Sei sulla pagina 1di 25

E LEMENTI DI DEMOGRAFIA

1. Concetti generali e definizioni

Posa Donato
k posa@economia.unisalento.it
Maggio Sabrina
k s.maggio@economia.unisalento.it

U NIVERSITÀ DEL S ALENTO


D IP. TO DI S CIENZE E CONOMICHE E M ATEMATICO -S TATISTICHE
FACOLTÀ DI E CONOMIA

a.a. 2008/2009
Indice 2

1 Concetti generali e definizioni


2 Caratteristiche strutturali della popolazione
3 Diagramma di Lexis
4 Mortalità
5 Nuzialità
6 Fecondità
7 Migrazioni
8 Teorie dello sviluppo della popolazione
9 Proiezioni e previsioni demografiche

Dispense del docente Di Comite, Luigi, Chiassino, Giuseppe


Letture consigliate: Elementi di demografia
Cacucci editore, 2004
Blangiardo, Gian Carlo,
Elementi di demografia Livi Bacci, Massimo,
Il Mulino, 1987. Introduzione alla demografia
Loescher, 2004.
Elementi di demografia 3
1. Concetti generali e definizioni

Demografia

Definizione: demografia
La demografia (dal greco “demos”, popolo, popolazione, e “graphia”, scrit-
tura, descrizione) è la disciplina che si occupa dello studio dei fenomeni
demografici, ovvero dei fenomeni di stato o di movimento della popolazione.

Esempi di fenomeni di stato sono il numero degli abitanti di un territorio in


un istante di tempo, la loro divisione per sesso e per classe d’età.
Esempi di fenomeni di flusso sono i flussi migratori e il ricambio generazio-
nale.

Le origini della demografia risalgono al Settecento. Fu in Inghilterra che, verso la


metà del XVII secolo si svilupparono le prime teorie della popolazione usando metodologie
statistiche che furono in seguito riprese e perfezionate in Germania e in Francia.
Elementi di demografia 4
1. Concetti generali e definizioni

Popolazione

Definizione: popolazione
Viene denominata popolazione un gruppo di individui, stabilmente costituito, legato
da vincoli di riproduzione ed accomunato da caratteristiche territoriali, giuridiche,
etniche, sociali, religiose, culturali o di altro tipo, sottoposto ad un processo di
rinnovamento (natalità, mobilità) e di estinzione (mortalità).

Una popolazione può essere chiusa o aperta.

Definizione: popolazione chiusa


Una popolazione si definisce chiusa se è costituita da individui che ne fanno parte
dalla nascita e che ne “escono” esclusivamente per causa di morte.

La popolazione chiusa si rinnova soltanto per l’arrivo di nuove generazioni di nati, ma


non per immigrazione.
Elementi di demografia 5
1. Concetti generali e definizioni

Le rilevazioni demografiche

Nell’analisi di un fenomeno demografico, riveste fondamentale importanza la fase di


rilevazione.
In particolare, la rilevazione può essere:
di stato, se fornisce una fotografia della popolazione in un determinato istante di
tempo (ad es. il censimento della popolazione, altre indagini occasionali, quali
l’Indagine trimestrale sulle forze lavoro),
di flusso, se si propone di seguire nel tempo ogni singolo evento demografi-
co che si verifica nel corso della vita degli individui appartenenti ad una deter-
minata popolazione (ad es. le registrazioni demografiche) e che contribuisce a
determinarne la continua evoluzione.
Elementi di demografia 6
1. Concetti generali e definizioni

Le rilevazioni demografiche: il censimento

Il censimento è una rilevazione


diretta, perché fornisce direttamente sia il numero di abitanti che alcune carat-
teristiche personali,
universale, perché si estende a tutti gli abitanti di un territorio,
simultanea, perché si riferisce ad uno stesso istante di tempo nel territorio in cui
si effettua,
periodica, perché viene effettuato ad intervalli di tempo regolari.
Scopo del censimento: accertare, in un determinato istante temporale, la consistenza
numerica e la distribuzione territoriale delle unità di rilevazione (famiglie, conviven-
ze) di una popolazione, nonché rilevare le principali caratteristiche strutturali (sesso,
età, stato civile, professione, ecc.) degli individui che le costituiscono.
Elementi di demografia 7
1. Concetti generali e definizioni

Le rilevazioni demografiche: il censimento


In occasione del censimento vengono rilevate, in Italia, per ciascun Comune,
la popolazione residente (o legale), rappresentata dal complesso degli individui
con dimora abituale nel Comune, anche se temporaneamente all’estero,
la popolazione presente (o di fatto), costituita da tutti i censiti presenti nel Co-
mune, ovvero che si trovano nel luogo di rilevazione alla data del censimento.
Come risulta dal piano topografico comunale predisposto secondo le indicazioni del-
l’ISTAT, al quale è affidata la direzione del censimento, il territorio comunale è sud-
diviso in frazioni geografiche e ciascuna frazione in sezioni di censimento. Ad ogni
rilevatore sono assegnate una o più sezioni.
Elementi di demografia 8
1. Concetti generali e definizioni

Le rilevazioni demografiche: il censimento

Le unità di rilevazione primarie sono la famiglia e la convivenza.

Ai fini del censimento,


per famiglia si intende l’insieme delle persone legate da vincoli di matrimonio,
parentela, affinità, o di altro genere (ad esempio vincoli lavorativi), coabitanti e
costituenti un’unica economia, mediante la messa in comune di tutto o parte del
reddito,
la convivenza è rappresentata da un insieme di persone conviventi (ovvero co-
stituenti un’unica economia), o solo coabitanti, per motivi religiosi, militari, di
cura, di assistenza, di pena, di istruzione, ecc.

La rilevazione viene effettuata mediante appositi fogli di famiglia o di convivenza.


Elementi di demografia 9
1. Concetti generali e definizioni

L’Istituto Centrale di Statistica

L’Istituto Centrale di Statistica (ISTAT), fondato nel 1926 da Corrado Gini (1884-
1965), è l’organismo statale designato alla rilevazione ed elaborazione di dati statistici
di interesse nazionale. Tale istituto è un organo collegiale indipendente e di controllo,
con sede a Roma, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri ed è parte integrante
del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN).

Dal 1989 gli uffici di statistica, istituiti presso i Ministeri, le regioni e le province,
comprese quelle autonome, i comuni, le Camere di Commercio e gli altri enti di inte-
resse nazionale, collaborano con l’ISTAT per fornire un quadro attendibile sulla realtà
del Paese.
Elementi di demografia 10
1. Concetti generali e definizioni

L’Istituto Centrale di Statistica

L’ISTAT ha il compito di produrre e diffondere informazione statistica in maniera


affidabile, imparziale e trasparente. In particolare, tale istituto provvede
alla predisposizione del programma statistico nazionale;
all’esecuzione di censimenti con cadenza decennale, quali i Censimenti Gene-
rali della Popolazione, i Censimenti Generali dell’Industria e dei Servizi ed i
Censimenti Generali dell’Agricoltura;
all’esecuzione di rilevazioni trimestrali (Affitti delle abitazioni, Forze di lavoro,
Occupazione e Disoccupazione),
all’esecuzione di rilevazioni mensili (Movimento della popolazione, Prezzi al
consumo, Consumi delle famiglie),
all’esecuzione di rilevazioni occasionali (indagini multiscopo, altre indagini).
Elementi di demografia 11
1. Concetti generali e definizioni

L’Istituto Centrale di Statistica su web

La produzione editoriale, che raccoglie i risultati dell’ISTAT, è attualmente disponi-


bile sia in formato cartaceo che elettronico, ed è consultabile, in parte gratuitamente,
anche in rete, visitando il sito web www.istat.it.

In particolare, per gli aspetti demografici è interessante consultare le sezioni Popo-


lazione e Censimenti. Inoltre, è possibile accedere alla banca dati, Demoistat, in cui
è possibile reperire i più recenti aggiornamenti sulla struttura e sull’evoluzione della
popolazione italiana, nonché una serie di previsioni demografiche per i prossimi 50
anni.
Elementi di demografia 12
1. Concetti generali e definizioni

Altri siti Internet

Per quanto riguarda i paesi aderenti all’Unione Europea, il sito di riferimento è quello
dell’EUROSTAT, in cui i dati e le statistiche ufficiali sono suddivise per aree temati-
che. In particolare, l’area tematica Population and social condition consente di ac-
cedere alle principali informazioni sull’evoluzione demografica dell’Unione.

Per una panoramica sulla popolazione mondiale, è interessante consultare la pagina


web dell’ONU. In particolare, nella sezione Population Information Network è possi-
bile consultare e scaricare i dati per le varie macro regioni del mondo.

E’ da segnalare anche Neodemos, un forum indipendente di osservazione, analisi e


proposte, la cui finalità consiste nell’illustrare il significato delle tendenze demogra-
fiche in atto, di interpretarne le conseguenze di breve e lungo periodo, di suggerire
politiche di intervento.
Consistenza numerica della popolazione
Equazione dello stato della popolazione
Sia P (t) l’ammontare della popolazione al tempo t. L’equazione dello stato della popolazione
si ottiene come segue:
P (t) = P1 (t) + P2 (t) + . . . + Pn (t), (1)
dove P1 (t), P2 (t), . . . , Pn (t) rappresentano n sottopopolazioni al tempo t.
Equazione del movimento della popolazione
Se P (t) subisce una variazione dal tempo t1 al tempo t2 per l’entrata e l’uscita di altri individui
nella popolazione, si ottiene l’equazione del movimento della popolazione:
P (t2 ) − P (t1 ) = E(t1 , t2 ) − U (t1 , t2 ) ⇒
⇒ P (t2 ) = P (t1 ) + E(t1 , t2 ) − U (t1 , t2 )
ovvero
P (t2 ) = P (t1 ) + Sn (t1 , t2 ) − Sm (t1 , t2 )
| {z } | {z }
saldo naturale saldo migratorio
dove
E(t1 , t2 ) rappresenta l’entrata (per Nascita, Immigrazione) di altri individui nella popolazione,
nell’intervallo [t1 , t2 ],
U (t1 , t2 ) rappresenta l’uscita (per Morte, Emigrazione) di altri individui nella popolazione,
nell’intervallo [t1 , t2 ],
Sn (t1 , t2 ) = (Nati − Morti) rappresenta la componente naturale del movimento della popolazione,
Sm (t1 , t2 ) = (Immigrati − Emigrati) rappresenta la componente sociale del movimento della
popolazione.
Elementi di demografia 14
1. Concetti generali e definizioni

Consistenza numerica della popolazione

Esempio 1: equazione di stato della popolazione


La popolazione residente in Italia al censimento del 1981 (ore 24:00 del 24/10/1981) era co-
stituita da 27,5 milioni di maschi e da 29,1 milioni di femmine. Pertanto, applicando la (1),
l’ammontare della popolazione, in milioni di abitanti, risulta pari a:
P (t) = P1 (t) + P2 (t) = 27,5 + 29,1 = 56,6,
dove l’istante t corrisponde al 24/10/1981.

Esempio 2: equazione del movimento della popolazione


Dal momento che la popolazione italiana è passata, nell’intervallo tra i due censimenti del
25/10/1981 e del 20/10/1991, da P (t1 ) =56,6 a P (t2 ) =56,8 milioni di abitanti, l’incremento
subìto in tale intervallo di tempo è risultato pari a
P (t2 ) − P (t1 ) = 56,8 − 56,6 = 0,2.
Variazione della popolazione
La misura della variazione che l’ammontare di una popolazione subìsce in un inter-
vallo di tempo può essere calcolata ricorrendo a differenti indici statistici (assoluti
o relativi), la cui scelta è in funzione degli obiettivi da raggiungere. Tra gli indici
assoluti è possibile annoverare:
l’indice di variazione assoluta, indicato con I, pari a

I = P (t + n) − P (t),

dove
P (t + n) rappresenta l’ammontare della popolazione al tempo t + n,
P (t) rappresenta l’ammontare della popolazione al tempo t,
n rappresenta il numero di istanti di tempo (anni e frazioni di anno).
L’indice I indica di quante unità si è accresciuta una popolazione, in un
determinato intervallo di tempo.
¯ espresso come
L’indice di variazione media per unità di tempo, indicato con I,
segue:
I¯ = [P (t + n) − P (t)]/n.
L’indice I¯ consente di determinare e confrontare l’intensità della variazione
subìta dalla popolazione, ad intervalli di tempo successivi (anche di differente ampiez-
za).
Variazione della popolazione
Nel caso in cui si intenda confrontare la variazione di una popolazione rispetto ad
altre popolazioni, spesso assai differenti sotto il profilo della consistenza numerica,
occorre avvalersi dei cosiddetti tassi di incremento, ovvero di indici relativi che siano
indipendenti dai rispettivi ammontari delle popolazioni considerate.
Tra i tassi di incremento è possibile distinguere
il tasso di incremento aritmetico, indicato con r, la cui espressione analitica è la
seguente:
[P (t + n) − P (t)]
r=
n P (t)
Il tasso r si basa su un modello lineare di crescita della popolazione rispetto al
tempo, del tipo
P (t + n) = P (t) (1 + r n).

Il tasso di incremento geometrico, indicato con r′ , pari a


s
′ P (t + n)
r = n − 1.
P (t)

L’indice r ′ presuppone un modello di sviluppo della popolazione in funzione


del tempo, analogo a quello di un capitale investito in regime di capitalizzazione
composta, del tipo
P (t + n) = P (t) · (1 + r ′ )n . (2)
Elementi di demografia 17
1. Concetti generali e definizioni

Variazione della popolazione

Il tasso di incremento continuo, indicato con r′′ , espresso come segue:

ln[P (t + n)] − ln[P (t)]


r′′ = .
n
L’indice r′′ presuppone un modello di sviluppo della popolazione in
funzione del tempo, analogo a quello di crescita di un capitale investito in
regime di capitalizzazione continua, del tipo
′′
P (t + n) = P (t) · er n
. (3)
Variazione della popolazione
Esempio 3: Misure dell’incremento demografico
Si supponga di voler misurare l’incremento della popolazione italiana e di quella lombarda dal
1971 al 1984 potendo disporre dell’ammontare dei residenti alle date sottoindicate (valori in
migliaia di unità): date censimento Lombardia (L) Italia (I)
24.10.1971 8543 54137;
31.12.1981 8892 56536;
31.12.1984 8885 57080.

a) Incremento assoluto: I = P (t + n) − P (t)

I I(1971, 1981) = 56536 − 54137 = 2399;

L I(1971, 1981) = 8892 − 8543 = 349;

I I(1981, 1984) = 57080 − 56536 = 544;

L I(1981, 1984) = 8885 − 8892 = −7.


Variazione della popolazione

Esempio 3: Misure dell’incremento demografico

b) Incremento medio annuo: I¯ = I/n

¯ 2399
I I(1971, 1981) = ≃ 235, 4
10, 19

¯ 349
L I(1971, 1981) = ≃ 34, 2
10, 19

¯ 544
I I(1981, 1984) = = 181, 3̄
3

¯ −7
L I(1981, 1984) = = −2, 3̄
3

Si ricordi che n identifica l’intervallo di tempo (anni e frazione di anno) compreso tra
le due date che si considerano; ad esempio, dal 24.10.1971 al 31.12.1981 si contano 10 anni
e 68 giorni, ovvero n = 10 + (68/365) = 10, 19 anni.
Elementi di demografia 20
1. Concetti generali e definizioni

Variazione della popolazione


Esempio 3: Misure dell’incremento demografico

c) Tasso di incremento aritmetico: r = [P (t + n) − P (t)]/[nP (t)]

2399
I
r(1971, 1981) = · 1000 ≃ 4, 35‰
10, 19 · 54137

L
r(1971, 1981) ≃ 4, 01‰

I
r(1981, 1984) ≃ 3, 21‰

L
r(1981, 1984) ≃ −0, 26‰

L’intensità dell’accrescimento di una popolazione può essere valutata con maggior


chiarezza se il valore del tasso di incremento r viene convertito in “tempo di raddoppio”,
ovvero in “numero di anni necessari affinchè una popolazione che si sviluppa ad un deter-
minato tasso r, seguendo il modello di crescita lineare che ne è il presupposto, raddoppi la
propria consistenza numerica”.
Elementi di demografia 21
1. Concetti generali e definizioni

Variazione della popolazione


Esempio 3: Misure dell’incremento demografico
Posto P (t + n) = 2P (t) la suddetta conversione si realizza ricavando n dalla relazione:
2P (t) = P (t)(1 + rn) ⇒ 2 = 1 + rn ⇒ n = 1/r.
In corrispondenza dei valori di r ottenuti per le due popolazioni considerate valgono i seguenti
tempi di raddoppio (d), espressi in anni:

I d(1971, 1981) = 1/0, 00435 ≃ 230,

L d(1971, 1981) ≃ 249,


I d(1981, 1984) ≃ 312.

Relativamente all’intervallo (1981, 1984), essendo la popolazione lombarda caratterizzata da


un incremento negativo si potrà calcolare, anziché il tempo di raddoppio, il tempo necessario
affinchè essa, in base al tasso osservato, si dimezzi.
In tal caso si otterrà:
1
P (t) = P (t)(1 + rn)
2
da cui
n = −0, 5/r,
pertanto
n = −0, 5/ − 0, 00026 ≃ 1923 (anni).
Variazione della popolazione

Esempio 3: Misure dell’incremento demografico


p
n
d) Tasso di incremento geometrico: r ′ = 1000 P (t + n)/P (t) − 1


p
10,19
Ir (1971, 1981) = 1000 56536/54137 − 1 ≃ 4, 26‰,

L r (1971, 1981) ≃ 3, 94‰,

Ir (1981, 1984) ≃ 3, 20‰,

L r (1981, 1984) ≃ −0, 26‰.

Posto P (t + n) = 2 P (t), allora


2 P (t) = P (t) · (1 + r ′ )n .
Per una proprietà dei logaritmi, risulta:
ln 2
ln 2 = ln(1 + r ′ )n ⇒ ln 2 = n · ln(1 + r ′ ) ⇒ n= .
ln(1 + r ′ )
Variazione della popolazione

Esempio 3: Misure dell’incremento demografico


I corrispondenti tempi di raddoppio, legati al modello di sviluppo geometrico ed ai tassi suddetti,
si ottengono impiegando la formula:
0, 6931
d′ = ln 2/ ln(1 + r ′ ) = ;
ln(1 + r ′ )
in particolare si ottiene

Id (1971, 1981) = ln 2/ ln(1 + 0, 00426) ≃ 163 (anni),

Ld (1971, 1981) ≃ 176,

I d (1981, 1984) ≃ 217.
Variazione della popolazione
Esempio 3: Misure dell’incremento demografico

e) Tasso di incremento continuo: r ′′ = [ln P (t + n) − ln P (t)]/n

′′ ln 56536 − ln 54137
Ir (1971, 1981) = = 0, 00425 ≃ 4, 25‰
10, 19

′′
Lr (1971, 1981) ≃ 3, 93‰

′′
Ir (1981, 1984) ≃ 3, 20‰

′′
Lr (1981, 1984) ≃ −0, 26‰

Posto P (t + n) = 2 P (t), allora


′′ ′′
2 P (t) = P (t) · er n
⇒ 2 = er n
.
Utilizzando la definizione dei logaritmi, risulta:
1 ln 2
ln 2 = r ′′ n · ln e ⇒ n= · ln 2 ⇒ n= .
|{z} r ′′ r ′′
=1
Variazione della popolazione

Esempio 3: Misure dell’incremento demografico

e) Tasso di incremento continuo: r ′′ = [ln P (t + n) − ln P (t)]/n

Il tempo di raddoppio per il modello di sviluppo continuo si ottiene con l’espressione:

d′′ = ln 2/r ′′ ;

inoltre, dal momento che sussiste la seguente relazione tra r ′′ ed r ′ :

r ′′ = ln(1 + r ′ ),

si può concludere che i valori d′′ coincidono con quelli ottenuti mediante d′ .

Potrebbero piacerti anche