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A3Garetto

1) Esamina l'indice di un recente numero di una rivista di psicologia clinica. Quali sono
i tre titoli di articoli che trovi più efficaci? Perché? Quali tre trovi meno efficaci?
Scegline uno, leggi l'abstract e scrivi un titolo migliorato.

- “How the internet changes in the time of the Covid19 pandemic”

- “Fear”

- “The SARS-VOC-2 pandemic in the era of narcissism; What really threatens the
coronavirus?”

Questi 3 articoli sono efficaci in mio parere perché sono corti, concisi e fanno capire
il punto dell’articolo. Dunque hanno catturato la mia attenzione rispetto agli altri
articoli.
- “Take advantage of a pandemic to critically review some assumptions of our com-
mon thinking: Excellent healthcare and psychologists who treat discomfort”

- “Myths and resources of mobility in Europe: A research on the cultural meaning


of mobility in a group of Italian citizens residing abroad”

- “Psychosociology and psychoanalysis: Traces for the history of an international


movement and for the analysis of its events in Italy”

Questi 3 titoli invece potrebbero essere migliorati perché sono troppo prolissi e non
arrivano direttamente al punto dell’articolo così facendo non fanno capire il contenuto
dell’articolo. Il primo articolo per me ha un titolo poco attraente, per cui io lo cambierei
con: “How the global pandemic shows the flaws of our healthcare system”.

2)Considera l'articolo indicato (Caudek e Monni, 2013). Non leggere l'abstract, ma


leggi il resto dell'articolo. Ora scrivi un abstract. In che modo la tua versione differisce
dall'effettivo Abstract? Qual è la versione migliore e perché?

In questo studio abbiamo verificato se uno stile cognitivo negativo influenzato da


un mood negativo potesse sviluppare dei Bias cognitivi verso il “Self-sad face” con
un campione di 66 partecipanti suddiviso in 4 gruppi sulla bas e dello stile cognitivo
(positivo o negativo) e alla responsività verso l’induzione di un mood negativo. Il
test si basava sul riconoscere l’orientamento di facce viste su un monitor (tra cui 2
proprie e 2estranei) ed è stato provato che i partecipanti con alto stile cognitivo
negativo e influenzati con un mood triste tendono a mostrare un “Self-Face
Advantage” (SFA) per le proprie facce con espressioni tristi. Gli altri gruppi invece
hanno mostrato un Bias verso il proprio “Self-Face” quando esso ha una espressione
felice.

Il mio abstract differisce dall’abstract dell’articolo in quanto mostra delle lacune di


informazioni, come il resoconto finale dello studio e qualche dettaglio in alcune
parti del testo, per cui l’abstract migliore è quello presente nell’articolo in questione.

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