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Nuovo Bonus Fiscale 2020

Corsico, 24 luglio 2020

Cari colleghi,

vi informiamo che dal 1° luglio 2020 è stato abrogato il credito per lavoro dipendente e assimilato previsto dall’art.
13 c. 1-bis del TUIR (c.d. “Bonus 80 euro”) e sono state introdotte nuove misure fiscali volte alla riduzione del c.d.
“cuneo fiscale”.

Il DL 3/2020 (convertito in legge dalla L. 21/2020), oltre ad abrogare il predetto comma dell’art. 13 del TUIR,
introduce due nuovi meccanismi di riduzione dell’Irpef, applicabili in funzione dell’importo del reddito complessivo
annuo:

a. un trattamento integrativo del reddito, per redditi fino a € 28.000, con imposta maggiore di zero, calcolata
al netto della sola detrazione da lavoro dipendente e assimilato. Tale misura troverà applicazione a
decorrere dal 1° luglio 2020 e costituisce un intervento “strutturale” (riconoscibile dunque anche nell’anno
2021 e successivi).

b. una “ulteriore” detrazione fiscale per redditi oltre € 28.000 e fino a € 40.000, applicabile per il solo periodo
1° luglio 2020 – 31 dicembre 2020. Tale seconda misura è infatti temporanea, in attesa dell’annunciata
revisione dell’imposta IRPEF e delle relative detrazioni.

Sono ammessi ai benefici fiscali in argomento:

1. i titolari di redditi di lavoro dipendente (con esclusione dei redditi di pensione);


2. i soggetti che percepiscono redditi assimilati al lavoro dipendente, (tra i quali rientrano, a titolo d’esempio:
stagisti e borsisti, collaboratori coordinati e continuativi, amministratori di società, sindaci, componenti di
collegi e commissioni etc.).

Il beneficio di cui al punto a. dell’elenco che precede è qualificato dall’art. 1 del DL 3/2020 come un “sostegno al
reddito” (bonus), con la funzione di integrare il netto percepito da lavoratori dipendenti con redditi complessivi
non superiori a € 28.000.

Ai fini della percezione, il lavoratore deve percepire un reddito (da lavoro dipendente o assimilato) la cui imposta
lorda, diminuita della sola detrazione da lavoro dipendente, risulti superiore a zero: si tratta di coloro che
dispongono di un reddito annuo di lavoro dipendente o assimilato superiore a € 8.145, soglia al di sotto della
quale l’imposta lorda è azzerata dalle detrazioni da lavoro dipendente.

L’importo dell’integrazione sarà pari a circa € 100 mensili e quindi a complessivi € 600 per il secondo semestre
2020 e a € 1.200 per l’anno 2021.

Qualora, in sede di conguaglio o di fine rapporto, il bonus erogato risultasse non spettante, il datore di lavoro
dovrà recuperare l’importo non dovuto, rateizzandolo laddove superasse € 60 complessivi.

E’ opportuno evidenziare come, per l’anno corrente, i lavoratori che avevano titolo a fruire del vecchio bonus (cd.
“Bonus 80 Euro”), si vedranno riconoscere tale bonus riproporzionato per 181 giorni in relazione al periodo 1°
gennaio 2020 – 30 giugno 2020 e la nuova misura integrativa ex art. 1 del DL 3/2020 per 184 giorni in relazione al
periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.

Per i beneficiari di cui al punto b. in attesa di una revisione strutturale dell’IRPEF e delle relative detrazioni, per il
solo periodo 1° luglio 2020 – 31 dicembre 2020, sarà applicabile una “ulteriore” detrazione fiscale per redditi da
lavoro dipendente e assimilato oltre € 28.000 e fino a € 40.000.

L’importo spettante a titolo di ulteriore detrazione non sarà fisso ma varierà al crescere dell’importo del reddito
complessivo, secondo gli scaglioni riportati di seguito:

- Redditi oltre € 28.000 e fino a € 35.000


- Redditi oltre € 35.000 e fino a € 40.000

Qualora, in sede di conguaglio o di fine rapporto, il bonus erogato risultasse non spettante, il datore di lavoro
dovrà recuperare l’importo non dovuto, rateizzandolo laddove superasse € 60 complessivi.

Si precisa che in tutti i casi il reddito complessivo deve essere assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare
adibita ad abitazione principale (art. 13, c. 6-bis del TUIR).

Grazie per l’attenzione.

Direzione personale, Organizzazione e Comunicazione

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