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Lezione del 16 Ottobre 2019

PROBLEMATICHE INERENTI ALL’ANALISI DEL SETTORE BANCARIO

Il primo articolo del TUB si apre con la disciplina delle autorità creditizie. Le autorità creditizie nazionali che
esercitano un controllo sulle banche: Il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, Il Ministro
dell’Economia e delle Finanze e Banca D’Italia. Inoltre, sono autorità di controllo anche IVAS e CONSOB ma
non del settore bancario.

Art 5 comma 1 detta quali sono le finalità che seguono gli organismi di controllo durante lo svolgimento
dell’attività: “sana e prudente gestione dei soggetti vigilati” “stabilità complessiva del sistema finanziario”
efficienza e competitività del sistema” e “osservanza delle disposizioni in materie creditizie”.

1. Sana e prudente gestione del soggetto vigilato  l’obbiettivo dei controlli deve essere in grado di
garantire la solidità e solvibilità dell’ente sottoposto al controllo, perché un impresa sana è un
impresa che contribuisce al perseguimento di condizioni di stabilità dell’intero sistema. Prudente
gestione ovvero le attività creditizie devono verificare che l’ente ispiri la propria operatività al
rispetto di regole prudenziali.
2. Stabilità complessiva del sistema le banche che non presentano le caratteristiche per soddisfare
questo obbiettivo, dovranno uscire dal mercato.
3. Efficienza e competitività del sistema finanziario deve essere promossa la competitività tra le
istituzioni finanziarie, quindi è un principio di concorrenza reale. Quando si parla di efficienza si fa
riferimento a due concetti diversi: EFFICIENZA ALLOCATIVA e EFFICIENZA OPERATIVA.
 EFFICIENZA ALLOCATIVA: andare ad allocare le risorse raccolte presso il pubblico verso
quelle imprese che in quel momento hanno bisogno di essere sostenute per raggiungere
condizioni ragionevoli di sviluppo;
 EFFICIENZA OPERATIVA: attiene a una componente prettamente micro, ovvero alla capacità
della banca di operare secondo logiche di profitto. Un modo per realizzare profitto è quello
di contenere i costi operativi (costi del personale e della struttura della banca).
4. Osservanza delle disposizioni in materie creditizie le autorità controllano le disposizioni in una
materia divisa in credito.

Art 5 comma 2 definisce i soggetti destinatari della vigilanza come :banche, i gruppi bancari, gli istituti
di emissione della moneta elettronica, istituti di pagamento. Questi sono gli intermediari sottoposti al
controllo delle autorità creditizie.

Seppur i tre organismi (CICR, Banca D’Italia e Ministro dell’economia e delle finanze) esercitano le funzioni
in modo diverso, le esercitano comunque in un OTTICA DI STRETTA COLLABORAZIONE tra gli stessi.

IL CICR viene riconosciuto come un organismo politico, che definisce le linee di indirizzo di tipo
normativo che vanno seguite nell’esercizio di attività di controllo in materia creditizia. Svolge una vigilanza
in materia del credito e del risparmio.

Da chi è composto???

Il presidente del CICR è il Ministro dell’Economia e delle Finanze;

Fanno parte del CICR anche

 il Ministro del Commercio Internazionale,


 Il ministro delle politiche agricole e forestali;
 il Ministro dello sviluppo economico,
 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
 Il Ministro delle politiche comunitarie.

A tutte le riunioni del CICR partecipa il governatore di BANCA D’ITALIA le cui funzioni sono solo di natura
consultiva.

Strumenti con cui il CICR esercita le funzioni???  sono gli ATTI e PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI.

 Atti amministrativi : hanno natura consultiva seppur sempre vincolante.


 Provvedimenti amministrativi : natura normativa. Tutte le delibere del CICR sono pubblicate nella
Gazzetta Ufficiale e sono rese esecutive da Banca D’Italia.
Quindi il braccio operativo nel CICR è Banca d’Italia.

MINISTRO ECONOMIA E FINANZE (oggi è Gualtieri). Presiede il CICR. Quindi svolge delle funzioni sia
di collaborazione col CICR sia delle funzioni autonome. Come membro del CICR adotta provvedimenti di
urgenza, ovvero quando c’è necessità di riprendere un provvedimento il ministro può presidere il CICR.
Questo provvedimento di urgenza va ratificato nella prima riunione del CICR che non può essere successiva
a 30 giorni.

Funzione autonome : la determinazione dei requisiti di onorabilità e di professionalità degli esponenti


aziendali e l’apertura di provvedimenti in caso di crisi.

Il Ministro dell’Economia e delle finanze ha il compito di dover determinare quelli che sono i requisiti
ESSENZIALI che devono avere i soci e gli esponenti azionali della banca; i requisiti di “onorabilità” sono
quelli richiesti per i SOCI della banca, mentre i requisiti di “onorabilità e professionalità” sono quelli richiesti
per gli ESPONENTI AZIENDALI cioè coloro che nella banca svolgono funzioni manageriali.

Ha anche l’obbligo di determinare le condizioni di crisi aziendale, e verifica e dichiara una banca in stato di
limitazione o amministrazione straordinaria.

BANCA D’ITALIA  braccio operativo del CICR ed’è l’organismo più antico di costituzione tra le autorità
creditizie perché se il CICR è stato istituito nel 1947, Banca D’Italia fu istituto, pur se come organismo di
controllo non fu del tutto autonomo, nel 1893, poi nel 1926 viene considerata un istituito abilitato a
emettere banconote e successivamente gli furono attributi i poteri di vigilanza sulle banche. Questi poteri
furono poi ampliati nell’ambito e della disciplina del ’36 che la riconosceva come unico organismo di
controllo di vigilanza sulle banche avente natura pubblica.

Com’è composta la Governance di Banca D’Italia???

 Assemblea dei partecipanti


 Consiglio Superiore (che affianca l’Assemblea)
 Il Direttorio  composto dal Governatore, dal Direttore generale e dai tre Vice direttori generali. La
funzione è quella di andare a disciplinare quelle che sono le pro problematiche esterne (e aspetti
esterni) all’istituto.
 Collegio sindacale;
 Il Governatore
 Direttore Generale + 3 vice direttori generali.

Cosa fa Banca d’Italia?

 Rende esecutive le delibere del CICR una volta pubblicate nella Gazzetta Ufficiale. Tra le funzioni
principali abbiamo la funzione di VIGILANZA PRUDENZIALE SULLE BANCHE (quindi a banca d’Italia
è riconosciuto un potere regolamentare, un potere rispettivo, un potere informativo). Nell’ambito
della politica monetaria ha una funzione di sorveglianza sul sistema dei pagamenti e sorveglianza
sul mercato interbancario e titoli di stato. Inoltre gestisce la tesoreria dello Stato.

COME SI COSTITUISCONO LE BANCHE?

L’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria viene rilasciata da Banca Centrale Europea su richiesta di
Banca d’Italia.

La costituzione di una banca trova la sua disciplina propria nel titolo 2 del TUB.

Le condizioni di accesso al mercato del credito da parte di una nuova banca (non è un apertura di una
filiale) trovano la disciplina specifica negli articoli 11 e seguenti del TUB ma trovano una disciplina anche
nella circolare 285 del 2013 (contiene delle regole prudenziali relativamente alla dotazione patrimoniale
della banca, quindi per accedere al mercato devi avere dei fondi propri).

Requisiti che le banche devono avere per potersi costituire:

 Forma giuridica SPA o di società cooperative per azioni a responsabilità limitata.


 I fondi propri necessari per intraprendere l’attività sono 10 milioni di euro per le SPA, le banche
popolari e le banche di garanzia collettiva e 5 milioni per le banche di credito operativo;

Per quando riguarda la scelta della forma giuridica, i fattori che la influenzano sono diversi:

- I soldi propri disponibili. Questo requisito deve essere presente sia all’inizio della costituzione sia in
“itinere”, ovvero durante l’esercizio i fondi propri non possono mai scendere al di sotto del limite
previsto per legge, per questo la disciplina è parecchio rigorosa. Se questo limite non viene
rispettato c’è la REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE.
- Un altro fattore dipende dagli obbiettivi dei soci. Se i soci non vogliono procedere ad una
polverizzazione del capitale dovranno costituire una Spa, se invece questo elemento non rileva ai
soci allora possono dare vita anche a una SCA in forma di scal si costituiranno le banche popolari e
le bcc. In questo caso, quando si decide di costituirsi in banca popolare o in BCC non rileva il
numero dei soci anzi bisogna evidenziare che il numero di soci non potrà mai essere inferiore a 200.
Se questo numero si riduce, la compagine sociale deve essere necessariamente sistemata in 1 anno
altrimenti la banca viene posta liquidazione.

Ogni soci ha diritto ad un solo voto indipendentemente dal numero delle azioni possedute. Altre
restrizioni, altri elementi e fattori devono essere considerati quando si decide di costituirsi in banche
popolari o società cooperative. Mentre nelle SCA la destinazione degli utili viene lasciata alla libera
volontà del Managment nel caso delle banche popolari o BCC ci sono delle restrizioni:
 le banche popolari sono obbligate a destinare almeno il 10% degli utili conseguiti a riserva legale
(obbligo di Statuto) dopo di che vengono soddisfatti i soci e la parte rimanente viene destinata
obbligatoriamente a beneficienza o assistenza.
 Le banche di credito cooperative hanno dei vincoli ancora più stringenti: il 70% degli utili conseguiti
devono essere destinate a riserva legale. La parte residuale deve andare ad alimentare i fondi
urbanistici . L’operatività di queste banche quindi è orientata prevalentemente ai soci.

Sempre con riferimento ai requisiti di accesso la banca costituita dovrà presentare un PROGRAMMA
concernete le attività iniziali unitamente all’atto costituiti e allo stato della banca.

Cos’è questo programma???  è un programma in cui si devono evidenziare quelle che quelli che sono gli
obbiettivi strategici della banca, deve contenere sinteticamente quelle che sono le azioni per consentire li
obbiettivi e le risorse che vengono utilizzate. La banca guadagna sul contenimento del rischio quindi deve
emergere il livello del rischio ponderato. Le banche redigono un documento che si chiama “RISK APPETITE
FRAMEWORK” che deve evidenziare per ogni ramo di attività quale’è il rischio ponderato. Questo
documento deve contenere la propensione al rischio della banca (il livello di rischio che la banca deve
assumere per il proseguimento dei suoi obbiettivi strategici.

Il “RISK TOLERANCE”(soglia di tolleranza)  è la devianza massima consentita dal risk appetite. (in questo
caso la banca dice “per raggiungere un obbiettivo sono disposta a assumermi questo rischio”)

Quando però inizia l’attività, la tolleranza che la banca ha al rischio può essere diverso dall’appetito al
rischio da parte della banca.

Qual è l ‘altro elemento che deve emergere?  il modello di business adottato dalla banca. Perché come
vedremo, il modello di business può essere:

1) originate and hold  cioè la banca è una banca fortemente orientata all’attività tradizionale quindi
presidia tutte le basi della concessione del fido;
2) originate to distribute  (modello in cui la banca tende a presidiare solo alcune fasi della
concessione del credito, altre fasi le lascia al mercato. Quindi tralasciando alcune fasi, l’attività della
banca si orienta ad una attività prettamente consulenziale;

Un ‘altro requisito è quello di onorabilità, dei titolari delle partecipazioni qualificate  i soci devono avere i
requisiti di onorabilità definiti dal Ministro dell’Economia e delle finanze.

Il top Managment deve essere dotato di onorabilità, professionalità e indipendenza (ultimo requisito
innovativo rispetto alla disciplina precedente.) Non devono sussistere tra banca o soggetti del gruppo a cui
la banca appartiene, stretti legami che vanno a ostacolare l’esercizio effettivo delle funzioni di vigilanza
non deve esserci influenza dei soggetti su altri soggetti durante lo svolgimento dell’attività.

Quando la banca intende costituirsi deve inoltrarne richiesta di autorizzazione a banca d’Italia, che verifica
che la banca costituente sia in possesso dei requisiti (quelli relativi all’accesso al mercato del credito e quelli
relativi a assetti proprietari).

Cosa sono gli assetti proprietari??

Sono assetti che definiscono la proprietà della banca, sono le partecipazioni da parte dei soci al capitale
delle banche. Anche qui bisogna rispettare la disciplina di settore. All’art 19 il TUB definisce le modalità di
acquisizione delle partecipazioni da parte di qualsiasi soggetto al capitale delle banche.
 Se detengo partecipazioni di un importo inferiore al 10% del capitale della banca, purchè non
comporti nessun tipo di controllo o influenza dominante, non c’è bisogno dell’autorizzazione di
banca d’Italia.
 Se la partecipazione è pari o superiore al 10% del capitale della banca partecipata, o che comporta
il controllo o l’influenza dominante , deve richiedere l ‘ autorizzazione a banca d’Italia. Queste sono
chiamate “partecipazioni qualificate”.

Tutte le volte che le partecipazioni supera delle soglie previste da banca d’Italia e queste soglie sono 20, 30
e 50, è necessaria l’autorizzazione di banca d’Italia.

Quando viene negata l’autorizzazione, o revocata?

 Quando ci sono accordi tra soggetti partecipanti, per i quali accordi si viene a determinare una
concentrazione rilevante di potere per la maggioranza degli amministratori tale da poter far venire
a meno le condizioni di sana e prudente gestione della banca.

In presenza di questi requisiti la banca inoltra richiesta di autorizzazione a banca d’Italia , la banca d’Italia
propone il rilascio dell’autorizzazione alla BCE la quale sarà lei stessa a valorizzare l’esercizio dell’attività
bancaria.

Cosa succede quando una banca extracomunitaria vuole insediarsi per la prima volta in italia?? In questo
caso l’autorizzazione viene rilasciata da banca d’Italia e viene rilasciata in base al principio di
“RECIPROCITA’”. Con la direttiva comunitaria vale il principio della reciprocità e comunicazione in base alla
quale il silenzio aveva il valore di ASSENSO. Questo principio di reciprocità rimane in vita solo per i nuovi
insediamenti di banche italiane in paesi extracomunitari o insediamenti nuovi di banche extracomuntarie in
Italia.

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