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Corso di Laurea: SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

TEORIE EVOLUZIONISTICHE

FISSISMO
Corso di Laurea: SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

INTRODUZIONE

L'idea che risultò dominante fino alla seconda metà del XVIII secolo, fu quella
della fissità delle specie, della sua immutabilità e della sua formazione per
intervento divino (teoria che prende il nome di creazionismo).
La teoria fissista è una concezione biologica di fissità della specie, secondo la
quale le specie animali e vegetali sono immutabili e quindi non suscettibili di
evolvere attraverso le generazioni.
Pur essendo una delle tradizioni culturali più antiche di ogni popolo, il fissismo
fu formulato da Carlo Linneo nella prima edizione del Systema naturae (1735) e
nella Philosophia botanica (1751).
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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

Il pensiero fissista ha radici molto lontane: Aristotele fu il primo a credere che


tutti gli esseri viventi potessero essere disposti in una scala gerarchica, cioè
ordinata per complessità crescente.
Nella Scala Naturae gli organismi più semplici occupano lo scalino più basso,
l’uomo quello più alto e tutti gli altri organismi si trovano in una posizione
intermedia.
Tale teoria, oggi chiamata fissismo, arriva fino al tardo Ottocento, quando molti
biologi sostenevano ancora che gli organismo non subissero mai variazioni nel
corso del tempo.
Aristotele pensava che gli organismi viventi fossero sempre esistiti, nonostante
non facesse riferimento alla loro origine.
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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

Il concetto aristotelico, ripreso ed elaborato dalla scuola fissista, ha da sempre


goduto dell’appoggio della chiesa e delle altre comunità religiose, motivo per
cui è sempre stato ben radicato nella società.
Fulcro di tale corrente di pensiero è che l'universo è un atto di creazione di un
Dio creatore, che lo ha progettato in modo definitivo e statico.
Ogni cambiamento è un evento eccezionale, che va a perturbare il progetto
originale, dando vita a processi catastrofici che investono un mondo, andando
a minare la libertà degli organismi.
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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

Molti esponenti delle scuole fissiste, basandosi sulle informazioni contenute


nella Bibbia, avevano tracciato una linea temporale in cui veniva racchiusa
l’intera storia della Terra, dalla sua creazione (avvenuta nel 4004 a.C.).
La bibbia viene considerato come un testo dettagliato di tutti gli eventi accorsi
all’umanità, per cui gli eventi biblici, come ad esempio il diluvio universale o la
distruzione di Sodoma e Gomorra, sono inseriti nella linea temporale.
Questi studi permettevano di affermare l’autenticità delle dottrine religiose e
degli eventi narrati nei testi sacri.
Ma la cosa più importante è che rendevano vani tutti tentativi di inquadrare i
fenomeni biologici da un punto di vista evolutivo, anche perché in un arco
temporale di appena 5000 anni difficilmente potevano inserirsi fenomeni di
cambiamento evolutivo.
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Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

INTRODUZIONE

In accordo con gli insegnamenti del vecchio testamento, alcune correnti di


pensiero sostenevano la teoria creazionista, ossia che tutti gli esseri viventi
sono il frutto di una creazione divina così come sono oggi.
Questa idea di immutabilità dei viventi presuppone che ogni forma vivente
abbia iniziato la sua esistenza già con le sue caratteristiche attuali, create
appositamente per potersi integrare perfettamente nel luogo in cui essa vive.
Le teorie fissiste sono quindi legate ad un'interpretazione letterale della Genesi
e ad una idea di un'unica creazione originaria di tutte le specie viventi.
Fulcro del pensiero è la teoria della costanza delle specie, senza avanzare
alcuna ipotesi sulla loro origine.
Il fissismo fu sostenuto da Linneo, a cui si deve la classificazione scientifica
degli organismi, da Georges Cuvier, considerato il padre fondatore della
paleontologia, dall'anatomista Richard Owen.
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Lezione n°: 11
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

Lo studio dell’evoluzione, che si contrappone alle teorie fissiste, è lo studio del


cambiamento e di come avviene, supportato dallo sviluppo della biologia
molecolare e della genetica di popolazioni.
Un passo importante per l’affermazione delle concezioni evoluzionistiche, che
ha segnato il declino delle concezioni fissiste, è stata la scoperta di un tempo
passato, definito «profondo», di cui prima si ignorava l’esistenza.
Va ricordato che per gli uomini del Seicento la terra non aveva più di 6000
anni, per cui tutto quello che era successo prima era completamente
sconosciuto.
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Lezione n°: 11/S1
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

CARLO LINNEO
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Lezione n°: 11/S1
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

CARLO LINNEO

Nomina si nescis, perit et cognitio


rerum

Se non conosci il nome, muore


anche la conoscenza delle cose
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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11/S1
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

CARLO LINNEO
Carlo Linneo, medico e naturalista svedese (1707 - 1778), è ricordato come il riformatore
della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica.
Infatti è a lui che si deve attribuire il metodo di classificazione definito nomenclatura
binomiale, che assegna agli organismi viventi due nomi, uno per il genere e uno per la
specie.
Viene considerato un esponente della scuola fissista, secondo la quale le specie animali e
vegetali sono immutabili e quindi non suscettibili di evolvere attraverso le generazioni, la
cosiddetta fissità della specie.
Il pensiero fissista è una corrente di pensiero che si contrappone al trasformismo, altra
corrente di pensiero che culmina con l' evoluzionismo.
Il fissismo fu formulato proprio da Linneo nella prima edizione del Systema naturae
(1735) e nella Philosophia botanica (1751).
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Lezione n°: 11/S1
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

CARLO LINNEO
In seguito, Linneo ammise la possibilità dell'emergere di specie nuove per ibridazione: è il
momento in cui il fissismo viene abbandonato, dopo la pubblicazione di On the origin of
species (1859) di Darwin e l'affermarsi della teoria dell'evoluzione.
Linneo credeva fermamente alla fissità del mondo, secondo un disegno che rispecchiava
l'Ordine Divino.
Nonostante fu il primo a sottolineare che non tutto ciò che era sotto i suoi occhi era
armonico e meraviglioso, considerò la lotta e la competizione necessarie per mantenere
l'equilibrio della Natura.
Parlò di guerra di tutti contro tutti e di una Natura descritta come un ceppo del macellaio,
ma era ben lontano dal rilevare quella lotta per l'esistenza che un secolo dopo Darwin
avrebbe posto come base dell'evoluzione.
La lotta e la competizione sono necessarie per mantenere l'equilibrio, che si presenta
come parte di un processo dinamico nell'immediato, ma che risulta statico nel corso delle
ere geologiche.
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Lezione n°: 11/S2
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E IL GENERE HOMO


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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11/S2
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E IL GENERE HOMO

Nei suoi studi Linneo non trascurò la nostra specie, che nella X edizione di
Systema Naturae (1759) viene collocato in un genere proprio, il genere Homo,
che viene però incluso nello stesso ordine dei Primati assieme alle scimmie.
Questo fu un fatto straordinario per l’epoca perché pieno di implicazioni
teologiche e non solo.
Nonostante la tradizione religiosa desse all’uomo una posizione dominante e
Linneo la seguisse con fede, la sua esperienza non gli permise di consideralo
una creatura a parte.
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Lezione n°: 11/S2
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E IL GENERE HOMO

Secondo Linneo gli uomini e le scimmie, appartenenti ai generi Homo e Simia, erano
accorpati in un unico ordine, quello dei Primati.
Il genere Homo comprendeva:
• l’Homo ferus: un uomo che camminava sui quattro arti, non parlava ed era peloso;
• l’Homo troglodytes: simile all’Homo silvestris descritto da Tyson.
All’interno della specie Homo sapiens sono presenti le razze americanus,
europens, asiaticus, afer distinte in base al luogo di origine, ma sostanzialmente diverse e
distinguibili in base a peculiari caratteristiche fisiche e comportamentali:
• nativi americani erano rossi, testardi e irascibili;
• africani neri e svogliati;
• asiatici pallidi, avari e distratti;
• europei bianchi, moderati e creativi. del mondo.
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Lezione n°: 11/S2
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E IL GENERE HOMO

Si tratta di una discriminazione razziale che non ha nessun fondamento


scientifico e che attribuiva agli europei caratteri virtuosi.
Mentre per Linneo si trattava di una semplice descrizione della realtà oltre che
del volere divino senza alcun’altra implicazione, per i colonialisti occidentali
rappresentò invece il pretesto per giustificare le aggressioni nei confronti delle
popolazioni indigene di ogni parte.

Anche l’accostamento tra uomo e scimmia per Linneo era una semplice
descrizione della realtà senza alcun’altra implicazione, ma per i moralisti fu un
grave attacco al loro credo sull’uomo come essere creato a immagine e
somiglianza di Dio: secondo i contemporanei, Linneo non solo l’aveva sminuito,
l’aveva degradato di livello.
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Lezione n°: 11/S2
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E IL GENERE HOMO

La polemica su questo punto divenne rovente e Linneo fu messo sotto


pressione nonostante avesse dimostrato che, pur volendo mantenere separati
gli uomini dal resto dei primati, lo studio comparato non gli aveva lasciato
alcuna alternativa.
Linneo, in quanto scienziato e uomo coerente non poteva che confermare le
sue osservazioni, motivo per cui venne tacciato dalla chiesa di eresia e di
empietà.
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Lezione n°: 11/S3
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E L’EVOLUZIONE
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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11/S3
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E L’EVOLUZIONE
L’inserimento dell’uomo fra i Primati mostra quanto Linneo fosse avanti, precorrendo
secondo alcuni l’idea evolutiva: è il percorso maturativo del giovane e inesperto Linneo,
che credeva che le specie non potessero modificarsi nel tempo.
Durante i suoi viaggi lo stesso poté notare che alcune piante si incrociavano dando
origine a nuove forme: infatti su un’isola nei pressi di Uppsala, che ben conosceva dal
punto di vista floristico, notò una nuova pianta aveva un aspetto simile alla linaria, ma ne
differiva nella struttura dei fiori.
La nuova pianta venne chiamata peloria, ossia mostruosa, dal momento che lo studioso
credette di avere scoperto un ibrido tra la linaria stessa ed un’altra specie non conosciuta.
Quello che Linneo non poteva sapere che la linaria e la peloria si differenziano per una
mutazione epigenetica reversibile, per cui pensò di avere la prova che una nuova specie
era nata.
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Insegnamento: ANTROPOLOGIA
Lezione n°: 11/S3
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E L’EVOLUZIONE
Partendo dall’osservazione e dagli esperimenti sull’impollinazione, Linneo ipotizzò che
potevano esserci casi in cui nuove specie nascevano attraverso l’ibridazione all’interno di
un genere.
Quando venne chiamato a studiare l’adattamento di piante esotiche in Svezia, pensò che
potessero incrociarsi, in modo da subire un’alterazione e acclimatarsi in ambienti diversi.
Si era accorto della grande plasticità adattativa e si convinse della possibilità che non solo
potessero nascere nuove specie, ma anche nuovi generi.
Partendo da questi indizi alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che Linneo fosse
proiettato verso una visione evoluzionistica.
Certamente le sue idee erano in contrasto con la credenza diffusa della fissità delle
specie, ma non perché pensasse a un processo naturale che portasse a trasformazioni
radicali.
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Lezione n°: 11/S3
Titolo: FISSISMO E LINNEO
Attività n°: 1

LINNEO E L’EVOLUZIONE

Linneo era fermamente convinto che all’inizio del mondo Dio avesse creato le specie
originali, le primae speciei e che da queste potessero nascerne altre; tuttavia questa
eventualità era del tutto marginale.
Nei suoi scritti emerge una possibilità evolutiva, in particolare a proposito dei fossili che
per Linneo rappresentavano delle pietrificazioni che consentivano di «guardare
all’indietro verso i tempi remoti», contrariamente al pensiero di molti naturalisti suoi
contemporanei per i quali le estinzioni non erano neppure ipotizzabili perché avrebbero
lasciato dei vuoti nella creazione di Dio.
Si trattava di riflessione che apre alla consapevolezza di un mondo in cambiamento.

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