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La localizzazione dinamica: Lurija e il sistema funzionale come modello di una


mente integrata

Article · February 2013


DOI: 10.4453/rifp.2013.0014

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Gloria Galloni
University of Rome Tor Vergata
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RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA E PSICOLOGIA ISSN 2039-4667; E-ISSN 2239-2629
DOI: 10.4453/rifp.2013.0014 Vol. 4 (2013), n. 2, pp. 161-169

Studi

La localizzazione dinamica: Lurija e il sistema


funzionale come modello di una mente integrata
Gloria Galloni
Ricevuto il 17 ottobre 2012, accettato il 20 febbraio 2013

█ Riassunto Il presente lavoro intende esplorare l’opera di Alexander R. Lurija alla luce della storia della lo-
calizzazione funzionale in neuropsicologia. Proposito fondamentale è quello di porre in risalto il superamen-
to dialettico operato da Lurija della dicotomia tra un approccio olistico al mentale e un approccio stretta-
mente localizzazionistico, in particolare tenendo conto della funzione del linguaggio come paradigma del
funzionamento della mente nel suo complesso.
PAROLE CHIAVE: Localizzazione; Neuropsicologia; Linguaggio; Neurolinguistica; A.R. Lurija.

█ Abstract Dynamic Localization. Lurija and the Functional System as a Model of an Integrated Mind – The
present paper aims at exploring the theory of Alexander R. Lurija in the light of the history of functional lo-
calization in neuropsychology. The fundamental purpose is to highlight Lurija’s dialectical overcoming of the
dichotomy between the holistic and strictly localizational approaches, and the way in which he used the func-
tional organization of language as a paradigm for understanding the organization of the mind as a whole.
KEYWORDS: Localization; Neuropsychology; Language; Neurolinguistic; Lurija.

We need to distinguish between a nonhomoge- prensione delle funzioni cognitive ha senza dub-
neous brain in which different regions can in- bio un valore storico ed epistemologico cruciale
fluence different mental or behavioral process- per comprendere lo sviluppo della stessa neuro-
es, on the one hand, and the hypothesized role psicologia, ma non solo. Ciò che vorremmo pro-
of these regions as the unique locations of the porre in questa sede, sulla base di un’analisi del
mechanisms underlying these processes, on the pensiero di Lurija, è infatti una riflessione relati-
other. It is the failure to make this distinction va al modo di intendere la mente nel suo com-
that fuels many of the more imaginative theo- plesso nell’ambito delle scienze cognitive, ma an-
ries of cognitive localization in the brain.1 che sul modo in cui si siano alternate, contrap-
poste e “superate” alcune concezioni, che sono
█ Introduzione poi riemerse nel corso del tempo.
Sarà così possibile proporre un’analogia
LA RIVISITAZIONE TEORICA OPERATA dal concernente il “superamento” dialettico ope-
neuropsicologo Alexander Lurija di alcuni tra i rato da Lurija tra una concezione olistica del
più importanti concetti alla base della com- mentale e una concezione localizzazionistica

G. Galloni - Dipartimento di Studi Umanistici - Università di Roma “Tor Vergata” ()


E-mail: gloria.galloni@uniroma2.it

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estrema, e quel che oggi sta accadendo al fine temente influenzata dai principi del materiali-
di individuare una via d’uscita dall’impasse smo storico. I fondamenti teorici della Scuola
dettata da una concezione modularista della Storico-Culturale si possono riassumere nel-
mente. Il modularismo – infatti – se per un l’idea secondo cui l’ambiente socio-culturale
verso riveste un ruolo di grande importanza svolge un ruolo cruciale nello sviluppo delle
metodologica, per altro verso appare limitante funzioni psichiche umane.
come modello generale della mente, dal mo- Se, infatti, nel caso degli animali non uma-
mento che oggi l’approccio promosso dalla co- ni la riflessologia russa aveva potuto enunciare
siddetta embodied cognition mostra come la i principi basilari di funzionamento dei pro-
mente sia un sistema altamente integrato e di- cessi psichici elementari, per uno studio dei
namico. processi psichici più complessi come quelli
Sin dalle proprie origini la neuropsicologia umani, legati in particolar modo alla coscienza
come scienza delle funzioni psichiche, grazie e al linguaggio, i metodi utilizzati dai riflesso-
agli studi di Broca, si è basata sull’analisi della logi non risultavano completamente adeguati.
funzione del linguaggio, attribuendo a que- Era necessario comprendere l’interazione
st’ultima un valore paradigmatico. Con Lurija tra i meccanismi neurofisiologici e le modifi-
questa assunzione resta invariata, sia per la spe- cazioni operate dall’ambiente sociale nella va-
cificità del linguaggio così come da lui inteso sul- lutazione dello sviluppo dei processi psichici
la scia del pensiero di Vygotskij e della Scuola superiori, qualitativamente differenti rispetto
Storico-Culturale,2 sia per l’interesse specifico a quelli degli animali non umani. In questa di-
mostrato da Lurija sin dagli anni Trenta del se- rezione Vygotskij aveva elaborato il concetto
colo passato per le patologie legate al linguaggio di “connessioni extra-corticali”. Per dirla con
(in particolare le afasie). Lurija:
Iniziamo dunque discutendo il lavoro di
Lurija sul linguaggio e i fondamenti vygo- poiché le forme superiori dell’attività co-
tskiani del suo pensiero, per poi analizzare il sciente sono basate sempre su determinati
suo specifico punto di vista circa il funziona- meccanismi esterni (es. il nodo al fazzolet-
mento cognitivo, al fine di ricavarne alcune to per ricordarsi qualcosa…) diventa com-
riflessioni di carattere epistemologico. pletamente chiaro che questi aiuti esterni o
mezzi storicamente formatisi sono elemen-
█ Lurija e la neurolinguistica ti essenziali nella stabilizzazione di connes-
sioni funzionali tra parti singole del cervel-
Nel corso della sua carriera scientifica, Lu- lo […]. Le misure formatesi storicamente
rija si è occupato di studi cross-culturali, di pa- per l’organizzazione del comportamento
zienti con danni cerebrali e della loro riabilita- umano creano nuovi nodi nell’attività del
zione, di ricerche su bambini con disturbi del- cervello umano stesso […] È ciò che Vygo-
lo sviluppo, per sviluppare poi una riflessione tskij chiamava il principio dell’organizza-
sullo sviluppo della ricerca neuropsicologica. zione extra-corticale delle funzioni mentali
Prima di affrontare in dettaglio l’opera di Lu- complesse.5
rija, è opportuno considerare la sua collocazione
storica, prestando particolare attenzione alla sua Inoltre, per gli esponenti della Scuola Sto-
collaborazione con Vygotskij e all’influenza cul- rico-Culturale c’era anche una differenza so-
turale esercitata sul suo pensiero da altri studiosi, stanziale nel funzionamento cognitivo dei
tra cui Jakobson3 e Jackson.4 bambini rispetto a quello degli adulti, poiché
Come noto, Lurija ha collaborato a lungo lo sviluppo psicologico necessita dell’acqui-
con Vygotskij, fondando assieme a lui la Scuo- sizione dell’abilità di manipolare “artefatti co-
la Storico-Culturale in Unione Sovietica negli gnitivi”, strumenti che rendono più complessa
anni Venti del secolo scorso; una scuola for- l’interazione con l’ambiente e che retroagisco-
La localizzazione dinamica 163

no sul sistema nervoso centrale nella forma- speech), a lexicon (a system of designations
zione di nuove e flessibili connessioni funzio- of objects, actions and relations), a mor-
nali.6 phology (the structure of words), seman-
L’interesse di Lurija per la funzione del lin- tics (which enables us not only to designate
guaggio nasce proprio dall’assunto della sua objects, actions and relations but to include
profonda rilevanza culturale e intersoggettiva them in different meaningful systems and
per lo sviluppo psichico, ma anche dall’ipotesi correlations), and last but not least, its own
secondo cui il linguaggio costituisce uno degli syntax (a system sufficient to relate words
elementi fondamentali da cui emergono le which are able to formulate thoughts and
funzioni psichiche più complesse. communications). All these systems of lan-
guage are a product of a long social history;
Il linguaggio, basato sulla parola, l’unità ba- they have to be adapted by every man (to
se della competenza linguistica e sulla frase provide his linguistic competence) and ap-
(o sintagma, o combinazione di parole) plied by his active behavior (resulting in
come unità-base dell’espressione narrativa, linguistic performance). Both linguistic
usa automaticamente tali facilitazioni for- competence and linguistic performance are
matesi storicamente, in primo luogo, come realized by the human brain which is a
un metodo di analisi e generalizzazione product of a different (this time-biological
dell’informazione in arrivo e, in secondo and bio-social) evolution, and which is an-
luogo, come un metodo per formulare deci- other system, constructed according dif-
sioni e trarre conclusioni. Ecco perché il lin- ferent principles.9
guaggio, un mezzo di comunicazione, è di-
ventato allo stesso tempo anche un mecca- Sulla base di tali concettualizzazioni, Lurija
nismo dell’attività intellettuale - un meto- molto presto incentra la sua indagine sugli ef-
do per far uso delle operazioni di astrazio- fetti psicologici delle lesioni cerebrali, sul-
ne e generalizzazione e una base per il pen- l’organizzazione funzionale di “cervelli specia-
siero categoriale.7 li” (affetti sin dalla nascita da anomalie) e sulla
riorganizzazione che segue un danno cerebrale.
Difatti, una volta che il linguaggio risulta In proposito, già nel 1947 pubblica la mo-
sviluppato a sufficienza per assolvere la fun- nografia Traumatic Aphasia, tre anni dopo
zione comunicativa, esso intensifica le connes- Kindersprache und Aphasie di Roman Jakob-
sioni con le zone frontali «come strumento per son. L’amicizia e la stima che legano i due stu-
l’attività intellettuale e, infine, come metodo diosi si riflettono nell’influsso delle idee di Ja-
per regolare e organizzare i processi mentali kobson sul lavoro di Lurija (e viceversa: in se-
umani».8 Questo comporta, secondo la pro- guito Jakobson, sulla base della classificazione
spettiva teorica di Jackson, una ricaduta tale di Lurija, metterà a punto la sua concezione
per cui i livelli cognitivi più complessi retroa- dei disturbi afasici; cfr. Lecours & Lhermitte,
giscono sui livelli evolutivamente precedenti, 1979).
dando luogo a un sistema nuovo e quindi pro- Il testo di Jakobson è considerato infatti
ducendo una specie di salto qualitativo nello uno dei manifesti di quella che viene deno-
sviluppo psichico. minata neurolinguistica, un settore che Lurija
rivendicherà come di importanza cruciale
Language is a system of codes created dur- non solo nel campo della neuropsicologia (in
ing a long social development. This system forza della sua valenza euristica nello studio
of codes has its own structure as well as its dei processi cognitivi in toto), ma anche per la
own logic. It includes a phonology (a sys- linguistica (per via dell’integrazione che si
tem of acoustic and articulatory opposi- produce in questo campo tra psicolinguistica,
tions which is the foundation of oral linguistica e neuropsicologia). Come osserva
164 Galloni

lo stesso Lurija: Le ricerche di neurolinguistica mirano a


individuare il sistema funzionale cerebrale che
the fundamental task of Neuropsychology costituisce la base per il linguaggio. Abbiamo
(and its special part - Neurolinguistics) is to così introdotto uno dei concetti chiave del
single out the basic components of the pro- presente lavoro e dell’opera stessa di Lurija. E
cesses of linguistic behavior, to find the basic tuttavia, prima di affrontare in dettaglio que-
factors needed for their realization and to sto aspetto, bisogna rilevare come – lungo tut-
study the role which different parts of the ta la sua carriera – l’intento fondamentale di
brain play in providing these factors.10 Lurija fosse orientato a respingere l’idea di una
localizzazione semplice e diretta del linguaggio
Lurija tenta di (e riesce a) verificare su un in determinati “centri” corticali.
piano neuropsicologico quanto Jakobson ave-
va intuito teoricamente, ossia il fatto che l’atto █ Il problema della localizzazione in
verbale implichi – a vari livelli di organizza- neuropsicologia
zione – due modalità operative simultanee e
complementari: la selezione di unità linguisti- In Language and the Brain Lurija ripercor-
che e la combinazione delle stesse in unità re la storia del concetto di localizzazione, in
complesse.11 In funzione di ciò si possono di- particolare quella della funzione linguistica,
stinguere due tipi di disturbi afasici: della si- dalla frenologia di Gall alle ricerche a lui con-
milarità o della contiguità. temporanee, con l’intento di illustrare le novi-
tà di approccio apportate dalle differenti me-
Needless to say all phenomena produced todologie e – al contempo – sottolineare come
by regional pathological states of the cor- i principi di base fossero rimasti invariati, ge-
tex are invaluable for a series of linguistic nerando un problema teorico persistente per
studies, all these disturbances can be used la neuropsicologia.
as a method for the analysis of the similari- Come noto, Gall fu il primo ad avanzare
ty and the stability of some linguistic struc- l’ipotesi secondo cui la mente non fosse
tures. Although these studies are just now un’entità unitaria (un’idea che aveva domina-
beginning, there is no doubt that this meth- to nella storia del pensiero occidentale da Car-
od will become valuable very soon. […] As tesio in avanti) e che le diverse “facoltà” men-
mentioned by R. Jacobson […], lesions of tali fossero riconducibili a circoscritte aree ce-
the anterior parts of the major hemisphere rebrali (“organi cerebrali”). La sua ipotesi, tut-
result in a marked deterioration of syntag- tavia, non venne presa in seria considerazione
matical organization of verbal communica- dagli scienziati dell’epoca (uno tra tutti, Flou-
tions while the paradigmatical organization rens), poiché di natura eccessivamente specu-
of linguistic codes remains relatively pre- lativa e poco legata a una autentica indagine
served. In contradistinction, lesions of the sperimentale.
posterior cortical areas of the major hemi- Nel 1861 Broca offrì la prima “prova” della
sphere result in a breakdown of the para- localizzazione di una specifica funzione cogni-
digmatic organization of linguistic struc- tiva: la terza circonvoluzione del lobo frontale
tures in different levels (phonemic level in sinistro come “centro” delle “immagini moto-
lesions of the posterior parts of the left tem- rie del linguaggio” (ovvero come sede del lin-
poral lobe, articulatory systems in lesions of guaggio articolato). 13 In questo modo, a parti-
the lower part of the left post-cortical zone, re da quelli che Lurija definì i «brillanti anni
semantic- or logico-grammatical level in le- ’70»,14 nella storia della neuropsicologia si
sions of the posterior tertiary zones), while procedette alla localizzazione dei “centri” del
the syntagmatic organization of the fluent linguaggio (quello motorio,15 quello sensoria-
speech remains preserved.12 le16 e il cosiddetto “centro dei concetti”,17 as-
La localizzazione dinamica 165

sieme a un’altra decina di analoghe funzioni Lurija fece proprie alcune considerazioni
specifiche come la lettura, la scrittura etc.): il sviluppate da Jackson, il quale, in polemica
linguaggio divenne oggetto di analisi condotte con Broca, suggeriva che il compito dei neuro-
su base associazionistica, che tenevano conto logi fosse quello di operare una descrizione dei
dell’esistenza di tali “centri” e delle loro con- vari livelli di organizzazione del linguaggio nel
nessioni, comportando ricadute anche in cervello, anziché cercarne la “localizzazione”,
campo clinico. ma anche che l’organizzazione cerebrale dei
Secondo Lurija un approccio di questo tipo processi mentali di alto livello riguardava la
era destinato a entrare in crisi per via delle di- loro “rappresentazione” a livelli diversi.
scrasie che si riscontravano nella descrizione Secondo Lurija la causa del perdurante fal-
dei reali casi clinici legati ai disturbi linguistici. limento delle ricerche sulla relazione tra lin-
All’inizio del ‘900 si diffuse un diverso approc- guaggio e cervello era dettata dal principio
cio al mentale maggiormente olistico, di tipo stesso della localizzazione diretta. Una localiz-
noetico-idealistico, il cui esponente più signi- zazione diretta dei processi linguistici in zone
ficativo è con tutta probabilità Lashley, il qua- corticali circoscritte è difatti impossibile. As-
le si fece portavoce della tesi relativa alla sumendo come paradigma il linguaggio e i
“equipotenzialità” del cervello.18 suoi disturbi, egli era interessato a superare (in
Anche questo approccio, a giudizio di Luri- un modo che potremmo definire “dialettico”)
ja, si rivelò ben presto poco fruttuoso. Al con- la dicotomia tra localizzazione stretta (formu-
tempo egli notò come in realtà nel XX secolo il lata da quei neurologi che utilizzavano un me-
concetto di localizzazione diretta delle funzio- todo anatomo-clinico basato su un approccio
ni specifiche in determinati centri corticali associazionistico) e una concezione unitaria
fosse rimasta invariata rispetto a quanto teo- della mente, di matrice più psicologica (cfr. la
rizzato nelle prime ricerche su questo tema. scuola noetica o la tesi della equipotenzialità di
Head19 tentò di mettere in relazione sche- Lashley). Per procedere in questa direzione
mi psicologici semplificati e strutture lingui- Lurija riformula il concetto di localizzazione in
stiche complesse direttamente con particolari termini di una localizzazione dinamica:
zone della corteccia (ovvero ipotizzò una cor-
relazione tra varie forme linguistiche di afasia complex functions are not “localized” in
e varie localizzazioni delle lesioni, tra partico- particular cortical areas. Instead their
lari strutture linguistiche e particolari aree ce- physiological mechanisms are dynamically
rebrali), e così fecero anche studiosi quali Kleist dispersed in the cerebral cortex, creating sys-
e Nielsen. L’intento principale di Lurija era tems of zones: each zone plays its own role in
quello di porre in risalto la necessità di superare the performance of the whole system.21
questi approcci dicotomici, l’uno strettamente
localizzazionistico e l’altro fortemente olistico: L’acquisizione del linguaggio e la perfor-
mance linguistica non possono essere pensate
the classical approach to this problem come funzioni indivisibili, né come semplice
came to a dead end because all scholars associazione di funzioni elementari, ma piut-
who at a first glance started from opposite tosto come «complex “functional systems”,
positions, followed this false idea of a di- that they may not be “localized” in separate
rect relation of language and brain. We zones, but rather distributed in widespread
shall start with the idea that only a radical cortical constellations or assemblies».22
rejection of this assumption can result in Il linguaggio dipenderebbe da una serie di
really scientific approach to the problem we sistemi funzionali interdipendenti, ciascuno
are discussing, and only the radical revision deputato alla produzione di un aspetto speci-
of our starting principles can help to avoid fico della funzione linguistica: solo i singoli
the dead ends of classical neurology.20 aspetti possono essere localizzabili e di conse-
166 Galloni

guenza anche selettivamente danneggiabili organizzate in sistemi di zone che lavorano


(come nel caso dell’afasia di Broca). Per dirla in sincronia, ognuna delle quali svolge il
con Uttal, un tipo specifico di afasia può con- suo ruolo in un sistema funzionale com-
fermare che la zona lesa è necessaria affinché si plesso, e che si possono localizzare in aree
produca un certo comportamento linguistico, completamente differenti e spesso molto
ma essa non può essere considerata anche co- distanti l’una dall’altra.26
me la sede unica di tale comportamento lingui-
stico. 23 Prima Vygotskij27 nel 1934 e poi Leon-
È interessante notare come Ferrier, noto tiev,28 nel 1959, avevano anticipato questo
per aver sviluppato per primo una cartografia modello di organizzazione corticale per i pro-
corticale specifica sulla base del metodo ana- cessi psichici superiori. Lurija (influenzato an-
tomo-clinico, avesse anticipato la tesi di Lurija che dalla fisiologia dell’attività di Bernstein e
(di quasi un secolo), suggerendo che Anokhin29) seppe applicare questo stesso mo-
dello agli studi clinici sui disturbi del linguag-
the fact that the various parts of the en- gio – come già anticipato nella discussione re-
cephalon, though anatomically distinct, are lativa alla classificazione delle afasie. E tutta-
yet so intimately combined and related as via il linguaggio non è che un caso tipico di si-
to form a complex whole, makes it natural stema funzionale:
to suppose that lesions of a greater or lesser
extent in any one part should produce such vi sono inoltre, per Lurija, dei sistemi o
general perturbation of the functions of unità funzionali più generali e globali, che
the organ as a whole as to render it at least presiedono o come sfondo funzionale o
highly difficult to trace any uncomplicated come struttura fondamentale allo sviluppo
connection between the symptoms pro- delle varie funzioni psichiche. Si tratta di
duced and the lesion as such.24 unità funzionali indispensabili al normale
svolgimento dell’attività mentale, indipen-
Ai fini del superamento dialettico agognato dentemente dai suoi specifici contenuti e
da Lurija è fondamentalmente dunque la teo- motivi. Le unità sono tre. La prima unità
rizzazione dei “sistemi funzionali”, su cui ora dipende dal tronco encefalico superiore,
sarà opportuno soffermarsi più in dettaglio. dalla formazione reticolare e dalle regioni
filogeneticamente più antiche del sistema
█ Il sistema funzionale limbico ed ha la funzione di regolare il li-
vello di attivazione e lo stato di vigilanza.
Lurija era fortemente critico riguardo al La seconda unità dipende dalle aree occipi-
modo in cui era stato inteso il termine “fun- tali, parietali e temporali della corteccia ce-
zione” nel localizzazionismo in senso stretto, rebrale ed ha la funzione di registrare, ana-
poiché esso sembrava ridotto alla “funzione di lizzare e memorizzare l’informazione. La
un tessuto”. Invece, come giustamente illustra terza unità dipende dalle aree frontali ed
Mecacci, «una funzione psichica è la funzione ha la funzione di programmare, controllare
delle funzioni integrate di varie strutture cere- e regolare il comportamento e l’attività
brali, è un sistema di funzioni o sistema funzio- mentale.30
nale».25 A questo proposito la concezione di
Lurija viene ben sintetizzata dal seguente passo: Un’organizzazione neurobiologica di que-
sto tipo necessita anche di una ridefinizione
le funzioni mentali, intese come sistemi dei tipi di lesione e dei sintomi, che non vanno
funzionali complessi, non si possono loca- più interpretati come direttamente connessi, o
lizzare in zone limitate della corteccia o in quantomeno non solo come direttamente
gruppi cellulari isolati, ma devono essere connessi.
La localizzazione dinamica 167

Lurija rimarca infatti la distinzione tra un lizzazionistiche tipiche della neuropsicologia


effetto diretto, prodotto dalla lesione di un classica,34 e venne subito accolto in maniera
centro corticale specifico, e l’effetto sistemico interdisciplinare come un paradigma altamen-
di tale lesione sui legami sistemico-funzionali te euristico per le ricerche sulle funzioni cogni-
nei quali il centro corticale danneggiato è tive. Su questo aspetto torneremo brevemente
coinvolto e connesso, ma non solo. nell’ultima parte di questo lavoro.
Il modello di architettura cognitiva sotteso
all’ipotesi dei sistemi funzionali offre anche un █ Riflessioni epistemologiche
nuovo modo di guardare alla riorganizzazione
funzionale che segue un danno cerebrale foca- Nelle conclusioni di uno dei testi di mag-
le, che può avvenire in maniera intrasistemica gior interesse e di sistematizzazione del suo
o intersistemica (creando collegamenti con pensiero, Lurija rivendica la profonda rilevan-
elementi funzionali di altri sistemi). Lo stesso za della neuropsicologia per lo studio delle
Lurija in proposito afferma che: funzioni cognitive, predicendo quanto effetti-
vamente vediamo verificarsi negli ultimi due
the disintegration of such systems is irre- decenni, a cavallo tra XX e XXI secolo:
versible, but they may be reorganized: the
defective link may be replaced by a new è facile immaginare che la psicologia, usan-
link so that the overall function is re- do questo approccio [neuropsicologico], po-
established on a new basis […] In man, al- trà arrivare a nuove e importanti tappe, e
most any cortical area can acquire new func- che entro pochi anni, capitoli aggiuntivi
tional significance and thus may be incorpo- nuovi e importanti, ad esempio sulla neuro-
rated into almost any functional system.31 psicologia della vita emotiva e della coscien-
za, potranno essere aggiunti e una nuova
Sulla base di tale modello, l’approccio di branca, la neurolinguistica, sarà creata. Co-
Lurija alla neurolinguistica sviluppa e comple- me risultato, possiamo solo predire che nei
ta le teorizzazioni di Jakobson, immettendole successivi cinquant’anni le nostre concezio-
in un quadro psicofisiologico e fornendone ni sulla struttura dei processi mentali diffe-
uno studio sulle basi neurobiologiche, consi- riranno sostanzialmente da quelle che so-
derando il linguaggio come un sistema fun- steniamo oggi; alla neuropsicologia spetterà
zionale. molto del merito di questa revisione e della
D’altra parte, nella seconda metà del ’900 profondità delle nostre conoscenze della
questo tipo di approccio non poteva essere struttura interna dei processi mentali.35
“vincente” in seno alla scienza cognitiva classi-
ca, nella quale invece sembrava essere più rile- Le previsioni di Lurija si sono rivelate fon-
vante analizzare la funzione linguistica a un date: a partire dagli anni ’90 del XX secolo le
livello di organizzazione funzionale specifica- scienze cognitive hanno attraversato una
mente psicologica anziché psicobiologica, ri- grande revisione del paradigma di base, viran-
tenendo che lo studio dei correlati neuronali do sempre più in funzione delle scoperte pro-
fosse un campo di ricerca a tutti gli effetti se- venienti dalle neuroscienze cognitive, e tenen-
parato. do sempre più in considerazione l’importanza
È proprio in quel contesto, permeato dal di uno studio correlato tra funzioni cognitive
funzionalismo computazional-rappresentazio- (nella psicologia) e loro substrato neuronale
nale e dal cognitivismo,32 che nasceva il mo- (neuropsicologia, clinica e sperimentale).
dello di mente modulare.33 Tale modello, che Nell’approccio dell’embodied cognition, la
prevede la specificità funzionale di centri di mente viene vista come un’entità integrata,
elaborazione indipendenti tra loro, sembrava dinamica, capace di svilupparsi epigenetica-
incarnare a livello filosofico le scoperte loca- mente (in continua interazione con l’ambiente
168 Galloni

naturale e sociale), legata imprescindibilmente concetti sono cieche».36


al sistema nervoso centrale e al corpo proprio La strada aperta da Lurija, tanto per il su-
in generale, ossia incarnata (dipendente dai peramento di una dicotomia restrittiva quanto
nostri sistemi neurobiologici, in primo luogo per la specifica teorizzazione dei sistemi fun-
percettivo e motorio). zionali, sembra essere la via giusta da percor-
Da anni si sta cercando di riformulare il rere per poter giungere a riformulare un mo-
modello modulare per renderlo più coerente dello dinamico, integrato, incorporato, di ar-
con gli avanzamenti della ricerca neuroscienti- chitettura cognitiva che sia neurobiologica-
fica sulle funzioni cognitive, con un cospicuo mente fondata.
dibattito sulle caratteristiche (necessarie e/o
sufficienti) che un “modulo” dovrebbe posse- █ Note
dere, sull’estensione della modularità ai pro-
1
cessi cognitivi più “elevati”, sulla riformula- W.R. UTTAL, The New Phrenology. The Limits of
zione (ancora una volta) del concetto di “fun- Localizing Cognitive Processes in the Brain (2001),
zione” non più solo computazionale, ma anco- The MIT Press, Cambridge (MA) 2003, p. 11.
2
rata neurobiologicamente e via dicendo. Cfr. L.S. VYGOTSKIJ, Thought and Language
Non è un caso che il modello di architettura (1934), MIT Press, Cambridge (MA) 1964; L.S.
VYGOTSKIJ, Selected Psychological Studies, Acad.
cognitiva alternativo rispetto al modularismo, Pedagog. Sciences Publishing House, Moscow
quello connessionistico, che mira alla modelliz- 1956 (in lingua russa); L.S. VYGOTSKIJ, Develop-
zazione dei processi cognitivi sulla base del fun- ment of the Higher Psychological Functions, Acad.
zionamento interconnesso di unità elementari Pedagog. Sciences Publishing House, Moscow
(quali i neuroni nel sistema nervoso centrale) e 1960 (in lingua russa); L.S. VYGOTSKIJ, A.R. LURI-
dunque plasmato sul modo in cui il nostro cer- JA, Tool and Symbol in Child Development (1930),
vello “è realisticamente fatto”, abbia avuto uno in: R. VAN DER VEER, J. VALSINER (eds.), The
sviluppo notevole negli ultimi decenni, nel Vygotsky Reader, Blackwell, Oxford 1994, pp. 99-
campo delle “reti neurali artificiali”. 174; L.S. VYGOTSKIJ, Psychology and Localization
Entrambi i modelli (modularistico e connes- of Functions (1934), in: «Neuropsychologia», III,
sionistico) sembrano essere in qualche modo 1965, pp. 381-386.
3
Cfr. R. JAKOBSON, Child Language, Aphasia, and
limitati e inadeguati a spiegare l’architettura Phonological Universals (1941), The Mouton, The
cognitiva nel suo complesso (ovvero non solo Hague 1968.
assunti come euristicamente utili per la ricerca), 4
Cfr. J. HUGHLINGS JACKSON, The Croonian Lec-
così come un secolo fa la dicotomia tra localiz- tures on Evolution and Dissolution of the Nervous
zazionismo e olismo era giunta a una impasse. System, in: «British Medical Journal», vol. I, n.
In questo senso, ci sembra di poter indivi- 1214, 1884, pp. 660-663.
5
duare un parallelismo tra quanto accaduto e A.R. LURIJA, The Working Brain. An Introduction
quanto ci si aspetta che debba verificarsi oggi to Neuropsychology (1973), Penguin Books, Har-
per quanto concerne i modelli di architettura mondworth 1976 (trad. it. Come lavora il cervello.
cognitiva. Ciò che è necessario che avvenga, Introduzione alla Neuropsicologia, traduzione di
oggi come allora, è un superamento dialettico D. SALMASO, P.S. BISIACCHI, Il Mulino, Bologna
1977, pp. 36-37).
degli approcci al mentale: solo tale supera- 6
Cfr. L.S. VYGOTSKI, A.R. LURIJA, Tool and Sym-
mento, infatti, potrà fornire un quadro coe- bol in Child Development, cit.
rente ed esaustivo ed essere retroattivamente 7
A.R. LURIJA, The Working Brain, cit. (trad. it. p.
una guida rispetto alle attuali evidenze speri- 340).
mentali, delle quali (oggi lo sappiamo con cer- 8
Ivi, p. 339.
tezza) devono alimentarsi anche la psicologia 9
A.R. LURIJA, Towards the Basic Problems of Neu-
e la filosofia della mente, poiché resta sempre rolinguistics, in: «Brain and Language», vol. I, n.
una grande verità asserire che «i pensieri sen- 1, 1974, pp. 1-14, citazione a p. 5.
10
za contenuto sono vuoti e le intuizioni senza Ivi, p. 6.
La localizzazione dinamica 169

11 22
Cfr. C. MORABITO, La mente nel cervello. Un’intro- A.R. LURIJA, Language and the Brain. Towards
duzione storica alla neuropsicologia cognitiva, Laterza, the Basic Problems of Neurolinguistics, cit., p. 3.
23
Roma-Bari 2004, pp. 112-114. W.R. UTTAL, The New Phrenology. The Limits of
12
A.R. LURIJA, Towards the Basic Problems of Neu- Localizing Cognitive Processes in the Brain, cit., p. 163.
24
rolinguistics, cit., pp. 10-12. D. FERRIER, The Functions of the Brain, Smith
13
Cfr. P.P. BROCA, Nouvelle observation d’aphémie Elder, London 1876, citato secondo W.R. UTTAL,
produite par une lésion de la moitié postérieure des The New Phrenology, cit., p. 159.
25
deuxième et troisième circonvolution frontale, in: L. MECACCI, Cervello e Storia, Editori Riuniti,
«Bulletin de la Société Anathomique de Paris», Roma 1977, p. 110; si veda anche L. MECACCI,
n. 36, 1861, pp. 398-407. Luria: A Unitary View of Human Brain and Mind,
14
Cfr. A.R. LURIJA, Towards the Basic Problems of in: «Cortex», vol. XLI, n. 6, 2005, pp. 816-822.
26
Neurolinguistics, cit., p. 2. A.R. LURIJA, Come lavora il cervello. Introduzio-
15
Ibidem. ne alla Neuropsicologia, cit., pp. 36-37.
16 27
Cfr. C. WERNICKE, Der aphasische Symptomen- Cfr. L.S. VYGOTSKIJ, Thought and Language
komplex, C & Weigert, Breslau 1874. (1934), cit.
17 28
Il cosiddetto Wortbegriff, cfr. K. GOLDSTEIN, A.N. LEONTIEV, Problems of Mental Develop-
L’analyse de l’aphasie et l’étude de l’essence du lan- ment, Academy Pedagog. Sciences, Publishing
gage, in: «Journal de Psychologie», n. 30, 1933, House, Moscow 1959 (originale in lingua russa).
29
pp. 430-496. N.A. BERNSTEIN, Studies in the Physiology of
18
K.S. LASHLEY, Mass Action in Cerebral Function, Movement and the Physiology of Activity, Meditsi-
in: «Science», vol. LXXIII, n. 1888, 1931, pp. na Publishers, Moscow 1966 (originale in lingua
245-254. Lurija fa riferimento anche a C. VON russa); P.K. ANOKHIN, Biology and Neurophysiolo-
MONAKOW, Die Lokalisation im Grosshirn und gy of Conditioned Reflex, Meditsina Publisher,
der Abbau der Funktionen durch kortikale Herde, Moscow 1968 (originale in lingua russa).
30
J.F. Bergmann, Wiesbaden 1914, dove si asserisce L. MECACCI, Cervello e Storia, cit., pp. 114-116.
31
l’impossibilità di localizzare processi semantici, A.R. LURIJA, Traumatic Aphasia. Its Syndromes
che devono essere pensati come funzioni emer- Psychology and Treatment, cit., p. 382.
32
genti dal cervello nel suo complesso. Non è un ca- Su queste tematiche cfr. G. GALLONI (a cura di),
so che a lui sia riconducibile l’introduzione del Identità e rappresentazione. Scienza cognitiva e teo-
concetto di “diaschisi”, sottolineando come lesio- rie della mente, Stamen - Edizioni scientifiche,
ni specifiche possono causare deficit non diretta- Roma 2006 (si veda in particolare l’introduzione).
33
mente legati all’area danneggiata, ma anche a fun- Cfr. J.A. FODOR, The Modularity of Mind: An
zioni localizzate in aree lontane dal focus leso, un Essay on Faculty Psychology, MIT Press, Cam-
concetto importante che avrà tutta un’altra valo- bridge (MA) 1983 (trad. it. La mente modulare.
rizzazione dopo la revisione teorica operata da Saggio di psicologia delle facoltà, traduzione di R.
Lurija sui concetti cardine della neuropsicologia. LUCCIO, Il Mulino, Bologna 1985).
19 34
H. HEAD, Aphasia and Kindred Disorders of speech, Non entriamo qui nella discussione dei diversi
Cambridge University Press, Cambridge 1926. modelli di modularità (periferica vs massiva).
20 35
A.R. LURIJA, Language and the Brain. Towards A.R. LURIJA, Come lavora il cervello. Introduzio-
the Basic Problems of Neurolinguistics, cit., p. 4. ne alla neuropsicologia, cit., p. 382.
21 36
A.R. LURIJA, Traumatic Aphasia. Its Syndromes I. KANT, Critica della ragion pura (1781), tradu-
Psychology and Treatment (1947), The Hague: zione di G. GENTILE, G. LOMBARDO RADICE, La-
Mouton, The Netherlands 1970, p. 88. terza, Roma-Bari 1996, pp. 77-78.

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