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SPECIAL FREE ISSUE - N.

171 - 28 GENNAIO 2020

MAZDA
MX-30 2020

PROVA PROVA FORMULA 1

Peugeot Renault 70 anni fa la grande


2008 Clio 2020 scommessa di Enzo Ferrari

P.10 P.18 P. 66
la prova
MAZDA
MX-30 2020
PROVA PROVA

MAZDA MX-30 2020, LA


MACCHINA ELETTRICA CON...
IL WANKEL!

U
Una cosa è certa: le automobili Mazda per molti
Abbiamo guidato la nuova GUARDA IL VIDEO
anni continueranno a puntare molto su benzina
Mazda MX-30 nella sua e gasolio. Questo non vuol dire, però, che l’e-
lettricità non possa entrare o non sia già entra-
variante prototipale. Una vettura
ta a far parte della gamma Mazda in molteplici
che interpreta in chiave Mazda modi: il sistema di recupero dell’energia con il
supercondensatore i-eloop, ad esempio, è stato
il mondo dell’auto elettrica con
introdotto già da qualche anno per ridurre la ri-
un pacco batteria più compatto chiesta dell’impianto elettrico e da qualche tem-
po si parlava di una vettura “plug in hybrid” con
rispetto agli altri per offrire una
il range extender basato su un motore Wankel;
dinamica di guida migliore e un quel giorno oggi è arrivato...anche se il concetto
di ibrida è visto al contrario, ovvero la macchina
impatto in termini di emissione
è principalmente un’auto elettrica in cui il roto-
di CO2. Autonomia? 200 km re Wankel (650 cc?) lavora per ricaricare le bat-
terie ed estendere l’autonomia. A dire la verità,
che potranno essere estesi con
la benzina nella Mazda MX-30 arriverà solamen-
l’arrivo della variante Range te nel 2022 lasciando al solo motore elettrico il
compito di portare Mazda in un nuovo segmento
Extender che utilizzerà un
di mercato.
motore a singolo rotore Wankel.
Un approccio “Mazdiano” alla questione, al so- GUARDA TUTTE LE FOTO
lito curioso ma per nulla casuale, frutto di una
di Emiliano Perucca Orfei

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PROVA PROVA

interpretazione di concetti tecnici che da un dabilità, comfort e naturalmente sicurezza.


lato guardano la praticità e dall’altro il ritor-
no di elementi parte del DNA Mazda come 105 kW di potenza massima, batteria ricari-
lo stesso motore rotativo o le porte ad “ar- cabile in meno di mezz’ora con standard CCS
madio” che erano tipiche dell’ultima auto e carica batteria da 6,6 kW integrato al corpo
a montare questo motore, la RX-8. Un insie- vettura per le ricariche con corrente alterna-
me di tributi rideclinati nel contesto di una ta, la nuova MX-30 nasce per offrire presta-
vettura concettualmente alla moda (un SUV zioni in linea con quelle di alcune competitor
compatto) in cui la dimensione ed il peso leggermente più compatte (Peugeot 2008,
della batteria hanno giocato un ruolo fonda- per esempio) ma anche spazio oltre alla so-
mentale nella definizione del progetto. L’au- luzione delle porte posteriori a libro, che ha
tonomia di soli 200 km, infatti, può sembrare permesso di dare una linea più tagliente alla
ridotta (e lo è) ma quel valore è frutto di un zona superiore della vettura mantenendo la
pacco batterie che ha una dimensione ed un praticità d’accesso ai sedili posteriori. Anche
peso che in termini di emissione di CO2 sono dentro si capisce immediatamente come in
il limite massimo per non superare le emis- Giappone abbiano voluto esaltare i concetti
sioni di una automobile tradizionale. Ecco di design, di praticità ma anche di rispetto
perché l’auto elettrica secondo Mazda è fat- dell’ambiente con soluzioni legate ai ma-
ta così ed ecco perché definiamo Mazdiano teriali molto originali: alcune finiture della
(zero ipocrisia) l’approccio a progettuale ma plancia sono in sughero naturale mentre il
soprattutto concettuale a questa macchina. rivestimento del pannello porta è compo-
sto di un tessuto plastico derivato dal riciclo
Insomma un prodotto in cui il concetto va delle bottiglie di plastica PET. Anche le stoffe
oltre la “banalità” del visibile, ovvero una sono di origine naturale e contribuiscono a
carrozzeria comunque nei canoni della porre l’accento sul punto focale attorno al
moda del momento in cui le linee del Kodo quale è stato sviluppato questo modello,
Design inventate da Maeda vengono decli- ovvero cercare di avere un impatto sull’am-
nate in una vettura da 440 cm sviluppata su biente minore rispetto a quello di un’auto
un passo di 260 cm frutto della piattaforma tradizionale. Ovviamente per quanto possi-
Skyactiv rivista: la batteria, infatti, ha richie- bile razionalmente.
sto un irrigidimento della scocca del 40%
ed un rinforzo generale di tutte gli elementi Non abbiamo potuto guidare su strada la
architetturali per venire incontro ad un peso vera MX-30, quella arriverà nel corso del
di (almeno 1.800 kg) senza dimenticare gui- 2020, ma al volante del prototipo della CX-30

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PROVA PROVA

con la meccanica elettrica definitiva abbia- esigenze quotidiane - la possibilità di poter


mo scoperto una vettura molto piacevole, estendere l’autonomia attraverso un motore
non certamente votata alle performance ma a benzina così speciale potrà rendere più in-
piuttosto alla ricerca di un feeling di guida teressante questa vettura anche per chi sof-
naturale con tarature del recupero dell’e- fre l’ansia da autonomia o ha reali esigenze
nergia e della fase di accelerazione decisa- di mobilità che talvolta vanno oltre l’autono-
mente “smooth”. Morbida, lineare, la MX-30 mia elettrica assicurata dalla batteria.
prototipale si è dimostrata silenziosa e ben
impostata di assetto, anche a fronte di un Pro
peso che è evidentemente superiore rispet- Design originale - Range extender Wankel -
to a quello della CX-30: come tutte le auto Filosofia costruttiva “zero ipocrisia”
elettriche, rispetto ai modelli a benzina la
differenza si sente in frenata e nei cambi di Contro
direzione ma l’effetto è decisamente mitiga- Prestazioni: non sono “wow!” - Autonomia
to dalla posizione del baricentro che per via ridotta (filosofia costruttiva) - Il Wankel arri-
della posizione della batteria è decisamente verà solo nel 2022
più basso rispetto a qualsiasi auto termica.

In conclusione
In listino a partire da 34.900 euro la nuova
MX-30 non nasce certamente per essere ven-
duta in milioni di pezzi anche se con il con-
tributo di 6.000 euro nazionale (28.900) ed
altri incentivi regionali cumulabili il prezzo
finale può essere realmente molto interes-
sante per tutti coloro i quali sono alla ricerca
di una seconda auto “diversa” ma soprattut-
to in grado di essere in linea con le regole di
alcuni comuni in ambito di circolazione nei
centri storici senza rinunciare a nulla. Non
abbiamo ancora potuto provarla, invece,
con il range extender Wankel...ma visto il
“ridotto” chilometraggio offerto dal pacco
batteria - in realtà più che sufficiente per le

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la prova
PEUGEOT
2008
PROVA PROVA

PEUGEOT 2008: BENZINA,


DIESEL, ELETTRICA,
LA NUOVA È PIÙ SPAZIOSA
E TECNOLOGICA

C
Come per la sorella 208 anche per la Peugeot
La nuova Peugeot 2008 GUARDA IL VIDEO
2008 è arrivato il momento di far debuttare un
MY2020 si presenta in modello completamente nuovo, basato sulla
piattaforma CMP che è stata disegnata parten-
concessionaria completamente
do da un foglio bianco per essere “multienergy”
rinnovata nello stile e nei ovvero in grado di accogliere tre diverse tipolo-
gie di motori senza alcuna rinuncia da parte del
contenuti. E’ più spaziosa e
cliente: benzina, diesel ed elettrico a partire da
tecnologica. Ecco com’è e 21.050 euro o 38.050 per la elettrica.

come va la Peugeot 2008 con


Una soluzione molto razionale, anche a livello
motorizzazione 1.2 Puretech industriale visto che la e-2008 elettrica viene re-
alizzata sulla stessa linea delle “termiche”, che
benzina da 155 CV e cambio
permette di scegliere tra tre motori a benzina
automatico a 8 marce Puretech 1.2 turbo (100, 130 e 155 CV), due die-
sel (100 e 130) e l’elettrica con 136 CV con 310
km di autonomia assicurati da un pacco batteria
agli ioni di litio da 50 kWh.

Numeri che in tutti i casi posizionano la 2008 nel


cuore del mercato con una offerta che prevede
il cambio automatico EAT8 nelle varianti più po- GUARDA TUTTE LE FOTO
tenti ma anche una serie di elementi come gli in-
di Emiliano Perucca Orfei

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PROVA PROVA

terni i-Cockpit 3d che permettono di offrire un passo di 260: questo per aumentare la interni, che vantano anche la connessione Come va
un livello tecnologico molto elevato in rela- presenza scenica del veicolo, per migliorare 4G nativa e quindi la possibilità di control- Tralasciando la variante elettrica, a cui de-
zione al segmento di appartenenza (B-SUV): la qualità della vita a bordo assicurando più lo da remoto di molti parametri (elettrica dicheremo una prova dedicata, abbiamo
strumentazione tridimensionale a colori, ma spazio ed allargare il bagagliaio per raggiun- in particolare), ma anche la disponibilità di guidato la nuova 2008 sia nella variante tre
anche elementi come il sistema di ricarca gere quota 434 litri (405 elettrica) estendibile gruppi ottici full led con una firma luminosa cilindri 1.2 turbo da 155 CV che nella diesel
wireless (150 euro), Apple Carplay/Android attraverso l’abbattimento degli schienali in anteriore molto estesa per sottolineare l’ap- da 130 CV, entrambe con cambio automa-
Auto rendono molto ricca la dotazione dello modalità 60/40. partenenza di 2008 al nuovo corso di stile tico. Vetture al top della performance nel-
Sport Utility Vehicle del Leone che richiede firmato Peugeot. la loro declinazione di alimentazione, che
però 800 euro di optional (navigatore) per Tra le peculiarità del bagagliaio si fa notare il offrono buoni livelli di performance ad una
avere il display centrale da 10” nelle versioni doppio fondo (10 cm di dislivello) con il pavi- Tutte le versioni hanno di serie la frenata vettura che riesce a contenere il peso attor-
in cui non è incluso nella proposta. mento inclinabile di 45° per facilitare le ope- automatica di emergenza, il mantenimento no ai 1.200 kg offrendo un netto passo avanti
razioni di carico e scarico dalla zona sotto- di corsia, i sensori di parcheggio posteriori, in termini di assetto e di confort rispetto alla
In realtà nonostante la classe di appartenen- stante. Manca purtroppo una illuminazione il climatizzatore e gli specchietti sbrinabili, precedente 2008.
za sia sempre quella della Renault Captur, la più intensa ed un gancio porta borse. ma salendo di livello (Active, Allure, GT Line
nuova Peugeot 2008 è molto cresciuta nelle e GT) si possono incontrare anche sistemi di Certo non parliamo chiaramente di una
dimensioni passando da 416 a 430 cm con Tecnologicamente si fanno notare i già citati aiuto alla guida di livello 2 pieno. macchina da corsa o di un veicolo pensato

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PROVA PROVA

per essere superveloce nelle curve ma la Contro


guidabilità rimane sempre di buon livello e Bagagliaio: in 430 cm qualche litro in più sa-
soprattutto sicura mentre in termini di con- rebbe stato OK - Posizione di guida. A volte
fort a parte qualche vibrazione nelle fasi di risulta difficile leggere la strumentazione -
partenza da fermo possiamo dire che 2008 Qualche vibrazione nelle partenze da fermo
sia generalmente silenziosa anche a fronte (benzina 1.2)
di qualche fruscio aerodinamico attorno ai
110 km/h.

Il 1.2 turbo ha una bella spinta, vibra un po’


nelle fasi di accelerazione e nelle partenze
da fermo, ma in generale è silenzioso ed as-
sicura una spinta concreta.

Il diesel è più rumoroso senza mai essere


eccessivo ed assicura consumi più contenu-
ti a fronte però di una prestazione assoluta
meno generosa.

La vita a bordo è dunque buona ed anche il


confronto con la multimedialità è tutt’altro
che scontato: nonostante un po’ di lag nei
cambi di funzione il sistema è ben pensato,
facile da utilizzare e sfrutta degli shortcut fi-
sici per arrivare alle funzioni fondamentali di
climatizzazione o media.

Pro
L’aumento di dimensione l’ha resa più spa-
ziosa - Design: il nuovo stile può piacere o
meno ma è personale - Tecnologia: non velo-
cissimo nei cambi schermata ha tutto quello
che serve

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la prova
RENAULT
CLIO 2020
PROVA PROVA

RENAULT CLIO, SICUREZZA:


CON TRASMISSIONE EDC
LE ASSISTENZE ATTIVE
SONO TOP

R
Renault Clio, oggi alla sua quinta generazione,
Tra le moderne compatte del GUARDA IL VIDEO
è protagonista del mercato auto in Italia ed Eu-
segmento B generalista, quando ropa da quest’autunno e deve ancora trovare un
pieno posizionamento. Vettura molto fresca, ma
dotata dell’automatico a sette
già analizzata più volte dal suo debutto (qui link
rapporti Renault Clio offre un a tutti gli articoli) la piccola reginetta francese
prende un’eredità pesante che rivede alla sua
pacchetto ADAS dei migliori:
maniera. Sì, perché pensando al passato sono
venti sistemi molto utili non solo quindici milioni gli esemplari prodotti, parten-
do dalla prima Clio del 1990 ed è tantissima la
a neopatentati e a chi potrebbe
strada fatta nella sicurezza, su una vettura di
distrarsi dalla guida. Vale segmento B generalista; prima e più che nello
stile, solo corretto o nella prestazione assoluta,
davvero la pena salire sul listino
non troppo salita per ora.
prezzi dotandosene?
Proprio il concetto di veicolo generalista adatto
un po’ a tutti e spesso anche a neopatentati, è
quello che fa la differenza maggiore pensando
alla sicurezza, attiva. Il focus del breve test dri-
ve di primo contatto con Clio 5, questa volta non
è tanto quello estetico, di finitura, nemmeno di
spazio (molto buono anche nel bagagliaio, da GUARDA TUTTE LE FOTO
391 l.) dotazioni o prestazioni, tutti elementi
di Omar Fumagall

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PROVA PROVA

per i quali vi rimandiamo ad altre pagine di cessari all’assistenza attiva (es. Motore, AT,
automoto.it. Non è nemmeno quello sotto il ABS, EPS e via dicendo) sfruttando i molti
cofano, della tanto attesa prima Clio ibrida sensori, come quelli realizzati da Valeo. In-
che arriverà il prossimo anno. Una macchina somma, un piccolo passo forse, per chi è
interessante pur se non di punta, la Clio e-te- avvezzo a veicoli premium di segmento su-
ch 1.6 2020: non plug-in ma full-hybrid nella periore, ma una grande mano alla sicurezza
più semplice chiave classica (HEV) con due del segmento pensando ai numeri della Clio.
motori elettrici anziché uno e poi, un cambio Auto di maggior volume per la Casa e spesso
vero. Oggi, sono gli ADAS di Clio 5 quelli di auto estera più venduta in Italia. Quella di
cui parliamo. quinta generazione, su piattaforma condivi-
sa CMF-B (analoga a Juke e Captur) è la pri-
Abbiamo potuto provarli molto brevemente ma dotata di AD-2 (sistemi guida autonoma
tra il centro di Milano e la provincia di Berga- di secondo livello) e può in sostanza permet-
mo, ma tanto basta per capire che sono di un tere di viaggiare “senza” piedi e mani. Non
ottimo livello, per questo target. Parliamo di per davvero: vanno sempre tenuti pronti, i
una vettura che è per tutti, come si diceva, comandi umani. L’auto, quanto tutto è atti-
per cui questi sistemi sono quelli che popo- vato dal tasto a lato sinistro, o più semplice-
lano le strade più di quelli in auto e SUV di mente da volante, avvisa in breve qualora si
nicchia, a bassa popolarità. Nel 2020, Clio si stacchino le mani dal volante: dopo quindici
appresta a includere sistemi che fino a qual- secondi a livello sensoriale, crescente e dopo
che anno fa, così ben funzionanti e pratici, un minuto si passa alla disattivazione. Quan-
non si trovavano nemmeno su certe berline do attivi però, i sistemi, grazie a tre radar e
premium che costano il triplo. cinque camere permettono di muoversi con
assistenze e non solo avvisi: manovre, anche
Highway & Trafic Jam Companion in retromarcia, con visione a 360°, arresti e
Ecco allora un cruise control adattivo che ripartenze in tre secondi, seguire automati-
grazie alla funzione di centraggio corsia, camente chi precede in regola con i limiti im-
unendosi allo Stop&Start, si trasforma in posti, dalla segnaletica e dalla tecnica (spazi
“companion” come lo chiamano i francesi. frenata).
Un sistema dovuto anche sulle compatte
che è in grado di fare delle piccole variazioni Non citiamo tutti gli acronimi ma la sostan-
di traiettoria. Non delle vere curve, ma aiu- za, che ovviamente si realizza a pieno quan-
ta tanto, grazie a una centralina Continental do ci sono le condizioni necessarie. Non
che coordina i vari sistemi della vettura ne- propriamente in città, o dove la segnaletica

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PROVA PROVA

orizzontale è imprecisa; il veicolo davanti in effetti può non sembrare poco. Perché
poi deve avere certe velocità. Il range opera- si parla solo dei modelli con cambio auto-
tivo è da 0 a 170 km/h (cruise e Start/Stop) matico EDC e motore TCe 130CV per ora (in
con funzioni di frenata che aiutano a tutelare gamma ci sono anche i popolari tre cilindri
gli urti con utenti deboli della strada: ciclisti benzina, GPL e diesel, meno potenti). La
e pedoni (queste ultime lavorano giorno e spesa incrementa di € 1.300 un prezzo già
notte, mentre il mantenimento corsia solo quasi top di gamma, per avere il Pack Gui-
da 70 km/h). La parte sensoristica è capace da Autonoma (include anche altre dotazioni
di “vedere” a 140 e 160 metri di profondità comfort). In ottica di rischio però, sono sol-
(camere e radar) diminuendo ovviamente al di che si risparmiano evitando piccoli danni
crescere della distanza il proprio raggio di da tamponamento o peggio altri problemi
azione (lateralmente). seri, non solo a oggetti, in casi gravi. Fron-
te manutenzioni, non c’è nulla di ordinario
A dire il vero, pur molto più fluide di altre le programmato per sistemi ben sviluppati e
assistenze, lato avvisi qualche limite velocità potenzialmente aggiornabili, nel software.
errato ce lo ha indicato, la nuova Clio. Ma è Solo l’ovvio rischio di danneggiamento, pe-
una delle prima compatta generaliste che fi- raltro meno probabile proprio grazie alla
nalmente offre non solo opzionali tanti ausili presenza degli ADAS stessi. Anche se con la
utili. Quando si pensa a sostituzione vettura diffusione di massa di questi sistemi, grazie
da incentivare nel parco circolante, non bi- anche a Clio 5, preme ricordare l’abitudine a
sogna guardare solo agli aspetti di emissio- un saggio uso: se tutelano chi è avvezzo alla
ne per l’ambiente e ai portafogli nel momen- distrazione, non devono incentivarla.
to di acquisto, ma anche alla sicurezza, di chi
siede in auto e chi ci sta intorno, nel lumgo Per il resto, di questa Clio 5 possono non pia-
termine. Per ora quest’aspetto non è incen- cere secondo gusto certe segnalazioni nella
tivato, ma l’Europa si appresta a obbligare i strumentazione (es. i secondi di tempo per
costruttori a mettere nuovi ADAS in vettura, reagire a una frenata, indicati in maniera
di serie, sulle nuove omologazioni degli anni ridondante con la grafica e impegnativa da
Venti. leggere) dove invece manca a colpo d’occhio
il vecchio contagiri. Quello tanto amato da
Da comprare? chi aveva una delle prime Clio 16v, da tirare
Per quanto riguarda il delta prezzo, neces- a limitatore durante gli anni Novanta. A que-
sario ad avere “companion” e tutti gli ADAS sto link, sul catalogo Automoto.it, fotogal-
evoluti a livello 2 su una nuova Renault Clio, lery e scheda tecnica della Clio 5 TCe 130CV

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PROVA PROVA

EDC, da poter leggere e confrontare a quella


delle concorrenti di segmento B. Si possono an-
che fare valutazioni di convenienza, con il listino
prezzi che apre a 14.400 euro (diventano 25.900
per l’esemplare RS line ben equipaggiato ogget-
to del test).

Prima di molte
Come un po’ tutte le sue rivali appena uscite,
questa Clio sarà in breve elettrificata, subito
connessa (easy link in rete 4G, su touchscreen
9,3’’) e potenzialmente autonoma (livello 2).
Certo, non quanto alcune concept cars futuriste
che la Casa ha presentato ai vari saloni interna-
zionali (EZ go, EZ Pro ed EZ Ultimo) capaci del
quinto e quarto livello come Symbioz (vera de-
mo-car elettrica toccata con mano già da molti,
in percorsi dedicati) ma quanto basta per dire
che davvero quelli di Renault ci sono, sul fron-
te della democratizzazione tecnologica. Quella
utile a tutti gli utenti della strada e dove altri ge-
neralisti, per il momento non sono a medesimo
livello. Non a caso con queste assistenze alla gui-
da e sistemi base solidi, nuova Clio si assicura le
cinque stelle EuroNCAP. Cammino analogo sarà
intrapreso anche dal resto della gamma Renault,
nei prossimi anni, con un target al 2022 fatto di:
dodici modelli elettrificati (otto 100% elettrici)
e quindici dotati di tecnologie guida autonoma.
Speriamo solo non si parli più di delta prezzo ma
dotazione di serie, per tutti.

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NEWS NEWS

NUOVA FIAT PANDA,


RESTYLING 2020:
NOVITÀ SOTTO IL VESTITO
Attesa entro l’estate, per i 40 anni Panda si regala novità tecniche e di
dotazione interna. Ritocchi estetici esterni quanto basta, prima del salto nel
2021?

U
Un modello che non invecchia, per costante la ha lunghissima e pare che il vero salto av-
successo di mercato. Anche se tecnicamente verrà solo nel 2021.
molte rivali avanzano. Ecco allora che per l’e-
state arriva l’edizione 2020 della Fiat Panda. Tutto può essere. Il forte, per economia, uti-
lizzo ed ecologia, è nei motori già ordinabili
Non serie inedita e diversa in tutto, specie da oggi: anche 1.0 Hybrid di cui vi abbiamo par-
fuori dove notabili saranno le solite finiture lato in precedenza (link qui).
da “quasi restyling” ma evoluta dove serve.
Quindi soprattutto plancia e alcuni coman- Insieme alla Panda, anche 500 farà debuttare
di, come l’areazione e Infotainment 7’’. l’ibrido a tre cilindri sotto cofano. Le potenze
“ibride” di 70CV inziali potrebbero superare
Non abbiamo ancora fotogallery definitive di poi i 100CV con le versioni Turbo, lasciando
tutte le versioni, ma per certo si evolveranno spazio al ritorno di modelli “sport”.
dettagli di fari e materiali interni, dando un
salto inferiore a quello di metà carriera che Quello di lancio, di modello base Fiat Pan-
usano certi brand. Anche se qui non si parla, da 2020 ibrida, sarà proposto a partire da
ancora, di metà carriera. Perchè una Panda 10.900 euro.

GUARDA TUTTE LE FOTO

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NEWS NEWS

HONDA CIVIC RESTYLING, PIÙ


SPORTIVA E TECNOLOGICA

Inedite dotazioni estetiche e tecnologiche per il restyling della Honda Civic:


ecco le novità del facelift della compatta della casa nipponica

P
Per Honda Civic è tempo di rifarsi il look: il che una tinta della carrozzeria inedita, Obi-
restyling 2020 della compatta di segmento sdian Blue. GUARDA TUTTE LE FOTO
C della casa nipponica prevede sia degli ac-
corgimenti estetici che a livello di dotazioni Per quanto riguarda gli interni della Honda
tecnologiche. Civic restyling, per gli allestimenti superiori
massima. L’altro benzina disponibile è il Tur- segnaletica stradale.
è previsto un sedile del guidatore regolabile
bo VTEC di 1.5 litri, da 182 CV e 240 Nm di
Sul primo fronte da segnalare è la griglia elettricamente in otto direzioni.
coppia. Prevista poi anche una variante die- La Honda Civic restyling 2020 è già ordina-
frontale, ora posta all’altezza dei fendineb-
sel, un i-DTEC di 1.6 litri da 120 CV e 300 Nm. bile presso i concessionari della casa nippo-
bia. Di concerto con il design delle prese Novità anche per quanto riguarda il sistema
Tra gli accorgimenti meccanici apportati da nica.
d’aria, la calandra contribuisce non solo di infotainment, che ora garantisce la com-
Honda sono da segnalare l’assetto ribassato
all’efficienza aerodinamica della vettura, ma patibilità con Apple CarPlay e Android Auto,
e le sospensioni premium MacPherson.
anche alla pulizia delle forme. e per i comandi posti sulla plancia frontale,
la cui ergonomia è stata migliorata aggiun-
Honda ha aggiornato anche il pacchetto
La Honda Civic restyling vanta di serie grup- gendo i controlli fisici per infotainment e cli-
di ADAS della Civic: il restyling 2020 adotta
pi ottici full LED; le luci di posizione LED matizzazione.
Honda Sensing, che comprende per tutti gli
hanno una forma che riprende il motivo a
allestimenti della gamma della compatta
lame della griglia. Della dotazione dell’alle- Diverse sono le opzioni sul fronte dei pro-
il sistema di frenata con riduzione dell’im-
stimento base fanno parte anche i cerchi in pulsori, abbinabili ad un cambio automatico
patto, il cruise control adattivo, l’avviso di
lega da 16”; per il resto della gamma, invece, CVT o al manuale a sei rapporti. L’entry le-
abbandono di corsia, il sistema di manteni-
è possibile optare per i cerchi sportivi Shark vel è il 1.0 Turbo VTEC, capace di sviluppare
mento della corsia e il riconoscimento della
Grey”da 17”. La Civic restyling guadagna an- fino a 126 CV di potenza e 200 Nm di coppia

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NEWS NEWS

GENESIS GV80,
ECCO IL PRIMO SUV
DEL MARCHIO

Genesis ha tolto i veli al primo SUV della sua storia, GV80. Ecco foto e dati

G
Genesis, marchio di lusso del gruppo Hyun- tata per sovrapporre alle immagini la dire-
dai, ha presentato a Seoul la GV80, il primo zione che il conducente deve prendere. Tra GUARDA TUTTE LE FOTO
SUV del brand. Nata dalla stessa architettura i servizi dell’infotainment c’è anche Genesis
della berlina G90, con la quale condivide an- CarPay, per il pagamento dei parcheggi e dei
che alcuni dettagli estetici. rifornimenti.
Nm di coppia massima. In futuro è prevista carreggiata con l’uso degli indicatori di dire-
l’introduzione in gamma di opzioni benzina, zione. Dieci sono gli airbag presenti sulla Ge-
Sulla GV80 si ritrovano alcuni degli stilemi Per il comfort dei passeggeri a bordo della
specie in vista del lancio del modello negli nesis GV80, uno dei quali è posizionato per
di Genesis, come la calandra Crest Grille, la Genesis GV80 è stato invece sviluppato una
USA. Il SUV sarà acquistabile con trazione evitare che gli occupanti della vettura impat-
firma luminosa Quad Lamps, organizzata su tecnologia per rendere l’abitacolo più in-
posteriore o integrale: nel secondo caso, la tino contro la consolle centrale.
due livelli, e il motivo decorativo G-Matrix, sonorizzato: Road Active Noise Control è in
GV80 è equipaggiata con un differenziale au-
ripreso sia all’esterno che all’interno della grado di produrre onde sonore contrarie a
tobloccante posteriore.
vettura. quelle che disturbano l’interno del SUV, an-
nullandole.
Tra gli ADAS da segnalare è lo Smart Cruise
All’interno della Genesis GV80 trovano posto
Control, che, grazie alla funzione di Machine
due generosi schermi da 14,5”, uno per il si- La seduta del guidatore, invece, è dotata di
Learning, è in grado di riprodurre lo stile di
stema di infotainment e l’altro per i comandi cuscini ad aria per contenere l’affaticamento
guida del proprietario se viene azionata la
secondari. nel caso in cui il percorso da affrontare sia
guida assistita.
lungo. Al momento la Genesis GV80 è propo-
Sulla consolle centrale è invece presente il sta in abbinamento ad una sola motorizza-
L’Highway Driving Assist II, invece, è capace
comando per la trasmissione automatica; la zione: si tratta di un sei cilindri diesel capace
di gestire i cambi di corsia e l’inserimento in
navigazione, invece, sfrutta la realtà aumen- di sviluppare fino a 278 CV di potenza e 600

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NEWS NEWS

PORSCHE 718 CAYMAN E


BOXSTER GTS, ARRIVANO
BOXER ASPIRATO E CAMBIO
MANUALE
Motore boxer aspirato da 400 CV e cambio manuale a sei rapporti per
le Porsche 718 Cayman e Boxster

L
La gamma delle Porsche 718 Cayman e Box- to a quella della sorellona GT4, presentano
ster si amplia con l’arrivo delle versioni GTS. comunque una dotazione tecnica impor-
Dotate di un motore “flat six”, le Cayman e tante. Le vetture sono equipaggiate con so-
Boxster GTS vanteranno anche un cambio spensioni Pasm ribassate di 20 mm, Porsche
manuale a sei rapporti. Inserite a metà stra- Torque Vectoring integrato nel differenzia-
da tra le standard quattro cilindri turbo e la le autobloccante e supporti motore attivi
GT4, le Cayman e Boxster GTS sono equipag- Padm. A questo si aggiunge il pacchetto
giate con una versione del sei cilindri boxer Sport Chrono, con il Porsche Track Precision
ad aspirazione naturale di 4.0 litri della GT4. App.

Il boxer aspirato delle 718 Cayman e Boxster Dal punto di vista estetico, le Cayman e
GTS è in grado di sviluppare fino a 400 CV di Boxster GTS si distinguono per gli elemen-
potenza e 420 Nm di coppia massima. Quan- ti in nero lucido degli esterni, che fanno il
to alle prestazioni, le GTS 4.0 sono in grado paio con il pacchetto estetico Sport Design.
di coprire lo scatto da 0 a 100 km/h in 4,5 All’interno delle vetture trovano posto inter-
secondi - tre decimi in più rispetto alla GT4 ni in Alcantara in tinta nera; nuance, questa,
- e di raggiungere la velocità di punta di 293 ripresa dai cerchi in lega da 20”, cui si ac-
km/h. compagnano pinze freno rosse. Opzionali,
invece, sono il Porsche Connect e l’impianto
Le Porsche 718 Cayman e Boxster GTS, pur frenante carboceramico Pccb. GUARDA TUTTE LE FOTO
avendo una dotazione meno estrema rispet-

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NEWS NEWS

MASERATI: ECCO
QUATTROPORTE, LEVANTE
E GHIBLI ROYALE
Nuova serie speciale che rispolvera una denominazione risalente agli anni
‘80

M
Maserati rende omaggio al proprio passato Finiture lucide (Metal Net per Levante, Ebano
con una serie speciale che porta lo stesso per Ghibli e Black Piano per Quattroporte) e
nome della Maserati Quattroporte Royale una targhetta “una di cento” completano gli
del 1986, la versione più lussuosa della sua interni, insieme al Sound System Bowers &
epoca. Solo 100 saranno le Maserati Quat- Wilkins, tetto apribile elettrico e i vetri oscu-
troporte, Levante e Ghibli Royale disponibili rati. L’allestimento Royale è disponibile per
nell’esclusivo allestimento che prevede le tutti i modelli con motori V6 presenti nell’at-
tinte esclusive “Blu Royale” e “Verde Royale” tuale gamma della Casa del Tridente: le Ma-
e tocchi esclusivi a seconda del modello. serati Quattroporte, Levante e Ghibli Royale
saranno prodotte con motori V6 Diesel 3.0
Levante Royale presenta cerchi da 21” Anteo litri da 250 e 275 CV e benzina V6 3.0 litri da
color Antracite e cerchi Titano color Antraci- 350 CV e 430 CV. La serie speciale Maserati
te su Ghibli e Quattroporte, tutti esclusivi per Royale è dotata di un ricco equipaggiamen-
la serie speciale e tutti accompagnati da pin- to standard che comprende i pacchetti Cold
ze freno in color argento. Gli interni delle Ma- Weather, Premium e Driving Assistance Plus
serati Royale, basati sull’allestimento Gran- di serie.
Lusso, sono disponibili in Pelletessuta Zegna
color Cuoio o in pelle Pieno Fiore bicolore I prezzi di listino per le Maserati Royale par-
Nero/Cuoio, un tessuto in pelle intrecciata tono da 104.700 euro per Ghibli, 111.600
realizzato esclusivamente per gli interni dei euro per Levante e 137.300 euro per Quat- GUARDA TUTTE LE FOTO
veicoli Maserati. troporte.

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NEWS NEWS

TOYOTA GR SUPRA 2.0: CON IL


DUEMILA SARÀ PIÙ BELLA DA
GUIDARE
La Toyota GR Supra con motore 2.0 da 257 CV arriverà in Europa nel corso
del 2020

T
Toyota ha confermato l’arrivo della GR Supra in ma semplicemente dotata di un motore meno
abbinamento alla motorizzazione 2.0 4 cilindri prestazionale. Da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi,
da 257 CV nel corso del 2020. La vettura, che na- quindi più lenta della sei cilindri di 1,1 secondi,
sce già in origine con la doppia motorizzazione la nuova quadricilindrica tocca i 250 km/h di ve-
sei cilindri e quattro cilindri, in realtà è già com- locità massima autolimitati, esattamente come
mercializzata in Giappone ma ora lo sarà anche la sorella maggiore. Tecnicamente, esattamen-
nel Vecchio Continente a tutto vantaggio di chi è te come la sorella maggiore, condivide tutta la
alla ricerca di una sportiva piacevole da guida- parte meccanica con la BMW Z4 ma a differenza
re ma meno impegnativa nei costi di acquisto e della tedesca costruita (anch’essa) a Graz sarà
gestione rispetto alla variante che (al momento) disponibile solamente il cambio automatico a 8
si pone al top di gamma. Non ci sono particolari marce ZF: il manuale a sei marce rimarrà dun-
differenze da un punto di vista estetico, anche que una esclusività della bavarese. Ripartizione
se le foto con cui è stata diffusa dal Costruttore dei pesi 50:50 la nuova Supra 2.0 è descritta da
questa notizia fanno riferimento ad una versio- Toyota come in grado di assicurare un handling
ne Fuji Speedway che sarà prodotta in tiratura migliore rispetto alla sei cilindri per via del peso
limitata: la differenza rispetto alla 2.0 standard ridotto di 100 kg, quindi a filo dei 1.400 kg. Il
sono i cerchi da 19 al posto dei 18. Tutto al suo prezzo e l’importazione nel nostro mercato non
posto per quanto riguarda il doppio scarico, è ancora stato comunicato ma è probabile che
già visto sulla sei cilindri, e tutte le componen- la baby GR Supra possa arrivare anche in Italia
ti estetiche tipiche del modello: in buona so- con un listino chiaramente inferiore rispetto alla GUARDA TUTTE LE FOTO
stanza non si tratta di una versione impoverita GR Supra da 340 CV.

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NEWS NEWS

PEUGEOT: DALLA 205 ALLA


208. MA CHE FINE HA FATTO
LA 209?

L
La storia della serie 2 di Peugeot è iniziata nel
La prima Peugeot della serie 2
1983, con la mitica 205: questo modello si è evo-
è stata la 205, nata nel 1983. luto, non solo nell’estetica e nei contenuti, ma
anche nel nome. Si è passati alla 206, poi alla
Il modello poi si è evoluto: 206,
207, alla prima generazione della 208 e, infine,
207, 208 prima generazione alla nuovissima 208, disponibile anche in versio-
ne 100% elettrica. Anche se gli appassionati si
e, infine, la nuova 208. Vi
sarebbero aspettati una 209, per l’ultima nata,
raccontiamo i 37 anni di storia la Casa francese ha voluto confermare il nome
208, e non 206+ come è successo in passato. La
del modello
m.y. 2020 è una modello tutto nuovo da cima a
fondo e punta a rimanere uno dei riferimenti del
segmento: siete curiosi di sapere come sono sta-
ti questi 37 anni di storia della “segmento” del
Leone? Leggete qui sotto e godetevi la gallery fo-
tografica che vi abbiamo preparato in copertina.

205: 15 anni di attività


1983 - 1998. La Peugeot 205 si è presentata sul
mercato agli inizi degli anni ‘80: una vettura si
compatta ma in grado di offrire un’ottima abi-
tabilità e un look giovanile (grazie alla mano di GUARDA TUTTE LE FOTO
Gérard Welter) ad un prezzo competitivo. Missio-
di Luca Frigerio

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NEWS NEWS

na compiuta: infatti, la 205 rimase a listino 70 km/h e a 200 km con la media di 40 km/h. CV in grado di funzionare a benzina o GPL. 208, ancora
per ben 15 anni; numeri quasi impossibili 2020 - ?. Cambia tanto la sostanza, ma non
per un modello dei giorni nostri (e lo capi- 206 e poi 206+ Nel 2009 l’auto è stata sottoposta a restyling, il nome, stranamente. Quest’anno, Peugeot
rete anche dagli anni di attività delle eredi). 1998 - 2011. Raccogliere l’eredità della 205 con modifiche al design e varie innovazio- lancia sul mercato la nuova 208 (qui la no-
La 205 è stata proposta con carrozzeria sia non era per nulla facile, ma la 206 ci è riu- ni meccaniche. Nella primavera del 2012, stra prova): una vettura di cui abbiamo già
a 3 che a 5 porte ed anche cabriolet. Senza scita... e alla grandissima! Pensate che è la Peuget da il via libera alla 208, anche se in parlato tantissimo e che si presenta con un
dubbio, la versione più iconica è la 205 GTI Peugeot più venduta di sempre con oltre 8 quell’anno vede la luce una 207+, come al- look super moderno e contenuti tecnologici
che, grazie al motore 1.6 litri, prima da 105 milioni di unità prodotte. Il modello è stato ternativa più conveniente in alcuni mercati. al top. La grande novità, però, è l’introdu-
CV e poi 115 CV e, successivamente, passato aggiornato da cima a fondo: estetica più mo- Per quanto riguarda la storia nelle corse, la zione della e-208 che, a differenza della 205
al 1.9 da 130 CV e al telaio raffinato, è riuscita derna, tecnologia al passo con i tempi e una 207 non fece mai il suo ingresso nel WRC, ma Electrique, diventa realtà: il motore 100%
a far divertire moltissimi appassionati. Im- variante diesel 1.9 da 70 CV. Nel corso dei sui venne sviluppata solo la S2000. elettrico offre 136 CV di potenza e la batteria
possibile dimenticarsi della 205 Turbo 16, 14 anni di attività, la Casa francese ha pre- da 50 kWh posizionata sotto al pianale per-
prodotta in serie limitata di 200 unità per sentato numerose versioni, tra cui la 206 GTI, 208: la prima serie mette di raggiungere i 340 km di autonomia
omologare la PEUGEOT 205 del Gruppo B: 206 GT WRC e 206 RC, e un restyling nel 2006 2012 - 2019. La 208 possiamo definirla una secondo il ciclo WLTP. Al momento, l’unica
questa rara versione aveva la carrozzeria al- preparare l’arrivo della futura 207. Ancher vera e propria evoluzione della 207. La scoc- carrozzeria disponibile è a 5 porte e, per
largata, il motore centrale trasversale da 200 per la 206 c’è un importante palmares nella ca e il design si rinnovano senza stravolgere quanto riguarda il mondo dei rally, Peugeot
CV e la trazione integrale. I risultati li sappia- storia dei rally con i due titoli mondiali piloti le linee del modello. ha in programma grandi novità.
mo: vittoria del Campionato del Mondo Rally di Marcus Gronholm nel 2000 e nel 2002 e i
Piloti e Costruttori nel 1985 e nel 1986 e la tre titoli Costruttori dal 2000 al 2002. Dettagli più tondeggianti sono abbinati a in-
Parigi-Dakar nel 1987 e nel 1988. terni più spaziosi e l’introduzione del Peuge-
207: la sorella di mezzo ot i-Cockpit (la prima ad averlo), si tratta del
Piccola curiosità: quanti sanno della 205 2006 - 2014. Mentre la carriera della 206 pro- cruscotto rialzato per migliorare la visibilità.
Electrique? I francesi hanno creato solo un seguiva senza sosta, Peugeot ha affiancato Per la 208, Peugeot si limita alla carrozzeria
prototipo di questo modello: propulsione la 207. L’evoluzione 3.0 offriva scelte esteti- a 3 e a 5 porte, niente CC o SW. Immancabile,
100% elettrica e stessa scocca della versio- che all’avanguardia e risultati in termini di invece, la versione GTI da 200 CV e la GTI by
ne endotermica. Le batterie (composte da sicurezza attiva e passiva, con la conquista Peugeot Sport da 208 CV.
12 blocchi da 6 V con una capacità nominale 5 stelle nei test EuroNCAP. Sin dal lancio,
di 230 A e un peso di 300 kg) furono posizio- venne stata proposta con carrozzerie a 3 e a Questo modello venne aggiornato nel 2015
nate sotto al cofano per non ridurre gli spazi 5 porte e motori a benzina (da 68 a 110 CV) con varie modifiche estetiche e maggiori op-
nell’abitacolo grazie al motore da 23 CV ri- e Diesel (da 75 a 110 CV). L’anno successivo zioni di equipaggiamenti. Inoltre, il forte in-
usciva a raggiungere una velocità massima sono arrivate anche la versioni CC (coupé ca- teresse nelle corse spinge la Casa del Leone
di 100 km/h. L’autonomia? Niente a che fare briolet) e SW, e nuove motorizzazioni come il a lanciare la 208 T16, la R2, la WRX e la Pikes
con i numeri di oggi: si parlava di circa 100 1.4 litri e il 1.6 litri VTi, 1.6 THP (da 150 o 175 Peak da ben 875 CV, con la quale nel 2013 Se-
km, che salivano a 140 km con una media di CV) per le GTI e RC ed anche un 1.4 litri da 75 bastien Loeb vinse la “corsa verso le nuvole”.

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SUPERCAR SUPERCAR

PAGANI HUAYRA ROADSTER:


ALL’ASTA UNA DELLE 100
SUPERCAR PRODOTTE

Q
Quando si parla di supercar esclusive, il nome
Aggiudicata per oltre i due
di Horacio Pagani è impossibile che non venga
milioni di euro, è la numero alla mente. L’imprenditore italo argentino ha
iniziato la propria carriera nel campo dell’au-
42 delle 100 realizzate da
tomobilismo passando prima dal team Renault
Horacio Pagani di Formula 1, per poi, a metà anni ’80, finire in
Lamborghini, dove è diventato capo ingegnere.
Dopo qualche anno, a quarant’anni, non con-
tento dei pochi investimenti fatti sull’impiego
della fibra di carbonio da parte di Lamborghini,
ha lasciato l’azienda di Sant’Agata, aprendo una
società di consulenza il cui maggiore focus era
proprio l’impego di materiali avanzati e proprio
Lamborghini si avvalse della sua consulenza.

L’idea di fornire i propri servizi a terzi, però, non


lo convinceva e così, anche grazie alla fornitura
dei propulsori V12 di derivazione AMG, nel 1999
vede la luce al salone di Ginevra la Pagani Zonda
C12. Ovviamente il successo è stato immediato e
gli aggiornamenti del modello si sono susseguiti
negli anni fino al 2011 quando è stata presentata GUARDA TUTTE LE FOTO
la Huayra, un altro bolide con motore V12 AMG

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SUPERCAR SUPERCAR

realizzato appositamente per Pagani e capace


di sprigionare 700 Cv, tenuti a bada, tra le altre
cose da un’inedita aerodinamica attiva control-
lata dall’ABS e da un sistema ECU.

L’auto riusciva a raggiungere una velocità mas-


sima di 386 km/h, con la frenata gestita da un
sopraffino impianto frenante carboceramico
realizzato da Brembo. Negli anni Horacio Paga-
ni ha intuito che il mercato stava premiando le
supercar a cielo aperto e così, sempre a Ginevra,
ha svelato la versione roadster che, grazie ad
uno scrupolosissimo uso di fibra di carbonio e
titanio ha fatto scendere l’ago della bilancia di
quasi 80 kg rispetto alla versione chiusa. Anche
il motore è stato ritoccato, così da permettere un
incremento di potenza di 50 CV, arrivando a quo-
ta 750. RM Sotheby’s ha messo all’incanto una
delle 100 Huayra roadster realizzate e, in questo
caso, il motore da 6.0 litri, dotato di doppia tur-
bina è incorniciato all’interno di una carrozzeria
in tinta Blue TriColore, ovviamente realizzata
con la fibra di carbonio a vista e dettagli argenta-
ti. Per quanto riguarda gli interni, invece, i sedili
a guscio e i dettagli della plancia abbinano pelle
color panna alternata a inserti tabacco, mentre i
pannelli delle portiere, il guscio dei sedili, il tun-
nel centrale e tantissimi altri componenti sono
realizzati in fibra di carbonio. Quasi inutile dire il
prezzo a cui è stata battuta sia stato davvero ele-
vato, parlaiamo di due milioni e 370.000 dollari,
poco meno rispetto rispetto alla stima.

Photo credits: RM Sotheby’s

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ATTUALITÀ ATTUALITÀ

PORSCHE ITALIA, 2019 DA


RECORD. GRAZIE ALLE SUV
La filiale italiana del marchio tedesco ha raggiunto un nuovo record
di vendite. Il merito è soprattutto di Macan e Cayenne

di Ippolito Fassati

L
L’Italia non è di certo un mercato semplice la metà delle Porsche vendute sono Sport
per l’auto di lusso. Prima il superbollo, poi, Utility. E che la scelta di puntare, ben prima
come se non bastasse, l’ecotassa. Sarà per dei concorrenti diretti, su questo particolare
questo, forse, che i risultati di vendita rag- segmento di vetture “a ruote alte” si è rive-
giunti da Porsche nel nostro Paese, lo scorso lata, ancora una volta, vincente. Alla faccia
sono utili per un utilizzo occasionale o in di “Destination Charging” nelle strutture per
anno, appaiono ancora più sorprendenti. La di chi gridò allo scandalo quando nacque la
caso di emergenza, durante un lungo viag- il tempo libero (hotel, ristoranti, golf club,
filiale italiana del marchio tedesco, infatti, prima Cayenne...
gio. Ma non sono di certo la soluzione ideale ecc…), con l’obiettivo di arrivare a quota 200
nel 2019 ha strappato un nuovo record di
per la quotidianità. Porsche lo sa bene, visto entro la fine dell’anno. Investimenti impor-
vendita, grazie a più di 6.000 consegne. Un Risultati commerciali come questi, oltre le
che l’80% delle ricariche di auto elettriche tanti, che mettono le basi per una strategia
risultato sorprendente, non solo perché su- aspettative, hanno permesso di pensare in
avvengono tra le mura domestiche. Ed è per di lungo termine. Non è un caso, infatti, che
periore del 28% rispetto a quello dell’anno grande per il 2020. Quest’anno infatti arri-
questo che ha elaborato un’offerta apposi- il costruttore tedesco punti a realizzare una
precedente. Ma soprattutto perché assicura verà la prima elettrica della Casa, la Taycan.
tamente per i clienti italiani che ora hanno gamma interamente elettrificata entro il
all’Italia il terzo posto tra i mercati europei Il lancio è previsto per il prossimo 26 febbra-
la possibilità di installare - a casa o in uffi- 2025.
della Porsche. io e, per non trovarsi impreparati, Porsche
cio - un punto di ricarica con potenza di 11
Italia e la sua rete sono al lavoro nell’imple-
kW con disponibilità di energia illimitata per In ogni caso Porsche Italia continuerà a la-
Il merito è senza dubbio della Macan, la Suv mentazione di un’infrastruttura di ricarica
una tariffa flat di 100 euro al mese. vorare per rafforzare il legame non solo con
più compatta, che ha conquistato quasi rapida, con l’installazione di 28 stazioni in
i clienti, ma anche con i tanti appassionati
la metà dei clienti. Il secondo modello più corrente continua presso i Centri Porsche e
Infine, sulla scia di quanto sperimentato dai del marchio. Per questo motivo, anche per il
venduto della gamma è la Cayenne, seguita la prima stazione ultra rapida con potenza
pionieri della Tesla, anche Porsche Italia sta 2020, è confermato il Porsche Festival, che,
dalla iconica 911. Chiudono la classifica Pa- fino a 350 kW presso il Centro Porsche di Mi-
aumentando l’attuale rete di oltre 130 punti giunto alla sesta edizione, andrà in scena a
namera e 718. Questo significa che più del- lano Nord. Le ricariche rapide, in ogni caso,

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ATTUALITÀ ATTUALITÀ

Monza il 10 e 11 ottobre cercando di repli- che sarà affiancata dalla terza edizione della de del mondo (5.600mq). La pista, ricavata dedicato all’esperienza di guida in realtà vir-
care il successo dello scorso anno a Misano Porsche E-Sports Carrera Cup Italia, il primo dall’autodromo pre-esistente e totalmente tuale, dove sarà possibile provare tutti i mo-
(oltre 7.000 visitatori e più di 1.100 vetture in monomarca virtuale parallelo a quello reale. rinnovata nell’asfaltatura, avrà una lunghez- delli Porsche classici e moderni sui circuiti
parata). Intanto la filiale italiana ha confermato che za di 2.519 metri. Previsti anche un percorso più famosi del mondo, nonché una pista per
proseguono a pieno regime i lavori del primo Off Road, composto da 12 esercizi di diffi- kart elettrici.
Importanti novità, poi, per chi bazzica a Mila- Porsche Experience Center (PEC) italiano, coltà crescente, e un’area di oltre 30.000 mq
no. Chiude infatti il negozio di via della Spi- l’ottavo nel mondo, che nascerà grazie a una dedicata agli esercizi di guida sicura e dina- I clienti avranno inoltre la possibilità di ri-
ga e apre - a fine marzo - un inedito concept profonda ristrutturazione dell’Autodromo di mica, compresi il Low Friction Circle e il Kick tirare la loro nuova vettura direttamente la
store a City Life. Franciacorta. Plate. Di nuova realizzazione inoltre la pista nuova struttura.
Low Friction Handling, per sperimentare in
Un nuovo punto di contatto con clienti e ap- Acquisito nel 2019, il PEC prevede un investi- piena sicurezza sovrasterzi di potenza entu-
passionati, che si focalizzerà sull’esperienza mento di oltre 26 milioni di euro e dovrebbe siasmante.
del marchio e del prodotto Porsche e che aprire i battenti all’inizio del 2021.
sarà gestito direttamente dalla filiale Italia- Per i 20.000 visitatori attesi ogni anno, il Por-
na. In ambito sportivo rimangono confer- Esteso su un’area di quasi 60 ettari, ospiterà sche Experience Center Franciacorta met-
mate, inoltre, la Porsche Carrera Cup Italia, al suo interno il Customer Center più gran- terà a disposizione anche un Simulation Lab

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ATTUALITÀ ATTUALITÀ

PROGETTARE LE AUTO A
PARTIRE DALLE EMISSIONI,
DA QUEST’ANNO SARÀ COSÌ.
Il 2020 segna una data importante, di non ritorno, per i costruttori di auto,
che ora saranno costretti a progettare l’auto partendo dalle emissioni

di Valerio Nebuloni

I
Il 2020 è una data simbolo molto importan- zero inquinanti in marcia, permette l’abbat-
te, perchè il nuovo anno sancisce un decen- timento della media dei prodotti della casa.
nio che, automobilisticamente parlando, In terzo luogo, forse quello più complicato,
farà cambiare molto nella sostanza i prodot- l’intera progettazione del veicolo.
ti a quattro ruote. Infatti, e forse per la prima Sì, perchè non è un caso che negli ultimi
mative anti-inquinamento, obbligheranno ne di auto capaci di emettere quota zero in-
volta nella storia, le stringenti (forse fin trop- anni, sempre più spesso, abbiamo sentito
le case automobilistiche a rientrare in limiti quinanti in marcia, permette l’abbattimento
po ossessive) normative anti-inquinamento, parlare di Cx, efficienza ed emissioni.
fisicamente assurdi e queste, per evitare della media dei prodotti della casa. In terzo
obbligheranno le case automobilistiche a
sanzioni o mancate omologazioni, dovranno luogo, forse quello più complicato, l’intera
rientrare in limiti fisicamente assurdi e que- Per sottostare alle normative, ormai, l’auto
ricorrere ad escamotage di varia natura. progettazione del veicolo.
ste, per evitare sanzioni o mancate omologa- deve essere concepita partendo proprio da
zioni, dovranno ricorrere ad escamotage di questo nodo chiave e molte scelte devono
Primo tra tutti è l’elettrificazione, che più che Sì, perchè non è un caso che negli ultimi anni,
varia natura. Primo tra tutti è l’elettrificazio- essere intraprese in quest’ottica. Forme più
rendere le auto economiche nella gestione, sempre più spesso, abbiamo sentito parlare
ne, che più che rendere le auto economiche affusolate e aerodinamiche, risparmio di
sembra essere necessario per abbattere la di Cx, efficienza ed emissioni. Per sottosta-
nella gestione, sembra essere necessario per peso anche solo con una ruota di scorta, ri-
CO2 nei cicli di omologazione, rendendosi re alle normative, ormai, l’auto deve essere
abbattere la CO2 nei cicli di omologazione, vestimenti e quant’altro. l 2020 è una data
un acquisto obbligato (annessi costi di ac- concepita partendo proprio da questo nodo
rendendosi un acquisto obbligato (annessi simbolo molto importante, perchè il nuovo
quisto ed evntuale manutenzione) anche a chiave e molte scelte devono essere intra-
costi di acquisto ed evntuale manutenzio- anno sancisce un decennio che, automobi-
chi un ibrido non servirebbe poi molto. prese in quest’ottica. Forme più affusolate
ne) anche a chi un ibrido non servirebbe poi listicamente parlando, farà cambiare molto
e aerodinamiche, risparmio di peso anche
molto. In secondo luogo l’elettrificazione nella sostanza i prodotti a quattro ruote. In-
In secondo luogo l’elettrificazione completa, solo con una ruota di scorta, rivestimenti e
completa, che grazie all’immissione e imma- fatti, e forse per la prima volta nella storia,
che grazie all’immissione e immatricolazio- quant’altro.
tricolazione di auto capaci di emettere quota le stringenti (forse fin troppo ossessive) nor-

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ATTUALITÀ ATTUALITÀ

ECCO PERCHÉ LE EMISSIONI


DI PARTICOLATO DEI DIESEL
EURO 6 (MA ANCHE EURO 4
E 5) SONO IRRILEVANTI

U
Un diagramma pubblicato da EEA (Agenzia Eu-
L’analisi dello studio ufficiale e
ropea per l’Ambiente) riporta le fonti di produ-
di riferimento che dimostrano zione del particolato (nelle due forme PM10 e PM
2.5) nei 28 Paesi membri della UE.
come il FAP abbia ridotto
pressoché a zero le emissioni Rappresenta lo studio ufficiale cui fare riferi-
mento quando si parla di inquinamento. Nella
di polveri sottili tornati in questi Inoltre include tutti i tipi di trasporto su tori: oggi il FAP riduce praticamente a zero la
tabella sono indicate le varie fonti, calcolate
strada (merci, autobus, vetture a benzina e emissione di particolato (in peso e in nume-
giorni agli onori delle cronache come media annua.
diesel, moto e motorini) di tutte le categorie ro), al punto che il problema non esiste più
per i blocchi alla circolazione presenti nel parco circolante. (se non nella mente di qualche ambientali-
Quindi, nella situazione attuale, mentre è cer-
sta talebano).
tesi a ridurre lo smog to che la fonte “Traffico stradale” è uguale o
Se volessimo indicare in questa frazione il
inferiore alla influenza che ha nei mesi estivi, è
contributo dei diesel Euro 6 (ma anche Euro
altrettanto certo che in tutta Europa, nei mesi
4 ed Euro 5) non ci riusciremmo, perché
invernali, il fattore “Residenze private” , cioè
sono quote assolutamente insignificanti ri-
quello che comprende il riscaldamento dome-
spetto al resto.
stico, valga il doppio della media annuale. Se vi
soffermate a valutare il contributo denominato
Bisogna aggiungere che se gli amministra-
“Traffico stradale” , appunto, vedrete come val-
tori hanno utilizzato i limiti di omologazione
ga il 10-11% del totale (se il totale fosse costante
per dimostrare il contributo dei diesel alla
tutto l’anno). Ma certamente d’inverno questa
produzione del particolato, hanno dimostra-
percentuale scende perché sale quella dovuta al
to la loro scarsa dimestichezza con i labora-
riscaldamento domestico.
di Enrico De Vita

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ATTUALITÀ ATTUALITÀ

CONCLUSE LE ISPEZIONI SULLE


AUTOSTRADE LIGURI: NESSUN
ALLARME IMMEDIATO
Terminati i lavori di verifica sulla rete autostradale della regione: situazione
sotto controllo e nessun allarme immediato

di Alfonso Rago

S
Si sono concluse le verifiche da parte dei tec- strada A12 Genova – Livorno per interventi,
nici incaricati dal Ministero delle Infrastrut- già conclusi, di ripristino della parte centrale
ture e dei Trasporti sulle autostrade liguri: dell’impalcato. Risolta anche la variazione
nel dettaglio, l’Ufficio Ispettivo Territoriale notturna alla viabilità imposta sul viadotto
del Mit ha verificato la funzionalità struttu- Veilino dell’autostrada A12 Genova - Livorno
50 metri tra le vetture; nessuna restrizione quella legata ad una eventuale demolizione
rale dei viadotti Nervia, Val Sorba e Sasso, in per interventi, già conclusi, di rispristino del-
di traffico né criticità strutturale invece per e ricostruzione.
provincia di Imperia, nel tratto di A10 Geno- la parte centrale dell’impalcato.
i viadotti Bisagno e Recco.
va – Ventimiglia gestito da Autofiori.
Per tutti i viadotti, comunque, sono state
In questo caso, i sopralluoghi hanno reso
Ispezioni concluse anche sui viadotti Scrivia disposte verifiche di sicurezza in osservanza
Le condizioni dei tre viadotti non hanno pre- necessario l’adozione di un piano preventi-
Pietrafraccia e Scrivia Arnasso, nel tratto ge- della normativa vigente, i cui esiti consen-
sentato criticità tali da richiedere limitazioni vo di emergenza e monitoraggio di eventuali
novese dell’Autostrada A7 Genova - Milano tiranno di acquisire informazioni puntuali
al transito dei veicoli o variazioni alla viabi- movimenti del suolo, da attivare in caso di
dove l’ammaloramento riscontrato rende sulla funzionalità delle infrastrutture e su-
lità. allerta meteo emanata dalla Protezione civi-
necessario l’avvio di lavori di ripristino, per gli eventuali interventi di manutenzione da
le regionale.
ora non accompagnati da limitazioni di traf- programmare.
È stato riscontrato un grado di deteriora-
fico.
mento contenuto che, come tale, non desta Esclusi, inoltre, problemi di staticità per il
alcuna preoccupazione né particolari pro- viadotto Rovena, allo svincolo di Genova Est
Ad Aspi è stata richiesta un’analisi costi-be-
blematiche. in A12, dove però i sopralluoghi hanno reso
nefici per confrontare la spesa manutentiva
necessario l’adozione di misure temporanee
che si dovrebbe sostenere nei prossimi tren-
Risolta anche la variazione notturna alla via- di regolazione del traffico quali il restringi-
ta anni per tenere l’opera in esercizio, con
bilità imposta sul viadotto Veilino dell’auto- mento delle corsie e una distanza minima di

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EPOCA EPOCA

LANCIA DELTA HF INTEGRALE


8V: ALL’ASTA QUELLA DI
MARKKU ALÉN E MIKI BIASION
L’auto, un mito dei rally a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, era omologata per
le corse del Campionato Mondiale Rally nella categoria Gruppo A. Ora è
all’asta

di Umberto Mongiardini

L
La Lancia Delta HF Integrale 8V ha sempre euro, viene offerta con una configurazio-
esercitato un immenso fascino negli appas- ne adatta sia a corse su asfalto che fuori
sionati di auto i prezzi, negli ultimi anni, sono dal battuto. Caratteristica quasi unica di
saliti vertiginosamente. Oggi vi parliamo di quest’auto è che non ha mai subito alcuna
un esemplare unico, del 1988 e vincitore, lo modifica, non è stata quindi convertita a 16V
stesso anno, del Rally della Costa Smeralda come molte e non ha mai subito un restauro
con alla guida Markku Alén. completo. La macchina è dotata di tutta la
componentistica originale Abarth – rarissi-
L’auto è stata costruita da Lancia/Abar- ma -, incluso il cambio a sei velocità Abarth
th Martini Racing e, oltre ad Alén, è stata Tipo R70 e il sistema di gestione del motore
condotta anche da un altro grande pilota, Magneti Marelli IAW70, e, oltre alla livrea ori-
ovvero il due volte campione del mondo ginale Martini, è dotata delle targhe originali
rally, l’italiano Miki Biasion. L’auto, succes- dell’epoca ‘TO-82957H’. La vettura verrà con-
sivamente, venne utilizzata come muletto segnata con il passaporto tecnico HTP FIA e
di prova per Michelin e Abarth e, una volta corredata dei sedili originali Sparco di Alén
ritirata dalle corse, ha partecipato a svariate e Kivimaki e tutti i documenti italiani. Dopo
manifestazioni sportive in Italia, tra cui alcu- l’asta al nuovo possessore non resterà altro
ne all’interno del Campionato Europeo. da fare se non utilizzarla.

Oggi l’auto, messa all’incanto da Bonhams GUARDA TUTTE LE FOTO


con un prezzo stimato tra i 280.000 e 320.000 Photo Credits: Bonhams

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WRC WRC

MONTE-CARLO. FINALMENTE!
FORMIDABILI NEUVILLE E
HYUNDAI
Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul portano a casa tutto. Monte-Carlo dopo
8 anni di “Seb”, Power Stage e prima leadership del Mondiale 2020. Ogier
chiude al secondo posto, Evans ottimo, grande terzo assoluto. Poi… il nulla

di Piero Batini

M
Monte Carlo, 26 Gennaio. Il record resta a mondo di salite rapide e uno di discese ver-
sette vittorie. Sette Ogier, sette Loeb. Que- tiginose. Spesso innevato, non questa volta.
sta volta non ha vinto un “Seb”. Ha vinto un La seconda è Power Stage, con più curve in
incredibile Thierry Neuville. Bella, bellissima discesa che metri di rettilineo. Da fare una
storia. Vediamo come è andata. Giornata macchina apposta per quell’ultimo strappo
mite. No sole, seppure qualche spiraglio di di 88° Rallye Monte-Carlo, tipo una Smart
gran luce, ma nemmeno pioggia, tempera- WRC, un go-cart “space frame”, che poi è il
ture insolitamente alte, anche se ai 1.600 del tema telaistico del futuro. Poco ghiaccio,
Passo si è già attorno allo zero. Gli ingredien- il che induce a spingere la scelta dei pneu-
ti di un Monte” indulgente. Mai troppo, mai matici verso il super morbido, pur sapendo
davvero. Diffidare, che è sempre meglio! Si di osare sullo sporco e sull’”eventuale” grip.
cambia scenario, Parco Assistenza a Mona- Di conseguenza necessità di decidere per
co e ultime due Speciali in quell’angolo di tempo cosa scegliere, se la gloria del Rally
Francia “storica” a Sud-Est. Soliti due pas- o i punti del Power Stage. Scelte e strategie
saggi per Speciale, giro corto. Ma intenso e, in ogni caso difficilissime, quando si è in tre
manco a dirlo, difficile. È l’angolo di Paradiso praticamente affiancati a giocarsela.
del Monte-Carlo. La Bollène-Vésubie – Peïra-
Cava, e Cabanette – Col de Braus. Appena 63 Evans, Ogier, Neuville. Questa è la nota, il
chilometri, ma non è pratica d’ufficio. Sul- riferimento di partenza. Tre cambi in testa
la prima si transita sul mitico Col de Turini, alla corsa solo il sabato, differenze minime GUARDA TUTTE LE FOTO
con quel passo che è il confine iconico tra un e trascurabili, poiché lo scarto, 6 secondi in

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WRC WRC

tutto, è il valore di un piccolissimo errore, di al Rally quella che potrebbe essere l’impen-
uno “stallo”, di un tornante “sporco” e ma- nata della svolta. Cinque secondi e mezzo a
ledetto. Evans, sei e mezzo a Ogier. Neuville e Gilsoul
salgono al comando della corsa, ovvero ci
L’ora di Neuville tornano, visto che per un attimo erano sta-
C’è subito un cambiamento radicale. Thier- ti in testa nel primissimo scorcio di gara del
ry Neuville ha rotto gli indugi. La i20 Coupé Venerdì. Il margine è ancora ridotto, tutto è
WRC è perfettamente a punto, ma le Toyota sempre possibile, tranne che Neuville non
non lo sono di meno, gomme più o meno sia in condizione di grazia. Questo è improv-
uguali per tutti. E’ ora di fare la differenza visamente evidente e si traduce sugli asfalti
al volante, se possibile. Neuville conquista del “Monte” in modo assai convincente.
il Col de Turini con una prestazione “solo”
perfetta, Evans accusa e Ogier di più. Caram- Quindicesima, ultimo Col de Turini. I nodi
bola in classifica, Neuville si avvicina moltis- vengono al pettine. Loeb, che ha osato il
simo a Evans e Ogier rotola indietro. Stesso massimo in termini di scelta delle gomme,
gap complessivo, solo un rimescolamento di lascia un minuto sui 18 chilometri dell’ul-
quella che sembra sempre di più l’urna del timo passaggio della La Bollène-Vésubie
sorteggio finale. – Peïra-Cava. Pneumatici finiti, finale al ral-
lentatore per portare la Hyundai numero 9
14ma Speciale. Prova di Power Stage. È il al parco chiuso sulle sue… scarpe. Il gallese
primo passaggio, cruciale per aggiustare non lo dice, ma anche lo “scarso rendimen-
le note per quei 5 punti del gran finale. Un to” di Evans, quarto a sette secondi, è un se-
lungo toboga di curve da capogiro, lento e gno di ridotta efficienza del “sistema”. Tanto
micidiale, da braccia indurite. Direi, senza è vero che il più ”risparmioso”, “Seb” Ogier,
mezzi termini, che è il capolavoro firmato se la cava meglio, meno di un secondo e
Thierry Neuville. Vero è, infatti, che è la Spe- mezzo di ritardo.
ciale nella quale Loeb commette un piccolo
errore, nella quale Ogier sembra tirare un Insomma, è un’altra prova del vigore che
attimo di respiro in fase, forse, di studio del Neuville ha imposto all’ultimo giorno del
terreno, e nella quale Evans è una frazione Rally. Il belga esce allo scoperto dopo aver
relativa troppo prudente e “sporco”. Il fatto, misurato in lungo e in largo regolazioni,
cruciale è, tuttavia, che Neuville ha girato a terreno, avversari. Siamo tre su tre e il van-
proprio vantaggio quella che poteva essere taggio sale a 11 secondi, “onestamente” un
la Prova più difficile per la Hyundai, dando po’ troppi per gli inseguitori quando restano

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WRC WRC

appena 13 chilometri di Rally da disputare. vanpera a 4 abbondanti e Loeb a 5. Katsuta


Solo un errore… e Suninen, ben oltre i dieci, già si mescolano
con le migliori R5. R5, già. Grande giornata
Trionfo Collettivo Hyundai delle Citroen. Il lavoro invernale, motore,
…che non arriva. È il momento magico di un sospensioni, freni, ha dato i suoi frutti. La
cambio di ritmo, di musica, un acuto finale C3 R5 è prima in WRC 2 con Ostberg e prima
che in prospettiva Mondiale è una proposta in WRC3 con Camilli. Bene. Dico una bestia-
serissima. È il momento, proviamo a dirlo, lità, un’eresia. Almeno per quanto riguarda
del miglior Thierry Neuville di sempre. L’e- il “Monte” mi sento di dire che queste WRC,
secuzione del Power Stage è impeccabile, e le RC1, o WRC Plus che dir si voglia, non le
riassume enfatizzandoli, tutti i temi dell’ul- possono guidare tutti, non tutti a pieno re-
timo giorno. Evans “consumato”, ma eccel- gime. E allora, se questa è l’antifona, non si
lente come ai tempi del Galles vittorioso, direbbe poi troppo fuori luogo quella teoria
Ogier alla conquista dei 5 punti. Per Neuville di un futuro di ipotesi regolamentare che
si tratta “semplicemente” di completare l’o- ruoti attorno a queste Macchine, per niente
pera. Arriva il miglior tempo, di un vero sof- di Serie “B”.
fio più breve di quello di Ogier, e con quello,
istantaneamente, la quarta vittoria consecu- Dopo otto anni di “Seb”, al Monte-Carlo dal
tiva del giorno, e fanno 4 su 4, la conquista 2012 avevano vinto o Sebastien Loeb o Se-
del Rally e la prima leadership della Sta- bastien Ogier, finalmente l’incantesimo è
gione appena avviata. Non poteva andare rotto. Nessuno dei due “Seb” migliora il re-
meglio. È un autentico trionfo collettivo che cord comune di sette vittorie al “Monte”.
riunisce nell’abbraccio al Campione l’intera
Squadra Hyundai Motorsport. Fantastico Fantastico, perfetto Thierry Neuville.
Esapekka Lappi, quarto con la prima delle Ve l’avevamo detto!
Fiesta M-Sport, e strabiliante Kalle Rovanpe-
ra, quinto al debutto con la Yaris WRC Gazoo Si va ora in Svezia, weekend centrale di feb-
Racing. Tuttavia, è impressionante come braio, base a Torsby.
questo Monte-Carlo abbia diviso il mondo in
due categorie nettamente distinte. Neuville,
Evans, Ogier, i tre “buoni” da una parte, e
tutti gli altri “cattivi” dall’altra, ben separati,
troppo distanziati per sembrare appartene-
re alla stessa categoria. Lappi a 3 minuti, Ro- Foto: Manrico Martella

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FORMULA1 FORMULA1

GILLES VILLENEUVE, 70 ANNI


FA NASCEVA LA GRANDE
SCOMMESSA DI ENZO
FERRARI

L
Lo chiamavano l’aviatore per via di alcuni inci-
Gilles Villeneuve il 18 gennaio
denti in cui la sua Ferrari era decollata dopo un
avrebbe compiuto 70 anni. urto. e la tragica ironia di quel soprannome fu
proprio che la sua ultima curva si concluse con
Il nostro inviato F1, Paolo
un volo in cui si separò per sempre da quella
Ciccarone, ripercorre la storia Ferrari col numero 27 con la quale era diventa-
to l’idolo delle folle. Un pilota spartiacque. Gil-
del canadese della Ferrari
les Villeneuve avrebbe compiuto 70 anni il 18
entrato nella leggenda per la gennaio, ma la sua corsa si è interrotta quell’8
maggio del 1982 a Zolder, in Belgio. Oggi, quasi
sua guida al limite
38 anni dopo, il suo mito, la sua leggenda, sono
ancora vivi e anche chi non lo ha mai visto corre-
re, conosce le sue gesta.

Sul web si ritrovano le immagini di quel duello


folle di Digione con René Arnoux, le ruotate e
le risate del dopo corsa. Un prima e un dopo,
come fu per pochi altri campioni della F.1. Ul-
timo Ayrton Senna. Gilles è stato un fenomeno
molto particolare nel mondo delle corse. Fu una
scommessa di Enzo Ferrari. Il canadese aveva
debuttato a Silverstone nel 1977 su una McLaren
come terzo pilota Marlboro (oltre a lui altri come
di Paolo Ciccarone

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FORMULA1 FORMULA1

Tambay, Piquet e Giacomelli esordirono con se degne di un libro. Anzi, più di uno perché Jacques e Melanie, il nuovo amore (una ho- sione trasmessa ai figli. A Melanie che a New
quella vettura). Dopo il divorzio di Niki Lau- su Gilles Villeneuve si è scritto molto, a volte stess della Marlboro che frequentava ai GP) York ha trovato la sua strada e a Jacques,
da dalla Ferrari, il Commendatore si inventò a sproposito, a volte con cognizione di cau- al nuovo team che avrebbe avuto il motore che diventato campione del mondo di F.1,
questa sfida: prese uno semisconosciuto, lo sa. Ferrari (una eresia a quel tempo avere una ma completato l’opera del padre.
mise su una Ferrari, gli fece fare anche 20 fornitura dal Grande Vecchio) a Gerard Duca-
mila km di test e ne forgiò un campione in- Di sicuro fino al suo arrivo a Maranello vigeva rouge progettista, Lino Rocca, giornalista del E che con la passione della musica, aspetta
dimenticabile. la regola non scritta che gli sfasciamacchine, Corriere della Sera e i soldi della Coca Cola. ancora di pubblicare il suo primo CD country
ovvero piloti che sbattevano o finivano in Un mix esclusivo ed esplosivo che a Monte- rock. Buon Compleanno Gilles. Manchi da 38
Inutile ripercorrere la storia, le gesta, le vit- testacoda (e Clay Regazzoni, altro pilota di carlo sarebbe stato annunciato al mondo, anni, ma per questo tuo 70esimo comple-
torie (appena 6) ma ogni istante della sua cuore, si vide affibbiare il nomignolo) erano insieme al divorzio di Gilles dalla Ferrari. anno, quanti ne compie la F.1, il tuo posto
breve esistenza in F.1 è ricordato da tutti. Dai visti male. Con le sue uscite di pista Villeneu- nell’olimpo dei grandi è ancora sempre più
colleghi piloti che lo odiavano (a parte Ar- ve ha creato un nuovo modo di intendere le Ma non ci fu tempo. In Belgio si chiuse la sua saldo. Perché le emozioni non si comprano
noux e Tambay con cui divise l’amicizia) alle corse, la lotta, la battaglia senza esclusione storia e nacque la sua leggenda. Quella di un e chi ha vissuto quel tempo, le ha impresse
folle che lo osannavano. Gilles, si scoprì poi, di colpi. I colleghi lo odiavano in privato e pilota capace di non arrendersi mai. Di trova- nella mente.
era arrivato alla Ferrari anzi in F.1 truccando lodavano in pubblico. Quando lo avevano re il limite e superarlo. Di abbattere le leggi
la data di nascita. Lo si scoprì solo dopo la nel mirino non sapevano mai come sareb- della fisica, ma conservare quell’animo naif,
sua morte. Era nato nel 1950 ma dichiarò il be andata a finire: “Tu pazzo, tu fai rischiare semplice, da montanaro canadese (anche se
1952 perché non voleva sembrare troppo morire gente che non ha colpa, tu calmare” Bertierville è in pianura) e divertirsi coi tra-
vecchio nel mondo in cui i giovani andavano gli disse una volta Lauda, che sotto sotto versi sul curvone davanti casa sua.
già di moda a quel tempo. Era un pilota di ammirava il coraggio o l’incoscienza di Gilles
cuore, uno che o la va o la spacca, eccessivo Villeneuve. Finendo spesso nel pollaio di una azienda di
in ogni suo gesto. allevamento posta all’esterno di quella cur-
E quanto questo modo di correre, onesto va. “Non le dico le volte che tornava a casa
Dal pilotare l’elicottero con manovre da acro- con se stesso e coi compagni di squadra, è pieno di piume - disse una volta la mamma
bata al saltare su un motoscafo (ancora oggi rimasto impresso. Anche e specialmente in Georgette quando andai a trovarla, era il giu-
sul lago di Como) e creare scompiglio anche quella generazione di appassionati che al gno del 1990 - ma lui si divertiva così. Scom-
con quello. Sfidare il compagno Scheckter in momento della scomparsa di Gilles erano metteva con gli amici al bar, tutti assiepati
autostrada da Montecarlo a Maranello, con troppo vecchi per innamorarsi ancora. “Io lungo la strada e lui che doveva fare la curva
tanto di fermo della polizia: “Sono un pilota gli volevo bene” fu la triste ammissione di su due ruote per più tempo possibile”.
Ferrari, sono pagato per andare forte e voi Enzo Ferrari alla scomparsa di Gilles. Che
volete multarmi?” disse alla pattuglia che dopo Imola 82 aveva avvisato il team che la E mentre lo diceva tirò fuori una torta di
riuscì a bloccarlo al casello di Modena. Se ci coesistenza con Pironi sarebbe stata impos- mele, andammo nella sala dove c’era un
fossero stati i social a quel tempo, avrebbe sibile. E quell’anno era davvero quello delle biliardo e la tromba che Gilles straziava cer-
riempito pagine e pagine ancora con impre- separazioni. Dalla moglie Johanne e dei figli cando di suonarla. Motori e musica, una pas-

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DAKAR DAKAR

D-12 FLASH. CARLOS SAINZ E


LUCAS CRUZ (MINI JCW BUGGY)
VINCONO LA DAKAR N°42

Q
Qiddiyah, Arabia Saudita, 17 Gennaio 2020. Car-
Tappa passerella. Dopo VW
los Sainz e Lucas Cruz vincono la 42ma Dakar
e Peugeot, Sainz conquista la Arabia Saudita 2020. Il Pilota Spagnolo, quat-
tro vittorie di Tappa, conquista così la sua terza
terza vittoria personale con
vittoria alla Dakar dopo quelle del 2010 e 2018.
il Buggy Mini John Cooper Sempre in compagnia del Navigatore Lucas
Cruz.
Works. In testa dalla terza
Tappa, 4 Speciali vinte. Sul Due volte Campione del Mondo World Rally Car
insieme a Luis Moya,1990 e 1992 con la Toyota
podio finale anche Al Attiyah-
Celica WRC, Carlos Sainz ha raccolto la sfida del-
Baumel e Peterhensel-Fiuza la Dakar debuttando nel 2006 con il prototipo
Volkswagen. Dopo 4 anni, al terzo tentativo, El
Matador conquistò la prima vittoria alla Dakar
Argentina-Cile-Argentina del 2010. In 13 parteci-
pazioni, Sainz ha vinto tre volte aggiudicandosi
ben 36 Prove Speciali. Tra i record da registrare
anche quello del vincitore… meno giovane del-
la Dakar. Carlos Sainz, infatti, Madrid, 12 Aprile
1962, è un ragazzino di 57 anni.

La seconda vittoria di Sainz e Cruz è l’avventura GUARDA TUTTE LE FOTO


di chiusura del Progetto Peugeot Sport, tre suc-
di Piero Batini

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DAKAR DAKAR

cessi consecutivi dal 2016 al 2018 con le leg- simo che lo costringeva al digiuno dall’inizio
gendarie 3008 DKR. del Rally.

Alla chiusura dell’avventura Peugeot Carlos Con quattro vittorie di Tappa, e la leadership
Sainz aveva titubato un poco, poi aveva scel- conquistata alla fine della terza Speciale e
to di raccogliere una nuova sfida, ancora più mantenuta ininterrottamente fino alla fine
ambiziosa. Il Buggy Mini John Cooper Wor- della Gara, Carlos Sainz e Lucas Cruz vinco-
ks, progettato e costruito dal Team X-raid di no con Mini la Dakar numero 42. Sul podio
Sven Quandt, era infatti ai primi step di svi- finale di Qiddiyah anche Nasser Al Attiyah e
luppo, una macchina ancora “raw”. Mathieu Baumel, Toyota Hilux, e Stephane
Peterhansel e a Paulo Fiuza, Mini JCW.
Il succo della sfida è stato proprio quello
di trasformare un mezzo acerbo e fragile “Pronti per vincere!”
nell’arma imbattibile con la quale Sainz e Nei giorni della presentazione della Squa-
Cruz hanno finito per fare una differenza so- dra Toyota, in Spagna in occasione del Ral-
stanziale con gli Avversari. lyRACC WRC di Catalunya, gli occhi e i mi-
crofoni di tutti erano puntati sula figura di
Ultima Prova Speciale Fernando Alonso, introdotto ufficialmente
L’ultima Prova Speciale della Dakar Arabia nel Progetto Toy in quella occasione. Carlos
Saudita, accorciata dai 360 a appena 167 Sainz girava per il paddock e ci fermammo a
chilometri per i lavori di costruzione di una parlare. El Matador era come sempre sereno
stazione petrolifera, è poco più che una pas- e signorile, mai una parola o un’espressione
serella trionfale dell’Equipaggio Mini. Sainz fuori posto, nessun segno di ansia o nervosi-
è quarto e si accontenta, come nella prece- smo. Fece un rapido punto della situazione
dente penultima, di amministrare il vantag- e, al contrario di altre occasioni nelle quali
gio, diventato importante e decisivo alla fine non aveva fatto, sempre discretamente, mi-
della prima frazione della Tappa Marathon, stero del suo scetticismo, mi disse: “Abbiamo
quando Al Attiyah e Peterhansel si sono per- lavorato molto, a lungo e bene. Il prototipo
si vanificando drasticamente l’inseguimen- Mini è competitivo. Credo che siamo pronti a
to al Matador, ormai vicino. Al Attiyah vince vincere, e a interrompere sul nascere la serie
l’ultima speciale, davanti a Fernando Alonso Toyota!”
e Stephane Peterhansel. In questo modo il
“Principe del Qatar” vince il duello con “Pe-
ter” per la seconda piazza e spezza l’incante-

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DAKAR DAKAR

ARABIA SAUDITA. D-12.


ALTRI SUPER PODI

Q
Qiddiyah, Arabia Saudita, 17 Gennaio 2020. Non
Non solo Moto e Auto,
solo Ricky Brabec e Carlos Sainz. Loro sono le
naturalmente. Gare interessanti, star assolute della 42ma Dakar. Non c’è dubbio.
Brabec è quello che ha spezzato una tradizione
quando non avvincenti, tra i
quasi ventennale premiando un lavoro di Honda
Quad, gli SSV, i Camion. E iniziato nel 2013, e che ha portato per la prima
volta la bandiera a stelle e strisce sul gradino più
poi le “malles moto”, romantica
alto del podio della Dakar. Scusate se è poco.
trasposizione dello spirito Carlos Sainz è un idolo tutti i giorni, anche per le
vie di Madrid, ma è certo che questa terza vittoria
originale del “privato” originale
alla Dakar lo imbottisce di nuove ragioni d’orgo-
glio. È la terza, con tre Marche diverse, ogni volta
portando alla causa un contributo, agonistico
e prima ancora tecnico, che ha dell’incredibile,
e ogni volta riuscendo a emerge e svettare sul
massimo livello della concorrenza.

Ma ci sono altri protagonisti, alla Dakar e della


Dakar, che valgono il massimo, il riconoscimen-
to del valore e dello spessore che portano all’e-
vento, aprendo una finestra su altri mondi meno
eclatanti, forse, ma di uguale caratura emozio- GUARDA TUTTE LE FOTO
nale.
di Piero Batini

74 AUTOMOTO.IT MAGAZINE N. 171 AUTOMOTO.IT MAGAZINE N. 171 75


DAKAR DAKAR

Kamaz. Per un certo periodo, tuttavia, come Am di South Racing. neo Campione del Mondo Cross-Country
Sono le gare dei Quad, degli SSV, degli Ele- in altre occasioni, c’è stato un Davide che è Bajas. La guerra è venuta meno già dalla se-
fanti del Deserto. Vediamo come è andata e sembrato poter impensierire il Golia russo. Come abbiamo già avuto modo di sottoline- conda tappa, Quando Melot è caduto e per
chi è andato sul podio di Qiddiyah. Questi è il Camion “cugino” bielorusso Maz, are, Currie (che fa un meraviglioso, inedito un momento non si ricordava neanche chi
guidato a un primo Exploit dall’Equipaggio paio americano con Brabec) non ha vinto era.
Quad. è stata la conferma del valore cileno Viazovich, Haranin e Zaparoshchanka, in una sola speciale, ma è stato indubbiamente
alla Dakar. L’armata sudamericana era nutri- testa fino alla terza tappa e poi scivolato al esemplare nel gestire la delicata competiti- Ripartito un po’ acciaccato Ben ha ripreso la
ta e forte, ma i cileni ci tenevano a conside- secondo e infine terzo posto finale. vità dei piccoli quattro ruote riuscendo con sua corsa e l’ha portata a termine, soffren-
rarsi la bandiera del continente “ripudiato” regolarità assoluta, due secondi e due terzi do il doppio, certo, ma senza mai riuscire a
al nuovo teatro della Dakar. Sui primi gradini del podio i Kamaz di Kargi- posti, poi anche settimo/ottavo a parte la riprendere “Mani”, lontano più di un’ora in
nov-Mokeev-Leonov, vincitore di sette tappe “rallentata” tappa finale del trionfo, ad avere testa. Sul terzo gradino del podio dei “pri-
I cileni avevano motociclisti e piloti di Quad e in testa alla corsa dalla quarta, e Shibalo- la meglio su una lunga serie di magnifici ma vatoni assoluti” un altro francese, Florent
e di SSV in grado di vincere le rispettive ca- v-Nikitin-Tatarinov. frustrati exploit. Cayssade.
tegorie. Pablo “Quintafondo” Quintanilla,
Francisco Lopez, a un certo punto magari Karginov, all’ottava Dakar, si era imposto Original by Motul Sul palco dei “puri” facciamo ora salire an-
Ignacio Cornejo, Giovanni Enrico e Ignacio anche nell’edizione 2014 con quattro vitto- C’è un’altra gara nella gara, quella che pre- che i nostri irriducibili, Super Dakariani “Ori-
Casale. Questi ultimi due hanno animato la rie di tappa. Bellina-Minelli-Gotti sono stati mia la categoria Original by Motul. È l’”anti- ginal”, Alberto Bertoldi, Cesare Zacchetti,
fase iniziale della corsa dei Quad fino alla travolgenti nel finale con il loro vecchio, va- ca” Malles Moto, la gara che evoca da sem- Mirko Pavan, Matteo Olivetto!
quinta Tappa, quando Enrico è stato costret- lido Ginaf, Cabini-Verzeletti-Cabini, Unimog, pre il “martirio” dei Privatoni, costretti a far
to al ritiro. e Calabria-Calubini-Fortuna, Man, completa- tutto da soli. Anche in questo senso la Dakar
no l’Opera Italiana alla Dakar degli Elefanti è evoluta parecchio, ma il concetto resta ab-
Da lì in poi è stato monologo Ignacio Casale, del Deserto. bastanza aderente all’originale.
che ha vinto quattro tappe ed è stato in testa
alla corsa dalla prima all’ultima Tappa, otte- SSV del miracolo. Economico, forse anche. Niente assistenza, l’organizzazione ti porta
nendo così la terza vittoria alla Dakar dopo i Infatti una “macchinina” vincente costa un una “malle”, una cassa nella quale deve sta-
successi del 2014 e 2018. terzo e forse meno di una “macchina”… per- re tutto quello che pensi ti servirà, ti da un
Sul podio finale di Qiddiyah salgono, dun- dente, fa divertire e da spettacolo. Cocktail punto d’appoggio, il camion che trasporta
que, Ignacio Casale, Simon Vitse e il “Vec- vincente per la Dakar. le casse ma anche attrezzi, aria compressa,
chio Leone” Rafal Sonik. Tutti con un Quad utensili e lubrificanti, naturalmente Motul,
Yamaha. È stata battaglia, incredibile battaglia. 7 vin- ma il resto è tutto nelle tue mani, nella tua
citori diversi nello scorrere avvincente delle testa e in quanto è disposto a soffrire e com-
Elefanti e SSV 12 tappe, 5 leader diversi fino alla sesta tap- battere il tuo cuore. © Immagini ASO/DPPI/Delfosse/Flamand/
La gara dei Camion, gli “Elefanti del Deserto”, pa, quando finalmente è andato in testa l’a- È stata subito battaglia tra il rumeno Ema- LeFloch/Vargiolu/Lopez – X-raid – KTM - Gas
è stata ancora una volta dominio dei russi mericano Casey Currie con un Maverick Can- nuel Gyenes e il francese Benjamin Melot, Gas - RedBull Content Pool

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