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CENNI DI "TEORIA MUSICALE"

Questo piccolo opuscolo (gratis) sintetizza i principali elementi di Teoria Musicale.


La musica richiede studio, ma anche pratica, per cui ridurre le nozioni teoriche
all'essenziale è fondamentale per poter dedicarsi di più agli argomenti più
significativi.
In questo manuale ho accennato agli elementi principali di teoria per dare una
panoramica degli elementi essenziali, il tanto che basta per passare alla pratica
anche se alcuni elementi come le scale e gli accordi, richiederanno ulteriori
approfondimenti.
In più, la ricerca personale, la lettura di altri manuali di teoria, libri, ricerca su
internet, esperienze personali, la pratica, allargheranno la conoscenza del musicista.

Elementi di teoria trattati in questo manuale:

1 note nel pentagramma;


2 figure musicali, pause e loro valori;
3 Alterazioni e intervalli;
4 Tono e semitono;
5 Classificazione degli intervalli secondo la scala;
6 Concetto di scala maggiore e minore con qualche esempio;
7 Cenni sulle scale, accordi e tonalità;

Una lettura di questo manuale consentirà già di passare all'approccio con la


lettura musicale sia solfeggiando le note che suonandole con uno strumento.

Nel mio manuale "Leggere e scrivere la musica" spiego, in maniera molto


semplice, sia con gli esempi scritti che registrati (solfeggiandoli e suonandoli),
come leggere la musica.
Su lulu.com troverai il manuale "Leggere e scrivere la musica" ma prima leggi
la descrizione al link: http://www.makeyourmusic.it/leggere_e_scrivere_la_musica.html
Per ulteriori descrizioni su "Leggere e scrivere la musica" vai sul mio blog:
http://blogisfine.blogspot.com

© copyright 2008 giuseppe garzilli


Elementi teoria musicale 1
note nel pentagramma o rigo musicale Giuseppe Garzilli

note nei righi: mi sol si re fa


note negli spazi: fa la do mi
nota nel rigo
&c ˙ ˙ w
˙ ˙ ˙ ˙
MI
Sol La Si Do Re
Fa
5 spazio
w
nota nello spazio rigo
&w w w
FA SOL LA SI

w w w
&w
9

DO RE MI FA

w w
quando si vuole scrivere una nota che va fuori dal pentagramma
13
w w si usano i tagli addizionali
?
&
SOL LA SI DO

?w w w
17 chiave di basso
w
DO RE MI FA

w w w
?w
21

SOL LA SI DO

?
25

w taglio addizionale w w w
Re Mi Fa
Do 8 bassa

?
29

w w w w
Sol La Si Do
2008 giuseppe garzilli
Figure e pause
Giuseppe Garzilli

c w semibreve= 4/4

pausa di semibreve=4/4
&
N.B per completare una battuta di 4/4 occorre una sola semibreve perchè da sola dura 4/4

&˙ ˙
3

Ó Ó ∑ ∑
minima 2/4
pausa minima 2/4
per completare una battuta di 4/4 occorrono due minime o 4 semiminime
o 8 crome o 16 semicrome o 32 biscrome o 64 semibiscrome

&œ œ
7

Œ Œ
semiminima= 1/4

pausa di semiminima= 1/4


crome divise...
8
j croma= 1/8
‰ œ ‰ œcrome uniteœ * œ j
...è la stessa cosa *
& œ J J œ
pausa di croma=1/8
pausa

&œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ
9

≈ ≈ ≈ ≈
semicroma=1/16 semicroma 1/16 semicrome
R R R R
semicrome unite

& œ œ œ œ œ œ œ œRÔ œRÔ œÔR RÔœ œÔR œRÔ œÔR œRÔ ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ®


œ
10
biscrome 1/32

pause biscrome
1/32

& œœœœœœœœœœœœœœœœœRÔRÔœœRÔœRÔœRÔRÔœœRÔRÔœœRÔœRÔœRÔRÔœœRÔœRÔRÔœ œRÔÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙÙ


11

Ô Ô Ô ÔÔ Ô Ô Ô Ô Ô Ô ÔÔ Ô Ô Ô
semibiscroma=1/64 pause semibiscrome 1/64
12


4 tagli
&
13 * per la scrittura strumentale s preferisce unire le figure coi tagli, per quella vocale no, ma l'effetto è identico
& ∑

14

& ∑
copyright 2006-2008 giuseppe garzilli
[Title]
2
15

& ∑

16

& ∑

17

& ∑

18

& ∑

19

& ∑

20

& ∑

21

& ∑

22

& ∑

23

& ∑

24

& ∑

25

& ∑
[Title]
3
26

& ∑

27

& ∑

28

& ∑

29

& ∑

30

& ∑

31

& ∑

32

& ∑

33

& ∑

34

& ∑

35

& ∑
Alterazioni e intervalli 1
giuseppe garzilli

diesis altera la nota di mezzo tono (vedi la pag. succ.)

˙ b˙
&c ˙ #˙ w ∑
bemolle diminuisce la nota di mezzo tono

& ∑ ∑ ∑ ∑
questo segno si chiama bequadro, annulla l'alterazione e fa ritornare la nota allo stato naturale.

& #˙ n˙ œ #œ œ nœ ˙ œ #œ nœ œ
9


Si usa solo se la nota si trova nella stessa battuta.

alterata naturale

&w #w w
13


naturale alterata naturale

In questo caso non si mette il bequadro vicino al Do


perchè sta in una nuova battuta, e l'alterazione precedente
17

∑ ∑ ∑ ∑
viene annullata automaticamente
&
21

& ∑ ∑ ∑ ∑

25

& ∑ ∑ ∑ ∑

29

& ∑ ∑ ∑

© 2008 giuseppe garzilli


Alterazioni e intervalli 2
giuseppe garzilli

»¡ºº
L'intervallo è la distanza tra una nota e un'altra.
q Il più piccolo intervallo è un semitono. Due semitoni formano un tono

bre˙ bemolle
&c ˙ #˙ ∑ ˙ ∑
Do diesis

semitono cromatico: Do - Do diesis semitono diatonico: anche se l'intervallo è sempre


il nome della nota non cambia un semitono, cambia il nome
˙ ∫˙ ˙ #˙ ˙ b˙
&˙ ‹˙
5


doppio semitono
Do doppio diesis= due semitoni cioè un tono
bemolle
10

& ∑ ∑ ∑
il diesis aumenta la nota di mezzo tono (semitono)
13 il bemolle diminuisce la nota di mezzo tono ( o semitono)

& ∑ ∑ ∑

˙ ˙ ˙ ˙
&˙ ˙ ˙ ˙
16

2 toni 2 toni e mezzo 3 toni e mezzo 1 tono


˙
&˙ ˙ ˙ ˙ #˙
20

˙ tono ˙
semitono
1 tono e mezzo 4 toni e mezzo
semitono
˙ semitono˙
& ˙ semitono˙
24

∑ ∑
N.B. Tra le note Si e Do e tra le note Mi e Fa la distanza è un semitono
28

& ∑ ∑ ∑

31

& ∑ ∑ ∑

34

& ∑
© 2008
Alterazioni e intervalli 3
Gli intervalli si possono classificare anche secondo la scala Giuseppe Garzilli

q »•º L'intervallo è la distanza tra una nota e un'altra,

&c ˙
˙ ˙3 + ˙
2 + (1 tono) (due toni) può essere (considerando la scala):
maggiore, minore, giusto, diminuito, eccedente,
di seconda, di terza, di quarta etc.
terza maggiore
˙
si legge seconda maggiore
˙ ˙ ˙ ˙
&˙ ˙ ˙ ˙ ˙
3


4 giusta 5 giusta 6+ 7+ 8 giusta

b˙ b˙ #˙ #˙ b˙
&˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙ #˙
9

2- 3- 5 diminuita s.c.
si legge seconda minore 4 eccedente 5 eccedente
semitono cromatico
15

&˙ ˙ ˙ #˙ ˙ b˙
2 + (un tono) semitono cromatico 2 - (anche semitono diatonico)

˙ (un tono) ˙ ˙(un tono) ˙


18

& ∑
2+ 2+
Definizione: la distanza tra Do e Re è di un tono(somma di due semitoni) e l'intervallo è una seconda maggiore (2+)
21

& ∑ ∑ ∑

˙ ˙ ˙
˙
intervalli consonanti

&˙ ˙ ˙ ˙
24

8 giusta
5 giusta

3+ 6+
#˙ #˙
&˙ #˙ ˙ ˙ ˙
28
intervalli dissonanti

s.c. 4 eccedente 5 eccedente


6 eccedente

©2008 Giuseppe Garzilli


Cenni sulle scale e accordi 1
giuseppe garzilli
La scala è una successione di 7 suoni più la ripetizione del primo all'ottava superiore.
Può essere maggiore e minore.

˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙
˙
do ottava superiore

&c ˙ ∑ ∑
es in Do maggiore

5
#˙ ˙
2 3 4 6 7
˙ ˙
1
7
˙ ˙ #˙ ˙ ∑ ∑ ##
&
Per riprodurre la stessa scala in tonalità di Re maggiore dobbiamo alterare 2 note: fa e do
13
## ˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙ ˙
& ∑ ∑
Per evitare di scriverle sempre(le alterazioni) le mettiamo in chiave, cioè all'inizio del pentagramma
19
## ∑ ∑ ∑ ∑ ∑ ∑
&
Quindi, trovando uno spartito con 2 diesis in chiave diciamo che ci troviamo nella tonalità di Re maggiore
o Si minore, una scala con le stesse alterazioni di Re maggiore.
25
##
Infatti si dice che Si minore è la relativa di Re maggiore
∑ ∑ ∑ ∑ ∑ ∑
&

#
& #
31

© 2008 giuseppe garzilli


Cenni sulle scale e accordi 2
giuseppe garzilli
Tre diesis in chiave= La maggiore; tonalità relativa= Fa diesis minore;

### c n
n#
& ˙ ˙ ˙ ˙ ˙
˙ ˙ ˙
#
5
Un diesis in chiave= Sol maggiore; tonalità relativa= Mi minore;
(scala di sol)
& ˙ ˙ ˙ ˙ ˙
˙ ˙ ˙
9
# (scala di mi minore naturale)
˙ ˙ ˙
& ˙ ˙ ˙ ˙ ˙
Una scala minore inizia sul sesto grado della scala maggiore rela tiva e continua usando le stesse note

#
di quella
13
maggiore.

& ∑ ∑ ∑ ∑
La scala minore può essere, oltre che naturale, armonica e melodica.
17
# ascendente
˙ ˙ #˙
si altera il 7^ grado
˙
& ˙ ˙ ˙ ˙
es. di mi minore armonica ascendente e discendente
21
# ˙ #˙ ˙ ˙ ˙
discendente
& ˙ ˙ ˙

# ˙
6^ e 7^ grado alterato
#˙ #˙
25

& ˙ ˙ ˙ ˙ ˙
nel moto ascendente si altera il 6^ e 7^ grado
es. di mi minore melodica
29
# ˙ ˙ ˙ ˙
& ˙ ˙ ˙ ˙
nel moto discendente, il 6^ e 7^ grado ritornano naturali

©2008 giuseppe garzilli


Cenni sulle scale e accordi 3
Accordi giuseppe garzilli

L'accordo è l'insieme di più note suonate contemporaneamente


˙˙
& ˙
c ˙˙
˙ # ˙˙˙ # ˙˙˙ ˙˙
˙ b ˙˙˙ ˙˙˙ ˙˙˙
Do magg Sol magg Re magg La magg La minore Fa magg Do magg
Sol min
5

& ∑ ∑ ∑ ∑
L'accordo può essere di tre o più suoni, e può essere maggiore o minore con eventuali aggiunte di

˙˙
intervalli di 7^ di 9^ di 5+ etc.
˙˙˙ ˙˙
9

& ˙˙˙ ˙ ˙˙ ˙˙ ∑ ∑
˙
es. di accordi a 4 suoni
13

& ∑ ∑ ∑ ∑
L'accordo è costruito sui gradi della scala. Gli accordi di tre suoni, i più comuni, derivano dalla sovrapposizione
dei17gradi principali della scala, in particolare: il 1^ il 3^ e il 5^

&˙ ˙ ˙ (5^) ˙ ˙ ˙
(1^)
˙ ˙(3^)
Nel caso di Do maggiore le note sono: Do (1^), Mi (3^) e Sol (5^)
www
21

& www3 2 ∑ ∑
Do magg La minore
1
25

& ∑ ∑ ∑ ∑

29

& ∑ ∑ ∑

© 2008 giuseppe garzilli


Tonalità più usate
Una canzone può essere suonata in più tonalità Giuseppe Garzilli
Secondo il numero di alterazioni poste in chiave, cioè all'inizio del pentagramma si può stabilire
se stiamo in una tonalità o in un'altra
#
&c ∑ ∑ ∑ ∑
DO maggiore (nessuna alterazione)

5
# ##
& ∑ ∑ ∑ ∑
SOL maggiore (un diesis in chiave)

9
## ∑ ∑ ∑ ∑ ###
&
RE maggiore (due diesis)

13
### ∑ ∑ ∑ ∑ ### #
&
LA maggiore (tre diesis)

17
### # nnnn
& ∑ ∑ ∑ ∑ b
MI maggiore (quattro diesis)

bb
21

&b ∑ ∑ ∑ ∑
FA maggiore (un bemolle)

b bbb
25

& b ∑ ∑ ∑ ∑
SI bemolle maggiore (due bemolle)

b
29

&bb ∑ ∑ ∑
MI bemolle maggiore (tre bemolle)

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