Alessandro Mandolini
1
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
2
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
3
Aspetti progettuali
4
Aspetti progettuali
5
Aspetti progettuali
x
2
6
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
7
Molto spesso il ricorso all’uso di pali è dettato dalla necessità di
contenere i cedimenti (medi e differenziali) entro valori ritenuti
accettabile (ad es., fondazioni “grandi” su terreni granulari)
8
Molto spesso il ricorso all’uso di pali è dettato dalla necessità di
contenere i cedimenti (medi e differenziali) entro valori ritenuti
accettabile (ad es., fondazioni “grandi” su terreni granulari)
Y3
32.70 m
Y2
40.00 m 47.10 m
Tower U Tower A
benchmark for optical survey 9
Molto spesso il ricorso all’uso di pali è dettato dalla necessità di
contenere i cedimenti (medi e differenziali) entro valori ritenuti
accettabile (ad es., fondazioni “grandi” su terreni granulari)
Y3
32.70 m
Y2
40.00 m 47.10 m
Tower U Tower A
benchmark for optical survey 10
Molto spesso il ricorso all’uso di pali è dettato dalla necessità di
contenere i cedimenti (medi e differenziali) entro valori ritenuti
accettabile (ad es., fondazioni “grandi” su terreni granulari)
Y2
40.00 m 47.10 m
Tower U Tower A
benchmark for optical survey 11
Molto spesso il ricorso all’uso di pali è dettato dalla necessità di
contenere i cedimenti (medi e differenziali) entro valori ritenuti
accettabile (ad es., fondazioni “grandi” su terreni granulari)
PROGETTATI COME ??
Y2
40.00 m 47.10 m
Tower U Tower A
benchmark for optical survey 12
Il vecchio quadro normativo (11.03.1988 – 30.06.2009)
Punto C.5.3 del D.M. 11 marzo 1988
La valutazione del carico assiale sul palo singolo deve essere effettuata
prescindendo dal contributo delle strutture di collegamento direttamente
appoggiate sul terreno
13
Il vecchio quadro normativo (11.03.1988 – 30.06.2009)
Punto C.5.3 del D.M. 11 marzo 1988
La valutazione del carico assiale sul palo singolo deve essere effettuata
prescindendo dal contributo delle strutture di collegamento direttamente
appoggiate sul terreno
14
Qpr
Qpr Qpr
n
Q pr Q p Q i Q p Q g
i1
n
Qi
Qg
pr i 1
Q pr Q pr
pr 0 pr 1 0 pr 1
fondazione gruppo di mista
superficiale pali
15
Qpr
Qpr Qpr
n
Q pr Q p Q i Q p Q g
i1
n
Qi
Qg
pr i 1
Q pr Q pr
pr 0 pr 1 0 pr 1
fondazione gruppo di mista
superficiale pali
16
Il vecchio quadro normativo (11.03.1988 – 30.06.2009)
Punto C.5.3 del D.M. 11 marzo 1988
La valutazione del carico assiale sul palo singolo deve essere effettuata
prescindendo dal contributo delle strutture di collegamento direttamente
appoggiate sul terreno
Qpr
Qpr Qpr
18
Il vecchio quadro normativo (11.03.1988 – 30.06.2009)
Punto C.5.3 del D.M. 11 marzo 1988
La valutazione del carico assiale sul palo singolo deve essere effettuata
prescindendo dal contributo delle strutture di collegamento direttamente
appoggiate sul terreno
PRIMA CAUTELA:
Il dimensionamento dei pali è sempre stato eseguito con riferimento
all’intero carico Qpr applicato sulla fondazione e non alla reale aliquota
prQpr agente sul gruppo di pali al di sotto della platea
19
Il vecchio quadro normativo (11.03.1988 – 30.06.2009)
Punto C.5.3 del D.M. 11 marzo 1988
Il valore del coefficiente di sicurezza non deve essere inferiore a 2,5 nel caso
che il carico limite sia valutato con i metodi teorici ( 2 in presenza di prove
a rottura)
EFFETTO DI BORDO
L’evidenza sperimentale
mostra che i pali periferici
sono soggetti a carichi
significativamente superiori a
quelli dei pali interni (anche
fino a 4 volte per interassi
modesti).
Per gli usuali interassi (s/d =
35), il carico sui pali periferici Mandolini et al., 2005
è tipicamente da 1,5 a 2 volte
il carico medio Q/N. 20
Il vecchio quadro normativo (11.03.1988 – 30.06.2009)
Punto C.5.3 del D.M. 11 marzo 1988
Il valore del coefficiente di sicurezza non deve essere inferiore a 2,5 nel caso
che il carico limite sia valutato con i metodi teorici ( 2 in presenza di prove
a rottura)
SECONDA CAUTELA:
Nella prassi corrente, il dimensionamento dei pali è sempre stato
eseguito con riferimento al massimo carico agente sui pali. Di
conseguenza esistevano numerosi pali con valori del coefficiente globale
di sicurezza FS ben maggiore del valore minimo imposto (2,5)
21
Il sistematico ricorso a fondazioni su pali progettate trascurando il
contributo della platea e imponendo FS = 2,5 sul palo più caricato ha
determinato l’utilizzo di fondazioni costituite da pali uniformemente
distribuiti al di sotto della platea (Ag/A 1) e disposti con interassi
“non elevati” (s/d = 35)
22
Il sistematico ricorso a fondazioni su pali progettate trascurando il
contributo della platea e imponendo FS = 2,5 sul palo più caricato ha
determinato l’utilizzo di fondazioni costituite da pali uniformemente
distribuiti al di sotto della platea (Ag/A 1) e disposti con interassi
“non elevati” (s/d = 35)
23
Q L db2
Q d qs z dz qb
0 4
qs Rs Rb
Il collasso del complesso palo-terreno avviene come conseguenza
di due differenti meccanismi:
1. per scorrimento lungo la superficie laterale
qb 2. per compressione dei terreni posti al di sotto della base
load [MN]
tipicamente dell’ordine dell’13%d. 3.0
Rs
2.0
Rb
Il meccanismo (2) richiede valori elevati 1.0
degli spostamenti, non ben definibili
0.0
(punzonamento)
0 20 40 60 80
settlement, w [mm]
24
Palo CFA: L = 24 m; d = 0,60 m
3,2 MN
A meno di casi particolari (pali 3.0
load [MN]
2.0
terreni granulari), i carichi di lavoro Q = 1,2 MN
1.0
vengono quasi totalmente trasferiti per 10% d
attrito lungo la superficie laterale (con 0.0
0 20 40 60 80
parziale mobilitazione della resistenza settlement, w [mm]
depth, z [m]
FS = 2,7
15
20 Lc
25
25
Caso Riferimento Tipologia N d [m] L [m] s/d [-] ws [mm] wg [mm] wmax [mm]
1 Vargas [1948] I 317 0.50 11.6 3.5 0.8 16.0 - 200
2 Vargas [1948] I 143 0.42 12.0 3.5 1.5 12.7 6.0
3
4
Feagin [1948]
Feagin [1948]
I
I
239
186
0.34
0.32
11.7 2.9
11.5 2.8
2.7
2.7
28.7
13.7
-
-
180 Oltre il 95% dei casi
160
5
6
7
Vargas [1948]
Veder [1961]
Veder [1961]
I
T
T
205
104
104
0.42
0.53
0.53
12.0 3.5
25.0 3.0
25.0 3.0
2.2
11.4
11.4
11.6
24.0
19.0
7.0
-
- 140
w < 50 mm
cedimento [mm]
8 Veder [1961] I 24 0.53 25.5 3.9 9.8 11.0 4.0
9 Veder [1961] I 24 0.53 25.5 3.9 9.8 10.0 4.0 120
10 Colombo & Failla [1966] I 4 0.50 13.0 5.0 3.1 10.0 -
11 Koizumi & Ito [1967] I 9 0.30 5.6 3.0 2.0 6.7 - 100
12 Calabresi [1968] T 638 0.42 17.4 3.0 1.8 21.0 -
13 Komornik et al. [1972] T 61 0.40 11.0 8.1 2.8 7.6 4.2 80
14 Koerner & Partos [1974] T 132 0.41 7.6 6.9 6.2 64.0 43.0
15 Trofimenkov [1977] I 7 0.34 4.5 6.0 2.0 4.7 - 60
16 Trofimenkov [1977] I 6500 0.40 14.0 2.9 4.0 31.5 13.0
17 Trofimenkov [1977] I 2016 0.34 5.5 2.9 3.2 31.0 - 40
18 Trofimenkov [1977] I 9 0.40 12.0 3.0 2.6 5.0 -
19 O'Neill et al. [1977] I 9 0.27 13.1 3.0 3.5 9.4 - 20
20 Clark [1978] I 132 0.58 10.7 2.5 3.3 46.0 -
21 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 5.0 1.0 3.8 - 0
22 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 4.0 1.0 3.8 -
23 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 3.0 1.0 3.8 - 1 4 7 10 13 16 19 22 25 28 31 34 37 40 43 46 49 52 55 58 61
24 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 2.5 1.0 3.8 -
25 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 2.0 1.0 3.8 - caso
26 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 5.0 1.0 4.2 -
27 Brand et al. [1978] I 4 0.15 6.0 4.0 1.0 4.2 - 80
28
29
Brand et al. [1978]
Brand et al. [1978]
I
I
4
4
0.15
0.15
6.0
6.0
3.0
2.5
1.0
1.0
4.2
4.2
-
- 70 Oltre il 90% dei casi
27
Sicuramente la soluzione cui si perveniva era una soluzione progettuale, ma
sicuramente non rappresentava un “ottimo progettuale” inteso come il
conseguimento di un obiettivo (soddisfacimento dei requisiti prestazionali
in termini di capacità portante e cedimenti) con il minimo costo, in quanto
i gruppi di pali venivano considerati soggetti a carichi più elevati di quelli
reali (contributo della platea), con i pali più carichi (effetto di bordo)
impegnati solo parzialmente lungo la superficie laterale (meccanismo di
mobilitazione)
28
PLATEE SU PALI IN CONDIZIONI LONTANE DAL COLLASSO
29
CDN 2
CDN
APPROCCIO RAZIONALE ALLA PROGETTAZIONE
[1] la sola platea garantisce Rd Ed e w wamm non c’è bisogno di pali
34
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
pr = 0
35
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
pr = 1
pr = 0 0 < pr < 1
36
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
37
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
38
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
39
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
40
• DM 14.01.08 (pubblicato su G.U. del 04.02.2008)
Norme Tecniche per le Costruzioni
41
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
42
ESEMPIO
Platea quadrata B = 10 m soggetta a carichi verticali e centrati, posta a D = 1,5
m dal p.c. di un deposito di terreno sabbiosi indagati mediante una sola
verticale (n. 1 sondaggio + prove SPT)
Platea quadrata Terreno sabbia Approccio 2 (A1 + M1 + R3)
D [m] = 1,5 Falda no gG1 [-] 1,30
B [m] = 10 g [kN/m ] =
3
17 gG2 [-] 1,50
G1k [kN] = 30000 c [kPa] = 0 gQi [-] 1,50
G2k [kN] = 10000 NSPT [-] = 15 gc' [-] 1,00
Qk [kN] = 10000 DR [%] = 52 gj' [-] 1,00
j [°] = 33 gg [-] 1,00
gR [-] 2,30 capacità portante
gR [-] 1,10 scorrimento
43
ESEMPIO
Platea quadrata B = 10 m soggetta a carichi verticali e centrati, posta a D = 1,5
m dal p.c. di un deposito di terreno sabbiosi indagati mediante una sola
verticale (n. 1 sondaggio + prove SPT)
Platea quadrata Terreno sabbia Approccio 2 (A1 + M1 + R3)
D [m] = 1,5 Falda no gG1 [-] 1,30
B [m] = 10 g [kN/m ] =
3
17 gG2 [-] 1,50
G1k [kN] = 30000 c [kPa] = 0 gQi [-] 1,50
G2k [kN] = 10000 NSPT [-] = 15 gc' [-] 1,00
Qk [kN] = 10000 DR [%] = 52 gj' [-] 1,00
j [°] = 33 gg [-] 1,00
gR [-] 2,30 capacità portante
gR [-] 1,10 scorrimento
46
ESEMPIO
Platea quadrata Terreno sabbia Approccio 2 (A1 + M1 + R3)
D [m] = 1,5 Falda no gG1 [-] 1,30
B [m] = 10 g [kN/m ] =3
17 gG2 [-] 1,50
G1k [kN] = 30000 c [kPa] = 0 gQi [-] 1,50
G2k [kN] = 10000 NSPT [-] = 15 gc' [-] 1,00
Qk [kN] = 10000 DR [%] = 52 gj' [-] 1,00
j [°] = 33 gg [-] 1,00
gR [-] 2,30 capacità portante
combinazione dei carichi: quasi permamente
gR [-] 1,10 scorrimento
y21 0,6
Ek [MN] 46000
wamm [mm] = 65
wbase [mm] = 85
w [mm] = 132
47
ESEMPIO
Platea quadrata Terreno sabbia Approccio 2 (A1 + M1 + R3)
D [m] = 1,5 Falda no gG1 [-] 1,30
B [m] = 10 g [kN/m ] =3
17 gG2 [-] 1,50
G1k [kN] = 30000 c [kPa] = 0 gQi [-] 1,50
G2k [kN] = 10000 NSPT [-] = 15 gc' [-] 1,00
Qk [kN] = 10000 DR [%] = 52 gj' [-] 1,00
j [°] = 33 gg [-] 1,00
gR [-] 2,30 capacità portante
combinazione dei carichi: quasi permamente
gR [-] 1,10 scorrimento
y21 0,6
Ek [MN] 46000
wamm [mm] = 65
wbase [mm] = 85
w [mm] = 132 pr = 1
48
ESEMPIO
Platea quadrata Terreno sabbia Approccio 2 (A1 + M1 + R3)
D [m] = 1,5 Falda no gG1 [-] 1,30
B [m] = 10 g [kN/m ] =3
17 gG2 [-] 1,50
G1k [kN] = 30000 c [kPa] = 0 gQi [-] 1,50
G2k [kN] = 10000 NSPT [-] = 15 gc' [-] 1,00
Qk [kN] = 10000 DR [%] = 52 gj' [-] 1,00
j [°] = 33 gg [-] 1,00
gR [-] 2,30 capacità portante
combinazione dei carichi: quasi permamente
gR [-] 1,10 scorrimento
y21 0,6
Ek [MN] 46000
wamm [mm] = 65
wbase [mm] = 85
w [mm] = 132 pr = 1
49
RIEPILOGO PLATEA
VERIFICA SLU
Rd = 125,7 MN > Ed = 69 MN: OK
VERIFICA SLE
wg = 82132 mm > wamm = 65 mm: NO
50
RIEPILOGO PLATEA
VERIFICA SLU
Rd = 125,7 MN > Ed = 69 MN: OK
VERIFICA SLE
wg = 82132 mm > wamm = 65 mm: NO
VERIFICA SLU
Rd = 74,5 MN > Ed = 69 MN: OK
VERIFICA SLE
wg = 36 mm < wamm = 65 mm: OK
51
Visto che la sola platea già garantiva il soddisfacimento delle verifiche SLU,
l’aggiunta di pali avrebbe dovuto garantire un incremento della rigidezza del
sistema di fondazione a partire da quella della sola platea (Ek / wp = 348
MN/m) fino al valore necessario per il soddisfacimento delle sole verifiche
SLE (Ek / wamm 708 MN/m)
52
Visto che la sola platea già garantiva il soddisfacimento delle verifiche SLU,
l’aggiunta di pali avrebbe dovuto garantire un incremento della rigidezza del
sistema di fondazione a partire da quella della sola platea (Ek / wp = 348
MN/m) fino al valore necessario per il soddisfacimento delle sole verifiche
SLE (Ek / wamm 708 MN/m)
Ks = 328 MN/m
a = 0,560; acorr = 0,541
Kg = 1171 MN/m
Kp/Kg = 0,30
X = 1,01; pr = 0,93
Kpr = 1188 MN/m
wpr = Ek / Kpr = 39 mm
54
Considerazioni
a) l’efficacia dei gruppi di pali in termini di incremento di rigidezza decresce al
crescere di B/L
b) è possibile ottenere lo stesso effetto con un numero minore di pali disposti ad
interassi più elevati (ottimizzazione)
55
Pali come riduttori di cedimento differenziale
56
Mandolini & Viggiani, 1992
Centro Direzionale di Napoli
Holiday Inn + Torre Uffici (2 torri, H = 86,5 m)
2 platee indipendenti: 40mx32,7m
86.50 m
Y3
32.70 m
Y2
40.00 m 47.10 m
Tower U Tower A
benchmark for optical survey
57
distance across the slab [m]
de Sanctis et al., 2002 0 10 20 30 40
0
Calibrazione del modello
10 computed, piled raf t
settlement [mm]
20
30
86.50 m
40
50 wmax 32 mm alignment Y2
wmax 13 mm
computed, unpiled raf t alignment Y3
60
Y3
32.70 m
Y2
40.00 m 47.10 m
Tower U Tower A
benchmark for optical survey
58
distance across the slab [m]
de Sanctis et al., 2002 0 10 20 30 40
0
Calibrazione del modello
10 computed, piled raf t
settlement [mm]
20
30
86.50 m
40
50 wmax 32 mm alignment Y2
wmax 13 mm
computed, unpiled raf t alignment Y3
60
42.25 m
Y3
1.00 m
32.70 m
1.60 m
2.40 m
Y2
1,60 m
G0 = 21 MPa
20,8 m
X X
Y
1,63 m Quadrante strumentato
16 x 2,6 = 41,6 m
0,9 m
13 m
60
Pianta della fondazione
(351 pali; d = 450mm; L = 13m)
44 m
Y
1,60 m
(Cooke et al., 1980)
20,8 m
(mm)
X X
25
Y
1,63 m Quadrante strumentato
20
15
mis = 13 mm Calibrazione del modello
Ag/A = 88%
Ag/A =
16 x 2,6 = 41,6 m
10 82%
Ag/ Ag/A =
A= 54%
5 30%
351
0
0,9 m
0 50 100 150 200 250 300 350 400
Numero
numerodidipali
13 m
pali
61
Pianta della fondazione
(351 pali; d = 450mm; L = 13m)
44 m
Y
1,60 m
(Cooke et al., 1980)
20,8 m
(mm)
X X
25
Y
1,63 m Quadrante strumentato
-46%
20
15
mis = 13 mm Calibrazione del modello
Ag/A = 88%
Ag/A =
16 x 2,6 = 41,6 m
10 82%
Ag/ Ag/A =
A= 54%
5 30%
160 351
0
0,9 m
0 50 100 150 200 250 300 350 400
Numero
numerodidipali
13 m
pali
62
Pianta della fondazione
(351 pali; d = 450mm; L = 13m)
44 m
Y
1,60 m
(Cooke et al., 1980)
20,8 m
(mm)
X X
25
Y
1,63 m Quadrante strumentato
-46%
20 -82%
15
mis = 13 mm Calibrazione del modello
Ag/A = 88%
Ag/A =
16 x 2,6 = 41,6 m
10 82%
Ag/ Ag/A =
A= 54%
5 30%
64 351
0
0,9 m
0 50 100 150 200 250 300 350 400
Numero
numerodidipali
13 m
pali
63
Pianta della fondazione
(351 pali; d = 450mm; L = 13m)
44 m
Y
1,60 m
(Cooke et al., 1980)
20,8 m
(mm)
X X
25
Y
1,63 m Quadrante strumentato
-46%
20 -82%
-89%
15
mis = 13 mm Calibrazione del modello
Ag/A = 88%
Ag/A =
16 x 2,6 = 41,6 m
10 82%
Ag/ Ag/A =
A= 54%
5 30%
40 351
0
0,9 m
0 50 100 150 200 250 300 350 400
Numero
numerodidipali
13 m
pali
64
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
65
SVILUPPI
66
SVILUPPI
67
SVILUPPI
+1
Jamiolkowski et al., 2009 68
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
69
(d)
Ag/A = 0
70
(d)
Ag/A = 0
71
(d)
Ag/A = 0
72
(d)
Ag/A = 0
73
La varietà delle possibili situazioni
è tale che ogni generalizzazione è difficile
74
ALCUNE INDICAZIONI
• In generale, l’efficacia di un palo è ridotta dalla vicinanza di
altri pali sia in termini di rigidezza (interazione tra pali) sia di
resistenza (ad es. rottura a “blocco”)
75
ALCUNE INDICAZIONI
• Minimizzare tale “negativa” interazione utilizzando pochi pali
ad elevati interassi
76
ALCUNE INDICAZIONI
• Minimizzare tale “negativa” interazione utilizzando pochi pali
ad elevati interassi
22 casi
Mandolini et al., 2005
FF =
77
ALCUNE INDICAZIONI
• Aumentare il numero di pali è generalmente benefico ma non
sempre produce una soluzione ottima. Esiste un limite superiore
al numero di pali oltre il quale ulteriori pali sono praticamente
inutili
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ALCUNE INDICAZIONI
• Aumentare il numero di pali è generalmente benefico ma non
sempre produce una soluzione ottima. Esiste un limite superiore
al numero di pali oltre il quale ulteriori pali sono praticamente
inutili …… se non addirittura dannosi !!!!!
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ALCUNE INDICAZIONI
• Per controllare i cedimenti medi, un comportamento ottimo
può ottenersi attraverso l’uso di pali con L > B diffusi al di sotto
dell’intera platea (Ag/A > 80%). Questo è sempre possibile per
platee piccole e medie, ma non per quelle grandi. In
quest’ultimo caso, il cedimento medio è solo leggermente
ridotto dalla presenza dei pali.
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ALCUNE INDICAZIONI
• Per controllare i cedimenti medi, un comportamento ottimo
può ottenersi attraverso l’uso di pali con L > B diffusi al di sotto
dell’intera platea (Ag/A > 80%). Questo è sempre possibile per
platee piccole e medie, ma non per quelle grandi. In
quest’ultimo caso, il cedimento medio è solo leggermente
ridotto dalla presenza dei pali.
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ALCUNE INDICAZIONI
• Per controllare i cedimenti differenziali
Δw, è necessario ubicare un numero
relativamente ridotto di pali in maniera
strategica.
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ALCUNE INDICAZIONI
• Per controllare i cedimenti differenziali
Δw, è necessario ubicare un numero
relativamente ridotto di pali in maniera
strategica.
•Nel caso di carichi uniformi, i pali
potrebbero essere ubicati nella zona
centrale della platea (20% < Ag/A < 45%)
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ALCUNE INDICAZIONI
• Per controllare i cedimenti differenziali
Δw, è necessario ubicare un numero
relativamente ridotto di pali in maniera
strategica.
•Nel caso di carichi uniformi, i pali
potrebbero essere ubicati nella zona
centrale della platea (20% < Ag/A < 45%)
16.35 m
1.00 m
1.60 m
2.40 m
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LA MIGLIORE SOLUZIONE NON E’ QUELLA CHE
PRODUCE LA MIGLIORE RISPOSTA DEL SISTEMA DI
FONDAZIONE (w 0 e/o w 0)
MA …….
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LA MIGLIORE SOLUZIONE NON E’ QUELLA CHE
PRODUCE LA MIGLIORE RISPOSTA DEL SISTEMA DI
FONDAZIONE (w 0 e/o w 0)
MA …….
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