedono pietre grandi anche
due volte loro stessi! Anche se
il denaro di tipo occidentale ha
sostituito le pietre come mone-
ta di tutti i giorni, le Rai sono
ancora scambiate in modo tradi-
zionale tra gli yapesi. Si tratta
di un simbolo nazionale, e sono
rappresentate sulla targa auto-
mobilistica locale.
• La moneta più grande del mon-
do pesa oltre 1 kg ed è emessa
dall’Australia, quella più piccola
è messicana.
• La banconota più piccola del
mondo è invece marocchina e
ha le dimensioni di un fran-
cobollo, la più grande è fi-
lippina ed è la banconota da
100 000 piso, che misura 35,6
x 21,6 cm.
• Esistono inoltre banconote olan-
desi in plastica per resistere alle
inondazioni.
L’Euro
Sicuramente ti sarà capitato di sentire ancora oggi qualcuno che parla
di quando la valuta nazionale italiana era la lira (un euro corrisponde
a 1936,27 lire). A te sembrerà molto strano che si faccia ancora rife-
rimento alla vecchia moneta, ma cambiare l’unità di spesa, adattarsi
alle nuove unità di misura e cercare di comprendere il nuovo valore
degli oggetti nel momento in cui si acquista non è un’operazione così
semplice. Nel 2002, anno in cui l’euro è entrato in circolazione, degli
allora 15 Paesi appartenenti all’Unione Europea (che oggi sono diven-
tati 27), 12 sono stati quelli cha hanno cambiato la valuta nazionale
con l’euro, creando così l’area dell’euro: Austria, Belgio, Finlandia,
Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi
Bassi, Portogallo, Spagna.
Oggi quei Paesi sono diventati ben 17: si sono infatti aggiunti in or-
dine temporale Slovenia, Cipro, Malta, Slovacchia, e in ultimo, da
gennaio 2011, anche l’Estonia.

Anche se è solo dal 2002 che viene utilizzato l’euro, in realtà è di-
ventato la valuta ufficiale già nel 1999, nei primi tre anni la nuova
moneta veniva adottata solo a fini contabili (ad esempio per i paga-
menti elettronici).

Responsabile della gestione della moneta unica europea è la Banca


Centrale Europea (BCE), istituita il 1° giugno del 1998, che insieme
alle banche centrali degli altri Stati membri dell’Unione Europea for-
ma l’Eurosistema.

Il principale compito della BCE è controllare l’economia monetaria


mantenendo la stabilità dei prezzi dei Paesi, azione fondamentale
per la prosperità e per la crescita economica interna.
La gestione del denaro

2
capitolo

30
31

La gestione del denaro


Monete e banconote
Monete e banconote in Italia vengono realizzate in due luoghi differenti: le monete nell’I-
stituto Poligrafico e Zecca dello Stato, le banconote dal Servizio Fabbricazione Carte e Va-
lori, entrambi a Roma.

Quali sistemi rendono difficile la falsificazione di monete e banconote?

Le monete sono prodotte con una tecnologia molto avanzata che ne rende difficile la fal-
sificazione. Va aggiunto che il materiale che le compone è molto difficile da riprodurre; le
monete da € 0,10, € 0,20 e € 0,50 sono infatti di una lega speciale chiamata “nordic gold”, 2
utilizzata esclusivamente per la produzione delle monete e molto difficile da fondere. Le

capitolo
monete da € 1 e € 2 sono invece realizzate con una lega bimetallica speciale e molto com-
plessa.
Anche le banconote sono realizzate con sofisticati sistemi di sicurezza che le rendono dif-
ficilmente imitabili: elementi in rilievo realizzati con particolari tecniche, filo di sicurezza,
numeri visibili in trasparenza, inserzioni cangianti visibili inclinando la banconota, ecc.

Attività
Dall’euro alla lira 2. Fai un paragone tra gli euro e le lire e con l’a-
1. Completa. Quanto vale? iuto del tuo insegnante o di un adulto confronta
i prezzi di alcuni prodotti oggi e prima dell’arrivo
€ 3 = £ .................. dell’euro.

€ 7,8 = £ .................. Oggi (euro) Nel 2000 (lire)

€ 53,87 = £ ..................
1 kg di pasta ................. .............................
€ 4 000 = £ ..................
1 kg di zucchero ............ .............................
€ 32 500 = £ ..................

£ 3 = € .................. un quotidiano ............... .............................

£ 7,8 = € ..................
un paio di scarpe........... .............................
£ 53,87 = € ..................
un videogame ............... .............................
£ 4 000 = € ..................

£ 32 500 = € .................. un frigorifero ................ .............................


Come puoi spenderlo meglio
Indipendentemente dal luogo in cui ti trovi e dalla moneta locale vigen-
te, nel momento in cui devi spendere denaro è bene fare una distinzio-
ne e soprattutto una scelta dei beni e dei servizi che vuoi acquistare.
La distinzione fondamentale è tra i bisogni, cose assolutamente in-
dispensabili e delle quali non puoi proprio fare a meno per vivere,
e i desideri, cioè tutte quelle altre cose alle quali puoi rinunciare.
È sempre importante valutare situazioni e condizioni e fare una
lista di priorità nel momento in cui si sceglie di spendere.

Il risparmio
Un aspetto che non è possibile tralasciare in tema di guadagni e spe-
se è quello del risparmio, cioè quella parte di denaro guadagnato
che si sceglie di non consumare subito, ma che viene accantonato.
Spesso gli adulti cercano di farti comprendere che risparmiare è mol-
to importante, ma ti sei mai chiesto a che cosa serva?
Due sono le risposte principali: immagina di voler acquistare l’ulti-
ma consolle 3D appena lanciata sul mercato e di volerlo fare senza
ricorrere ai tuoi genitori: che cosa potresti fare?
Risparmiare, mettendo da parte ogni mese una quota a tua scelta e
programmare quindi questa spesa.
Se poi, improvvisamente ti rendessi conto di dover effettuare una
spesa imprevista, ma assolutamente necessaria, che cosa potrai
fare? Se avrai risparmiato del denaro, potresti utilizzarlo e risolvere
la situazione di emergenza sempre senza dover ricorrere all’aiuto
dei tuoi genitori.
La gestione del denaro

Il salvadanaio
Il salvadanaio è il simbolo più utilizzato del risparmio e in inglese è chiamato Piggy bank: è a
forma di porcellino, animale che da sempre rappresenta fortuna e ricchezza.
• Uno dei primi salvadanai risale al II secolo a.C. e fu rinvenuto presso Priene, in Asia Minore
nel corso di scavi archeologici in un’abitazione. Ha la forma di un tempio greco adibito alla
conservazione di ricchezze (thesauros) e possiede un foro sulla parte superiore dove veniva
inserito il denaro.
2 • età romana il salvadanaio consisteva generalmente in un contenitore di terracotta dalla
In
forma tondeggiante
• Dell’epoca medievale si sono conservati soprattutto scrigni di metallo assicurati per mezzo
capitolo

di un lucchetto. Nonostante questo la terracotta e le altre ceramiche rimasero per molti


secoli il materiale più diffuso, mentre le forme zoomorfe diventavano sempre più comuni,
ed in particolare quella del maiale, da sempre simbolo di abbondanza, utilità e sufficienza.

32
33

La gestione del denaro


2

capitolo
Denaro e matematica
I tuoi insegnanti di matematica sicuramente da anni provano a farti
capire che la matematica è utile, concreta e ti servirà per tutta la
vita. Riusciresti a spiegare il perché?
Prova a pensare alle tue risorse economiche e alle tue spese, come
puoi calcolare ricavi, spese e risparmi?
Come puoi sapere se non stai spendendo più di quanto hai a dispo-
sizione?
La matematica è la risposta a molte domande.
Addizione e sottrazione sono alla base di ogni calcolo nel momento
in cui si parla di soldi che entrano ed escono dalle tue tasche.
E conviene decisamente essere ferrati in matematica per pagare e
ricevere il resto corretto, ma anche per stimare la possibilità di ac-
quisto rispetto alle proprie disponibilità o poter contrattare meglio
l’aumento della tua paghetta con i tuoi genitori valutando la percen-
tuale di crescita nel tempo.
Non vanno comunque dimenticate neanche moltiplicazione e divi-
sione.
Quale operazione ti serve per calcolare quanto ti frutta la paghetta
in un anno?
E come calcoli in quanti mesi riusciresti ad acquistare la famosa
consolle 3D che tanto desideri?
Sai che cosa è una percentuale? Niente sarebbe possibile senza la
matematica: chi è più veloce e disinvolto a “far di conto” può stare
lontano da imbrogli e raggiri.
Spesa, guadagno e ricavo
La spesa è quanto un commerciante paga per acquistare un prodotto
(sicuramente meno del prezzo al quale lo vende).
Il guadagno è la differenza tra il ricavo e la spesa, cioè l’effettivo
denaro a disposizione del negoziante dopo la vendita.
Il ricavo è la quota che un negoziante riceve dalla vendita dei suoi
prodotti.
ATTENZIONE! Quando invece un negoziante vende un prodotto a
un prezzo inferiore rispetto alla spesa iniziale, subisce una perdita.

Attività
SpeSa, guaDagno, ricavo e perDita
1. Calcola e completa la tabella.

Merce Ricavo Spesa Guadagno Perdita


Scarpe € 69 € 43

Mele € 1.48 € 0.85

iPod € 125 € 85

Computer € 257 € 100

Pantaloni € 48 € 52

Felpa € 60 € 40 € 20
La gestione del denaro

La percentuale
La percentuale è la rappresentazione di una frazione il cui deno-
minatore è 100 e il numeratore è il numero davanti al simbolo %.
Guardando attentamente questo simbolo potrai infatti notare che
alcuni elementi della frazione si sono mantenuti: la barra oriz-
zontale è diventata obliqua, i due 0 si sono spostati ai lati e l’1
del numero 100 è sparito.
Se tu spendessi il 30% della tua paghetta mensile per l’acquisto
2 di libri, significherebbe che su un totale di 100 (cioè la tua pa-
ghetta mensile) il 30% è dedicato ai libri.
Se tu ricevessi 100 euro di paghetta sarebbe facile e immediato
capitolo

dire che ogni mese acquisti libri per 30 euro. Ma se ricevessi 80


euro?
Il meccanismo delle percentuali è facilmente comprensibile se lo
immaginiamo in questo modo:

34
35
• il numero 100 rappresenta sempre il totale che in questo caso è 80
• Il tasso percentuale, cioè il numero che sta davanti al simbolo %
rappresenta la parte del totale che mi interessa calcolare;

La gestione del denaro


• Quindi scrivendo attraverso le proporzioni
30 : numero che devo trovare = 100 : 80

• Chiamando x l’incognita, la formula diventa


30 : x = 100 : 80

• Da cui x = 30 ∙ 80
100
• Se ricevessi quindi 80 euro di paghetta mensile, ne utilizzeresti 24 2
per i libri.

capitolo
Attività
percentuali
1. Completa.
15 è il 15% di ...................... 78 è l’1% di .........................
34 è il 3% di ........................ 1000 è il 50% di ..................
100 è il 10% di .................... 45 è il 75% di ......................
44 è l’80% di ....................... 32 è il 12% di ......................
500 è il 100% di .................. 30 è lo 0,5% di ....................

2. Risolvi i seguenti problemi.


• La banca ti restituisce mensilmente l’1,5% del tuo capitale.
Quanto guadagni in un mese se la cifra disponibile sul tuo con-
to corrente è di € 1 300? E in un anno?

• Quanto risparmi se acquisti un paio di pantaloni con il 35% di


sconto se il loro costo iniziale era di € 79?

• In due diversi negozi trovi lo stesso paio di scarpe con due


prezzi differenti: nel primo negozio costano € 125, ma essendo
periodo di saldi, puoi comperarle con lo sconto del 15%; nel
secondo costano 100 euro. In quale ti conviene fare l’acquisto?

• Francesca ha deciso di ridipingere la sua cameretta di viola, se la


superficie totale che deve coprire è di 72 mq e ha impiegato mezz’ora
per completare l’1,5%, quanto impiegherà per concludere il lavoro?
Attività
Ora ci esercitiamo sulla risoluzione di alcuni problemi pratici, in modo particolare
sui problemi che riguardano il calcolo delle percentuali per imparare ad utilizzarle
con padronanza.

SpeSa, ricavo, guaDagno


1. Risolvi i seguenti problemi.
a. Una cartolibreria acquista 50 quaderni al costo di € 0,62 ciascuno. Quanto spende in tutto?
Se dalla vendita dei quaderni si guadagnano € 16,50, quanto si è ricavato?
b. Il proprietario di un negozio di casalinghi ha ricavato € 1.900 dalla vendita di 20 servizi di
piatti, con un guadagno di € 19 per ognuno. Quanto si guadagna in tutto?
Quanto aveva speso in tutto il proprietario del negozio per l’acquisto dei piatti?
c. Sono state comprate 30 scatole di colori a € 8,70 ciascuna. Quanto si è speso in tutto per
comprarle?
La vendita delle scatole ha portato un ricavo di € 315, quanto si è guadagnato?
Quanto si è guadagnato sulla vendita di ciascuna scatola?
d. Per acquistare un appartamento di 80 mq si sono spesi € 1.800 per ogni metro quadro e € 7.800
per spese notarili. L’appartamento è stato poi ristrutturato con una spesa di € 25.000. Se viene
rivenduto al prezzo di € 195.000, quanto si è guadagnato?

calcolo veloce Delle percentuali


2. Completa le uguaglianze.
50% di 80 = metà di 80 = ............................................................................................
25% di 80 = metà della metà di 80 = .............................................................................
10% di 80 = decima parte di 80 = 80 : 10 = ....................................................................
50% di 12 = ...................... 25% di 12 = ...................... 10% di 12 = ......................
50% di 2600 = .................. 25% di 2600 = .................. 10% di 2600 = ..................
50% di 750 = ..................... 25% di 750 = .................... 10% di 750 = ....................

3. Completa.
a. Per calcolare velocemente il 20% di una quantità si può prima calcolare il 10% e poi moltiplicare
per 2, ottenendo così il 20%:
20% di 80 = (10% di 80) ∙ 2 = 80 : 10 ∙ 2 = .....................................................................

b. Per calcolare velocemente il 60% di una quantità si può prima calcolare il 10% e poi
moltiplicare per 6, ottenendo così il 60%:
60% di 80 = (10% di 80) ∙ 6 = 80 : 10 ∙ 6 = .....................................................................

c. Per calcolare velocemente il 30% di una quantità si può prima calcolare il 10% e poi moltiplicare
per 3, ottenendo così il 30%:
30% di 80 = (10% di 80) ∙ 3 = 80 : 10 ∙ 3 = .....................................................................

36
37
4. Completa le uguaglianze.
20% di 90 = 90 : 10 ∙ 2 = ..............................................................................................
30% di 90 = 90 : 10 ∙ 3 = ……………….. ........................................................................
70% di 90 = 90 : 10 ∙ 7 = ..............................................................................................
40% di 90 = 90 : 10 ∙ 4 = . .............................................................................................
20% di 12 = ................................................................................................................
30% di 12 = ................................................................................................................
60% di 12 = ................................................................................................................
20% di 630 = ..............................................................................................................
30% di 630 = ..............................................................................................................
80% di 630 = ..............................................................................................................

5. Risolvi i seguenti problemi.


a. Un maglione che costava € 78 viene venduto con il 30% di sconto. Quanto si riceve di sconto?
Sconto ricevuto = .......................................................................................................
A quanto viene venduto il maglione? ..............................................................................
Se sul prezzo del maglione si ottiene il 30% di sconto vuol dire che si paga il 70% del costo
del maglione, così se si vuole trovare subito quanto si paga con lo sconto si può calcolare
direttamente il 70% di € 78.
70% di € 78 = .............................................................................................................
b. Lo stipendio di € 1 200 di un impiegato viene aumentato del 5%. Quanto riceve l’impiegato di
stipendio dopo l’aumento?
Aumento ricevuto = ....................................................................................................
Stipendio dopo l’aumento ...................................... …………………………..................

Attenzione, se la percentuale da applicare ad una quantità non termina per zero, allora
nel calcolarla conviene dividere la quantità per 100 e il risultato moltiplicarlo per la per-
centuale.

6. Risolvi i seguenti problemi.


a. Il prezzo di un paio di scarpe è di € 110 più il 20% di IVA. Nell’ultimo mese l’IVA da calcolare è
passata al 21%.
Quanto costavano ad un cliente le scarpe prima dell’aumento dell’IVA?
Attività
Quanto costano dopo l’aumento dell’IVA? 110 : 100 ∙ 21 = ..................................................

b. Su uno stipendio lordo di € 1 950 si paga una tassa del 23 %.


Calcola lo stipendio al netto della tassa ..........................................................................

c. Su una pensione di € 1 200 al mese si paga il 7% di una tassa comunale. Calcola la pensione al
netto della tassa ..........................................................................................................
3
Capitolo

Banca & Co
La banca è l’azienda che si occupa della gestione del
denaro.
Le affidi il tuo denaro principalmente per due ragioni:
custodirlo e farlo “fruttare”.
La banca, in quanto azienda, deve avere un guadagno
dalle sue attività: la maggior parte di questo è dato dal
servizio di custodia e di rendimento che ti offre.
Banca & Co

3
capitolo

38
39

capitolo Banca & Co


3
Un po’ di storia
Pare che le prime banche siano state “inventate” dai Sumeri, che pro-
teggevano le proprie ricchezze nei granai: infatti la moneta del tempo
erano grano e cereali. Fin dalle loro origini, risalenti alla nascita della
moneta, le banche possedevano la funzione di cura e protezione del
denaro. A Roma, in Egitto, in Babilonia e in Grecia, infatti il denaro
veniva raccolto e conservato all’interno di templi religiosi, dove c’erano
persone dedicate a fare “la guardia”.
La parola banca deriva da banco, inteso come tavolo; in effetti fu pro-
prio il tavolo a ispirare i Greci che dalla parola trapeza, il banco appunto,
identificarono nel trapezita il banchiere, colui che da dietro il banco ge- Banca: azienda che
stiva lo scambio delle monete, riscuotendo tasse e concedendo prestiti. raccoglie il denaro
Nel Medioevo il ruolo dei banchieri, già considerato piuttosto impor- delle famiglie e delle
imprese offrendo
tante, divenne ulteriormente strategico in quanto essi furono non solo servizi di pagamento,
creditori, custodi e cambiavalute, ma anche garanti. I banchieri infatti di gestione del ri-
sparmio o di credito;
firmavano lettere di credito, gli antichi assegni, per le quali si impegna- le risorse raccolte
vano a pagare le somme richieste. Ciò permetteva ai mercanti viaggiato- possono a loro volta
ri di muoversi con l’equivalente di ingenti somme di denaro nella forma essere prestate a fa-
miglie e imprese per
di fogli poco ingombranti. finanziare le proprie
attività.
bancaèèdunque
La banca dunqueun’impresa
un’impresa cheche svolge
svolge principalmente
principalmente tre funzio-
tre funzioni: La Tasse: pagamento
obbligatorio corri-
ni: La
l funzione
funzione di deposito,
di deposito, quandoquando
per esempioper esempio le famiglie
le famiglie deposi-
depositano in sposta allo Stato o
tano ini propri
banca banca risparmi.
i propri risparmi.
La funzione funzione monetaria,
La monetaria, quandosoldi
quando trasferisce tra- ad altro ente pub-
sferisce
tra soldi
diverse tra diverse
persone persone
o aziende, o aziende,
per esempio per per esempio
pagare per pagare
gli stipendi o per blico.
Prestiti: somma di
gli stipendi
pagare o perdipagare
gli acquisti beni e gli acquisti di beni e servizi.
servizi. denaro da restituire
Infine la funzione
Infine funzione più
più importante
importante èè quella quella di erogare credito,
di erogare credito, cioè
cioè (eventualmente con
prestitodeideisoldi,
soldi,eequiquigligliesempi
esempi sono innumerevoli: gli interessi) entro
dare in prestito sono innumerevoli: un tempo determi-
nato.
• il prestito alle famiglie, per comprare una casa (si chiama mutuo), o Credito: erogazione
di una determinata
per comprare una macchina somma di denaro a
• Il prestito alla imprese, per esempio per comprare nuovi macchinari favore di qualcuno
per migliorare la la produzione (debitore), che si
impegna a restituirla
• Il prestito ad enti che costruiscono infrastrutture (case, strade, ponti, in tempi prestabiliti
linee ferroviarie) unitamente agli inte-
ressi maturati.
• Il prestito ad enti pubblici che erogano servizi ai cittadini
Banca & Co

• Il prestito agli Stati, per grandi opere

La remunerazione di questi prestiti alle banche avviene pagando un


tasso d’interesse, cioè una percentuale in più del denaro che hanno

3
prestato, quando questo viene restituito.
capitolo

Attento a non confondere il banchiere, cioè colui che possiede o che


è titolare di un banca, con il bancario, cioè colui che lavora in banca.

40
41
Tassi di interesse
Ma come fanno le banche a guadagnare?
Le banche pagano ai clienti titolari di un conto corrente presso di loro
una quota in proporzione alla cifra depositata, denominata tasso di
interesse, che può variare di mese in mese. Le stesse banche si fanno a
loro volta pagare una quantità proporzionale (denominata nuovamente

Banca & Co
interesse) dai clienti che chiedono un prestito. Questo secondo tasso
di interesse è sempre più alto di quello garantito ai correntisti per il de-
posito dei loro risparmi: la differenza tra i due tassi permette alla banca
di guadagnare.
Esistono due tipi di interesse: quello semplice, calcolato sulla base del-
la cifra depositata inizialmente sul conto corrente, e quello composto,
calcolato sulla base della somma che, maggiorata quotidianamente
3

capitolo
dell’interesse, diventa di giorno in giorno sempre più grande.

Conto corrente
Quando apri un
Quando un conto
contocorrente
correntepresso
pressolo losportello
sportello di una
di unabanca ac-
banca
cedi alle
accedi funzioni
alle funzionimonetarie:
monetarie:puoi puoidepositare
depositare i tuoi risparmi,
i tuoi risparmi,far ac-
far
creditare il iltuo
accreditare tuostipendio
stipendiodai
daituoi
tuoi datori
datori didi lavoro,
lavoro, farfar addebitare
addebitare le
bolletteche
bollette chepaghi.
paghi.Inoltre
Inoltre puoi
puoi fartifarti
daredare un libretto
un libretto per gliper gli assegni
assegni e una Interesse: somma da
pagare per l’utilizzo
e unabancomat.
carta carta bancomat. Puoi controllare
Puoi controllare saldoche
il salto e ili soldi e i entrano
soldi cheedentrano
escono del denaro, solita-
ed tuo
nel escono
contonel tuo conto
corrente con uncorrente
documento con che
un sidocumento
chiama estrattoche siconto.
chiama mente espresso come
tasso percentuale di
estratto
Oggi conto.
puoi Oggi puoil’estratto
controllare controllare l’estratto
conto e farecontopagamenti
e fare pagamentianche un importo totale.
anche attraverso
attraverso l’homel’home banking,
banking, un servizio
un servizio offertoofferto
ormai ormai
da da tutte
tutte le Saldo: differenza tra
le banche: grazie a codici personali e riservati,
banche: grazie a codici personali e riservati, consente di consente di connettersi gli accrediti (importi
versati sul conto cor-
via Internet
Internet alalproprio
proprioconto corrente,
conto corrente, di controllare
di controllare la lista
la dei movi-
lista dei rente) e gli addebiti
menti di denaro,
movimenti di effettuare
di denaro, bonifici (cioè
di effettuare trasferimenti
bonifici di denaro da
(cioè trasferimenti di (importi prelevati)
un conto
denaro daadunun altro),
conto ad ricariche
un altro),telefoniche e molto altro.
ricariche telefoniche e molto altro. aggiornata alla data
della richiesta.

Il tuo conto corrente ha un codice univoco (non ce ne sono altri uguali in tutto il mondo) che
serve a farti riconoscere quando vuoi farti versare dei soldi. Si chiama IBAN (International Bank
Account Number) che significa in italiano Numero di Conto Bancario Internazionale. L’ IBAN è un
“codice parlante” che indica il tuo Paese, la tua banca, la filiale e il numero del tuo conto.
Strumenti di pagamento
Tra gli strumenti offerti dalle banche, i principali sono quelli di pa-
gamento.

• Il più antico è il denaro contante, rappresentato da monete e


banconote; è ancora il più diffuso, ma oggi è anche il meno sicu-
ro, perché una volta smarrito o rubato non è possibile ricondurlo
con certezza al proprietario.

• C’è poi la carta di credito, che viene concessa solo ai correntisti (i


proprietari di un conto corrente) dei quali si può avere fiducia. Per-
ché nel momento in cui viene utilizzata, il denaro non viene imme-
diatamente detratto dal conto corrente, ma l’importo di quella spesa
si accumula con tutte le altre del mese e la somma totale di tutto il
periodo viene sottratta dal conto corrente il mese successivo; fino a
quel momento la banca fa credito (da qui il nome) al correntista.
Ecco la ragione per la quale la banca si deve “fidare” di chi richiede
la carta: per essere sicura che il mese successivo ci sia sul conto la
somma a copertura di quanto da lei anticipato. La carta di credito
viene utilizzata strisciandola nei POS (Point Of Sale, dispositivo elet-
tronico utilizzato per il funzionamento di carte di credito e bancomat
negli esercizi commerciali) e autorizzando il pagamento attraverso la
firma del titolare su una nota che documenta l’avvenuta transazione.
È l’unico strumento di pagamento praticamente accettato in tutto il
mondo.

• A differenza della carta di credito, quando si usa il bancomat o


carta di debito per un pagamento o un prelevamento all’ATM
(Automated Teller Machine, l’apparecchiatura automatica che
consente prelevamenti, versamenti di contante o di assegni, con-
sultazione della lista movimenti e saldo del conto corrente, ricari-
che e pagamenti) il denaro è sottratto immediatamente dal conto
corrente. Per utilizzarla è necessario digitare un PIN (Personal
Identification Number) che ne autorizza il funzionamento.
Banca & Co

• Simile al funzionamento delle carte di credito tradizionali è quello


delle carte prepagate che, anziché essere collegate al conto cor-
rente e quindi prelevare il denaro dallo stesso, vengono preventi-
vamente caricate per la cifra che si desidera. Per il loro semplice
e controllato funzionamento possono essere utilizzate anche dai
3 più giovani; ne esistono di “usa e getta”, che possono cioè essere
utilizzate una volta soltanto, e di ricaricabili, che vengono di vol-
capitolo

ta in volta alimentate secondo la necessità. Debito: denaro o


altro bene dovuto
ad altri per adem-
• Uno strumento che è sempre più in disuso per la sua minor sicu- piere a un’obbliga-
zione.
rezza è l’assegno, formalmente definito come “titolo di credito

42
43
pagabile a vista”. Rappresenta una sorta di “comunicazione su
carta intestata” della propria banca di pagare la cifra segnalata
al beneficiario (colui che riceve l’assegno), il quale, recandosi in
banca, può incassare, cioè farsi corrispondere in denaro, o accre-
ditare la somma sul proprio conto corrente.

• Il bonifico è invece un mezzo che, soprattutto grazie alla gran-

Banca & Co
de diffusione dell’home banking, è diventato sempre più diffuso.
Può essere definito come un ordine dato alla banca di trasferire
una somma dal proprio conto corrente a quello della persona alla
quale si vuole fare arrivare la cifra. Per effettuare questa opera-

3
zione sono necessari il nome completo e corretto del titolare del
conto corrente e l’IBAN.

capitolo
Credito e debito
Due concetti molto importanti quando parliamo di utilizzo del
denaro sono quelli di “credito” e di “debito”.
Ti è mai capitato di essere in giro con i tuoi amici, di avere una gran
sete e neanche uno spicciolo in tasca? Potresti chiedere ai tuoi amici
di prestarvi € 1 per comprare una bottiglietta d’acqua. In quel mo-
mento sei “in debito” con i tuoi amici (cioè devi restituire l’euro),
che nello stesso momento diventano tuoi “creditori” (cioè devono
vedersi restituito l’euro prestato). Che cosa significa? Significa che
sicuramente si aspetteranno che quell’euro venga loro restituito!
Solitamente, quando si presta denaro ad amici e conoscenti, questi
si aspettano la restituzione della stessa somma che è stata prestata.
Non è così per banche o società finanziarie, perché, come ricorderai,
il denaro che viene prestato da loro ha un costo: l’interesse!
Potremmo dire che è come se tu pagassi il fatto che la banca non può
usufruire di quel denaro in quel momento perché quella somma non
è più a sua disposizione.
Nel momento in cui si chiede un prestito, è molto importante importante ana- ana-
lizzare bene la propria situazione finanziaria ee valutare
situazione finanziaria valutare le le proprie
proprie
possibilità senza dimenticare
possibilità senza dimenticare che,che, oltre
oltre alle
alle spese
“solite” spese, si
“solite”, si deve
deve
dedicare unauna quota
quotaanche
ancheallaallarestituzione
restituzionedeldel denaro.
denaro.
Il tasso di
di interesse
interessechechepossono
possonoapplicare
applicarebanche
banchee società
e società finanzia-
finanziarie
rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia.
è rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia. Esiste una quotaquota
rie è Esiste una “so-
“soglia”
glia” oltreoltre la quale
la quale non non è possibile
è possibile aumentare
aumentare la percentuale
la percentuale del tassodel
tasso di interesse.
di interesse. Purtroppo
Purtroppo ci sonocipersone
sono persone
che, al che, al didel
di fuori fuori del re-
regime
gime regolamentato
re-golamentato di banche
di banche e società
e società finanziarie,
finanziarie, prestano prestano illegal-
illegalmente
mente
denarodenaro
con tassiconditassi di interesse
interesse molto molto
elevatielevati a persone
a persone o aziende
o aziende
che, trovandosi in in difficoltà,
difficoltà,non
nonriescono
riesconopoi poia aripagare
ripagare le le quote
quote
prestate.
presta-te.Questo
Questofenomeno,
fenomeno,denominato
denominato“usura”,
“usura”,mettemettein inginocchio
molti commercianti
ginocchio e privati cittadini,
molti commercianti e privati che a volte
cittadini, chesi atrovano
volte sidebitori
vincolati a vita costretti
trovano debitori vinco-latia rinunciare a molti
a vita costretti dei propria beni.
a rinunciare molti dei
propri beni.
Attività
Una quantità di denaro può rappresentare le entrate o le uscite
di denaro dalla cassa di una azienda e dunque guadagni o per-
dite, saldo attivo o passivo; per una famiglia somme incassate
o somme spese. Per rappresentare le entrate di denaro o crediti
si usano i numeri positivi, per rappresentare uscite di denaro o
debiti si usano i numeri negativi. In economia i numeri relativi
sono molto usati.

I numerI relatIvI e le operazIonI con essI


1. Inserisci opportunamente il simbolo di > oppure < tra le seguenti
coppie di numeri.
– 36 ......... + 15 – 371 ....... – 832 + 1 230 ..... + 1 600

+2 ......... – 75 + 74 ......... + 79 + 450 ....... + 100

0 ......... – 30 – 82 ......... – 78 – 680 ....... – 600

– 24 ......... – 15 – 570 ....... + 580 + 300 ..... – 1 000

2. Ordina in modo crescente i seguenti numeri relativi.


–4 +6 – 24 – 11 + 10 – 20 + 35 – 60 + 59

.......................................................................................................

3. Scrivi un numero relativo che corrisponde all’indicazione data.


L’opposto di – 10........................ Un numero concorde con – 10 ........
Un numero discorde con – 10 ....... Un numero minore di – 10 .............
L’opposto di + 14........................ Un numero concorde con + 14 ........
Un numero discorde con + 14 ...... Un numero maggiore di + 14 ..........

4. Calcola il risultato delle seguenti somme algebriche.


+ 5 – 12 = ................................ – 22 + 36 = ................................
+ 80 – 64 = ............................... – 56 + 34 = ................................
+ 47 – 10 = ............................... – 112 + 82 = ................................

5. Calcola il valore delle seguenti espressioni.


– 4 + 5 + 12 – 9 – 11 + 3 = (– 4 – 9 – 11) + (+ 5 + 12 + 3 ) =
= (– 24) + (+ 20) =
= – 24 + 20 = – 4

• 6 – 5 + 21 – 12 – 7 + 13 + 8 – 21 =
• 56 – 78 + 84 – 52 – 9 – 55 + 90 =
• 300 + 2 000 – 540 + 44 – 1 600 – 32 + 4 000 =
• 12 300 + 500 – 3 500 – 72 000 + 45 000 – 8 000 =

44
45
DebItI e creDItI
6. Per ciascuna quantità di denaro indicata scrivi il numero relativo
corrispondente:
• Una perdita di € 18 000 .............. Un’uscita di € 6 800 ................
• Un credito di € 700 .................... Spesa di € 950 ........................
• Un guadagno di € 8 540 .............. Un debito di € 25 000 ..............

7. Risolvi i seguenti problemi.


a. Avevo un debito di € 1 530 e verso 12 rate da € 85 ciascuna.
Quanto ho versato in tutto?
• Esprimi la situazione debitoria dopo un anno, utilizzando i numeri relativi
e calcola il saldo tra debito e somma totale versata.
• Ho estinto il debito in un anno oppure no?
• Se no, quante rate dovrò ancora versare per estinguere il debito?

b. Per comprare un televisore da € 1 260 ho versato un anticipo di € 300 e poi


6 rate mensili da € 80 ciascuna. Quanto ho versato in tutto dopo 6 mesi?
• Esprimi la situazione debitoria dopo i sei mesi, utilizzando i numeri relativi.
• Quante altre rate da € 80 dovrò ancora pagare?
• Riuscirò ad estinguere il mio debito in un anno oppure no?

c. Una piccola azienda nell’arco di una settimana lavorativa ha registrato i


seguenti saldi:
Lunedì – € 1 300
Martedì + € 700
Mercoledì + € 2 650
Giovedì – € 4 600
Venerdì + € 1 4 200

Calcola il saldo relativo all’intera settimana e indica se il proprietario


dell’azienda ha registrato una perdita oppure un guadagno.

8. Risolvi il seguente problema.


Il signor Rossi all’inizio del mese di aprile fa registrare sul suo conto corrente
un saldo attivo di € 2 500. Nel corso del mese effettua le seguenti operazioni:

• Prelievo di € 500
Attività

• Prelievo di € 640
• Versamento di € 1 460
• Prelievo di € 800
• Versamento di € 400

Esprimi con una somma algebrica i movimenti che il signor Rossi ha effet-
tuato sul conto corrente, calcola il saldo del conto corrente alla fine del
mese di aprile e verifica se il saldo è attivo o passivo e di quanto.
4
Capitolo
Pianificazione
e investimento
Investire, cioè impiegare un capitale in un certo modo per farlo
aumentare, non è semplice: devi essere molto abile e saper
pianificare, cioè progettare e organizzare le tue attività, per non
perdere soldi in iniziative sbagliate.
Pianifcazione e investimento

4
capitolo

46
47

capitolo Pianifcazione e investimento


4
Il budget personale
Immagina di ricevere una paghetta mensile o settimanale fissa e di
sapere esattamente quanti soldi hai a disposizione ogni mese (la
matematica ti tornerà molto utile…). Come puoi sapere se le tue
entrate sono sufficienti a reggere il tuo tenore di vita? Grazie a uno
strumento potentissimo: il budget!
Potremmo definire il budget come lo strumento che consente di ge-
stire il denaro a disposizione, controllando le entrate, pianificando
le uscite e con un occhio di riguardo al risparmio.
Si parla di budget preventivo o previsionale quando si pianifi-
cano le risorse a disposizione all’inizio del periodo di riferimento
(in questo caso un mese), prevedendo appunto le spese relative al
periodo.
Questo budget andrà a fine mese confrontato con il consuntivo,
che verifica le entrate e le uscite effettivamente sostenute nel pe-
riodo di riferimento.

Ma come si fa un budget previsionale?


Segna le entrate
Per prima fisse mensili
cosa segna in una
le entrate colonna
fisse a sinistra,
mensili indicandoa
in una colonna
sinistra,
anche la indicando
data in cuianche la data in cui le ricevi.
le ricevi.
Tocca ora alle uscite. Stabilisci la tua lista di priorità, scegliendo
le voci di spesa assolutamente irrinunciabili: spendi per merende
quando esci il pomeriggio o nel week end? Quanto ti costa la tua
passione per fumetti e riviste? Forse hai anche un cellulare che ne-
cessita di una costante ricarica… E capita talvolta anche una spesa
per la scuola. Per non parlare dei mezzi di trasporto che ti consen-
tono gite nel quartiere o nei paesi vicini e altro ancora!

Quale spesa è in cima alla lista delle tue priorità?


Pianifcazione e investimento

Tutto ciò ha un costo preciso che varia di mese in mese, ma che,


grazie alla tue qualità matematiche, può essere calcolato.
Facciamo un esempio:

Numero di fumetti x costo singolo fumetto x numero di uscite men-


sili del fumetto

E così via per ogni voce di spesa. Fin qui impostare un budget pre-
ventivo non sembra così complesso.
Prova ora a costruire il tuo budget mensile completando lo sche-
ma seguente e verificando se alla fine del mese avrai sufficiente
4 denaro per acquistare l’oggetto da te tanto desiderato scegliendo
tra: il libro appena uscito del tuo autore preferito (€ 18), una felpa
perfetta per te (€ 30), il biglietto per il concerto del tuo cantante
capitolo

Consuntivo:
preferito (€ 60), l’ultimo videogioco per la tua consolle (€ 70). rendiconto steso
Per cominciare, considera solo la colonna Preventivo, parti dalla al termine di una
operazione o di un
cifra che hai a disposizione nella voce Entrate mensili (€ 100) e periodo di attività.
prevedi innanzitutto quanto vuoi risparmiare, inserendo la cifra in

48
49
Preventivo Consuntivo
A Entrate mensili € 100,00 €

Pianifcazione e investimento
B Obiettivo di risparmio € €
C Quota rimanente per le spese (A-B) € €
D Spese per alimenti per la merenda o le uscite € €
pomeridiane (esclusi pranzi e cene che lasciamo a
carico della famiglia)
E Spese per la scuola (come quaderni, penne e album € €
da disegno esclusi i libri di testo di inizio anno)
F Spese per divertimento (cinema, concerti, cd…) € €
G Spese per trasporti (treno, bus, metro…) € €
H Spese per regali € € 4
I Altre spese (fumetti, trucchi o altro…) € €

capitolo
L Totale spese (D+E+F+G+H+I) € €
M Somma disponibile (C-L) € €
N L’oggetto desiderato costa € €
O Eventuale differenza (M-N) € €

Obiettivo di risparmio. Sottraendo dalle entrate mensili l’obiettivo


di risparmio otterai la Quota rimanente per le spese. Provvedi ora
a compilare la lista delle tue uscite (spese) e verifica infine se hai
abbastanza denaro per l’acquisto desiderato.

• Se nella riga O hai ottenuto 0: complimenti!


Il tuo budget è in perfetto pareggio! Fai però attenzione alle spese
impreviste che possono essere affrontate solo se hai destinato una
quota del tuo budget anche ai risparmi.
• Se nella riga O hai ottenuto più di 0: complimenti!
Con questa cifra hai la possibilità di aumentare la tua quota di
risparmio o di acquistare qualcosa di più.
• Se nella riga O hai ottenuto meno di 0: purtroppo dovrai rivedere
il tuo budget perchè stai spendendo più di quanto tu abbia; se
non tagli le spese o trovi altre entrate, non potrai affrontare que-
sto mese con questa previsione.

Hai appena concluso il tuo primo budget preventivo, che fa cioè


una previsione dell’andamento delle tue finanze. Alla fine del
periodo di riferimento, in questo caso un mese, hai ottenuto i
risultati che avevi immaginato o ci sono stati molti imprevisti che
ti hanno fatto “andare fuori budget”? Se così fosse, non temere:
la quota destinata all’obiettivo di risparmio serve proprio a “co-
prire” le situazioni di difficoltà.
Fin qui impostare un budget preventivo non sembra così complesso.
Ricordi però che abbiamo parlato anche di risparmio?
È importante comprendere che è necessario pianificare anche il
risparmio: non si può pensare
pensare didi risparmiare
risparmiare dicendo:
dicendo: “Il rispar-
– Il risparmio
mio è la quotaèche
la quota che mi avanza.
mi avanza”.
E se non avanzasse nulla? Non risparmieresti, non potresti pensa-
re al futuro e affrontare gli imprevisti.
Sarà quindi bene che tu inserisca sempre nel tuo budget anche una riga
dedicata al risparmio. Naturalmente non è un’uscita, ma essendo
una cifra accantonata che si sommerà alle disponibilità del pros-
simo mese, non è al momento a tua disposizione e verrà quindi
sottratta dalle entrate.
A questo punto, puoi compilare le righe del tuo budget consuntivo
segnando tutte le spese (in uscita) e la cifra o la percentuale che
intendi dedicare al risparmio.
Se le uscite sono pari alle entrate, si dice che il budget è in equili-
brio; se le entrate sono superiori alle uscite, potrai aumentare la tua
quota di risparmio (o di spesa), se, infine, le uscite sono maggiori
delle entrate sei in difficoltà, ma è un problema che affronteremo
più avanti.

Credito al consumo
Abbiamo finora parlato di gestione del denaro a nostra disposizione
e abbiamo anche già incontrato in almeno due occasioni, la parola
“credito”: quando la banca anticipa o “presta” del denaro, quando
abbiamo parlato di guadagno della banca attraverso gli interessi sui
prestiti e quando una persona utilizza la carta di credito; in tutte le
occasioni chi gode del denaro anticipato dalla banca diventa debito-
re, cioè si trova nella condizione di dover restituire del denaro. Dilazione del
pagamento: possi-
Pianifcazione e investimento

Hai mai sentito parlare di credito al consumo? bilità di acquistare


Si tratta di attività di finanziamento (prestito) o di dilazione del beni o servizi, resti-
tuendo la cifra nel
pagamento che vengono concesse dalle banche o dagli intermediari tempo concordato e
finanziari alle persone per agevolare l’acquisto di beni o servizi. pagando una quota
di interesse.
Immagina che la tua famiglia debba acquistare una nuova automo- Intermediari
bile ma non abbia liquidità disponibile. Può ricorrere al credito al finanziari: istitu-
consumo: il soggetto che finanzia paga la concessionaria, che quindi zione (banca, com-
pagnia di assicura-
consegna la vettura all’acquirente, il quale si impegna a restituire al zione, fondo comune
finanziatore il denaro anticipato con periodicità e modalità previste di investimento) che
riceve denaro dai
dal contratto. risparmiatori e lo
Il contratto viene concordato dal finanziatore con il debitore rispet- presta a singoli indi-

4 to alla quota richiesta e alla sua possibilità di restituzione.


Il finanziatore in quel momento fa credito all’acquirente che è per-
vidui o a imprese.
Contratto: accordo
fra due o più parti.
capitolo

tanto in debito verso di lui. Garante: chi ga-


rantisce, assicura il
Prima di concedere il prestito e la rateizzazione, e quindi prima di mantenimento di un
stipulare il contratto, la banca o il soggetto finanziatore devono as- obbligo altrui sotto
sicurarsi che il soggetto che lo richiede abbia la possibilità effettiva la propria responsa-
bilità.
di restituire il denaro.

50
51
Alcune variabili possono essere la regolarità dello stipendio o la
presenza di eventuali inadempienze passate; nel caso la singola

Pianifcazione e investimento
persona non abbia possibilità di assicurare la restituzione o la pun-
tualità della rata, viene chiesta garanzia di pagamento da parte di
una terza persona, il garante che soddisfi i requisiti e che, in caso
di inadempienza, subentri pagando quanto stabilito.

Il mutuo
Anche il mutuo, del quale avrai spesso sentito parlare, è una forma
di finanziamento che viene concessa alle persone solitamente per
l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di una casa.
È correttamente denominato mutuo ipotecario in quanto il paga-
mento delle rate da parte del debitore, cioè colui che ha chiesto il
prestito e che quindi è in debito, è garantito da un’ipoteca sull’im- 4
mobile in oggetto, cioè una garanzia che permetterebbe al creditore,

capitolo
la banca o l’istituto creditizio, di espropriare (diventare proprietario)
l’immobile se il debitore non rispettasse i pagamenti delle rate sta-
bilite dal contratto.

La durata di questo tipo di finanziamento varia dai 5 ai 30 anni,


durante i quali il denaro prestato viene reso a rate generalmente
mensili, trimestrali o semestrali.
Solitamente la banca, o gli altri intermediari finanziari che possono
concedere prestiti, hanno la facoltà di concedere un importo che non
superi l’80% del valore dell’immobile; a volte però questa percen-
tuale può essere aumentata se il debitore dimostra di avere sufficien-
ti garanzie per sostenere la restituzione del prestito.

Il denaro viene restituito alla banca con un tasso di interessi che


può essere fisso, cioè costante e uguale per tutto il periodo, o varia-
bile, quando il calcolo degli interessi si modifica nel tempo in rela-
zione all’andamento del costo del denaro. A parità di durata i tassi
variabili all’inizio sono inferiori di quelli fissi, ma dal momento che
sono influenzati dai cambiamenti economici, possono aumentare
nel tempo anche improvvisamente, facendo così salire anche la rata.
La richiesta della cifra corrispondente al prestito deve essere pro-
porzionale alla disponibilità del richiedente, che deve cioè essere in
grado di sostenere la spesa delle rate che dovrà restituire.
Per questa ragione la rata non può superare un terzo del reddito
disponibile, calcolando così che i restanti due terzi siano sufficienti
per il sostentamento e per le spese correnti di gestione della casa.
Richiedere un mutuo per acquisti importanti come questi è una prati-
ca molto diffusa ed è fondamentale analizzare bene la propria situa-
zione e la propria disponibilità per non ritrovarsi nell’impossibilità di
saldare il debito nei tempi e nelle modalità stabilite dal contratto.

Investimento e rischio
Come puoi utilizzare i tuoi guadagni?
Tra le varie opzioni, c’è quella di investire il proprio denaro, operazio-
ne che va oltre il risparmio, in quanto consente di far fruttare e au-
mentare i propri guadagni. Investire, cioè impiegare un capitale in un
certo modo per farlo aumentare, non è un’operazione così semplice:
bisogna essere molto abili per non perdere i propri soldi in investimen-
ti sbagliati.
Ci sono tanti modi in cui poter investire: alcuni più sicuri, come le
obbligazioni, in cui sei certo di riavere indietro il tuo denaro e di ritro-
varti con qualche soldo in più in tasca; altri, le azioni, più rischiosi, da
cui non è detto che si riesca a trarre profitto; anzi, si potrebbe perdere
l’investimento iniziale!

Le obbligazioni sono i prestiti a un ente o a un’azienda. Hanno una


scadenza al termine della quale hai la garanzia che il prestito (più un
interesse) ti sarà rimborsato integralmente.

L’azione rappresenta una piccola quota di un’impresa: possedere al-


meno un’azione di un’impresa significa diventarne socio. Se l’impresa
va bene e guadagna guadagni anche tu. Se va male puoi perdere parte
Pianifcazione e investimento

del capitale che hai investito.

Ebbene, comprando e vendendo azioni e obbligazioni in Borsa po-


tresti guadagnare un bel gruzzoletto! L’interesse paga il rischio. Più il
rendimento che ti viene proposto è alto e più l’investimento che fai è
considerato rischioso (rischi che non ti venga restituito).

Attività
4 1. Rispondi alle seguenti domande.
• Sapresti definire cos’è un’ipoteca?
capitolo

• Qual è la differenza tra il tasso fisso e quello variabile?


• A quanto corrisponde la percentuale massima di valore dell’immo-
bile che può essere mutuabile?

52
Attività
Una quantità di denaro può essere prestata o depositata in banca, viene indicata con il
termine “capitale” e con il simbolo C. Il compenso che si riceve per il deposito o prestito
viene indicato con il termine “interesse” e con il simbolo I. L’interesse espresso utiliz-
zando la percentuale viene detto “tasso di interesse” e indicato con il simbolo r. L’interes-
se maturato dipende sempre dalla durata del deposito o prestito e tale durata o “tempo”
viene indicata con il simbolo t.

CalColo dell’interesse
1. Risolvi i seguenti problemi.
• La somma di € 7 000 viene depositata in banca per un anno. A fine anno si ritirano € 7 200. Indica:
• la somma che corrisponde al capitale depositato ...............................................................
• la durata del deposito ...................................................................................................
• l’interesse maturato .....................................................................................................

• Il signor Bianchi ha prestato una somma per 6 mesi con l’interesse di € 145. Se allo scadere dei
sei mesi riceve dal suo debitore € 2 730. Indica:
• l’interesse maturato .....................................................................................................
• la durata del prestito ....................................................................................................
• la somma che corrisponde al capitale prestato ..................................................................

2. Completa.
Un capitale è stato impiegato per 1 anno al tasso d’interesse del 6%, significa che il capitale
frutterà un interesse di:
• 6 su € 100; 60 su € 1 000 .................. su € 10 000 .............su € 100 000 ........... su € 1 000 000
• 3 su € 50 .......... su € 500 ................... su € 5 000 ............. su € 50 000 ............. su € 500 000
• 12 su € 200 .... su € 2 000 .................. su € 20 000 ............ su € 200 000 ........... su € 2 000 000

3. Leggi e completa.
a. La formula che permette di calcolare l’interesse, quando il tempo è espresso in anni, è la seguente:
I = C·r·t .
100
Applica la formula e calcola l’interesse maturato attraverso l’impiego del capitale che viene indi-
cato in ciascuna situazione.


Attività
Capitale di € 5 000 impiegato al tasso del 2% per 1 anno.
..................................................................................................................................

• Capitale di € 7 500 impiegato al tasso dell’1,5% per 2 anni.


..................................................................................................................................

• Capitale di € 12 000 impiegato al tasso del 2,5% per 3 anni.


..................................................................................................................................
Attività
b. La formula che permette di calcolare il capitale, quando il tempo è espresso in anni, è la se-
guente: C = I·100
r·t
.
Applica la formula e calcola il capitale che ha maturato l’interesse indicato in ciascuna situa-
zione.
• Interesse di € 1 350 maturato al tasso del 3% per 2 anni.
..................................................................................................................................
• Interesse di € 540 maturato al tasso del 2,7% per 1 anno.
..................................................................................................................................
• Interesse di € 810 maturato al tasso del 1,8% per 3 anni.
..................................................................................................................................

c. La formula che permette di calcolare il tasso d’interesse, quando il tempo è espresso in anni, è
la seguente: r = I·100
C·t
.
Applica la formula e calcola il tasso d’interesse al quale è stato impiegato il capitale indicato in
ciascuna situazione.
• Capitale di € 8 000 impiegato per 1 anno che ha maturato un interesse di € 320.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
• Capitale di € 2 350 impiegato per 3 anni che ha maturato un interesse di € 564.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
• Capitale di € 25 000 impiegato per 2 anni che ha maturato un interesse di € 1 000.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................

d. La formula che permette di calcolare il tempo d’impiego di un capitale, quando il tempo è espres-
so in anni, è la seguente: t = I·100
C·r
.
Applica la formula e calcola il tempo che è servito per maturare l’interesse indicato in ciascuna
situazione.
• Capitale di € 5 500 impiegato al tasso del 4% che ha maturato un interesse di € 440.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................

• Capitale di € 50 000 impiegato al tasso del 5,5% che ha maturato un interesse di € 8 250.
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................

• Capitale di € 10 000 impiegato al tasso dell’8% che ha maturato un interesse di € 4 800.


..................................................................................................................................
..................................................................................................................................

54
55

ATTENZIONE: un capitale può essere impiegato anche per un tempo inferiore a un anno, cioè
per un certo numero di mesi oppure di giorni. In questi casi, nelle formule, al tempo che
abbiamo indicato con t si deve sostituire la frazione che rappresenta il numero dei mesi su un
totale di 12 oppure il numero dei giorni su un totale di 360 (l’anno commerciale viene sem-
pre considerato come se tutti i mesi avessero 30 giorni). Il tasso d’interesse viene attribuito
sempre considerando un anno, ecco perché quando il tempo è espresso in mesi l’interesse va
rapportato all’intero anno cioè a 12 mesi. La stessa cosa vale per il tempo calcolato in giorni
con l’interesse che va rapportato all’intero anno cioè a 360 giorni.

4. Ricorda che nelle formule relative al calcolo dell’interesse se il tempo è espresso in mesi
dovrai modificare così: t → 12 t . Dunque:

C·r·t I·100 diventa ...................................


I= diventa ................................... C=
100 r·t

I·100 diventa ................................... I·100 diventa ...................................


r= t=
C·t C·r

5. Ricorda che nelle formule relative al calcolo dell’interesse se il tempo è espresso in giorni
t . Dunque :
dovrai modificare così: t → 360
C·r·t I·100
I= diventa ................................... C= diventa ...................................
100 r·t

I·100 diventa ................................... I·100 diventa ...................................


r= t=
C·t C·r

6. Completa.
a. Calcola l’interesse maturato da un capitale di € 30 000 impiegato al tasso del 6% in:

• 4 mesi .......................................................................................................................

• 100 giorni ..................................................................................................................

b. Calcola il capitale che impiegato al tasso del 2% ha fruttato un interesse di € 560:

• 7 mesi .......................................................................................................................
Attività

• 40 giorni ....................................................................................................................

c. Calcola il tasso d’interesse con il quale è stato impiegato un capitale di € 36 000 fruttando l’in-
teresse di € 600 in:

• 5 mesi .......................................................................................................................

• 80 giorni ....................................................................................................................
5
Capitolo

L’impresa
Una buona idea non è sufficiente a determinare il successo di
un’impresa; per essere un buon imprenditore ti occorreranno alcune
competenze importanti: saper produrre, saper vendere e saper gestire.
L’impresa

5
capitolo

56
57

capitolo L’impresa
5
Che cos’è un business
Business? Parola molto interessante, legata al mondo degli affari,
che sicuramente avrai sentito numerose volte! Il termine identifica Imprenditore:
persona che avvia
generalmente un’attività economica nella quale un imprenditore, in modo autonomo
cioè colui che ha l’idea e la realizza, vende il suo prodotto o servi- un’attività economica
zio alle singole persone (business to consumer) o ad altre aziende indipendente
con l’obiettivo di
(business to business) ricavandone un profitto. ottenere un profitto.
Negli Stati Uniti si dà molta importanza al concetto di business sin Servizio: lavoro
svolto da qualcuno
da piccoli, questo dovrebbe aiutare i bambini a pensare in modo per qualcun altro.
imprenditoriale, non tanto per il guadagno e il profitto, quanto per Profitto: reddito
le abilità e le competenze trasversali che si approfondiscono e si dell’impresa,
risultante dalla
acquisiscono diventando “imprenditori”. differenza tra il
Sai qual è l’immagine simbolo negli Stati Uniti per un ragazzo che si valore prodotto e
venduto e i costi di
vuole avvicinare per la prima volta ad un’attività imprenditoriale? Il produzione.
banco di limonata fuori da casa propria.

Qualche regola prima di iniziare un’attività


1. Fare un’analisi dei bisogni
Dovresti cioè valutare se ciò che
proponi risponde ad un bisogno re-
almente esistente nel territorio o,
nel caso non sia proprio un bisogno,
soddisfi almeno un desiderio. Potreb-
be funzionare questo business di
limonate nel luogo in cui vivi? Sarà
una bevanda apprezzata? Ci sono
tante persone alle quali puoi rivol-
gerti? Sarà per tutti o punterai su
qualcuno in particolare? Hai un
target chiaro, cioè un obiettivo, un
destinatario?

2. Realizzare un business plan


Cos’è un business plan? Un pro-
L’impresa

getto che presenta la tua idea im-


prenditoriale e le modalità con la
quale intendi realizzarla. All’inter-

5
no del business plan è fondamen-
tale il piano finanziario, cioè una
sorta di budget che ti consenta
capitolo

di comprendere di quanto denaro


avrai necessità per avviare l’attivi-
tà e la previsione di quali profitti
otterrai nel tempo.

58
59
Vediamo ora di che cosa avresti bisogno per aprire anche tu questa
attività.
Limoni, spremiagrumi, bancone, bicchieri: queste potrebbero quasi
essere definite come le materie prime delle quali non puoi fare a
meno. Potresti anche aggiungere alcuni accessori: tovaglioli e can-
nucce per una presentazione più carina e per agevolare anche i più
piccoli. Se poi dovessi avere due spremiagrumi e un’altra persona ad
aiutarti, riusciresti a restare nel tuo budget previsionale?

L’impresa
5

capitolo
Il business plan, come hai visto, è molto importante per presentare
la propria idea anche all’esterno e trovare investitori, cioè persone
che mettono a disposizione del denaro e altre risorse perchè credono
che il tuo business sia vincente.
A questo punto, non dimenticare che la base del business è il profit-
to. Quanto costerà il tuo bicchiere di limonata? Calcola quindi molto
bene queste due cose: quanto hai speso per realizzare il tutto (fai
la somma della spesa sostenuta per le materie prime, dell’energia
elettrica utilizzata e delle ore dedicate) e il tempo in cui vorrai recu-
perare l’investimento iniziale.

Attenzione! Se la tua limonata costerà troppo non la comprerà nes-


suno! Ma correresti lo stesso rischio se al tuo vicino di casa venisse
in mente la stessa idea e vendesse il bicchiere a un costo inferiore…
Nel tuo progetto valuta molto bene anche il “quando” e il “dove”.
Niente di meglio di una bella limonata dissetante nelle assolate gior-
nate estive, non vale altrettanto per il mese di gennaio. Potresti inoltre
posizionarti in un punto dove passeggiano spesso molte persone.
Il commercio
Ora che ti sei messo in affari, sei un piccolo imprenditore! È stato
semplice, no? A questo punto non ti resta che vendere la tua gustosa
limonata…
Dovrai quindi scambiare il tuo prodotto con un corrispettivo in de-
naro: ecco il mondo del commercio!
Il commercio, infatti, è un’attività economica che consiste nello
scambio di un prodotto o di un servizio. Le persone commerciano
sia come privati, sia come lavoratori di un’azienda, sia all’interno
del loro Paese (commercio interno) sia con persone e aziende di altri
Paesi (commercio internazionale).

La domanda e l’offerta
Sia che tu venda la tua limonata ai tuoi vicini o ai passanti, o fuori
dall’Italia, posizionerai sempre il tuo prodotto sul mercato, perché, Commercio interno:
come abbiamo visto, è il mercato il luogo dove avvengono gli scam- scambio di beni e
bi tra compratori e venditori o intermediari. servizi tra persone e
aziende della stessa
A te, venditore, spetta l’offerta, cioè la quantità di limonata che in nazione.
un dato momento metterai a disposizione del mercato a un determi- Commercio
nato prezzo. L’offerta si definisce come la quantità di prodotto o di internazionale:
scambio di beni e
bene o di un servizio disponibili. Mentre la domanda è la quanti- servizi con persone e
tà di un prodotto, di un bene o di un servizio che i consumatori aziende di altri Paesi.
vogliono comprare.
L’impresa

5
capitolo

60
61
Immagina di avere solo 10 bicchieri di limonata. La tua bevanda
sarà così buona e tu sarai così abile che ben più di 10 persone sa-
ranno pronte ad acquistarla: in questo caso l’offerta sarà limitata,
ma la domanda elevata.
Che cosa devi fare a questo punto? Se sei imprenditore, il tuo obiet-
tivo è il profitto, quindi aumenterai il prezzo della limonata, perché
più la gente vuole qualcosa, più è disposta a pagare. È la legge
della domanda e dell’offerta!
Ricorda infine che gli imprenditori più in gamba si preoccupano

L’impresa
dell’impatto che il loro business ha sulla realtà circostante: dimo-
strano così di essere responsabili nei confronti dell’ambiente e del-
la società. Si parla di Responsabilità Sociale d’Impresa.

capitolo
Come avviare un’attività
Ora che conosci i trucchi del mestiere, ecco alcune informazio-
ni pratiche per avviare un’attività nel nostro Paese. Supponiamo
che il tuo banchetto di limonate si trasformi in un negozio. Serve
qualche permesso? A chi chiederlo? In Italia se il tuo è un piccolo
negozietto, grande meno di 250 mq, non hai bisogno della licenza.
Se invece pensi in grande e vuoi un negozio che si rispetti, dovrai
ottenere la licenza: si tratta dell’autorizzazione rilasciata dallo Sta-
to a chi vuole svolgere una determinata attività economica.

Prima di metterti in affari, tieni d’occhio le regole che riguardano


il tuo settore di business! Per la vendita di alimentari, ad esempio,
è necessario seguire dei corsi legati al tema dell’igiene e ottenere il
certificato che garantisca frequenza e apprendimento.
Potresti poi anche scegliere di vendere limonate on-line!
Il commercio elettronico (e-commerce) indica la vendita e l’acqui-
sto di beni e servizi sul web, ed è una realtà in grande espansione.
Infatti i costi per avviare e mantenere un negozio in rete sono ri-
dotti e si possono raggiungere molti più utenti.
Il marketing
Per far decollare il tuo progetto e riuscire a “piazzare”, cioè vendere,
le tue limonate è importante adottare una strategia mirata, cioè pen-
sare a tutti i mezzi e le azioni necessari a raggiungere il tuo scopo,
di questo si occupa appunto il marketing.
Sono state identificate tante teorie pronte a individuare la strada mi-
gliore per far funzionare la propria impresa, quella più nota è quella
del marketing mix (anche detta delle 4 p), la combinazione cioè
degli elementi giusti per creare un’impresa che sfonda.

La teoria delle 4 p
• PRODUCT: il tuo prodotto per essere proposto al mercato deve
avere delle qualità che lo fanno distinguere dagli altri prodotti
simili. La qualità migliore è spesso figlia di un segreto indu-
striale oppure di un forte impegno in ricerca e innovazione.
Il tuo bicchiere di limonata è sicuramente vincente! Perché?
Qual è l’ingrediente segreto che fa la differenza? Che cosa hai
scoperto che lo rendo più buono degli altri?

• PRICE: come avrai già capito, il prezzo è un aspetto indispensa-


bile: non troppo alto né troppo basso, su di esso si fonda tutto
l’aspetto del profitto!
Ripensandoci, daresti ancora lo stesso prezzo al tuo bicchiere? E
se qualcuno volesse comprare un bicchiere per ciascuno dei suoi
figli saresti disposto a fare una promozione famiglia? Potrebbe
rivelarsi davvero strategico… E sai quali sono i periodi dei saldi?
Occasioni imperdibili!

• PROMOTION: l’immancabile pubblicità e i suoi canali pro-


mozionali.
Molti prodotti devono la loro fortuna ad una campagna pub-
blicitaria veramente azzeccata! Ti sei ricordato di promuo-
vere la tua limonata presso i vicini e gli amici? Potresti met-
L’impresa

tere degli annunci nelle bacheche delle scuole che conosci!

• PLACEMENT: la strategia del punto vendita, come la posizione

5 del negozio, ma anche la modalità e i mercati su cui verrà distri-


buito il prodotto.
capitolo

Sicuro di aver scelto un buon punto dove posizionare il tuo ban-


chetto? È sufficientemente visibile, oppure no?

62
63
63
Slogan e loghi vincenti
Slogan e loghi vincenti
Che nome hai dato alla tua impresa? E quale slogan (una breve
Che nome
Che
frase, nome hai dato
hai
un ritornellodatomusicale…)
alla tua
alla tua impresa?
impresa?
utilizziEEperquale
quale slogan (una
slogan
promuoverla? utilizzi
Anche per
breve il
promuoverla?
frase, un Anche
ritornello il logo
musicale…) ha una parte
utilizzi per importante
promuoverla?
logo (cioè il simbolo che rappresenta il tuo prodotto) ha una parte nel presen-
Anche il
tarlo!(cioè ilnel
logo
importante simbolo che rappresenta il tuo prodotto) ha una parte
presentarlo!
importante nel presentarlo!
Alla base
Alla base didi unaunacampagna
campagnadidimarketingmarketingefficace
efficaceci cideve deve sicu-
sicura-
ramente
Alla
mente base essere
di una
essere un buon
campagna
un buon prodotto
prodotto e
di marketing questo
e questo èefficaceè sicuramente
sicuramenteci deve il pre-
sicura-
il presup-

L’impresa
supposto
mente indispensabile
essere un buon
posto indispensabile affinché
prodotto
affinché si ottengano
e questo èdei
si ottengano dei
sicuramente buoni
buoni risultati. risultati.
il presup-
Se il

L’impresa
Se
postoil
prodotto prodotto o
indispensabile il servizio
o il servizioaffinché che si intende
si ottengano
che si intende promuovere
dei buoni
promuovere nonvalidi,
nonrisultati.
sono sono
Se il
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prodotto ciservizio
sarà alcuna
o ilalcuna che sicampagna
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promuovere nonche sono funzioni.
validi,è
non ci sarà campagna di marketing che funzioni. Questa
Questa
non ci è sicuramente
sarà alcuna la basedidimarketing
campagna ogni successo.che funzioni. Questa è
5
sicuramente la base di ogni successo.

5
sicuramente la base di ogni successo.
È importante, però, prestare bene attenzione ad alcuni aspetti
È importante, però, prestare bene attenzione ad alcuni aspetti che

capitolo
Èche possono erroneamente
importante, però, prestare apparire
bene come “dettagli”.
attenzione ad alcuni Il logo che
aspetti e lo
possono erroneamente apparire come “dettagli”.

capitolo
slogan che caratterizzano
possono l’impresa
comesono sicuramente aspetti fon-
Il logo e erroneamente
lo slogan che apparirecaratterizzano “dettagli”.
l’impresa sono sicuramente
damentali,
Il in
logo fondamentali, quanto
e lo slogan che rappresentano
caratterizzano l’impresa
l’impresa e diventano
sono sicuramente l’im-
aspetti in quanto rappresentano l’impresa e diventano
maginefondamentali,
aspetti che si riconosce. Probabilmente
in quanto rappresentano anche tu avrai
l’impresa in mente
e diventano
l’immagine che si riconosce. Probabilmente anche tu avrai in mente
imprese
l’immagine di cui riusciresti
cheriusciresti
si riconosce. visivamente
Probabilmente a riconoscere
anche tu ilavrai il logo o di
ino mente
imprese
cui di
sapresti cui recitare lo visivamente
slogan. Possono a riconoscere
essere esempi logo
di di cui
imprese
imprese
sapresti di cui riusciresti
canticchiare visivamente
lo segno
slogan. Possono a riconoscere
essereproprio
esempiil logo o di cui
di imprese
che hanno
sapresti lasciato un
canticchiare lo slogan. e hanno
Possono colpito
essere esempi attraverso
di imprese la
che
loro hanno
campagnalasciato
di un segno eche
marketing, hannoha colpito proprio
permesso di farsiattraverso
ricordare. la
che
loro hanno
campagna lasciato un segno che
di marketing, e hanno colpito di
ha permesso proprio attraverso la
farsi ricordare.
loro campagna di marketing, che ha permesso di farsi ricordare.
Il logo
Il logo
Nel momento in cui viene scelto il logo che rappresenta l’impresa è
Nel momento
importante in cui viene
considerare alcuniscelto il logo
fattori che rappresenta l’impresa è
decisivi:
importante considerare alcuni fattori decisivi:
• Il colore: come avrai già capito i colori evocano contesti e sensazioni
• Il
checolore:
spessocome avrai al
riportano giàsettore
capitospecifico
i colori evocano contesti
dell’impresa e sensazioni
(imprese green
che spesso riportano al settore specifico dell’impresa (imprese
hanno spesso loghi verdi, così come aziende legate al mare li hanno green
hanno spesso loghi verdi, così come aziende legate al mare li hanno
azzurri…).
azzurri…).
Pare che il rosso sia un colore davvero vincente: tante delle imprese
Pare che il rosso
che hanno sia un colore
più successo davverohanno
nel mondo vincente: tante
infatti dellediimprese
il logo questo
che hanno più successo nel mondo hanno infatti il logo di questo
colore! E tu, che colore hai utilizzato per promuovere la tua succosa
bevanda? Probabilmente non il nero o il grigio se vuoi ricordare la
“solarità” del tuo prodotto…
• La forma: il logo è generalmente un simbolo o un’immagine legata
all’impresa ma non deve necessariamente rappresentare i prodotti ad
essa correlati.
Spesso le forme utilizzate per i loghi sono stilizzate, caratterizzate da
linee semplici e poco particolareggiate. Questa semplicità non deve
però cadere nella banalità, per cui si rischierebbe di sostituire ad un
logo dall’effetto pulito e ordinato un’immagine scontata e di scarso
impatto.
Quale può essere quindi il simbolo che rappresenta al meglio la tua
impresa? Sarebbe scontato rispondere “un limone”, ma la realizza-
zione grafica (cioè il modo in cui viene disegnato) potrebbe davvero
fare la differenza.
Un limone con occhiali da sole potrebbe essere più simpatico e di
effetto, ma fai attenzione! Potrebbe non essere un’idea così originale
se qualcun altro ci ha già pensato ed esiste già un logo simile.

Lo slogan
Per quanto riguarda lo slogan, invece, alcune scelte possono davvero
rendere l’impresa “memorabile”:
• scegliere una frase che parli del prodotto che si sta promuovendo,
aspetto importante per collegare la frase all’impresa, cosicché non
diventi solo un simpatico motivetto fine a se stesso;
• in caso di slogan “cantati” si possono scegliere basi di canzoni già
famose che ne agevolino la memorizzazione (in questo caso atten-
zione ai costi);
• se invece si inventano slogan totalmente inediti, sarà importante sta-
re attenti a creare ritmi orecchiabili, che a volte diventano veri e
propri “tormentoni” e che quindi, ancora una volta, aiutino a ricor-
dare l’impresa.
L’impresa

5
capitolo

64
65
Attività
1. Completa.
• Quali tra i nomi di imprese che ricordi, ti sembrano particolarmente
coerenti nel logo per colore e per forma con i prodotti che promuo-
vono?

.........................................................................................................................................

L’impresa
.........................................................................................................................................

• Riesci a ricordare almeno tre loghi di imprese famose in tutto il mon-


do di colore rosso?

................................................................................................... 5

capitolo
...................................................................................................

• Quali slogan sono a tuo avviso entrati tra i più memorabili e per
quale motivo?

...................................................................................................

...................................................................................................

• Dopo quanto appreso sui loghi e slogan vincenti, come rappresente-


resti la tua impresa?

Nome

...................................................................................................

...................................................................................................

Slogan

...................................................................................................

...................................................................................................

Logo
Al fianco di queste annotazioni che stanno alla base del marketing
tradizionale, si sviluppano da anni tutta una serie di strategie legate
al marketing non convenzionale, che non prevedono volantini o car-
telloni pubblicitari per far conoscere un prodotto, ma, ad esempio,
video su Youtube, rappresentazioni o installazioni particolari nelle
piazze, l’inserimento del prodotto in un film.
Ma lo strumento sul quale puntare di più nel marketing non convenzio-
nale è il passaparola delle persone, che, senza saperlo, fanno la migliore
pubblicità.

Come avere successo nel biz


Come avrai capito, il mondo del business (normalmente abbreviato
in “biz”) è molto competitivo e avere una buona idea non è suffi-
ciente per avere successo. Il successo deriva piuttosto da un insieme
ben equilibrato di fattori che ti aiuterà a trovare la formula vincente!
Vediamo qualcuno di questi fattori, cioè un piccolo elenco di sempli-
ci regole da seguire per riuscire a raggiungere il tuo obiettivo.

1. Studiare non è poi così male


Ti sorprenderà, ma tutto parte proprio dallo studio! Abbiamo già dimo-
strato l’importanza della matematica, ma è solo una delle conoscenze
per sfondare, inutile dire quanto siano importanti le lingue: oltre all’in-
glese, che è ormai dato per scontato, oggi si cominciano a pretendere
spagnolo, cinese e arabo! Avrai intuito anche che è indispensabile do-
cumentarsi: studiare anche l’economia, i mercati, la finanza, il marke-
ting e gli aspetti tecnici del settore all’interno del quale ti inserisci.

2. Conosci te stesso
Ognuno ha caratteristiche e peculiarità differenti che lo rendono
speciale e unico: conoscerle, migliorarle e approfondirle è il segreto
per fare il proprio lavoro sempre con grande passione!

3. La qualità prima di tutto


fornirsi di
Va bene fornirsi di risorse
materieprime
primea abasso
basso costo
costo perper guadagnare
guadagnare di
di più,
più, ma ima
tuoii clienti
tuoi clienti meritano
meritano qualità!qualità! Ladiventerà
La qualità qualità diventerà
un punto
auntuopunto a tuo
favore perfavore
creare per creare fidelizzazione
fidelizzazione (cioè per
(cioè per rendere rendere
veramente
L’impresa

veramente fedeli ai tuoi prodotti i tuoi clienti) e assicurare che i


fedeli ai tuoi prodotti i tuoi clienti) e assicurare che i clienti tornino
clienti
da te e tornino da tedai
non corrano e non
tuoi corrano dai tuoi concorrenti.
concorrenti.

5
capitolo

66
67
4. Sii innovativo
Essere innovativo non significa solo avere un’idea brillante o realiz-
zare l’invenzione del secolo; innovativo può essere anche il modo
in cui presenti l’idea, in cui la commercializzi, ma anche il diverso
utilizzo (o riutilizzo) che fai di un prodotto o servizio già esistente.

5. Taglia il traguardo prima degli altri


Altre persone possono avere idee buone come le tue, ma se sarai in
grado di “fiutare” l’affare prima degli altri il vantaggio andrà tutto a

L’impresa
tuo favore!

6. Fai il gioco di squadra


Non sarai
saraisolo,
solo,altre
altrepersone lavoreranno
persone con con
lavoreranno te e te
il gioco di squa-
e il gioco di
dra (think
squadra team)
(team
ricompensato
working)
sarà fondamentale.
economicamente,
di essere ricompensato
Chi lavora
sarà fondamentale. Chihalavora
ma la valorizzazione
economicamente,
dirittoha
di diritto
essere
e l’incoraggia-
ma la valorizzazione
5

capitolo
mento verso i tuoi collaboratori
e l’incoraggiamento verso i tuoipermetterà di raggiungere
collaboratori permetterà risultati
di rag-
giungere
ancora piùrisultati ancora più soddisfacenti!
soddisfacenti!

7. Occhio all’economia
L’economia segue momenti di calo e di rialzo che influenzano parec-
chio le attività imprenditoriali: prestare attenzione a questi momen-
ti, saperli anticipare o almeno fronteggiare, fanno dell’imprenditore
un perfetto navigatore.

8. Esplora nuovi mercati


Anche un’impresa che funziona e che quindi fa guadagni ha sempre
necessità di aggiornarsi, di tenersi al passo con i tempi e esplorare
nuove possibilità di sviluppo. Il mondo si evolve in modo molto
rapido e tutte le possibili minacce devono essere affrontate grazie a
un’attenta analisi di mondi e mercati sconosciuti.

9. Segui il sogno
È importante non perdere mai di vista ciò che si vuole raggiungere
per mantenere vivo l’entusiasmo, ma non dimenticare che concre-
tezza e metodo sono indispensabili per ottenere risultati reali.

10. Non perderti mai d’animo


Ci saranno momenti di difficoltà da affrontare, ma dovrai essere for-
te e tenace per affrontarli con coraggio.
Attività
Quando si accende un mutuo a tasso variabile la rata mensile da pagare viene calco-
lata in base al tasso d’interesse in vigore in quel preciso giorno nel quale si stipula
il contratto davanti al notaio. Se il tasso d’interesse aumenta nei mesi successivi, la
rata da pagare aumenta in proporzione. Se, al contrario, il tasso d’interesse diminui-
sce, allora anche la rata subirà una diminuzione in proporzione. È importante saper
simulare come al variare del tasso d’interesse varia anche la rata per capire se si
sarà in grado di sostenere un aumento e fino a che punto. Visto che, come abbiamo
detto, le rate variano in proporzione al variare del tasso d’interesse, dobbiamo saper
operare con le proporzioni.

Le proporzioni e iL caLcoLo deL quarto proporzionaLe


1. Per ogni proporzione assegnata verifica se è corretta oppure errata e spiega perché.
• 24 : 12 = 50 : 25 .........................................................................................................
• 54 : 9 = 49 : 7 .............................................................................................................

• 15 : 5 = 18 : 6 .............................................................................................................

• 140 : 20 = 630 : 90 ......................................................................................................

• 28 : 2 = 84 : 3 .............................................................................................................

2. Completa.
• Considera la seguente proporzione x : 9 = 27 : 3

Indica i numeri che si definiscono medi:...........................................................................

Indica i numeri che si definiscono estremi: .......................................................................

• Verifica la proprietà fondamentale delle proporzioni e cioè che il prodotto dei medi è uguale al

prodotto degli estremi ..................................................................................................

3. Per ogni proporzione assegnata verifica se è corretta oppure errata applicando la proprietà
fondamentale delle proporzioni.
• 9 : 5 = 72 : 40 .............................................................................................................
• 24 : 3 = 80 : 10 ............................................................................................................
• 12 : 8 = 21 : 14 ............................................................................................................
• 30 : 24 = 56 : 28 ..........................................................................................................
4. Completa.
• Considera la proporzione 42 : 6 = x : 9. Osserva che i due estremi sono noti mentre non si co-
nosce il valore di un medio, che è stato perciò indicato con l’incognita x.

Per la proprietà fondamentale sappiamo che 42∙9 = x∙6 e dunque x = 42·9


6
Scrivi la proporzione, posizionando al posto della x il valore ottenuto.

68
69
• Considera la proporzione x : 48 = 15 : 60. Osserva che i due medi sono noti mentre non si co-
nosce il valore di un estremo, che è stato perciò indicato con l’incognita x.
Per la proprietà fondamentale sappiamo che 48∙15 = x∙60 e dunque x =48·15
Scrivi la proporzione, posizionando al posto della x il valore ottenuto. 60

5. Calcola il valore dell’incognita x in ciascuna proporzione.


• 24 : 15 = 48 : x ............................................................................................................
• 108 : x = 36 : 6 ............................................................................................................
• x : 8 = 112 : 14 ............................................................................................................
• 81 : 72 = x : 32 ............................................................................................................
esercitazione suL caLcoLo deLLe rate di un mutuo
6. Rispondi alle domande.
• La rata di un mutuo è formata da una quota capitale e da una quota di interessi.
Se il mutuo è a tasso variabile e il tasso d’interesse subisce un aumento, aumenterà la quota
capitale? Aumenterà la quota di interessi? Spiega le risposte che hai dato alle due domande.

• La rata di un mutuo a tasso variabile, calcolata al tasso iniziale di 1,75% è formata dalla quota
capitale e dalla quota interessi. Se il tasso d’interesse subisce un aumento dello 0,60%, indica
con quale tasso viene calcolata la nuova rata.
Se il tasso d’interesse subisce una diminuzione dello 0,40%, indica con quale tasso viene cal-
colata la nuova rata. Per calcolare la nuova rata su quale quota verrà applicato il nuovo tasso?

7. Impariamo a calcolare la variazione della rata di un mutuo al variare del tasso d’interesse.
a. La rata di un mutuo a tasso variabile, calcolata al tasso iniziale di 1,75% è formata dalla quota
capitale di € 281,81 e dalla quota interessi di € 112,19. Se il tasso d’interesse subisce un au-
mento dello 0,55% calcoliamo la nuova rata, operando così.
• Si interviene sulla quota interessi, la parte che varia, utilizzando le proporzioni:
112,19 : 1,75 = x : 2,30 → x = 112,19·2,30 =
1,75 1,75
Si è ottenuto la nuova quota interessi.
• Si calcola la nuova rata sommando alla quota capitale, che non varia, la nuova quota interessi.
Rata con l’aumento .......................................................................................................
• Ora supponiamo che il tasso d’interesse subisca una diminuzione dello 0,25%.
Attività
Esegui i calcoli necessari per ottenere la nuova rata, seguendo le istruzioni precedenti.

b. La rata di un mutuo a tasso variabile, calcolata al tasso iniziale del 2,50% è formata dalla quota
capitale di € 322,24 e dalla quota interessi di € 207,66. Se il tasso d’interesse subisce un au-
mento dello 0,30% calcola l’ammontare della nuova rata.

c. La rata di un mutuo a tasso variabile, calcolata al tasso iniziale del 3,10% è formata dalla quota
capitale di € 302,06 e dalla quota interessi di € 257,56. Se il tasso d’interesse subisce una dimi-
nuzione dello 0,40% calcola l’ammontare della nuova rata.
6
Capitolo
L’economia
nel mondo
La Borsa è un mondo piuttosto complesso all’interno
del quale vengono gestiti e scambiati azioni e
strumenti finanziari, cioè accordi che prevedono lo
scambio del denaro cha hai adesso con il denaro che
potresti avere in futuro.
L’economia nel mondo

6
capitolo

70
71

capitolo L’economia nel mondo


6
La Borsa
La Borsa valori è un mercato, un luogo di scambio, con regole molto
La Borsa
ben definite e all’interno del quale la merce di scambio sono proprio gli
strumenti finanziari.
La Borsa
Un Borsa
esempio valori
valori è èunun
di strumenti mercato,
mercato, un un
finanziari luogo di scambio,
giàluogo di scambio,
incontrato sono conleregole molto
con regole
azioni, do-
ben
molto definite
ben e all’interno
definite e del quale
all’interno la merce
del di
quale
cumenti che certificano il possesso di una parte del capitale di una scambio
le mercisono di proprio
scambio gli
strumenti
sono finanziari.
proprio gli strumenti finanziari.
società. Colui che ne possiede diventa “azionista” e vanta alcuni diritti:
Un esempio socio,didipartecipa
esempio
diventa strumenti
strumenti finanziari
alle finanziari
assemblee giàgià
incontrato
diversisono
conincontrati sono
poteri azioni,
le decisionali,
le azioni,do-
cumenti
documenti che certificano
che certificanoil possesso
il possesso di una
di parte
una
guadagna la corrispettiva parte di profitti realizzati nell’anno in caso del
parte capitale
del di
capitale unadi
società.
una Colui
società. che
Colui ne possiede
che ne diventa
possiede “azionista”
diventa
di andamento positivo o perde il denaro investito in caso contrario, e vanta
“azionista” alcuni e diritti:
vanta
diventadiritti:
alcuni
diventa socio, partecipa
insomma diventa
in parte alle
socio, assemblee
partecipa
proprietario con
della allediversi
assemblee
società poteri con
(società decisionali,
per diversi
azioni).
guadagna
poteri la corrispettiva
decisionali, guadagna parte di
la profitti realizzati
corrispettiva
Il termine Borsa deriva da Van de Bursen, nome di una famiglia di ban- parte nell’anno
di profittiin caso
rea-
di andamento
lizzati
chieri Brugespositivo
dinell’anno o perde
(ininBelgio)
caso di ilstemma
andamento
il cui denaroera investito
positivo oinperde
rappresentato casoproprio
contrario,
il denaro da
investito
diventa
tre borse. in
insommacaso contrario,
in parte diventa
proprietario insomma
della societàin parte
(società proprietario
per azioni).
della
Il termine
Sicuramente Borsa
società (Società
avrai deriva per
da
già sentitoVan Azioni).
de Bursen,
parlare di Wall nome
Streetdieuna famiglia
Piazza Affari: disono
ban- Borsa valori: la
Borsa
Borsavalori
valori:è èunun
Il termine
chieri
alcuni di i Borsa
traBruges
mercati(inderiva
Belgio)dail cui
finanziari Van
mondiali,de Bursen,
stemma uno nomeYork,
eraarappresentato
New di una famiglia
proprio
l’altro a Mi-da mercato,
mercato, un un luogo
luogo di
di
di
tre
lano.banchieri
borse. di Bruges (in Belgio) il cui stemma era rappresentato scambio,
scambio, concon regole
regole
proprio da tre Borsa
molto valori:
molto ben la ee
ben definite
Sicuramente
Fino al 1987 si borse.
avrai già sentito parlare
compravano di Wall Street
e si vendevano e Piazza
prodotti Affari: nella
finanziari sono
Borsa
definite
valoridel
all’interno
all’interno è quale
del un
quale
Sicuramente avrai già sentito
finanziari parlare
mondiali, di
unoWall
“Sala delle grida”, una grande stanza rumorosa dove gli operatori Mi-
alcuni tra i mercati a Street
New York,e Piazza
l’altro Affa-
a ur- mercato,
la
la merce
merce di unscambio
di luogo di
scambio
ri:
lano.sonocosa
lavano alcuni tra i mercati
acquistare e cosafinanziari mondiali, uno
vendere comunicando tra aloro
New conYork,
un scambio,
sono
sono gli con regole
gli strumenti
strumenti
molto ben definite e
finanziari.
finanziari.
l’altro
Fino al a Milano.
1987 si compravano
linguaggio in codice fatto di gesti e suoni. e si vendevano prodotti finanziari nella all’interno del quale
“Sala delle grida”, una grande stanza rumorosa dove gli operatori ur- la merce di scambio
lavano cosa acquistare e cosa vendere comunicando tra loro con un sono gli strumenti
finanziari.
linguaggio in codice fatto di gesti e suoni.

La sala delle grida


Fino agli anni ’90 in Borsa gli operatori comunicavano le proprie
scelte “urlando le proprie mosse”, da qui l’appellativo di “Borsa gri-
La sala
data”. delle
Il fatto grida a voce alta permetteva di dichiarare
di comunicare
Fino agli anni la
pubblicamente ’90decisione
in Borsadigli operatori
acquisto o di comunicavano le proprie
vendita dei titoli. La
scelte “urlando le proprie mosse”, da qui l’appellativo
sala delle grida prevedeva un “recinto” all’interno del quale stavano di “Borsa gri-
nel mondo

data”.
gli Il fatto dimentre
intermediari comunicare a voce alta
comunicavano permetteva di dichiarare
gridando.
pubblicamente
Riesci la decisione
ad immaginare di acquisto
il caos o di vendita
di una sala dove tuttidei titoli.
gridano?La sala
Era
delle grida difficile
veramente prevedeva al suo interno
comprendersi! Perunquesta
“recinto” all’interno
ragione del quale
e per comunica-
nel mondo

stavano
re gli intermediari
informazioni riservatementre
anche comunicavano
senza lasciarsi gridando.
intendere da orecchi
indiscreti, si comunicava
Riesci ad immaginare attraverso
il caos di unagestisalaconvenzionali e condivisi
dove tutti gridano? Era
L’economia

solo con i colleghi


veramente difficiledello stesso ufficio.
comprendersi! I gestiragione
Per questa potevano essere
e per di tipo
comunica-
numerico, per definire
re informazioni le quantità
riservate o i prezzi,
anche senza alfabetici,
lasciarsi per da
intendere identifica-
orecchi
re l’impresasio comunicava
indiscreti, la società, oattraverso
simbolici, gesti
relativi all’acquisto,elacondivisi
convenzionali vendita
capitoloL’economia

osolo
l’andamento del mercato.
con i colleghi dello stesso ufficio. I gesti potevano essere di tipo

6
numerico, per definire le quantità o i prezzi, alfabetici, per identifica-
re l’impresa o la società, o simbolici, relativi all’acquisto, la vendita
o l’andamento del mercato.

6
capitolo

72

Economia_06 copia.indd 72
72 01/02/12 14:58
06.indd 3 01/02/12 15:13
73
Oggi la Borsa non è più un luogo fisico dove gli individui com-
prano e vendono, si tratta piuttosto di un sistema organizzato
attraverso la rete che permette di accogliere ordini di acquisto e
di vendita da tutto il mondo.

L’economia nel mondo


Si può “giocare” in Borsa, espressione che identifica l’atto di
comprare o di vendere, acquistando azioni di un’impresa perché
un domani potrebbero valere di più, se il business dell’impresa
funziona e procede positivamente, e quindi guadagnare nel mo-
mento in cui le si rivende ad un valore più alto; ma anche perché
si “crede” nell’impresa e la si vuole sostenere.
Se invece le azioni acquistate non fruttano quanto sperato si può
perdere l’investimento iniziale e anche di più, per tale ragione
si dice che “giocare” in Borsa possa anche essere rischioso. Più
alto è il rischio più alta è la possibilità di rendimento, ma anche
di perdita. 6

capitolo
Tori e Orsi
Il mercato della Borsa è soggetto a rapide e spesso impreviste
azioni. Il periodo “toro” indica un mercato in cui le “quotazio-
ni” (i prezzi degli strumenti finanziari) sono in rialzo, mentre,
al contrario, nel periodo “orso” sono in ribasso. Strani modi per
definire un mercato, vero? Non se ne conosce nemmeno l’origine.
Qualcuno pensa che le espressioni derivino dall’incornata del
toro, che solleva verso l’alto i malcapitati a tiro, e dalla micidiale
zampata dell’orso, che atterra il nemico con un colpo solo!

Attività
1. Rispondi.
Di quali tipi di imprese ti piacerebbe acquistare azioni? Per quale motivo?
Sapresti distinguere la differenza tra un periodo “toro” e uno “orso”?

2. Risolvi i seguenti problemi.


• Quanto capitale
capitale azionario
azionario riuscirebbe ad ottenere l’impresa Fast se 37 Capitale azionario:
investitori decidessero di acquistare 3 azioni ciascuno da € 3,5? la somma raccolta
• Quante azioni da € 15 potrebbe acquistare Maria se avesse a disposizione grazie alla vendita
delle azioni.
un budget pari a 1/3 di € 18 000?
• Quante persone ci vorrebbero per coprire un capitale azionario di €
80 000 se ciascun investitore acquistasse 2 azioni e se ciascuna azione
costasse € 5?
Tori e Orsi
Il mondo finanziario ha omaggiato i due animali: se capiti a Wall Street,
potrai vedere la minacciosa scultura di un toro pesante 3 tonnellate!
Passeggiando per Francoforte, sede della Banca Centrale Europea (BCE),
ti imbatterai nelle statue di un toro e di un orso pronti a fronteggiarsi.
Invece se in Borsa ti danno del “maiale”, non prenderlo come un insul-
to: significa che sei un risparmiatore poco preparato. Ma attento! Potre-
sti essere di fronte a dei “coccodrilli”, speculatori incalliti che comprano
e vendono in modo spregiudicato gli strumenti finanziari per trarne
grandi profitti, in modo non sempre lecito.

I cicli economici
Certamente ti è già capitato di trovarti in riva al mare e osservare
Certamente
le
le onde
onde che si infrangono
infrangono suglisugli scogli
scogli ee poi
poisisiritirano.
ritirano.
Devi
Devi sapere che che ililmovimento
movimentodelle delleonde
ondeè l’immagine
è l’immagine piùpiù adat-
adatta a
ta a descrivere
descrivere l’andamento
l’andamento dell’economia.
dell’economia. L’economia,
L’economia, infatti, siinfatti,
muo-
si
ve muove
in cicli:insucicli:
e giùsu in econtinuazione!
giù in continuazione! Si parla
Si parla perciò perciò
di ciclo di
eco-
ciclo
nomico economico
per definire per l’alternanza
definire l’alternanza
di momenti di belli
momenti positivi
e brutti, in cuie
negativi,
l’intensitàindell’attività
cui l’intensità dell’attività
economica economica
cambia. Bisognacambia. Bisogna
essere preparati
essere preparati
per gestire bene leper“ondate”
gestire bene le “ondate”
dell’economia, dell’economia,
e imparare e im-
a cavalcarle
parare
come un a cavalcarle come un bravo surfista.
bravo surfista.

Ma come si può sapere se siamo nella fase “su” o nella fase “giù”
dell’economia?
Un modo può essere quello di tenere d’occhio il PIL (Prodotto Inter-
no Lordo), e cioè il valore di tutti i beni e servizi prodotti in un Paese
in un certo periodo di tempo. Riconosceresti così le fasi di:
L’economia nel mondo

• prosperità (PIL in crescita),


• recessione (PIL in diminuzione da almeno 6 mesi),
• depressione (produzione ferma e disoccupazione alle stelle),
• ripresa (il PIL ricomincia a salire).

6
capitolo

74
75

L’economia nel mondo


Le Teorie sui cicli economici
Molti famosi economisti hanno tentato di dare una spiegazione dei
cicli economici, elaborando teorie complicate. Tra le più curiose,
6

capitolo
quella di Jevons, uno studioso inglese dell’Ottocento, che attribuì
la causa delle fluttuazioni economiche alle macchie solari. Secondo
Jevons le macchie scure del Sole, influenzando il clima, avevano
conseguenze sui raccolti, e quindi sul prezzo del grano. Jevons non
conosceva ancora il mercato toro e il mercato orso e, a differenza di
te, non sapeva che tori e orsi hanno a che fare con i cicli economici:
i prezzi degli investimenti possono salire per effetto della prosperità
e della ripresa economica, mentre scendono in corrispondenza di
fasi di recessione e di inflazione elevata.

Per non farti trovare impreparato, ecco alcuni accorgimenti utili: ri-
sparmia, sii paziente, pronto ad adattarti e tieni gli occhi bene aperti
per cogliere al volo le opportunità dell’economia!
Parlando di cicli economici ci sono alcuni termini che dovresti cono-
scere: inflazione e deflazione.

Inflazione
L’inflazione
Diciamo cheè potrebbe
l’aumentoessere
del livello generale
definita come dei prezzi. Se
l’aumento delcilivello
fosse
troppo
generaledenaro in circolazione
dei prezzi. Se ci fosseper lo stesso
troppo denaronumero di beni eper
in circolazione la
gente comprasse
lo stesso numero più di quanto
di beni non comprasse
e la gente ci sia da vendere,
più di quantoi prezzinonsi
alzerebbero. Strano,i vero?
ci sia da vendere, prezziEppure mettetevi nei
si alzerebbero. pannivero?
Strano, di unEppure
pastic-
ciere per esempio:
mettetevi nei pannisedisiunspargesse
pasticcierela voce che le sue
per esempio: se torte sono le
si spargesse
migliori
la voce chedel mondo, tuttisono
le tue torte accorrerebbero
le migliori per assaggiarle.
del mondo, tuttiNon ne
accor-
approfitteresti per aumentare
rerebbero per assaggiarle. Noni prezzi, e ottenere per
ne approfitteresti cosìaumentare
un profittoi
maggiore dalla tuacosì
prezzi, e ottenere bravura in cucina?
un profitto Ma probabilmente
maggiore dalla tua bravura faresti
in
pagare
cucina?diMa più le tue torte anche
probabilmente farestinel caso di
pagare in più
cui ledovessi
tue torte spendere
anche
di
nelpiù perinprodurle:
caso cui dovessimagari per colpa
spendere dell’aumento
di più per produrle: del magari
costo della
per
frutta e del cioccolato.
colpa dell’aumento del costo della frutta e del cioccolato.
Quindi quando aumenta la domanda (cioè la richiesta di acquisto)
aumentano anche i prezzi; così come aumentano i prezzi anche
quando aumentano
aumentano ii costi
costi di
di produzione,
produzione,eesisiha hal’inflazione.
l’inflazione.
Quando si innesca, l’inflazione sembra inarrestabile: certo non
sarebbe piacevole scoprire che quel DVD che tanto desideravi e
che avevi adocchiato in vetrina a 15 euro, oggi ne costa 18 e do-
mani magari 20! Ancora più terribile sarebbe se questo succedes-
se per i beni di prima necessità… E in effetti si parla di inflazione
quando tutti i beni e i servizi si pagano di più.
L’inflazione è anche la causa del cambiamento del valore del de-
naro: sembra incredibile, eppure il valore del denaro non è sem-
pre rimasto lo stesso: dal 1861, l’anno dell’Unità d’Italia, si è
ridotto di oltre 7000 volte!

Deflazione
Probabilmente stai pensando che sarebbe bello se i prezzi, invece di
aumentare, diminuissero: così, con poco, potresti comprarti tutto
quello che vuoi. E invece anche la diminuzione generale dei prezzi, o
deflazione, non è un buon segnale per l’economia. Prova a pensare:
immagina di volere a tutti i costi il videogame del momento o una
T-shirt all’ultima moda. Probabilmente, sapendo che il prezzo sta
L’economia nel mondo

scendendo, rimanderesti l’acquisto, in attesa che il prezzo cali ancor


di più, per fare un affare! Se tutti facessero come te, la scarsità della
domanda provocherebbe ulteriori ribassi: le aziende hanno infatti
bisogno di piazzare i loro prodotti anche con un profitto inferiore, ma
ricavi minori per le aziende significano tagli alle spese e soprattutto
agli stipendi dei lavoratori, che, guadagnando di meno, non
potrebbero comprare granché… Insomma, si darebbe il via a una
spirale negativa! In definitiva: quando si abbassa la domanda, si

6
abbassano anche i prezzi e si ha la deflazione.
capitolo

Oggi, per fortuna,


Ma oggi, c’è qualcuno
per fortuna, che vigila
c’è qualcuno sulla sulla
che vigila stabilità dei prez-
stabilità dei
zi, la Banca
prezzi, Centrale
la Banca Europea
Centrale (BCE).
Europea (BCE).
La sua missione è quella di mantenere l’inflazione nell’area
dell’euro sul livello del 2% nel medio termine.

76
77
Immagina di dover fare la spesa una volta al mese:
sicuramente ti munirai di un carrello, in cui metterai frutta,
verdura, pane, pasta, latte, carne e tutto ciò che ti occorre.
Quanto spenderesti? Più o meno dello stesso mese di un anno

L’economia nel mondo


fa? Se avrai speso intorno al 2% in più, possiamo dire che i
prezzi sono rimasti stabili. Il tuo carrello è il cosiddetto
“paniere” che consente di valutare le variazioni dei prezzi di anno
in anno.

capitolo
Il paniere viene aggiornato costantemente: nel 2011 conta oltre
1300 prodotti, tra cui – novità – il salmone affumicato e i tablet di
ultima generazione!

Economia e Stato
Nel momento in cui acquisti qualcosa in un negozio, al centro commer-
ciale o in internet, diventi un cliente che paga per ottenere il prodotto
che desidera. Il prezzo che paghi serve anche per coprire le spese dello
stipendio delle persone che lavorano, ad esempio per la produzione, la
vendita e le attività di marketing di quel prodotto.
Ma ti sei mai chiesto come venga riconosciuto il compenso di professio-
nisti come ad esempio gli insegnanti, i vigili del fuoco o gli infermieri?
Da quali entrate provengono i soldi per poter pagare i loro stipendi?
Queste sono solo tre delle tante professioni che rientrano tra i lavori
pubblici, cioè quelle professioni che vengono pagate dallo Stato. A
questo punto ti starai chiedendo: dove trova i soldi lo Stato?
La risposta è dalle tasse e dalle imposte che i singoli cittadini e le
imprese pagano proprio allo Stato.
I servizi pubblici
Andiamo con ordine. Ci sono alcune attività che sono ritenute un di-
ritto di tutti i cittadini e che, come tali, lo Stato ha scelto di sostenere
coprendo gran parte dei costi cosicché nel momento in cui se ne ha
bisogno possano essere disponibili ed utilizzabili gratuitamente o
con costi contenuti. Si tratta dei servizi pubblici.
Tra questi possiamo riconoscere quelli primari: l’istruzione, la sanità,
la sicurezza, l’assistenza sociale, la previdenza sociale, la giustizia.

• Le spese relative all’istruzione permettono agli studenti, obbli-


gatoriamente dai 6 ai 16 anni e volontariamente nelle età succes-
sive, di andare a scuola (scuola pubblica o statale), di studiare
per prepararsi per il proprio futuro con i propri coetanei e con il
supporto dei propri insegnanti. Le tasse che vengono quindi pa-
gate da tutti i cittadini e dalle famiglie degli studenti per questa
voce servono, ad esempio, per lo stipendio degli insegnanti e dei
dirigenti, per gli edifici scolastici, per i banchi, le sedie, le fotoco-
L’economia nel mondo

piatrici e molto altro.

• Quelle relative alla sanità consentono, nei momenti di bisogno, di


potersi curare, rivolgendosi al proprio medico di base o all’ospe-
dale, dove lavorano medici di diverse specializzazioni, infermieri
e personale di servizio.

• Per quanto riguarda la sicurezza ti saranno sicuramente venuti in


mente il corpo dei carabinieri, la guardia di finanza, la polizia e i
6 vigili del fuoco che sorvegliano e proteggono la sicurezza di tutti,
ciascuno nelle proprie aree di intervento.
capitolo

• L’assistenza sociale si occupa invece di prestare servizio alle per-


sone che si trovano in difficoltà economiche, sociali o di salute e
che ne possano avere necessità.

78
79
• La previdenza sociale riguarda la tutela del lavoratore nel momen-
to in cui subisce degli infortuni, si ammala, ma anche quando una
mamma ha un bambino e può restare a casa per il periodo chiamato
“maternità” per accudirlo. La previdenza sociale si occupa anche

L’economia nel mondo


delle persone che hanno lavorato il numero di anni stabilito dal-
la legge (anzianità di lavoro) per andare in pensione. Tre sono gli
enti maggiormente coinvolti in questo tipo di servizio: l’INAIL (Isti-
tuto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro)
che cura la parte relativa agli infortuni sul lavoro e alle malattie;
l’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipen-
denti dell’Amministrazione Pubblica) che si occupa della gestione
delle pensioni per i lavoratori pubblici e l’INPS (Istituto Nazionale di
Previdenza Sociale) che fa la stessa cosa per i dipendenti privati.

Ora che già sai cosa significa fare un budget e pianificare le proprie 6

capitolo
risorse, puoi ben capire che anche lo Stato abbia necessità di farne
uno e inserisca tra le voci di spesa anche quella della spesa pubblica,
cioè il totale delle uscite destinate a questi servizi.

Tra le voci della spesa pubblica rientrano anche le spese della pub-
blica amministrazione cioè quelle che riguardano gli organismi che
servono per gestire, regolare e prendere decisioni nel territorio, tra
questi ad esempio i comuni, le province, le regioni, i ministeri, i
tribunali e le aziende sanitarie.
Nella grande voce della spesa pubblica rientra anche la ricerca che
consente di studiare sempre nuove soluzioni in campo scientifico e tec-
nologico.
L’entrata corrispondente a tutte queste voci in uscita è data dalle
tasse e dalle imposte che i cittadini pagano.

Ma cosa succede se i cittadini non pagano le tasse?


La stessa cosa che succederebbe a te nel momento in cui non avessi
più denaro a disposizione e avessi molte spese da fare: saresti in una
situazione di disavanzo, cioè nella condizione in cui le uscite sono
maggiori delle entrate.
Anche lo Stato può trovarsi in questa situazione di negatività che
viene chiamata deficit o disavanzo pubblico.
Il debito pubblico
Cosa faresti per risolvere questa situazione?
Probabilmente avresti tre alternative:
• tagliare le spese
• aumentare le entrate
• chiedere un prestito.
Anche lo Stato, trovandosi nella stessa condizione può fare la stessa
cosa e tagliare i servizi offerti, aumentare le tasse o chiedere un pre-
stito. Se scegliesse questa ultima strada, arriverebbe ad essere in una
situazione di debito che viene definito “pubblico”, che hai probabil-
mente già sentito nominare.

Come sai il denaro quando viene prestato ha un costo, che è dato


dall’interesse. Quando lo Stato è in debito, tra le voci di uscita non c’è
soltanto la voce per la “spesa pubblica”, ma anche quella per l’interesse
sul debito.
Ricordi quando, tra le forme di investimento, abbiamo parlato di obbli-
gazioni? Le obbligazioni rappresentano, per chi le acquista, un investi-
mento e per lo Stato una forma di finanziamento che serve proprio a
coprire il debito pubblico. Esempi di obbligazioni sono i BOT (Buono
Ordinario del Tesoro), i BTP (Buono del Tesoro Poliennale) o i CCT
(Certificati di Credito del Tesoro).
Nel caso in cui i finanziamenti provenissero da soggetti dello stesso Sta-
to, si parla di debito interno, nel caso invece arrivassero da altri Paesi
si tratta di debito estero.
Puoi capire anche tu però che non è possibile continuare a richiedere
finanziamenti: bisogna prima programmare la possibilità di restituire il
denaro prestato. Non è tanto importante che la cifra sia alta o bassa,
perché i concetti di “alto” o “basso” sono relativi e non possono essere
considerati validi, piuttosto è importante quanto quel debito sia “soste-
nibile” per lo Stato.
L’economia nel mondo

Il concetto
concetto di sostenibilità
disostenibilità deldel debito
debito dipende
dipende dalla
dalla capacità
capacità di re-
di restitu-
stituzione di quello
zione di quello Stato,Stato, che è calcolata
che è calcolata dal rapporto
dal rapporto tra iledebito
tra il debito il PIL.
ePeril comprendere
PIL. Per comprendere meglio,che
meglio, immagina immagina che Camilla
Camilla debba € 50
restituiredebba
restituire
ad un’amica: € 50questa
ad un’amica:
somma non questa somma
è in sé “alta” onon è in sé
“bassa”, “alta”da
dipende o
“bassa”, dipende da quanti soldi guadagna Camilla o dalla
quanti soldi guadagna Camilla o dalla sua capacità di trovare un lavo- sua ca-
pacità
ro che ledi consenta
trovare undi lavoro chelalesomma.
restituire consenta di restituire la somma.

6
capitolo

80
81
Esistono enti
Esistono entiche
chelavorano
lavoranoproprio
proprioper peranalizzare
analizzare la la capacità
capacità finan-
finanzia-
ziaria
ria degli
degli Stati,
Stati, cioè cioè la possibilità
la possibilità di restituire
di restituire il denaroil denaro
prestato:prestato:
sono le
sono le agenzie
agenzie di ratingdicherating che forniscono
forniscono allo Stato allo Stato analizzato
analizzato indi-
indici di fiducia
ci dio fiducia
più meno alti.piùSeol’indice
meno alti. Se l’indice
di fiducia è alto, di fiduciache
si ritiene è alto, si ritiene
lo Stato abbia

L’economia nel mondo


checapacità
la lo Statodiabbia la capacità
restituire il debito,diserestituire il debito,
fosse basso, se fossenella
si troverebbe basso,
si-
si troverebbe
tuazione nella situazione contraria.
contraria.
Potremmo ad esempio sostenere che Camilla avrebbe una capacità fi-
nanziaria pari a 10 su 10 se ad esempio trovasse un nuovo lavoro che le
facesse guadagnare € 50 o più.

Tasse e imposte
Hai scoperto che le tasse e le imposte che pagano i cittadini rappresen-

6
tano le entrate del bilancio dello Stato.

Ma che differenza c’è tra le due?

capitolo
La tassa rappresenta per il cittadino un tributo che si paga allo Stato in
cambio di una specifica prestazione offerta di cui il cittadino può usu-
fruire personalmente (un esempio è la tassa sullo smaltimento dei ri-
fiuti), l’imposta è invece una quota che si paga in generale per i servizi
pubblici resi dallo Stato senza che ci sia un particolare corrispettivo con
una specifica prestazione (ad esempio l’imposta sul reddito delle perso-
ne, cioè su quanto si guadagna, non solo attraverso le attività lavorati-
ve, ma anche ad esempio attraverso la proprietà di immobili, terreni…).

Attività
1. Rispondi
• Sapresti indicare almeno dieci professioni pubbliche?
• Quando uno Stato si trova in una situazione di disavanzo?
• Quali soluzioni ha uno Stato per risolvere il disavanzo pubblico?
• Sapresti definire il concetto di debito pubblico?

2. Completa il bilancio dello Stato inserendo le voci che appartengono


alle entrate e alle uscite (o voci di spesa) all’interno della tabella
seguente.

Bilancio dello Stato

Entrate Uscite
L’economia globale
Hai mai mangiato un ananas? Gli ananas non crescono in Italia:
se non importassimo gli ananas non potremmo trovarlo sulle nostre
tavole. Per ottenere le cose di cui abbiamo bisogno ogni giorno, ci
affidiamo agli scambi internazionali. Come vedi, vivere in un’eco-
nomia globale ha una grande influenza sulla nostra vita quotidiana!
Dove ti trovi mentre leggi queste righe? Seduto comodamente in pol-
trona o sdraiato sul letto? Magari su un autobus o, ancora, all’aria
aperta, a goderti il bel tempo senza rinunciare alla lettura… dovun-
que tu sia in questo momento, sarai circondato da tantissimi oggetti!
Ti sei mai chiesto da dove provengono?

Un’indicazione è fornita in molti casi dalla targhetta made in: China,


Taiwan, Japan… Quanti oggetti hai scovato che non sono stati pro-
dotti in Italia? L’Italia, come le altre Nazioni del mondo, importa ed
esporta: cioè acquista beni e servizi da Paesi stranieri, a cui vende a
L’economia nel mondo

sua volta alcuni dei propri beni e servizi.


Gli Stati dipendono gli uni dagli altri: cercano all’estero materie prime o
servizi che non possiedono, di cui sono scarsi o di cui non possono rea-
lizzarne a costi contenuti. Ecco spiegata l’interdipendenza economica.
In genere le importazioni portano vantaggi sia ai consumatori priva-
ti, sia alle imprese, che al commercio nazionale perché contribui-
scono ad aumentare la varietà dei beni sul mercato. La maggiore
concorrenza fa diminuire i prezzi dei prodotti locali, rendendoli

6 più convenienti. Se però i consumatori privilegiano i prodotti im-


portati a danno di quelli locali, i produttori nazionali (chi produce
capitolo

beni o servizi) possono subire grandi perdite e a volte i governi ri-


tengono necessario intervenire, imponendo barriere commerciali
per proteggere le persone e le aziende del proprio Paese. Le bar-
riere sono norme o leggi stilate da uno Stato per porre dei limiti al
commercio con gli altri Stati.

82
83
Ce ne sono di vario genere, come le quote, cioè la definizione di
quantitativi massimi di prodotti che possono entrare in un Paese o il
dazio, cioè la tassa su un bene che viene importato.
Diventa facile capire perchè tra i diversi Paesi possano sorgere delle
Quota: quantitativo

L’economia nel mondo


controversie commerciali. Accordi tra due o più Stati, regolamenti massimo di un pro-
nazionali e internazionali sono necessari per ridurle e agevolare gli dotto che può essere
scambi: un esempio è Il NAFTA (North American Free Trade Agree- importato all’interno
di un Paese.
ment, Accordo nordamericano per il libero scambio), un accordo tra Dazio: tassa su un
Canada, Stati Uniti e Messico per consentire la libera circolazione del- bene importato in un
Paese.
le merci all’interno di questi Paesi. Embargo: chiusura
E se questo non bastasse? C’è l’OMC, l’Organizzazione Mondiale del delle proprie barriere
Commercio, l’organismo internazionale nato nel 1995, che definisce commerciali da parte
di un Paese nei con-
le regole per il commercio internazionale e controlla che vengano ri-
6
fronti di uno o più
spettate. prodotti di un altro
Paese.

capitolo
Ora che conosci l’economia globale e hai imparato come avviare
un business di successo, perché non pensare di espanderlo anche
all’estero? Fai però attenzione, ci sarà bisogno di qualche modifica
al bene o al servizio che offri, per adattarlo alle differenze culturali
degli altri Paesi.

Immagina di voler aprire un bel ristorante in Israele, per esempio.


Qui la maggior parte degli abitanti professa la religione ebraica: devi
quindi sapere che si mangia solo la carne di animali considerati puri.
Evita di servire salsicce e costine di maiale! Questi cibi e tutti quelli
con carne di maiale non sono adatti neanche nei territori di religione
musulmana. E se vuoi provare con un franchising dello stesso risto-
rante in India? Assolutamente vietata la carne bovina!

Hai mai sentito la parola embargo? In questo caso, scatta il blocco degli scambi commercia-
li con una determinata Nazione: tra i più famosi embarghi dei nostri tempi, c’è quello degli
Stati Uniti contro Cuba, imposto nel 1962 e tuttora in vigore.
Franchising
Ecco un’altra parola nuova! Potremmo definire il franchising come il con-
tratto attraverso il quale un imprenditore (franchisor) creatore e distri-
butore di un bene o di un servizio concede a pagamento ad altri impren-
ditori (franchisee o franchiser) di produrlo e venderlo o solo di venderlo,
con le stesse caratteristiche tipiche che lo contraddistinguono (pubblici-
tà, aspetto della sede o del negozio, prezzo…) creando così una rete di
soggetti indipendenti che diffondono il suo prodotto o il suo servizio.

Al di là di cultura e religioni,
religioni, comunque, non è detto che pasta e
pizza siano apprezzati
apprezzati inin tutto
tutto ilil mondo…
mondo. Cici vogliono
vogliono unun occhio di
riguardo e un
un minuzioso
minuziosolavoro
lavorodidiricerca
ricercaper
perscoprire
scoprirecultura,
cultura,tradi-
tra-
dizioni e gusti locali che facciano decollare la tua attività!
zioni e gusti locali che facciano decollare la tua attività!
Nelle tue stesse condizioni si trovano le multinazionali, imprese di
grandissime dimensioni che operano sull’intero mercato mondiale.
Anche loro devono sapere che la cultura locale, per scegliere con
L’economia nel mondo

cura ed efficacia le proprie strategie, influenza il commercio inter-


nazionale.

Etica degli affari


Non sono soltanto le leggi, i regolamenti e gli aspetti culturali a de-
terminare le scelte di business delle imprese ma anche l’etica: cioè
6 il codice di condotta che determina cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Agire in modo etico anche nel mondo degli affari significa tenere in
capitolo

considerazione e rispettare una serie di valori universali riconosciuti


da tutti quali ad esempio l’onestà, la verità, il rispetto e la coope-
razione che consentono di vivere e convivere in una società civile.
Ogni giorno tutti prendiamo decisioni perseguendo o meno questi
valori e ciò comporta l’agire in modo più o meno etico.

84
85
Le decisioni delle imprese (come anche quelle di tutti) implica-
no delle conseguenze che possono ricadere anche sugli altri e in
particolare sugli stakeholder o “portatori di interesse” (da stake,
cioè “interesse, scommessa, posta in gioco” e holder cioè “porta-

L’economia nel mondo


tore”), da cui deriva il concetto che riunisce le persone o i gruppi
che sono portatori di aspettative legittime e/o diritti nei confronti
di un’altra organizzazione poiché sono influenzati o possono in-
fluenzarne le attività.
Gli stakeholder si dividono tra primari, cioè coloro che influen-
zano direttamente le attività dell’organizzazione o dell’impresa,
e secondari, che agiscono invece in modo indiretto e a volte in-
consapevole.
Rispetto ad un’impresa possiamo considerare tra i primari gli
azionisti, i clienti a cui si venderanno i prodotti, ma anche i
fornitori e gli stessi dipendenti; come secondari le persone che 6

capitolo
vivono nel territorio dell’impresa, i concorrenti, le associazioni
sindacali, i governi,
governi, ii giornalitsti
giornalisti.…ma sono solo
Ma sono solo alcuni
alcuni esempi:
molte altre persone rappresentano gli stakeholder e come tali su-
biscono gli effetti delle scelte dell’impresa, che possono essere
positivi solo in caso di comportamenti etici.

Attività
1. Rispondi alle seguenti domande.
• Quali tra i seguenti valori personali è per te molto importante? Crea la
tua lista attribuendo dei numeri in ordine di importanza.

.......... Aiutare gli altri


.......... Dire la verità
.......... Essere di buon esempio

.......... Trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati


.......... Rispettare le promesse

.......... Dire ciò che si pensa e fare ciò che si dice

.......... Mantenere gli impegni presi


.......... Trattare tutti con pari dignità
• Sapresti elencare altri valori universali oltre a quelli indicati nel para-
grafo (onestà, verità, rispetto, cooperazione)?
• Chi sono a tuo avviso gli stakeholder della scuola che frequenti?
La green economy
Parlando di economia, hai affrontato il tema delle risorse e ti sarai
forse chiesto: ma cosa succede se le risorse scarseggiano o peggio si
esauriscono? Questo
Questo èèuno
unodei deigrandi temi
grandi concon
temi i quali è necessario
i quali fare
è necessario
ifare
conti oggi. La green economy ha tentato di pensare ad un’economia
i conti oggi. La green economy ha tentato di pensare ad un’econo-
possibile
mia nel rispetto
possibile dell’ambiente
nel rispetto dell’ambiente e delle fonti
e delle energetiche
fonti cheche
energetiche si
stanno
si stannoesaurendo
esaurendo(come
(comeil ilpetrolio
petrolioooililcarbone).
carbone). La
La green
green economy
ha pensato di sviluppare la ricerca sui pannelli solari, il fotovoltaico,
le buste biodegradabili, i carburanti prodotti a partire dai vegetali, la
frutta e verdura coltivate senza pesticidi né fertilizzanti chimici.
La green economy è un modello economico attento non solo ai pro-
fitti, ma anche alle conseguenze che le attività produttive hanno
sull’ambiente cioè, all’impatto ambientale.
L’economia verde è utile per il nostro benessere e per le nostre ta-
sche! Hai mai pensato di riciclare il tuo vecchio cellulare, ormai
super utilizzato, per recuperare qualche soldo? Alcune aziende lo
acquisterebbero volentieri per recuperare le componenti ancora in
buono stato e smaltire gli scarti nel pieno rispetto della natura.
Su larga scala, i danni ambientali si possono ripercuotere sul PIL:
per esempio, attività come l’agricoltura, la pesca e il turismo, che
fioriscono se l’ambiente è in salute, sarebbero inevitabilmente com-
promesse. Per non parlare della salute!
Per fortuna, in tutto il mondo si sta diffondendo la coscienza am-
bientale: lo dimostra l’aumento delle politiche ambientali sostenibili
e innovative e la nascita di business eco-friendly (vale a dire con
impatto minimo o nullo sull’ambiente).
L’economia nel mondo

Vivere green
6 Tutti possono in realtà vivere un po’ più in verde: possiamo usare
la bicicletta o i mezzi pubblici (che in tante città sono elettrici),
capitolo

fare la raccolta differenziata, riciclare, utilizzare lampadine a basso


consumo, e se si è appassionati di giardinaggio, persino sostituire
i pesticidi con le coccinelle: sono utilissime contro gli afidi (piccoli
insetti che si nutrono delle piante)!

86
87

L’economia nel mondo


Ma c’è ancora tanto da fare: per contrastare il surriscaldamento della
Terra occorre ridurre l’inquinamento e limitare il consumo di ener-
gia, servendosi di risorse rinnovabili (come l’energia solare, eolica
e idraulica): anche perché le energie fossili, come il petrolio e il gas
naturale, hanno impiegato milioni di anni per formarsi e non c’è
sufficiente tempo per permettersi che si rigenerino al ritmo con cui
le stiamo consumando!
Le conseguenze sono già sotto i nostri occhi, quando senti qualcuno
che si lamenta perché la benzina diventa sempre più cara ad esem-
6

capitolo
pio! Ricordi? Se l’offerta scarseggia (il petrolio) e la domanda sale (la
gente che vuole acquistare benzina) il prezzo aumenta!
L’economia verde parte dagli individui e arriva fino alle grandi azien-
de del mondo: piccoli gesti che fanno la differenza!

BedZed
Tra i buoni esempi di green economy c’è persino un villaggio ecologico:
BedZed, un quartiere di Londra costruito nel 2002 e che si alimenta
grazie a pannelli fotovoltaici, raccoglie e riutilizza acqua piovana, in
cui ci si può spostare con bici e scooter elettrici e che è costruito con
materiali di riciclo prestando attenzione alle modalità migliori per far
circolare aria calda in inverno e fresca d’estate… insomma un’esperien-
za da imitare!
Attività
1. Trovi di seguito alcune situazioni tipiche in cui alcuni Paesi vorreb-
bero ridurre le importazioni di merci per tutelare le produzioni nazio-
nali attraverso una delle barriere commerciali elencate in precedenza.
Abbina la barriera alla situazione corrispondente scegliendo tra:
quota, dazio, embargo.

• ………. Il Paese A limita le importazioni di macchine fotografiche a


1.000.000 pezzi l’anno.
• ………. Il Paese B tutela il proprio comparto tecnologico aggiungendo
una tassa al prezzo dei televisori importati.
• ………. Il Paese D tassa le importazioni di mele per tutelare i coltivatori
nazionali.
• ………. Il Paese F non importa pollame e derivati dal Paese G a causa di
un’epidemia che ha colpito gli allevamenti locali.
• ………. Il Paese H vieta le importazioni di salmone e di altri prodotti
ittici dai Paesi che non prevedono specifiche leggi ambientali per la salva-
guardia delle balene e di altre specie in via di estinzione.

2. Rispondi
• Quali esempi di green economy ti vengono in mente?
• Quando ci si trova ad affrontare decisioni complesse che possono avere
conseguenze anche su altre persone (stakeholder) e che mettono in gio-
co i propri valori personali e quelli degli altri, ci si trova di fronte ad un
dilemma etico. Come affronteresti il seguente dilemma?
Mi chiamo Cristina e faccio parte di una squadra di pallavolo. Siamo
quasi alla fine del campionato e occupiamo la seconda posizione in clas-
sifica. La prossima partita sarà quella decisiva: se vinciamo con i primi
otteniamo la promozione alla categoria superiore. L’allenatore condivide
con noi la strategia da utilizzare durante la partita chiedendoci di sce-
L’economia nel mondo

gliere tra due possibilità: potremmo far giocare chi è più in forma e ha
sempre guadagnato più punti durante l’anno o potremmo mandare in
campo anche coloro che non sempre hanno avuto una buona performan-
ce, ma che si sono sempre impegnati, compresa la mia amica.
Che cosa diresti all’allenatore se ti trovassi nei panni di Cristina?

6
capitolo

88
Attività
Una situazione molto frequente e molto importante in economia è quando si costi-
tuisce una Società, cioè quando più persone mettono assieme delle somme di denaro
per dar vita a un’attività. Le persone che formano una società vengono chiamate soci;
la somma di denaro che ciascun socio versa si chiama quota di partecipazione alla
società; la somma totale che si ottiene mettendo insieme le quote di partecipazione
costituisce il capitale della società.
Il capitale investito dalla società darà dei risultati che possono essere degli utili, se
gli affari sono andati bene e ci sono dei guadagni, oppure delle perdite se, al contra-
rio, gli affari sono andati male. Gli utili o le perdite devono essere ripartiti tra i soci
in modo direttamente proporzionale alla quota di partecipazione alla società che ha
versato ciascun socio. La ripartizione di utili o perdite tra i soci è un’applicazione dei
problemi che in matematica vengono chiamati problemi di ripartizione.

ProPorzioni e catene di raPPorti


1. Risolvi.
a. Considera la proporzione: 5 : 9 = 35 : 63
Scrivi qui gli antecedenti: ……… e ……… Scrivi qui i conseguenti ..…….…… e …………...

Verifica la proprietà delle proporzioni che viene chiamata proprietà della somma degli antecedenti e
dei conseguenti e che afferma la somma degli antecedenti sta alla somma dei conseguenti come
un qualsiasi antecedente sta al proprio conseguente.

(5 + 35) : (9 + 63) = 5 : 9 ……….......… : ……….......… = ……….......… : ……….......…..

b. Considera la proporzione: x : 4 = y : 6 e la somma x + y = 90.


Osserva che sono noti solo i conseguenti e la somma degli antecedenti, mentre non si conosce
il valore di ciascun antecedente, ecco perché sono stati indicati con le incognite x e y.
Per calcolare il valore di queste incognite si procede nel modo seguente.
Si applica alla proporzione la proprietà della somma degli antecedenti e dei conseguenti per
calcolare il valore della

a) x → (x + y) : (4 + 6) = x : 4 → 90 : 10 = x : 4 → = ..........................................................

b) y → (x + y) : (4 + 6) = y : 6 x → 90 : 10 = y : 6 x → = ....................................................
Attività

Scrivi ora la proporzione, sostituendo i valori ottenuti alle incognite ...................................

c. La scrittura: 2 : 5 = 6 : 15 = 12 : 30 = 16 : 40 si definisce catena di rapporti.

Scrivi qui gli antecedenti ..............................................................................................

Scrivi qui i conseguenti ................................................................................................


Attività
Verifica la proprietà della catena di rapporti che viene chiamata proprietà della somma degli an-
tecedenti e dei conseguenti e che è la stessa che si applica alle proporzioni: la somma di tutti gli
antecedenti sta alla somma di tutti i conseguenti come un qualsiasi antecedente sta al proprio
conseguente.

2. Per ogni proporzione assegnata aggiungi un altro rapporto in modo da ottenere una catena
di rapporti e verifica che vale la proprietà.
• 15 : 9 = 30 : 18 = ..................... : ............................. Verifica .....................................
• 28 : 12 = 35 : 15 = ................... : ............................. Verifica .....................................

• 20 : 36 = 40 : 72 = ................... : ............................. Verifica .....................................

3. Considera la catena di rapporti: x : 2 = y : 3 = z : 4 e la somma x + y + z = 180.


Osserva che sono noti solo i conseguenti e la somma degli antecedenti, mentre non si conosce
il valore di ciascun antecedente, ecco perché sono stati indicati con le incognite x, y e z. Per
calcolare il valore di queste incognite si procede nel modo seguente:
Si applica alla catena di rapporti la proprietà della somma degli antecedenti e dei conseguenti
per calcolare il valore della

a) x → (x + y + z) : (2 + 3 + 4) = x : 2 → 180 : 9 = x : 2 → x = = .....................

b) y → (x + y + z) : (2 + 3 + 4) = y : 3 → 180 : 9 = y : 3 → y = = .....................

c) z → (x + y + z) : (2 + 3 + 4) = z : 4 → 180 : 9 = z : 4 → z = = .....................

Scrivi ora la catena di rapporti, sostituendo i valori ottenuti alle incognite.

regole di società
4. Risolvi i seguenti problemi.
a. Due amiche decidono di aprire un negozio di estetista, versando rispettivamente € 30 000 e € 20 000.
Nell’arco dei primi tre mesi ottengono un utile di € 15 000. Quanto spetterà a ciascuna di esse?
La quota di utile che spetta a ciascuna socia deve essere proporzionale alla quota di capitale
versato e per calcolarla si procede così:
• Si scrive la proporzione dove le quote di utile spettante a ciascuna vengono indicate con le
incognite x e y. Queste incognite rappresenteranno gli antecedenti della proporzione, mentre i
conseguenti saranno le quote di capitale impiegate:

x : 30 000 = y : 20 000

• La somma delle quote di utile dovrà essere uguale all’utile complessivo e dunque:

x + y = 15 000

90
91

• Si applica alla proporzione la proprietà della somma degli antecedenti e dei conseguenti per
calcolare il valore della:

x → .............................................................................................................................

y → .............................................................................................................................

Scrivi ora quanto spetterà a ciascuna delle due amiche:

.................................................................................................................................

b. Luca e Alberto decidono di aprire una pizzeria e impiegano rispettivamente € 25 000 e € 30 000.
In breve tempo ottengono un utile di € 22 000. Come dovrà essere suddiviso l’utile?

c. Tre fratelli hanno costituito una società versando rispettivamente € 10.000, € 12.000 e € 14.000.
A fine anno la società ha fatto registrare un utile di € 32.400. Quanto spetterà a ciascun fratello?

Le quote di utile che spettano a ciascun fratello devono essere proporzionali a ciascuna quota di
capitale versato e per calcolarle si procede così:
• Si scrive la catena di rapporti dove le quote di utile spettante a ciascun fratello vengono indicate
con le incognite x, y e z. Queste incognite rappresenteranno gli antecedenti della catena, mentre
i conseguenti saranno le quote di capitale impiegate:
x : 10 000 = y : 12 000 = z : 14 000

• La somma delle quote di utile dovrà essere uguale all’utile complessivo della società e dunque:
x + y + z = 32 400

• Applica alla catena di rapporti la proprietà della somma degli antecedenti e dei conseguenti per
calcolare il valore della:
x → .............................................................................................................................

y → .............................................................................................................................

z → .............................................................................................................................

Scrivi ora quanto spetterà a ciascun fratello .....................................................................


Attività

d. Un affare ha fruttato ad una società un utile di € 9 000. L’utile dovrà essere ripartito fra tre soci
che hanno versato rispettivamente € 10 000, € 15 000 e € 20 000. Quanta parte di utile riceverà
ogni socio?

e. Tre amici hanno costituito una società versando rispettivamente € 32 000, € 36 000 e € 40 000.
Dopo aver concluso un affare la società ha avuto una perdita € 42 300. In che modo dovranno
suddividere la perdita?
Glossario
A Borsa
Accordo Bilaterale La Borsa valori è un mercato, un luogo di
Intesa tra due Nazioni. scambio, con regole molto ben definite e
Accordo multilaterale all’interno del quale la merce di scambio
Intesa tra più di due Nazioni. sono gli strumenti finanziari.
Analista
Persona che, per lavoro, analizza contesti
C
Carriera
e situazioni Es. analista finanziario: colui
Professioneche
Professione chepresenta
presentauna
una serie
serie di li-
di livel-
che analizzando le condizioni offre consigli
velli
li da raggiungere.
da raggiungere. Fare Fare carriera:
carriera: rag-
raggiunge-
rispetto a possibilità di investimento.
giungere
re livelli
livelli più alti.più alti.
Azione
Colloquio di selezione
Titolo che rappresenta la partecipazione a
Incontro faccia a faccia per approfondire
una società.
informazioni in merito ad un lavoro.
B Commercio
Banca Scambio di un prodotto o di un servizio.
Azienda che raccoglie il denaro delle fa- Commercio internazionale
miglie e delle imprese offrendo servizi di Scambio di beni e servizi con persone e
pagamento, di gestione del risparmio o di aziende di altri Paesi.
credito; le risorse raccolte possono a loro Commercio interno
volta essere prestate a famiglie e imprese Scambio di beni e servizi tra persone e
per finanziare le proprie attività. aziende della stessa nazione.
Banca Centrale Competenza
Io e l’economia

Istituto bancario che controlla il sistema Capacità di applicare le proprie conoscen-


monetario e creditizio nazionale. Nell’a- ze e abilità in un contesto determinato,
rea dell’euro sono attive la Banca Centrale adottando comportamenti finalizzati al
Europea (BCE) e le banche centrali nazio- raggiungimento dell’obiettivo previsto.
nali, tra cui Banca d’Italia. Consumatore
Barriere commerciali Persona che compra prodotti o servizi.
Regole o leggi che limitano o impedisco- Consuntivo
Glossario

no gli scambi commerciali con uno o più Rendiconto steso al termine di una opera-
Paesi. zione o di un periodo di attività.
Budget Contratto
Piano di risparmio e di spesa. Accordo fra due o più parti.

92
93
Controversia bollette, Pay tv, addebitandoli sul proprio
Scontro, disaccordo o discussione tra due conto corrente.
o più Paesi.
Credito
E
Economia
Erogazione di una determinata somma
Scienza che studia come vengono impie-
di denaro a favore di qualcuno (debito-
gate le risorse disponibili per soddisfare

Io e l’economia
re), che si impegna a restituirla in tempi
bisogni e desideri.
prestabiliti unitamente agli interessi ma-
Embargo
turati.
Chiusura delle proprie barriere commer-
Cultura
ciali da parte di un Paese nei confronti di
Stile di vita che caratterizza un gruppo di
uno o più prodotti di un altro Paese.
persone che condividono tradizioni, inte-
Emigrare
ressi, religione, lavoro quotidiano, ecc.
Lasciare in modo permanente il proprio

Glossario
Curriculum Vitae
Paese d’origine per trasferirsi in un altro
Documento sintetico che descrive studi,
Paese.
esperienze lavorative e competenze di una
Esportare
persona.
Vendere un bene o un servizio a un altro
D Paese.
Dazio Etica
Tassa su un bene importato in un Paese. Codice di condotta che determina cosa è
Debito giusto e cosa è sbagliato.
Denaro o altro bene dovuto ad altri per
adempiere a un’obbligazione.
G
Garante
Deflazione
Colui che garantisce, assicura il manteni-
Diminuzione del livello generale dei prez-
mento di un obbligo altrui sotto la propria
zi di beni e servizi in un determinato pe-
responsabilità.
riodo di tempo.
Garanzia
Depressione
Dichiarazione documentata di promessa
Fase discendente del ciclo economico ca-
di qualità (riferito ad un prodotto) o di re-
ratterizzata da riduzione della produzione
stituzione di una somma prestata (ambito
e degli investimenti e a aumento della di-
bancario).
soccupazione.
GATT (General Agreement on Tariff and
Dilazione di pagamento
Trade, Accordo Generale sulle Tariffe e il
Possibilità di acquistare beni o servizi, re-
Commercio). È un accordo che regola le
stituendo la cifra nel tempo concordato e
relazioni commerciali internazionali a cui
pagando una quota di interesse.
aderiscono i Paesi membri dell’OMC.
Domiciliazione bancaria
Servizio che permette a chi possiede un I
conto corrente di richiedere alla propria Immigrazione
banca di effettuare automaticamente i pa- Ingresso permanente in un Paese da un al-
gamenti periodici quali ad esempio affitto, tro di origine.
Imprenditore
Persona che avvia in modo autonomo
M
Manufatto
un’attività economica indipendente con
Prodotto artigianale realizzato a mano o
l’obiettivo di ottenere un profitto.
con dei macchinari.
Importare
Mercato
Introdurre nel mercato del proprio Paese
Luogo dove avvengono scambi tra com-
beni oppure servizi provenienti da Paesi
pratori e venditori o intermediari, per
esteri.
estensione qualsiasi modalità con cui si
Imposta
scambiano beni o servizi.
Denaro dovuto allo stato o altri enti pubblici
Mister
territoriali per finanziare le spese pubbliche.
Allenatore.
Inflazione
Multinazionali
Aumento generale dei prezzi di beni e ser-
Società, impresa commerciale, industriale
vizi in un determinato periodo di tempo
o bancaria la cui attività si svolge in più
che genera una diminuzione del potere
paesi contemporaneamente, generalmente
d’acquisto della moneta.
molto potente e talvolta in grado di con-
Interesse
dizionare i governi nazionali dei paesi in
Somma da pagare per l’utilizzo del dena-
cui opera.
ro, solitamente espresso come tasso per-
Mutuo
centuale di un importo totale.
Prestito di un periodo di tempo determina-
Intermediari finanziari
to, solitamente utilizzato per l’acquisto o
istituizione (banca, compagnia di assicu-
la ristrutturazione di un immobile.
razione, fondo comune di investimento)
che riceve denaro dai risparmiatori e lo N
presta a singoli individui o a imprese. Negoziato
Investimento Discussione di un problema o di una di-
Destinazione di risorse economiche alla sputa nell’ottica di trovare un accordo.
produzione di altre ricchezze (ad esem-
pio nuovi impianti o macchinari per un’a-
O
OMC (Organizzazione Mondiale del Com-
zienda). Nell’uso comune il termine si ri- mercio). Organismo internazionale che
ferisce all’impiego di denaro in imprese
Io e l’economia

segue e risolve le controversie commer-


o nell’acquisto di beni, titoli o prodotti ciali in corso tra i Paesi membri.
finanziari al fine di produrre maggiore Obbligazione
ricchezza. Titolo che rappresenta una fonte di finanzia-

L mento a lungo termine per governo e impre-


se e di investimento per i risparmiatori.
Leader
Persona che guida. P
Paniere
Glossario

Libero commercio
Approccio di mercato che prevede che i Insieme convenzionale di beni di consumo
prodotti possano circolare liberamente da i cui prezzi sono presi a riferimento per cal-
un Paese all’altro in assenza di barriere. colare le variazioni del costo della vita.

94
95
Potere d’acquisto Risorse naturali
Valore del denaro misurato in quantità Materie prime necessarie per realizzare un
di beni e servizi acquistabile con una prodotto finito.
data unità monetaria o una determinata Risorse umane
somma. Persone che lavorano in un’azienda o in
Prestito un’organizzazione.

Io e l’economia
Somma di denaro da restituire (eventual- Risparmio
mente con gli interessi) entro un tempo Reddito non speso e accantonato.
determinato. Rispetto
Produttore Prestare attenzione e riguardo nei con-
Individuo o azienda che realizza un pro- fronti di un persona, dei suoi valori, di-
dotto o un servizio. ritti e stile di vita.
Profitto
S

Glossario
Reddito dell’impresa, risultante dalla dif-
Saldo
ferenza tra il valore prodotto e venduto e i
Differenza tra gli accrediti (importi versati sul
costi di produzione.
conto corrente) e gli addebiti (importi prele-
Proprietà intellettuale
vati) aggiornata alla data della richiesta.
Riferito a ogni prodotto dell’intelletto
Servizio
umano che si presenta come unico, nuo-
Lavoro svolto da qualcuno per qualcun altro.
vo e commerciabile (es. idea, invenzione,
Sussidio
programma informatico, brano musicale
Azione governativa volta ad abbassare i co-
o testo letterario, processi industriali, for-
sti produttivi di un settore per agevolare la
mula chimica, ecc.).
riduzione del prezzo dei beni realizzati da
Q quel settore.

T
Quota
Quantitativo massimo di un prodotto
Target
che può essere importato all’interno di
Fascia di persone a cui si rivolge una deter-
un Paese.
minata campagna pubblicitaria. Obiettivo
R che si intende raggiungere nella campagna
Recessione di vendita di un prodotto.
Rallentamento della crescita e caduta Tassa
dell’attività economica. Pagamento obbligatorio corrisposta allo
Rendita Stato o ad altro ente pubblico.
Reddito degli investimenti espresso in per- Tasso di cambio
centuale. Prezzo di una moneta di un Paese parago-
Ricchezza nato a quella di un altro Paese.
Valore totale dei beni che si possiedono. Tecnologia
Risorsa Proprio di un settore che utilizza l’applica-
Riferito a ciò che ha un valore d’uso (può zione di specifici strumenti, metodi e cono-
essere naturale, umana, di capitale). scenze.
Dedicato a insegnanti e genitori
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Junior Achievement Italia concede la massima libertà di utilizzo della versione digitale, esclusiva-
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