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Premessa
Il Giardino fulcro del progetto è un’area verde di circa 1.900 mq,
circondata da un’alta cortina muraria in conci di pietra rivestita da rigogliosa
edera comune. Sorge nella zona ritenuta la più antica dell’abitato, la
Gianguarna, che nel toponimo già rivelerebbe (secondo lo storico Padre D.
De Gregorio) la sua antica origine araba.
Carico di almeno cinquecento anni di Storia, il “nostro” giardino è rimasto
spesso inosservato, ignorato, negato alla vista, chiuso in sé stesso e muto. Io
relatrice ho constatato, nei primi confronti orali con concittadini, che la
maggior parte degli stessi Cammaratesi non ne conosce neanche l’esistenza.
Per quello che ad oggi sappiamo, esso faceva parte nel Cinquecento del
Convento delle Benedettine attiguo alla Chiesa dell’Annunziata, ma con la
decadenza dello stesso è rimasta “senza scopo” per secoli, passando di
mano in mano fino a confluire qualche decennio fa nelle proprietà dell’ASP
di Agrigento, che attualmente ne detiene la proprietà. Era probabilmente “il
giardino dei semplici” del convento, dedicato sia alla coltivazioni di alimenti
essenziali per le monache, che di piante officinali con cui esse cercavano di
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curare gli abitanti.
Il complesso monacale sorgeva accanto al torrente Turibolo, che è stato
ed è un segno importante per i paesi attigui di Cammarata e San Giovanni
Gemini, in quanto divisorio designato dei due centri abitati: questo corso
d’acqua, immortalato nel suo aspetto naturale in alcune foto antiche ma
oggi incamiciato in una conduttura di cemento armato, benché utilizzato
massivamente fino a 70 anni fa da massaie, contadini e artigiani, è oggi
praticamente invisibile agli occhi dei cammaratesi: nessuno sa dove nasce,
nessuno ne legge il percorso, nessuno sa dove conclude il suo percorso
innestandosi nel fiume Platani. Nel punto più alto del giardino è ancora
visibile una vasca per l’acqua, probabilmente destinata a raccogliere un
rivolo deviato dal Turibolo da utilizzare per irrigare il terreno.
L’area dell’edificio del Convento vero e proprio, forse abbandonato e
crollato già nel Settecento, negli anni Settanta è stata usurpata da residenze
di Edilizia Economica e Popolare, a testimoniare l’inadeguatezza nel vedere e
capire i Beni Culturali come risorsa del territorio in quanto tali.
La Chiesa dell’Annunziata, sicuramente risalente almeno al 1500,
come attesta un’iscrizione in facciata, è una chiesa ad unica navata
preceduta da un pronao con interessante arco d’ingresso a sesto acuto
(anomalo dopo il Medio Evo e che potrebbe far supporre una sua origine più
antica); vi si conserva una interessante tela della Maddalena Penitente
proveniente dalla scomparsa vicina chiesa della Maddalena (che la
Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento ha destinato a restauro, dato il suo
valore).
L’idea fondante del progetto è quindi di riaccendere i riflettori su quest’area,
di adottarla da parte dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXII” di Cammarata
per donarla agli alunni ma soprattutto per stimolare ricerche e contributi da
parte degli Enti che insistono sul nostro territorio, a cui verrà chiesto
patrocinio, per restituirla pienamente alla cittadinanza tutta.
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Una vista del giardino cintato: a destra la Chiesa dell’Annunziata con il suo
campanile
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Un cartello ricorda l’origine delle mura
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Scorcio dell’interno del giardino con i suoi agrumi inserito nel contesto
urbano
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Il giardino visto dalla sagrestia della Chiesa dell’Annunziata
Alunni classe Quinta Scuola primaria Plesso Panepinto e alunni delle classi
seconde e terze della Secondaria I° grado
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- Auditorium comunale “Lena” in Cammarata
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locali.
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Lucchesiana ad Agrigento, implementata da Padre De Gregorio, grande
studioso della Storia di Cammarata, e all’ Archivio della Curia Vescovile
di Agrigento, che dovrebbero conservare documenti relativi all’antico
Convento delle Benedettine di Cammarata.
- Visita alla Chiesa Madre di Cammarata, per osservare il dipinto di M.
Lapis del XVII secolo che raffigura Cammarata e il giardino in questione
e fotografarlo (su prezioso suggerimento del Dott. P.Marino). In effetti
nel libro dedicato alla storia di Cammarata da Padre De Gregorio è
riportato uno schema del centro abitato estratto dalla tela da E. Li
Gregni, che sembra raffigurare proprio l’area in questione.
- Osservazione dell’area in classe attraverso Google Maps e Google Earth
e supporti multimediali simili, per comprendere bene il suo
orientamento, la sua altimetria, la sua collocazione rispetto al centro
abitato e alla Chiesa dell’Annunziata, rispetto al torrente Turibolo (che
quasi certamente fu utilizzato dalle monache per la sua irrigazione)
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Interdipartimentale di Ricerche sulla Interazione Tecnologia - Ambiente
(C.I.R.I.T.A) dell’Università di Palermo e dei suoi collaboratori).
Il prof. Bazan ha escluso la presenza di essenze arboree storiche, che
negli anni sono scomparse, ma ha ribadito comunque l’importanza del
giardino dell’ Annunziata come giardino storico intercluso, quasi
certamente utilizzato per la coltivazione delle piante officinali e
interessante per studiosi del settore botanico-storico.
- Visita all’Orto Botanico di Palermo
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con adeguate competenze del nostro Istituto, pensando che la Mostra
potrebbe entrare nei circuiti turistici in nuce nel nostro territorio.
La mostra potrebbe essere permanente ed essere ospitata nel pronao
coperto della Chiesa dell’Annunziata
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x Organizzare attività di cooperative learning e percorsi di
apprendimento in situazione
OBIETTIVO/I DI
PROCESSO A x Potenziare percorsi di orientamento
CUI SI RIFERISCE
x Potenziare legami ed interazioni con il territorio.
IMPEGNO FINANZIARIO
PREVISTO
Ore aggiuntive presunte e beni
Figure professionali Tipologia di attività necessari allo sviluppo completo
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