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CAMERA DEI DEPUTATI - XVI LEGISLATURA Resoconto della XI Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato) RISOLUZIONE Mercoledi 19 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Saeconi. La seduta comineia alle 15.10. 7-00403 Antonino Foti: Modalita di esercizio del diritto al pensionamento. 7-00428 Damiano: Modalit di esereizio del diritto al pensionamento. 7-00441 Fedriga: Modalita di esercizio del diritto al pensionamento. 7-00442 Poli: Modalita di esercizio del diritto al pensionamento. (Seguito della discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00103 ~ Reiezione della risoluzione n, 7-00428). La Commissione prosegue la di nella seduta dell'I1 gennaio 2011 ussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta - dopo che il 16 dicembre era stata presentata una proposta di testo unificato delle tisoluzioni in titolo - si é convenuto, considerata anche I'utilita di proseguire un confronto di merito con i Governo, di rinviare il seguito della discussione in modo da affrontare l'argomento direttamente con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, 11 Ministro Maurizio SACCONI, dopo aver dichiarato di comprendere le ragioni che hanno indotto { presentatori delle risoluzioni in titolo a sollevare talune importanti question in materia previdenziale, osserva che il Governo, consapevole delle inevitabili conseguenze che certe misure in materia pensionistica avrebbero prodotto sulla vita reale delle persone, ha cercato in ogni caso di dosare i propri interventi e di ridurre al minimo i disagi per i cittadini interessati, nei limiti di quanto verosimilmente possibile, ovvero nel rispetto dei vincoli di bilancio statali e dei criteri di stabilita imposti a livello europeo. Osserva, inoltre, che IEsecutivo in carica si é trovato a dover scontare, suo malgrado, il ritardo con eui si é messa mano alla riforma del sistema previdenziale, ricordando, in proposito, i falliti tentativi di modifica legislativa degli anni '80 ¢'90, esperiti ancor prima degli cfficaei interventi di riduzione di spesa sociale resi suecessivamente inevitabili dallo stato dei conti pubblici e dalle conseguenti richieste dell'Unione europea. Ricorda, altresi, che, mentre i Governi di centrodestra hanno proseguito lungo le linee di indirizzo dettate in ambito comunitario, quelli di centrosinistra - in particolare il Governo Prodi nella XV egislatura - hanno proceduto in senso contrario, introducendo misure di indubbia oncrosita, sia in merito alfabbassamento anagratico dei requisiti di accesso, sia in termini di innaizamento delle prestazioni contributive, anche con riferimento a fattispecie contrattuali delicate ed importanti, tra cui cita l'apprendistato. Passando agli impegni contenuti nelle risoluzioni in discussione, fa presente che, allo stato, il Governo é in grado di offrire una propria disponibilita, nei limiti delle risorse esistenti, in ordine alla definizione degli ammortizzatori sociali, nell'ambito dellintesa Stato-regioni, per riconoscere la tutela a coloro che, collocati in cassa integrazione o in mobilita, hanno maturato l'eta di pensione ¢ sono in attesa dela decorrenza del trattamento pensionistico, in continuita con quanto stabilito con a recente approvazione della legge di stabilita. Fa notare, infatti, che la clausola di salvaguardia del sistema é gia contenuta nella legislazione vigente e potra essere presa in considerazione anche in prospettiva di una estensione della CIG in deroga a coloro che sono al momento sprovvisti di qualsiasi forma di sostegno al reddito, in accordo con le regioni. Nel rilevare, poi, come l'esistenza di finestre pensionistiche non rappresenti una novita per Yordinamento, essendo gia ampiamente prevista dalla legislazione vigente, ritiene di poter confermare, senza alcun timore di smentita, loperativita delle tutcle riconosciute dallo Statuto dei lavoratori - in particolare, dall'articolo 18 - anche nel periodo intercorrente tra la data di maturazione del diritto a pensione e quella delleffertiva apertura della finestra pensionistica, in linea con quanto sostenuto dalla dottrina prevalente in materia, impegnandosi altresi ad impartire istruzioni alle pubbliche amministrazioni, affinché tengano conto dei nuovi termini di decorrenza della pensione nei casi in cui decidano di awvalersi della facolta di risolvere il rapporto di lavoro di quei soggetti che abbiano raggiunto il 40° anno di servizio. Manifesta, quindi, la disponibilita del Governo, a seguito dei risparmi di gestione conseguiti con Tinnalzamento dell'eta pensionabile delle donne nel pubblico impiego, ad utilizzare risorse per interventi sul versante delle politiche di conciliazione (in particolare, in ordine al lavoro di cura e in relazione alla «non autosufficienza), in attuazione di quanto stabilito da recenti misure legislative, facendo altresi notare che appare non contemplabile l'ipotesi di prevedere un trattamento previdenziale specifico per la condizione femminile, attesa l'esigenza di rispettare i criteri di pari opportunita imposti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Inconclusione, evidenzia che 'azione in materia previdenziale portata avanti dal suo dicastero, svolta in concerto con quello dell'economia e delle finanze e collocabile nell'ambito delle dinamiche economiche e demografiche attuali, mira proprio al conseguimento della sostenibilita del sistema dei conti pubblici nonché alla salvaguardia della credibilita del Paese, nel quadro dei mercati finanziari internazionali, anche in vista del superamento della crisi economica in atto. Silvano MOFFA, presidente, avverte che, alla luce delle considerazioni svolte dal Ministro, i deputati Antonino Foti, Fedriga e Poli hanno testé presentato una proposta di testo unifieato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 ¢ 7-00442 (vedi allegato 2), mentre il gruppo del Partito ‘Democratico ha chiesto di porre in votazione la risoluzione n. 7-00428 Damiano, nella sua formulazione originaria; deve conseguentemente intendersi superata la proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione, gid presentata nella seduta del 16 dicembre 2010. Cesare DAMIANO (PD), nel dichiarare di non condividere la ricostruzione storica del Ministro riferita ai recenti interventi di riforma sul sistema previdenziale, secondo la quale si dovrebbe riconoscere come positivi solo gli interventi dei Governi di centrodestra, rivendica la validita delle misure introdotte anche nelle precedenti legislature, in particolare dall'ultimo Governo Prodi, Fa notare, in proposito, che il precedente Esecutivo di centrosinistra, in coerenza con le linee di tendenza affermatesi negli anni '90, ha provveduto sia a stabilizzare ulteriormente il sistema previdenziale, attraverso un innalzamento graduale dei requisiti anagrafici di accesso alla pensione, sia a timuovere forti elementi di iniquita sociale, preoccupandosi, oltre che delia sostenibilité del sistema, anche dell'adeguatezza delle prestazioni previdenziali. Cita, al riguardo, le misure introdotte in materia di quattordicesima mensilita in favore dei pensionati, nonché quelle a favore dei giovani in tema di totalizzazione dei contributi riscatto di anni di laurea ¢ contribuzione figurativa, osservando, in risposta a talune considerazioni svolte dal Ministro, che V'innalzamento delle prestazioni contributive con riferimento ai contratti di apprendistato andava proprio nel senso i garantire pensioni pid elevate nell'ambito di un mercato del lavoro sempre pit Hlessibile. In proposito, pur sottolineando limportanza formativa del contratto di apprendistato nello svolgimento di un ruolo di raccordo tra la scuola e il lavoro, ritiene che tale fattispecie contrattuale, a causa delle recenti innovazioni legislative, abbia perso la sua originaria funzione e sia stata sottoposta ad un grave processo di degenerazione, al fine di farla aderire ad un contesto sociale fortemente precarizzato, Osserva, poi, che, a differenza dei Governi precedenti, !'Esecutivo in carica ha mostrato un volto autoritario e intransigente, arrogandosi il diritto di imporre riforme in materia pensionistica prive di qualsiasi concertazione con le parti sociali e dettate «a colpi» di decreti-legge, ed imbattendosi, peraltro, in gravi contraddizioni - messe in evidenza dagli stessi esponenti parlamentari della maggioranza - sul tema delle «finestre di useita» e della rieongiunzione della contribuzione maturata presso diversi enti previdenziali (tematica che ha posto in evidenza la situazione particolarmente critica dei lavoratori elettrici e telefonici, ineontrati di recente in via informale). Sul punto, evidenzia il rischio che intere categorie di lavoratori (disoecupati, lavoratori in mobilita, dipendenti pubblici con 40 anni di contribuzione) rimangano prive di tutele sociali, in attesa delleffettiva decorrenza del trattamento pensionistico, aggravando uno stato di allarme gid gravemente alimentato dalla crisi economica in atto. In conclusione, pur riconoscendo che la proposta di testo unificato presentata dai deputati Antonino Foti, Fedriga ¢ Poli costituisce un lieve passo in avanti nella direzione della soluzione delle problematiche in esame, ritiene che essa non sia sufficiente a garantire l'auspicato cambiamento di rotta nell'azione del Governo; dichiarando, pertanto, Tastensione del suo gruppo su tale testo unificato, insiste per la votazione della propria risoluzione n, 7-00428. Marialuisa GNECCHI (PD), pur apprezzando lo sforzo s proposta di testo unificato sul tema in discussione, ritiene che essa non possa essere tolalmente condivisa dal suo gruppo, dal momento che non affronta in modo organico T'insieme delle problematiche emerse a seguito dei recenti interventi legislativi del Governo in materia previdenziale e sottolineate dagli stessi gruppi di maggioranza, Ritiene, quindi, che la risoluzione del proprio gruppo sia pitt idonea a indirizzare i Governo in vista della soluzione diretta del problema delle «finestre di uscita», dal momento che contempla - tra I'altro - interventi a favore di tutti lavoratori dipendenti (anche di quelli impiegati presso le piccole e medie imprese, per i quali non & sempre ipotizzabile una estensione degli ammortizzatori sociali), tenendo in considerazione i singoli casi di disoccupazione causati dalla erisi economica in atto. Insiste, poi, affinehé il Ministro fornisea adeguate rassicurazioni in ordine al problema del ricongiungimento oneroso della contribuzione maturata presso diversi enti previdenziali (tematica afirontata in un recente incontro informale con i lavoratori elettrici e telefonici), anche mediante Tattesa risposta ad atti di sindacato ispettivo da tempo presentati sull'argomento, che auspica possa avvenire nella prossima settimana, Nel ricordare, peraltro, che talune proposte di legge del suo ‘gruppo - di cui raccomanda la sollecita calendarizzazione in Commissione - vanno nella direzione testé indicata, dichiara il voto favorevole sulla risoluzione n. 7-00428, ribadendo Yinsufficienza della proposta di testo unificato testé presentata, olto dai presentatori di una ulteriore Massimiliano FEDRIGA (LNP), sottolineato il proficuo lavoro svolto da tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, sul tema in esame, ringrazia il Ministro per gli impegni assunti in questa sede, che appaiono in grado di conciliare le istanze di natura sociale con il rispetto dei vincoli di stabilita finanziaria e dei criteri comunitari, Auspica, quindi, che il Governo, attraverso una positiva interlocuzione con le regioni, possa giungere ad efficaei accordi sul territorio, suscettibili di offrire una dignitosa copertura sociale a tutti j lavoratori ¢ di andare incontro anche alle esigenze delle singole famiglie in difficolta, in nome di una pace sociale sempre pitt importante nellattuale quadro di crisi economica, Preannuncia, in conclusione, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 © 7-00442. ‘Nedo Lorenzo POLI (UdC) ritiene che la proposta di testo unificato appena presentata rappresenti ‘una valida soluzione di equilibrio, idonea a sensibilizzare il Governo sulle problematiche previdenziali in discussione; ne auspica pertanto l'approvazione, augurandosi che possa comungue proseguire in Commissione anche I'esame delle varie proposte di legge presentate dai gruppi sulla materia, al fine di risolvere definitivamente la questione della decorrenza dei trattamenti pensionistici in riferimento a talune categorie di lavoratori e di affrontare con determinazione il problema dell onerosita delle ricongiunzioni pensionistiche. Antonino FOTI (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di testo unificato, giudicandola un primo passo verso la soluzione della questione delle «finestre di uscitay, tenuto conto dell'attuale disponibilita di risorse finanziarie, Nel ringraziare i gruppi che hanno collaborato al dibattito e lo stesso Ministro, che ha assunto impegni precisi su argomenti delicati, auspica che il Parlamento, nel prosieguo della legislatura, possa portare a compimento il percorso iniziato, concludendo 'esame di aleune importanti proposte di legge presentate in materia 11 Ministro Maurizio SACCONI esprime parere favorevole sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni nn, 7-00403, 7-00441 ¢ 7-00442, che corrisponde agli impegni che il Governo pud ragionevolmente assumere allo stato, anche in relazione alla complessiva situazione di bilancio, ed esprime parere contrario sulla risoluzione n. 7-00428, ringraziando in ogni caso tutti i componenti della Commissione, per il contributo che hanno voluto fornire sull’argomento all'ordine del giomo. Quanto al problema - sollevato nel corso del dibattito - relativo alle ricongiunzioni presso NINPS delle posizioni previdenziali di taluni lavoratori elettrici e telefonici, fa presente che il Governo sta valutando se vi sia il modo per consentire tali ricongiunzioni in base alla legislazione vigente e nel rispetto dellinvarianza degli oneri: sebbene tale possibilita, ad una prima valutazione delle competenti strutture ministeriali, non appaia facilmente percorribile, si riserva comungue di tenere aggiorata la Commissione sui possibili sviluppi della questione. Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle considerazioni appena svolte dal Ministro, avverte che, non essendovi obiezioni, sara posta in votazione prima la proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7-00441 e 7-00442, sulla quale il Governo ha espresso parere favorevole, & successivamente la risoluzione n, 7-00428, sulla quale il Governo ha espresso parere contrario, ‘La Commissione. con distinte votazioni, approva il testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00403, 7- 00441 e 7-00442, che assume il numero 8-00103, e respinge la risoluzione n. 7-00428. Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00428 presentata da CESARE DAMIANO mercoledi 27 ottobre 2010, seduta n.389 La XI Commissione, premesso che: questo Governo aveva assicurato agli italiani che non avrebbe messo di nuovo le mani sulla previdenza perché non ce ne era bisogno, hanno sempre sostenuto sia il ministro Sacconi, sia il ministro Tremonti; la promessa come sempre non @ stata mantenuta, anzi nella manovra del Governo approvata con il decreto-legge n. 78 del 2010, gli interventi sulla previdenza risultano particolarmente pesanti, soprattutto particolarmente iniqui, e il riordino degli enti e della governance degli enti stessi é tutto teso a dare pieni poteri ai presidenti e a colpire la presenza delle parti sociali; le nuove finestre di accesso alla pensione di vecchiaia ed alla pensione di anzianité non hanno carattere transitorio, cosi come inizialmente ipotizzato, ma hanno carattere strutturale; cosi come hanno carattere strutturale anche tutte le altre misure contenute nel maxi- emendamento presentato dal Governo prima di porre la fiducia; 8 da rilevare che il maxiemendamento rende insostenibile la situazione per molti lavoratori e lavoratrici: le finestre a scorrimento si applicano a tutti i regimi pensionistici (quindi anche alle pensioni di vecchiaia anticipate previste nelAGO e ai regimi speciali previsti per i vigili del fuoco, la Polizia di Stato, la Polizia penitenziaria, il Corpo forestale dello Stato, i Carabinieri, la Guardia di finanza, le forze armate) facendo salvi soltanto i lavoratori per i quali, al raggiungimento del limite di eta previsto per il pensionamento, viene meno il titolo per lo svolgimento della mansione svolta; viene previsto aumento delet pensionabile progressivamente a 65 anni, a decorrere dal 1° gennaio 2012, per le donne dipendenti del pubblico impiego, alle quali si applicano anche le finestre a scorrimento; viene previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2015, un aumento del'eta pensionabile di tre mesi che si applica ai fini del dirito alla pensione di vecchiaia, ai fini det diritto alla pensione di anzianita, alle donne dipendenti pubbliche per le quali é gia stato previsto 'aumento dell'eta pensionabile a 65 anni, ai fini del dirtto all'assegno sociale; un ulteriore aumento dell'eta pensionabile viene previsto a decorrere dal 1° gennaio 2019 e poi successivamente ogni tre anni. L'aumento delfeta pensionabile é legato alle aspettative di vita ed é illimitato, Cos! i giovani perderanno per sempre ogni certezza sul loro diritto a pensione; 6 da rilevare che l'aumento dell'et4 pensionabile avviene con decreto direttoriale, quindi non vi @ alcuna consultazione con le parti sociali né alcuna possibilita di intervento da parte del Parlamento, che da questo Governo viene sempre pit! esautorato del suo ruolo; ineremento deieta pensionabile avviene per tutti: regimi pensionistici armonizzati - fondi sostitutivi dellAGO, Inpdap, Enpals, Ipost -, nonché per tutti i regimi e tutte le gestioni che, alla data di entrata in vigore della legge, abbiano requisiti diversi rispetto a quelli previsti nel'Assiourazione generale obbiigatoria, ivi compresi i minatori, il personale militare, le Forze di polizia, il Corpo nazionale dei vigili del fucco, il personale non contrattualizzato del pubblico impiego, nonché | rispettivi dirigenti. L'aumento del'eta pensionabile non si applica ai lavoratori per i quali il raggiungimento del limite di eta fa venir meno il titolo abilitante allo svolgimento della specifica attivita lavorativa; @ da tilevare che non sono state previste modifiche immediate dei coefficienti di trasformazione delle pensioni che si applicano nel sistema misto e nel sistema contributivo: visto lo slittamento delle decorrenze delle pensioni e |'aumento dell'eta pensionabile,ad avviso dei sottoscrittori del presente atto di indirizzo, era ed & necessario determinare immediatamente i coefficienti anche per le eta superiori a 65 anni. Il Governo ha invece scelto una strada diversa e come sempre penalizzante per i lavoratori: 1a rideterminazione dei coefficienti scattera infatti solo se lincremento, determinato a seguito dell'adeguamento triennale del requisito anagrafico di 65 anni previsto per la pensione di vecchiaia, sia tale da superare di una 0 di due unita il predetto valore di 65. Cid significa che nel 2015 non ci sara alcun adeguamento dei coefficienti, cosa che probabilmente succedera anche nel 2019; @ da rilevare, inoltre, che non sono stati approvati emendamenti in merito a tutte le altre questioni che i sottoscrittori del presente atto avevano denunciato: quindi le finestre a scorrimento si applicano anche a coloro che maturano i 40 anni di contribuzione: ai lavoratori parasubordinati si applicano le finestre a scorimento previste per i lavoratori autonomi; alle pensioni conseguite con la totalizzazione si applicano le finestre a scorrimento previste per i lavoratori autonomi. Né sono state apportate modifiche alle deroghe (preawiso, lavoratori in mobili’, titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarieta di settore - credito, assicurazioni -) con tutti problemi che si pongono e che i sottoscrittori del presente atto avevano gia ampiamente evidenziato. Né tra le deroghe sono stati inseriti coloro che stanno effettuando i versamenti volontari; la manovra economica approvata a luglio mantiene in vigore le regole precedenti, legge n. 247 del 2007, solo per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che matureranno i requisiti per il diritto a pensione (vecchiaia, anzianita) entro il 31 dicembre 201 per le lavoratrici e per i lavoratori che maturano i previsti requisiti per il dirtto alla pensione di vecchiaia o alla pensione di anzianit&, a decorrere dal 1° gennaio 2011, @ prevista invece una sola finestra di accesso sia per la pensione di vecchiaia sia per la pensione di anzianita; la finestra 6 mobile € varia per ogni singolo lavoratore, visto che la decorrenza del trattamento pensionistico si consegue trascorsi dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti per i lavoratori dipendenti privati e pubblici e trascorsi 18 mesi dal raggiungimento dei requisiti per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) per i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS (parasubordinati). Continua ad applicarsi la precedente normativa per I'accesso ai trattamenti pensionistici per: a) i lavoratori dipendenti che al 30 giugno 2010 risultano essere in preawiso e che maturano i requisiti previsti per il pensionamento entro la data di cessazione del rapporto di lavoro; ») i lavoratori per i quali al raggiungimento del limite di eta previsto per il pensionamento viene meno il fitolo per lo svolgimento della mansione svolta; ©) i lavoratori, nei limiti del numero di 10.000 beneficiar: collocati in mobilita ordinaria nelle aree del Mezzogiorno in base ad accordi sindacali stipulati anteriormente al 30 aprile 2010, che maturano i requisiti entro il periodo di fruizione della mobilita stessa, collocati in mobilita lunga per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 30 aprile 2010 (la pensione continuera a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda), titolari alla data di entrata in vigore del decreto-legge (31 maggio 2010), di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarieta di settore (credito, assicurazioni); 6 del tutto evidente che la norma si configura come una vera e propria lotteria. Il limite dei 10.000 beneficiari é infatti insufficiente rispetto all'attuale crisi economica. Di conseguenza, molte lavoratrici e molti lavoratori rischiano di rimanere per un lungo periodo di tempo senza alcun sostegno economico e senza pensione: il Governo ha accolto, in sede di approvazione della legge di conversione del decreto- legge, alcuni ordini del giorno che invitano il Governo stesso a farsi carico, compatibilmente con le condizioni i finanza pubblica, di ulteriori fattispecie a cui applicare i previgenti termini di decorrenza dei trattamenti; il gruppo parlamentare del PD ha presentato una proposta di legge al fine di intervenire ‘sulle questioni esposte in premessa rispetto alle misure contenute nel decreto-legge n. 78 del 2010; impegna il Governo: ad adottare iniziative normative - nel quadro della legge di stabilité - che includano tra i soggetti nei cui confronti continuano ad applicarsi, in deroga, le disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto-legge n. 78 del 2010 convertito dalla legge n. 122 del 2010 anche i lavoratori dipendenti con cessazione involontaria del rapporto di lavoro entro il 31 luglio 2010; ad adottare iniziative normative per mantenere le finestre previdenti per i lavoratori ¢ le lavoratrici che, entro il 30 aprile 2010, siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione sociale a fini pensionistic' da parte delle gestioni di previdenza obbligatoria a cui sono iscritti e abbiano effettivamente effettuato almeno un versamento e i soggetti che si trovino, alla medesima data, in stato di disoccupazione; ad ampliare il tetto di 10. goo demande iferto ai cas mobita ci cualfarticolo 12, comm 5 e6, del citato decreto-leg, ad impartire istuzion’ alle pubbliche amministrazioni affinché fengano conto dei nuovi termini di decorrenza della pensione nei casi in cui decidano di awalersi della facolta di tisolvere il rapporto di lavoro di quei soggetti che abbiano raggiunto il 40° anno di servizio © di contributi, cié al fine di evitare che il pubblico dipendente debba restare senza stipendio e senza pensione; a promuovere forme di incentivazione alle aziende per mantenere al lavoro quei dipendenti che devono aspettare di poter godere del trattamento pensionistico onde evitare che perdano il posto di lavoro nel periodo intercorrente tra il momento delia maturazione del diritto al pensionamento ¢ la data di decorrenza della pensione stessa; a valutare lopportunita di applicare le deroghe previste dalla norma citata e mantenere i requisiti previgenti per esercizio del diritto al pensionamento per le lavoratric! alle dipendenze della pubblica amministrazione nei confronti delle quali la legge dispone che il requisito anagrafico della pensione di vecchiaia sia elevato a 65 anni a partire dal 1° gennaio 2012; a favorire, per quanto di competenza, un rapido iter della proposta di legge n. 3692 vertente su tale problematica. (7-00428) «Damiano, Gnecchi, Schirru, Miglioli, Santagata, Madia, Mosca, Mattesini, Gatti Bellanova, Boccuzzi, Codurelli, Berretta, Bobba, Rampin. Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00427 presentata da MARIALUISA GNECCHI mercoledi 27 ottobre 2010, seduta n.389 La XI Commissione, premesso che: il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita. economica contiene misure in materia pensionistica estremamente penalizzanti per i lavoratori; da un'analisi attenta dei commi da 12-sexies a 12-undecies dellarticolo 12 del decreto- legge in oggetto, appare evidente che alcune norme producono effetti gravemente pregiudizievoli esclusivamente per le donne. Infatti, quasi ad impedire alle lavoratrici pubbliche di andare in pensione prima, scegliendo di dimettersi volontariamente e di trasferire la propria posizione assicurativa all'INPS ai sensi dell'articolo 1, primo comma, della legge 7 febbraio 1979, n. 29, il Governo ha ritenuto, a decorrere dal 1° luglio 2010, di fendere onerose per tutti (lavoratrici e lavoratori), tali ricongiunzioni, fino ad ora completamente gratuite; queste modifiche penalizzano gravemente le donne, non solo per I'eta, ma ancor di pid per il fatto che le ricongiunzioni di cui al citato articolo 1 della legge n. 29 del 1979 sono divenute onerose e vengono applicate le stesse modalita di calcolo di cui alarticolo 2 della medesima legge n. 29 del 1979. Sono molte le donne che devono trasferire i contributi all'INPS, perché non possono sostenere le spese di una ricongiunzione verso Vinpdap anche se conveniente per avere una prestazione migliore; finora lavoratori e lavoratrici avevano laltemativa dell'articolo 1, primo comma, della legge 7 febbraio 1979, n. 29, che prevedeva la gratuita. Inoltre, per chi non matura il diritto a pensione presso tINPDAP (20 anni di contribuzione), senza contribuzione INPS l'articolo 1 della legge n. 29 del 1979 non applicabile, e la legge n. 322 del 1958 é stata abrogata dal decreto-legge n. 78 del 2010; le disposizioni previste dai commi da 12-sexies a 12-undecies dell'articolo 12 del citato decreto-legge n. 78 del 2010, infatti, hanno abrogato tutte le norme che prevedevano il trasferimento della contribuzione allINPS gratuitamente: legge 2 aprile 1958, n. 322 (ricongiunzione delle posizioni previdenziali ai fini dell'accertamento del diritto e della determinazione del trattamento di previdenza e di quiescenza); articolo 3, comma 14, del decreto legislative 16 settembre 1996, n. 562 (Fondo di previdenza per gli elettrici articolo 28 della legge 4 dicembre 1956, n. 1450 (fondo di previdenza per i telefonici), articolo 40 della legge 22 novembre 1962, n. 1646 (personale dipendente amministrazioni statali, anche con ordinamento autonomo, personals iscritto agli Istituti di previdenza ora INPDAP, personale iscritto all'istituto postelegrafonici (IPOST)), articolo 124 del decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092 (dipendenti civili statali, militari in servizio permanente e continuativo), articolo 21, comma 4, e l'articolo 40, comma 3 della legge 24 dicembre 1986, n. 958 (carabinieri, graduati e militari di truppa, sergenti di complemento); si tratta di modifiche di particolare gravita che limitano fortemente i diritti delle lavoratrici dei lavoratori, che mirano soltanto a fare cassa e che non tengono conto della situazione attuale de! mercato del lavoro; per poter cumulare i contributi ai fini del diritto ad un'unica pensione @ necessario avere almeno tre anni di contribuzione versata in ogni singola gestione 0 fondo, altrimenti non & possibile effettuare la totalizzazione e comunque non esiste una reale reciprocita tra gli enti, tra i fondi sostitutivi, i fondi professionali e non; in assenza di una reale riforma sulla totalizzazione é plausibile che ci troveremo quindi in presenza di lavoratrici e lavoratori che non potranno avvalersi della totalizzazione e che saranno costretti a pagare in maniera cospicua al fine di utiizzare la contribuzione che comunque hanno gia versato; in caso contrario tali lavoratori e lavoratrici saranno costretti dai costi a rinunciare alla valorizzazione di parte della propria contribuzione ai fini pensionistici; @ necessario sottolineare che nelle gestioni pensionistiche diverse dallassicurazione generale obbligatoria gestita dallINPS non esiste neanche il diritto alla pensione supplementare. Coloro che percepiscono una pensione INPDAP possono godere di una pensione supplementare derivante da contributi versati allINPS, ma coloro che sono titolari di una pensione INPS non possono avere una pensione supplementare derivante da contributi versati allNPDAP. Alcune di queste differenze erano motivate proprio dal fatto che la costituzione di posizione assicurativa presso |'INPS (prevista dalla citata legge n. 322 del 1958 ora abrogata) o il trasferimento dei contributi all'NPS (articolo 1 della citata legge n. 29 del 1979) era gratuito. Con le disposizioni contenute nel decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, sono state cancellate le norme citate senza alcuna sostituzione; é del tutto evidente, quindi, come la nuova normativa sia pesantemente lesiva dei diritti dei lavoratori e risulti assolutamente scoordinata con le altre norme vigenti distruggendo una parte, fino ad ora ritenuta fondamentale, del nostro sistema previdenziale; il gruppo parlamentare del PD, ha presentato una proposta di legge al fine di intervenire sulle questioni aperte dalle misure contenute nel decreto-legge n. 78 del 2010 e di contrastarne gli effetti esposti in premessa, impegna il Governo: ad adottare le opportune iniziative affinché siano equiparati i requisiti contributivi per ta pensione di anzianita e di vecchiaia per coloro che sono iscritti allNPS e all'INPDAP, in modo tale che 'NPDAP liquidi una prestazione pensionistica anche qualora il richiedente sia cessato dal servizio; ad adottare iniziative idonee affinché in ogni gestione 0 cassa previdenziale si possa costituire, a domanda, una pensione supplementare calcolata con il sistema contributivo per coloro che sono gia titolari di pensione; a prevedere iniziative normative idonee per ripristinare la gratuita della costituzione di posizione assicurativa presso INPS; a prevedere una normativa che permetta la reale totalizzazione dei contributi versati; a favorite, per quanto di sua competenza, un rapido iter della proposta di legge A.C. 3693. (7-00427) «Gnecchi, Damiano, Schiru, Migliol, Santagata, Madia, Mosca, Mattesini, Gatti, Bellanova, Boccuzzi, Codurelli, Berretta, Bobba, Rampin. ¢.a Dott.sa Elvira Senso elvira.senso@inps.it OGGETTO: Richiesta di riliquidazione pensione di vecchiaia “in totalizzazione” Mangoni Maria Lilia n, 9/12/1940 ad Acquasparta Domanda del 2 Agosto 2010 Liquidazione del 18 Agosto 2010 Pensione n. 11821405 Cat. vo Gentile Dott.sa Senso, la signora Maria Lilia, si é rivolta al nostro patronato Tappresentando il seguente problema: la signora Mangoni ¢ stata assicurata Presso l'INPS dal 1/ 12/1959 al 3. 1/8/2001; dal 1/9/2001 al 31/8/2010 é stata assicurata presso NINPDAP. E' utile chiarire che il 1/9/2001, pur essendo mutato il Tapporto assicurativo (dallINPS insegnanti di asilo e scuola elementare parificata cra Prevista un'apposita Cassa nel ezime pubblico (ex CPI - Cassa per le pension! agli insegnanti di asilo e di souole elementari parificate ). Nel mese di Marzo ha confermato alla scuola la volonta di dimettersi (pur avendo peevuto lofferta di restare al lavoro), considerata eta avaneuts Par ‘non avendo perfezionato il diritto a pensione preseo 1 INPDAP, sapeva di Borer trasferire gratuitamente la posizione dal Fondo esclusivo al regime generale. Scrupolosamente, tuttavia, si é recata, nel mese di Giugno, presso il vostro {stituto ed ha ricevuto, correttamente, la conferme i tale facolta di trasferimento. 130 luglio il D.L. 10.78 del 31 maggio 2010 viene convertito con la legge n.122 che entra in vigore il giorno successivo, il 31 luglio. ka legge di conversione, come & noto, reca con sé una serie di norme destinate a Saavolgere Tordinamento previdenziale tra le quali Tabrogazione della legge 322/58 che consentiva, in modo gratutito, la costitumen della _posizione dint ava nel regime generale del’AGO ai ‘dipendenti- pubblici cessati senza diritto a pensione nel regime esclusivo [ined 2 Agosto, l'assistita si é recata nuovamente presso !INPS di Montesacro. Vattivita lavorativa (31 agosto) avrebbe Potuto chiedere il trasferimento della contribuzione con la 322/58 e quindi la ricostituzione della pensione. Der tutto casualmente, non potendo la persona addetta avere avuto notizia dellintervenuta modifica normativa (il 30 luglio era venerdi ¢ la norma entra in Vigore sabato quando I'lstituto & chiuso), si determina per la nostra assistita una situazione paradossale: * 18 Agosto, in tempi rapidissimi (prima ancora della cessazione dal genome NPS ,Comunica Taccoglimento della pensione et relativa liquidazione (modeilo Te08) effettuare 1. Ia ricongiunzione ai sensi dell’ art. 1 legge 29/79 (tale ipotesi, tuttavia, non sarebbe stata scelta); 2. la totalizzazione dei periodi INPS-INPDAP (potesi che la signora avrebbe scelto in assenza di un trasferimento gratuito della posizione in INPS) assicuratore (INPDAP). Chiediamo dunque che la domande del 2 Agosto “in totalizzazione” sia trasferita per competenza alla sede INPDAP di Via Spegazzini,66 mantenendo la stessa decorrenza del 1 Settembre, ta quota di pensione dovuta da codesto Istituto in un'eventuale_pensione totalizzata non cambierebbe avendo maturato , Tassicurata, un diritto autonome molto Tota eeeeutiva in INPS ¢ non applicandosi le finestre pera superato di molto l'eta Ppensionabile, Gli iscritti agli ex fondi speciali elettrici e telefonici con periodi misti. (esame di qualche caso concreto spieghera meglio le ingiustizie prodotte dalla legge n.122 del 2010. Maria Broglia ¢ una lavoratrice oo 54 anni con una Roberto Maffioletti ha un destino simile. E' un lavoratore di 51 anni con Posizione assicurativa mista. Dal 1974 al 1998 é stato iscritto all'Inps come dipendente della Ex Ismes-Enel Hydro, con contratto edile. Dal 1999, a seguito della cessione della sua azienda all'Enel, cambia sia il contratto, che diventa quello degli elettrici, sia la destinazione dei suoi contributi previdenziali che fniscono nell'ex Fondo Pension! ‘aspetto paradossale di questa Ad oggi, complessivamente, Maffioletti ha maturato pitt di 36 anni di contributi, La prospettiva pensionistica pith prossima ¢ quella di maturare 40 anni di contributi e aspettare ancora 12 mesi, per effetto della finestra a Scorrimento, prima di poter andare in pensione, Anche in questo caso, per poter ricongiungere icontributi scegliendo tra Inps e Fondo lavorator! elettrici, Maffioletti dovra comunque pagare scegliendo la via meno onerova tinunciare ad una parte del'anzianita contributiva. L'alternativa potrebbe essere quella di totalizzare con Dainelli Mauro, nato il 04.02.1951(codice fiscale DNLMRAS1B04A6330) a Barberino val d'Elsa (FD) e assunto in ENEL il 20.Novembre,1970, in base alla notmativa vigente aveva maturato il diritto alla pensione di anzianita alla data del 31 Dicembre 2009, Su richiesta delt'zienda Azienda ENEL., si trattenuto in servizio fino a tutto Settembre 2010. E’ in pensione dal 01 ottobre 2010, quindi , avendo cessato i130 settembre ,¢ rientrato negli effetti della legge 30 luglio 2010 n° 122, In base alla predetta legge non ha avuto la possibilita di scegliere la gestione di liquidazione e TINPS ha liquidato una pensione a carico del Fondo Elettrici "IN VIA PROVVISORIA" categoria clettrici n.00431678 dal 01 Ottobre 2010 (con una riduzione rispetto alla pensione che avrebbe Percepito trasferendo nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti di circa 190-200€ nett) Teolleghi nelle stesse condizioni avendo cessato Uattivita lavorativa prima delffentrata in vigore della legge, hanno avuto la possibilita di trasterive gratuitamente all''NPS con un significativo vantaggio pensionistico. Laver deciso di proseguire il lavoro, posticipando il pensionamento ha Provoeato un danno Significativo al lavoratore 1 lavoratore aveva git da tempo maturato il diritto a pensione ma aveva deciso di posticipare il pensionamento net fiducioso AGO-EON a re on avrebbe perso la sue prerogative (trattaments pitt favorevole £G0-FONDO ) continuando a lavorare. & appena il case dy ricordare, infatti, che in passato il legislatore ha sempre premiato chi rinunciava al pensionamento per coeiden Betivita lavorativa (per citare i prowedimenti phi reonnn ricordiamo i Seaddetti BONUS per i lavoratori anziani introdotti com mae 75 della legge 988/2000 e Vart. 1 comma 12 della legge 1243/2004) . E palese Ja diversité di trattamento tra lavoratori con gli stessi requisiti di accesso alla ensione; ‘ma viene tratato diversamente uno rispetto. alate solo perché ha accettato di Haviare Puscita dal lavoro su vichiesta Aziendale. Difference che in questo si attesta a circa 120_200 € mensile ma da numerosi conteggi che stiamo facendo attiva anche oltre i 500 euro (tumnisti). Per il patronato INCA, Francesco Baldassati 0685563287 3401688994 fbaldassari@inea.it

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