La composizione di questa tragedia risale agli anni compresi tra il
1784 e il 1786. Racconta il sentimento incestuoso di MIRRA nei confronti del padre CINIRO, re di Cipro. Questo sentimento è stato infuso nella giovane donna da Venere, gelosa della sua bellezza. Mirra vive questo amore con intensità e passione ma anche con un profondo senso di colpa. Al momento di sposare PEREO, la giovane si ribella e invoca la morte mentre lo sposo si allontana e si uccide. Subito dopo confessa il suo amore al padre, che rimane inorridito per la gravità delle sue parole. Alla fine gli sfila la spada e si uccide