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monetario (oro, ecc.

), ovvero perché la sua merce ha già cambiato pelle,


spogliandosi dell’originaria forma d’uso. Naturalmente, per funzionare
come denaro, l’oro deve entrare nel mercato in un qualche punto. Questo
punto si trova alla fonte della sua produzione, dove esso si scambia come
prodotto immediato del lavoro con altro prodotto del lavoro, di valore
eguale. Ma, da quell’istante, esso rappresenta costantemente prezzi di merci
realizzati r . Dunque, prescindendo dallo scambio di oro con merce alla sua
fonte di produzione, nelle mani di ogni possessore di merci l’oro è la forma
modificata della merce alla cui alienazione egli ha proceduto; è il prodotto
della sua vendita, cioè della prima metamorfosi della merce: M-D s . L’oro è
assurto a denaro ideale, o a misura del valore, perché tutte le merci hanno
misurato in esso i loro valori, e quindi ne hanno fatto l’opposto ideale della
loro forma utile, cioè la loro forma valore. Esso diventa denaro reale perché
le merci, attraverso la loro universale alienazione, ne fanno la loro forma
d’uso realmente trasmutata, e quindi la loro forma valore reale. Nella sua
forma valore, la merce si spoglia di ogni traccia sia del suo valore d’uso
naturale originario, sia del particolare lavoro utile di cui è il prodotto, per
convertirsi nella materializzazione sociale uniforme di lavoro umano
indifferenziato. Perciò nel denaro non si vede di che stampo sia la merce
che si è trasmutata in esso: l’una nella sua forma denaro ha esattamente lo
stesso volto dell’altra. Quindi il denaro può essere sterco, anche se lo sterco
non è denaro. Ammettiamo che le due specie auree contro le quali il nostro
tessitore aliena la propria merce siano la forma modificata di 1 quarter di
grano.
La vendita della tela, M-D, è nello stesso tempo la sua compera: D-M. Ma,
come vendita della tela, questo processo inaugura un movimento che si
conclude nel suo opposto, la compera della Bibbia; come compera della tela,
conclude un movimento inauguratosi col suo opposto, la vendita del grano.
M - D (tela -denaro), questa prima fase del movimento M-D-M (tela-
denaro - Bibbia), è nello stesso tempo D-M (denaro - tela), l’ultima fase di
un altro movimento M-D-M (grano - denaro - tela). La prima metamorfosi
di una merce, la sua conversione da forma merce in denaro, è sempre
simultaneamente la seconda e opposta metamorfosi di un’altra merce, la
sua riconversione da forma denaro in merce.
D-M. Seconda metamorfosi, o metamorfosi conclusiva, della me

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