FOCUS RAEE

I dati Cdc dei primi nove mesi 2016 Servizio 'Uno contro zero'
LA RACCOLTA CRESCE DEL 14% ACCORDO TRA REMEDIA E AIRES
Presentati i risultati durante Ecomondo 2016. Obiettivo: incrementare la raccolta dei piccoli apparecchi
Ottime le performance registrate dai raggruppamenti R2, R4, R5. domestici all'interno dei punti vendita.
a pagina 20 a pagina 22

hitech
Carta canta
periodico quindicinale
30 novembre 2016 Bellicapelli hi-tech
Previsto un restyling urgente alla

magazine
anno 7 - numero 13
Casa Bianca, gestito dalla moglie
direttore responsabile di Bellicapelli Trump: poltrone
Angelo Frigerio damascate, leoni d'oro, tavoli
direttore editoriale intarsiati. Ma soprattutto un lettone
Riccardo Colletti con wi-fi e telefono incorporato.
www.hitechweb.info Per fare come Verdone in Viaggi
di nozze. Nel bel mezzo di una
trombata, squilla il telefono: "Putin?
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Disturba? No, non disturba... "

L'EDITORIALE
Quelli che
danno i numeri
Amazon e i furbetti ESCLU
DE
GRAN IVA
S

del ‘Bonus Cultura’

N
di Riccardo Colletti
on infierirò sui son-
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

daggisti politici, ormai

in disarmo e irrilevan-
ti, visto che non ne az-
zeccano una: ormai – I diciottenni che hanno cominciato a utilizzare il credito di 500 euro messo a disposizione
nella loro totale autoreferenzialità, dal Governo Renzi starebbero comperando agende, quaderni, cover e altro ancora.
sostenuta da quella parte saccente
e snob dell’informazione mondiale Solo un equivoco? Intanto Dvd, Cd e videogame restano esclusi. a pagina 3
– non sono in grado di dare un ri-
sultato corretto, neppure a partita La chiusura dello store nel centro di Milano
conclusa. Questo 'virus' si allarga,
DE
GRAN IVA Olimpia Splendid
Trony: non ci
S
ESCLU
talvolta, anche agli istituti di ricerca
e analisi di mercato. Ossia, a quegli “Sessant’anni
sono soluzioni nel segno
enti che rilevano i dati e i trend di
vendita nei vari settori industriali
e commerciali. Ma generalizzare, in dell’innovazione”
questo caso, non conviene. Meglio La decisione della società FRC Group,
Huawei svela
Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale

provare a comprendere e leggere i controllata da DPS della famiglia Piccinno,

dati.
L’accreditato istituto Kantar
World Panel ha diffuso le quote di
mercato dei principali produtto-
ri di telefonia nelle diverse zone
del mondo, relativamente al ter-
zo trimestre del 2016, quello che
va da luglio a settembre. Su tutte,
il nuovo Mate 9
è di cedere la licenza a H&M, catena
di abbigliamento svedese.
Sindacati sul piede di guerra.
Presentato l'ultimo gioiello del brand cinese.
a pagina 2
E una limited edition firmata Porsche.
a pagina 6
La conferenza annuale GfK

Un mondo
fa clamore la sentenza emessa sul
mercato italiano degli smartphone.
Secondo Kantar, stiamo sempre

D-Link compie connesso

parlando dell'ultimo trimestre,
Huawei scalzerebbe Samsung dalla alle pagine 23 e 24
prima posizione come marchio più

trent'anni FOCUS COTTURA

diffuso (dunque quota a volume)
raggiungendo il 27,3% di market
share. Un balzo in avanti incredibile
rispetto all’anno scorso, con un in-
cremento del 15,2% su base annua.
Netto il calo di Samsung che passe-
rebbe dal 40,6% dell’anno scorso al
24,7% di quest’anno. Bum!
In molti sono saltati sulla sedia.
Gli scenari nel mercato dei Technical
Consumer Goods. I trend di consumo.
L'opportunità per la smart home. Le novità a scaffale.
A Milano la celebrazione. Tante le novità La fruizione dei device mobili. La forza
di Internet. L'impatto dei social media. da pagina 26 a pagina 30
che hanno scandito la sua storia.
a pagina 10 da pagina 15 a pagina 18
Samsung, altri guai sul mercato Usa. Il colosso coreano costretto a ritirare quasi 3 milioni di apparecchi

Lavatrici a ‘scoppio ritardato’

Qualcuno ha messo in dubbio l'e-
sattezza dei dati, o la credibilità. I
numeri pubblicati, lo ribadisco, si
riferiscono all'ultimo trimestre. E
non a un quadro più allargato, ossia
comprensivo dei primi nove mesi
dell'anno. Ecco perché è apprezza-
bile la grande scalata compiuta da
Huawei in questi mesi. Tanto più
se si tiene presente la botta, lega-
ta al Galaxy Note 7, che Samsung
sta comunque pagando. C'è chi si è
affrettato a scrivere che Kantar ha
preso una cantonata e che avrebbe
rivisto i dati, provvedendo a emet-
tere un nuovo eventuale comunica-
to "corretto". Al momento di anda-
re in stampa con il giornale, però,
nessuna smentita, variazione o
precisazione. Evidentemente, tutto
torna. Evidentemente c'è chi sa an-
cora effettuare rilevazioni o deline-
are trend di mercato. Ma c'è anche
qualcuno che non 'vuole' leggerle.
Non c’è pace per Samsung. Dopo il clamoroso caso del Galaxy
Note 7, ritirato in fretta e furia dal mercato Usa, a seguito dei nu-
merosi casi di esplosione della batteria (con conseguente decisione
di chiudere produzione e vendita anche sugli altri territori e un calo
dei profitti del 30% nell’ultimo trimestre) ecco che ‘esplode’ un nuo-
vo caso. Sempre sul mercato a stelle e strisce la grana che colpisce
Samsung riguarda il settore dei grandi elettrodomestici. E segnata-
mente quello delle lavatrici.
Come riportato da più fonti di stampa, a cominciare dalla Bbc,
sono state ben 733 le denunce presentate a seguito del malfunzio-
namento di 34 modelli di lavabiancheria - vendute solo sul mercato
americano, né in Europa o in Italia, con uno street price compreso
tra i 450 e i 1.500 dollari – a partire da marzo del 2011 fino allo
scorso aprile, che hanno comportato l’inevitabile ritiro dal merca-
to di 2,8 milioni di pezzi. Stavolta a impazzire sono stati gli oblò.
Infatti, durante il processo di centrifuga dei panni, in più occasioni
l’elettrodomestico ha perso l’oblò superiore che, scagliato con forza,
ha colpito una persona in nove casi. Il mattinale dei ‘feriti’ parla di
consumatori colpiti con conseguenze fisiche quali una mascella rot-
ta e una spalla danneggiata. Ma secondo i racconti di Suzann Moore
e Michelle Soto Fielder (le prime a sporgere denuncia), risulta che
l’oblò è rimasto incastrato nel muro del garage dove si trovava la la-
vatrice e il solco lasciato era visibile anche dalla stanza confinante.
Samsung ha chiarito che il problema riguarda quei modelli in cui
il tamburo della centrifuga può perdere stabilità, innescando un
eccesso di vibrazioni, che causano il distacco della parte superiore
della lavatrici. E ha disposto che i clienti vengano risarciti del dan-
no (e dell’elettrodomestico) attraverso l’invio (ai possessori di tali
modelli) di un kit di sicurezza. Prevista, anche, un’altra opzione: un
buono sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice Samsung o di al-
tra marca.
Negli Usa, la Consumer Product Safety Commission (CPSC) ha di-
ramato un consiglio – su indicazione della stessa Samsung – affin-
ché vengano nel frattempo utilizzati cicli di lavaggio delicato per
evitare problemi. Da segnalare infine, come riporta il quotidiano
Washington Post, che nello scorso mese è stata avviata una causa
collettiva che accusa Samsung di essere a conoscenza da tempo del
problema, ma di non aver fatto nulla per mettere in guardia i con-
sumatori.
R.C.
 retail
La chiusura dello store nel centro di Milano
Trony: non ci
sono soluzioni
La decisione della società FRC Group, controllata da DPS della famiglia Piccinno, è di cedere la licenza a H&M,
catena di abbigliamento svedese. Sindacati sul piede di guerra: paventato il licenziamento collettivo dei 46 lavoratori.
servizi a cura di Andrea Dusio
I
l retail dell’elettronica di consumo per-
de la presenza più importante nel cen-
tro storico di Milano. FRC Group Srl –
controllata al 100% da DPS Group, che
fa parte del Gruppo G.R.E. (Grossisti Ri-
uniti Elettrodomestici) - sarebbe infatti sul pun-
to di cedere il punto vendita con insegna Trony
di via Torino (4mila metri quadrati) a H&M,
catena di abbigliamento svedese. Una decisione
che arriva dall'insegna quattro anni dopo esse-
re subentrata a Fnac, in seguito alla crisi finan-
ziaria che aveva portato il Gruppo PPR di Henri
Pinault a chiudere i punti vendita italiani della
catena di multimedia. La notizia risale al 28 ot-
tobre: dopo il lancio apparso sul Corriere della
Sera, è arrivata la comunicazione dei sindacati,
dal momento che i 46 dipendenti del negozio
rischiano di subire una procedura di licenzia-
mento collettivo, senza incentivi o prospettive
di reimpiego. Non è dato a sapere infatti se la
subentrante intende assorbire parzialmente o
totalmente la forza lavoro, ma sembra difficile
che possa ripetersi anche stavolta quanto ac-
caduto in passato, allorché le risorse poterono
passare dalla Standa (che entrò nel palazzo di
via Torino 84 anni fa) a Fnac e poi da Fnac a Tro-
ny, attraverso la stagione di passaggio in cui lo
store fu affidato alla gestione del fondo Orlando
Italy, unitamente ad alcuni degli altri punti ven-
dita esistenti sul nostro territorio.
A fronte della decisione, come si diceva in
apertura, Filcams Cgil di Milano ha intanto dato
luogo, sempre nella giornata del 28 ottobre, a
un'assemblea su turno unico dalle 11 alle 12,
hitech
magazine
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT
Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO
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Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)
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Registrazione al Trib. di Milano n° 66
del 1° febbraio 2005
Periodico quindicinale - Anno 7 - n° 13 - 30 novembre 2016
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Responsabile dati: Riccardo Colletti
Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)
Il numero è stato chiuso
in redazione il 14 novembre 2016
unitamente alla rappresentanza interna dei la-
voratori.
In seguito all'incontro è stato indetto uno
sciopero, con presidio presso il punto vendita.
I sindacati infatti ritengono inaccettabili le de-
cisioni della proprietà. “L'azienda ha dimostrato
totale chiusura rispetto alle proposte portate
sul tavole delle trattative”, si legge sul sito di
Filcams. Le richieste vertevano in tal senso su
tre punti: apertura circa la possibilità di assorbi-
mento nella società subentrante; ricollocazione
di una parte dei lavoratori presso gli altri punti
vendita del Gruppo Trony: previsione di un pia-
no sociale finalizzato a un'adesione esclusiva-
mente volontaria al licenziamento a fronte di un
incentivo economico.
“L’azienda ha rigettato senza motivazione le
proposte sindacali, dichiarando l’imminente
apertura del procedimento di licenziamento col-
lettivo e ribadendo come unica strada percorri-
bile quella della rinuncia di ogni tutela prevista
in cambio di una inadeguata incentivazione eco-
nomica. Trony pretendeva inoltre la possibilità
di scegliersi unilateralmente quali lavoratori
eventualmente mantenere (superando qualun-
que criterio di scelta e di equità previsti dalle
normative) sui punti vendita nell’ordine di 15
unità da dislocare su un “ipotetico” negozio ad
oggi non esistente in provincia di Varese. Tutto
ciò finalizzato a vendere la licenza commerciale
e cedere i locali di via Torino senza alcun lavora-
tore a una società interessata di cui oggi non ci è
dato conoscere il nome”, conclude la nota.
Al di là del forte interessamento allo stabile
da parte di H&M, che sembrerebbe intenzionata
a farne il proprio flagship store milanese, resta
sul piatto la questione dello stato di salute in cui
versa DPS Group.
L'azienda – che fa capo alla famiglia Piccinno –
resta il socio più rilevante di G.R.E., e le voci che
parlano di possibili ulteriori chiusure destano
allarme in tutto il comparto dell'hi-tech. Ricor-
diamo che già nel 2014 DPS diede vita a un con-
sistente piano di ristrutturazione, a fronte della
campagna acquisti che l'aveva portata ad acqui-
sire i punti vendita italiani di Darty e quelli di
Fnac. Nel 2015 DPS ha registrato l'uscita di Yves
Di Benedetto, il manager che aveva finalizzato le
acquisizioni suddette, dando anche vita al for-
mat innovativo dello store di via Torino, con un
mix di prodotto in equilibrio tra le specificità di
Trony e la necessità di salvaguardare una fetta
importante del target della vecchia clientela fi-
delizzata al brand Fnac. Quella stagione, concre-
tizzatasi nell'aumento del fatturato aziendale e
nella collaborazione costruttiva con i sindacati,
sembra ormai alle spalle. E le incognite per il fu-
turo di DPS sono più d'una, in particolare per i
negozi ex Fnac di Verona e Genova.
2
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
www.hitechweb.info
DE
GRAN IVA
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ESCLU
La cronistoria, da Fnac
ai quattro anni di Trony
E’ la fine dell'estate 2012 e, come un fulmine a ciel sereno, PPR, il
Gruppo che risponde al magnate francese François Pinault, comunica
l'intenzione di chiudere i punti vendita Fnac presenti in Italia, a causa
dei costi e del calo delle vendite, e in assenza di un acquirente interes-
sato a rilevarli. Viene fissato come termine per raccogliere eventuali
manifestazioni d'interesse il 31 gennaio. Il 5 ottobre i lavoratori della
catena danno vita a uno sciopero nazionale, istituendo presidi presso
i diversi punti vendita. Nel contempo in molti sostengono che, al di là
dei numeri, la scelta di Pinault è legata a una rifocalizzazione delle
attività del gruppo francese nel settore moda, con l'abbandono del poco
redditizio consumo della vendita di multimedia e libri. Il 28 novembre
arriva l'annuncio della cessione delle attività presenti nel nostro Paese
al fondo di investimento Orlando Italy Management, specializzato in
ristrutturazioni societarie. Il 10 gennaio l'assemblea di FI Hoilding, che
è la controllante di Fnac Italia, mette in liquidazione la società, e vie-
ne nominato un liquidatore, nella persona di Matteo Rossini. La prima
misura assunta è, il 23 gennaio, la chiusura dei punti vendita di Roma,
Firenze e Grugliasco, mentre viene ridotto il personale negli store di
Milano, Napoli, Verona, Torino e Genova: 385 dipendenti sono messi
fuori organico e sospesi in cassa integrazione.
Il 19 aprile 2013 arriva la notizia del passaggio dei punti vendita Fnac
Italia a DPS Group. Il liquidatore Matteo Rossini sigla, infatti, un accor-
do d'intesa con Yves Di Benedetto, amministratore delegato della socie-
tà della famiglia Piccinno, finalizzato all'affitto di ramo d'azienda con
offerta irrevocabile d’acquisto, condizionata all’omologa del concorda-
to preventivo. Il ramo d’azienda, oggetto della trattativa, è costituito dai
cinque negozi situati nei centri storici di Genova, Napoli, Verona, Torino
e Milano. Già il 22 aprile, DPS incontra i sindacati per perfezionare
un accordo, che prevede l’ingresso nella gestione dei punti vendita a
decorrere dal 1° di giugno. DPS ha da poco integrato nella propria rete
i punti vendita ex Darty, ma l'occasione di acquisire cinque tra le mi-
gliori location disponibili in Italia è troppo ghiotta. “Questa operazione
senz’altro aggiunge valore alla nostra azienda ed è in linea con nostri
obiettivi a medio e lungo termine. Richiederà uno sforzo importante di
integrazione e di investimenti per rimettere a regime dei punti vendita
che per quasi un anno e mezzo sono stati trascurati, inclusi i dipendenti
che speriamo ritrovino motivazione nell’assistere il cliente. Le location
che andremo a rilevare si prestano anche a valutare nuovi modelli di
business e da alcuni mesi stiamo progettando delle formule di offerta
che crediamo che il settore dell’elettronica, bisognoso di innovazione,
potrà accogliere con interesse”, aveva dichiarato nell'occasione Yves
Di Benedetto. A partire dal maggio inizia il lavoro di trasformazione
dello spazio commerciale di via Torino, con un layout rinnovato che
inizialmente prevede solo il piano strada, ma che investe da subito tutto
il concept dello store, con l'ingresso di grandi e piccoli elettrodomestici,
bruno e Ict, con una concentrazione dei marchi di fascia medio-alta,
mentre le aree destinate all’entertainment vengono ridimensionate.
L'intenzione è di fare del punto vendita di via Torino il nuovo flagship
store di Trony, andando dunque molto al di là del mero cambio d'inse-
gna. E col tempo via Torino diventa il luogo in cui vengono sperimentati
nuovi servizi, orari di apertura, promozioni. “Se nel 2010 il fatturato di
questo megastore era pari a 34 milioni di euro, nel 2013 questa cifra è
scesa a soli 6-7 milioni. Per questo motivo è stato necessario rivalutare
le opportunità legate a questo spazio. Oggi ha un potenziale molto alto,
che abbiamo stimato in circa 15-20 milioni di euro”, aveva spiegato
sempre Yves Di Benedetto. Da qui prende quindi il via il processo di
cambio di insegna dei negozi Fnac in Trony, che ha molteplici obiettivi:
l’uniformità del marchio sul territorio e la maggior riconoscibilità dei
valori di DPS, l’ampliamento dell’offerta in segmenti hi-tech di ultima
generazione, e l’ottimizzazione degli investimenti dal punto di vista
commerciale. L'investimento è di oltre 3 milioni di euro, e il lavoro di
trasformazione è compiuto entro l'estate 2014.
A ottobre 2015, Yves Di Benedetto rassegna le proprie dimissioni.
Nell'occasione il presidente di DPS Group Antonio Piccinno ringrazia
l'amministratore delegato uscente, sottolineando come, in un contesto
generale di mercato caratterizzato da una forte decrescita dei consumi,
l’azienda abbia intrapreso una svolta strategica, volta alla crescita ed
allo sviluppo. “Una strategia che si è concretizzata nell’aumento del
fatturato aziendale oltre che nell’acquisizione di diversi punti vendita
collocati nel cuore di alcune grandi città”.
E arriviamo a oggi. Con la notizia della chiusura del punto vendita di
via Torino si chiude una storia che di fatto è durata sedici anni, tra Fnac
e Trony, e che lascerà un vuoto importante, per i consumatori e non solo.
 DE
il caso GRAN IVA
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
S
ESCLU
www.hitechweb.info

Amazon e i furbetti
del ‘Bonus Cultura’
I diciottenni che hanno cominciato a utilizzare il credito di 500 euro messo a disposizione dal Governo Renzi starebbero
comperando agende, quaderni, cover e altro ancora. Solo un equivoco? Intanto Dvd, Cd e videogame restano esclusi.

B
onus cultura. Dopo chiacchiere di mesi, il
contributo di 500 euro stanziato dal Go-
verno Renzi per i ragazzi che hanno com-
piuto 18 anni è finalmente realtà. Dalla
scorsa settimana è stato attivato il sito
www.18app.italia.it, per richiedere il buono e spenderlo
nei consumi culturali, scegliendo tra libri, biglietti di cine-
ma, concerti e musei. La stima ufficiale dice che il bonus
riguarda 550mila ragazzi del 1996, che compiono o han-
no compiuto diciott'anni, dal momento che il bonus si può
utilizzare a partire dal giorno del compleanno. In soldoni
si tratta di 275 milioni di euro, e se si guarda al volume
d'affari dei singoli comparti dell'economia della cultura
che vengono beneficiati, e alla loro difficoltà nell'attrarre i
consumi dei più giovani, si capisce bene come l'occasione
sia molto ghiotta.
Ottenere il buono però non è semplice. Occorre anzitut-
to registrarsi nello Spid: il sistema pubblico di identità di-
gitale. Per farlo ci sono cinque modalità: il sito sielte.it, che
mette a disposizione un servizio di identificazione digita-
le, gratuito sino al 31/12/2016 (dopo non si sa), oppure il
provider Aruba, che contiene una funziona analoga, che la
offre al costo di 9,90 euro. Il sito delle Poste implementa a
sua volta un servizio di identificazione, che prevede però
un secondo step, per cui occorre recarsi in un ufficio po-
stale. Gratuito, ma non comodissimo. Infine i possessori
di una sim della Tim possono richiedere e ritirare le cre-
denziali Spid in uno dei punti vendita Tim sul territorio.
Una volta che l'utente è entrato in possesso dei propri
dati Spid, può registrarsi su www.18app.italia.it e richie-
dere il bonus, che si può spendere sino alla fine del 2017.
Il portale contiene, infatti, una app, che genera o un buono
stampabile in formato pdf o un QR Code che deve esse-
re esibito in alternativa alla versione cartacea. E questo
per gli acquisti nei punti vendita tradizionali, ossia “fisici”.
Per quanto riguarda gli acquisti elettronici, la procedura
è un'altra: il codice generato dalla app viene copiato e poi
incollato sul sito dove si intende effettuare l'acquisto. At-
tenzione però: non tutti gli e-tailer seguono questa proce-
dura. Amazon ha scelto un altro metodo: il codice viene
convertito in un buono sconto da 5, 10, 25 o 50 euro, che
viene inviato via mail, e che poi deve essere utilizzato per
gli acquisti.
Il sito attivato dal governo contiene anche un elenco dei
punti vendita fisici ed elettronici in cui è possibile spen-
dere il buono, con un motore di ricerca territoriale orga-
nizzato per Comune o con l'immissione diretta dell'indi-
rizzo del retailer. Idem per gli e-tailer. Non sono tantissimi
quelli che hanno aderito a questa categoria: dieci strut-
ture cinematografiche, cinque siti di e-commerce di libri,
zero per teatro, danza, eventi culturali, musei, monumenti
e concerti. Il nostro check è stato effettuato il 9 novembre
alle 11: lo scriviamo perché non ci fidiamo tantissimo del
funzionamento corretto del portale, che ripetendo la con-
sultazione a volte dava zero risultati anche nella categoria
libri o cinema. Come al solito poi c'è qualche pasticcio:
andando a controllare nella categoria libri i negozi fisici
di Milano, ci s'imbatte nella Mostra di Rubens. Chi avrà
sbagliato, Palazzo Reale o il dabatase? Nel sito c'è uno
spazio riservato agli esercenti, che richiede naturalmen-
te credenziali fiscali, e che consente di registrarsi, dando
così modo ai diciottenni di comperare presso la propria
struttura fisica o digitale (https://www.18app.italia.it/
EsercenteWeb/#/login).
Tutto abbastanza complesso, insomma, com'è tradi-
zione nel nostro Paese. E d'altronde 500 euro non sono
bruscolini. Le magagne però arrivano quando si tratta di
capire cosa si può davvero comperare. Le credenziali ri-
chieste infatti ai retailer non entrano nello specifico della
conformità della merceologia alle prescrizioni del bonus.
E dunque se le categorie merceologiche di qualche ade-
rente sono per così dire “un po' elastiche”, capita qualche
sorpresa. Dal momento che chi non possiede i requisiti
per accedere al buono non può vedere cosa si può compe-
rare (mentre gli elenchi dei negozi sono disponibili a tut-
ti), occorre affidarsi allo scambio di notizie tra diciottenni.
A questo proposito è stata attivata una pagina Facebook,
chiamata 18 app-Bonus Cultura 500 euro 18enni. Bisogna
chiedere di essere ammessi, ma qui nessuno ti chiede la
carta d'identità. I membri hanno già superato le 3.500
unità. È così che si scopre che attraverso i buoni conces-
si da Amazon i beneficiari stanno comperando di tutto:
quaderni, agende, cover dei Kindle, o per i trolley. Il che
naturalmente non risulta possibile se si vanno a leggere
le informazioni che il sito leader dell'e-commerce veico-
la nella pagina dedicata al bonus (https://www.amazon.
it/b?ie=UTF8&node=11417946031), da cui si desumono
al fine dei beni che si possono acquistare solo due infor-
mazioni: che si possono acquistare anche ebook e che si
può prendere una sola copia per ogni referenza.
L'anomalia verrà emendata nei prossimi giorni? C'è da
augurarselo. Così com’è auspicabile che a breve si riesca
a correggere altri inconvenienti, come quella relativa alle
eccedenze rispetto ai valori dei singoli buoni. Se un utente
compera un libro da 24 euro con un buono da 25, cosa
accade a quell'euro di resto? È prevista una maniera per
farselo riaccreditare? I diciottenni, a leggere la pagina FB
brancolano nel buio, non trovando risposte sui siti di e-
commerce e tanto meno su quello governativo. Allo stesso
modo, non si capisce cosa accade se al momento di spen-
dere un buono si scopre che quel bene non è disponibile, o
se una spedizione ritarda nella consegna. E occorre capi-
re se le promozioni che alcuni e-tailer stanno praticando,
offrendo codici promozionali a chi fa acquisti coi buoni
siano o meno compatibili con le regole della concorren-
za. Problemi che evidentemente con i retailer fisici non si
registrano, e che però andavano presi in considerazione,
visto che il target utilizza frequentemente dispositivi elet-
tronici (in molti casi mobile) per i propri acquisti.
In merito all'adesione di Amazon all'iniziativa, c'è da
registrare anche quanto scritto dall'onorevole Francesco
Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Ca-
mera, in un articolo a sua firma pubblicato sul sistema di
blog dell'Huffington Post. “Ma vi pare normale che Ama-
zon, azienda leader mondiale nel commercio elettronico,
fornisca la vendita di beni e servizi connessi al bonus cul-
tura di 500 euro erogati dallo Stato per i diciottenni? Lo
farà gratis? Penso proprio di no. Ovviamente continuando
sui servizi che eroga a non pagare le imposte dovute in
Italia. E con uno dei principali azionisti privati (Diego Pia-
centini) che lavora per il governo. Almeno si risparmi l'of-
fesa all'intelligenza media degli italiani nel ribadire che la-
vora gratis”, scrive Boccia. Il tema non risolto dell'elusione
fiscale degli OTT in effetti impatta sui ritorni erariali dei
275 milioni di euro suddetti. Detto sinteticamente: Ama-
zon aumenta il proprio fatturato grazie al denaro dello
Stato, senza che su quel fatturato paghi a oggi le tasse nel-
la misura che le spetterebbe se fosse un'azienda che fattu-
ra in Italia tutti gli acquisti fatti da utenti che risiedono sul
nostro territorio.
Francesco Boccia evidenzia anche un'altra questione,
più sfuggente. “Qui il problema non è cosa fa Piacenti-
ni, ma se ci sembra normale che i dati dai nostri ragazzi
debbano essere anche nelle mani di privati (Spid, sistema
pubblico di identità digitale è già un fallimento per costi
e tempi, ma il tema delicato per me è connesso a chi pos-
siede e utilizza le informazioni: i gestori privati di identità
Spid)”. C'è insomma anche un tema di privacy, e di profi-
latura dell'utenza a disposizione degli e-tailer. Un bel ser-
vizio che anche in questo caso lo Stato mette in mano ai
signori dell'e-commerce a costo zero. Già affidare l'eroga-
zione del bonus a una app è un vantaggio competitivo non
da poco dato al comparto del business digitale rispetto ai
retailer fisici (perché introduce in un ambiente d'acquisto
da cui poi l'utente deve uscire per completare l'utilizzo
del bonus nei negozi tradizionali). Ma attraverso la map-
patura dei consumi culturali dei diciottenni Amazon e gli
altri siti potranno affinare la propria offerta, modulando-
la su tutti quegli utenti che avranno intercettato grazie a
quest'operazione. Che, e questo è l'altro tema taciuto, di-
scrimina alcuni consumi a favore di altri.
Se è, infatti, possibile comperare accessori per i propri
trolley o taccuini stilosi, dal bonus sono stati esclusi Dvd,
Cd e videogiochi. Nel primo e secondo caso, è assoluta-
mente incomprensibile quale sia la ratio che ha portato
a determinare che un film visto al cinema è degno di es-
sere ammesso tra i beni oggetto dal bonus e uno su sup-
porto fisico sia fuori. Idem per la musica registrata, che
evidentemente è diversa da quella live. E l'esclusione del
software videoludico fa a pugni non solo con la consape-
volezza che si credeva ormai acquisita della qualità del
prodotto videogame e dei suoi contenuti, ma anche con
la possibilità di comperare coi buoni fumetti, manga e
perfino gadget che rimandano al mondo del gaming. C'è
poi il tema delle piattaforme digitali: se si può comperare
un libro in versione e-book, perché non è possibile acqui-
stare un film o un disco in versione electronic sell-thru?
Amazon va bene e iTunes no?
Le domande sono tante, probabilmente troppe. Nel frat-
tempo, assieme a chi scrive, alla pagina Facebook suddet-
ta (dove è stata postata una foto del libro di Adolf Hitler,
Mein Kampf) si è iscritto anche qualche addetto dell'Agen-
zia Digitale, così come alcuni addetti di Amazon. Anche
loro evidentemente interessati a capire come si stanno
muovendo i diciottenni. Chissà che presto non chieda di
essere ammesso anche qualche operatore dell'Agenzia
delle Entrate...

Andreoli: pronto il passaggio a Nova

La cessione dello storico gruppo pontino va all'altro associato Euronics. Mediante affitto del ramo d’azienda.
Il Gruppo Andreoli ormai è a fine corsa e
sul punto di essere ceduto al gruppo Nova,
altro associato a Euronics, controllato da
Stefano Caporicci, mediante affitto del ramo
d'azienda. La società romana è radicata so-
prattutto nella zona della capitale, dove ope-
ra dal lontano 1958, allorché aprì i battenti
lo storico negozio di via Ippocrate.
Nel Lazio meridionale, in provincia di La-
tina, Andreoli rappresenta probabilmente
l’insegna di elettronica di consumo ed elet-
trodomestici per antonomasia, dove opera
dal 1955. La storia racconta che nel luglio
2015, Andreoli, che versava già in difficol-
tà economiche, aveva tentato un rilancio,
attraverso un piano triennale 2016/2018
basato fondamentalmente su due pilastri:
e-commerce e potenziamento della rete ven-
dita esistente. In occasione dell’annuncio del
progetto, era stato Jimmy Clarini di Capital
Partners a spiegare quali erano le cause del-
la crisi finanziaria dell’azienda pontina: l’ac-
quisizione degli otto punti vendita a insegna
Ferri e l’investimento troppo importante in
advertising. Di contro, il tentativo di ristrut-
turazione si fondava sul consolidamento
dei 21 store (non solo in Lazio, ma anche in
Abruzzo e Molise), con la riqualificazione di
dieci di essi, mentre il budget pubblicitario
veniva limitato a due milioni di euro su base
triennale. Per quanto riguarda il commer-
cio elettronico, l’obiettivo era portare a sei
milioni di euro il fatturato nei tre anni: un
numero che oggi si scontra con il rallenta-
mento complessivo per tutto il comparto del-
la componente che viene dal digitale, e che
deve fare i conti anche con le caratteristiche
del territorio in cui opera Andreoli, con un
tessuto commerciale ancora poco evoluto e
la scarsa abitudine di fare acquisti online. A
oltre un anno di distanza, tutto questo non
è bastato, e la situazione è precipitata. Ora
bisogna intervenire rapidamente e non sarà
facile. Del resto sul fronte occupazionale, la
preoccupazione è alta: il gruppo oggi conta
oltre 300 impiegati, tra addetti al punto ven-
dita, magazzinieri e amministrativi.
A.D.

3
 politica
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
www.hitechweb.info

Il dibattito s’infiamma. L’accusa di Arturo Scotto dopo quella di Francesco Boccia

“Ma che fine ha fatto

la Web Tax di Renzi?”
Il presidente dei parlamentari di Sinistra Italiana lamenta la scomparsa
dall'agenda del governo di misure volte a contrastare l'elusione fiscale degli Ott.
E intanto l’Unione Europea vara la Common Consolidate Corporate Tax Base.

N
on c'è solo la mi-
noranza Pd a do-
mandare la Web
Tax al governo.
Dopo la presen-
tazione del disegno legge del
senatore Massimo Mucchetti
e la dura intervista rilasciata
in esclusiva al nostro giornale
Hitech Magazine dal presiden-
te della Commissione Bilan-
cio della Camera Francesco
Boccia, anche Sinistra Italiana
scende in campo. Stavolta è
infatti il capogruppo alla Ca-
mera del partito d'opposizio-
ne, Arturo Scotto, a ritornare
sul tema, rimarcando come il
sottosegretario alla Presiden-
za del Consiglio, Claudio De
Vincenti, abbia ammesso, ri-
spondendo a un'interrogazio-
ne che “…non vi sono allo stato
elementi né normativi, né di
proposta da parte governati-
va” sul tema.
Un'affermazione che suona
come una presa di distanza da
quanto sta accadendo a Bru-
xelles, dove lo scenario evolve
in tutt'altra direzione. Il com-
missario della Commissione
Europea agli Affari Economici
e Finanziari, Pierre Moscovi-
ci, ha infatti appena presen-
tato il progetto di un'imposta
che tassi allo stesso modo in
tutti gli Stati membri le so-
cietà multinazionali, secondo
il paradigma della cosiddetta
Common Consolidate Corpo-
rate Tax Base, che mira a sta-
bilire una base imponibile co-
mune su cui poi ciascun Paese
applichi la propria aliquota.
“Non vogliamo imporre una
tassazione minima, perché la
sovranità nazionale in mate-
ria di fiscalità non può essere
toccata”, spiega il Commissa-
rio Moscovici. “Pensiamo però
che le multinazionali debbano
pagare tasse eque nel territo-
rio in cui realizzano i propri
profitti”. La nuova proposta in
termini di corporate tax base
punta così a stabilire un grup-
po di norme certe e univoche,
che servano a calcolare gli utili
imponibili in tutta la Ue, e ver-
rebbe applicato senza deroghe
a tutte le società Over-The-Top
Immagine dalla pagina Facebook di Arturo Scotto
Arturo Scotto
che abbiano ricavi annui com-
plessivi a 750 milioni di euro
l'anno: è infatti al di sopra di
questa cifra che si concentra-
no gli episodi di elusione fisca-
le più difficili da perseguire.
Tra le innovazioni che il nuovo
sistema è chiamato a introdur-
re, anche quelle concernenti il
trasferimento degli utili e in-
centivi al finanziamento delle
attività mediante capitale e
mercati e non attraverso inde-
bitamento.
A produrre però la cancel-
lazione del tema Digital Tax
dall'agenda del governo sa-
rebbero però secondo Arturo
Scotto altre spinte: “Il Presi-
dente del Consiglio Renzi ha
paura di toccare questo argo-
mento per non dare fastidio
ad alcuni grandi operatori
dell'online, anche se questa
tassa avrebbe un'importan-
te funzione redistributiva”,
ha spiegato il parlamentare
in un'intervista rilasciata a Il
Fatto Quotidiano, ricordando
che la perdita per l'erario ita-
liano è stimabile attualmente
in circa due miliardi di euro e
sottolineando come la nomina
di Diego Piacentini a commis-
sario straordinario per l'Agen-
da Digitale possa contribuire
alla rinuncia a legiferare su
questa materia.
E se il partito dei Cinque
Stelle continua a essere con-
trario a una tassazione delle
web company, mentre manca
una presa di posizione da par-
te del centrodestra, una fetta
consistente di deputati del Pd
continua a essere fortemente
critica nei confronti di questa
“rimozione”. Nei giorni succes-
sivi alla presentazione della
bozza della Legge di Stabilità
l’onorevole Francesco Boccia è
tornato sul tema: “Se la politi-
ca e ancor più il governo non
regolano il mercato su questa
materia, e lasciano che questo
faccia da solo, è un approccio
di centrodestra. Noi siamo il
centrosinistra, dovremmo ri-
cordarci che il mercato è sem-
pre riformabile, mettere al
centro la persona e applicare
alla società nuovi modelli re-
distributivi in linea con la mo-
dernità. Invece ci ritroviamo,
ancora una volta, con le mul-
tinazionali del web che conti-
nuano a eludere il fisco e con
una certa classe politica che
lascia fare. Nei titoli di que-
sta legge di Bilancio non c’è
alcun accenno a Web o Digital
Tax, come promesso, invece,
dal premier Matteo Renzi. Ne
riparleremo in Parlamento”.
Lo scontro insomma è solo ri-
mandato.
Andrea Dusio

Il piano Industria 4.0 varato dal governo per il rilancio

L’Italia e la sfida digitale

Non solo gli aiuti dello stato, ma anche la determi-
nazione e la voglia di mettersi in gioco da parte de-
gli imprenditori italiani. Sono questi, per il ministro
dello Sviluppo economico Carlo Calenda, i due fattori
decisivi per trasformare finalmente l’industria italia-
na in innovativa e digitale. Come annunciato anche
dalle colonne di Hitech Magazine a settembre per
voce dello stesso Carlo Calenda, il governo ha pre-
sentato – nel quadro della Legge di Stabilità soggetta
ora al parere della Commissione Europea di Bruxel-
les, anche se le ‘annotazioni’ non mancano – il piano
per l’industria 4.0 che consta di un valore 13 miliar-
di di euro, ma da spalmare nei prossimi sette anni
(dal 2017 al 2024) che, secondo i calcoli del governo,
sbloccheranno oltre 23 miliardi di euro di investi-
menti privati. Le misure principali sono sostanzial-
mente quattro.
La prima: si supera il superammortamento del
140% con l’introduzione dell’iperammortamento
fino al 250% sugli investimenti in tecnologie, agri-
food e impianti realizzati per migliorare i consumi
energetici. Prevista, anche, l’estensione dei termini
per la consegna dei beni acquistati fino al 30 giugno
del 2018, a fronte di un ordine con acconto versato
superiore al 20% entro il mese di dicembre 2017.
La seconda iniziativa riguarda, invece, il credito
d’imposta per gli investimenti incrementali sul fron-
te della ricerca e sviluppo con aliquota raddoppiata
dal 25% al 50% e con massimale per ogni singolo
beneficiario in crescita da 5 a 20 milioni.
La terza si riferisce al rafforzamento dello scam-
bio salario-produttività tramite la crescita dei tetti
attuali per la detassazione.
La quarta, infine, contempla altri 900 milioni stan-
ziati per il fondo centrale di garanzia finalizzati a co-
prire gli investimenti.
A queste misure si aggiunge un corollario di politi-
che che vanno dal miglioramento della banda ultra-
larga a un maggior supporto per le piccole e medie
imprese del made in Italy, all’erogazione di finan-
ziamenti personalizzati con priorità per i progetti
dell’Industria 4.0.
Con questo bouquet di misure l’esecutivo punta
ad aumentare gli investimenti privati di 10 miliardi
annui, passando da 80 a 90 miliardi, già nel 2017,
mentre – secondo le stime annunciate – sul medio
termine tra il 2017 e il 2020, la spesa privata dovreb-
be partecipare con altri 23 miliardi di euro.
In occasione di Italia Digitale, l’evento organizzato
gli scorsi 7, 8 e 9 novembre dal Corriere della sera al
Pavilion UniCredit di Milano, il ministro si è soffer-
mato sulle misure predisposte dal governo in vista
di questo obiettivo: “Abbiamo deciso di cancellare gli
incentivi a bando, e abbiamo introdotto quelli auto-
matici. Significa cambiare la prospettiva: diamo alle
imprese fiducia, perché possano scegliere come e
su quale tecnologia puntare. Noi forniamo gli stru-
menti, poi ciascuno può decidere come utilizzarli”.
Il più grande ostacolo per il rilancio dell’industria?
Secondo Carlo Calenda è la “mancanza di coraggio”.
Per questo è fondamentale “premiare chi il coraggio
dimostra di averlo”. D’altra parte però il coraggio non
basta se manca un piano a livello comunitario. Anco-
ra il ministro: “Bisogna convincere l’Unione europea
a mettere in campo un nuovo piano globale per la
crescita. Occorre un vero e proprio New Deal per gli
investimenti”.
Carlo Calenda
Riccardo Colletti

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 zoom
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
www.hitechweb.info

Huawei svela newsline

Huawei Italia: è James Zou il general
manager Consumer Business Group

il nuovo Mate 9
Presentato a Monaco di Baviera l'ultimo smartphone del brand cinese.
Disponibile anche in una limited edition firmata Porsche Design.
Huawei ha annunciato la nomina di James
Dal nostro inviato a Monaco di Baviera (Germania) Riccardo Colletti Zou (foto) in qualità di general manager della
divisione Consumer Business Group. Questa
nomina si inserisce nella strategia della società
volta a potenziare la struttura italiana, con l’o-
biettivo di rafforzare la presenza di Huawei nel
nostro Paese, che rappresenta uno dei merca-
ti chiave dell’Europa Occidentale e il secondo
in termini di volume dopo la Cina per quanto
riguarda gli smartphone. Zou avrà il compito
di definire la strategia della divisione, di co-
ordinare operation e vendite per far crescere
Huawei in Italia sia da un punto di vista com-
merciale che di affermazione del brand. James
Zou, che lavora in Huawei dal 1999 e ha ma-
turato un’esperienza internazionale operando

S
i è svolto lo scorso giovedì 3 novembre, a Mona-
co di Baviera in Germania, l’esclusivo evento di
lancio internazionale nel quale Huawei ha svela-
to il nuovo e atteso Mate 9 e l’esclusivo Porsche
Design Huawei Mate 9. A presentare i nuovi gio-
ielli del brand cinese, terzo produttore mondiale di smart-
phone, è stato Richard Yu (nella foto a destra), ceo Huawei
Consumer Business Group. "Nello sviluppare Huawei Mate
9 ci siamo posti una semplice domanda: come possiamo
migliorare ogni elemento dell'esperienza smartphone?", ha
sottolineato Richard Yu. "Sappiamo che per gli utenti busi-
ness di oggi uno smartphone veloce e funzionale è solo l'ini-
zio. Vogliono anche un design ricercato e funzioni intuitive.
Così abbiamo creato due nuovi dispositivi all’avanguardia
nell’innovazione hardware e software. Il risultato è la nuova
Mate Series che è incredibilmente nuova, dentro e fuori".
Basandosi sul successo di Huawei nel progettare dispositi-
vi mobili dalle elevate prestazioni e con un design elegan-
te, il nuovo nato della serie Mate si rivolge soprattutto agli
utenti business, offrendo loro una
nuova esperienza d’uso nel mon-
do Android. Tra le caratteristiche
del dispositivo spiccano il proces-
sore Kirin 960, basato su di un al-
goritmo proprietario di Machine
Learning, che offre un'esperienza
veloce e fluida anche dopo 18 mesi
di utilizzo continuo,
ma anche l’intuitiva
interfaccia Emui
5.0 che semplifica
l’esperienza d’uso
del sistema opera-
tivo, l’innovativa tec-
nologia SuperCharge che consente di ricaricare il telefono
in soli 20 minuti per un utilizzo di un’intera giornata e la
doppia fotocamera di seconda generazione progettata in
collaborazione con Leica che offre un sensore RGB da 12
Megapixel, un sensore monocromatico da 20 Megapixel e
Hybrid Zoom con ingrandimento 2X di livello superiore. Per
quanto riguarda l’estetica, il device si basa sul design del-
la serie Mate e utilizza i migliori materiali per offrire agli
utenti uno smartphone, con display FHD da 5,9 pollici, che
sia allo stesso tempo bello da vedere e semplice da usare.
L’uscita in Italia del Mate 9 è prevista per il 15 novembre: il
dispositivo sarà disponibile nel nostro Paese in due colora-
zioni, silver e grigio, al prezzo consigliato di 749 euro.
Sarà invece venduto in esclusiva negli store Porsche il
modello in edizione limitata Porsche Design Huawei Mate
9 che rappresenta un nuovo standard, dove il lusso incon-
tra la tecnologia. Sviluppato per un nuovo target emergente,
questo dispositivo unisce l’estetica firmata Porsche Design
con il meglio della tecnologia, offrendo uno straordinario
display Amoled curvo da 5,5 pollici che conferisce al dispo-
sitivo una linea più elegante e affascinante. Sarà disponibile
esclusivamente nella colorazione Graphite, a un prezzo di
1395 euro.
Nel corso dell’evento è stato inoltre lanciato Huawei Fit,
un leggerissimo orologio per il fitness che tiene traccia delle
attività, il sonno, la frequenza cardiaca e molto altro ancora.
Il device fornisce programmi per la corsa personalizzati e
comprensivi ed offre un servizio di coaching in tempo reale:
al termine di ogni corsa il display mostra il VO2 max, il tem-
po di recupero e un punteggio. Huawei Fit, che è il primo
wearable ad avere la certificazione di affidabilità e accura-
tezza TÜV-WT, sarà disponibile nei colori titanium gray e
moonlight silver al prezzo consigliato di 149 euro, anche sul
mercato italiano.
in diversi mercati tra il Medio Oriente e l’Eu-
ropa, in precedenza ha ricoperto le posizioni
di deputy country manager Arabia Saudita e
general country manager Emirati Arabi Uniti,
director of marketing&strategy Vodafone key
account a Londra (UK) e, da ultimo, president
of Vimpelcom key account ad Amsterdam
(Olanda). “Sono felice ed entusiasta di questa
nuova sfida. I risultati ottenuti finora in Italia
da Huawei sono straordinari, ma siamo deter-
minati a crescere sia in termini di market share
che di preferenza del nostro brand, soprattutto
nel segmento premium”, ha sottolineato James
Zou. “Facendo leva sull’esperienza del nostro
team, abbiamo l’opportunità di focalizzarci al
meglio su asset strategici come le vendite e il
marketing per raggiungere i nostri obiettivi”.
Sony: trimestrale
in calo dell’86%
Nel trimestre compreso tra aprile e settem-
bre 2016 Sony ha registrato un calo dei profitti
dell’86%: l’utile netto è stato di quasi 5 mi-
liardi di yen (38 milioni di euro), mentre nello
stesso periodo dell’anno scorso si attestava sui
33 miliardi, anche se il calo è stato comunque
inferiore rispetto alle attese degli analisti. A
incidere pesantemente sul crollo dei profitti
sono stati la rivalutazione dello yen e il ral-
lentamento della domanda di semiconduttori.
Per l’attuale esercizio fiscale, che si chiuderà il
31 marzo 2017, Sony ha previsto utili per 60
miliardi di yen, pari a 520 milioni di euro e un
risultato operativo pari a 270 miliardi di yen.
Nikon premiata ai Good Design
Award e Good Design Best 100
Incetta di riconoscimenti per Nikon al Good
Design Award, il prestigioso premio dedicato

“Un nuovo salto di qualità”
Parla Pier Giorgio Furcas, deputy general manager Huawei Italia.
“Mate 9 rappresenta l’e-
spressione massima di tut-
ta la tecnologia che ad oggi
Huawei può mettere in
campo. Con un obiettivo: ga-
rantire ai clienti e agli utenti
una facilità d’uso, un design
sempre evoluto e soprattut-
to una qualità tecnologica
che non ammette compro-
messi. In tal senso, Mate 9
fa leva sulla grande velocità,
su una batteria con ricarica
rapida e capace di assicu-
rare un’elevata durata per
alimentare un display da 5,9
pollici. A queste peculiari-
tà, quindi, si aggiungono la
doppia fotocamera Leica di
seconda generazione che
costituisce un ulteriore sal-
to in avanti. Abbiamo il com-
pito di mantenere, conso-
lidare anzi di accrescere la
nostra brand awareness sul
mercato italiano che costi-
tuisce un territorio privile-
giato per il nostro business.
Le quote di mercato che
abbiamo scalato e conqui-
stato, nella fascia al di sopra
dei 500 euro, ci impongo-
no di innovare e rinnovare
l’offerta senza timori per
competere in maniera più
forte e vincente. E Mate 9
costituisce indubbiamente
un asso nella manica che ci
darà molteplici soddisfazio-
ni, specialmente guardando
alla prospettiva del 2017,
una stagione in cui voglia-
mo essere ancora più pro-
tagonisti. Infine, in termini
di brand awareness la part-
nership siglata con Porsche,
per la serie numerata in
vendita negli store Porsche,
segue accordi perfezionati
con altri importanti marchi,
e vuole dimostrare un con-
nubio siglato tra due player
che fanno dell’eccellenza
tecnologica il massimo rife-
rimento nei rispettivi setto-
ri operativi”.
al design promosso dal Japan Institute of De-
sign Promotion. Le reflex Nikon D5 e D500,
insieme al Monarch Fieldscope, si sono ag-
giudicate infatti il Good Design Award. La D5,
ammiraglia delle reflex Nikon in formato FX,
offre ai professionisti e agli appassionati in-
credibile potenza e precisione. Solida e robu-
sta, garantisce prestazioni eccellenti a partire
da una capacità notevolmente migliorata di
seguire i soggetti in movimento e da una qua-
lità dell’immagine altamente superiore a
sensibilità elevate. Dotata del
nuovo sensore Cmos in for-
mato FX di Nikon e del nuovo
processore di elaborazione
delle immagini Expeed 5, è in
grado di registrare video 4K
UHD. La Nikon D500, reflex in
formato DX dotata dello stesso
sistema AF a 153 punti di nuo-
va generazione della D5, si caratterizza per la
linea elegante e compatta ed è dotata del nuo-
vo processore di elaborazione delle immagi-
ni Expeed 5 e del sensore di immagine Cmos
Nikon, che garantiscono una qualità dell’im-
magine superiore in una vasta gamma di sen-
sibilità standard. Importanti riconoscimenti
anche per i binocoli Monarch HG, che hanno
ricevuto il premio Good Design Best 100.

6
 l'analisi
Volantini a confronto
Abbiamo analizzato i flyer cartacei distribuiti da alcuni retailer della grande distribuzione specializzata. Con una particolare
attenzione alle iniziative promozionali per incentivare l’acquisto nel punto vendita fisico. Le strategie per attirare il consumatore
in negozio non passano sempre e solo per i prezzi ribassati, la vendita abbinata e le operazioni a premi. Che spesso, tra l’altro,
sono valide anche online. Anche attraverso sconti sulla spesa alla cassa e buoni da spendere tornando in negozio.
Ma quanto spazio all’interno dei volantini viene riservato a questo tipo di offerte? Ecco qualche esempio recente.
Euronics
“Più prendi meno spendi”
“Più prendi meno spendi” è il titolo del volantino Eu-
ronics attivo su scala nazionale dal 27 ottobre fino al
9 novembre, che si caratterizza per la presenza di una
promozione dedicata agli acquisti del valore di almeno
300 euro effettuati nei punti vendita dell’insegna.
La struttura del volantino
La prima pagina del volantino è tutta dedicata all’annuncio
della promozione, con lo slogan “Più prendi meno spendi”
stampato a grandi caratteri e in bella evidenza il valore de-
gli sconti che si possono ottenere. Sfogliando il volantino si
nota che il richiamo alla promozione è presente su un fa-
scione orizzontale posizionato sulla parte superiore di tut-
te le pagine. La seconda e la terza pagina sono dedicate alle
offerte su notebook, tablet, convertibili e stampanti, con
sconti che variano dai 10 ai 100 euro, la terza e la quarta
al mondo Tv, con una presenza particolarmente rilevante
di Samsung e dell’iniziativa del bundle Tv - Xbox One S, cui
è dedicata un’intera pagina, connotata dal punto di vista
grafico in modo differente rispetto al resto del volantino.
Una pagina è dedicata agli smartphone, una ai grandi elet-
trodomestici e quindi inizia lo speciale di quattro pagine
incentrato sui piccoli elettrodomestici, caratterizzato da
sfondo bianco. L’ultima pagina del volantino è tutta per il
gaming, con evidenza nella parte superiore per la novità
PlayStation VR.
Le principali offerte all’interno del volantino
Tra le offerte più consistenti spiccano nella parte Ict quelle
su due prodotti Lenovo, un Pc desktop e un convertibile
Yoga entrambi proposti con uno sconto di 100 euro, men-
tre nella sezione Tv il focus è soprattutto sulla promozione
bundle di Samsung. Su lavatici e frigoriferi sono applicati
sconti che spaziano dal 15 al 25% e contestualmente è data
visibilità a iniziative delle singole aziende come quelle sul-
la lavatrice Miele e sulle asciugatrici Whirlpool Supreme
Care. All'interno dello speciale Ped viene data visibilità a
una serie di iniziative promozionali dei singoli marchi, da
Bosch a De’Longhi, fino a Imetec Bellissima, e nella sezio-
ne Entertainment, spazio al bundle PlayStation4 Slim 1TB
con Battlefield 1.
La promozione: come funziona
La promozione messa in campo da Euronics prevede uno
sconto immediato alla cassa per acquisti di almeno 300
euro. Rientrano nell’iniziativa anche i prodotti già scontati,
mentre sono esclusi, come informa la nota presente in pri-
ma pagina, “tutti i prodotti Apple, le console, le ricariche
telefoniche, i buoni acquisto, le gift card e gli abbonamenti
e i servizi in genere”. A fronte di una spesa di 300 euro è
applicato uno sconto di 30 euro, spendendo 600 euro lo
sconto è di 120 euro, 250 euro per 1000 euro spesi e il ri-
sparmio è di ben 500 euro per chi raggiunge i 2000 euro
di acquisti.
8
voto La promozione incentiva l’acquisto di
valore maggiore, è molto semplice e vie-
ne decisamente ben spiegata all’interno
del volantino, che riserva all’iniziativa
uno spazio consistente.
Expert
Prezzi tagliati e buoni regalati
Il volantino Expert valido dal 3 al 20 novembre nei negozi
aderenti propone un’iniziativa speciale dedicata ai pos-
sessori della carta fedeltà MyExpert, che comprando uno
dei prodotti selezionati possono ricevere un buono acqui-
sto da spendere in un punto vendita dell’insegna.
La struttura del volantino
La prima pagina è dedicata alla promozione “Prezzi tagliati
e buoni regalati” che viene sintetizzata attraverso una bre-
ve spiegazione con il rimando al sito expertonline.it per il
regolamento completo. In evidenza sono posti l’immagine
della carta fedeltà MyExpert e due esempi di prodotti se-
lezionati all’interno della promozione, un televisore e uno
smartphone a marchio Samsung. Da pagina 2 a 4 viene dato
grande spazio alle offerte sui Tv con due sezioni dedicate
alle offerte Samsung e LG. Da pagina 5 a 7 in evidenza le
offerte sui grandi elettrodomestici, mentre al mondo Ped
sono dedicate le pagine 8 e 9 e l’universo Ict è protagoni-
sta delle ultime pagine, dalla 10 alla 15, con anche uno spa-
zio dedicato alle iniziative promozionali di Xbox One e Ps4
Slim. Al centro dell’ultima pagina, infine, la carta MyExpert
e la spiegazione dei vantaggi offerti ai vari livelli (base, Sil-
ver e Gold).
Le principali offerte all’interno del volantino
Da segnalare all’interno del volantino, oltre alla segnalazio-
ne dei prodotti che permettono di ottenere il buono sconto,
le offerte sui televisori Samsung e LG di alta gamma, ma an-
che su altri modelli dei principali brand su cui sono proposti
ribassi che variano dal 5 al 10%. Sui grandi elettrodomesti-
ci dei principali marchi sono proposti sconti variabili dal 10
al 20%, che interessano anche l’incasso e che si applicano
sugli apparecchi coinvolti nella promozione, mentre all’in-
terno della sezione Ict tra i vari sconti spicca quello sullo
special kit HP che comprende monitor, desktop e stampan-
te. In evidenza poi la promozione ‘Paghi in 20 mesi a tas-
so zero, tan 0%-taeg 0%’ richiamata in tutte le pagine del
volantino, con finanziamenti Agos, Findomestic e Compass.
La promozione: come funziona
La promozione è valida per i possessori di carta MyExpert.
Al momento dell’acquisto di alcuni prodotti selezionati del-
le diverse categorie, il cliente riceve uno sconto, che può
essere applicato subito, sull’acquisto di un altro prodotto,
oppure sfruttato per un acquisto successivo, da effettuare
entro il 20 novembre. Da notare che il buono sconto risulta
spendibile esclusivamente nel punto vendita in cui è stato
fatto l’acquisto che ha dato diritto di riceverlo. Da segna-
lare che anche acquistando i prodotti sul sito e-commerce
dell’insegna è possibile ottenere il buono, che sarà spendi-
bile però solo online.
7 6
voto La promozione ha il merito di incentiva-
re il ritorno del cliente nel punto vendita,
per spendere il buono. È legata al pos-
sesso della carta MyExpert che aumenta
ulteriormente il valore di fidelizzazione.
Risulta però penalizzante il fatto che si
rimandi al sito online per la visione del
regolamento completo.
8
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
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Trony
Big Bang
Sul volantino Trony attivo dal 3 al 23 novembre viene
annunciato il ritorno di Big Bang, la promozione che per-
mette di ricevere, per ogni acquisto superiore ai 499 euro,
un buono sconto pari al 50% del prezzo del prodotto, da
spendere nel punto vendita di emissione del buono.
La struttura del volantino
La prima pagina è tutta dedicata all’operazione ‘Chef anche
tu’ che regala la Kitchen Machine Kenwood KM331 (del
valore di 395 euro) con l’acquisto dei grandi elettrodome-
stici a partire da 398 euro e di diversi modelli di televiso-
ri, con anche in cover un riferimento alla promozione sul
tasso zero. Da pagina 2 a 5 sono posti in evidenza i grandi
elettrodomestici su cui viene applicata l’operazione, con
anche le indicazioni per il pagamento a rate. Le pagine da 6
a 8 sono dedicate ai televisori, con la pagina 7 interamen-
te riservata ai modelli LG delle serie Oled ma anche UHD
4K. Una sola pagina è dedicata ai piccoli elettrodomestici,
mentre le pagine 10 e 11 sono occupate dai notebook, la
12 da smartphone, tablet e gaming, con particolare eviden-
za per i device Apple e Samsung. Ultima pagina dedicata
interamente alla promozione Big Bang e in particolare al
Samsung Galaxy S7 proposto con lo sconto del 12% a 729
euro, e che permette di ottenere un buono acquisto di 365
euro.
Le principali offerte all’interno del volantino
Grande rilevanza è data alla promozione Tasso Zero, che
consente di pagare in 24 rate a partire da 499 euro, e che
compare in prima pagina e poi nel banner che scorre in
fondo alle pagine del volantino. Accanto ai singoli prodotti
presenti in pagina si trova un box con le indicazioni relative
alla rateizzazione. Grande rilevanza viene poi data all’ope-
razione Chef anche tu, con l’immagine della kitchen machi-
ne affiancata ai prodotti interessati dalla promozione. Da
segnalare inoltre che la stessa promozione è valida anche
sul bundle Samsung Tv – Xbox One S. Evidenziate nella stri-
scia a fondo pagina la promo su pacchetto Internet Security
Kaspersky, ma anche la promozione “Scarica l’app & vinci”.
La promozione: come funziona
La promozione Big Bang si applica su tutti i prodotti a par-
tire da 499 euro, sull’acquisto dei quali dal 3 al 12 novem-
bre è possibile ricevere un buono pari al 50% del prodotto
stesso. I buoni possono essere ottenuti anche acquistando
prodotti già scontati e sono spendibili dall’emissione fino
al 19 novembre, in un’unica soluzione, a fronte di una spesa
minima pari ad almeno il doppio del valore del buono stes-
so. Ed esclusivamente nel punto vendita di emissione del
buono, sui prodotti disponibili in negozio, esclusi i grandi
elettrodomestici e i prodotti da incasso.
voto
Lo spazio riservato alla promozione Big
Bang è piuttosto sacrificato all’interno del
volantino: in cover non è presente alcun
rimando, il primo riferimento si trova a
1/2 pagina 7 nella fascia in basso e solo l’ul-
tima pagina è interamente dedicata alla
promozione, che pure contiene un incen-
tivo all’acquisto piuttosto interessante.
 primo piano
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
www.hitechweb.info

Buon compleanno, newsline

Panasonic Italia: Roberto Meles
alla guida della divisione audio-video

D-Link
A Milano la celebrazione dei 30 anni di attività in Italia. Tante le innovazioni presentate
nel corso della sua storia. Il futuro nel segno delle partnership. E della smart home.

“
Guardiamo con orgoglio a un passato ricco di successi.
Il nostro business è stato costruito giorno dopo giorno
coltivando leadership, crescita e passione. E continue-
remo con entusiasmo a costruire reti per connettere
le persone”. Parola di Stefano Nordio, vice presidente
D-Link Europe. La società multinazionale specializzata nella cre-
azione di infrastrutture di rete e componenti per la smart home
ha festeggiato i suoi primi 30 anni di storia, con una conferen-
za stampa svoltasi lo scorso 9 novembre a Milano presso l’hotel
Nhow in via Tortona, che ha visto anche gli interventi di Luigi
Salmoiraghi, sales & marketing director Southern Europe & UKI,
e Alessandro Taramelli, country manager D-Link Italia. Fondata
da un piccolo nucleo di sette persone nel 1986, l’azienda oggi
conta oltre 2.700 dipendenti in oltre 65 Paesi. Con la creazione di
D-Link – in origine conosciuta come Datex Systems – il fondatore
Ken Kao introdusse sul mercato IT soluzioni per il networking di
alta qualità a un prezzo sostenibile, come ad esempio adattatori
network più compatti e smart rispetto ai prodotti competitor o
chip per computer completamente progettati dall’azienda.
Da allora, la gamma di prodotti D-Link si è progressivamente
ampliata per essere in linea con le nuove e diverse esigenze di un
mondo che nel corso degli anni è diventato sempre più connesso.
Tante le innovazioni di prodotto lanciate dall’azienda nel corso
della sua storia, dal primo peer-to-peer LANSmart Network Ope-
rating System presentato nel 1998, agli investimenti pionieristici
in una piattaforma cloud dedicata, che hanno aperto la strada a
quello che sarebbe poi diventato l’ecosistema mydlink Home. Ma
anche il primo 10BASE-T Ethernet hub, il primo PCMCIA adatta-
tore Ethernet per laptop, il primo Switch al mondo Fast Ethernet
con router remoto ISDN, il primo router 11MB wireless/DLS,
fino ad arrivare alla prima videocamera per la videosorveglianza
domestica Wide Eye con visione di 180°. Il portfolio delle solu-
zioni offerte dal brand ora comprende smart switch dalle funzio-
nalità avanzate, router wi-fi ad alte prestazioni, videocamere di
sorveglianza, accessori per la domotica (come prese intelligenti
controllabili da remoto) e, ovviamente, software e app per gesti-
re i prodotti e l’ecosistema Smart Home. Proprio in quest’ultimo
ambito si concentrano le principali sfide per il futuro di un’azien-
da che non ha intenzione di fermarsi nel percorso di innovazio-
ne.
La società ha commissionato quest’anno una ricerca a livello
europeo per indagare il livello di conoscenza, adozione e prefe-
renze delle persone nei confronti dei principali dispositivi smart
per la casa (vedi Hitech Magazine n. 11): “Volevamo scoprire
cosa significa veramente per i clienti europei la tecnologia Smart
home, ed è chiaro che per la maggioranza di essi è importante
avere un maggior controllo della propria casa per proteggere
meglio la propria famiglia”, ha spiegato Luigi Salmoiraghi, illu-
strando lo studio, da cui è emerso che è la sicurezza il bisogno
primario dei consumatori che si accostano a soluzioni smart
home. Che, ha assicurato Alessandro Taramelli, stanno penetran-
do sempre più anche all’interno del nostro Paese, anche se sono
senz’altro da migliorare le vendite di questo tipo di soluzioni sul
Da sinistra: Riccardo Cerioni, business development manager;
Alessandro Taramelli, country manager D-Link Mediterraneo;
Stefano Nordio, vice president; Luigi Salmoiraghi, marketing
director Southern Europe; Franco Banfi, product marketing manager.
canale del retail tradizionale. “Per il futuro la sfida è quella di stu-
diare nuovi e innovativi mezzi per collegare la società al nuovo
Internet”, ha sottolineato Stefano Nordio. E in questa prospettiva,
dopo il successo dell’Homekit messo a punto insieme ad Apple,
la società ha annunciato nuove partnership importanti. A partire
da quella con IFTTT (If This Then That) per la nuova videocame-
ra Wide Eye Panoramic HD, la prima compatibile con il nuovo
canale IFTTT D-Link Connected Home Camera e parte dell’ecosi-
stema mydlink Home. “Grazie a IFTTT, gli utenti possono connet-
tere l’ecosistema mydlink Home a più di 200 app compatibili con
le ricette, spalancando così un mondo di possibilità per creare
un’esperienza di automazione della casa completamente perso-
nalizzabile”, ha sottolineato Stefano Nordio.
Altro importante accordo è quello siglato con Assa Abloy, lea-
der mondiale nei sistemi di chiusura e apertura delle porte, per
integrare serrature intelligenti all’interno dei sistemi di smart
home: due serrature intelligenti a brand Yale e integrate con la
tecnologia smart home di D-Link verranno presto introdotte pri-
ma nel Regno Unito e, a seguire, in altri Paesi europei. Annunciata
anche la collaborazione con Silicon Labs, per la creazione di pro-
dotti commercializzati con il supporto della rete di distribuzione
di D-Link. “Questa collaborazione”, ha spiegato Stefano Nordio,
“permette di unire le competenze di D-Link nella progettazione
e nella fabbricazione di dispositivi di rete consumer, ma anche
di abbinare la sua conoscenza del mercato e il suo affermato
ecosistema di prodotti per la smart-home ‘mydlink home’ con
il know-how di Silicon Labs nello sviluppo di semiconduttori e
di moduli innovativi, sfruttando tecnologie essenziali per la rete
wireless della casa connessa e dell’Internet of Things, come ad
esempio ZigBee, Thread, Bluetooth a bassi consumi e rete wi-fi”.
Un altro passo nella direzione della smart home, per D-Link.
In continuità con il pay off aziendale: ‘Building networks for pe-
ople’.
Panasonic Italia ha annunciato la nomina
di Roberto Meles (foto) nel ruolo di head
of national key account di Panasonic Italia,
responsabile della categoria audio-video.
Roberto Meles, classe 1975, ha iniziato la
sua carriera nella grande distribuzione,
per poi approdare in Unieuro ricoprendo
il ruolo di category manager. A partire dal
2013 ha assunto il ruolo di senior national
key account manager per LG Italia con la
responsabilità di gruppi e catene. In Pa-
nasonic Italia dal settembre 2016 riporta,
nell’ambito delle sue competenze, al diret-
tore vendite consumer Armando Danelli.
Hisense presenta
il nuovo smartphone F31
È disponibile da fine ottobre al prezzo
di 179 euro il nuovo F31, smartphone Hi-
sense caratterizzato da materiali di grande
qualità e pensato per un pubblico giovane
ma esigente. Novità tecnologica di Hisense
F31 è il lettore di impronta digitale, posi-
zionato sul retro in modo che ci si possa
accedere direttamente semplicemente te-
nendo in mano il dispositivo, utilissimo per
sbloccare in modo rapido lo smartphone.
Con scocca in alluminio, disponibile nei
raffinati colori argento e oro, il nuovo F31
di Hisense è ultra leggero, con soli 7,95
mm di spessore, e
ha un display ad
alta definizione
Ips da 5 pollici, che
permette di visua-
lizzare qualsiasi
contenuto in modo
brillante, anche in
presenza di forte
luce ambientale. Il
processore è un oc-
ta-core a 1,4 GHz di
ultima generazio-
ne, in grado di garantire massima velocità
di navigazione e di supportare in modo ra-
pido e senza incertezze qualsiasi richiesta
dell‘utente.
Inoltre, la batteria, da ben 2500 mAh, è
ad alta capacità, consente un‘autonomia
elevata con tempi di ricarica estremamen-
te ridotti. Altra eccellenza del modello F31
è la fotocamera principale da 13 MP per
foto di altissima qualità, abbinata a una
frontale da 5 MP per selfie sempre nitidi.
Ulteriori plus sono la luminosità (f2.0),
l‘auto-focus super rapido (0,5s) e la possi-
bilità di girare video a 1080p/30fps.

Acquisti online, gli smartphone superano i tablet

Secondo il Mobile Performance Barometer di Zanox, la quota di tutte le transazioni che passa da terminali mobile è del 30%.
E i telefoni di ultima generazione contano per il 17%.
È lo smartphone il device più utilizzato per gli ac- spositivi di telefonia evoluta, al punto che ormai più di
quisti online da dispositivo mobile. I terminali di tele- una transazione su sei tra quelle effettuate in Internet
fonia di ultima generazione hanno infatti soppiantato viene finalizzata con lo smartphone (che per utilizzo ai
nel primo semestre 2016 i tablet. È questo l'elemento fini di acquisto online crescono anno su anno del 55%).
che spicca nell'analisi appena pubblicata da Zanox, che A parziale correzione di questa tendenza, va detto
con il proprio Mobile Performance Barometer monito- che per fatturato e valore del singolo atto d'acquisto
ra e misura le prestazioni delle diverse piattaforme a (chiamiamola 'battuta di scontrino'), il tablet genera
livello globale. Le transazioni generate da mobile nel ancora numeri superiori: esemplare in tal senso è il
periodo gennaio-giugno hanno raggiunto una quota dato relativo al mercato Italia, dove nel 2015 il rap-
del 30% tutti gli acquisti effettuati attraverso la rete. porto era di 35 euro contro 19, mentre nel 2016 è di
Di questo valore, il 17% è ora rappresentato dalla com- 96 euro contro 63. Nei mercati emergenti, dove la di-
ponente smartphone, contro il 13% della parte tablet. sponibilità delle tecnologie di mobilità è più recente, i
La stabilità crescente della connessione e la messa a consumatori si sono orientati da subito verso l'utiliz-
punto di modalità di acquisto e pagamento sempre più zo degli smartphone: il caso più eclatante in tal senso
user friendly e sicure da parte dei retailer stanno in tal è il Brasile, dove l'egemonia che Android esercita nel
senso favorendo la migrazione dell'e-commerce sui di- segmento della telefonia cellulare, grazie alla presen-
za di terminali entry level, si è tradotta in una crescita
dell'81% della share che il sistema operativo detiene
nel totale transazioni online (contro un dato di incre-
mento globale del 5%). iOS continua invece a essere
più utilizzato nei mercati a più alta penetrazione del-
le tecnologie mobile, in primis il Nord Europa. Apple
perde comunque complessivamente a livello globale
una quota del 4% sul valore delle vendite effettuate
con smartphone. Tra i comportamenti che connotano
le tendenze di ciascuna area geografica, da segnalare
soprattutto la crescita del 110% nel valore dell'ordine
medio via tablet in Scandinavia e, per quanto riguarda
il nostro Paese, l'incremento del 103% del valore del-
le transazioni relative a retail e shopping (mentre nel
financial services l'andamento, comunque molto posi-
tivo, fa registrare un più contenuto +58%).

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 zoom
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
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Audiovisivo: finalmente newsline

Koch Media: accordo di distribuzione

la Legge di Sistema
esclusiva con Turtle Beach per l’Italia
Koch Media Italia e Turtle Beach hanno si-
glato un accordo grazie al quale Koch Media
Italia diventa il distributore ufficiale ed esclu-
sivo del vasto portfolio di cuffie da gaming
di Turtle Beach per Xbox One, PlayStation 4,
Il provvedimento, che va a riformare il comparto, è stato approvato lo scorso 3 novembre dalla Camera Pc, Mac, smartphone e tablet. “Koch Media è
dei Deputati. Unanime il plauso del mondo associativo. Agevolazioni fiscali anche per i videogiochi. cresciuta negli ultimi anni in maniera espo-
nenziale, e oggi rappresenta il partner idea-
le per le eccellenze produttive mondiali”, ha
commentato Umberto Bettini, country mana-
ger Koch Media Italia. “Sono cresciuti il suo
catalogo prodotti, la sua line up, le sue colla-
borazioni in ambito distributivo. Tutto questo
perché abbiamo sempre considerato che il se-
greto del successo commerciale, di critica e di
pubblico fosse un’attenzione maniacale per la
qualità. L’accordo con Turtle Beach procede
esattamente su questa direzione”.

Due nuovi ingressi

in Pioneer Italia

L
Pioneer DJ Europe, ramo europeo del grup-
o scorso giovedì 3 novembre è stato approva- creduto nell’industria creativa dell’audiovisivo”, ha dichia- po Pioneer DJ Corporate, ha annunciato due
to in via definitiva dalla Camera dei Deputati rato la presidente dei produttori Anica, Francesca Cima. nuove nomine: Luca Desina (nella foto), a cui è
il Ddl recante “Disciplina del cinema e dell’au- “Approvando una legge molto innovativa che esce defini- stata affidata la responsabilità del marchio per
diovisivo”. Il provvedimento, promosso dal mi- tivamente dalla logica assistenziale e si rivolge invece a l’Italia, e Michel Corradi, product & marketing
nistro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario un’industria dinamica e matura, mettendo in atto un vero e specialist. Luca Desina, 38 anni, vanta un’espe-
Franceschini, è passato con 281 voti a favore, 97 contrari e proprio investimento strategico per il paese. Noi produtto- rienza decennale dell’elettronica di consumo e
17 astenuti, ed entrerà in vigore già da gennaio 2017. Tra ri siamo pronti ad assumerci le responsabilità che richiede nel canale musicale, grazie a un percorso pro-
fessionale partito dal mondo consumer elec-
le novità principali del provvedimento, i finanziamenti au- la legge stessa, con i suoi sistemi automatici e virtuosi di
tronics, con esperienze in Traxdata, TomTom,
mentati del 60%, grazie un fondo ad hoc per lo sviluppo de- sostegno, per gestire al meglio le risorse disponibili anche 20th Century Fox, Casio ed Emi Music. Michel
gli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo che non potrà e soprattutto in un’ottica di sviluppo europeo e internazio- Corradi, invece, 32 anni, ha maturato una con-
mai scendere sotto i 400 milioni di euro. Il fondo è desti- nale.” solidata esperienza nel mondo musicale, gra-
nato a coprire una serie di misure di sostegno finanziario Da segnalare anche che la legge estende il meccanismo zie a consulenze pluriennali per le più impor-
a favore del settore cinematografico e audiovisivo, per pro- del Tax Credit, già previsto per il settore del cinema, anche tanti aziende dedicate al DJ equipment. Oggi
muovere le attività di internazionalizzazione del settore e alla produzione e alla distribuzione di videogiochi prodotti entra in Pioneer DJ Europe con la qualifica di
per sviluppare la cultura cinematografica e audiovisiva in in Italia, che potranno beneficiare dell'agevolazione fiscale. product & marketing specialist per l’Italia.
Italia. Viene potenziato il credito d’imposta, così come sono Si tratta di una misura che il settore attendeva da diversi
previsti incentivi per chi investe nel settore e per la crea- anni e che ci si augura potrà contribuire in modo sostanzia- Vivendi supera quota 24%
zione di nuove sale e strutture. le allo sviluppo dell’industria dei videogiochi su base na- nella partecipazione in Ubisoft
“Il Governo e il Parlamento hanno mantenuto i loro im- zionale, riducendo il gap con i paesi che più hanno investito
pegni, e meritano il plauso di tutti coloro che credono nel nel settore, come Francia e Gran Bretagna. Vivendi ha aumentato la sua partecipazio-
cinema e nell’audiovisivo come forze trainanti della crea- Aesvi, l’Associazione di categoria dell’industria dei video- ne in Ubisoft raggiungendo una quota del
24,06%, che le dà il 21,296% dei diritti di
tività e delle capacità produttive nazionali”, ha dichiarato giochi, ha espresso piena soddisfazione e apprezzamento
voto all’interno del publisher transalpino. Ri-
Francesco Rutelli, neo presidente dell’Anica, associazione per il provvedimento. sale alla fine del 2015 l’inizio della scalata da
nazionale dell'industria cinematografica. “La nuova norma- La legge prevede l’introduzione di quattro diversi tipi parte di Vivendi, quando la società guidata da
tiva, fortemente voluta dal ministro Franceschini e su cui di crediti d’imposta, in misura tra il 15 e il 30%, per im- Vincent Bolloré ha lanciato una doppia offer-
si è impegnato personalmente il premier Matteo Renzi, è la prese di produzione, distribuzione, imprese nazionali di ta per Ubisoft e Gameloft, entrambe fondate
prima legge di sistema, attesa da decenni. Si conclude oggi il produzione esecutiva e post-produzione, e imprese e trust dai fratelli Yves e Michel Guillemot. Gameloft
primo tempo di questa partita; da domani, inizia il secondo che investono nel settore. Per poter beneficiare delle age- è stata poi acquisita per il 56% da Vivendi lo
tempo: quello delle norme attuative, perché tutto il sistema volazioni fiscali previste dalla legge, bisognerà attendere scorso giugno, attraverso un’Opa ostile (ossia
funzioni con efficienza e trasparenza. Obiettivo è rendere l’emanazione dei necessari decreti attuativi da parte del un’offerta pubblica d’acquisto non approvata
la legge pienamente operativa con l’inizio del nuovo anno”. Ministero dei Beni Culturali, che definiranno le modalità di dal consiglio di amministrazione della società
in oggetto). A ottobre Vivendi ha comunicato
“Siamo grati a questo Governo e al Parlamento per aver erogazione dei crediti d’imposta.
di non avere in programma una scalata osti-
le nei confronti di Ubisoft, ma i fratelli Guil-
lemot hanno comunque deciso di acquistare
Lexar presenta due nuovi reader microSD altri 4 milioni di azioni – pari a un valore di
161 milioni di dollari – per ottenere un 3,5%
extra nella società da loro creata.
Il brand, che festeggia il suo 20esimo anniversario,
lancia i lettori C1 e M1 per dispositivi Usb di tipo C e Android. Ces 2017, la 50esima edizione
a Las Vegas dal 5 all’8 gennaio
Brand di livello mondiale nel setto- Lexar C1 microSD Reader è un lettore
re delle memorie flash, Lexar celebra piccolo e compatto progettato per dispo- Il 2017 International Ces, importante even-
quest’anno il suo ventesimo anniversa- sitivi con connettore Usb di tipo C (Usb- to internazionale sulle nuove tecnologie, or-
rio. Fondata nel 1996 e acquisita da Mi- C), che permette agli utenti di trasferire, ganizzato dalla Consumer Technology Asso-
cron Technology, Inc. nel 2006, nel corso visualizzare e riprodurre liberamente ciation, avrà luogo dal 5 all’8 gennaio a Las
Vegas, in Nevada. Sarà la 50esima edizione
della sua storia Lexar ha ottenuto più di foto e video su smartphone o tablet con della fiera. La manifestazione debuttò infatti
80 brevetti e realizzato soluzioni di ar- velocità a prestazioni elevate, sfruttando nell’ormai lontano 1967, presentando inno-
chiviazione e di imaging digitale all'avan- la tecnologia Usb 3.1 (Gen 1). Il disposi- vazioni oggi ‘vintage’ come le radio a transi-
guardia, stabilendo collaborazioni con tivo Lexar M1 microSD Reader, invece, è stor, televisori in bianco e nero e i primi im-
leader in diversi campi della tecnologia e uguale per dimensioni e portabilità, ma è pianti stereo. Da allora il Ces ha fatto scoprire
ampliando la propria base di clienti fide- progettato per dispositivi con una porta al mondo il videoregistratore (1970), il letto-
lizzati nel mondo. Tra gli ultimi disposi- micro Usb, come gli smartphone e i tablet re Cd (1981), il Dvd (1996), la radio digitale
tivi a brand Lexar spiccano il C1 microSD Android. Scaricando i file, gli utenti pos- (2000) e il Blu-ray (2002), mentre oggi l’hype
Reader e il M1 microSD Reader che con- sono archiviare più elementi nella sche- è sulle stampanti 3D consumer, i tablet e i te-
sentono agli utenti di scaricare facilmen- da microSD, con la possibilità di ottenere levisori Ultra HD a 4K. E se l’edizione nume-
ro uno del Ces nel 1967 schierò 117 pionieri
te contenuti dalle videocamere sportive spazio extra per catturare più contenuti delle nuove tecnologie davanti a circa 17.500
e da fotocamere aeree. Nel dettaglio, in movimento. visitatori, quella del 2017 promette di portar-
ne oltre 165mila.

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 attualità
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
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Riflettori su Twenty Spa

“Obiettivo:
26 milioni di euro”
La nuova società introduce nel mercato dell’elettronica di consumo un modello di business basato sulla filiera corta.
E punta al rilancio dello storico brand Magnadyne. La strategia per il 2017 spiegata dal direttore commerciale, Enrico Ligabue.

U
n modo diverso per fare distribuzione
nel business dell’elettronica di consu-
mo. Basato sul concetto di filiera corta,
senza intermediazione, per consentire
anche ai retailer di preservare la mar-
ginalità sulle vendite. Il progetto risponde al nome
Twenty Spa, e nasce per iniziativa di Maurizio Pan-
nella, socio unico della nuova realtà che si presenta
come un ’contenitore’ di tre diversi brand. I tedeschi
NordMende e Saba, di cui Twenty ha ottenuto, dalla
francese Technicolor, la licenza relativa alla distribu-
zione della parte Tv sul mercato italiano. E poi Ma-
gnadyne, storico marchio italiano, che Maurizio Pan-
nella ha deciso di rilevare, facendone un marchio di
proprietà. In questi ultimi mesi del 2016 la società
sta muovendo i primi passi, lavorando sul marketing
e sugli accordi commerciali, per iniziare a giocare la
sua partita sul mercato a partire da gennaio 2017.
Hitech Magazine ne ha parlato con Enrico Ligabue,
direttore commerciale.
In che cosa consiste il modello di business che
proponete, basato sulla ‘filiera corta’?
I prodotti a marchio Magnadyne, Saba e NordMen-
de sono venduti direttamente da Twenty Spa che
gestisce i rapporti a livello direzionale con i buyer
della distribuzione organizzata e delle catene spe-
cializzate. Questo, a differenza di quanto avviene
nel mondo tradizionale dell’elettronica di consumo
che si avvale dei grossisti. Attraverso un model-
lo win-win, infatti, Twenty potrà avere il controllo
completo su tutta la catena, dalla produzione alla di-
stribuzione, permettendo inoltre al retailer di poter
contare su una maggiore marginalità. Il marchio Ma-
gnadyne, in questa filiera corta, ha proprio l’obiet-
tivo di garantire maggiori margini di contribuzione
diretta del prodotto.
In quali linee di prodotto si articola l’offerta dei
diversi marchi che state lanciando?
Per tutti e tre i marchi intendiamo proporre una
linea di televisori, che inizialmente non sarà vastis-
sima, ma che ci auguriamo possa in breve tempo am-
pliarsi. Per quanto riguarda Magnadyne, il brand su
cui in prospettiva puntiamo maggiormente, abbiamo
deciso di introdurre sul mercato, oltre ai prodotti per
l’audio e video a cui è solitamente associato il mar-
chio, anche una linea dedicata al piccolo elettrodo-
mestico che offre prodotti per la cura della persona,
della casa e della cucina e si articola in ben 18 nuove
referenze: tre nuovi asciugacapelli, anche con funzio-
ne ionica, due diverse bilance pesapersone, un poten-
Enrico Ligabue
te aspirapolvere ciclonico in classe A, un innovativo
ferro da stiro, quattro diversi forni elettrici ventilati,
tre frullatori, uno sbattitore, uno spremiagrumi e un
tostapane. Tutti caratterizzati da un ottimo rappor-
to qualità-prezzo, comparabile e spesso superiore ai
prodotti distribuiti dai grandi leader di mercato.
Quali sono i tempi previsti per l’arrivo sul mer-
cato dei diversi prodotti?
I primi prodotti della linea Ped sono già disponibili,
mentre per quanto riguarda l’elettronica di consumo,
le prime referenze vengono consegnate proprio in
questi giorni. Siamo partiti con i televisori a marchio
Saba e NordMende che intendiamo commercializza-
re presso le insegne della Gdo e con quelli a brand
Magnadyne che vogliamo invece introdurre nella Gds.
A metà novembre invece amplieremo la gamma Ped
con otto ulteriori referenze.
Quale sarà il posizionamento sul mercato previ-
sto per ciascun marchio?
Per quanto riguarda la politica dei prezzi saremo
posizionati con Saba e NordMende nella fascia entry
level per consentire lo sviluppo di volumi alti, mentre
lavoreremo per portare Magnadyne, con la crescita e
la notorietà del brand, nella fascia media.
Su quali canali intendete commercializzare i pro-
dotti dei diversi brand?
Per i prodotti Saba e NordMende, abbiamo pensato a
una distribuzione sul canale della Gdo. I primi contatti
li abbiamo avuti con Esselunga e Conad e ora stiamo
lavorando a nuovi accordi con le altre insegne. Discor-
so a parte invece per quanto riguarda Magnadyne, un
marchio che intendiamo rinfrescare, valorizzare e far
crescere. E per il quale abbiamo dunque pensato a una
distribuzione esclusiva sul canale Gds, prendendo già
contatti con diverse insegne specializzate.
Come vi state muovendo a livello di marketing?
Per noi in questo momento di ‘start up’ la comuni-
cazione riveste un ruolo fondamentale. Stiamo realiz-
zando un piano articolato ed efficace, attraverso cam-
pagne di marketing mirate e aggressive, che utilizzano
diversi canali, dal web e i social fino alle affissioni.
Soprattutto, per il brand Magnadyne, quello che inten-
diamo rilanciare e sul quale puntiamo maggiormente,
siamo riusciti a siglare due importanti accordi di spon-
sorship con due squadre di calcio di punta, l’Udinese
calcio in serie A, di cui Magnadyne è sponsor retro-
maglia, e la S.P.A.L., in serie B. Stiamo inoltre lavoran-
do insieme a Sky a un progetto di comunicazione che
coinvolgerà i dispositivi mobili dei consumatori. E in
prospettiva stiamo raccogliendo una serie di prodotti
storici Magnadyne, perché intendiamo proprio lavora-
re sulla storicità del marchio, sulla sua evoluzione dal
1928 a oggi, anche comunicando il valore della storia
di Magnadyne a chi magari è troppo giovane per cono-
scerla.
Nel prossimo futuro è possibile ipotizzare un’e-
spansione del marchio Magnadyne anche in altri
Paesi europei?
Gli investimenti sul marchio vanno anche in que-
sta direzione, ci piacerebbe molto far conoscere Ma-
gnadyne all’estero. Stiamo cercando di porre le basi
per quella che auspichiamo possa essere una grande
avventura in grado di spingerci anche al di fuori dei
confini nazionali.
Quali obiettivi vi prefiggete in termini di fattu-
rato?
Nel 2015 l’azienda ha effettuato una serie di test e
sulla base dei risultati ricevuti ha focalizzato il proprio
obiettivo per il prossimo triennio: sviluppare un volu-
me di affari di 40 milioni di euro. Ora stiamo ponendo
tutte le premesse necessarie, ma la vera sfida partirà a
gennaio 2017. L’obiettivo, per la fine dell’anno prossi-
mo, è raggiungere i 26 milioni di euro di fatturato.

Magnadyne: 100 anni di storia italiana

Magnadyne è stato uno dei marchi
più prestigiosi tra i produttori italia-
ni di apparecchi radio dalla fine degli
anni ‘20 fino almeno al 1960. L’avven-
tura di Magnadyne, come gran parte
delle iniziative di successo avviate
in Italia nel primo dopoguerra, na-
sce grazie all'ingegno e alla tenacia
di un giovane imprenditore, Paolo
Dequarti, che a sedici anni lavorava
in una piccola officina elettromecca-
nica e si occupava della costruzione
di apparecchi radio. Dalla passione
nasce un’impresa e nel 1928 Paolo
Dequarti trova il modo di realizzarla
assieme al socio Mario Pesce. Prende
vita così, in un capannone industria-
le in via sant'Ambrogio a Torino, la
Magnadyne Radio di Pesce Mario S.A,
ditta specializzata nella costruzione
di apparecchi radio, ma anche di ac-
cumulatori elettrici e apparecchi fri-
goriferi. Lo sviluppo della fabbrica fu
da subito continuo e costante e già nei
primi anni ‘30 l’azienda riuscì a con-
quistare una notevole quota del mer-
cato nazionale degli apparecchi ra-
diofonici, proponendo apparecchi più
economici rispetto ai competitor ma
di ottima qualità. Lo sviluppo del bu-
siness negli anni 30 portò l’azienda a
occupare 1.000 addetti e l’attività non
si fermò neppure allo scoppio del se-
condo conflitto mondiale: durante la
guerra infatti la produzione proseguì,
anche se a ritmi ridotti, senza quasi
alcuna interruzione. Nel frattempo
Paolo Dequarti aveva acquistato l'in-
tero pacchetto azionario della società
per un valore di 12 milioni di lire di
allora. Il nome si trasformò quindi nel
più semplice Magnadyne: era il 1941.
Negli anni successivi, con lo scoppio
del secondo conflitto mondiale, l’a-
zienda decretò la sospensione delle
attività industriali perché i capannoni
furono completamente rasi al suolo, a
causa dei bombardamenti che in quel
periodo colpirono pesantemente Tori-
no. Dopo la guerra lo sviluppo dell'a-
zienda ricominciò piano e proseguì in
modo tumultuoso sino ad arrestarsi
bruscamente alla fine degli anni '60.
Già dal 1955, in concomitanza con
l'inizio della crisi dell'industria elet-
tronica italiana, Magnadyne era solo
un marchio e non produceva più. Se-
guirono ripetuti cambi di proprietà,
di ragione sociale e altre vicissitudini
che portarono alla scomparsa defini-
tiva del brand, nel gennaio del 2000.
La storia, però, non è finita qui: una
delle più importanti e storiche indu-
strie piemontesi è pronta a rinascere.
Nel 2014 Twenty Spa ha acquistato lo
storico marchio con l’obiettivo di ri-
lanciarne il nome a livello nazionale,
e internazionale.

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 dossier GfK
La conferenza annuale intitolata "The world of Connected Consumer is now"
Un mondo connesso
Partendo da un’analisi delle caratteristiche dei consumatori di oggi, l'incontro organizzato da GfK lo scorso 20 ottobre ad Arese, nella cornice
de La Macchina del Tempo, museo storico Alfa Romeo, ha offerto alcuni punti di vista innovativi sul tema della connettività. E su come le aziende
stanno reagendo alle opportunità e alle sfide dei mercati. A cominciare dal nuovo scenario competitivo dei Technical Consumer Goods.
Identificando un possibile percorso per lo sviluppo del business – incluso quello sul canale retail, fisico e online – per i prossimi anni.
“
Nel 2007, la nascita dello smartphone ha inaugu-
rato l’era dei 'Connected Consumer'. La connes-
sione ha cambiato radicalmente le abitudini. Il
consumatore di oggi possiede un potere enorme
rispetto al passato: è sempre connesso. La scelta
non è più quella di collegarsi alla rete, ma quella di discon-
nettersi da essa. Internet assume un’importanza sempre
maggiore nel processo di acquisto, che viene condiviso con
altri attraverso i social media. La gestione della conversa-
zione sui prodotti è passata dai media owner agli utenti,
e le definizioni dei target da parte delle aziende si sono
spostate dall’analisi dei profili socio-demografici a quella
dei mindset”. Con questo incipit, Antonio Besana, deputy
general manager Consumer Choice di GfK, ha identificato
il grande cambiamento che sta caratterizzando lo scenario
dei consumi hitech in tutto il mondo. Un'analisi che ha tro-
vato spazio in una conferenza intitolata 'The world of Con-
nected Consumer is now', andata il scena lo scorso ottobre
nella cornice de La Macchina del Tempo, museo storico Alfa
Romeo, ad Arese, in provincia di Milano.
Considerando la popolazione mondiale di 15 anni di età
e oltre (5,5 miliardi di persone) il 46% sono connessi a In-
ternet, e il 26% sono e-shopper, la cui spesa media annua
pro capite online si attesta sui 1.580 dollari. Il confronto
con l’Italia (52,2 milioni di abitanti sotto i 15 anni) mostra
che i connessi a Internet sono il 36%, mentre gli e-shopper
sono il 34%, con una spesa media annua pro capite di 1.041
dollari. Se gli indicatori di penetrazione sono entrambi su-
periori alla media, quello della spesa media pro capite onli-
ne è ancora basso, inferiore di circa un terzo rispetto alla
media globale.
Secondo quanto rilevato dal GfK Connected Consumer
Index, l’Italia si trova al ventisettesimo posto nel mondo
tra i paesi con i consumatori più connessi. Ai primi dieci
posti, insieme ai paesi tradizionalmente avanzati tecnolo-
gicamente, troviamo anche quelli africani, dove in assenza
di linea telefonica e collegamento Internet su linea fissa
la connessione tramite smartphone è l’unica disponibile.
Tuttavia, le vendite in Italia di beni e servizi del canale onli-
ne continuano a svilupparsi anno dopo anno (previsione
2016: oltre 21 miliardi di dollari), con tassi lievemente
decrescenti a seguito del progressivo fenomeno di satura-
zione del target (+15% previsto per il 2016). Per quanto
riguarda i Technical Consumer Goods, il canale online ha
raggiunto un peso relativo considerevole in Europa (22,5%
a valore sul periodo gennaio-giugno 2016). Nella classifi-
ca, l’Italia si trova all’ultimo posto prima del Portogallo, con
una quota valore del 9,5%.
Tre parole chiave
Lo smartphone da status symbol e strumento di comuni-
cazione si è progressivamente trasformato in un uno stru-
mento capace di creare un pervasivo network mondiale.
La ricerca globale GfK FutureBuy, effettuata nel 2016 in 21
paesi del mondo, fornisce importanti contributi sui mutati
comportamenti degli shopper. Il che ha permesso di iden-
tificare tre parole chiave per definire il comportamento dei
consumatori connessi.
'Libertà': questo concetto viene spesso identificato con
quello di convenience (comodità). Lo smartphone è infatti
considerato il più importante shopping tool. La tecnolo-
gia è parte integrante del percorso di acquisto (shopping
journey). Ma la tecnologia in quanto tale ha cessato di es-
sere il fattore innovativo: l’attenzione si sposta dalla novità
alla funzionalità. Le aspettative dei consumatori si sposta-
no verso facilità d’uso e connessione illimitata. La loro pa-
zienza si esaurisce facilmente: il 54% di loro ritiene che se
un nuovo prodotto tecnologico non è semplice, semplice-
mente perde di interesse.
'Accelerazione': intesa come velocità dell’innovazione
in costante crescita. L’accelerazione della vita quotidiana
impatta su come i consumatori acquistano, si connettono
e consumano. La durata dell’attenzione si riduce. Il tempo
di attenzione costante scende dai 12 minuti del 1998 ai 5
minuti attuali, mentre l’attenzione concentrata scende da
12 a 8 secondi.
Il terzo vettore attiene alla 'confidenzialità' intesa come
relazione. Il 42% degli utenti Internet sostiene che è im-
portante essere raggiungibile sempre, e il 23% dei consu-
matori pensa che le relazioni virtuali siano altrettanto si-
gnificative come quelle personali. Diviene strategico anche
per industria e distribuzione essere sempre “connessi” con
gli shopper. La relazione online diviene quindi importante
quanto quella offline, e può essere sviluppata attraverso lo
sfruttamento dei fenomeni di webrooming (dal web al ne-
gozio tradizionale) e showrooming (dal negozio tradizio-
nale al web), capaci di creare nuove modalità di relazione
integrate.
Un altro tema in costante evoluzione è legato al Mobile
Payment, che rappresenta uno dei 10 Tech Trend identifi-
cati da GfK all’inizio del 2016. Il fenomeno è fortemente in
crescita, in particolare per le nuove generazioni, che consi-
derano lo smartphone l’oggetto più importante da portare
con sé, prima ancora del portafoglio. Oltre metà degli shop-
per nel mondo è però preoccupato a proposito della sicu-
rezza dei propri dati personali quando effettua pagamen-
ti via mobile. In questo senso, la maggiore sfida consiste
nell'incoraggiare gli shopper all’utilizzo, tranquillizzandoli.
Il futuro della distribuzione
Ma, in questo scenario, su cosa deve fare rotta il canale
distributivo per avere successo? Anche in questo caso GfK
identifica alcune parole chiave, che nello specifico sono
quattro.
La prima è 'convenienza', fattore cruciale per attrarre i
clienti. Il mobile shopping rivoluziona le aspettative degli
shopper in questo senso, perché sono abituati a prodot-
ti ultra-convenienti. Ecco allora che il retailer deve essere
sempre disponibile e raggiungibile. Gli shopper del futuro,
abituati alla comodità degli acquisti online, non si sposte-
ranno per fare acquisti, e non aspetteranno in coda. Per
conquistarli sarà necessario portarli alla prima posizione
nella coda.
La seconda parola è 'scelta'. Tornare a preoccuparsi dei
consumatori più che dei concorrenti. Il compito della di-
stribuzione è aiutare il percorso dello shopper attraverso
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hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
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le diverse categorie per trovare il prodotto da acquistare.
I rivenditori, secondo GfK, devono quindi immedesimarsi
nel modo di pensare dei consumatori, offrendo soluzioni in
grado di massimizzare il valore della visita, curare il mer-
chandising per soddisfare le esigenze e offrire nuove op-
portunità di cross-selling.
La terza è 'prezzo'. Lo shopper del futuro non sarà dispo-
sto a pagare di più per l’acquisto del prodotto in un luogo o
in un momento diverso. La distribuzione dovrà essere capa-
ce di fare cross-selling delle proprie caratteristiche distinti-
ve. Oggi la gestione dinamica dei prezzi garantisce benefici
commerciali, ma la crescente trasparenza del mercato e la
disponibilità delle informazioni non rendono questo tipo di
approccio una strategia percorribile nel prossimo futuro.
Infine, la quarta parola: 'esperienza'. Quando lo shopper
ha già chiaro che cosa acquistare, l’e-commerce è in grado
di fornire l’approccio più efficiente. Il punto di vendita fi-
sico deve lavorare duramente per posizionarsi a fianco (e
non in concorrenza) con l’online. Spesso i punti di vendita
hanno un atteggiamento arrogante e danno per scontata la
conversione da shopper ad acquirente. In futuro sarà ne-
cessario prestare maggiore attenzione nel creare una espe-
rienza capace di attrarre il cliente. Lo shopper deve essere
soddisfatto, non obbligato all’acquisto.
Lo shopping del domani
La comune esigenza, per i canali offline e online, è tra-
sformare lo shopper da browser a buyer. Puntando, sotto-
linea GfK, su creatività, innovazione e rapidità di reazione.
La ragione è una: nel prossimo futuro non ci saranno canali
distributivi contrapposti. Digitale e fisico coesisteranno in
un sistema integrato di modalità di acquisto. Con l’assotti-
gliarsi dei confini fra i canali on e offline, i brick & mortar
apriranno negozi online per sopravvivere alla concorrenza
dei giganti dell’e-commerce, mentre i pure player apriran-
no punti di vendita fisici allo scopo di fornire un migliore
servizio ai loro clienti. Per continuare a prosperare, la di-
stribuzione dovrà investire per realizzare una “seamlessly
connected shopping experience” (esperienza di acquisto
senza soluzione di continuità, nella logica della distribu-
zione omnichannel), che si adatti ai nuovi stili di vita. “La
costruzione della store e brand loyalty sarà difficile quan-
to scalare il palo della cuccagna. I servizi dovranno essere
sempre disponibili, al momento giusto, e in quante più si-
tuazioni possibili. Occorre dunque cominciare a pensare in
logica di ‘physical availability’ (disponibilità fisica). In un
mondo globalizzato”, ha concluso Antonio Besana, “i mo-
delli conosciuti saranno sorpassati dagli eventi, e la previ-
sione delle tendenze di mercato sarà sempre più difficile.
Le strategie di investimento dovranno essere fluide, adatta-
bili a molteplici situazioni, con operazioni virtuali in grado
di seguire il business dove esso si sposterà. La sfida della
distribuzione sarà garantire e preservare il successo di pro-
dotti e servizi, indirizzando l’evoluzione dei comportamen-
ti dei consumatori. Ciò sarà possibile se saranno in grado di
anticipare la domanda futura. E per farlo sarà necessario
comprendere le implicazioni dell’oggi che modificheranno
i comportamenti di domani”.
segue
 dossier GfK

La connettività guida la crescita

A
evidenziare la connettività come driver della crescita è stato Enzo Frasio,
commercial director GfK, partendo da un dato: il mercato dei Technical GFK, LA SCHEDA
Consumer Goods nella sua totalità è ancora positivo, anche se in leggero
rallentamento. Il profondo cambiamento nelle abitudini dei consumatori Il Gruppo GfK da oltre 80 anni attraverso tre diverse ragioni sociali
ha contribuito a dare un nuovo assetto al settore, tenendo come focus prio- fornisce studi, analisi e ricerche ed che operano sotto l’unico brand GfK:
ritario alcuni temi quali la “connessione”, la "socialità”, la “condivisione”. Che compongono elaborazione dati sui mercati e sui si tratta di GfK Retail and Techno-
i driver della crescita di diversi comparti o per alcune famiglie di prodotti. Ma diviene comportamenti dei consumatori, a logy, IFR e GfK Eurisko.
strategico valorizzare questi elementi per collezionare performance di vendita ancora supporto del processo decisionale del- Le tre aziende operano con un or-
più efficaci. Sostenere o raccontare semplicemente che i Technical Consumer Goods siano le aziende clienti. E questo grazie alla ganico complessivo di 450 dipenden-
“connettibili” probabilmente non basta: lo dimostra quello che sta accadendo nel mondo competenza di oltre 13.000 esperti in ti, nella nuova sede eco-sostenibile di
dei grandi elettrodomestici, dove lavabiancherie connesse generano oggi il 9% del fattu- 100 paesi su scala mondiale. Via Tortona, a Milano, fornendo i pro-
rato, ma la connettibilità sembra essere una “feature aggiuntiva”, e non una vera risposta Il Gruppo GfK è presente in Italia pri servizi a oltre 900 aziende clienti.
a un bisogno ancora latente. Che merita di ricevere attenzione e risposte concrete.

16

Verso la casa "smart"
S
ul tema della Smart Home, GfK ha condotto una ricerca in otto Paesi, dalla
Cina agli Stati Uniti, dal Brasile all’Italia, con più di 8mila interviste rivolte
ad un campione rappresentativo degli utenti Internet. I dati di mercato re-
lativi alla vendita di prodotti legati alla Smart Home mostrano segnali di
crescita incoraggianti, ma forse non ancora ai livelli sperati. Le barriere,
soprattutto culturali, esistono e rimangono. L’offerta sembra non essere stata ancora
in grado di rispondere alle vere esigenze delle famiglie italiane, come ha sottolineato
Stefano Pironi, senior product manager, Market Opportunity & Innovation. Circa il 72%
degli italiani dichiara di essere interessato ad almeno un prodotto dedicato alla “casa
intelligente” e il dato appare in linea con il totale dei paesi analizzati (78%). Ma, dall’al-
tro lato, solo il 16% dichiara di avere una conoscenza approfondita della tecnologia
legata alla Smart Home e anche il possesso “consapevole” di prodotti smart appare ad
oggi piuttosto contenuto.
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hitech magazine
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Ma quali sono le leve che l’offerta deve muovere per attivare il tanto agognato “cam-
bio di passo”? Diviene allora importante parlare prima di tutto ai bisogni delle persone
e far capire come gli smart device possano migliorare la nostra vita di tutti i giorni,
attraverso un percorso di education volto a mettere in evidenza i benefici più tangibili.
Stando ai dati della ricerca condotta da GfK, sembrano essere tre i principali benefit
richiesti dal pubblico: comfort, control, cost saving. Le “3 c” che potrebbero veramen-
te segnare un cambio di marcia per il mercato. Unite al cosiddetto ‘paradigma della
semplicità’, dal momento che una Smart Home deve essere in grado di semplificare
l’enorme complessità che siamo costretti, quotidianamente, a dover gestire. Sempli-
cità che significa anche razionalizzazione: il consumatore si aspetta device in grado di
comunicare tra loro, anche se prodotti da brand differenti e con protocolli diversi, ed è
disposto anche a pagare per un’unica applicazione sul proprio smartphone in grado di
comandare tutta la propria casa.
segue
 dossier GfK
Il ruolo dei social media
I
l 71% degli italiani è online e la
frequenza di accesso alla rete
è tutt’altro che infrequente: il
79% degli italiani che naviga,
lo fa tutti i giorni. Sorprenden-
te è anche l’aumento di utilizzo del web
da parte degli over 55; oltre il 40% di
loro naviga e si nota un peculiare 6%
di essi che lo fa solamente dallo smart-
phone.
Interessante notare che la dinami-
ca “Mobile Only” è una tendenza già
osservata nei paesi a sviluppo online
ritardato (Africa). Il digital divide an-
cora esiste, ma è molto meno grande
di quanto siamo abituati a pensare.
Altrettanto degno di nota è il sorpasso
del mobile sul fisso per quanto riguar-
da il tempo speso online, che tra i più
giovani è già una realtà: nella fascia
d’età compresa tra i 14 e i 34 anni il
tempo speso connessi su smartphone/
fine
tablet (57%) ha infatti superato quel-
lo su desktop/notebook (43%). Come
spesso accade, i segmenti più giovani
della popolazione anticipano le ten-
denze future.
Questa la fotografia scattata da GfK e
illustrata da Giacomo Catanoso, senior
product Digital Market Intelligence.
Uno scenario che diventa strategico
per meglio comprendere le dinamiche
che stanno coinvolgendo il mondo dei
social network e la loro fruizione. Che,
a parte i motori di ricerca, sono tra i
siti più visitati: oggi sono circa 33 mi-
lioni gli italiani che frequentano e che
visitano almeno uno. Sorprende notare
come un terzo circa del tempo passato
online è proprio su questo tipo di siti,
e questo succede in maniera trasversa-
le alle fasce d’età. Gli utenti dei social
network sono un popolo che, oltre ad
essere importante per dimensioni, ha
18
alcune caratteristiche che lo rendono
particolarmente appetibile per brand
e aziende: si tratta di individui sempre
più connessi in mobilità, sempre meno
esposti ai mezzi di comunicazione tra-
dizionali e sempre più “protagonisti”
dei mezzi che utilizzano (logica 2.0).
É opportuno notare come il social net-
work sia un touchpoint che trasforma
i propri utilizzatori in veri e propri ca-
nali di comunicazione. Ciascuno con
un proprio palinsesto (i contenuti ge-
nerati), ciascuno appartenente ad una
“rete” (i propri contatti) e ciascuno ov-
viamente dotato di una vera e propria
audience.
Di qui la necessità di delineare e va-
rare, da parte delle aziende, una vera
e propria social media strategy. Una
delle domande più ricorrenti è questa:
i social media aiutano a vendere? GfK
dice sì. Ma a patto di avere alle spalle
Qual è il loro profilo?
hitech magazine
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una strategia ben studiata, corretta-
mente eseguita e attentamente con-
trollata. Senza dimenticare l’importan-
za di aggiornamento e investimento
per rimanere al passo con l’evoluzione
dei mezzi digitali.
Sono fondamentali azioni che ruotino
intorno ai quattro pilastri costituiti da
pianificazione, contenuti, monitoring e
aggiornamento. Non basta esserci, in-
somma. Non soltanto: in prospettiva si
deve tenere conto di alcuni trend inte-
ressanti che si stanno progressivamen-
te consolidando. Il social network van-
no interpretati anche come strumento
di pagamento (Social Pay) come già av-
venuto con WeChat in Cina. Da conside-
rare un aumento dei contenuti video e
ancor più in streaming live. Quindi, ol-
tre alla forza di facebook e Twitter, non
è da trascurare la crescita di Snapchat
soprattutto per le fasce più giovani.
Tempo online (%)
trascorso sui social
per fascia d'età
 il casoraee
focus
I dati del Centro di Coordinamento per i primi nove mesi del 2016
La raccolta
cresce del 14%
Presentati a Ecomondo i risultati relativi al periodo gennaio-settembre di quest’anno.
Netto l’incremento dei quantitativi dopo i risultati positivi dello scorso anno. Fra tutti, spicca il rialzo di R2, R4 e R5.
Forum Raee: “Fare sistema per raggiungere i target europei”
Serve una grande campagna
di comunicazione sociale
Il confronto tra le varie anime della filiera e un comune intento: lavorare in modo più compatto,
anche con le istituzioni, per qualificare la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici in vista del 2019.
La strada è ancora lunga. I tar-
get fissati dalla Direttiva Euro-
pea Direttiva Europea 2012/19/
UE sono ancora lontani. Difficile
centrare quelli previsti per fine
2016, che indicano come target
il ritorno del 45% della media
dell’immesso del triennio prece-
dente (alcune stime dicono che
siamo alla soglia del 40%), e del
65% entro il 2019.
L’Italia è ancora indietro, nono-
stante il recupero in atto proprio
nel corso di quest’anno.
In occasione di Ecomondo a
Rimini è andato in scena il tra-
dizionale Forum Raee – orga-
nizzato da Assoraee – durante il
quale i diversi protagonisti della
filiera hanno delineato il quadro
operativo e delle attività poste in
essere a seguito del Decreto 49 e
della definizione di quelli Attuati-
vi finora attivati (che ha snellito
talune procedure, soprattutto e
giustamente in favore del canale
retail), benché ne manchino an-
cora alcuni.
Il primo dato: secondo i dati
forniti dal Centro di Coordina-
mento Raee, la raccolta nei primi
nove mesi del 2016 è in sensibile
rialzo: un +14% rispetto al mede-
simo periodo del 2015 lascia ben
sperare (si veda approfondimen-
to a pagina 22). Tuttavia questi
indicatori non bastano guardan-
do alla prospettiva. Nell’ambito
del percorso identificato dalla
cosiddetta Economia Circolare
c’è ancora molto da fare. Se da
un lato l’impegno dei produttori
è sempre più teso alla creazione
e all’ideazione di prodotti con il
minor impatto ambientale, si de-
vono rilevare ancora svariate dif-
ficoltà. Il tema centrale riguarda
innanzitutto la necessità di censi-
re e controllare i flussi dei Raee,
affinché non prendano le strade
e i percorsi meno virtuosi. Que-
stione annosa. Indubbiamente
– come evidenziato da Utilitalia.
Associazione delle imprese idri-
che, energetiche e ambientali – la
situazione delle isole ecologiche
sta migliorando, anche se lenta-
mente in termini di capillarità
(anche se nel Nord la dislocazio-
ne è certamente più efficace che
nel Centro-Sud), ma si sta lavo-
rando per renderle più sicure. An-
che dai furti. Apprezzabile anche
lo sforzo per un maggiore e più
qualificato coinvolgimento degli
impianti di trattamento, che però
si trovano in difficoltà poiché
spesso e volentieri i Raee conferi-
ti sono ‘spogliati’ delle materie di
reale valore, quelle che consento-
no la remunerazione dello stesso
lavoro svolto.
E allora che cosa si deve fare?
Se da un lato la sinergia ormai in
atto tra queste diverse anime sta
generando un circolo virtuoso,
è fuori discussione che serve da
parte della politica e delle istitu-
zioni un intervento più efficace.
Specialmente in termini di co-
municazione e coinvolgimento
sociale. I cittadini, in sostanza,
hanno bisogno di essere informa-
ti sull’importanza di una raccolta
adeguata e differenziata dei ri-
fiuti elettrici ed elettronici. Così
come è avvenuta per quella dei
rifiuti urbani.
L’Italia è un Paese che, a ogni
minimo sospiro, tira in ballo il
tema ambientale e della sosteni-
bilità – l’adesione, quanto meno
verbale, alle domeniche a piedi
o della chiusura dei centri stori-
ci al traffico è sintomatica – ma
che poi segna il passo su questio-
ni non meno fondamentali come
lo smaltimento dei Raee. Che si
confermano pericolosi e nocivi se
trattati in maniera non adeguata.
Fino a quando non verranno in-
gaggiati i cittadini, se non saran-
no informati che queste apparec-
chiature in disuso – anche quelle
di piccole dimensioni, leggi alla
voce (servizio ‘Uno contro zero’)
- devono essere conferite in ma-
niera idonea alle discariche o ai
punti vendita specializzati – evi-
tando, come spesso accade con le
lampadine di inserirle nei sacchi
dell’indifferenziato – il sistema
resterà incartato. E dovrà farsi
carico di costi superiori, proprio
perché il tasso di inquinamento –
per uno scorretto smaltimento –
continuerà a impennarsi.
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C
Dal nostro inviato a Rimini Riccardo Colletti
ose buone dal mondo Raee. Nei primi nove
mesi del 2016 continua ad aumentare e in
maniera apprezzabile la raccolta differen-
ziata dei rifiuti elettrici ed elettronici in
Italia. I dati elaborati dal Centro di Coordi-
namento presentati in occasione della Fiera Ecomondo
di Rimini in occasione del Forum Raee, dedicato alla
circolarità delle risorse nel settore delle apparecchia-
ture elettriche, mostrano una netta crescita a conferma
dell’inversione di tendenza già registrata nei due anni
precedenti.
Dopo il +8% ottenuto nel 2015, i primi nove mesi del
2016 proseguono il trend positivo della raccolta, con un
quantitativo complessivo di 210.930 tonnellate di Raee,
pari a +14% rispetto allo stesso periodo dell’anno pre-
cedente. In aumento anche la raccolta a livello di singo-
lo raggruppamento, con un incremento a doppia cifra
di R2 (+35%), che comprende Grandi Elettrodomestici
quali lavatrici, forni elettrici, lavastoviglie, R4 (+18%),
dedicato ai piccoli elettrodomestici come cellulari, ta-
blet, frullatori e R5 (+22%), il raggruppamento delle
sorgenti luminose. R1 (Freddo e Clima) segna un +8%,
mentre l’unico comparto in cui diminuisce la raccolta è
R3 (Tv e Monitor) con un -2%, dato in linea con l’anda-
mento di questo settore negli ultimi anni.
Dunque, in generale, una buona performance che ci
si augura possa proseguire nel trend anche per l’ultimo
trimestre dell’anno 2016.
Ma non solo. In occasione di Ecomondo, il Cdc ha
presentato anche i dati relativi agli Impianti per il trat-
tamento adeguato dei Raee. 957 le strutture, così di-
stribuite: 473 nelle regioni del Nord Ovest, 196 nelle
regioni del Nord Est, 149 nelle regioni del Centro e 139
nelle regioni Sud e Isole.
Nel 2015 a fronte di 883.882 tonnellate di Apparec-
chiature elettriche ed elettroniche immesse sul merca-
to, gli impianti autorizzati hanno trattato 329.460 ton-
nellate di Raee suddivise nei cinque Raggruppamenti,
di cui 259.574 tonnellate provenienti da rifiuti elettrici
ed elettronici domestici e 69.886 tonnellate da quelli
professionali.
Questi dati permettono di monitorare la situazione
del Paese alla luce dei nuovi obiettivi di raccolta sta-
biliti dalla Direttiva Europea 2012/19/UE a salvaguar-
dia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente
e della salute umana. L’Italia nel 2015 ha raggiunto un
tasso di trattato del 36% per i rifiuti elettrici ed elettro-
nici domestici, a fronte del target europeo che prevede
il ritorno del 45% della media dell’immesso del trien-
nio precedente entro il 2016 e del 65% entro il 2019.
A livello nazionale bisognerà incrementare gli sforzi in
vista del 2019, in quanto il Paese risulta lontano dagli
obiettivi 2016, potendo ipotizzare di raggiungere un ri-
torno del 40% per l’anno in corso, dato inferiore di 5
punti percentuali rispetto all’obiettivo prefissato.
“Ricordiamo che dallo scorso 14 novembre entra nel-
la piena operatività l’Accordo di Programma relativo al
trattamento dei Raee domestici che il Centro di Coor-
dinamento ha sottoscritto assieme alle Associazioni di
categoria che rappresentano le aziende del trattamento
(Assoraee, Assorecuperi e Assofermet)”, ha commenta-
to Giancarlo Dezio, presidente del Centro di Coordina-
mento Raee. “La condivisione di comuni aspettative per
un innalzamento a livello qualitativo del trattamento
dei rifiuti elettrici ed elettronici, unito a una sempre
maggior qualità dei materiali che vengono recuperati,
sono stati alla base dell’impostazione del nuovo Accor-
do, che prevede anche una nuova e più impegnativa fase
di accreditamento. Lo sforzo ingente profuso dal Centro
di Coordinamento Raee e da tutti coloro che hanno col-
laborato per rendere operativo questo sistema merita il
nostro riconoscimento e rappresenta un punto di par-
tenza virtuoso in vista dei prossimi obiettivi europei”.
 il casoraee
focus
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‘Uno contro zero’:

accordo tra Remedia e Aires
Obiettivo dell’intesa è offrire al cittadino un servizio conforme alla legge e virtuoso sotto il profilo ambientale.
Incrementando la raccolta di rifiuti elettronici di piccolissime dimensioni per rispondere adeguatamente alle richieste europee.

L
a firma a Rimini in occasio-
ne di Ecomondo 2016. Aires,
Associazione Italiana Retai-
ler Elettrodomestici Specia-
lizzati, e Remedia, fra i prin-
cipali Sistemi Collettivi italiani no-profit
per la gestione eco-sostenibile dei Raee,
rifiuti da impianti fotovoltaici, pile e ac-
cumulatori, hanno siglato un accordo
volto a incentivare la raccolta e l’avvio al
riciclo dei Paes (Piccole Apparecchiatu-
re Elettroniche Domestiche) attraverso
il servizio ‘Uno contro Zero’, gestito da
Remedia.
Al fine di incrementare la raccolta di
questa speciale tipologia di rifiuti elet-
tronici, Aires ha scelto il Consorzio Re-
media, che prevede di gestire nel 2016
oltre 60mila tonnellate di rifiuti elettrici
ed elettronici, a garanzia per i consuma-
tori della corretta gestione delle appa-
recchiature a fine vita raccolte nei punti
vendita degli associati della stessa Aires.
L’accordo offrirà progressivamente un
servizio integrato di raccolta a tutti gli
associati – appartenenti ai marchi Eu-
ronics, Expert, Trony-Sinergy e Unieu-
ro – con circa 1.500 punti vendita fisici.
Remedia e Aires intendono inoltre sensi-
bilizzare l'opinione pubblica al rispetto
dell'ambiente e a un corretto smaltimen-
to dei Raee. In quest'ottica, verranno
attuate campagne di comunicazione ad
hoc per i consumatori. Pertanto nei punti
vendita delle insegne associate ad Aires
saranno installati appositi box – traspa-
renti a libero servizio – per il deposito da
parte dei consumatori (e dunque un’op-
portuna raccolta) dei Paed.
I rifiuti elettrici ed elettronici, raccolti
nei punti vendita delle insegne associa-
te ad Aires, saranno conferiti presso gli
impianti scelti da Remedia, che conta
un network di centri specializzati all’a-
vanguardia a livello nazionale nel trat-
tamento di rifiuti tecnologici (sia da ap-
parecchiature elettriche ed elettroniche,
sia da pile e accumulatori portatili). Que-
sto garantirà standard di qualità elevati
anche grazie all’utilizzo delle migliori
Da sinistra: Alessandro Butali, presidente di Aires
e Danilo Bonato, direttore generale di Remedia
tecnologie impiantistiche, con particola-
re riferimento al recupero di materiali e
agli aspetti legati alla sicurezza ambien-
tale.
Tutti i piccoli apparecchi elettronici
– come un vecchio cellulare, un piccolo
elettrodomestico o ogni altro prodotto
elettronico di dimensioni inferiori ai 25
centimetri – possono essere conferiti dai
consumatori presso i punti vendita di al-
meno 400 metri quadrati, senza obbligo
di acquisto di un prodotto nuovo.
Efficace strategia per incentivare la
raccolta di questa speciale tipologia di
rifiuti, il modello di raccolta Uno contro
Zero è in costante diffusione in tutta Eu-
ropa, di pari passo con il progresso della
tecnologia, ad esempio, di smartphone
e tablet, e può contribuire in maniera
decisiva all’incremento della quantità di
Raee gestiti. Entro il 2019, infatti, il no-
stro Paese dovrà raggiungere gli obietti-
vi imposti dall’Unione Europea: gestire
l’85% sul totale dei rifiuti elettrici ed
elettronici generati dalle famiglie italia-
ne oppure il 65% delle apparecchiature
immesse sul mercato.
Nella raccolta dei Paed, l’Italia sconta
purtroppo un certo ritardo e i tassi di ri-
torno si attestano su livelli ancora trop-
po bassi. Come stimato da Remedia, le
tonnellate di rifiuti di Paed avviati al rici-
clo sono circa 37mila ogni anno a fronte
di un immesso sul mercato pari a 22mila
tonnellate. Il tasso di raccolta di queste
apparecchiature continua a essere tra i
più bassi d’Europa: 1 kg ogni 6 acquistati
in Italia, contro una media di 1 kg ogni
4 a livello europeo. “Questo accordo ri-
entra nel più ampio percorso che stiamo
attuando per rispondere agli obiettivi
europei in materia di riciclo di rifiuti tec-
nologici”, ha spiegato Danilo Bonato, di-
rettore generale del Consorzio Remedia.
“Ringraziamo Aires per la disponibilità
e l’entusiasmo messo in campo nel sup-
portarci in questo importante progetto,
dimostrando in modo concreto la volon-
tà dei grandi brand della distribuzione
specializzata di contribuire attivamente
alla tutela dell’ambiente. Grazie al servi-
zio ‘Uno contro Zero’, gli associati Aires
insieme a Remedia avranno un ruolo
fondamentale per il raggiungimento di
risultati sempre migliori, anche per i ri-
fiuti elettronici di piccole dimensioni, in
linea con i dati più generali della raccol-
ta dei Raee di cui, per il 2016, stimiamo
una crescita del 70% rispetto all’anno
precedente”. Alessandro Butali, presi-
dente di Aires, ha commentato: “Siamo
convinti che, con una corretta gestione
del sistema di ritiro dei Raee e una buo-
na campagna informativa rivolta a clien-
ti e operatori, sarà possibile raggiungere
gli ambiziosi traguardi richiesti dall’Eu-
ropa. L’accordo con Remedia risulta, in
questo scenario, essenziale al fine di ga-
rantire a tutti gli associati gli strumenti
giusti per affrontare nel modo migliore
questa importante sfida. La strada è lun-
ga, l’adeguamento al decreto emanato a
luglio è appena cominciato e comporta
un notevole sforzo da parte della distri-
buzione tutta, che di fatto assume un
ruolo nuovo, con tutte le conseguenze,
anche logistiche, che questo comporta.
Ma siamo pronti e questa collaborazio-
ne con Remedia garantisce un prezioso
supporto alle nostre imprese”.
Augusto Zumbo
entra in Remedia
Augusto Zumbo (nella foto) entra in
Remedia, all’interno dello staff di Reme-
dia TSR, società operativa del Consorzio
attivo nella gestione dei rifiuti da ap-
parecchi elettrici ed elettronici, con la
qualifica di direttore generale. Remedia
TSR sta ampliando in modo costante la
propria presenza sul mercato, offrendo
alle aziende servizi di gestione integra-
ta dei rifiuti, che includono consulenza
operativa, progettazione di soluzioni
personalizzate e supporto amministra-
tivo. Proprio al fine di
sostenerne i program-
mi di sviluppo, la guida
di Remedia TSR è stata
affidata ad Augusto
Zumbo, con 25 anni di
esperienza nel mondo
delle telecomunicazio-
ni, dell’IT e dei servizi
in aziende come Motorola, Acer, Wind
e Sony Mobile. “Augusto Zumbo ha una
conoscenza approfondita del settore in-
dustriale a cui Remedia fa riferimento e
ha condiviso in passato il percorso intra-
preso dal nostro consorzio, avendo fatto
parte del suo consiglio di amministra-
zione”, spiega Danilo Bonato, presidente
di Remedia TSR e direttore generale di
Consorzio Remedia. “La scelta di un ma-
nager esperto e riconosciuto sul mercato
come Augusto testimonia la qualità del
progetto che stiamo costruendo, e pone
Remedia TSR al centro di un processo
di trasformazione del settore della ge-
stione dei rifiuti, sempre più industria di
primaria importanza caratterizzata da
investimenti in innovazione e da modelli
circolari di valorizzazione delle risorse”.
Di Remedia fanno parte oggi 1.500 pro-
duttori di apparecchiature elettriche, e
nel 2016 il Consorzio prevede di tratta-
re nelle sue attività di raccolta e riciclo,
56mila tonnellate di Raee, in crescita del
70% rispetto al 2015.

L'iniziativa realizzata da Cobat

Il riciclo? Un gioco da ragazzi

A Ecomondo lo spazio del Consorzio Nazionale Raccol-
ta e Riciclo è stato dedicato ai bambini: sulle pareti dello
stand hanno potuto costruire la loro città sostenibile.
La fantasia (dei bambini) al potere. Armati di sticker,
matite e colori, i più giovani sono stati chiamati a dise-
gnare la città ideale del futuro, sostenibile, pulita e a mi-
sura di bambino. Per farlo, hanno avuto a disposizione
– come una grande tela – le pareti dello stand di Cobat a
Ecomondo, fiera internazionale del recupero di materia
ed energia e dello sviluppo sostenibile, in scena a Rimini
dall’8 all’11 novembre.
Il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo lavora da ol-
tre 25 anni per un’Italia a rifiuti zero, dando una nuo-
va vita ai prodotti tecnologici che non usiamo più. Pile,
batterie, computer, smartphone, elettrodomestici, mo-
duli fotovoltaici: sono tantissimi i beni che utilizziamo
ogni giorno e che, a un certo punto, vittime dell’usura o
dell’incessante corsa all’innovazione, finiscono il loro ci-
clo di vita. Una miniera di nuove materie prime che pos-
siamo e dobbiamo sfruttare di più. Perché ce lo chiede
l’Europa e, soprattutto, per il bene del nostro Paese.
“L’economia circolare", ha spiegato Giancarlo Moran-
di, presidente di Cobat, "è prima di tutto una rivoluzione
culturale. L’Italia ha già raggiunto risultati importanti,
facendo di necessità virtù la storica mancanza di mate-
rie prime. Ora però serve un passo in avanti. Ed è per
questo che ci rivolgiamo ai più giovani: a loro chiedia-
mo di disegnare il futuro, le città in cui piacerebbe loro
vivere. Ogni città, scriveva Italo Calvino", ha proseguito
Giancarlo Morandi, "riceve la sua forma dal deserto a cui
si oppone. La nostra città ideale si oppone al deserto del-
lo spreco e assume la forma perfetta di un cerchio, in cui
tutto, anche quello che tradizionalmente viene conside-
rato il brutto, lo scarto, torna a essere bello prendendo
una nuova forma. Grazie al riciclo.”
Lo stand di Cobat è diventato in questo modo uno spa-
zio aperto ai più piccoli, protagonisti dell’economia cir-
colare che Ecomondo racconta da 20 anni. Il Consorzio
Nazionale Raccolta e Riciclo ha accolto le scolaresche di
Rimini, e tutti i bambini che hanno voluto partecipare. E
ha consegnato dei kit di matite colorate e adesivi attac-
ca-stacca che rappresentano pezzi di città sostenibile. È
poi toccato a loro utilizzare il materiale per decorare la
parete principale dello stand e creare piccoli capolavori
di economia circolare che sono stati diffusi sui canali so-
cial di Cobat con l’hashtag #disegniamoilfuturo.
Raffaella Cordera

22
 eldom
Intervista a tutto campo con il presidente, Roberto Saccone
“Sessant’anni nel segno
dell’innovazione”
Nata nel 1956, Olimpia Splendid è tra i leader nel comparto climatizzazione.
Rappresenta un’eccellenza italiana per tecnologia e design. E continua a crescere.
I risultati raggiunti, le strategie per il futuro, l’evoluzione del mercato.
LG Centum System:
una gamma da record
La nuova linea comprende la lavatrice con motore Direct Drive e i frigoriferi con compressore
I
Inverter Linear. E offre un programma di assistenza totale e gratuita di dieci anni.
nnovazione e affidabilità, certificate
da un programma di assistenza totale
e gratuita di dieci anni. Così LG pre-
senta sul mercato europeo la nuova
linea Centum System che comprende,
oltre alla lavatrice con motore Direct Drive, an-
che una gamma di frigoriferi caratterizzati dal
compressore Inverter Linear.
Il frigorifero combinato aumenta significa-
tivamente l’indice di efficienza energetica av-
valendosi della classe A+++ -30%, mentre il
modello side-by-side si posiziona nella classe
energetica A+++ -10 %. Queste classi energeti-
che sono raggiunte grazie all’im-
plementazione del compressore
Lineare Inverter, certificato per
20 anni dall’ente tecnico scien-
tifico tedesco, Verband der
Elektrotechnik Elektronik Infor-
mationstechnik (VDE).
Nella lavatrice invece l’aumen-
tata efficienza riduce il consumo
di energia del 60%, ben al di
sotto della soglia richiesta per
la certificazione A+++, la più alta
classe di efficienza energetica in
Europa.
La lavatrice usa un innovativo
sistema di sospensioni di ispira-
WMF: arriva in Italia
la griglia da tavolo Kitchen Minis
Si arricchisce la gamma WMF KitchenMinis, ideata
per soddisfare le esigenze di piccole famiglie o single,
grazie alle dimensioni contenute dei suoi prodotti, che
consentono un minore assorbimento energetico senza
perdere prestazioni e qualità. La new entry con brand
WMF, distribuito in Italia da Fowa, è una griglia da ta-
volo per due persone, che può essere utilizzata per gri-
gliare carni e verdure insieme senza che entrino in con-
tatto tra loro. Il controllo della temperatura è variabile
e l'apparecchio è dotato sia di un led luminoso per in-
dicare il raggiungimento del calore richiesto, sia di una
piastra di riscaldamento antiaderente rimovibile per
permette la facile pulizia anche in lavastoviglie, mentre
la base della griglia è in materiale Cromargan. Grazie al
trattamento antiaderente non è necessario l’utilizzo di
olio o grassi per grigliare pesce, carne e verdure. Carat-
terizzata da forme moderne, la griglia ha una potenza
di 1.000 W; rispetto alla griglia famigliare Lono occupa
il 69% in meno in termini di spazio, ed è in grado di
risparmiare il 51% di energia in meno.
Disponibile dal mese
di novembre ad un
prezzo consigliato
di 79.99 euro con
sette anni di garanzia
convenzionale Fowa.
hitech
magazine
zione automobilistica, per ridurre al minimo le
vibrazioni e aumentare l’affidabilità, certifica-
ta dai 10 anni di assistenza totale e gratuita su
tutta la macchina e da 20 anni di garanzia sul
motore Direct Drive delle lavatrici della linea
Centum System.
La presenza di un’ulteriore tecnologia, quel-
la TurboWash, permette di portare a termine
un intero ciclo di lavaggio in soli 49 minuti ed
estende anche l’efficienza al consumo di acqua
ed energia grazie a un utilizzo, inferiore del
17% per ogni ciclo di lavaggio rispetto alle la-
vatrici standard. Proprio su una lavatrice Cen-
tum System in movimento è stato
costruito il castello di carte da
gioco più alto del mondo e, per
evidenziare le basse vibrazioni
della macchina, è stato realizzato
un video che documenta i diversi
processi seguiti per il raggiungi-
mento del record. Un ulteriore
record mondiale è stato inoltre
raggiunto utilizzando 18.072
lampadine per creare la più
grande immagine di lampadina
e illuminandola con l’energia ri-
sparmiata nell’arco di un anno da
un solo frigorifero.
Francesca Radaelli
La guida pratica
per buyer e retailer
FOCUS
COTTURA
Tutte le novità
da mettere a scaffale
• da pagina 26 a pagina 30 •
23
U
na storia di innovazione,
design e tecnologia made
in Italy. È quella celebrata
da Olimpia Splendid che
festeggia nel 2016 il suo
60esimo anniversario. Fondata nel 1956
a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia,
l’azienda ha oggi il proprio headquarter
nello stabilimento di Cellatica (Brescia),
mantiene a Gualtieri il polo logistico per
il mercato nazionale ed è presente in ol-
tre 45 paesi nel mondo. Un’avventura
cominciata da una ditta di lattoneria che,
attraverso il lancio di prodotti rivoluzio-
nari, ha portato il Gruppo a occupare una
posizione leader nel comparto della cli-
matizzazione. Un'avventura che continua
anche oggi, nel segno dell’innovazione. Ne
abbiamo parlato con il presidente, l’inge-
gner Roberto Saccone.
Nel 2016 Olimpia Splendid ha com-
piuto 60 anni. Ripercorriamo le tappe
principali della storia dell’azienda.
Come è cominciato tutto?
Olimpia Splendid nasce nel 1956, per
iniziativa del cavaliere Evilio Marchesi.
Siamo a Gualtieri, in provincia di Reggio
Emilia, e tutto comincia da una picco-
la impresa artigiana specializzata nella
lattoneria che ben presto allarga la sua
produzione anche all’ambito delle cuci-
ne economiche a legna e apparecchi di
riscaldamento, assumendo dimensioni
industriali. Siamo in un distretto, quello
emiliano, che negli anni 60-70 vede una
vera fioritura di imprese specializzate in
questo campo. Anche grazie alla crisi pe-
trolifera, che determina un aumento nella
richiesta di stufe a legna e di cucine a gas
e kerosene. La svolta arriva negli anni 80,
determinata in parte dalla fine del perio-
do di crisi e dal conseguente crollo del
mercato delle cucine a legna.
Proprio in questi anni Olimpia Splen-
did decide di allargare il business alla
climatizzazione. Ed è allora che la fa-
miglia Saccone entra in contatto con
l’azienda…
Esattamente. Alla guida di Olimpia
Splendid subentrano i figli del cavalier
Marchesi, che proseguono il percorso di
crescita, immettendo sul mercato i primi
condizionatori portatili. All’epoca io mi
occupavo di vendita di piccoli (...)
segue a pagina 24
Braun: spot ‘Real Iron Man’
dedicato ai nuovi sistemi stiranti
Braun, brand del Gruppo De’Longhi specia-
lizzato nella produzione di piccoli elettrodome-
stici, ha presentato lo spot “Real Iron Man” per
supportare il lancio della nuova linea di sistemi
stiranti. Un messaggio pubblicitario che, oltre a
presentare i nuovi prodotti per lo stiro, tradu-
ce con una formula
inusuale e finora mai
esplorata dal brand,
le caratteristiche dei
ferri Braun – ossia
tecnologia e bellezza,
dettagli contempora-
nei, design ed ergo-
nomia, facilità d’uso – tramite il concept di “vero
uomo d’acciaio”. Un unico spot, declinato in due
video (da 30’’ o 20’’), che è in comunicazione da
fine ottobre fino a tutto il mese di novembre; in
onda durante le interruzioni pubblicitarie delle
principali trasmissioni d’intrattenimento e di
informazione oltre che sulle principali piatta-
forme social media. Coinvolte nella pianifica-
zione le reti Rai (Rai 1, Rai 2), Mediaset (Canale
5, Italia 1, La5, Rete 4), Discovery (Real Time,
Nove, Giallo, Animal Planet), il digitale terrestre
con Sky (tv8, cielo).
 eldom
segue a pagina 23
“Sessant’anni nel segno dell’innovazione”
Roberto Saccone
(...) elettrodomestici a Brescia e guardavo con molto interesse
all’opportunità che il business della climatizzazione poteva rap-
presentare, per contrastare la sempre più pressante concorren-
za proveniente dai produttori asiatici. Inizia così la mia avven-
tura con Olimpia Splendid, attraverso l’acquisizione delle prime
quote societarie: nel 1989 la mia famiglia sale al 50%, fino ad
arrivare nel 1999 a rilevare il 90% dell’azienda. L’attività bre-
sciana e quella di Gualtieri si fondono a costituire un gruppo uni-
co, all’interno del quale la produzione di piccoli elettrodomestici
viene dislocata a Brescia mentre la climatizzazione a Gualtieri.
È stata questa dunque la grande svolta nella storia di
Olimpia Splendid?
Si è trattato sicuramente di un momento decisivo, sia sotto il
profilo della capitalizzazione societaria, sia nell’ottica di impri-
mere un nuovo impulso agli investimenti nonché un’impostazio-
ne più manageriale a una realtà che, pur contando su una buona
rete vendita, aveva mantenuto una gestione familiare. In Olimpia
Splendid entra anche un nuovo know how, non solo sul versante
del piccolo elettrodomestico, ma anche della climatizzazione. La
mia famiglia vantava infatti un’importante esperienza nel setto-
re dell’arredamento e ha avuto il merito di introdurre la cultura
del design e dell’arredo in un campo in cui, fino a quel momento,
si era curato solo l’aspetto della funzionalità. Per la prima vol-
ta abbiamo iniziato a prestare attenzione anche all’integrazione
dei diversi apparecchi all’interno dell’ambiente domestico, dal
punto di vista estetico e di design. Un tratto, questo, che ora è
tra quelli che maggiormente contraddistinguono sul mercato i
prodotti a brand Olimpia Splendid.
Un brand che negli anni Novanta si afferma soprattutto
nel business della climatizzazione…
Grazie all’immissione sul mercato di una serie di prodotti in-
novativi e rivoluzionari. Da Grillo e Windy, i primi climatizzatori
portatili capaci di rinfrescare l’ambiente senza bisogno di acqua,
fino alla rivoluzione Unico, il primo climatizzatore senza unità
esterna, che rappresenta anche oggi uno dei prodotti simbolo di
Olimpia Splendid, rilanciato e declinato in differenti modelli. E
poi il lancio di Issimo, il portatile che è davvero portatile sotto il
profilo della leggerezza e maneggevolezza, e di tante altre novità.
Come è cambiato il mercato della climatizzazione in que-
sti ultimi decenni?
La grande svolta è stata alla fine degli anni 80, quando il com-
parto climatizzazione ha iniziato ad entrare anche nel mondo
consumer, attraverso i prodotti portatili e split. La commercia-
lizzazione di questi apparecchi in grande distribuzione ha im-
presso un forte sviluppo al mercato e nei primi anni Duemila
le vendite del comparto hanno toccato quota 2 milioni di pezzi:
un risultato davvero sorprendente se si considerano i numeri di
qualche decennio prima. Oggi quello della climatizzazione è un
mercato maturo, forse non ancora saturo ma vicino alla satura-
zione, fortemente caratterizzato dalla componente della stagio-
nalità. E che oggi si trova a dover fare i conti con la sfida della
multicanalità.
Quali i principali comparti in cui si articola il vostro busi-
ness oggi? Quanto pesa ciascuno sul fatturato totale dell’a-
zienda?
Oggi la climatizzazione costituisce il business di punta dell’a-
zienda, e pesa per il 70% circa sui volumi di vendita totali. Come
già accennato, il nostro cavallo di battaglia è Unico, il climatiz-
zatore senza unità esterna che commercializziamo anche nelle
versioni Twin e Air e di cui proprio quest’anno abbiamo lanciato
il modello migliore di sempre: Unico Air Inverter. Siamo attivi
poi nel comparto della deumidificazione e umidificazione, che
rappresenta circa il 6-8% del nostro fatturato, mentre il 12%
del volume d’affari di Olimpia Splendid è costituito dalla parte
dell’impiantistica idro-termo sanitaria. Continuiamo poi a por-
tare avanti uno dei business ‘storici’ del brand, quello del riscal-
damento elettrico, delle stufe a gas e a pellet, che incide per il
10% circa sul fatturato totale dell’azienda, e all’interno del quale
stiamo portando ulteriore innovazione. Puntiamo molto infatti
su un prodotto molto particolare e innovativo: il lenzuolo scalda-
letto Dolcenotte, a cui proprio in questi mesi abbiamo deciso di
dedicare un’articolata campagna di marketing.
Quanto incide invece l’export sul fatturato totale di Olim-
pia Splendid?
Oggi realizziamo il 65% circa dei nostri profitti in Italia, l’este-
ro pesa per il 35% ma in prospettiva puntiamo a consolidare il
business nei mercati di esportazione, europei e non, anche at-
traverso l’apertura di nuove filiali. Attualmente i nostri prodotti
sono esportati in tutto il mondo, non solo in Europa ma anche in
Brasile e in Australia per esempio. In alcuni Paesi ci appoggia-
mo agli importatori, in altri presidiamo il mercato direttamen-
te attraverso una nostra rete di agenti. Fuori dall’Italia, siamo
particolarmente forti in Spagna e Francia: attraverso le filiali di
Madrid e Parigi realizziamo circa un terzo dell’intero business
estero. Strategicamente puntiamo a sviluppare ulteriormente la
nostra presenza diretta all’estero, consolidando ulteriormente
l’azienda.
Quali sono i tratti caratterizzanti dei prodotti Olimpia
Splendid? Quali i punti di forza del brand?
Sicuramente un tratto distintivo è l’attenzione all’estetica e al
design, che fa dei nostri apparecchi veri e propri elementi di ar-
redo. Ogni nuovo prodotto nasce da un progetto al quale collabo-
rano non solo i dipartimenti di R&D e il marketing strategico, ma
anche i team di designer, esterni all’azienda, che selezioniamo
attentamente privilegiando i giovani professionisti. Altro valore
che distingue sul mercato il brand Olimpia Splendid è l’attenzio-
ne all’innovazione. Proprio Unico costituisce uno degli esempi
più significativi in questo senso: nel corso di sessant’anni di sto-
ria abbiamo introdotto delle vere e proprie rivoluzioni nel busi-
ness della climatizzazione. E continueremo a farlo anche in fu-
turo, investendo su tecnologie che privilegiano comfort acustico
e riduzione dei consumi energetici, senza trascurare l’estetica.
Manca poco più di un mese alla fine del 2016. Come è an-
dato il business nell’anno del vostro 60esimo?
Il 2016 è stato un ottimo anno per Olimpia Splendid, partito
davvero alla grande nei primi mesi, per poi rallentare legger-
mente durante l’estate, che dal punto di vista meteorologico non
si è rivelata particolarmente favorevole al business della clima-
tizzazione. In ogni caso, prevediamo di chiudere l’anno con un
buon incremento di fatturato, del 20% circa. Il 2015 si era chiuso
a 47 milioni di euro, a fine 2016 ci aspettiamo di raggiungere i
56 milioni.
Progetti e auspici per il futuro: su quali ambiti intendete
concentrare gli investimenti nei prossimi mesi? E a lungo
termine quali sono le strategie dell’azienda?
Il comparto climatizzazione rimane il nostro focus principale,
siamo leader in Italia e continueremo a presidiare il comparto
attraverso il lancio di nuovi prodotti e innovazioni. Contestual-
mente, stiamo allargando la nostra offerta a nuove tipologie di
prodotto, come il lenzuolo riscaldante Dolcenotte che citavo pri-
ma. Distinguendoci ancora una volta rispetto alla concorrenza,
continuando ad innovare come nel nostro Dna e puntando stra-
tegicamente su tutto ciò che rientra nell’idea di comfort domesti-
co. In continuità con il payoff aziendale: ‘Home of comfort’.
In questa prospettiva, qual è il suo giudizio sull’andamen-
to generale del business e sulle dinamiche che attraversano
ora il mercato del piccolo elettrodomestico? Quali sfide si
profilano all’orizzonte?
Sicuramente una delle grandi sfide di oggi è la gestione della
multicanalità, con cui tutti gli operatori, dall’industria ai retai-
ler, sono chiamati a confrontarsi. Ormai è una realtà, che occorre
però gestire nel modo giusto. Soprattutto, a mio avviso, facendo
attenzione a non perdere il valore aggiunto che il negozio fisi-
co può offrire al business, attraverso una relazione di vicinanza
con il consumatore. I nostri sono prodotti che hanno bisogno di
essere visti, raccontati e spiegati. E solo in un punto vendita fisi-
co è possibile farlo al meglio. Per questo Olimpia Splendid pre-
sta sempre una particolare cura agli allestimenti e alle attività
in store. Per questo abbiamo avviato campagne che invitano i
consumatori a toccare con mano e provare i nuovi prodotti che
lanciamo sul mercato, come la promozione soddisfatti o rimbor-
sati attiva in queste settimane su Dolcenotte. Per questo vorrei
lanciare a tutto il mondo della distribuzione un appello a tenere
duro. E a sfruttare al meglio tutti i vantaggi che il negozio fisico
può garantire rispetto alle vendite online.
24
hitech magazine
anno 7 - numero 13 - 30 novembre 2016
www.hitechweb.info
newsline
LG: nuovi microonde
con tecnologia Smart Inverter
Design minimalista e performance. Sono
questi i punti di forza dei nuovi microonde
firmati LG, che offrono il massimo in termini
di affidabilità e prestazioni grazie alla tecno-
logia Smart Inverter che assicura i migliori
risultati in cucina, sia nella cottura sia nel
riscaldamento e nello scongelamento dei
cibi. La nuova linea denominata LG NeoChef
nasce dall’unione di tecnologie brevettate ed
è pensata per chi, pur avendo poco tempo a
disposizione, non vuole rinunciare ai sapori
della buona tavola ed è alla ricerca di un vali-
do alleato sia per scongelare cibi precotti, sia
per cucinare partendo da zero, sostituendo
completamente il forno tradizionale. La tec-
nologia Smart Inverter garantisce lo sconge-
lamento veloce e il riscaldamento uniforme
del cibo, accorciando pertanto fino al 60%
i tempi di cottura grazie all’assenza dei tra-
dizionali “stacchi” On/Off e al perfetto con-
trollo della potenza. Ma non solo. Fa anche
in modo che le microonde non scaldino solo
la parte superficiale degli alimenti ma creino
un caldo uniforme che scongela anche il cuo-
re dei cibi.
Philips pubblica i risultati
del terzo trimestre 2016
Nel terzo trimestre dell'esercizio fiscale 2016
Philips registra un totale di vendite pari a 5,9
miliardi di euro con un miglioramento del 14%
dell’Ebita rettificato, pari a 649 milioni di euro,
e un utile netto di 383 milioni di euro, in cresci-
ta del 18%. Al contempo, l’utile netto ammonta
a 383 milioni di euro, rispetto ai 324 milioni
di euro del Q3 2015. “Sono soddisfatto del 5%
di crescita comparabile delle vendite e dell’au-
mento dell’8% degli ordini relativi al portafoglio
HealthTech che abbiamo ottenuto nel terzo tri-
mestre”, ha commentato Frans van Houten, ceo
di Royal Philips. “Nel complesso abbiamo regi-
strato un 2% di crescita delle vendite compara-
bili, mentre i miglioramenti operativi dei seg-
menti Personal Health e Diagnosis&Treatment,
combinati con la prosecuzione dei migliora-
menti di Philips Lighting, hanno condotto a un
incremento di 120 punti base nel margine Ebita
rettificato del Gruppo Philips”.
De’Longhi, pubblicati i risultati
finanziari al 30 settembre
Il consiglio di amministrazione di De'Lon-
ghi ha approvato i risultati consolidati al 30
settembre 2016. Il Gruppo migliora la profit-
tabilità grazie alle azioni selettive su mercati e
famiglie di prodotto, nonostante le sfavorevoli
condizioni ambientali in alcune importanti
aree geografiche e un impatto valutario nega-
tivo. Nei primi nove mesi del 2016, l’Ebitda è in
crescita a 154,5 milioni di euro, pari al 13,3%
dei ricavi, che sono in flessione del -4,6% (-2%
a livello organico), nonostante la crescita delle
macchine per il caffè espresso automatiche e
manuali e i continui progressi di Braun, so-
prattutto in nord America. L’utile netto è in au-
mento di 9,6 milioni di euro (+15,4%).
focus cottura
Così cambia
la cucina
degli italiani
Piani a induzione e forni con nuove funzionalità
si affermano progressivamente sul mercato. Le vendite
dei grandi elettrodomestici per la cottura continuano
a crescere, soprattutto a valore e sul canale eldom-retail.
I dati GfK relativi ai primi nove mesi dell’anno.
A cura di Francesca Radaelli
Crescono nei primi nove mesi
dell’anno le vendite di forni e pia-
ni cottura nel nostro Paese. I dati
rilasciati da GfK Italia ad Hitech
Magazine, rilevati nel canale el-
dom-retail e in quello dei mobilieri,
delineano un quadro positivo per
il business dei grandi elettrodo-
mestici per la cottura, trainato dal
progressivo affermarsi sul mercato
di prodotti con nuove funzionalità
e tecnologie, messe a punto per ri-
spondere alle nuove esigenze degli
italiani in cucina. Anche se non sia-
mo di fronte a incrementi a doppia
cifra, la presenza del segno più con-
ferma i trend del comparto in terri-
torio positivo, come sottolineano a
commento dei dati gli analisti dello
stesso istituto di ricerca, eviden-
ziando come il rialzo interessi non
solo il canale eldom - fortemente
positivo da ormai quattro anni - ma
anche il canale specializzato dei
mobilieri. Da evidenziare soprat-
tutto come la performance a valore
dei piani cottura, che nel periodo
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MIELE
Piani cottura Temp Control
Realizzati per riuscire a regolare
l’intensità del calore durante la
preparazione delle pietanze, senza
doverlo regolare manualmente, i
nuovi piani cottura in vetroceramica
a induzione TempControl rendono
la cottura più semplice e precisa:
la temperatura ideale di cottura è
mantenuta in ogni momento grazie
a un innovativo sistema di sensori
- esclusiva Miele - che rilevano le
caratteristiche tecniche della pentola
e la temperatura del fondo. La potenza
viene regolata automaticamente
per garantire una cottura uniforme,
con o senza coperchio. È necessario
solo selezionare il livello di potenza
più appropriato: il livello 1 (160°C) è
adatto per uova strapazzate, pesce e
la maggior parte dei surgelati; il livello
2 (200°C) è perfetto per la cottura, ad
esempio, di una bistecca; il livello 3
(220°C) è indicato invece per cotture
Wok o frittate. I piani cottura sono dotati
inoltre del livello sobbollire, per cotture
più delicate come sughi o preparazioni
liquide, e della funzione Scaldavivande
plus per riscaldare e tenere in caldo
le pietanze. Ogni modello dispone di
un’area PowerFlex, che permette di
attivare contestualmente due zone
singole per formare una zona di cottura
grande, rotonda o rettangolare.
WHIRLPOOL
SmartCook
Questa nuova gamma di piani cottura a
induzione vuole cambiare il concetto di
cucinare, permettendo di raggiungere
la perfezione con il minimo sforzo.
La tecnologia 6° Senso permette
infatti di cucinare in modo semplice
e intuitivo: a seconda dell’alimento e
della ricetta da realizzare, è possibile
scegliere fino a 40 programmi pensati
per le differenti tipologie di cottura
- “Bollire”, “Sciogliere”, “Grigliare”,
“Friggere”, “Cottura a fuoco lento” e
“Moka” - ed essere guidati step-by
step. La tecnologia 6° Senso controlla
la temperatura per evitare oscillazioni e
compreso tra gennaio e settembre garantire risultati perfetti, ricetta dopo
fa registrare un rialzo del 5,5% sul ricetta, adattandola automaticamente
totale mercato, con un +8% sul ca- in base al programma selezionato,
nale eldom, sia superiore rispetto mentre il display segnala quando la
a quella a unità (+4,4%). Un dato
pentola raggiunge il grado di calore
determinato principalmente dal-
la diffusione dei piani a induzione ideale. I nuovi piani a induzione Smart
che ormai non sono più una nic- Cook prevedono due display touch
chia e rappresentano complessiva- con modalità di cottura assistita:
mente il 25% del mercato a valore. quello posizionato sulla sinistra
Incidendo anche sull’aumento del consente di creare una zona di cottura
prezzo medio dei prodotti venduti, personalizzata, mentre quello posto
che sul canale eldom, nel periodo a destra è pensato per scegliere e
considerato, è in rialzo di circa il gestire i diversi programmi e metodi
3%. di cottura. I piani sono dotati inoltre
In crescita anche le vendite di di FlexiFull che consente di utilizzare
forni, soprattutto sul canale eldom
la superficie riscaldante in base alle
su cui registrano un incremento del
7,7% a unità e dell’8,2% a valore, proprie esigenze creando così nuove
beneficiando anch'esse della cresci- zone di cottura. Per la prima volta
ta dei segmenti più innovativi quali anche sui piani a induzione viene inoltre
i forni pirolitici e i forni dotati della applicato iXelium, il trattamento di
funzione cottura a vapore. Presso nanotecnologia per la superficie in vetro
i mobilieri, invece, l’incremento si che rende il piano resistente ai graffi e
attesta su valori più contenuti con facile da pulire, per una brillantezza che
un +3,2% per le vendite a unità e dura nel tempo.
un +2,7% per quelle a valore.
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 focus cottura
CANDY
Forno WTC Watching, Touching, Cooking
Ultima novità firmata Candy, questo
forno è interamente full touch, si può
gestire in modo semplice direttamente
dalla porta touch screen o da remoto
con smartphone e tablet. L’intera porta
del forno con Door Total Control System
diventa un vero e proprio quadro di
comando: uno schermo Full Touch da
19” con interfaccia user-friendly che
permette di controllare, comandare
e supervisionare lo stato di cottura in
ogni suo step. La telecamera integrata,
abbinata all’illuminazione brevettata
U-see, formata da luci Led laterali
posizionate nella controporta del
forno, consente una visione ottimale
dell’interno della cavità, oltre a un
close-up sulle pietanze in cottura per
un monitoraggio costante, mentre
attraverso l’app Candy simply-Fi è
possibile utilizzare il forno anche a
distanza. Le video-ricette precaricate
e trasmesse sulla porta del forno,
veri e propri tutorial “live teaching”,
consentono all’utente di seguire in
diretta tutte le fasi della preparazione
del proprio menù.
BOSCH
Forni Serie 8
Progettati per misurare e controllare
costantemente il grado di cottura
delle pietanze e per adeguare
autonomamente il processo di
cottura, grazie alle numerose
funzioni e ai programmi in dotazione,
i nuovi forni della Serie 8 di Bosch si
caratterizzano per la presenza delle
tecnologie PerfectBake e PerfectRoast.
PerfectBake è un sensore di grande
precisione, che consente di misurare
il grado di umidità delle pietanze
e regolare il processo di cottura
automaticamente, senza dover
impostare il tipo di riscaldamento, la
durata o la temperatura. PerfectRoast
è invece una termosonda multisensore
in grado di calcolare la temperatura
interna della pietanza tramite
la misurazione di diversi punti
estremamente sensibili, con una
precisione al grado e al secondo
che garantisce risultati di cottura
assolutamente perfetti. La funzione
DishAssist, inoltre, permette di
impostare automaticamente il tipo di
riscaldamento, la temperatura e la
durata, selezionando semplicemente la
pietanza che si vuole cucinare.
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SMEG
Piano cottura Dolce Stil Novo PVL675LCN
Questo piano cottura di 75 cm semifilo,
con pianale in vetro ceramica,
appartiene alla linea estetica Dolce Stil
Novo, si caratterizza per il bordo vetro
diritto, è dotato di bruciatori laminari e
di griglie inox con trattamento titanium
e offre la possibilità di inserire le griglie
artistiche KPDSN75B con design
uccellini. Il piano offre cinque zone
di cottura a gas e comandi regolabili
con manopole che consentono
un’accensione rapida. Le zone cottura
sono così suddivise: centrale sinistra
a gas ultrarapido a 3500 W; posteriore
centrale a gas semirapido a 1600 W;
anteriore centrale a gas ausiliario a
1000 W; posteriore destra a gas rapido
2400 W; anteriore destra a gas ausiliario
a 1000 W.
SIEMENS
FlexInduction Plus
Questi piani cottura ad induzione
sono realizzati per garantire,
oltre alle performance, un design
elegante e raffinato, e soprattutto
grande flessibilità sia di utilizzo sia di
installazione. I piani flexInduction Plus,
infatti, consentono di utilizzare anche le
pentole dalle grandi dimensioni grazie
a nuove zone cottura che, in caso di
necessità, si attivano in autonomia.
Con la funzione powerMove Plus,
l'area flex del piano può essere divisa
in tre zone di cottura caratterizzate
da potenza differente e automatica.
Quella anteriore è perfetta per arrostire,
quella intermedia permette di cucinare
ad una potenza moderata e quella
posteriore è utile per mantenere in
caldo le pietanze o mantecare un ottimo
risotto. Inoltre, la tecnologia flexMotion
permette di conservare e trasferire
automaticamente le impostazioni di
cottura qualora si decida di spostare la
pentola da una zona cottura ad un’altra
anche mentre si sta cucinando.
FRANKE
Forni Crystal
I forni della linea Crystal si
contraddistinguono per l’estetica con
cristallo nero, bianco o acciaio inox
abbinati a black mirror, e sono dotati
di maniglia corta e maneggevole,
frontalino ampio per fare spazio al
display touch control TFT a colori che
consente di gestire tutte le funzioni
del forno in modo semplice e intuitivo,
sistema soft opening/soft close, per
apertura e chiusura rallentate. Grazie
alla maxi-cavità da 74 litri, permettono
di cuocere fino a quattro pietanze
contemporaneamente. Si avvalgono
della tecnologia brevettata Dynamic
Cooking Technology, le cui performance
già eccezionali sono ulteriormente
ottimizzate grazie alle nuove resistenze
(più grandi del 15%) e garantiscono
maggiore potenza e maggiore risparmio
di tempo e di energia, oltre a una
cottura ancora più omogenea, in classe
di efficienza A++.
 focus cottura
BERTAZZONI
PM36 1 IG X
Questo piano cottura da 90 cm a
induzione appartiene alla Serie
Professional Bertazzoni, che
comprende piani cottura a segmenti
funzionali che offrono una gamma
di combinazioni per la cottura a gas,
alla piastra Teppan-Yaki e a induzione
- due aree - in tre segmenti da 30
cm ciascuno. I segmenti vengono
assemblati in fabbrica, in modo da
ottenere piani cottura stampati in un
pezzo unico e con un unico taglio, che
ne faciliti l’installazione. Questo modello
è fornito di un versatile segmento con
un bruciatore a doppia corona a sinistra,
di un segmento con piastra Teppan-
Yaki al centro e di un segmento con due
aree a induzione a destra. I caratteristici
fuochi a gas vengono realizzati in ottone
massiccio, mentre la piastra in acciaio
inossidabile è rimovibile per renderne
più facile la pulizia.
F45 PRO CST X
Questo forno a vapore combinato
consente di utilizzare il vapore acqueo,
e di cucinare in modo veloce e sano,
mantenendo inalterati il sapore e le
proprietà nutrizionali. Venendo incontro
a un mercato in cui la scelta di un
forno a vapore è sempre più frequente,
questo modello da incasso arricchisce
la Serie Professional Bertazzoni con
la più aggiornata tecnologia di cottura.
E’ dotato di comandi a manopola e
di un programmatore digitale che
controlla 30 sequenze di cottura pre-
impostate e sette diverse funzioni di
cottura, tra cui quelle per il pesce, la
carne e la verdura. È equipaggiato
con un serbatoio per l’acqua di
grande capienza, una cavità in acciaio
inossidabile e una porta forno con
doppio vetro. Il design e le finiture si
abbinano con gli altri prodotti da incasso
della Serie Professional Bertazzoni.
BEKO
HII 64300 FHT
Questo piano a induzione Beko da 60
cm offre quattro zone di cottura di cui
due con sistema IndyFlex: le due aree
di sinistra si possono collegare per
ottenere all’occorrenza un’unica zona
permettendo l’utilizzo di pentole più
grandi. Il piano offre inoltre nove livelli di
potenza e tre impostazioni automatiche
(tenuta in caldo, ebollizione, frittura).
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HOTPOINT
Piano cottura con Vertical Flame
Questi piani cottura a gas Hotpoint
dispongono di una tecnologia esclusiva
e brevettata: il bruciatore Vertical
Flame, un unico componente ultrapiatto
che irradia la fiamma in verticale
tramite 420 microfori. Questo permette
una perfetta diffusione del calore in
ogni punto della pentola – per una
cottura omogenea - senza bruciature
sui bordi e una netta riduzione dei
tempi di cottura. Ad esempio, l’acqua
va in ebollizione in un tempo fino al
20% più breve rispetto a un bruciatore
standard, riducendo fino al 22% i
consumi di gas. Dotato di cinque fuochi
gas con bruciatore Direct Flame,
questo prodotto garantisce versatilità
e velocità di cottura oltre a un’estetica
molto curata. La qualità e l’eleganza
dei materiali, acciaio inox e vetro,
conferiscono solidità e leggerezza.
Anche la pulizia risulta più semplice
e rapida, grazie alla forma ultrapiatta
del bruciatore, composto in un solo
pezzo e facile da rimuovere. L’esclusivo
rivestimento Diamond Clean dei piani
di cottura inox ne garantisce una
lunga durata nel tempo e protezione
contro graffi, macchie e corrosione,
conservando così un’area cottura
sempre brillante.
Forno Classe 9
Questo modello si avvale di un sistema
integrato di tecnologie avanzate, a
cominciare da Multiflow Technology, un
sistema di ventilazione che consente
una distribuzione ideale e omogenea dei
flussi di calore all’interno della cavità,
senza aree di ricircolo, per un’ottima
cottura del cibo in ogni sua parte. Grazie
alla precisa regolazione elettronica il
forno seleziona e modula in modo del
tutto automatico i parametri di cottura
(elementi riscaldanti, temperatura,
ventilazione e tempo), mentre i cicli
di cottura semi–automatici guidano
l’utente nella scelta della migliore
temperatura e del livello su cui
posizionare il cibo. I forni offrono
inoltre diverse possibilità di interazione:
dall’innovativo display Lcd text assisted,
che permette una navigazione intuitiva
su tutta la superficie del frontalino, al
display Lcd graphic assisted, fino ai
pratici modelli con display digitale o
con tre manopole. Con i forni Hotpoint
anche la pulizia diventa semplice e
veloce, grazie a programmi che non
prevedono l’utilizzo di detergenti