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STORIA DELLA MODA E DEL

COSTUME
Lezione 1

Il costume e la moda.
La nascita della moda.
La moda: dal ‘500 al ‘700.
Docente: Elisa Bongiascia Verso la fine dell’Ancien Régime.
COSTUME E MODA: DEFINIZIONI

Costume: “Foggia di vestire propria di certi luoghi, di certi


tempi, di certi ambienti, o connessa a particolari significati (per
lo più tradizionali o popolari)”.

Moda: Nella civiltà occidentale l’abbigliamento è la diretta


conseguenza dell’obbligo sociale di coprirsi con indumenti.

Mentre l’abbigliamento riguarda tutta la società, la moda, dal


Medioevo, è prerogativa di un piccolo gruppo che utilizza le
trasformazioni dell’abito per manifestare la preminenza del
proprio ruolo gerarchico all’interno di una determinata
comunità.
QUANDO NASCE LA MODA?

Il collegamento tra foggia dell’abito e ruolo sociale è


proprio di ogni civiltà fin dal primo stadio di organizzazione:

- Mondo antico: questo legame è fissato da regole che


appartengono alla sfera della tradizione e sono soggette al
principio della stabilità nel tempo;

- Europa occidentale: tra il XIII e il XIV secolo, alla fissità


tradizionale delle fogge vestimentarie viene sostituita la
regola della trasformazione e della modernità = nasce la
moda
DAL MONDO ANTICO
AL MONDO MODERNO

L’abito continua a rappresentare la posizione o il ruolo


sociale della persona, ma secondo regole non più rigide,
ma soggette all’inventiva, al gusto, alle risorse di singoli
individui o di gruppi ai quali viene riconosciuta una
preminenza estetica e culturale in questo campo.

L’introduzione del principio del cambiamento e della


moda è uno degli effetti di un processo storico più ampio,
che vede la trasformazione strutturale dell’Europa e il suo
passaggio dal mondo antico a una concezione moderna
dello Stato, del potere e dell’evoluzione sociale.
RICCHEZZA, CULTURA,
PREMINENZA ESTETICA

Per tutta la durata dell’Ancien Régime, l’invenzione e l’adozione


delle mode sono un appannaggio delle corti e delle gerarchie
aristocratiche e ne rivestono l’apparire pubblico per comunicare
il loro ruolo.

Uno dei compiti principali della moda è mettere in evidenza i


segni della ricchezza e del potere: “Far vedere ed essere visti” è
il motto dell’Ancien Régime.

La struttura gerarchica della società rimane immutata per secoli,


così come quella economica: c’è chi produce e c’è chi consuma.
E il consumo dev’essere commisurato al potere e alla visibilità.
Louise Tocqué
“Maria Leszczynska,
regina di Francia”
(1740)

Grand habit, abito di corte con


strascico

Tessuti preziosi, decorazioni sontuose

Corsetto steccato e scollato

Gonna ampia cupola (panier)

Louis-Michel van Loo


“Luigi XV”
(1748)

Tessuto prezioso e colorato,


ricami, gioielli

Marsina

Sottomarsina

LA MODA NELL’ANCIEN REGIME


Il momento ideativo è appannaggio del cortigiano, mentre la
fase di realizzazione è appannaggio di artigiani (sarti,
ricamatori…), meri esecutori di indicazioni precise.

Non si conoscono nomi di sarti fino alla fine del ‘700.

Il peso degli artigiani nella determinazione e nella diffusione


delle mode aumenta durante il ‘700, con la nascita dei
“marchandes de modes”, che vendono: “Tutto ciò che riguarda
le acconciature e gli ornamenti degli uomini e delle donne e
che si chiamano gale o guarnizioni. Spesso si occupano anche
di disporle sugli abiti e inventano anche il modo di farlo. Fanno
anche copricapi e li montano come le acconciatrici. Il loro
nome deriva dall’oggetto del loro commercio perché vendono
solo articoli di moda” (voce dell’Encyclopédie).
LA ROBE A LA
FRANçAISE

Composta da una sopravveste, una


sottana ed una pettorina, si indossa
con il panier.

E’ il modello più diffuso in Francia


alla metà del ‘700.

La sopravveste, aperta davanti e


allacciata in vita, ha dietro 2 gruppi
di pieghe, montate all’altezza delle
spalle e del collo, che ricadono per
tutta la lunghezza dell’abito.
LA ROBE A LA
FRANçAISE

L’apertura dal davanti mostra la


sottana, spesso realizzata con lo stesso
tessuto, e la pettorina, un accessorio di
forma triangolare che copre il busto ed
è solitamente ricca di decorazioni.

La sarta si occupa della perfetta


costruzione degli elementi di base del
vestito, mentre la modista pensa
all’infinita quantità di variazioni
partendo da questa struttura
immutabile.
LA ROBE à
L’ANGLAISE

Contro la logica della decorazione sfrenata si


fa gradualmente strada la semplificazione e la
ricerca della comodità, con la diffusione di un
modello dalla struttura aderente, che prevede
un corpetto attillato e una gonna, montata a
piccole pieghe in modo da essere più
abbondante sui fianchi e sul dietro, aperta sul
davanti per lasciare vedere la sottana.

L’indumento è ampio senza bisogno del


panier, sostituito con imbottiture e
rigonfiamenti.

Questa moda inglese si diffonde anche in


Francia.
VISIONE DEL
FILM “MARIE
ANTOINETTE”
Premio Oscar 2007 per i
costumi di Milena Canonero

Video “I costumi al Museo del


Tessuto” di Prato:

https://www.youtube.com/
watch?v=DP2dr41Y6TU

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