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carburanti assicurando il suo equilibrato sviluppo 2.Il programma triennale per lo sviluppo del settore
sul territorio regionale. commerciale, nel rispetto dei principi di libera
Art.2 (Unità territoriali) concorrenza e di equilibrato servizio alle comunità
locali, prevede:
1 "Ai fini della programmazione della rete
a) Lo scenario di sviluppo del sistema commerciale
distributiva il territorio della Regione Lombardia è
lombardo, ad orientamento dell'attività di
suddiviso in ambiti territoriali, tenendo conto della
programmazione degli Enti Locali;
presenza di aree metropolitane omogenee e delle
b) Gli indirizzi per lo sviluppo delle diverse
aree sovracomunali configurabili come un unico
tipologie di vendita, indicando in particolare gli
bacino di utenza allo scopo di consentire la
obiettivi di presenza e di sviluppo delle grandi
razionalizzazione e la modernizzazione della rete
strutture di vendita, anche con riferimento a
distributiva, controllandone l'impatto territoriale,
differenti ambiti territoriali o urbani;
ambientale, sociale e commerciale.
c) i criteri generali per l'autorizzazione delle grandi
Negli ambiti territoriali la programmazione
strutture di vendita, in relazione alle diverse
regionale tiene conto della presenza dei centri
tipologie commerciali;
storici e dei centri di minore consistenza
d) le priorità per l'utilizzo delle risorse finanziarie a
demografica, prevedendo misure di sviluppo del
disposizione del bilancio regionale;
commercio adeguate alle loro caratteristiche.
d-bis) le indicazioni per la qualificazione e lo
2 Gli ambiti territoriali costituiscono il riferimento sviluppo del commercio all'ingrosso;.(3)
geografico per la definizione degli indirizzi
3. La Giunta Regionale provvede agli ulteriori
regionali per l'insediamento delle attività
adempimenti di disciplina del settore commerciale e
commerciali, tenendo conto degli obiettivi e delle
alla definizione di criteri urbanistici per l'attività di
compatibilità di sviluppo dell'offerta in rapporto
pianificazione e di gestione degli Enti Locali in
alla domanda esistente e prevedibile sia dal punto
materia."; (1)
di vista qualitativo che quantitativo."; (1)
1. Il Consiglio regionale, su proposta della Giunta,
1. Ai fini dell'art.6, comma 3, del D.lgs. n.114/98 il
approva:
territorio della regione Lombardia è suddiviso in
unità territoriali tenendo conto del1a presenza a) il programma triennale concernente gli indirizzi
delle aree metropolitane omogenee e delle aree generali per l'insediamento delle attività
sovraccomunali configurabili come un unico commerciali;
bacino di utenza allo scopo di consentire la b) i criteri di programmazione urbanistica del
razionalizzazione e la modernizzazione della rete settore commerciale.
distributiva controllandone l'impatto territoriale, 2. Il programma triennale prevede:
ambientale, sociale e commerciale. Nell'ambito a) per le grandi strutture di vendita la
delle unità territoriali la programmazione classificazione degli esercizi commerciali in
regionale tiene conto della presenza dei centri relazione al rapporto intercorrente fra superficie
storici e dei centri di minore consistenza destinata alla vendita e superficie di servizio;
demografica prevedendo misure di sviluppo del b) la suddivisione del territorio regionale nelle
commercio adeguate alle loro caratteristiche. unità territoriali di cui all'art.2,
2. Le unità territoriali costituiscono il riferimento c) l'eventuale definizione dei mercati di
geografico per la definizione degli indirizzi riferimento nell'ambito dei Settori merceologici ai
regionali per l'insediamento delle attività fini della valutazione degli aspetti concorrenziali
commerciali, tenendo conto delle caratteristiche dei punti di vendita;
degli ambiti territoriali indicati ai comma 1, degli d) le modalità con cui si procede
obiettivi e delle compatibilità di sviluppo all'aggiornamento dei dati e dei parametri relativi
dell'offerta in rapporto alla domanda esistente e alla domanda ed al1'offerta per ogni unità
prevedibile sia dal punto di vista qualitativo che territoriale;
quantitativo. (2) e) i criteri di ammissibilità commerciale e
(1) Articolo così modificato dall’art.4 della LR. territoriale cui si attiene la Regione nell'ambito
15/2002 della conferenza di cui all'art.9, comma 3, del
(2)Testo precedente abrogato dall’art.4 della LR. D.lgs n.114/98 ai fini della valutazione delle
15/2002 domande di apertura1 trasferimento ed
ampliamento delle grandi strutture di vendita1
Art.3 (Programmazione regionale) nonché la definizione dei relativi indici e
1. Il Consiglio Regionale, su proposta della parametri;
Giunta Regionale, approva: f) la determinazione, ai sensi dell'art.6, comma 1,
a) Il programma triennale per lo sviluppo del lett. b) del d.1gs. n.114/98, degli indirizzi
settore commerciale; concernenti lo sviluppo delle medie strutture di
b) Gli indirizzi generali per la programmazione vendita, nonché gli obiettivi di presenza e di
urbanistica del settore commerciale. sviluppo qualitativi e quantitativi delle grandi
impatto ambientale, e questa non sia allegata alla richiesta di integrazione non interrompe i termini
domanda, il Comune deve acquisire la stessa entro il per la valutazione della domanda.
(termine di centoventi giorni di cui al comma 10; la 13. II Comune invita a partecipare alla conferenza di
mancata acquisizione della valutazione di impatto servizi, sin dalla prima riunione, gli enti e i soggetti di
ambientale secondo le modalità sopra indicate cui all'articolo 9, comma 4, del d.lgs. 114/98.(7).
determina il rigetto della domanda.(6).
14. Nel corso dei suoi lavori la conferenza di servizi
7. Le deliberazioni della conferenza di servizi sono stabilisce eventuali estensioni della partecipazione
adottate entro novanta giorni dalla convocazione. ad altri soggetti interessati in relazione all'area di
Su segnalazione della Regione, le conferenze di gravitazione dell'insediamento proposto come
servizi riguardanti domande concorrenti definita dal programma di cui all1art.3, comma 1,
individuano il termine anticipato di conclusione dei lett. a) (1)e 1'eventua1e informazione e richiesta di
rispettivi lavori in modo che siano comunque parere a regioni confinanti.
rispettati il termine massimo dei lavori della prima
15. Le determinazioni finali della conferenza sono
conferenza avviata e l'ordine di esame delle diverse
assunte dopo che sia conclusa la valutazione delle
domande in base ai criteri di priorità tra domande
domande che precedono nell'ordine di valutazione.
concorrenti.
16. L'autorizzazione al1'apertura di grandi strutture
8. A tutela del richiedente, se la prima riunione
di vendita è revocata nei casi previsti dall'art.22,
della conferenza di servizi non è convocata, il
comma 4, del D.lgs n. 114/98.
termine per la conclusione dei lavori della
medesima decorre dal sessantesimo giorno dal 16-bis. Nel caso di grandi strutture di vendita
ricevimento della domanda da parte della Regione, previste in piani attuativi o in strumenti di
a seguito di trasmissione da parte del Comune, o programmazione negoziata è prevista la
della Provincia o del richiedente. In caso di inerzia correlazione tra il procedimento di natura
del Comune, la Regione, sentiti il Comune e la urbanistica e quello autorizzatorio commerciale
Provincia, previo invito ad adempiere, indice la disciplinato nei termini e secondo le modalità della
conferenza. presente legge. II procedimento di natura urbanistica
deve concludersi contestualmente o successivamente
9. Se alla scadenza del termine fissato, i lavori della
a quello autorizzatorio commerciale. In caso di piani
conferenza di servizi non sono conclusi, essa si
attuativi o di programmi integrati di intervento
intende automaticamente convocata nel giorno in
conformi al vigente strumento di pianificazione, il
cui è stato fissato il termine per la conclusione dei
termine per la conclusione del relativo procedimento
lavori, presso la Regione.
di approvazione resta sospeso sino alla conclusione
10. Le determinazioni della conferenza di servizi del procedimento autorizzatorio commerciale (9) La
sono in ogni caso validamente assunte entro il mancata correlazione dei procedimenti costituisce
termine di centoventi giorni dalla data di elemento di specifica considerazione negativa in
effettuazione(3) della prima riunione. Entro tale sede di esame della domanda di autorizzazione
termine deve essere inoltrata, da parte del Comune, commerciale. (8).
comunicazione al presentatore della domanda ai
16-ter. Nel caso di grandi strutture di vendita
sensi e per gli effetti di cui all'art.9, comma 5 del
previste in piani attuativi o in strumenti di
D.lgs. n.114/98 dell'eventuale diniego motivato. La
programmazione negoziata la conferenza di servizi
comunicazione può essere comunque validamente
di cui all'articolo 9 del d.lgs. 114/98 è convocata
effettuata da ciascuno degli enti rappresentati nella
dal Comune a seguito di presentazione della
conferenza di servizi.
domanda di autorizzazione commerciale corredata
11. Nei casi in cui è prevista la contestualità del di tutti gli allegati previsti dalla vigente normativa
rilascio dell'autorizzazione all'apertura e della regionale. La domanda deve essere presentata entro i
concessione o autorizzazione edilizia valgono le seguenti termini:
disposizioni contenute nel documento relativo ai
a) in caso di piani attuativi conformi allo strumento
criteri di programmazione urbanistica riferiti al
urbanistico comunale dopo l'adozione degli stessi;
settore commerciale. E' fatta comunque salva la
b) in caso di strumenti di programmazione negoziata
conclusione del procedimento relativo
in variante allo strumento urbanistico comunale
aI1'autorizzazione all'apertura nei termini e secondo
vigente e di rilevanza regionale, nel periodo
le procedure sopra indicate.
intercorrente tra la pubblicazione della variante e
12. La conferenza di servizi, valutate le risu1tanze I'approvazione dell'ipotesi di accordo di
del1'istruttoria preliminare, dichiara l'ammissibilità programma da parte della Giunta regionale; in
della domanda ovvero dispone il rigetto della stessa questo caso non è richiesta la conformità
nel caso di assenza di elementi essenziali o nel caso urbanistica al momento della presentazione della
in cui 1'istruttoria preliminare abbia accertato domanda.(8).
l'assenza dei requisiti soggettivi del richiedente. Se
16-quater. L'approvazione di uno strumento di
sia stata dichiarata L'ammissibilità della domanda
programmazione negoziata in variante agli atti di
1a conferenza può chiedere elementi integrativi La
pianificazione urbanistica dei Comuni costituisce,
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per la parte variata, atto di adeguamento ai sensi l) nuove aperture per misure di superficie non
dell'articolo 6, comma 5, del d.lgs. 114/98.(8). rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati
16-quinquies. Nel caso di cui al comma 16-ter, lettera all'unità territoriale a seguito di concentrazione
b), la conformità urbanistica della grande struttura di di medie strutture di vendita e impegno di
vendita deve intervenire prima del rilascio reimpiego del personale;
dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività m) nuove aperture di esercizi del settore extra
commerciale da parte del Comune competente. E' alimentare per misure di superficie non
applicabile quanta previsto al secondo periodo del rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati
comma 6, anche qualora la grande struttura di all'unità territoriale richieste da chi ha
vendita sia prevista da strumenti di programmazione frequentato un corso di formazione
negoziata. II rilascio dell'autorizzazione all'apertura professionale per il commercio promosso o
delle grandi strutture di vendita e subordinata alla convenzionato dalla Regione;
positiva conclusione del procedimento di n) altri ampliamenti;
programmazione negoziata.(8). o) altre nuove aperture.
(2) Parole abrogate. dall’art.4 della LR. 15/02 2. In caso di parità rispetto ai precedenti criteri si
(3) Parola così sostituita dall’art. 2 LR 6/05 applicano i seguenti ulteriori criteri in ordine
(4) Comma così sostituito dall’art. 2 LR 11/06. decrescente:
(5) Comma così sostituito dall’art. 2 LR 11/06. a) insediamento in zone carenti di servizi
(6) Periodo così sostituito dall’art. 2 LR 11/06. commerciali, realizzato mediante esplicita
(7) Comma così sostituito dall’art. 2 LR 11/06. rinuncia ad autorizzazioni esistenti in zone sature,
(8) Comma aggiunto dall’art. 2 LR 11/06. anche se riferite ad uno o più comuni diversi da
(9) Parole aggiunte dall’art. 2 LR 5/07. quello in cui si intende realizzare il nuovo
Art.6 (Criteri di priorità fra domande esercizio;
b) migliori condizioni di impatto viabilistico ed
concorrenti)(2) ambientate;
1. La priorità fra domande concorrenti è c) per i centri commerciati con superficie
stabilita in base ai seguenti criteri in ordine superiore ai 5000 mq., La previsione dl. una quota
decrescente: coperta della superficie di vendita riservata ad
a) autorizzazioni quali atti dovuti; operatori commerciali operanti su aree pubbliche
b) trasferimenti nello stesso comune; individuati preferibi1rnente tra quelli aventi sede
c) rilocalizzazioni nella stessa unità territoriale; nel comune in cui viene realizzato il centro
d) ampliamenti non superiori al 20% della commerciale;
superficie esistente; d) formule commerciali. a composizione mista ove,
e) ampliamenti per misure di superficie per superficie di vendita riservata a negozi
rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati specializzati, per condizioni di partecipazione e di
all'unità territoriale a seguito di accorpamento gestione comune, si realizza una reale
di esercizi di vicinato; integrazione tra gli operatori locali.
f) ampliamenti per misure di superficie e) unione di più operatori commerciali che si
rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati associano per gestire in comune un punto di
all'unità territoriale a seguito di accorpamento vendita senza incremento di superilcie1
di medie strutture; rinunciando alle precedenti autorizzazioni.(1)
g) nuove aperture per misure di superficie 3. A parità ulteriore, si applica il criterio
rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati cronologico di trasmissione delle domande alla
all'unità territoriale a seguito di concentrazione Regione.
di medie strutture di vendita e impegno di (1) Comma abrogato dall’art.4 della LR. 15/02
reimpiego del personale; (2) Articolo abrogato dall’art. 2 LR 11/06.
h) altri ampliamenti per misure di superficie
rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati Art.7 (Osservatorio commerciale)
all'unità territoriale; 1. La Giunta regionale, al fine di assicurare il
i) altre nuove aperture per misure di superficie monitoraggio di cui all’art.6, comma 1, lett. g) del
rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati D.lgs. n.1l4/98 costituisce, anche con apposita
all'unità territoriale; convenzione, un osservatorio permanente per la
j) ampliamenti per misure di superficie non realizzazione di un adeguato sistema informativo
rientranti negli obiettivi di sviluppo assegnati sui punti di vendita in Lombardia.
all'unità territoriale a seguito di accorpamento 2. All'osservatorio partecipano la Regione
di esercizi di vicinato; Lombardia, le rappresentanze regionali delle
k) ampliamenti per misure di superficie non associazioni degli enti locali, delle Camere di
rientranti negli obiettivi di svi1uppo assegnati commercio, industria, artigianato ed agricoltura
all'unita' territoriale a seguito di accorpamento (CCIAA), delle associazioni di categoria del
di medie strutture; commercio maggiormente rappresentative a livello
regionale. delle organizzazioni dei consumatori
Note
ID. 146