Si può fare col tono due pettegoli che si incontrano
per sparlare di qualcuno, colorendo le parti pittoresche, come a fare a gara a chi la spara più grossa.
GIO: C'è una vecchia (ascolti chiunque voglia
conoscere una mezzana), chiamata Dipsa. ML: Conosce la magia gli incantesimi di Ea e con la sua arte fa risalire alla sorgente le acque correnti. GIO: Sa bene quale sia il potere del filo attorcigliato dal rombo che gira, quale quello del liquido delle cavalle in calore... ML: Al suo volere in tutto il cielo si addensano le nuvole. GIO: Al suo volere il giorno risplende sotto la limpida volta celeste, ML: Io ho visto, se qualcuno mi crede, le stelle grondare sangue! la faccia della luna era rossa di sangue! GIO: Sospetto che ella dopo una metamorfosi, si aggiri volando fra le ombre della notte e che il suo corpo di vecchia sia coperto di piume. Lo sospetto ed è una voce diffusa ML: negli occhi, anche, lampeggia una duplice pupilla e da quel doppio cerchio proviene una luce! GIO: Evoca avoli e bisavoli dai loro antichi sepolcri e con una lunga formula magica fende la terra compatta. GIO-ML: [a soggetto, ritirandosi] Strega! Brutta bacucca! Ah, tocca ferro! Spargi sale! Incrocia scope! Strega! Ah, l’ho sempre detto io! Eh sì non c’è da fidarsi... [et similia]