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AGORA

ELZEVIRO
Sabato 22 febbraio 2020

Il potere più forte?


Quello che lascia
all’altro la libertà
SIMONE PALIAGA

«P
iù il potere è forte, più agisce
silenziosamente» sostiene il
filosofo coreano naturalizzato cultura
tedesco, Byung-Chul Han, nella sua ultima religioni
fatica tradotta, Che cos’è il potere? (Nottetempo, scienza
pagina 174, euro 17,00). E oggi, tanto più ci
tecnologia
sentiamo immersi in una società reticolare
tempo libero
I bimbi d’Irlanda sepolti dall’odio 20
dove il potere si distribuisce in maniera
capillare e pervasiva e quanto più si richiede spettacoli Cinema/1: La favola amara di Ligabue 21
una riflessione sulla sua natura. Compito a cui sport
Han, da anni indagatore delle dinamiche delle Cinema/2: Pesce interpreta Sordi 21 Con il suo gruppo
società postmoderne, attende con acribia e
meticolosità teoretica. Il concetto di potere
sprofonda oggi in una cornice fumosa e
Rugby, la speranza è giovane e rosa 22 di lavoro a Roma Tre
confusa. È pertanto necessario trovarne una
ha messo a punto un test
definizione che permetta di comprenderne il per quantificare
volto proteiforme. Han contrappone due modi la disonestà dei testi
in cui il potere viene generalmente esercitato, persuasivi: «Non può
ovvero come potere coercitivo e potere
liberamente accolto e subito. Il potere
essere oggettivo, ma crea
coercitivo è la sua manifestazione più evidente “pressione benefica”»
ma anche il modo più debole o più instabile di
esercitarlo. In esso l’intermediazione con
l’altro, Alter come preferisce chiamarlo Han, è ANDREA LAVAZZA
bassa. Alter è oggetto di una relazione quasi

C
causale e meccanica. Egli è costretto ad agire i sono strutture linguistiche che per-
contro la propria volontà, mantenendo sempre mettono di utilizzare strategie co-
aperta, però, la possibilità della disobbedienza municative utili a essere persuasivi,
o addirittura della ribellione. Al lato opposto indipendentemente dal contenuto che si tra-
sta il potere esercitato senza coercizione. Esso è smette. Le più importanti tra queste strate-
la forma più forte e più stabile di esercizio del gie linguistiche sono quelle che fanno ricor-
potere perché si basa sulla connivenza o so agli impliciti. Spesso ciò non comporta
addirittura il consenso di Alter. Data l’elevata problemi etici. Altre volte quel confine viene
intermediazione tra potere e l’altro, il primo superato e allora pubblicità e propaganda
penetra nel secondo e conquista politica assumono un carattere manipolati-
invisibilmente la sua soggettività. Qui vo. Non sono conoscenze arcane, che solo
l’individuo segue da consenziente la volontà pochi spin doctor padroneggiano nelle se-
altrui persuaso che coincida con la propria. In grete stanze delle fake news. Sono anzi mo-
entrambi i casi il potere deve commisurarsi di consueti di esprimersi ai quali, proprio per
con la libertà di Alter. Che può obbedire o questo, non facciamo sufficiente attenzione.
ribellarsi, acconsentire e seguire o resistere e Uno slogan delle elezioni 2006 – «Una sanità
occultarsi. In ogni caso, al potere spetta l’onere che funziona rende tutti più liberi» – o un’af-
di condurre Alter nell’alveo della propria fermazione strappapplausi tratta da un re-
volontà. È in questo senso che l’esercizio del cente comizio – «Questa città deve tornare
potere, secondo Byung Chul Han, implica ad avere una dignità» – ne sono esempi tipi-
sempre la libertà dell’altro. Se le relazioni di ci. Di primo acchito non siamo particolar-
potere esistono in ogni ambito sociale, accade mente impressionati, sembrano due delle
perché la libertà è anche ovunque. Solo un mille frasi che ascoltiamo in contesti politici
errore di parallasse potrebbe condurci alla senza che ci colpiscano particolarmente. Ma
convinzione che laddove c’è il potere ci si il “trucco” è proprio questo. Lo spiega in un
imbatta nell’assenza libro scientificamente rigoroso e insieme di
Nel suo di libertà. Questo impegno civile il linguista Edoardo Lombar-
ultimo saggio legame tra potere e di Vallauri, docente all’Università Roma Tre.
libertà è della La lingua disonesta. Contenuti impliciti e stra-
il filosofo massima importanza tegie di persuasione (il Mulino, pagine 286,
Byung-Chul per stabilire la euro 16,00) è infatti uno studio approfondi-
Han esamina differenza e il to che usa gli strumenti dell’analisi tecnica
il valore rapporto tra potere e concentrandosi sulla comunicazione pub-
violenza. La violenza blica in Italia, commerciale e partitica. E lan-
del consenso nega la libertà in cia un appello a una migliore alfabetizzazio-
per esercitare modo estremo, non
INTERVISTA

Lingua, l’inganno
ne comunicativa, affinché diventiamo con-
la potenza lascia spazio alla sumatori e cittadini più capaci di resistere al-
senza possibilità di le sottili influenze di una comunicazione che
obbedire o resistere, fa appello agli automatismi cognitivi e sor-
coercizione annulla ogni passa il controllo vigile.
intermediazione. «Se Professor Lombardi Vallauri, che cosa sono

del sottinteso
l’intermediazione si riduce a zero – sottolinea il gli impliciti linguistici?
filosofo coreano –, ecco che il potere fa ricorso Sono costrutti della lingua che almeno par-
alla violenza. La mera violenza riduce Alter in zialmente nascondono una porzione del
una condizione di estrema passività e assenza messaggio che in numerosi casi, se ne ne fos-
di libertà. Nei confronti di un oggetto passivo se consapevole, il destinatario rifiuterebbe.
non è possibile esercitare alcun potere nel Nel modello che ho elaborato negli ultimi
pieno senso della parola. Quindi la violenza e dieci anni, distinguo due tipologie, abba-
la libertà sono gli estremi della gamma del stanza consolidate. La prima è l’implicatura,
potere». Fondamentalmente, il potere come o impliciti del contenuto. Essa, mentre veicola Nel suo nuovo studio ta il messaggio, mentre la sembrano così avere aspetti
coercizione e il potere come libertà non sono un contenuto, induce il destinatario a e- Lombardi Vallauri presupposizione esprime il importanti in comune, men-
diversi. Differiscono solo per il grado di strarne altri non espressi esplicitamente, contenuto, ma passa inos- tre così non è. Per esempio:
intermediazione. Sono solo diverse spesso con l’aiuto del contesto. È qualcosa indaga le strategie servata e ha un effetto più «ripulire le città di rapinato-
manifestazioni dello stesso potere. La scarsa che funziona senza problemi nella nostra vi- della comunicazione durevole perché il destinata- ri, truffatori e immigrati», co-
intermediazione genera coercizione. Nella ta quotidiana, per esempio nel seguente pubblica, dove si fa rio potrebbe non rendersi me se questi tre gruppi fos-
massima intermediazione, invece, potere e scambio: «Andiamo al cinema questa se- spesso ricorso mai conto che si tratta di sero omogenei.
libertà coincidono perché Alter riconosce nella ra?»; «Domani ho un esame», dove la ri- informazione nuova e non Con il suo gruppo a Roma
volontà altrui la sua e dunque la segue sposta non è formalmente pertinente alla al non detto, a frasi scontata. Tre ha messo a punto un te-
spontaneamente. È in questo caso che il potere domanda, ma il messaggio trasmesso è che «sotto l’apparenza Quanto è «disonesto» utiliz- st per quantificare la disone-
è stabile al massimo grado. Dalla logica del chiaro: «Devo studiare, non posso». Le co- di una cosa ce ne dicono zare gli impliciti nella co- stà dei testi persuasivi, un
potere non se ne esce, dunque? Quando si se cambiano se si usa uno slogan del tipo: municazione pubblica? modo – lei dice – per sorve-
tratta di definire l’aspetto decisivo del potere, «Di nuovo la tassa di successione? No gra-
un’altra: più si usano Quando un emittente affida gliare i politici...
Byung-Chul Han sottolinea ripetutamente zie», in cui il sottinteso è che il partito av- gli impliciti, agli impliciti informazioni Esattamente. Si tratta di ana-
come esso coincida con il suo versario sia pronto a introdurre una nuova più il messaggio vere in buona fede, si limita lizzare discorsi o post sui so-
autotrascendersi. «Lo spingersi oltre se stessi – tassa e, se vince, lo farà. E quest’ultima infor- può diventare disonesto» a sfruttare un elemento mes- Edoardo Lombardi Vallauri cial, individuando gli implici-
continua il pensatore coreano – è il tratto mazione non risulta necessariamente vera. so a disposizione dal lin- ti e pesandoli, in modo da as-
fondamentale del potere. Lo spingersi oltre se L’essenza persuasiva di questi impliciti sta guaggio per economizzare segnare un punteggio com-
stessi è l’andatura del potere e al contempo nel fatto che il destinatario, poiché non “ve- sti impliciti abbassano l’attenzione critica, risorse di processazione. Quando invece lo si plessivo che misura le modalità di comunica-
l’atto di ricongiungersi a sé». E proprio da de” l’emittente asserire quel contenuto – perché il destinatario non li vaglia con atten- fa con le proprie opinioni, equiparandole a zione più o meno onesta utilizzate dai singo-
questa tendenza intima del potere può nascere anzi, è lui stesso a costruirlo –, più difficil- zione, in quanto (su suggerimento dell’emit- fatti, o comunque con un contenuto discu- li esponenti politici. Non è un test di perfetta
una sua trasmutazione. Essa infatti rivelerebbe mente lo metterà in discussione. tente) li considera qualcosa di già noto e ac- tibile, o addirittura falso, la comunicazione di- oggettività, perché i giudizi non hanno natu-
come la caratteristica essenziale del potere Come lavora invece il secondo di tipo di implicito? cettato: alludere al fatto che il dato è già no- venta a rischio di disonestà. Esprimere opi- ra matematica, ma devono tenere conto di che
non sia tanto condurre Alter a sé ma quanto Si tratta delle presupposizioni, dette implici- to induce a prestarvi meno attenzione, anche nioni discutibili rimane onesto se le si pre- cosa sia vero e che cosa sia falso, il che non è
eccedere se stesso. Andando oltre la propria ti della responsabilità perché, pur esprimen- perché di solito le presupposizioni in cui ci senta esplicitamente come tali, anziché far- sempre banale; però rappresenta un passo a-
volontà il Potere non trascina l’altro a sé do un certo contenuto, anziché presentarlo imbattiamo sono vere. le surrettiziamente implicare dal destinata- vanti importante. Per farlo, servono tre “giu-
quanto accede all’altro, gli si avvicina. E in come informazione introdotta al ricevente Potrebbero sembrare trucchetti da poco, fa- rio o fingere che siano fatti assodati. E più si dici” esperti che lavorano in parallelo e un’o-
questo coincide l’affabilità. A essa si accosta, dall’emittente, lo presentano come un dato cilmente smascherabili... fa ricorso agli impliciti, più il messaggio può ra ogni diecimila caratteri, ovvero mezz’ora di
sorprendentemente ma non tanto, il di fatto di cui l’emittente sia già a conoscen- Certo, abbiamo evoluto la tendenza a non fi- diventare disonesto, come la lingua usata. comizio. Uno strumento di questo tipo po-
campione della volontà di potenza, Friedrich za. Consideriamo questo dialogo fra un ca- darci, e i messaggi espliciti del tipo «compra Conoscere queste strategie può aiutarci? trebbe essere adottato da organismi di vigi-
Nietzsche. Byung Chul Han evidenzia come po e il vice: «Ho deciso di affidare l’incarico a questo», «vota quello» non ci ingannano. Ma Gli studenti a un certo punto dei miei corsi lanza o garanzia indipendenti per offrire agli
nella volontà di potenza ci si possa dare Rossi»; «Ottima idea, specie ora che Rossi ha dobbiamo considerare che abbiamo risorse dicono: «adesso capisco, esamino più a fon- elettori uno strumento in più di valutazione
all’altro, tracimare oltre se stesso, senza smesso di bere», dove il vice informa di un e- cognitive limitate da impiegare al meglio, an- do i messaggi». Un’alfabetizzazione testuale sull’atteggiamento comunicativo più o meno
aspettarsi né un tornaconto né di riportare lemento che però non asserisce, tanto che il che facendo ricorso a processi automatici e a scuola risulta incompleta se non insegna onesto nei loro confronti, e quindi sulle vere
l’altro a sé. Ne deriverebbe «quell’atto senza suo scopo potrebbe essere proprio indurre il inconsci per elaborare più informazione pos- anche la distinzione fra esplicito e implicito. intenzioni dei politici, creando anche una for-
limiti del dare – conclude Han –, un’affabilità capo a ripensarci, sebbene affermi che affi- sibile in meno tempo. Gli impliciti sotto ap- Stiamo lavorando perché in alcuni nuovi pro- ma di “pressione benefica” su coloro che so-
illimitata che accade prima della cura dare l’incarico a Rossi costituisce un’«ottima parenza di una cosa ce ne dicono un’altra. tocolli di certificazione di qualità della co- no controllati affinché siano più espliciti nei
dell’Altro e prima di qualsiasi enfatico essere idea». In politica si ha un implicito della re- Potenzialmente siamo in grado di decostrui- municazione aziendale si segnali quando vie- loro messaggi. Con alcuni miei allievi lo stia-
per l’Altro», lasciandogli lo spazio di sponsabilità quando un premier sostiene che re i messaggi, ma non possiamo farlo sempre. ne implicitato il falso. In Francia, si è fatta u- mo già facendo, attraverso il nostro Osserva-
mostrarsi nella sua autenticità. «bisogna tornare a governare il Paese in mo- Lo dimostrano studi sperimentali che ab- na efficace campagna contro l’uso dell’a- torio Permanente sulla Pubblicità e la Propa-
© RIPRODUZIONE RISERVATA do efficiente», dando per presupposto che fi- biamo condotto. Risulta che l’implicatura ri- malgame per la propaganda politica, ovvero ganda visibile sul sito www.oppp.it.
nora il Paese sia stato governato male. Que- vela l’intenzione, ma al tempo stesso occul- l’elencazione di elementi diversi che perciò ©
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