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1.

Si ha coordinazione:
Quando in una frase due proposizioni si trovano sintatticamente sullo stesso piano, senza che
una dipenda dall'altra.
Si ha subordinazione:
Quando è possibile distinguere tra una proposizione principale o sovraordinata o reggente e
una proposizione secondaria o subordinata o dipendente.
2. La proposizione subordinata si colloca in posizione secondaria rispetto alla principale
soltanto per quel che riguarda la funzione sintattica:
una subordinata presuppone l'esistenza di una proposizione reggente, mentre ciò non vale
per la principale.

La Coordinazione:
Due o più proposizioni collegate tra loro in modo che ciascuna rimanga autonoma dall'altra o
dalle altre si dicono coordinate.
I suoi tipi:
COORDINAZIONE COPULATIVA
Si ottiene per mezzo di congiunzioni copulative (e, né), che stabiliscono tra i termini
coordinati un rapporto del tipo «A e B»:
altre congiunzioni copulative sono:
«anche», «pure», «neanche», «nemmeno», «neppure»
COORDINAZIONE AVVERSATIVA
Si ottiene per mezzo di congiunzioni avversative
(ma, però, tuttavia, eppure, anzi, invece),
stabilisce tra i termini coordinati un rapporto del tipo «A però B»:
COORDINAZIONE DISGIUNTIVA
Si ottiene per mezzo di congiunzioni disgiuntive
(come o, oppure, ovvero),
che stabiliscono tra i termini coordinati un rapporto del tipo «A o B» (l'uno esclude l'altro):
COORDINAZIONE DICHIARATIVA O ESPLICATIVA
Si ottiene per mezzo di congiunzioni dichiarative o esplicative
(infatti, cioè)
introducono una proposizione che conferma, giustifica, dimostra la precedente (tipo «A infatti
B»)
oppure la chiarisce (tipo «A cioè B»)
La Subordazione
Al contrario della coordinata, la proposizione subordinata non può stare da sola, ha bisogno di
un'altra proposizione a cui appoggiarsi.
leggi il libro che ti ho consigliato
«leggi il libro» è la proposizione principale o sovraordinata o reggente
«che ti ho consigliato» è la sua secondaria o subordinata o dipendente
questa dipende in particolare da il libro.
I GRADI DELLA SUBORDINAZIONE
Le proposizioni che dipendono direttamente dalla principale (se ha saputo) si chiamano
subordinate di primo grado, quelle che dipendono dalle subordinate di primo grado
(come che Mario è a Roma) si chiamano subordinate di secondo grado, e così via.
SUBORDINATE IMPLICITE ED ESPLICITE
Si chiamano implicite (dal lat. IMPLICITUS 'chiuso') le subordinate che hanno il verbo di
modo indefinito (infinito, gerundio, participio).
Si chiamano invece esplicite (dal lat. EXPLICITUS 'aperto') le subordinate che hanno il verbo
di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale).

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