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“Signora Curie, come si vive accanto ad un genio?


“Non lo so, lo chieda a mio marito.”

Il coraggio di una donna straordinaria

Oltre la scienza.
Fermezza, coraggio, dedizione, depressione, fragilità e genialità.
Fili di vita strettamente intrecciati.
Un’infanzia messa all’indice da gravi difficoltà, lutti precoci in famiglia, evidenti
discriminazioni, continue sfide a pregiudizi di ogni genere, denutrizione e stenti, Maria
sconfigge sempre ogni ostacolo della sua vita con una forza e una determinazione
inimmaginabili, con cui porterà brillantemente a termine l’università, con la sua
emancipazione insieme a quella di tutte le donne.
Un’emancipazione non riconosciutale in vita.
La conoscenza come mezzo di libertà.
Due nobel conquistati grazie ad un amore profondo e assoluto verso una sete di
conoscenza e scoperta, in una danza della scienza condotta in una stretta simbiosi con
l’amato marito, e andata oltre, rimasta sola con due bambine.
“La vita non è facile per nessuno di noi. E allora? Noi dobbiamo perseverare e soprattutto
avere confidenza in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa e che
questa cosa deve essere raggiunta”

Filosofia e scienza in Marie Curie


“Sono fra coloro che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno studioso nel
suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino messo di fronte a fenomeni
naturali che lo impressionano come una fiaba. Non dobbiamo lasciar credere che ogni
progresso scientifico si riduca a dei meccanismi, a delle macchine, degli ingranaggi, che
pure hanno anch'essi una loro bellezza. Io non credo che nel nostro mondo lo spirito
d'avventura rischi di scomparire. Se vedo attorno a me qualcosa di vitale, è proprio questo
spirito d'avventura che mi sembra impossibile da sradicare, e che ha molto in comune con
la curiosità.”

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