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titolo provvisorio:
“Com’è nata e com’è morta l’utopia comunista. Breve corso di storia dell’Unione
Sovietica.”
Proprio Stalin, il potente “segretario generale del partito comunista” diventato poi “padre
dei popoli”, ha perpetrato una gigantesca falsificazione del marxismo con l’invenzione del
“marxismo-leninismo” (una quasi-religione), mediante l’adozione del “socialismo in paese
solo” che ha generato una vasta burocrazia sovietica e un regime totalitario, in una vera e
propria antitesi all’utopia della rivoluzione socialista mondiale come strumento di
liberazione dell’umanità.
Mentre infatti l’URSS è stata decisiva nella sconfitta della Germania nazista pagandone un
prezzo altissimo (oltre venti milioni di morti); ha costruito un vasto universo
concentrazionario (il “Gulag”), ha eretto muri e “cortine di ferro”, e in generale ha diffuso
sul pianeta vari cancri ideologici.
Una particolare attenzione verrà rivolta alla questione culturale, con qualche inevitabile
incursione nella storia precedente della Russia. La ricchezza e la bellezza della lingua
russa, che sottende l’immenso contributo che ha dato alla cultura umana universale –
si è espressa in una lunga lista di autori da Anton Cechov a Lev Tolstoy, da Dostoevsky a
Puskin, da Gogol a Cernishevsky.
Nel periodo sovietico ha trovato espressione anche in altre forme artistiche, dal cinema
realistico-rivoluzionario-patriottico al Simbolismo, dal Futurismo al Costruttivismo, con
personaggi come Eisenstein, Malevic, Chagal, Esenin, Sklovsky, Gorky, Majakovsky,
Bulgakov, Soljenitsin, Anna Achmatova, Bebel, Larissa Reisner, Pasternak, Evtuscenko,
Shatrov e tanti altri.
In questo ciclo di lezioni si propone un tentativo di analisi della società sovietica che
prende spunto dagli aspetti essenziali dell’impostazione tratteggiata nelle opere di
Trotsky, in particolare “La rivoluzione tradita”. Da solo questo materiale è però
insufficiente per comprendere l’URSS, poiché le analisi e le previsioni di Trotsky erano
fatalmente condizionate dalla sua visione marxista, che lo portava a interpretare la realtà
mediante categorie quali “formazione economico-sociale”, “classe sociale”, “dittatura del
proletariato”, “stato operaio degenerato”, “rivoluzione politica”, ecc.ecc. – ovvero astrazioni
prive di valore scientifico (al di fuori delle chiese e chiesuole che si rifanno a Marx, a
Trotsky, a Bordiga e ai loro seguaci).
I trotskisti, ovvero i comunisti “puri e duri”, hanno pagato un prezzo altissimo in Unione
Sovietica per la propria opposizione a Stalin, deportati e massacrati a migliaia a Vorkuta e
negli altri campi del Gulag; ne rimane traccia nei racconti di deportazione di vari autori russi
e sovietici, e in questa loro tragica epopea si incarna la sintesi crudele della fine di un
progetto utopico. Questa culmina quando il crollo dello stalinismo in URSS – invece di
avverare le previsioni di Trotsky secondo il quale si sarebbe aperta una nuova fase
rivoluzionaria – porta allo smantellamento dell’URSS sancendo il fallimento
dell’utopia comunista.
***
Ruolo storico fondamentale dell’URSS nella sconfitta della Germania nazista; senza
l’URSS è evidente che Hitler avrebbe vinto la guerra. Dati del fronte orientale, caduti, feriti
e prigionieri. Devastazioni.
Nel dopoguerra ruolo decisivo di Stalin nella creazione dello stato d’Israele, l’evento che
sancisce la sconfitta finale di Hitler.
Ruolo storico fondamentale dell’URSS nella sconfitta della Germania nazista; senza
l’URSS è evidente che Hitler avrebbe vinto la guerra. Dati del fronte orientale, caduti, feriti
e prigionieri. Devastazioni.
Nel dopoguerra ruolo decisivo di Stalin nella creazione dello stato d’Israele, l’evento che
sancisce la sconfitta finale di Hitler.
Espansione in Europa orientale // guerra fredda