Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
CdL Matematica
PARTE I
Riccardo Cerulli
Info Generali ed Argomenti del Corso
Crediti: 3 (1CFU = 8 h LF, 20 h Lab)
Numero lezioni: 11 (3 f + 8 es)
Giorno: Mercoledì, 14,30-18,30
Lezioni frontali (LF): finalizzate alla preparazione dell'attività principale del corso
che è costituita dell'espletamento delle Esercitazioni pratiche di Laboratorio
Contatto: riccardo.cerulli@roma2.infn.it
Il Metodo scientifico
descrizione qualitativa
• individuazione grandezze fisiche
caratterizzanti e misurabili
• misura oggettiva delle grandezze
(numero!)
descrizione quantitativa • studio delle relazione fra quantità
misurate i fenomeni osservati
• elaborazione legge fisica (teoria)
• validazione della teoria attraverso
ulteriori misure e verifiche su altri
fenomeni
La misura
Procedura che permette di associare un valore numerico ed una unità di misura
ad una grandezza fisica
http://www.bipm.org/en/home/
Strumenti di misura
Strumento: dispositivo per misurare una grandezza fisica
Termometro a mercurio
Multimetro digitale
Misurare una grandezza con uno strumento: incertezza di sensibilità
• Per ogni lettura del valore misurato di una grandezza in uno strumento posso
associare un valore M che corrisponde al valore letto; sapendo però che sotto
un certo limite di sollecitazione la risposta dello strumento resta la stessa
associo (almeno!) questa incertezza alla mia misura; questo accidente può
contribuire aumentando o diminuendo la risposta; dalla definizione di
sensibilità, S, si ottiene :
∆V = ∆R/S pertanto posso scrivere che la mia misura è
M ± ∆V/2, con ∆V incertezza di sensibilità
• Esempio: immaginiamo di misurare la lunghezza di un cavo con un metro a
nastro. Leggendo la risposta dello strumento posso apprezzare se la
lunghezza del cavo è compreso fra due divisioni successive (tacche), ta e tb,
della scala graduata. Pertanto potrò scrivere la misura come
tb< M <ta e | tb – ta | = 1 mm,
V Quindi la migliore stima L’incertezza
M = (A + ∆V/2) ∆M ha le
incertezza ∆M = ∆V/2 stesse unità di
misura di M!!!
A Risultato M ± ∆V/2
∆V
Attenzione: valutazione pessimistica!! Un buon sperimentatore può fare meglio
Misurare una grandezza con uno
strumento: incertezze casuali
• Misure ripetute della stessa grandezza non possono fornire sempre lo stesso risultato
perché:
- molti fattori influenzano ogni misura e tali fattori contribuiscono casualmente al
valore misurato
- ogni strumento reale ha una precisione finita
• Si immagini di misurare ripetutamente (Mi) la stessa grandezza con lo stesso
strumento, nelle stesse condizioni; riportiamo le misure su un ISTOGRAMMA
(distribuzione di valori) e sia la larghezza bin istogramma = ∆V incertezza di sensibilità
σ « ∆v σ » ∆v
La larghezza delle distribuzioni (σ) è una misura della precisione dello strumento
Misurare una grandezza con uno strumento:
incertezze sistematiche
Incertezza Sistematica: è possibile che la procedura di misura o gli strumenti a
disposizione forniscano un valore misurato sistematicamente diverso dal valore
reale della grandezza e che la differenza tra valore misurato M e valore reale V
resti costante nelle misure ripetute;
Incertezze sulle misure di spessori con calibro palmer con sensibilità di 10 µm:
1. ~ 10 µm → limitazione lettura;
2. ~ 70 µm → calibrazione strumento
3. ~ 30 µm → dilatazione termica
4. ~ 50 µm → rugosità della superficie
Incertezze della Misura
1. Incertezza di sensibilità > Incertezza da precisione
finita dello strumento + incertezze intrinseche
della misura
∂f ∂f
∆A = ∆B + ∆C
∂B ∂C
∂f 2
∆A = ∑i ∆Gi ∂f
∂Gi σA = ∑ i
∂Gi
σ G2i
Cifre Significative
Il risultato di una misura si riporta come un valore numerico con le corrette unità di misura e la
sua incertezza (con le stesse unità di misura!). I valori vanno riportati con il corretto numero di
cifre significative
cifre significative (c.s.) = numero delle cifre scritte contate da destra verso sinistra
Esempio
135 3 c.s. , 10 2 c.s.
0.10 2 c.s., 0.012 2 c.s
0.023006 5 c.s., 1.405 4 c.s.
0.123 3 c.s.
L’ultima cifra a destra rappresenta il grado di precisione della misura. Non si può conoscere una
grandezza fisica con un numero arbitrario di cifre perché ogni misura è affetta da una incertezza
(che a sua volta è una grandezza fisica!) che ci fornisce il grado di indeterminazione della misura
stessa.
Incertezza ⇒ non più di 2 cifre significative (2 cifre per err. statistici, 1 cifra per err.
massimi)
Misura ⇒ con l’ultima cifra espressa nella stessa posizione
dell’ultima cifra dell’incertezza
⇒ Esempio: se ∆M = 0.05 mm
posso esprimere M fino al centesimo di mm, es M = 12,17 mm
Se M è frutto di calcoli allora devo arrotondare il suo valore alla cifra che mi interessa, per
eccesso o difetto secondo il caso (12,134 mm diventa 12,13, 12,127 diventa 12,13 !)
• Cifre significative su misure e su incertezze ... Esempi ...
NO SI
(15.23±0.3) cm (15.23 ±0.02) cm
(15.23±1.32) cm (15.23 ±0.13) cm
(15.±0.02) cm (15. ±1.) cm
(15.±3.2) cm (15.0 ±3.2) cm
(1234523±2543) cm (1234500 ±2500) cm
(15.898932±0.02) cm (15.90 ±0.02) cm
• Errore massimo
∆A ∆B ∆C
ε r ( A) = =β +δ
A B C
• Errore statistico
2 2
σA 2σ B 2σC
ε r ( A) = = β +δ
A B C
Incertezza Statistica
Errore di sensibilità << Errore dalla precisione dello strumento (fluttuazioni delle misure)
Istogramma delle N singole misure: x1, x2,..., xN
∑x i
x= i =1
N
Incertezza ∝ larghezza della distribuzione
∑ (x − x)
i
2
N −1
N −1 N
Altro simbolismo: s2 =
N
N −1
(
x2 − x
2
)
Stima della media e della deviazione standard a
partire dalla distribuzione dei dati
nb nb nb
∑n x k
b
k ∑n x k
b
k
2
∑ n (x k
b
k − x )2
x= k =1
nb
= k =1
s = k =1
nb
N
∑n k =1
k ∑n
k =1
k −1
Dove:
xkb è il valore centrale del bin k-esimo
nk è il numero di conteggi nel k-esimo bin
nb è il numero totale dei bin
Incertezza Statistica
Misura periodo del pendolo
( x−µ )2
1 −
p( x) = e 2σ 2
2π σ
• Incertezza massima ≅ 3σ
Sommario sulle INCERTEZZE CASUALI
Istogrammi di frequenza
(1 variabile)
m (g)
Carta millimetrata scala lineare
Dipendenza funzionale lineare
y − yB x − xB
=
y A − y B x A − xB
y A − yB
a= ; b = y B − axB
x A − xB
Dipendenza lineare y vs x
rette minima/massima pendenza (caso degli errori massimi):
metodo dei minimi quadrati (caso degli errori casuali), statisticamente ben
motivato (vedi dopo)
Altre dipendenze funzionali: