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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 14-15
Data Pubblicazione Edizione
1997-09 Seconda
Classificazione Fascicolo
14-15 3439 R
Titolo
Guida di carico per trasformatori immersi in olio

Title
Loading guide for oil-immersed power transformers

APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma si applica ai trasformatori immersi in olio conformi alle prescrizioni della Norma CEI.
Essa illustra come sia possibile, entro certi limiti, sottoporre un trasformatore a un carico superiore alle
condizioni nominali. Per quanto riguarda i trasformatori per forni, si consiglia di consultare il costruttore
in quanto presentano un particolare diagramma di carico.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 2666).

DESCRITTORI
trasformatori; trasformatori immersi in olio; guida di carico;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei

Internazionali (IDT) IEC 354:1991-10; IEC 354 Ec:1992-03;


Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 14-15 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1995-11-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. 564 S:1980

Comitato Tecnico 14-Trasformatori


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1995-9-22
IEC in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Documento originale Chiusa in data 1990-12-31

Gruppo Abb. 3 Sezioni Abb. B


ICS

CDU

LEGENDA
(IDT) La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)

© CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

SEZIONE
1 GENERALITÀ 1
1.1 Scopo ................................................................................................................................................................................................ 1
1.2 Oggetto ........................................................................................................................................................................................... 1
1.3 Definizioni .................................................................................................................................................................................... 2
1.4 Limitazioni di carattere generale ed effetti di un regime
di carico superiore alla potenza nominale ............................................................................................................ 3
Tab. 1 Limiti di corrente e temperatura applicabili a carichi superiori alla potenza nominale ...... 6
1.5 Limitazioni specifiche per trasformatori di distribuzione ........................................................................... 6
1.6 Limitazioni specifiche per trasformatori di media potenza ....................................................................... 7
1.7 Limitazioni specifiche per trasformatori di grande potenza ..................................................................... 8

SEZIONE
2 DETERMINAZIONE DELLE TEMPERATURE 9
2.1 Simboli ............................................................................................................................................................................................. 9
2.2 Misurazione diretta della temperatura del punto caldo ............................................................................ 10
2.3 Caratteristiche termiche ipotizzate ............................................................................................................................ 11
Fig. 1 Diagramma termico ............................................................................................................................................................. 11
Tab. 2 Caratteristiche termiche utilizzate nel calcolo delle tabelle di carico della Sezione 3 ........ 13
2.4 Equazioni della temperatura in condizioni di regime ................................................................................ 13
2.5 Equazioni della temperatura in regime transitorio ........................................................................................ 14
2.6 Invecchiamento termico dell’isolamento del trasformatore .................................................................... 15
2.7 Temperatura ambiente ....................................................................................................................................................... 17
Fig. 2 Correzione fra temperatura ambiente ponderata e media come funzione
dell’intervallo termico ......................................................................................................................................................... 18
Tab. 3 Correzione per l’incremento della temperatura dovuto all’installazione in luogo chiuso 20
2.8 Programma informatico .................................................................................................................................................... 20
Fig. 3 Diagramma di flusso di un programma informatico per il calcolo
di un fattore di carico accettabile .............................................................................................................................. 22
Tab. 4 Dati relativi al calcolo per un singolo giorno con una temperatura ambiente
ponderata costante ............................................................................................................................................................... 25
Tab. 5 Dati relativi al calcolo per un intero anno con variazione sinusoidale doppia
della temperatura ambiente e tre diagrammi di carico differenti ....................................................... 26
SEZIONE
3 TABELLE DI CARICO 28
3.1 Limitazioni applicabili alle tabelle di carico ....................................................................................................... 28
3.2 Metodo per la rappresentazione di un ciclo di carico effettivo
mediante un ciclo equivalente di carico rettangolare a due fasi ........................................................ 28
Fig. 4 Ciclo equivalente di carico a due fasi .................................................................................................................... 29
Fig. 5 Ciclo di carico con un picco ......................................................................................................................................... 29
Fig. 6 Ciclo di carico con due picchi di ampiezza uguale e durata diversa .............................................. 30
Fig. 7 Ciclo di carico con picchi in rapida successione ........................................................................................... 30
3.3 Carico continuo normale ................................................................................................................................................. 31
Tab. 6 Fattore di carico ammesso per servizio continuo K24
a temperature ambiente diverse (raffreddamento ON, OF e OD) .................................................... 31
3.4 Carico ciclico normale ....................................................................................................................................................... 31
Fig. 8 Illustrazione dell’esempio 2 ........................................................................................................................................... 32
Fig. 9 Trasformatori di distribuzione ONAN
Regimi ammessi per un consumo di vita normale ........................................................................................ 33

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Fig. 10 Trasformatori di media e grande potenza ON
Regimi ammessi per un consumo di vita normale ........................................................................................ 35
Fig. 11 Trasformatori di media e grande potenza OF
Regimi ammessi per un consumo di vita normale ........................................................................................ 37
Fig. 12 Trasformatori di media e grande potenza OD
Regimi ammessi per un consumo di vita normale ........................................................................................ 39
3.5 Carico ciclico di emergenza ........................................................................................................................................... 41
Tab. 7 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 42
Tab. 8 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 43
Tab. 9 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 44
Tab. 10 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 45
Tab. 11 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 46
Tab. 12 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 24 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 47
Tab. 13 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 48
Tab. 14 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 49
Tab. 15 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 50
Tab. 16 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 51
Tab. 17 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 52
Tab. 18 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 24 h –
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 53
Tab. 19 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 54
Tab. 20 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 55
Tab. 21 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 56
Tab. 22 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 57
Tab. 23 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 58
Tab. 24 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 24 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 59
Tab. 25 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 60
Tab. 26 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 61
Tab. 27 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 62
Tab. 28 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 63
Tab. 29 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 64
Tab. 30 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 24 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”) ............. 65

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A L L E G AT O
A POTENZA NOMINALE EQUIVALENTE PER AUTOTRASFORMATORI 66
Fig. A.1 Autotrasformatori: Limitazioni per potenza nominale Sr e impedenza di cortocircuito zr 67

A L L E G AT O
B METODO ALTERNATIVO PER LA DETERMINAZIONE DELLA SOVRATEMPERATURA MEDIA
DELL’OLIO NELL’AVVOLGIMENTO MEDIANTE PROVE DI RISCALDAMENTO (CFR. 2.3.3) 68
Fig. B.1 Determinazione della sovratemperatura media, del gradiente e della costante
di tempo dell’avvolgimento in base alla curva di raffreddamento della resistenza .............. 70
Fig. B.2 Determinazione della costante di tempo effettiva dell’olio, to,
in base alla curva di riscaldamento dell’olio ..................................................................................................... 71

A L L E G AT O
C INFORMAZIONI DA FORNIRE UNITAMENTE ALLA RICHIESTA D’OFFERTA E ALL’ORDINE 72

A L L E G AT O
D CALCOLO DEI PARAMETRI PER LA VARIAZIONE SINUSOIDALE
DELLA TEMPERATURA AMBIENTE 73
Fig. D.1 Definizione dei parametri per la variazione sinusoidale della temperatura ambiente ....... 74
Fig. D.2 Diagramma di flusso (flow-chart) di un programma informatico per il calcolo
dei parametri per la variazione sinusoidale della temperatura ambiente .................................... 75
Tab. D.1 Dati relativi al calcolo per i parametri sinusoidali ......................................................................................... 78
Tab. D.2 Calcolo semplificato per i parametri sinusoidali ............................................................................................. 78

A L L E G AT O
E ESEMPIO DI APPLICAZIONE SEMPLIFICATA DELLA GUIDA 79
Fig. E.1a Capacità di carico d’emergenza sulla presa principale in condizioni di regime
in percentuale rispetto alla corrente nominale, e temperatura dell’olio
nella parte superiore ammessa per le condizioni di carico in questione ..................................... 79
Fig. E.1b Capacità di carico supplementare per brevi periodi in percentuale rispetto
alla capacità di carico in condizioni di regime indicata nella Fig. E.1a ......................................... 80
Fig. E.1 Esempio di istruzioni semplificate per esercizio con carico superiore
alla potenza nominale ........................................................................................................................................................ 80

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1 GENERALITÀ
S E Z I O N E

1.1 Scopo
La presente Guida si applica ai trasformatori immersi in olio conformi alle pre-
scrizioni della Pubblicazione IEC n. 76(1). Essa illustra come sia possibile, entro
certi limiti, sottoporre un trasformatore a un carico superiore alle condizioni no-
minali. Per quanto riguarda i trasformatori per forni, si consiglia di consultare il
costruttore in quanto presentano un particolare diagramma di carico.

1.2 Oggetto
La presente Guida si propone di fornire indicazioni circa le specifiche e il carico
dei trasformatori di potenza con particolare riferimento alle temperature d’eserci-
zio e all’invecchiamento termico. Essa contiene raccomandazioni per carichi su-
periori alla potenza nominale e si propone di guidare gli installatori nella scelta
dei valori nominali e delle condizioni di carico per le nuove installazioni.
La Pubblicazione IEC 76-2 illustra le prescrizioni e le prove relative ai valori di
sovratemperatura per trasformatori immersi in olio in condizioni di carico conti-
nuo a potenza nominale. È opportuno notare che nella Pubblicazione IEC 76-2 si
fa riferimento alla sovratemperatura media dell’avvolgimento, mentre la presente
Guida considera soprattutto la temperatura del punto caldo e riporta valori di ca-
rattere puramente indicativo.
La Guida fornisce modelli matematici per valutare le conseguenze derivanti da
carichi diversi applicati con temperature del mezzo refrigerante differenti e con
variazione temporanea o ciclica della durata. Questi modelli consentono di calco-
lare le temperature d’esercizio nel trasformatore, in particolare la temperatura
della parte più calda dell’avvolgimento. Tale temperatura, detta del punto caldo,
viene a sua volta utilizzata per definire un valore relativo del tasso di invecchia-
mento termico.
Inoltre, la Guida contiene alcune raccomandazioni per la limitazione del carico
ammesso in funzione dei risultati dei calcoli relativi alla temperatura. Tali racco-
mandazioni si riferiscono a categorie di trasformatori diverse per dimensioni e
importanza, nonché a diversi tipi di regime di carico – carico continuo, carico ci-
clico normale ininterrotto o carico di emergenza temporaneo.
Per i trasformatori di dimensioni ridotte, qui chiamati trasformatori di distribuzio-
ne, la Guida fornisce grafici che permettono di valutare il carico ciclico in presen-
za di determinate temperature ambiente e di rapportare tale stima alle condizioni
a carico nominale e temperatura ambiente normale, purché il trasformatore sia
conforme alle prescrizioni della Pubblicazione IEC 76-2.
Per i trasformatori di grandi dimensioni i metodi di calcolo della temperatura va-
riano a seconda del metodo di raffreddamento. La categoria dei trasformatori di
media potenza comprende trasformatori trifase a due avvolgimenti fino a circa
100 MVA o unità equivalenti, mentre i trasformatori con potenze nominali supe-
riori vengono definiti trasformatori di grande potenza. Per i calcoli relativi a
quest’ultima categoria si consiglia di adottare parametri specifici ricavati dalla
prova di tipo. Per ragioni che verranno spiegate in seguito, i limiti raccomandati
per queste due categorie di trasformatori sono formulati in modo leggermente di-
verso.

(1) Norma CEI 14-4 (HD 398).

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n La Sezione 1, Generalità, comprende definizioni, informazioni di carattere ge-
nerale e raccomandazioni specifiche per il funzionamento di diverse catego-
rie di trasformatori.
n La Sezione 2, Calcolo della temperatura, illustra i modelli matematici impiegati.
n La Sezione 3 fornisce i risultati dei calcoli sotto forma di grafici e tabelle per
condizioni normalizzate.

1.3 Definizioni
Ai fini della presente Guida si applicano le seguenti definizioni.

1.3.1 Trasformatore di distribuzione


Trasformatore con una potenza nominale massima pari a 2500 kVA trifase o
833 kVA per colonna monofase e una tensione nominale dell’avvolgimento ad
alta tensione non superiore a 33 kV, vale a dire un trasformatore ad avvolgimenti
separati che abbassa la tensione ai valori della distribuzione, con raffreddamento
ON e senza commutazione sotto carico.

1.3.2 Trasformatore di media potenza


Trasformatore ad avvolgimenti separati con una potenza nominale non superiore
a 100 MVA per trasformatori trifase o 33,3 MVA per colonna avvolta e, a causa
delle restrizioni della densità del flusso disperso, un’impedenza di cortocircuito zr
non superiore al valore:

3S r
z r = æ 25 Ð 0 ,1 -------ö %
è Wø

dove
W è il numero di colonne avvolte e Sr la potenza nominale in MVA.

La potenza equivalente per gli autotrasformatori viene definita nell’Allegato A.

1.3.3 Trasformatori di grande potenza


Un trasformatore avente una potenza nominale superiore a 100 MVA (trifase) o
un’impedenza superiore al limite specificato sopra.

1.3.4 Carico ciclico


Carico con variazioni cicliche (la durata del ciclo è generalmente pari a un gior-
no) definito in funzione della quantità media di invecchiamento registrata duran-
te il ciclo. Il carico ciclico può essere normale o di emergenza prolungato.
a) Carico ciclico normale
Durante una parte del ciclo si ha una temperatura ambiente superiore al normale
o una corrente di carico superiore a quella nominale ma, dal punto di vista
dell’invecchiamento termico (calcolato secondo il modello matematico), tale cari-
co è equivalente al carico nominale a temperatura ambiente normale. Questo ri-
sultato viene conseguito grazie alla presenza di temperature ambiente o correnti
di carico basse durante il resto del ciclo. In fase di progettazione, questo princi-
pio può essere applicato estesamente per tener conto di prolungati periodi du-
rante i quali cicli con tassi di invecchiamento superiori all’unità vengono com-
pensati da cicli con tassi di invecchiamento inferiori all’unità.

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b) Carico ciclico di emergenza prolungato
Carico risultante dall’indisponibilità prolungata di alcuni elementi del sistema che
non saranno ricollegati prima del raggiungimento di una sovratemperatura di re-
gime del trasformatore. Questa condizione di servizio non viene considerata nor-
male e si verifica generalmente di rado. Tuttavia, può durare anche per settimane
o persino mesi ed essere causa di un notevole invecchiamento. Ciononostante,
non dovrebbe provocare guasti per distruzione termica o riduzione della tenuta
dielettrica.

1.3.5 Carico di emergenza di breve durata


Carico insolitamente pesante dovuto al verificarsi di uno o più eventi improbabili
che incidono gravemente sul normale carico del sistema causando un pericoloso
innalzamento della temperatura dei punti caldi dei conduttori e, in alcuni casi,
anche una temporanea riduzione della tenuta dielettrica. Tuttavia, per brevi peri-
odi, questa condizione è preferibile a soluzioni alternative. Si tratta di un tipo di
carico raro e, se si vogliono evitare avarie, occorre ridurlo rapidamente oppure
scollegare il trasformatore entro breve tempo. La durata ammessa per questo tipo
di carico è inferiore alla costante di tempo termica del trasformatore e dipende
dalla temperatura di esercizio prima dell’incremento del carico. Solitamente non
dovrebbe essere superiore a mezz’ora.

1.4 Limitazioni di carattere generale ed effetti di un regime


di carico superiore alla potenza nominale

1.4.1 Effetti di un regime di carico superiore alla potenza nominale

1.4.1.1 Fattori che influenzano la durata di vita


La vita effettiva di un trasformatore dipende in larga misura da eventi straordinari
quali condizioni di sovratensione, cortocircuiti nel sistema e sovraccarichi di
emergenza.
Fattori decisivi per la sopravvivenza a simili eventi, che possono verificarsi singo-
larmente o contemporaneamente, sono:
a) la gravità (intensità e durata) dell’evento;
b) il progetto del trasformatore;
c) la temperatura delle singole parti del trasformatore;
d) la concentrazione di umidità nell’isolamento e nell’olio;
e) la concentrazione di ossigeno e di altri gas nell’isolamento e nell’olio;
f) il numero, la dimensione e il tipo delle particelle di impurità.

La normale aspettativa di vita rappresenta una base convenzionale di riferimento


per un funzionamento continuo in condizioni di temperatura ambiente e di servi-
zio normali. L’applicazione di un carico superiore alla potenza nominale e/o una
temperatura ambiente superiore a quella normale comporta alcuni rischi e un in-
vecchiamento accelerato. La presente Guida si propone di identificare tali rischi e
illustrare come sia possibile, entro determinati limiti, sottoporre un trasformatore
a un carico superiore alla sua potenza nominale.

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Gli effetti sul trasformatore di carichi superiori alla potenza nominale sono i se-
guenti:
a) le temperature degli avvolgimenti, dei morsetti, delle connessioni, dell’isola-
mento e dell’olio aumentano e possono raggiungere livelli inaccettabili;
b) la densità del flusso disperso all’esterno del nucleo aumenta, causando un ul-
teriore riscaldamento dovuto a correnti di Foucault nelle parti metalliche in-
vestite dal flusso;
c) la combinazione del flusso principale e del flusso disperso riduce le possibili-
tà di funzionamento del nucleo in sovraeccitazione;
d) le variazioni della temperatura comportano anche modifiche al contenuto di
umidità e di gas dell’isolamento e dell’olio;
e) anche gli isolatori passanti, i commutatori di presa, i terminali per cavi e i tra-
sformatori di corrente saranno sottoposti a sollecitazioni maggiori con conse-
guente limitazione dei loro margini di progetto e di impiego.

Conseguentemente si avrà un rischio di guasto prematuro associato all’aumento


delle correnti e delle temperature. Tale rischio potrà essere a breve termine o ri-
sultare da un deterioramento cumulativo del trasformatore nell’arco di molti anni.

1.4.1.2 Rischi a breve termine


a) Per i guasti a breve termine, il rischio principale è rappresentato dalla riduzio-
ne della tenuta dielettrica dovuta alla possibile presenza di bolle di gas in
un’area in cui la sollecitazione elettrica è maggiore, vale a dire negli avvolgi-
menti e nelle connessioni. Tali bolle possono svilupparsi nell’isolamento in
carta quando la temperatura del punto caldo aumenta improvvisamente supe-
rando la temperatura critica, che, nel caso di un trasformatore con un norma-
le contenuto di umidità, è compresa fra circa 140 °C e 160 °C. Questa tempe-
ratura critica diminuisce con l’aumentare della concentrazione di umidità.
Le bolle di gas possono svilupparsi (sia nell’olio che nell’isolamento solido)
anche in corrispondenza della superficie delle parti metalliche riscaldate dal
flusso disperso o essere generate da una soprasaturazione dell’olio. Tuttavia,
queste bolle si formano in genere in aree in cui la sollecitazione elettrica è ri-
dotta e devono circolare in aree in cui questa è intensa prima che si possa ve-
rificare una significativa riduzione della tenuta dielettrica.
Le parti metalliche nude, che non si trovano a diretto contatto termico con la
principali parti isolanti organiche ma che sono a contatto con l’olio all’interno
del trasformatore, possono rapidamente raggiungere temperature elevate. Sa-
rebbe opportuno non superare i 180 °C.
b) Un deterioramento temporaneo delle proprietà meccaniche in presenza di
temperature elevate potrebbe ridurre la resistenza al cortocircuito.
c) L’accumulo di pressione negli isolatori passanti potrebbe portare a un guasto
dovuto a perdita di olio. La formazione di bolle all’interno di tali isolatori può
anche verificarsi se l’isolamento raggiunge temperature superiori a 140 °C.
d) L’espansione dell’olio potrebbe causare un traboccamento dell’olio contenuto
nel conservatore.
e) L’interruzione di correnti eccessivamente elevate al commutatore sotto carico
potrebbe rappresentare un pericolo.

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1.4.1.3 Rischi a lungo termine
a) Il deterioramento termico cumulativo delle proprietà meccaniche dell’isola-
mento dei conduttori subirà un’accelerazione in presenza di temperature più
elevate. Se tale deterioramento dovesse progredire, porterebbe a una notevo-
le riduzione della vita effettiva del trasformatore, soprattutto se quest’ultimo è
soggetto a cortocircuiti in rete.
b) Gli altri materiali isolanti come pure le parti strutturali e le connessioni po-
trebbero essere soggetti a invecchiamento in presenza di temperature elevate.
c) La resistenza di contatto dei commutatori di presa potrebbe aumentare in pre-
senza di correnti e temperature elevate nonché, in casi gravi, portare all’insta-
bilità termica.
d) Le guarnizioni del trasformatore potrebbero divenire più fragili in presenza di
temperature elevate.

Di norma il rischio a breve termine scompare non appena il carico viene riporta-
to a livelli normali; ma, dal punto di vista dell’affidabilità, questo potrebbe avere
conseguenze più gravi degli effetti a lungo termine.
La Guida riconosce che sia gli effetti a breve termine sia quelli a lungo termine
potrebbero ridurre la capacità di carico. Le tabelle e i grafici sono stati elaborati
in base ai metodi tradizionali per la determinazione dell’ aspettativa di vita delle
proprietà meccaniche dell’isolamento in carta in funzione del tempo e della tem-
peratura, mentre le limitazioni previste per le temperature massime del punto cal-
do si basano su valutazioni del rischio di guasto immediato.

1.4.2 Dimensioni dei trasformatori


La sensibilità di un trasformatore agli effetti di un carico superiore alla potenza
nominale dipende solitamente dalla sua dimensione. All’aumentare delle dimen-
sioni si osserva la seguente tendenza:
a) aumento della densità del flusso disperso;
b) aumento delle forze di cortocircuito;
c) aumento del volume dell’isolamento sottoposto a sollecitazioni dielettriche;
d) maggior difficoltà nel determinare correttamente le temperature del punto
caldo.

Pertanto, un trasformatore di grandi dimensioni potrebbe risentire maggiormente


di un carico superiore alla potenza nominale di quanto non accada per un tra-
sformatore più piccolo. Inoltre le conseguenze di un guasto al trasformatore sono
in genere più gravi nel caso dei trasformatori di grandi dimensioni.
Al fine di mantenere i rischi derivanti dal servizio atteso entro limiti ragionevoli,
la presente guida considera tre categorie di trasformatori:
a) trasformatori di distribuzione, per i quali si deve tener conto solo della tem-
peratura del punto caldo e del deterioramento termico;
b) trasformatori di media potenza nei quali gli effetti del flusso disperso possono
essere considerati trascurabili; occorre invece tener conto delle variazioni nel-
le modalità di raffreddamento;
c) trasformatori di grande potenza nei quali gli effetti del flusso disperso sono
notevoli e le conseguenze di un guasto solitamente gravi.

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1.4.3 Limitazioni della corrente e della temperatura
In presenza di valori di carico superiori alla potenza nominale si raccomanda di
non superare i limiti riportati nella Tab. 1 e di tener conto delle limitazioni speci-
fiche riportate nei paragrafi da 1.5 a 1.7.

Tab. 1 Limiti di corrente e temperatura applicabili a carichi superiori alla potenza nominale

Tipi di carico Trasformatori di Trasformatori di Trasformatori di


distribuzione media potenza grande potenza
Carico ciclico normale
Corrente (p.u.) 1,5 1,5 1,3
Temperatura del punto caldo e delle parti
metalliche a contatto con il materiale isolante (°C) 140 140 120
Temperatura dell’olio nella parte superiore (°C) 105 105 105
Carico ciclico di emergenza prolungato
Corrente (p.u.) 1,8 1,5 1,3
Temperatura del punto caldo e delle parti
metalliche a contatto con il materiale isolante (°C) 150 140 130
Temperatura dell’olio nella parte superiore (°C) 115 115 115
Carico di emergenza di breve durata
Corrente (p.u.) 2,0 1,8 1,5
Temperatura del punto caldo e delle parti
metalliche a contatto con il materiale isolante (°C) vedi 1.5.2 160 160
Temperatura dell’olio nella parte superiore (°C) vedi 1.5.2 115 115

1.5 Limitazioni specifiche per trasformatori di distribuzione

1.5.1 Limitazioni della potenza nominale


Il presente paragrafo riguarda i trasformatori di distribuzione fino a 2500 kVA
conformi alle definizioni di cui in 1.3.1.

1.5.2 Limitazioni della corrente e della temperatura


Non dovrebbero essere superati i limiti previsti nella Tab. 1 per la corrente di ca-
rico, la temperatura del punto caldo e la temperatura dell’olio nella parte supe-
riore. In caso di carico di emergenza di breve durata non sono previsti limiti per
la temperatura dell’olio nella parte superiore e per la temperatura del punto cal-
do in quanto è generalmente impossibile controllare la durata del carico di emer-
genza nei trasformatori di distribuzione. Si noti che, quando il punto caldo rag-
giunge temperature superiori a 140 °C – 160 °C, si possono formare bolle di gas
che potrebbero compromettere la tenuta dielettrica del trasformatore (cfr. 1.4.1.2,
Rischi a breve termine).

1.5.3 Accessori ed altre considerazioni


Oltre agli avvolgimenti, anche altre parti del trasformatore come gli isolatori pas-
santi, i terminali per cavi, i commutatori di presa e le connessioni potrebbero li-
mitare il funzionamento in presenza di correnti di carico superiori a 1,5 volte la
corrente nominale. Anche l’espansione e la pressione dell’olio potrebbero deter-
minare alcune restrizioni.

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1.5.4 Trasformatori installati in luoghi chiusi
Quando un trasformatore viene utilizzato in un luogo chiuso, è necessario cor-
reggere la sovratemperatura nominale dell’olio nella parte superiore, in modo da
tener conto delle condizioni ambientali. Se possibile, tale sovratemperatura sup-
plementare dovrebbe essere determinata mediante prova (cfr. 2.7.6).

1.5.5 Condizioni ambientali esterne


Il vento, il sole e la pioggia possono influenzare la capacità di carico di un tra-
sformatore di distribuzione. Ma, data la loro natura imprevedibile, non è possibi-
le tener conto di questi fattori.

1.6 Limitazioni specifiche per trasformatori di media potenza

1.6.1 Limitazioni della potenza nominale


Il presente paragrafo riguarda i trasformatori fino a 100 MVA, trifase, conformi
alle restrizioni di impedenza indicate in 1.3.2.

1.6.2 Limitazioni della corrente e della temperatura


Non dovrebbero essere superati i limiti previsti nella Tab. 1 per la corrente di ca-
rico, la temperatura del punto caldo, la temperatura dell’olio nella parte superio-
re e la temperatura di parti metalliche diverse da avvolgimenti e connessioni ma
comunque a contatto con il materiale isolante solido. Si noti inoltre che, quando
il punto caldo raggiunge temperature superiori a 140 °C – 160 °C, si possono for-
mare bolle di gas che potrebbero compromettere la tenuta dielettrica del trasfor-
matore (cfr. 1.4.1.2, Rischi a breve termine).

1.6.3 Accessori, apparecchiature associate e altre considerazioni


Oltre agli avvolgimenti, anche altre parti del trasformatore come gli isolatori pas-
santi, i terminali per cavi, i commutatori di presa e le connessioni potrebbero li-
mitare il funzionamento in presenza di correnti superiori a 1,5 volte la corrente
nominale. Anche l’espansione e la pressione dell’olio potrebbero determinare al-
cune restrizioni. Potrebbe inoltre essere necessario tener conto anche delle appa-
recchiature associate quali cavi, interruttori automatici, trasformatori di corrente,
ecc.

1.6.4 Prescrizioni per la tenuta al cortocircuito


Durante o immediatamente dopo il funzionamento in condizioni di carico supe-
riore alla potenza nominale, un trasformatore potrebbe non soddisfare le prescri-
zioni termiche relative alla tenuta al cortocircuito specificate nella Pubblicazione
IEC 76-5, le quali si riferiscono ad una durata del cortocircuito di 2 s. Tuttavia,
nella maggior parte dei casi la durata delle correnti di cortocircuito in servizio è
inferiore a 2 s.

1.6.5 Limitazioni della tensione


Se non sono note altre limitazioni per la regolazione a flusso variabile (cfr. Pub-
blicazione IEC 76-4(1), paragrafi 3, 4 e 5), la tensione applicata non dovrebbe es-
sere superiore a 1,05 volte la tensione nominale (presa principale) o la tensione
di presa (altre prese) su ognuno degli avvolgimenti del trasformatore.

(1) Sostituita dalla nuova edizione della Pubblicazione IEC 76-1.

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1.7 Limitazioni specifiche per trasformatori di grande potenza

1.7.1 Generalità
Per i trasformatori di grande potenza occorre tener conto di ulteriori limitazioni
dovute principalmente al flusso disperso. Si consiglia pertanto di specificare al
momento della richiesta d’offerta e dell’ordine l’esatta capacità di carico necessa-
ria per le singole applicazioni (cfr. Allegato C).
Per quanto concerne il deterioramento termico dell’isolamento, si applica lo stesso
metodo di calcolo a tutti i trasformatori. Si raccomanda tuttavia di ricorrere a un cal-
colo computerizzato basato sulle effettive caratteristiche termiche del trasformatore in
questione anziché fare riferimento alle tabelle di carico riportate nella Sez. 3.
Le conoscenze attuali ci portano a ritenere che, per unità di queste dimensioni,
sia opportuno adottare un approccio più prudenziale e più specifico, soprattutto
se si tiene conto dell’importanza di garantire un’elevata affidabilità delle unità più
grandi (determinata dalle conseguenze di un eventuale guasto) e delle conside-
razioni riportate qui di seguito.
a) La combinazione del flusso disperso e del flusso principale nelle colonne o
gioghi del circuito magnetico rende i trasformatori di grandi dimensioni più
esposti a sovraeccitazione rispetto ai trasformatori più piccoli, in particolare
se sottoposti a un carico superiore alla potenza nominale. Un aumento del
flusso disperso potrebbe inoltre causare un ulteriore riscaldamento per cor-
renti di Foucault in altre parti metalliche.
b) Il deterioramento delle proprietà meccaniche dell’isolamento in funzione del-
la temperatura e del tempo, ivi inclusa l’usura dovuta ad espansione termica,
potrebbe avere conseguenze più gravi sui trasformatori di grandi dimensioni
rispetto a quelle che si registrerebbero su unità più piccole.
c) Le temperature dei punti caldi all’esterno degli avvolgimenti non possono essere
ottenute mediante una normale prova di riscaldamento. Anche se una prova di
questo tipo condotta in condizioni di corrente nominale non indicasse alcuna
anomalia, non è possibile trarne conclusioni per correnti superiori in quanto tale
estrapolazione potrebbe non essere stata considerata in sede di progettazione.
d) Il calcolo della sovratemperatura del punto caldo dell’avvolgimento per cor-
renti superiori a quella nominale basato sui risultati di una prova di riscalda-
mento in condizioni di corrente nominale potrebbe essere meno affidabile
per unità di grandi dimensioni.

1.7.2 Limitazioni della corrente e della temperatura


La corrente di carico, la temperatura del punto caldo, la temperatura dell’olio nel-
la parte superiore e la temperatura di parti metalliche diverse da avvolgimenti e
connessioni ma comunque a contatto con il materiale isolante solido non do-
vrebbero superare i limiti previsti nella Tab. 1. Si noti inoltre che, quando il pun-
to caldo raggiunge temperature superiori a 140 °C – 160 °C, si possono formare
bolle di gas che potrebbero compromettere la tenuta dielettrica del trasformatore
(cfr. 1.4.1.2, Rischi a breve termine).

1.7.3 Accessori, apparecchiature e altre considerazioni


Cfr. 1.6.3.

1.7.4 Prescrizioni per la tenuta al cortocircuito


Cfr. 1.6.4.

1.7.5 Limitazioni della tensione


Cfr. 1.6.5.

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2 DETERMINAZIONE DELLE TEMPERATURE
S E Z I O N E

2.1 Simboli

2.1.1 Simboli principali


A è l’ampiezza della variazione annuale della temperatura ambiente media
giornaliera in gradi Kelvin;
B è l’ampiezza della variazione giornaliera della temperature ambiente in
gradi Kelvin;
DX è il giorno più caldo di un anno;
H è il fattore del punto caldo;
I è la corrente di carico in ampere;
K è il fattore di carico (corrente di carico/corrente nominale);
L è l’invecchiamento relativo in un determinato periodo;
R è il rapporto tra le perdite dovute al carico a corrente nominale e le per-
dite a vuoto;
S è la potenza in MVA;
TX è l’ora più calda di un giorno;
V è il tasso relativo di invecchiamento;
W è il numero di colonne avvolte;
g è la differenza fra temperatura dell’avvolgimento e temperatura dell’olio in
Kelvin;
j è un mese dell’anno (usato nei calcoli dell’invecchiamento e del punto
caldo nell’arco di un intero anno);
t è la durata del carico massimo nel diagramma di carico rettangolare in ore;
z è l’impedenza di cortocircuito in percentuale;
q è la temperatura in gradi Celsius;

t è la costante di tempo;
ON sta per raffreddamento ONAN o ONAF;
OF sta per raffreddamento OFAF o OFWF;
OD sta per raffreddamento ODAF o ODWF.

2.1.2 Prefissi
D indica una sovratemperatura (rispetto alla temperatura ambiente).

2.1.3 Esponenti
x è l’esponente della relazione fra perdite totali e sovratemperatura dell’olio;
y è l’esponente della relazione fra corrente e temperatura dell’avvolgimento;
’ si applica alla temperatura del punto caldo per il raffreddamento OD.

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2.1.4 Suffissi (generici)
E si riferisce alla temperatura ambiente ponderata;
M si riferisce alla temperatura ambiente per il calcolo del punto caldo;
W si riferisce all’avvolgimento;
a si riferisce all’ambiente (temperatura);
h si riferisce al punto caldo (temperatura);
m si riferisce ai fattori utilizzati per calcolare la temperatura massima del
punto caldo;
o si riferisce all’olio;
r indica la quantità nominale (se utilizzato, questo è sempre l’ultimo suffisso);
t si riferisce alla temperatura o sovratemperatura nel momento t;
y indica la quantità annuale.

2.1.5 Suffissi specifici relativi alle temperature dell’olio


(se utilizzati, questi sono sempre i primi suffissi)
i si riferisce all’olio nell’avvolgimento, parte superiore;
im si riferisce all’olio nell’avvolgimento, parte mediana;
b si riferisce all’olio nell’avvolgimento, nella cassa o nello scambiatore di ca-
lore, parte inferiore;
o si riferisce all’olio nella cassa, parte superiore;
om si riferisce all’olio nella cassa, parte mediana;
e si riferisce all’olio nello scambiatore di calore, parte superiore;
em si riferisce all’olio nello scambiatore di calore, parte mediana;
bt si riferisce alla temperatura dell’olio nella parte inferiore trascorso il tempo t;
bi si riferisce alla temperatura iniziale dell’olio nella parte inferiore;
bu si riferisce alla temperatura finale dell’olio nella parte inferiore.

2.2 Misurazione diretta della temperatura del punto caldo


Il limite più critico nel carico di un trasformatore è la temperatura raggiunta
nell’area più calda dell’avvolgimento, che dovrebbe essere valutata con la massi-
ma accuratezza possibile. Presto sarà disponibile un metodo per la misurazione
diretta (con sonde di fibre ottiche o dispositivi simili). Tali metodi di misurazione
dovrebbero consentire di determinare la temperatura del punto caldo con una
precisione maggiore rispetto a quella ottenuta con il metodo di calcolo illustrato
in 2.4.

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2.3 Caratteristiche termiche ipotizzate

2.3.1 Semplificazioni effettuate


Si tenga presente che le formule fornite nella presente Guida si basano su una
serie di semplificazioni. Si ipotizza il diagramma termico riportato in Fig. 1, fermo
restando che tale diagramma è la semplificazione di una distribuzione più com-
plessa. Le ipotesi adottate in questa semplificazione sono le seguenti:
a) la temperatura dell’olio negli avvolgimenti aumenta linearmente dal basso
verso l’alto, indipendentemente dalla modalità di raffreddamento;
b) la sovratemperatura del conduttore a qualsiasi livello dell’avvolgimento cre-
sce linearmente, parallelamente alla sovratemperatura dell’olio, con una diffe-
renza costante g fra le due linee rette (dove g è la differenza fra la sovratem-
peratura media per resistenza e la sovratemperatura media dell’olio);
c) la sovratemperatura del punto caldo è maggiore della sovratemperatura del
conduttore alla sommità dell’avvolgimento come illustrato dalla Fig. 1 in
quanto occorre tener conto dell’aumento delle perdite addizionali. Pertanto,
la differenza di temperatura fra il punto caldo e l’olio alla sommità dell’avvol-
gimento viene posta uguale a Hg. Il fattore H può variare da 1,1 a 1,5 a se-
conda delle dimensioni del trasformatore, dell’impedenza di cortocircuito e
del tipo di avvolgimento. Nell’elaborare le tabelle e le figure della Sez. 3 si è
adottato un valore di 1,1 per i trasformatori di distribuzione e un valore di 1,3
per i trasformatori di media a grande potenza.

Fig. 1 Diagramma termico

Punto caldo
Olio nella parte superiore
Sommitˆ dellÕavvolgimento

Media dellÕavvolgimento
Olio nella parte mediana

Olio nella parte inferiore


Avvolgimento in basso

Sovratemperatura

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2.3.2 La temperatura dell’olio nella parte superiore misurata durante una prova di ri-
scaldamento differisce dalla temperatura dell’olio che esce dall’avvolgimento.
Questo vale in particolare durante il periodo transitorio successivo all’inizio di un
improvviso e forte incremento del carico. In effetti l’olio della parte superiore è
una miscela di flussi d’olio diversi che hanno circolato lungo e/o all’esterno dei
vari avvolgimenti.
Di norma, per il raffreddamento ON la differenza fra gli avvolgimenti principali
non è importante. La temperatura dell’olio alla sommità dell’avvolgimento viene
considerata per tutti gli avvolgimenti pari alla temperatura della miscela d’olio
nella parte superiore della cassa.
Per il raffreddamento OF e OD, invece, la temperatura dell’olio alla sommità
dell’avvolgimento viene considerata pari alla temperatura nella parte inferiore più
due volte la differenza fra la temperatura media dell’olio all’interno di quel deter-
minato avvolgimento e la temperatura dell’olio nella parte inferiore.
I diversi tipi di raffreddamento devono essere trattati separatamente a causa delle
differenze nel flusso d’olio. Per i trasformatori ON e OF si suppone che la circo-
lazione dell’olio nell’avvolgimento sia determinata dal gradiente termico, mentre
per i trasformatori OD la velocità di flusso dell’olio è regolata prevalentemente
dalla pompa e non dipende quindi dalla temperatura dell’olio.

2.3.3 Per i trasformatori OF e OD, la temperatura media dell’olio dovrebbe essere de-
terminata mediante il miglior metodo disponibile poiché da essa dipende il cal-
colo della temperatura del punto caldo. La Pubblicazione IEC 76-2 specifica una
serie di metodi accettabili per ottenere un valore che viene utilizzato solo per ri-
cavare determinate correzioni da apportare alla sovratemperatura media dell’av-
volgimento. Ai fini della presente Guida, è preferibile adottare il metodo alterna-
tivo per ricavare la temperatura media dell’olio dai risultati delle prove (cfr.
Allegato B).

2.3.4 Poiché la costante di tempo degli avvolgimenti è in genere molto breve (da 5 a
10 min), essa ha un effetto limitato sulla temperatura del punto caldo anche in
condizioni di breve ma forte incremento del carico. Dato che la durata di carico
massimo più breve fra quelle esaminate nelle tabelle di carico è di 30 min
(Sez. 3), nel calcolo si considera che la costante di tempo sia pari a zero.

2.3.5 Per calcolare la sovratemperatura del punto caldo in condizioni di servizio conti-
nuo, ciclico o di altro tipo, le caratteristiche termiche possono essere ricavate da
fonti diverse:
a) i risultati di una speciale prova di riscaldamento comprendente una misura-
zione diretta della temperatura del punto caldo o della temperatura dell’olio
nella parte superiore all’interno degli avvolgimenti (in mancanza di una misu-
razione diretta del punto caldo, il fattore del punto caldo H può essere fornito
solo dal costruttore);
b) i risultati di una normale prova di riscaldamento;
c) le sovratemperature ipotizzate a corrente nominale.

La Tab. 2 illustra alcuni esempi di caratteristiche termiche utilizzate per le tabelle


di carico della Sez. 3. Si noti che, nel caso dei trasformatori di grande potenza, se
la sovratemperatura media degli avvolgimenti misurata a corrente nominale corri-
sponde al limite di 65 K per il raffreddamento ON e OF, e di 70 K per il raffred-
damento OD, la sovratemperatura del punto caldo a corrente nominale potrebbe
superare 78 K a seconda del progetto.

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Tab. 2 Caratteristiche termiche utilizzate nel calcolo delle tabelle di carico della Sezione 3

Trasformatori Trasformatori di
di media e grande
distribuzione potenza
ONAN ON.. OF.. OD..
Esponente dell’olio x 0,8 0,9 1,0 1,0
Esponente dell’avvolgimento y 1,6 1,6 1,6 2,0
Rapporto di perdita R 5 6 6 6
Fattore del punto caldo H 1,1 1,3 1,3 1,3
Costante di tempo dell’olio t0 (h) 3,0 2,5 1,5 1,5
Temperatura ambiente qa (°C) 20 20 20 20
Sovratemperatura del punto caldo Dqhr (K) 78 78 78 78
Sovratemperatura media dell’avvolgimento DqWr (K) 65 63 63 68
Gradiente fra punto caldo e olio nella parte
superiore Hgr (K) 23 26 22 29
Sovratemperatura dell’olio, parte mediana Dqimr (K) 44 43 46 46
Sovratemperatura dell’olio alla sommità
dell’avvolgimento (1) Dqir (K) 55 52 56 49
Sovratemperatura dell’olio parte inferiore Dqbr (K) 33 34 36 43
(1) Per il raffreddamento ON, si suppone che Dqir sia uguale a Dqor.

2.4 Equazioni della temperatura in condizioni di regime

2.4.1 Raffreddamento ON
Per il raffreddamento ON la temperatura finale del punto caldo per un carico
qualsiasi K è pari alla somma della temperatura ambiente, della sovratemperatura
dell’olio nella parte superiore e della differenza di temperatura fra il punto caldo
e l’olio nella parte superiore:

2 x
1 + RK y
(1) q h = q a + Dq or ------------------- + Hg r K
1+R

2.4.2 Raffreddamento OF
Il metodo di calcolo per il raffreddamento OF si basa sulla temperatura dell’olio
nella parte inferiore e sulla temperatura dell’olio nella parte mediana per le ra-
gioni illustrate in 2.3.2. Pertanto, la temperatura finale del punto caldo per un ca-
rico qualsiasi K è pari alla somma della temperatura ambiente, della sovratempe-
ratura dell’olio nella parte inferiore, della differenza fra l’olio nella parte
superiore dell’avvolgimento e l’olio nella parte inferiore e della differenza fra il
punto caldo e l’olio nella parte superiore dell’avvolgimento:
2 x
1 + RK y y
(2) q h = q a + Dq br ------------------- + 2 [ Dq imr Ð Dq br ]K + Hg r K
1+R

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2.4.3 Raffreddamento OD
Il metodo di calcolo per il raffreddamento OD è fondamentalmente uguale a
quello adottato per il raffreddamento OF, con l’unica differenza che occorre ag-
giungere un termine di correzione in modo da tener conto della variazione nella
resistenza ohmica dei conduttori al variare della temperatura:

(3) q' h = q h + 0 ,15 ( q h Ð q hr ) (per K > 1)

dove
qh viene calcolata senza tener conto dell’influenza delle variazioni nella resi-
stenza ohmica utilizzando l’equazione (2);
qhr è la temperatura del punto caldo in condizioni nominali.

È possibile consultare il costruttore per ottenere una formula più precisa.

2.4.4 Correzioni alle equazioni


In teoria occorrerebbe apportare numerose correzioni quando si utilizzano le
equazioni di cui sopra per calcolare la temperatura finale del punto caldo, ad
esempio tenendo conto delle variazioni in funzione della temperatura per:
a) perdite dovute al carico;
b) rapporto fra perdite dipendenti dalla resistenza ohmica e perdite dovute alle
correnti di Foucault nell’avvolgimento;
c) viscosità dell’olio.

Per il raffreddamento ON e OF le variazioni della viscosità al variare della tempe-


ratura contrastano l’effetto della variazione della resistenza ohmica dei condutto-
ri. Ai fini della presente Guida si suppone che tali effetti si annullino a vicenda.
Per il raffreddamento OD l’influenza della viscosità dell’olio sulle sovratempera-
ture è trascurabile. L’effetto della variazione della resistenza ohmica deve essere
considerato, come nel caso del termine di correzione dell’equazione (3).

2.5 Equazioni della temperatura in regime transitorio


Qualsiasi variazione delle condizioni di carico viene trattata come una funzione a
gradino. Il diagramma di carico rettangolare considerato nelle tabelle della Sez. 3
consiste in una singola elevazione seguita, dopo qualche tempo, da una singola
riduzione. In caso di carico con variazione continua, la funzione a gradino viene
applicata per un intervallo di tempo breve e il calcolo della temperatura del pun-
to caldo richiede l’impiego di un programma informatico (cfr. 2.8).
La sovratemperatura dell’olio (per es. di quello della parte inferiore) dopo un
tempo t è data da:

Ðt ¤ to
(4) Dq bt = Dq bi + ( Dq bu Ð Dq bi ) ( 1 Ð e )

dove
Dqbi è la sovratemperatura iniziale dell’olio nella parte inferiore;
Dqbu è la sovratemperatura finale (di regime) dell’olio nella parte inferiore cor-
rispondente al carico applicato durante questo intervallo di tempo;
t0 è la costante di tempo dell’olio.

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Per ogni incremento del carico la differenza di temperatura fra l’avvolgimento e
l’olio salirà a un nuovo valore con una costante di tempo caratteristica dell’avvol-
gimento. Per il motivo illustrato in 2.3.4, tale costante di tempo viene trascurata.
L’ultimo termine dell’equazione (1) e gli ultimi due termini dell’equazione (2) as-
sumono istantaneamente il valore corrispondente al nuovo fattore K y .

2.6 Invecchiamento termico dell’isolamento del trasformatore

2.6.1 Legge di invecchiamento termico


Anche se fosse possibile non tener conto degli altri fattori di influenza, il sistema
di isolamento subirebbe comunque una degradazione (invecchiamento) di natura
chimica. Tale processo è cumulativo e porta il sistema in condizioni tali da non
poter più essere giudicato accettabile in base ad alcuni criteri selezionati. Secon-
do la legge di Arrhenius, relativa alla velocità delle reazioni chimiche, l’arco di
tempo fino a questo punto finale viene espresso come:

(a + b ¤ T)
(5) vita = e

dove
a e b sono delle costanti;
T è la temperatura assoluta.

Nell’ambito di un intervallo termico limitato, tale equazione può essere approssi-


mata anche mediante l’espressione di tipo esponenziale di Montsinger:

Ð pq
(6) vita = e

dove
p è una costante;
q è la temperatura in gradi Celsius.
Nota La presente Guida utilizza la regola di degradazione termica di Montsinger che, come sottoli-
neato, è una versione semplificata della legge generale di degradazione chimico/termica di Ar-
rhenius impiegata in altre guide di carico (soprattutto nell’America Settentrionale). Nell’ambi-
to dell’intervallo termico considerato nella presente Guida, la regola di Montsinger viene
considerata sufficientemente precisa e la sua applicazione porta in effetti a stime prudenziali
della degradazione termica.

Anche se non esiste un criterio semplice ed univoco per determinare la fine della
vita con valutazioni quantitative circa la restante vita dell’isolamento di un trasfor-
matore, è tuttavia possibile fare significativi confronti basati sul tasso di invecchia-
mento. Quest’ultimo è l’inverso della vita – utilizzando la formula di Montsinger:

pq
tasso di invecchiamento = costante ´ e

La costante nell’equazione dipende da numerosi elementi, come la qualità origi-


naria dei prodotti di cellulosa (composizione delle materie prime, additivi chimi-
ci) e i parametri ambientali (contenuto di umidità, ossigeno libero presente nel
sistema).

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Tuttavia, indipendentemente da tali variazioni, il coefficiente per la variazione di
temperatura p può essere considerato una costante per l’effettivo intervallo termi-
co fra 80 °C e 140 °C. Il suo valore è tale che il tasso di invecchiamento raddop-
pia per ogni aumento di circa 6 K; questo valore è stato adottato come base per
la presente Guida.
Il tasso di invecchiamento viene riferito alla temperatura del punto caldo dell’av-
volgimento. Per i trasformatori conformi alla Pubblicazione IEC 76 il normale va-
lore di riferimento per questo dato in presenza di un carico nominale e una tem-
peratura ambiente normale è di 98 °C. Nella presente Guida il tasso relativo di
invecchiamento a questa temperatura viene preso come unità.
Molti trasformatori sono dotati di speciali sistemi di isolamento con prestazioni
termiche superiori. Poiché la Pubblicazione IEC 76-2 non prende in esame tale
classe di materiali per i trasformatori immersi in olio, è possibile tener conto dei
limiti di sovratemperatura e dell’incremento delle prestazioni termiche mediante
accordo fra costruttore e utente. In molti casi per i trasformatori che utilizzano
tale isolamento la normale aspettativa di vita si basa su una temperatura del pun-
to caldo di 110 °C.

2.6.2 Tasso relativo di invecchiamento


Per i trasformatori conformi alla Pubblicazione IEC 76, il tasso relativo di invec-
chiamento termico viene considerato pari all’unità per una temperatura del punto
caldo di 98 °C, che corrisponde a un funzionamento a temperatura ambiente di
20 °C e una sovratemperatura del punto caldo di 78 K. Il tasso relativo di invec-
chiamento è dato da:

tasso di invecchiamento a q h ( q h Ð 98 ) ¤ 6
(7) V = --------------------------------------------------------------------------------- = 2
tasso di invecchiamento a 98°C

Questa funzione implica che il tasso relativo di invecchiamento è estremamente


sensibile nei confronti della temperatura del punto caldo come illustrato dalla ta-
bella seguente:

qh Tasso relativo di invecchiamento


80 0,125
86 0,25
92 0,5
98 1,0
104 2,0
110 4,0
116 8,0
122 16,0
128 32,0
134 64,0
140 128,0

2.6.3 Calcolo del consumo di vita


Il consumo di vita causato da mesi, giorni o ore di funzionamento ad una tempe-
ratura del punto caldo di 98 °C viene espresso in normali mesi, giorni o ore.
Se il carico e la temperatura ambiente rimangono costanti durante un determina-
to periodo, il consumo di vita relativo è pari a V ´ t, dove t è il periodo di tempo
considerato. Lo stesso vale per una condizione di funzionamento continuo con
una temperatura ambiente variabile se si utilizza la temperatura ambiente ponde-
rata (cfr. 2.7).

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In genere quando si ha una variazione delle condizioni di funzionamento e della
temperatura ambiente, il tasso di invecchiamento relativo varia in funzione del
tempo. L’invecchiamento relativo (o consumo di vita relativo) per un certo peri-
odo di tempo corrisponde quindi a:
t2 N
1 1
(8) L = --- ò V dt
t
oppure L = ---
N åV
t1 n=1

dove
n è il numero di ogni intervallo di tempo;
N è il numero totale di intervalli di tempo uguali.

2.7 Temperatura ambiente

2.7.1 Generalità
Per trasformatori con raffreddamento ad aria installati all’aperto viene considerata
temperatura ambiente quella effettiva dell’aria. Per trasformatori di distribuzione
installati in luoghi chiusi, la correzione per la temperatura ambiente è riportata in
2.7.6. Per i trasformatori con raffreddamento ad acqua, la temperatura ambiente è
la temperatura dell’acqua in ingresso che presenta meno variazioni nel tempo ri-
spetto all’aria.
Se la durata del carico massimo è superiore ad alcune ore, è necessario tener
conto delle variazioni della temperatura ambiente.
Per fare ciò, l’utente può scegliere uno dei seguenti metodi:
a) è possibile usare una temperatura ambiente ponderata per il calcolo dell’in-
vecchiamento termico e il valore medio delle massime mensili per il calcolo
della temperatura massima del punto caldo (2.7.2 e 2.7.3);
b) è possibile usare direttamente il diagramma delle temperature effettive
(2.7.4);
c) la variazione della temperatura ambiente può essere approssimata mediante
una funzione sinusoidale doppia (2.7.5).

2.7.2 Temperatura ambiente ponderata, qE


Se la temperatura ambiente varia sensibilmente durante un ciclo di carico, nel
calcolo termico bisogna usare un valore ponderato perché esso risulterà superio-
re alla media aritmetica.
La temperatura ambiente ponderata è una temperatura fittizia costante che, du-
rante un determinato tempo provoca lo stesso invecchiamento dell’isolamento di
una temperatura ambiente variabile che agisca per lo stesso tempo (che può es-
sere pari a giorni, mesi o un anno).
Nel caso in cui un incremento di 6 K raddoppi il tasso di invecchiamento e si
possa ipotizzare una variazione sinusoidale della temperatura ambiente, la tem-
peratura ambiente ponderata sarà pari a:

1 ,85
(9) q E = q + 0 ,01 ( Dq )

dove
q è la temperatura media;
Dq è l’intervallo termico per il periodo considerato (valore medio delle massi-
me meno valore medio delle minime).

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Il fattore di correzione da applicare alla temperatura media può anche essere ri-
cavato dalla Fig. 2, che illustra la formula di cui sopra.

Fig. 2 Correzione fra temperatura ambiente ponderata e media come funzione dell’intervallo
termico

2.7.3 Temperatura ambiente per il calcolo del punto caldo, qM


La temperatura ambiente ponderata può essere utilizzata per calcolare l’invec-
chiamento termico ma non per verificare la temperatura del punto caldo massima
raggiunta durante un periodo di carico massimo. A questo scopo si raccomanda
di usare il valore medio delle massime mensili. Non è consigliabile usare il mas-
simo assoluto in considerazione della scarse probabilità che questo valore venga
raggiunto e dell’effetto della costante di tempo dell’olio.

2.7.4 Variazione continua della temperatura ambiente


Quando il calcolo dell’invecchiamento e della temperatura del punto caldo consi-
dera solo alcuni giorni di funzionamento con carico superiore alla potenza nomi-
nale, potrebbe risultare più idoneo l’uso del diagramma di variazione della tem-
peratura effettiva prevista per quel periodo. Il diagramma della temperatura
ambiente dovrà quindi essere espresso in un insieme di valori discreti corrispon-
dente all’intervallo di tempo scelto per descrivere la variazione di carico.

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2.7.5 Variazione sinusoidale della temperatura
Per calcoli relativi a numerosi giorni o mesi potrebbe rivelarsi più utile considera-
re la temperatura ambiente come una funzione sinusoidale doppia in cui la prima
descrive la variazione della temperatura nell’arco dell’anno e la seconda la varia-
zione giornaliera.
2p 2p
(10) q a = q ay + A cos --------
- ------
365 ( giorno Ð DX ) + ( B oppure B m ) cos 24 ( ora Ð TX )

dove
è la temperatura ambiente media annuale in gradi Celsius;
qay
A è l’ampiezza della variazione annuale della temperatura ambiente me-
dia giornaliera in Kelvin;
B è l’ampiezza della variazione giornaliera per il calcolo del tasso di in-
vecchiamento in Kelvin;
Bm è l’ampiezza della variazione giornaliera per il calcolo della temperatura
massima del punto caldo in Kelvin;
DX è il giorno più caldo di un anno;
TX è l’ora più calda di un giorno;
giorno è il numero del giorno, per esempio 1° febbraio = 32;
ora è l’ora del giorno, per esempio h 13.15 = 13,25;

Il calcolo di questi parametri implica l’uso di un apposito programma informati-


co, come illustrato nell’allegato D, con l’immissione di quattro temperature carat-
teristiche per ogni mese dell’anno.

2.7.6 Correzione della temperatura ambiente per trasformatori in luoghi chiusi


Un trasformatore installato in un luogo chiuso è esposto a un’ulteriore sovratem-
peratura corrispondente a circa la metà della sovratemperatura dell’aria all’inter-
no del luogo stesso. Le prove effettuate dimostrano che l’ulteriore sovratempera-
tura dell’olio nella parte superiore varia in funzione della corrente di carico
analogamente a quanto accadrebbe per la sovratemperatura dell’olio nella parte
superiore.
Per trasformatori installati in luoghi chiusi in metallo o cemento,
nell’equazione (1) Dqor dovrebbe quindi essere sostituito con D q' or e diventare:

Dq' or = Dq or + D ( Dq or )

dove
D(Dqor) è la sovratemperatura supplementare dell’olio nella parte superiore in
condizioni di carico nominale.

Si raccomanda di determinare tali sovratemperature mediante prove; tuttavia, se


questi risultati non fossero disponibili, si possono utilizzare come guida i valori
riportati nella Tab. 3 per i diversi tipi di luoghi chiusi. Tali valori dovrebbero es-
sere divisi per due per ottenere il valore indicativo della sovratemperatura sup-
plementare dell’olio nella parte superiore.

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Tab. 3 Correzione per l’incremento della temperatura dovuto all’installazione in luogo chiuso

1 2 3 4 5 6
Tipo di luogo chiuso Numero di trasformatori Correzione (da aggiungere alla
installati temperatura ambiente ponderata) °C
Potenza del trasformatore kVA
250 500 750 1000
Cabine sotterranee con ventilazione 1 11 12 13 14
naturale 2 12 13 14 16
3 14 17 19 22
Scantinati ed edifici con scarsa ven- 1 7 8 9 10
tilazione naturale 2 8 9 10 12
3 10 13 15 17
Edifici con buona ventilazione natu- 1 3 4 5 6
rale e cabine sotterranee e scantinati 2 4 5 6 7
con ventilazione forzata 3 6 9 10 13
Cabine prefabbricate (cfr. nota 2) 1 10 15 20 —
(1) Le cifre riportate sopra per la correzione della temperatura sono state stimate per le condizioni di carico tipiche per una sot-
tostazione utilizzando valori rappresentativi delle perdite del trasformatore. Esse si basano sui risultati di una serie di prove
con raffreddamento naturale e forzato in cabine sotterranee e sottostazioni nonché su misurazioni casuali in sottostazioni e
cabine prefabbricate.
(2) Questa correzione per l’installazione all’interno di cabine prefabbricate non è necessaria quando la prova di sovratemperatura
è stata effettuata sul trasformatore all’interno della cabina come unità completa.
(3) Questa tabella è tratta dalla norma Australian Standard AS 1078 (1984) “Guida di carico per trasformatori immersi in olio”.

2.8 Programma informatico

2.8.1 Diagramma di flusso


La determinazione del fattore di carico applicabile a un dato trasformatore in
base a un diagramma di carico prestabilito, a una certa variazione della tempera-
tura ambiente e ai limiti fissati per la temperatura del punto caldo e l’invecchia-
mento è una procedura iterativa che richiede calcoli computerizzati. La Fig. 3
mostra un diagramma di flusso di base per una procedura iterativa di questo tipo,
il quale riassume i principi fondamentali espressi nella presente Guida.
Tale procedura viene utilizzata quando si vuole aiutare il progettista di un siste-
ma a scegliere i valori nominali più idonei per una nuova installazione della qua-
le si conoscono le condizioni di carico e la temperatura ambiente.
Il programma dovrebbe essere studiato in modo tale da richiedere all’utente di
immettere le caratteristiche termiche del trasformatore, il diagramma di carico per
il periodo in questione e le condizioni di temperatura ambiente per lo stesso pe-
riodo, come pure le limitazioni specifiche per temperatura e invecchiamento ri-
tenute applicabili.
La temperatura massima del punto caldo e l’invecchiamento relativo vengono
calcolati mediante il diagramma di carico iniziale. Se la temperatura limite non
viene superata e l’invecchiamento è inferiore al valore ammesso, il calcolo viene
ripetuto con un fattore di moltiplicazione F applicato a ogni singolo carico K1, K2,
...Kn, mantenendo invariati gli intervalli di tempo t1, t2,...tn. Il fattore di moltiplica-
zione F viene aumentato di 1% ad ogni passaggio fino al raggiungimento di uno
dei limiti. Se durante il calcolo iniziale l’invecchiamento relativo è superiore al
valore selezionato, il calcolo viene ripetuto riducendo il valore di F del 2%.
L’incremento del moltiplicatore di carico e le tolleranze per le temperature limite
possono essere scelti secondo criteri diversi in funzione dei parametri del trasfor-
matore e di quelli di carico. Il programmatore deve tener presente che, per una

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temperatura del punto caldo compresa fra 100 °C e 140 °C un incremento del 2%
del fattore di carico porterà ad un aumento della temperatura massima del punto
caldo di oltre 2 K e dell’invecchiamento relativo pari a circa il 25%.
È opportuno regolare le tolleranze per evitare oscillazioni indesiderate pure otte-
nendo una precisione sufficiente. Al fine di verificare il programma con gli esem-
pi forniti nelle Tab. 4 e 5, si consiglia di perseguire una maggior precisione ridu-
cendo le tolleranze di cui sopra.

2.8.2 Esempi di calcolo


Nelle Tab. 4 e 5 sono riportati alcuni esempi di calcolo che illustrano l’esten-
sione dei formati di input e output, e consentono all’utente di verificare il suo
programma.
Il primo esempio (Tab. 4) illustra un semplice calcolo relativo a un solo giorno
con una temperatura ambiente costante e un diagramma di carico semplice.
Il secondo esempio (Tab. 5) riguarda calcoli relativi ad un intero anno con tre di-
versi diagrammi di carico nell’arco dell’anno stesso e una temperatura ambiente
considerata come una funzione sinusoidale doppia.

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Fig. 3 Diagramma di flusso di un programma informatico per il calcolo di un fattore di carico
accettabile

(Segue Fig. 3)

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(Seguito Fig. 3)

(Segue Fig. 3)

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(Seguito Fig. 3)

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Tab. 4 Dati relativi al calcolo per un singolo giorno con una temperatura ambiente ponderata
costante

*** Input (1) *** valori nominali e caratteristiche del trasformatore

categoria del trasformatore: DISTRIBUZIONE


metodo di raffreddamento: ONAN

Dqor : sovratemperatura dell’olio nella parte superiore [K] 55,00


Dqimr : sovratemperatura dell’olio nella parte mediana [K] 44,00
Hgr : sovratemperatura fra punto caldo e olio nella parte superiore [K] 23,00
x : esponente della temperatura dell’olio 0,80
y : esponente della temperatura dell’avvolgimento 1,60
R : rapporto tra le perdite dovute al carico e le perdite a vuoto 5,00
to : costante di tempo dell’olio [h] 3,00
qhr : temperatura del punto caldo per invecchiamento normale [°C] 98,00

*** Input (2) *** diagramma di carico richiesto

inizio fine durata [h] carico [p. u.]


1 0:00 12:00 12,00 0,700
2 12:00 14:00 2,00 1,340
3 14:00 24:00 10,00 0,700

*** Input (3) *** dati relativi alla temperatura ambiente

qE : temperatura ambiente ponderata [°C] 30,00


qamax : temperatura giornaliera massima [°C] 40,00

*** Input (4) *** limitazioni di temperatura e funzionamento

qomax : limitazione della temperatura dell’olio nella parte superiore [°C] 115,00
qhmax : limitazione della temperatura del punto caldo [°C] 140,00
Lmax : limitazione dell’invecchiamento relativo 1,00
F : moltiplicatore del diagramma di carico – fisso o variabile FISSO

*** Output ***

olio nella parte superiore max. punto caldo max. invecchiamento relativo
[°C] [°C] in un giorno [p. u.]
98,35 135,08 0,935
temperatura dell’olio temperatura del punto caldo
nella parte superiore [°C] [°C]
1 75,34 88,34
2 98,35 135,08
3 76,15 89,15

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Tab. 5 Dati relativi al calcolo per un intero anno con variazione sinusoidale doppia della
temperatura ambiente e tre diagrammi di carico differenti

*** Input (1) *** valori nominali e caratteristiche del trasformatore

categoria del trasformatore: DISTRIBUZIONE


metodo di raffreddamento: ONAN

Dqor : sovratemperatura dell’olio nella parte superiore [K] 55,00


Dqimr : sovratemperatura dell’olio nella parte mediana [K] 44,00
Hgr : sovratemperatura fra punto caldo e olio nella parte superiore [K] 23,00
x : esponente della temperatura dell’olio 0,80
y : esponente della temperatura dell’avvolgimento 1,60
R : rapporto tra le perdite dovute al carico e le perdite a vuoto 5,00
to : costante di tempo dell’olio [h] 3,00
qhr : temperatura del punto caldo per invecchiamento normale [°C] 98,00

*** Input (2) *** diagramma di carico richiesto

Periodo 1 1/1 17/4(1) DURATA [giorni]: 107


inizio fine durata [h] carico [p. u.]
1 0:00 8:00 8,00 0,700
2 8:00 11:00 3,00 1,000
3 11:00 14:00 3,00 0,800
4 14:00 16:00 2,00 1,360
5 16:00 19:30 3,50 0,850
6 19:30 24:00 4,50 0,700
Periodo 2 18/4 17/10 DURATA [giorni]: 183
inizio fine durata [h] carico [p. u.]
1 0:00 10:00 10,00 0,700
2 10:00 13:00 3,00 1,000
3 13:00 15:00 2,00 1,360
4 15:00 20:00 5,00 0,900
5 20:00 24:00 4,00 0,700
Periodo 3 18/10 31/12 DURATA [giorni]: 75
inizio fine durata [h] carico [p. u.]
1 0:00 8:00 8,00 0,700
2 8:00 11:00 3,00 1,000
3 11:00 14:00 3,00 0,800
4 14:00 16:00 2,00 1,360
5 16:00 19:30 3,50 0,850
6 19:30 24:00 4,50 0,700
(1) 17/4 = p.e. 17 aprile

*** Input (3) *** dati relativi alla temperatura ambiente

qay : temperatura ambiente media annuale [°C] 11,47


A : variazioni annuale [K] 8,05
B : variazione giornaliera per invecchiamento 5,10
Bm : variazione giornaliera per limite di temperatura [K] 11,45
DX : giorno più caldo dell’anno 199
TX : ora più calda del giorno 14,00

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*** Input (4) *** limitazioni di temperatura e funzionamento

qomax : limitazione della temperatura dell’olio nella parte superiore [°C] 115,00
qhmax : limitazione della temperatura del punto caldo [°C] 140,00
Lmax : limitazione dell’invecchiamento relativo 1,00
F : moltiplicatore del diagramma di carico – fisso o variabile FISSO

*** Output ***

Periodo inizio fine olio nella parte punto caldo invecchiamento


superiore max. [°C] max. relativo
[°C] [p. u.]
1 1/1 17/4 84,77 122,39 0,237
2 18/4 17/10 96,20 133,82 1,160
3 18/10 31/12 84,84 122,46 0,266
Invecchiamento relativo nell’arco di un anno
L = 0,706 p. u.
Periodo 1 temperatura dell’olio nella temperatura del punto caldo [°C]
parte superiore
[°C]
1 46,89 59,89
2 67,28 90,28
3 66,52 82,61
4 84,77 122,39
5 63,29 81,03
6 40,12 53,12
Invecchiamento relativo per il
periodo L(1) = 0,237 p.u.

Periodo 2 temperatura dell’olio nella temperatura del punto caldo [°C]


parte superiore
[°C]
1 60,72 73,72
2 78,40 101,40
3 96,20 133,82
4 70,78 90,21
5 49,13 62,13
Invecchiamento relativo per il
periodo L(2) = 1,160 p.u.

Periodo 3 temperatura dell’olio nella temperatura del punto caldo [°C]


parte superiore
[°C]
1 46,96 59,96
2 67,34 90,34
3 66,59 82,68
4 84,84 122,46
5 63,36 81,10
6 40,19 53,19
Invecchiamento relativo per il
periodo L(3) = 0,266 p.u.

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3 TABELLE DI CARICO
S E Z I O N E

3.1 Limitazioni applicabili alle tabelle di carico


La presente Sezione fornisce una guida di facile consultazione per le possibilità
di carico relative alle diverse categorie di trasformatori. Le informazioni contenu-
te nelle tabelle e figure dei paragrafi dal 3.2 al 3.4 sono state ricavate utilizzando
le equazioni riportate nei paragrafi dal 2.4 al 2.6 e le caratteristiche termiche dei
trasformatori elencate nella Tab. 2.
Questi grafici e queste tabelle non offrono un elevato grado di precisione a causa
delle approssimazioni necessarie:
a) La variazione di carico giornaliera è rappresentata da un ciclo di carico a due
fasi semplificato (cfr. Fig. 4).
b) Le caratteristiche termiche utilizzate per il calcolo (riportate in Tab. 2) potreb-
bero non corrispondere a quelle del trasformatore preso in esame.
c) La temperatura ambiente viene considerata costante per tutta la durata del ci-
clo di funzionamento di 24 ore.
d) Non è possibile tener conto del fattore di correzione dell’avvolgimento (2.4.3)
in tabelle che non prendono in considerazione la temperatura ambiente. Per i
trasformatori OD è stato invece utilizzato il seguente fattore di correzione:

(12) Dq' h = Dq h + 0 ,15 ( Dq h Ð Dq hr )

Si raccomanda agli utilizzatori di fare calcoli propri basandosi su un insieme di


caratteristiche termiche del trasformatore più precise e tenendo conto di un dia-
gramma di carico più realistico.

3.2 Metodo per la rappresentazione di un ciclo di carico effettivo


mediante un ciclo equivalente di carico rettangolare a due fasi

3.2.1 Utilizzo della guida


Per utilizzare le figure e le tabelle dei paragrafi 3.4 e 3.5, il ciclo di carico giorna-
liero deve essere rappresentato mediante un ciclo di carico a due fasi semplifica-
to come illustrato nella Fig. 4. Le fasi di carico corrispondono a K1 e K2, dove K2
è il carico massimo. Quest’ultimo ha una durata di t ore. I metodi per determina-
re tale durata nel diagramma di carico rettangolare dipendono da una serie di fat-
tori; i metodi raccomandati per le diverse forme dei cicli di carico effettivi vengo-
no descritti in 3.2.2, 3.2.3 e 3.2.4.
In caso di dubbio circa l’idoneità del ciclo equivalente di carico a due fasi, occor-
re effettuare numerose approssimazioni e adottare il diagramma più prudenziale.

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Fig. 4 Ciclo equivalente di carico a due fasi

Fattore di carico
Ora del giorno

3.2.2 Ciclo di carico con un picco


In questo caso, il valore di t dovrebbe essere selezionato con un criterio di equi-
valenza di aree come illustrato in Fig. 5.
Per la parte del ciclo di carico al di fuori del massimo, si sceglie un valore di K1
corrispondente alla media del carico al di fuori del massimo.

Fig. 5 Ciclo di carico con un picco


Fattore di carico

Ora del giorno

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3.2.3 Ciclo di carico con due picchi di ampiezza uguale e durata diversa
Nel caso in cui vi siano due picchi di ampiezza quasi uguale ma durata diversa, il
valore di t viene determinato per il picco di durata maggiore e il valore di K1
scelto corrisponde alla media del carico restante. La Fig. 6 illustra un tipico ciclo
di carico.

Fig. 6 Ciclo di carico con due picchi di ampiezza uguale e durata diversa

Fattore di carico

Ora del giorno

3.2.4 Ciclo di carico con picchi in rapida successione


Nel caso in cui si abbiano picchi in rapida successione, il valore di t viene deter-
minato in modo tale da comprendere entrambi i picchi e il valore di K1 scelto
corrisponde alla media del carico restante come illustrato nella Fig. 7.

Fig. 7 Ciclo di carico con picchi in rapida successione


Fattore di carico

Ora del giorno

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3.3 Carico continuo normale
Se la corrente di carico in un determinato arco di tempo non presenta variazioni
di rilievo, è possibile usare una corrente di carico costante equivalente. La Tab. 6
fornisce un fattore di carico accettabile K = K24 per servizio continuo a diverse
temperature ambiente.

Tab. 6 Fattore di carico ammesso per servizio continuo K24 a temperature ambiente diverse
(raffreddamento ON, OF e OD)

Temperatura ambiente °C –25 –20 –10 0 10 20 30 40


Sovratemperatura del punto caldo K 123 118 108 98 88 78 68 58
Distribuzione ONAN 1,37 1,33 1,25 1,17 1,09 1,00 0,91 0,81
ON 1,33 1,30 1,22 1,15 1,08 1,00 0,92 0,82
K24 Trasformatore
OF 1,31 1,28 1,21 1,14 1,08 1,00 0,92 0,83
di potenza
OD 1,24 1,22 1,17 1,11 1,06 1,00 0,94 0,87

3.4 Carico ciclico normale


Le informazioni riportate nelle figure che seguono sono suddivise in base alle
quattro categorie di trasformatori (si veda lo schema riportato qui di seguito) e a
otto temperature ambiente diverse:
Trasformatori di distribuzione ONAN - Fig. 9
Trasformatori ON di media e grande potenza - Fig. 10
Trasformatori OF di media e grande potenza - Fig. 11
Trasformatori OD di media e grande potenza - Fig. 12

Se il valore della temperatura ambiente cade fra due figure, scegliere quella im-
mediatamente superiore o il valore interpolato fra quelli risultanti dalle due figure
più vicine.
I grafici possono essere utilizzati per determinare il carico massimo ammesso K2
per una data durata t e un determinato carico iniziale K1. Supponendo che la ten-
sione applicata rimanga costante, essi possono anche servire per determinare la
potenza nominale di un trasformatore (con durata di vita normale) per un dato
diagramma di carico rettangolare definito come il rapporto K2/K1. Occorre solo
trovare il punto d’intersezione della curva corrispondente alla durata del carico
K2 con la retta di pendenza K2/K1. Quest’ultima può essere ricavata individuando
e congiungendo i punti corrispondenti in ordinata K2 = 1 e in ascissa K1 = 1 (si
veda l’esempio 2 riportato sotto e la relativa Fig. 8).

Esempio 1: trasformatore di distribuzione ONAN da 2 MVA, carico iniziale di


1 MVA. Per trovare il carico ammissibile per 2 h con temperatura
ambiente di 20 °C, presumendo una tensione costante:

q a = 20°C K 1 = 0 ,5 t = 2h

La Fig. 9 riporta K2 = 1,56, tuttavia il limite stabilito dalla Guida è


1,5 (vedi 1.4.3, Tab. 1).
Pertanto, il carico ammesso per 2 h è di 3 MVA ( ritornando poi a
1 MVA).

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Esempio 2: Con q a = 20 °C, un trasformatore di distribuzione ONAN deve es-
sere in grado di sopportare un carico di 1750 kVA per 8 h e di
1000 kVA per le restanti 16 ore di ogni giorno. Presumendo che la
tensione rimanga costante, si ha:

K2 1750
------ = ------------ = 1 ,75
K1 1000

Dal grafico di Fig. 9, sulla curva t = 8, si ricava che i valori di K1 e


K2 per K2/K1 = 1,75 sono K2 = 1,15 e K1 = 0,66 (cfr. Fig. 8), pertanto
la potenza nominale è data da:

1750 1000
S r = ------------ = ------------ = 1520 kVA
1, 15 0, 66

Fig. 8 Illustrazione dell’esempio 2

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Fig. 9 Trasformatori di distribuzione ONAN
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Fig. 9 Trasformatori di distribuzione ONAN
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Pagina 34 di 82
Fig. 10 Trasformatori di media e grande potenza ON
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Fig. 10 Trasformatori di media e grande potenza ON
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Fig. 11 Trasformatori di media e grande potenza OF
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Fig. 11 Trasformatori di media e grande potenza OF
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Fig. 12 Trasformatori di media e grande potenza OD
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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Fig. 12 Trasformatori di media e grande potenza OD
Regimi ammessi per un consumo di vita normale

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3.5 Carico ciclico di emergenza
Le tabelle seguenti hanno lo scopo di fornire all’utilizzatore un’indicazione circa i
carichi che un trasformatore può sopportare senza superare la temperatura limite
del punto caldo dell’avvolgimento fissata nella Tab. 1 e circa il conseguente con-
sumo di vita, presumendo che le caratteristiche termiche del trasformatore preso
in esame siano simili a quelle elencate nella Tab. 2. Le informazioni sono raccolte
in 24 tabelle corrispondenti alle seguenti quattro categorie di trasformatori e a sei
valori di t (da 0,5 h a 24 h).

Trasformatori di distribuzione ONAN — Tab. 7-12


Trasformatori di media e grande potenza ON — Tab. 13-18
Trasformatori di media e grande potenza OF — Tab. 19-24
Trasformatori di media e grande potenza OD — Tab. 25-30

Queste tabelle consentono di verificare se un diagramma di carico definito dai


valori di K1 e K2 è ammissibile per una data temperatura ambiente e, in caso af-
fermativo, quale consumo di vita giornaliero ne consegue. Il consumo di vita è
espresso in giorni “normali”, vale a dire giorni di funzionamento alla potenza no-
minale e a temperatura ambiente di 20 °C.
La temperatura e il consumo di vita giornaliero per questi servizi di emergenza
sono stati calcolati sulla base del servizio ciclico. Se le condizioni effettive richie-
dono un solo giorno di funzionamento in regime di emergenza preceduto e se-
guito da giorni di funzionamento con un regime di carico minore, i calcoli ese-
guiti forniscono un valore di consumo di vita maggiore di quello reale e
comprendono quindi un margine di sicurezza.
Il consumo di vita relativo è indicato nelle tabelle con tre cifre significative. Tale
precisione può sembrare ingiustificata, ma ha lo scopo di facilitare l’eventuale
tracciamento di curve e le interpolazioni. Naturalmente alla fine dei calcoli i valo-
ri ottenuti dovranno essere arrotondati.

Esempio 1: Qual’è il consumo di vita giornaliero e la temperatura del punto


caldo di un trasformatore di media potenza sottoposto alle seguenti
condizioni?

RAFFREDDAMENTO OF, K 1 = 0 ,8 K 2 = 1 ,3 t = 8h q a = 30 °C

Dalla Tab. 23 risulta che V = 31,8, Dq h = 121 K per una temperatura


ambiente di 20 °C. Se teniamo conto della temperatura ambiente
effettiva di 30 °C, troviamo:

L = 31 ,8 ´ 3 ,2 = 101 ,8 giorni “normali”

q h = 121 + 30 = 151 °C

Poiché la temperatura del punto caldo supera il limite raccomanda-


to di 140 °C, questa condizione di carico dovrebbe essere evitata.

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 41 di 82
Tab. 7 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)

Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso


e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,006 0,032
32 40 48
0,8 0,001 0,006 0,033 0,093
36 44 52 57
0,9 0,001 0,006 0,034 0,095 0,292
41 48 57 62 67
1,0 0,002 0,006 0,036 0,099 0,301 1,00
45 53 61 66 72 78
1,1 0,002 0,007 0,038 0,104 0,312 1,03 3,72
50 58 66 71 77 83 89
1,2 0,002 0,008 0,042 0,112 0,330 1,08 3,84 14,9
55 63 72 77 82 88 95 101
1,3 0,003 0,011 0,049 0,125 0,359 1,14 4,02 15,5 64,7
61 68 77 82 88 94 100 107 114
1,4 0,005 0,014 0,061 0,148 0,407 1,25 4,30 16,2 67,2 302
67 74 83 88 93 99 106 113 120 127
1,5 0,007 0,022 0,083 0,191 0,495 1,45 4,77 17,5 70,8 314 1510
73 80 89 94 100 106 112 119 126 133 141
1,6 0,013 0,036 0,126 0,273 0,662 1,81 5,61 19,6 76,6 332 1570
79 86 95 100 106 112 118 125 132 140 148
1,7 0,025 0,066 0,213 0,437 0,992 2,52 7,21 23,5 86,9 361 1670
86 93 102 107 112 118 125 132 139 146 154
1,8 0,050 0,129 0,394 0,778 1,67 3,95 10,4 31,2 107 415 1830
92 100 108 114 119 125 131 138 145 153 161
1,9 0,104 0,263 0,782 1,50 3,11 6,98 17,2 47,0 146 520 2130
99 107 115 121 126 132 138 145 152 160 168
2,0 0,224 0,559 1,64 3,10 6,26 13,6 31,7 80,9 229 737 2730
107 114 123 128 133 139 146 153 160 167 175

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 42 di 82
Tab. 8 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,006 0,032
35 41 48
0,8 0,002 0,006 0,034 0,093
40 46 53 57
0,9 0,002 0,007 0,037 0,098 0,292
45 51 58 63 67
1,0 0,002 0,008 0,040 0,106 0,310 1,00
50 57 64 68 73 78
1,1 0,003 0,010 0,047 0,118 0,337 1,07 3,72
56 63 70 74 79 84 89
1,2 0,005 0,014 0,058 0,140 0,382 1,17 3,98 14,9
62 69 76 80 85 90 96 101
1,3 0,008 0,022 0,080 0,180 0,461 1,34 4,39 16,0 64,7
69 75 83 87 92 97 102 108 114
1,4 0,015 0,038 0,123 0,258 0,612 1,66 5,11 17,9 69,8 302
76 82 90 94 99 104 109 115 121 127
1,5 0,031 0,073 0,214 0,419 0,918 2,28 6,46 21,1 78,3 327 1510
83 90 97 101 106 111 116 122 128 135 141
1,6 0,065 0,150 0,413 0,771 1,57 3,58 9,22 27,3 93,9 370 1640
91 97 104 109 113 119 124 130 136 142 149
1,7 0,146 0,329 0,871 1,57 3,05 6,46 15,2 40,5 125 450 1870
99 105 112 117 121 126 132 138 144 150 157
1,8 0,340 0,760 1,96 3,46 6,52 13,2 28,8 69,9 192 615 2310
107 113 120 125 129 135 140 146 152 158 165
1,9 0,826 1,83 4,66 8,12 15,0 29,4 61,5 139 347 983 3250
115 122 129 133 138 143 148 154 160 167 173
2,0 2,08 4,58 11,5 20,0 36,4 70,2 143 311 725 1860 5410
124 130 138 142 147 152 157 163 169 175 182

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 43 di 82
Tab. 9 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,002 0,006 0,032
39 43 48
0,8 0,002 0,008 0,036 0,093
45 49 54 57
0,9 0,003 0,010 0,042 0,104 0,292
51 56 61 64 67
1,0 0,005 0,014 0,053 0,123 0,330 1,00
58 63 68 71 74 78
1,1 0,010 0,023 0,074 0,159 0,398 1,14 3,72
66 70 75 78 82 85 89
1,2 0,020 0,043 0,118 0,234 0,531 1,40 4,28 14,9
74 78 83 86 90 93 97 101
1,3 0,045 0,090 0,221 0,399 0,814 1,93 5,35 17,4 64,7
82 86 92 95 98 102 106 110 114
1,4 0,108 0,208 0,470 0,792 1,47 3,10 7,60 22,1 76,0 302
91 95 100 103 107 110 114 118 123 127
1,5 0,275 0,518 1,12 1,80 3,11 5,93 12,8 32,5 98,5 357 1510
100 104 110 113 116 120 124 128 132 137 141
1,6 0,745 1,38 2,88 4,51 7,48 13,3 26,0 57,4 150 472 1800
109 114 119 122 126 129 133 137 142 146 151
1,7 2,13 3,89 7,96 12,2 19,8 33,8 61,7 123 278 742 2430
119 124 129 132 135 139 143 147 151 156 161
1,8 6,36 11,5 23,3 35,4 56,3 93,9 165 308 628 1450 3950
129 134 139 142 146 149 153 157 162 166 171
1,9 19,9 35,9 71,8 108 170 280 480 866 1660 3440 8070
140 145 150 153 156 160 164 168 172 177 182
2,0 65,3 117 232 348 544 884 1500 2640 4880 + +
151 156 161 164 167 171 175 179 183 + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 44 di 82
Tab. 10 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,003 0,008 0,032
43 46 48
0,8 0,005 0,012 0,040 0,093
51 53 56 57
0,9 0,010 0,020 0,056 0,117 0,292
59 61 64 66 67
1,0 0,023 0,039 0,091 0,170 0,377 1,00
68 70 73 74 76 78
1,1 0,056 0,091 0,178 0,294 0,566 1,32 3,72
77 79 82 84 86 87 89
1,2 0,154 0,236 0,417 0,621 1,04 2,06 5,00 14,9
87 89 92 94 95 97 99 101
1,3 0,455 0,677 1,12 1,56 2,36 4,02 8,13 20,5 64,7
98 100 103 104 106 108 110 112 114
1,4 1,45 2,11 3,36 4,50 6,38 9,76 16,8 34,7 90,6 302
109 111 114 115 117 119 121 123 125 127
1,5 4,94 7,09 11,0 14,4 19,7 28,2 43,7 76,1 160 431 1510
120 122 125 127 128 130 132 134 137 139 141
1,6 17,9 25,5 38,8 50,1 66,8 92,7 135 211 371 790 2200
132 134 137 139 140 142 144 146 149 151 153
1,7 69,0 97,3 146 187 246 334 470 694 1100 1950 4190
144 147 149 151 153 155 157 159 161 163 166
1,8 282 394 587 745 971 1300 1790 2560 3830 6110 +
157 160 162 164 166 167 169 172 174 176 179
1,9 1220 1690 2500 3150 4080 5410 7370 + + + +
171 173 176 177 179 181 183 + + + +
2,0 5540 + + + + + + + + + +
184 + + + + + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 45 di 82
Tab. 11 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,007 0,012 0,032
47 48 48
0,8 0,016 0,023 0,049 0,093
56 56 57 57
0,9 0,040 0,054 0,092 0,148 0,292
65 66 66 67 67
1,0 0,114 0,144 0,212 0,295 0,485 1,00
75 76 77 77 78 78
1,1 0,356 0,436 0,584 0,735 1,03 1,73 3,72
86 87 87 88 88 89 89
1,2 1,22 1,46 1,85 2,20 2,78 3,92 6,68 14,9
98 98 99 99 100 100 101 101
1,3 4,53 5,33 6,57 7,55 9,01 11,4 16,2 27,9 64,7
110 110 111 111 112 112 113 114 114
1,4 18,1 21,1 25,5 28,8 33,3 39,9 50,7 71,9 126 302
122 123 124 124 125 125 126 126 127 127
1,5 78,1 90,0 107 120 136 158 190 242 345 609 1510
136 136 137 137 138 138 139 140 140 141 141
1,6 360 412 486 538 604 690 807 974 1240 1770 3160
150 150 151 151 152 152 153 153 154 155 155
1,7 1770 2020 2360 2600 2890 3270 3760 4410 5350 6840 9770
164 165 165 166 166 167 167 168 168 169 170
1,8 9320 + + + + + + + + + +
179 180 180 181 181 182 182 183 183 184 +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 46 di 82
Tab. 12 Trasformatori di distribuzione ONAN: t = 24 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K2
0,7 0,032
48
0,8 0,093
57
0,9 0,292
67
1,0 1,00
78
1,1 3,72
89
1,2 14,9
101
1,3 64,7
114
1,4 302
127
1,5 1510
141
1,6 8080
156
1,7 +
171

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 47 di 82
Tab. 13 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,004 0,024
30 37 46
0,8 0,001 0,004 0,025 0,074
35 42 50 55
0,9 0,001 0,004 0,026 0,077 0,258
40 47 55 61 66
1,0 0,001 0,005 0,027 0,080 0,267 1,00
45 52 61 66 72 78
1,1 0,001 0,005 0,029 0,085 0,279 1,04 4,30
51 58 67 72 78 84 91
1,2 0,002 0,007 0,034 0,094 0,300 1,09 4,47 20,5
57 64 73 78 84 90 97 104
1,3 0,003 0,009 0,042 0,111 0,338 1,18 4,73 21,4 108
64 71 79 84 90 96 103 111 119
1,4 0,005 0,015 0,059 0,144 0,409 1,35 5,18 22,8 113 631
71 78 86 91 97 103 110 118 125 134
1,5 0,010 0,027 0,095 0,213 0,554 1,69 6,03 25,2 121 661 4040
78 85 93 98 104 110 117 125 133 141 150
1,6 0,022 0,054 0,174 0,365 0,868 2,39 7,76 29,9 135 710 4250
85 92 101 106 112 118 125 132 140 148 157
1,7 0,048 0,118 0,356 0,712 1,58 3,98 11,6 39,8 164 802 4590
93 100 109 114 119 126 133 140 148 156 165
1,8 0,113 0,271 0,794 1,54 3,28 7,69 20,4 62,3 226 994 5250
101 108 117 122 128 134 141 148 156 164 173
1,9 0,275 0,652 1,88 3,60 7,45 16,8 41,7 116 373 1430 6650
110 117 125 130 136 142 149 157 164 173 182
2,0 0,695 1,64 4,69 8,88 18,1 40,0 95,8 251 736 2480 +
118 125 134 139 145 151 158 165 173 182 +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 48 di 82
Tab. 14 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,004 0,024
33 39 46
0,8 0,001 0,004 0,025 0,074
39 44 51 55
0,9 0,001 0,005 0,027 0,079 0,258
45 50 57 62 66
1,0 0,002 0,006 0,031 0,087 0,276 1,00
51 57 64 68 73 78
1,1 0,003 0,009 0,038 0,100 0,306 1,08 4,30
58 64 71 75 80 85 91
1,2 0,005 0,014 0,053 0,128 0,363 1,21 4,66 20,5
66 71 78 83 87 93 98 104
1,3 0,011 0,026 0,084 0,185 0,477 1,46 5,29 22,4 108
74 79 86 91 95 100 106 112 119
1,4 0,024 0,055 0,158 0,317 0,733 2,00 6,56 25,7 119 631
82 88 95 99 104 109 114 120 127 134
1,5 0,059 0,128 0,342 0,641 1,35 3,25 9,36 32,7 138 695 4040
91 97 104 108 112 118 123 129 136 143 150
1,6 0,153 0,324 0,827 1,48 2,92 6,40 16,2 48,7 180 821 4480
100 106 113 117 122 127 132 138 145 152 159
1,7 0,418 0,875 2,17 3,81 7,20 14,8 34,0 89,4 281 1100 5360
110 115 122 127 131 136 142 148 155 161 169
1,8 1,21 2,50 6,11 10,6 19,5 38,9 84,0 201 549 1800 7400
120 125 132 137 141 146 152 158 165 171 179
1,9 3,65 7,52 18,2 31,2 57,0 111 233 527 1310 3730 +
130 136 143 147 152 157 162 168 175 182 +
2,0 11,6 23,8 57,1 97,3 176 341 701 1540 + + +
141 147 154 158 162 168 173 179 + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 49 di 82
Tab. 15 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,004 0,024
37 41 46
0,8 0,002 0,005 0,027 0,074
44 48 53 55
0,9 0,003 0,008 0,032 0,084 0,258
52 56 60 63 66
1,0 0,005 0,013 0,044 0,104 0,297 1,00
60 64 69 71 75 78
1,1 0,012 0,025 0,070 0,148 0,377 1,17 4,30
69 73 77 80 83 87 91
1,2 0,030 0,057 0,136 0,254 0,563 1,53 5,09 20,5
78 82 87 90 93 96 100 104
1,3 0,083 0,148 0,321 0,542 1,04 2,40 6,86 24,6 108
88 92 97 100 103 106 110 114 119
1,4 0,248 0,432 0,879 1,39 2,42 4,79 11,4 34,2 132 631
99 103 108 110 114 117 121 125 129 134
1,5 0,803 1,37 2,70 4,12 6,74 12,1 24,6 60,2 189 778 4040
110 114 119 122 125 128 132 136 140 145 150
1,6 2,80 4,73 9,07 13,6 21,5 36,4 67,1 140 352 1150 5060
122 126 131 133 137 140 144 148 152 157 162
1,7 10,4 17,5 33,0 48,8 75,9 125 218 414 885 2280 7760
134 138 143 146 149 152 156 160 164 169 174
1,8 41,6 69,2 129 190 291 470 800 1450 2820 6190 +
147 151 156 158 162 165 169 173 177 182 +
1,9 177 293 542 790 1200 1920 3210 + + + +
160 164 169 172 175 178 182 + + + +
2,0 803 1320 2430 + + + + + + + +
174 178 183 + + + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 50 di 82
Tab. 16 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,002 0,006 0,024
42 44 46
0,8 0,004 0,009 0,030 0,074
50 52 54 55
0,9 0,010 0,018 0,045 0,097 0,258
60 61 64 65 66
1,0 0,027 0,042 0,085 0,154 0,347 1,00
70 72 74 75 76 78
1,1 0,082 0,118 0,205 0,316 0,585 1,39 4,30
81 83 85 86 87 89 91
1,2 0,277 0,386 0,608 0,844 1,32 2,48 6,15 20,5
93 94 96 98 99 101 102 104
1,3 1,04 1,41 2,11 2,76 3,88 6,12 11,7 30,2 108
105 107 109 110 112 113 115 117 119
1,4 4,26 5,70 8,27 10,5 14,0 19,9 31,7 61,6 164 631
118 120 122 123 125 126 128 130 132 134
1,5 19,1 25,3 36,0 44,9 58,2 78,7 113 182 358 987 4040
132 134 136 137 139 140 142 144 146 148 150
1,6 93,7 123 172 213 271 356 490 715 1160 2300 6530
147 148 151 152 153 155 156 158 160 162 164
1,7 499 649 901 1100 1390 1800 2410 3360 4980 8140 +
162 164 166 167 168 170 172 174 175 178 180
1,8 2880 3730 5130 6240 7790 + + + + + +
178 180 182 183 184 + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 51 di 82
Tab. 17 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,005 0,009 0,024
45 45 46
0,8 0,014 0,019 0,038 0,074
54 55 55 55
0,9 0,040 0,051 0,080 0,126 0,258
65 65 66 66 66
1,0 0,135 0,160 0,216 0,287 0,463 1,00
76 77 77 77 78 78
1,1 0,506 0,584 0,726 0,871 1,16 1,90 4,30
89 89 89 90 90 90 91
1,2 2,12 2,40 2,86 3,26 3,91 5,22 8,64 20,5
102 102 103 103 103 103 104 104
1,3 9,84 11,0 12,8 14,2 16,3 19,6 26,1 43,6 108
116 116 117 117 117 117 118 118 119
1,4 50,5 56,1 64,3 70,4 78,5 90,1 108 145 244 631
131 131 131 132 132 132 133 133 133 134
1,5 286 315 358 388 427 478 551 665 886 1500 4040
146 147 147 147 148 148 148 149 149 149 150
1,6 1780 1950 2200 2370 2580 2850 3220 3720 4500 5990 +
163 163 164 164 164 164 165 165 165 166 166
1,7 + + + + + + + + + + +
180 180 181 181 181 182 182 182 183 183 184

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 52 di 82
Tab. 18 Trasformatori di media e grande potenza ON: t = 24 h – Regimi ammessi e conseguen-
te consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K2
0,7 0,024
46
0,8 0,074
55
0,9 0,258
66
1,0 1,00
78
1,1 4,30
91
1,2 20,5
104
1,3 108
119
1,4 631
134
1,5 4040
150
1,6 +
167

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 53 di 82
Tab. 19 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,003 0,020
35 39 44
0,8 0,001 0,003 0,020 0,065
42 46 51 54
0,9 0,001 0,004 0,022 0,067 0,239
49 53 59 62 66
1,0 0,002 0,005 0,024 0,072 0,249 1,00
57 61 67 70 74 78
1,1 0,004 0,008 0,032 0,084 0,270 1,05 4,70
66 70 75 79 83 87 91
1,2 0,009 0,018 0,051 0,114 0,323 1,15 4,93 24,8
75 79 85 88 92 96 101 106
1,3 0,025 0,045 0,107 0,202 0,471 1,42 5,49 26,2 147
85 89 95 98 102 106 111 116 121
1,4 0,075 0,131 0,280 0,470 0,915 2,21 7,02 29,5 156 975
96 100 105 108 112 116 121 126 132 138
1,5 0,241 0,415 0,846 1,35 2,35 4,73 11,8 39,2 178 1040 7230
107 111 116 119 123 127 132 137 143 149 155
1,6 0,823 1,41 2,82 4,38 7,30 13,3 27,7 70,8 246 1200 7730
118 122 127 131 135 139 143 148 154 160 166
1,7 2,99 5,08 10,1 15,5 25,4 44,6 85,0 183 482 1740 9120
130 134 139 143 146 151 155 160 166 172 178
1,8 11,5 19,5 38,4 58,8 95,5 165 305 609 1360 3700 +
142 147 152 155 159 163 168 173 178 184 +
1,9 46,9 79,1 155 237 383 657 1200 + + + +
155 160 165 168 172 176 181 + + + +
2,0 203 341 666 1010 + + + + + + +
169 173 178 182 + + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 54 di 82
Tab. 20 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,003 0,020
37 40 44
0,8 0,001 0,004 0,021 0,065
45 48 52 54
0,9 0,002 0,005 0,024 0,070 0,239
54 57 61 63 66
1,0 0,005 0,009 0,032 0,081 0,260 1,00
63 66 70 72 75 78
1,1 0,012 0,021 0,053 0,113 0,312 1,10 4,70
73 76 80 82 85 88 91
1,2 0,036 0,058 0,119 0,209 0,462 1,35 5,21 24,8
84 87 91 93 96 99 102 106
1,3 0,120 0,186 0,342 0,528 0,945 2,14 6,62 27,8 147
95 98 102 105 107 110 114 117 121
1,4 0,431 0,659 1,16 1,68 2,66 4,85 11,2 36,4 166 975
108 110 114 117 119 122 126 129 133 138
1,5 1,68 2,55 4,37 6,18 9,30 15,2 28,3 66,7 225 1110 7230
120 123 127 129 132 135 138 142 146 150 155
1,6 7,09 10,7 18,1 25,3 37,2 58,0 97,6 186 446 1570 8340
134 137 140 143 146 149 152 155 159 164 168
1,7 32,3 48,3 81,0 112 164 250 406 706 1380 3370 +
148 151 154 157 160 163 166 170 173 178 182
1,8 159 236 393 543 784 1190 1890 3180 + + +
162 165 169 171 174 177 181 184 + + +
1,9 842 1250 2060 + + + + + + + +
178 181 184 + + + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 55 di 82
Tab. 21 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,004 0,020
41 42 44
0,8 0,002 0,005 0,023 0,065
50 51 53 54
0,9 0,006 0,010 0,030 0,076 0,239
60 61 63 64 66
1,0 0,017 0,025 0,053 0,107 0,286 1,00
70 72 74 75 76 78
1,1 0,056 0,077 0,130 0,207 0,426 1,22 4,70
82 84 86 87 88 90 91
1,2 0,211 0,280 0,421 0,577 0,922 1,93 5,85 24,8
95 96 98 99 101 102 104 106
1,3 0,877 1,14 1,64 2,10 2,91 4,66 9,90 31,6 147
108 109 111 113 114 116 117 119 121
1,4 4,03 5,20 7,27 9,07 11,8 16,6 26,7 57,2 191 975
122 124 126 127 128 130 131 133 135 138
1,5 20,5 26,1 36,0 44,3 56,4 75,1 107 173 372 1300 7230
137 139 141 142 143 145 146 148 150 153 155
1,6 114 145 198 241 303 394 536 774 1260 2730 9870
153 154 156 158 159 161 162 164 166 168 171
1,7 703 886 1200 1450 1800 2320 3090 4280 6290 + +
169 171 173 174 176 177 179 181 183 + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 56 di 82
Tab. 22 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,003 0,005 0,020
43 43 44
0,8 0,006 0,010 0,026 0,065
53 53 54 54
0,9 0,019 0,025 0,046 0,089 0,239
64 64 65 65 66
1,0 0,069 0,082 0,117 0,172 0,344 1,00
76 76 77 77 78 78
1,1 0,278 0,320 0,403 0,499 0,734 1,50 4,70
89 89 90 90 91 91 91
1,2 1,26 1,43 1,71 1,96 2,42 3,54 7,37 24,8
103 103 104 104 104 105 105 106
1,3 6,40 7,18 8,40 9,37 10,8 13,3 19,3 40,7 147
118 118 119 119 119 120 120 121 121
1,4 36,4 40,5 46,7 51,4 57,8 67,0 82,6 119 252 975
134 134 134 135 135 136 136 136 137 138
1,5 231 256 292 319 353 400 467 576 823 1760 7230
150 151 151 151 152 152 153 153 154 154 155
1,6 1640 1800 2040 2210 2430 2720 3100 3640 4500 6400 +
168 168 169 169 169 170 170 171 171 172 173

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 57 di 82
Tab. 23 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,06 0,008 0,020
44 44 44
0,8 0,017 0,020 0,034 0,065
54 54 54 54
0,9 0,057 0,063 0,082 0,118 0,239
66 66 66 66 66
1,0 0,223 0,238 0,273 0,324 0,469 1,00
78 78 78 78 78 78
1,1 0,989 1,04 1,14 1,24 1,45 2,11 4,70
91 91 91 91 91 91 91
1,2 4,95 5,17 5,53 5,82 6,31 7,37 10,7 24,8
106 106 106 106 106 106 106 106
1,3 27,8 28,9 30,6 31,8 33,5 36,3 42,1 60,7 147
121 121 121 121 121 121 121 121 121
1,4 175 181 190 197 205 217 235 271 388 975
137 137 137 137 137 137 137 137 138 138
1,5 1240 1280 1330 1370 1420 1490 1570 1700 1950 2780 7230
155 155 155 155 155 155 155 155 155 155 155
1,6 9790 + + + + + + + + + +
173 173 173 173 173 173 173 173 173 173 173

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 58 di 82
Tab. 24 Trasformatori di media e grande potenza OF: t = 24 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K2
0,7 0,020
44
0,8 0,065
54
0,9 0,239
66
1,0 1,00
78
1,1 4,70
91
1,2 24,8
106
1,3 147
121
1,4 975
138
1,5 7230
155
1,6 +
173

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 59 di 82
Tab. 25 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 0,5 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,000 0,001 0,008
23 29 36
0,8 0,000 0,001 0,008 0,032
31 36 44 48
0,9 0,000 0,001 0,009 0,034 0,163
40 45 53 57 62
1,0 0,001 0,002 0,010 0,037 0,172 1,00
50 55 63 67 72 78
1,1 0,002 0,004 0,016 0,048 0,196 1,06 7,42
61 66 73 78 83 89 95
1,2 0,005 0,012 0,037 0,087 0,275 1,25 7,97 66,7
73 78 86 90 95 101 107 114
1,3 0,021 0,045 0,123 0,244 0,589 1,94 9,73 72,3 726
86 91 99 103 108 114 120 127 135
1,4 0,096 0,201 0,524 0,970 2,02 5,03 17,1 92,3 794 9550
100 105 113 117 122 128 135 142 149 157
1,5 0,497 1,03 2,63 4,77 9,43 20,8 53,7 186 1070 + +
115 121 128 132 138 143 150 157 164 172 181
1,6 2,90 5,97 15,1 27,1 52,8 112 263 711 2520 + +
131 137 144 149 154 160 166 173 180 + +
1,7 19,1 39,2 98,5 176 339 712 1630 + + + +
148 154 161 166 171 177 183 + + + +
1,8 143 291 727 1290 + + + + + + +
167 172 180 184 + + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 60 di 82
Tab. 26 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 1 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,000 0,001 0,008
27 31 36
0,8 0,000 0,001 0,008 0,032
36 40 45 48
0,9 0,001 0,002 0,010 0,035 0,163
46 50 55 59 62
1,0 0,002 0,004 0,015 0,045 0,183 1,00
58 62 67 70 74 78
1,1 0,007 0,013 0,035 0,078 0,246 1,14 7,42
70 74 80 83 87 91 95
1,2 0,030 0,054 0,123 0,221 0,500 1,65 8,65 66,7
84 88 94 97 101 105 109 114
1,3 0,152 0,269 0,571 0,939 1,74 3,98 13,6 79,4 726
100 104 109 112 116 120 125 130 135
1,4 0,893 1,56 3,23 5,14 8,85 17,0 39,4 137 884 9550
116 120 125 129 132 136 141 146 151 157
1,5 6,08 10,5 21,4 33,6 56,4 102 204 483 1700 + +
134 138 143 146 150 154 159 164 169 175 181
1,6 48,0 82,3 165 257 426 754 1440 3000 + + +
153 157 162 165 169 173 178 183 + + +
1,7 438 745 1480 + + + + + + + +
173 177 182 + + + + + + + +

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
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Tab. 27 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 2 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,000 0,001 0,008
31 33 36
0,8 0,001 0,002 0,009 0,032
42 44 47 48
0,9 0,002 0,004 0,014 0,040 0,163
54 56 59 60 62
1,0 0,010 0,015 0,032 0,067 0,209 1,00
68 70 72 74 76 78
1,1 0,048 0,070 0,122 0,192 0,398 1,33 7,42
83 85 87 89 91 93 95
1,2 0,278 0,395 0,639 0,894 1,41 2,93 10,4 66,7
99 101 104 105 107 109 112 114
1,3 1,93 2,70 4,22 5,66 8,09 12,9 26,6 97,7 726
117 119 122 123 125 127 130 132 135
1,4 15,9 22,0 33,7 44,3 61,1 89,6 145 297 1120 9550
136 138 141 143 144 147 149 152 154 157
1,5 156 213 321 418 566 805 1210 1990 4070 + +
157 159 162 163 165 167 170 172 175 178 181
1,6 1800 2450 3650 + + + + + + + +
179 181 184 + + + + + + + +

NORMA TECNICA
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Tab. 28 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 4 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,001 0,002 0,008
35 35 36
0,8 0,003 0,004 0,011 0,032
47 47 48 48
0,9 0,011 0,014 0,024 0,049 0,163
60 61 61 62 62
1,0 0,054 0,065 0,091 0,130 0,271 1,00
75 76 76 77 77 78
1,1 0,334 0,392 0,500 0,610 0,863 1,80 7,42
92 93 93 94 94 95 95
1,2 2,50 2,90 3,56 4,12 5,03 7,01 14,6 66,7
110 111 112 112 113 113 114 114
1,3 22,7 26,0 31,2 35,4 41,3 50,6 69,9 145 726
130 131 131 132 132 133 134 134 135
1,4 248 281 334 374 429 505 622 853 1740 9550
152 152 153 153 154 155 155 156 157 157
1,5 3270 3690 4330 4810 5440 6300 7490 9300 + + +
175 175 176 177 177 178 178 179 180 180 181

NORMA TECNICA
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Tab. 29 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 8 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K1 0,25 0,50 0,70 0,80 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50
K2
0,7 0,002 0,003 0,008
36 36 36
0,8 0,008 0,009 0,015 0,032
48 48 48 48
0,9 0,036 0,039 0,049 0,071 0,163
62 62 62 62 62
1,0 0,204 0,218 0,247 0,285 0,407 1,00
78 78 78 78 78 78
1,1 1,42 1,50 1,64 1,76 2,02 2,85 7,42
95 95 95 95 95 95 95
1,2 12,0 12,6 13,5 14,3 15,3 17,4 24,3 66,7
114 114 114 114 114 114 114 114
1,3 123 129 137 143 151 162 183 252 726
135 135 135 135 135 135 135 135 135
1,4 1540 1590 1680 1740 1820 1930 2080 2340 3170 9550
157 157 157 157 157 157 157 157 157 157
1,5 + + + + + + + + + + +
181 181 181 181 181 181 181 181 181 181 181

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 64 di 82
Tab. 30 Trasformatori di media e grande potenza OD: t = 24 h
Regimi ammessi e conseguente consumo di vita giornaliero (in giorni “normali”)
Per determinare se un regime di carico giornaliero definito da K1 e K2 è ammesso
e per valutare il conseguente consumo giornaliero, si deve procedere nel modo
seguente:

Temperatura ambiente 40 °C 30 °C 20 °C 10 °C 0 °C –10 °C –20 °C –25 °C


Consumo di vita giornaliero:
Moltiplicare il valore riportato nella tabella
sottostante per il coefficiente riportato qui a
fianco, arrotondare quindi il risultato ottenuto. 10 3,2 1 0,32 0,1 0,032 0,01 0,0055
Temperatura del punto caldo:
Aggiungere la sovratemperatura del punto caldo riportata nella tabella alla temperatura ambiente. Se la temperatura
del punto caldo risultante supera il limite indicato nella Tab. 1, il funzionamento non è ammesso.

K2
0,7 0,008
36
0,8 0,032
48
0,9 0,163
62
1,0 1,00
78
1,1 7,42
95
1,2 66,7
114
1,3 726
135
1,4 9550
157
1,5 +
181

NORMA TECNICA
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Pagina 65 di 82
ALLEGATO
A POTENZA NOMINALE EQUIVALENTE PER AUTOTRASFORMATORI
Per gli autotrasformatori trifase i limiti per l’impedenza di cortocircuito e per la
potenza nominale si applicano alla potenza equivalente del dimensionamento ad
avvolgimenti separati St = 100 MVA, alla corrispondente impedenza di cortocir-
cuito zt con una decrescenza lineare fra 0-100 MVA da 25% a 15% e a una poten-
za nominale massima Sr = 200 MVA.
Per gli autotrasformatori diversi da quelli trifase, i limiti per la potenza nominale
equivalente e per la potenza nominale sono pari rispettivamente a 33,3 MVA/co-
lonna avvolta e a 66,6 MVA/colonna avvolta.

Autotrasformatori trifase Autotrasformatori con limitazione della


potenza nominale per colonna

U1 Ð U2 Sr U1 Ð U2
S t = S r ------------------ £ 100MVA S t = ----- ------------------ £ 33, 3MVA
U1 W U1
U1 St U1 3S t
z t = z r ------------------ £ 25 Ð ------ z t = z r ------------------ £ 25 Ð -----------
U1 Ð U2 10 U1 Ð U2 10W

Per un nomogramma di queste formule e relativi esempi, si veda la Fig. A.1.


U1 = alta tensione (presa principale)
U2 = bassa tensione (presa principale)
Sr = potenza nominale (MVA)
St = potenza equivalente di un trasformatore ad avvolgimenti separati (MVA)
(potenza trasformata)
zr = impedenza di cortocircuito corrispondente a Sr(%)
zt = impedenza di cortocircuito corrispondente a St (%)
W = numero di colonne avvolte

NORMA TECNICA
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Pagina 66 di 82
Fig. A.1 Autotrasformatori: Limitazioni per potenza nominale Sr e impedenza di cortocircuito zr
Esempi per autotrasformatori trifase:
Esempio 1 Sr = 120 MVA, U1 = 525 kV, U2 = 161 kV, zr = 10%:
St = 83,2 MVA(<100), zt = 14,42% (<16,68)

Esempio 2 Sr = 100 MVA, U1 = 400 kV, U2 = 220 kV, zr = 9,5%:


St = 45,0 MVA (<100), zt = 21,11%(>20,50)

Sr (St / colonna)

NORMA TECNICA
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Pagina 67 di 82
ALLEGATO
B METODO ALTERNATIVO PER LA DETERMINAZIONE DELLA
SOVRATEMPERATURA MEDIA DELL’OLIO NELL’AVVOLGIMENTO
MEDIANTE PROVE DI RISCALDAMENTO (CFR. 2.3.3)

B.1 Per il raffreddamento ONAN e OFAN è possibile ottenere curve di raffreddamen-


to soddisfacenti. Laddove si abbia un raffreddamento ad aria o acqua con circola-
zione forzata, il paragrafo 3.9.1 della Pubblicazione IEC 76-2 prescrive che “quan-
do l’alimentazione del trasformatore viene interrotta, i ventilatori e le pompe
dell’acqua devono essere spenti mentre le pompe dell’olio devono rimanere in
funzione”. Ciò potrebbe provocare fenomeni termici transitori con conseguente
scostamento della curva di raffreddamento dalla sua caratteristica prevista; la
presenza di due esponenti rende difficile l’estrapolazione ai tempi “zero” e “infi-
nito” per ottenere R2 ed R´ (cfr. Pubblicazione IEC 76-2, Fig. 2).
Al fine di ridurre al minimo tali distorsioni transitorie termiche della curva di raf-
freddamento della temperatura (resistenza) per qualsiasi tipo di raffreddamento,
occorre mantenere durante il periodo di raffreddamento le stesse condizioni di
raffreddamento che prevalgono durante la prova di riscaldamento. Tutti i risultati
delle prove devono essere successivamente corretti secondo le modalità illustrate
qui di seguito per tener conto del raffreddamento del trasformatore dopo il di-
stacco.
Utilizzando la costante di tempo (dell’olio) del trasformatore ricavata dal seguen-
te paragrafo B.2, la sovratemperatura media dell’avvolgimento in corrispondenza
di ognuno dei punti di misura della resistenza è data da:

t Rt
(1) Dq Rt = Exp ----- ----- ( 235 + q Rc ) Ð ( 235 + q a ) per il rame
t0 Rc

t Rt
(2) Dq Rt = Exp ----- ----- ( 225 + q Rc ) Ð ( 225 + q a ) per l’alluminio
t0 Rc

dove
Rt è la resistenza dell’avvolgimento misurata dopo un tempo t dal distacco;
Rc è la resistenza dell’avvolgimento (a freddo) misurata a una temperatura di
q Rc (°C);

q Rc è la temperatura dell’avvolgimento durante la misurazione di Rc (°C);

qa è la temperatura ambiente al distacco (°C);


t è il tempo (minuti) trascorso dal distacco;
t0 è la costante di tempo (dell’olio) del trasformatore ricavata dalla formula
(3a), (3b) o (3c) preferibilmente o (5);
tW è la costante di tempo dell’avvolgimento.

La sovratemperatura media dell’avvolgimento e la sovratemperatura media


dell’olio nell’avvolgimento al distacco si ricavano da Dq Rt e t mediante costruzio-
ne grafica secondo modalità simili a quelle illustrate nella Fig. 2 della Pubblica-
zione IEC 76-2 (punti equivalenti rispettivamente a R2 ed R¢) oppure mediante la
funzione Dq Rt = A + B Exp ( Ð t ¤ t W ) dall’analisi di regressione (rispettivamen-
te per t = 0 e t = infinito). Tale costruzione è illustrata nella Fig. B.1.

NORMA TECNICA
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Pagina 68 di 82
B.2 Per tutte le condizioni di raffreddamento la costante di tempo dell’olio del tra-
sformatore si ricava mantenendo invariato il raffreddamento per t minuti (dove
t ³ 30 min) e registrando la sovratemperatura dell’olio ( Dq 0 , Dq e o Dq b ) al mo-
mento del distacco (t = 0) e nuovamente dopo un tempo t dal distacco. La co-
stante di tempo dell’olio del trasformatore si ricava quindi da:

t
(3a) t 0 = ----------------------------------------- minuti
InDq e0 Ð InDq et

oppure

t
(3b) t 0 = ----------------------------------------- minuti
InDq b0 Ð InDq bt

oppure

t
(3c) t 0 = ----------------------------------------- minuti
InDq o0 Ð InDq ot

Qualora non fosse possibile mantenere il raffreddamento per almeno 30 min


dopo lo spegnimento, la costante di tempo (dell’olio) del trasformatore può esse-
re ricavata dalla curva di riscaldamento dell’olio a condizione che, per il periodo
di riscaldamento, sia stata mantenuta una immissione costante di perdite e non
siano state modificate le condizioni di raffreddamento. La procedura illustrata
nella Fig. B.2 è la seguente:
Tracciare la curva per la sovratemperatura dell’olio nella parte superiore dal mo-
mento dell’inserzione ( Dq o ) rispetto al tempo (t). Ricavare dalla curva i valori ef-
fettivi di Dq o e t per i punti che si trovano a circa 0,6 p.u. e 0,95 p.u. dall’ultimo
punto misurato per ottenere rispettivamente t1, Dq o1 e t3, Dq o3 . Sulla base della
curva viene determinato un terzo punto, t2, Dq o2 dove ( t 2 Ð t 1 ) = ( t 3 Ð t 2 ) .

La sovratemperatura finale dell’olio nella parte superiore è data da:

2
Dq o1 ´ Dq o 3 Ð Dq o2
(4) Dq ou = -------------------------------------------------------
Dq o1 + Dq o3 Ð 2.Dq o2

e la costante di tempo (minuti) da:

Dq o u Ð Dq o 1
(5) t o = ( t 3 Ð t 1 ) ¤ In -------------------------------
Dq o u Ð Dq o 3

B.3 Nelle Fig. B.1 e B.2 viene illustrato il metodo per ricavare la temperatura media
dell’avvolgimento e la temperatura media dell’olio.

NORMA TECNICA
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Pagina 69 di 82
Fig. B.1 Determinazione della sovratemperatura media, del gradiente e della costante di tem-
po dell’avvolgimento in base alla curva di raffreddamento della resistenza

NORMA TECNICA
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Pagina 70 di 82
Fig. B.2 Determinazione della costante di tempo effettiva dell’olio, to, in base alla curva di ri-
scaldamento dell’olio

NORMA TECNICA
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Pagina 71 di 82
ALLEGATO
C INFORMAZIONI DA FORNIRE UNITAMENTE
ALLA RICHIESTA D’OFFERTA E ALL’ORDINE
L’appendice A della Pubblicazione IEC 76-1 indica quali informazioni devono es-
sere fornite in ogni caso e quali informazioni supplementari potrebbero essere
richieste:
n particolari condizioni di raffreddamento, per esempio temperatura del mezzo
refrigerante (se superiore o inferiore ai limiti previsti per le condizioni di fun-
zionamento) o restrizioni alla circolazione dell’aria di raffreddamento;
n dettagli del carico previsto (carico superiore alla potenza nominale).

La possibilità di caricare un trasformatore oltre la sua potenza nominale potrebbe


dipendere non solo dagli isolatori passanti, dalle connessioni, dai commutatori di
presa e da altre apparecchiature associate, ma anche dalla temperatura massima
dell’avvolgimento e dalla temperatura massima di parti caratterizzate da costanti
di tempo termiche basse situate all’esterno degli avvolgimenti.
Per correnti di carico superiori al valore nominale, potrebbe essere necessario
adottare misure particolari in fase di progettazione in modo da prevenire il surri-
scaldamento, come per esempio scegliere un dimensionamento particolare delle
uscite degli avvolgimenti o degli schermi elettromagnetici. Anche un accurato di-
mensionamento degli schemi magnetici potrebbe essere necessario per prevenire
la saturazione.
I trasformatori di grandi dimensioni richiedono un approccio più specifico rispet-
to a quelli di piccole dimensioni, se si vuole ottenere un funzionamento affidabi-
le anche in caso di carico superiore alla potenza nominale. L’utilizzatore dovreb-
be pertanto fornire l’insieme delle condizioni di carico previste, specificando:
n condizioni di funzionamento, per esempio la corrente di carico massima o
equivalente e la sua durata o i servizi ciclici, un diagramma di carico o un dia-
gramma di carico semplificato (corrente di carico iniziale e corrente massima
con relativa durata);
n la temperatura ambiente ponderata o la temperatura media e il suo campo di
variazione corrispondente alle condizioni di funzionamento;
n il tasso di consumo di vita relativo ammesso per le varie condizioni di funzio-
namento.

NORMA TECNICA
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Pagina 72 di 82
ALLEGATO
D CALCOLO DEI PARAMETRI PER LA VARIAZIONE SINUSOIDALE
DELLA TEMPERATURA AMBIENTE
La temperatura ambiente varia in genere sia nel corso dell’anno sia nel corso del-
la giornata. Da un’analisi dettagliata dei dati meteorologici raccolti in tutto il
mondo nell’arco di numerosi anni emerge che la variazione delle temperature
ambiente segue un andamento quasi sinusoidale. Pertanto, nel calcolare il consu-
mo di vita annuale, possiamo supporre per le temperature ambiente una funzio-
ne sinusoidale doppia basata sui parametri riportati nella Fig. D.1. Il valore mas-
simo di B dovrebbe essere scelto fra i valori di B di ogni mese dell’anno (in
genere si ricava dal mese più caldo) e considerato una costante. Sulla base di
questa ipotesi, le temperature ambiente annue possono essere adottate come
funzione sinusoidale doppia per il calcolo del consumo di vita.
Se per la regione in cui deve essere installato il trasformatore in questione è pos-
sibile assumere i rispettivi valori di q ay , A, B, Bm, DX e TX, si potranno utilizzare
questi valori. Se sono disponibili dati meteorologici raccolti nel corso di numerosi
anni (per esempio, quelli del British Meteorological Office di Londra), tali dati
dovrebbero essere usati per determinare i valori di q ay , A, B, Bm e DX per mezzo
del programma illustrato nella Fig. D.2. Una volta determinato il valore TX, la
temperatura ambiente di tutti i giorni dell’anno in tale regione potrà essere rap-
presentata con una funzione sinusoidale doppia. La Tab. D.1 illustra un esempio
di calcolo dei parametri sinusoidali.
È possibile utilizzare una procedura semplificata per il calcolo dei valori A e B
considerando che, al crescere della temperatura, l’invecchiamento aumenta espo-
nenzialmente e che quindi è significativa solo la temperatura del mese più caldo.
La procedura è la seguente:

Calcolare la temperatura media giornaliera del mese più caldo:

1
q ad ( h ) = --- ( q adm ( h ) + q adn ( h ) )
2

Calcolare la temperatura media annuale:

12
1
q ay = ------ å ( q adm ( j ) + q adn ( j ) )
24
j=1

Calcolare A, B e Bm nel modo seguente:

A = q ad ( h ) Ð q ay

B = q adm ( h ) Ð q ad ( h )

B m = q ahm ( h ) Ð q ad ( h )

Un esempio di questo calcolo semplificato è illustrato nella Tab. D.2.


q ad è la temperatura ambiente media giornaliera in gradi Celsius.
I significati degli altri simboli sono riportati al punto 2.7.5.

NORMA TECNICA
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Pagina 73 di 82
Fig. D.1 Definizione dei parametri per la variazione sinusoidale della temperatura ambiente

giorno
un anno

1 gennaio 31 dicembre

ora
un giorno

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 74 di 82
Fig. D.2 Diagramma di flusso (flow-chart) di un programma informatico per il calcolo dei para-
metri per la variazione sinusoidale della temperatura ambiente

(Segue Fig. D.2)

NORMA TECNICA
CEI 14-15:1997-09
Pagina 75 di 82
(Seguito Fig. D.2)

(Segue Fig. D.2)

NORMA TECNICA
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Pagina 76 di 82
(Seguito Fig. D.2)

* N.d.R. Nel programma di calcolo DX, la cifra 91 corrisponde a al quarto di un anno (365:4 = 91).

NORMA TECNICA
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Pagina 77 di 82
Tab. D.1 Dati relativi al calcolo per i parametri sinusoidali
*** Dati di input *** Dati meteorologici

mese q adm q adn q ahm q alm

1 6,00 0,90 13,30 –5,80


2 7,40 1,30 15,10 –5,20
3 12,20 3,60 20,50 –1,40
4 15,80 6,30 24,30 1,40
5 19,70 9,50 27,40 4,50
6 22,90 12,70 31,10 8,20
7 24,60 14,50 33,20 10,60
8 24,00 14,30 31,10 9,60
9 21,10 11,90 28,60 7,10
10 15,60 7,90 23,90 1,40
11 10,00 4,50 16,50 –1,70
12 6,60 2,00 13,30 –3,80
TX (ora in cui viene raggiunta la temperatura massima giornaliera) = 14:00

*** Dati di output ***

q ay : temperatura ambiente media annuale [°C] 11,47

A: variazione annuale della temperatura ambiente 8,05


B: variazione giornaliera della temperatura ambiente per il calcolo della vita 5,10

Bm: variazione giornaliera della temperatura ambiente per il limite della 11,45
temperatura
DX: il giorno in cui [media giornaliera] = [qay + A] 199,00

Tab. D.2 Calcolo semplificato per i parametri sinusoidali


Dati meteorologici: come in Tab. D.1
Mese più caldo dell’anno: mese 7

1
q ad ( h ) = --2- ( 24, 60 + 14, 50 ) = 19, 55 °C

1 12
q ay = -----
-
24 å ( q adm ( j ) + q adn ( j ) ) = 11,47 °C
j=1

A = 19,55 – 11,47 = 8,08 °C


B = 24,60 – 19,55 = 5,05 °C
Bm = 33,20 – 19,55 = 13,65 °C

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ALLEGATO
E ESEMPIO DI APPLICAZIONE SEMPLIFICATA DELLA GUIDA
Avvalendosi delle informazioni fornite nella presente Guida, l’utilizzatore può
calcolare la capacità di carico per un determinato trasformatore o un gruppo di
trasformatori aventi caratteristiche simili. Sulla base di tali calcoli è possibile for-
nire agli incaricati della gestione un’istruzione di carico semplificata, a condizione
che i responsabili del servizio abbiano concordato una serie di criteri.
Supponiamo, per esempio, che sia installato un determinato numero di trasfor-
matori ONAN con caratteristiche termiche simili a quelle descritte nella Tab. 2, e
che sia stato concordato di accettare una temperatura del punto caldo di 120 °C
per condizioni di carico base di emergenza e di 140 °C per un carico supplemen-
tare di breve durata. Se non si tiene conto del problema dell’invecchiamento, è
possibile emettere le istruzioni alla gestione sotto forma di due semplici grafici
corredati da annotazioni come illustrato nella Fig. E.1.
Nella Fig. E.1a, una delle due curve rappresenta il carico continuo ammesso in
condizioni di emergenza (espresso in percentuale rispetto alla corrente nomina-
le) in funzione della temperatura ambiente. L’altra rappresenta invece la tempera-
tura dell’olio nella parte superiore ammessa per la corrispondente condizione di
carico.
Le curve della Fig. E.1b rappresentano la capacità di carico supplementare
ammessa durante il periodo di carico massimo in funzione della durata di
quest’ultimo. Tale capacità di carico supplementare è espressa come percen-
tuale della capacità di carico continuo definita nella Fig. E.1a. Le curve rap-
presentate nella Fig. E.1b non sono particolarmente sensibili alle variazioni
della temperatura ambiente; in questo caso sono state calcolate per una tem-
peratura ambiente di 20 °C.
Nel caso di trasformatori nuovi, si potrebbe richiedere al costruttore di presentare
queste curve al momento dell’offerta. Si potrebbero inoltre richiedere informazio-
ni circa la capacità di carico sulle prese d’estremità.

Fig. E.1a Capacità di carico d’emergenza sulla presa principale in condizioni di regime in per-
centuale rispetto alla corrente nominale, e temperatura dell’olio nella parte superiore
ammessa per le condizioni di carico in questione

Olio
Capacitˆ di carico di emergenza (%)

nella parte superiore della cassa


Temperatura dellÕolio (°C)

Carico

Temperatura dellÕaria (°C)

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Fig. E.1b Capacità di carico supplementare per brevi periodi in percentuale rispetto alla capaci-
tà di carico in condizioni di regime indicata nella Fig. E.1a

Carico continuo precedente in %


rispetto al valore dato in Fig. E.1a
Capacitˆ di carico supplementare
durante il carico di punta %

Durata del carico di punta (h)

Note: 1 Il carico non deve essere superiore a 1,5 volte la corrente nominale indipendentemente
dalle Fig. E.1a ed E.1b.
2 In presenza di correnti superiori a 200 A occorre bloccare il funzionamento del commu-
tatore sotto carico. Quest’ultimo non può sopportare un carico superiore a 250 A anche
quando è bloccato.
3 La Fig. E.1a si basa su una temperatura del punto caldo dell’avvolgimento di +120 °C e la
Fig. E.1b su una temperatura di +140 °C.
4 Le curve della Fig. E.1b, calcolate per una temperatura dell’aria di raffreddamento di
+20 °C, garantiscono tuttavia una precisione sufficiente nell’intervallo compreso fra
–10 °C e +50 °C.
5 La capacità di carico sulla presa 1 (126,5 kV) è pari al 102% e quella sulla presa
19 (93,5 kV) al 98% della capacità di carico corrispondente sulla presa principale
10 (110 kV).
6 Le curve sono state ricavate da una prova di riscaldamento effettuata sul trasformatore
N. 123456.

Fig. E.1 Esempio di istruzioni semplificate per esercizio con carico superiore alla potenza nominale

CAPACITAÕ DI CARICO DI EMERGENZA PER I TRASFORMATORI 123456 e 123457

(ONAN, 25 MVA, 110 ±9 x1,67%/21 kV, 114 - 131 - 154/687 A

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